Inka Lied [El Condor pasa]
WĘDRÓWKĄ ŻYCIE JEST CZŁOWIEKA (WĘDRÓWKĄ JEDNĄ ŻYCIE JEST CZŁOWIEKA)
(continuer)
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envoyé par Krzysiek 16/9/2019 - 22:57
Perdimos
La verdadera historia detrás de "Perdimos"
Non una canzone sulla storia della repressione in Argentina, ma il racconto di un attacco fascista subìto dal gruppo...
da Satélite-in-Blog
Es una de las pocas canciones “testimoniales” de Satélite Kingston sobre Satélite Kingston. O la única. Aunque, por cierto, no es muy literal que digamos. Pero sí que fue escrita a partir de un hecho puntual en nuestra historia como banda.
“Perdimos” es el sexto track de nuestro tercer disco, titulado “Algo tiene que pasar”, publicado en 2006. El disco y la canción fueron producidos por Flavio Cianciarulo, de los Fabulosos Cadillacs, con edición en Argentina (Scatter) y Brasil (Radiola; en este caso con un arte de tapa diferente).
La letra pinta la escena dolorosa de una especie de patrulla derrotada de manera contundente en alguna batalla sin duda desigual. Fue escrita de principio a fin en pocos minutos,... (continuer)
Non una canzone sulla storia della repressione in Argentina, ma il racconto di un attacco fascista subìto dal gruppo...
da Satélite-in-Blog
Es una de las pocas canciones “testimoniales” de Satélite Kingston sobre Satélite Kingston. O la única. Aunque, por cierto, no es muy literal que digamos. Pero sí que fue escrita a partir de un hecho puntual en nuestra historia como banda.
“Perdimos” es el sexto track de nuestro tercer disco, titulado “Algo tiene que pasar”, publicado en 2006. El disco y la canción fueron producidos por Flavio Cianciarulo, de los Fabulosos Cadillacs, con edición en Argentina (Scatter) y Brasil (Radiola; en este caso con un arte de tapa diferente).
La letra pinta la escena dolorosa de una especie de patrulla derrotada de manera contundente en alguna batalla sin duda desigual. Fue escrita de principio a fin en pocos minutos,... (continuer)
B.B. 16/9/2019 - 22:10
Oh, du mein Österreich!
[1946]
Versi di Erich Kästner, composti all’epoca del suo impegno nelle produzioni di cabaret letterario al Die Schaubude di Monaco (1945-48).
Sulla melodia dell'omonima marcia di Franz von Suppé (1849)
Testo trovato su Geschichte und Poetik des österreichischen Kabaretts
Alla fine della guerra Erich Kästner si trasferì a Monaco e si dedicò a mettere in scena spettacoli musicali attraverso i quali riuscì a illustrare e a bollare ferocemente tutti i mali di quel tetro dopoguerra.
Risalgono a quegli anni Marschlied 1945 e Lied vom Warten, dove la Germania era un enorme sala d'attesa piena di milioni di donne incerte sul destino dei loro uomini...
Ma le canzoni accusatorie e le battute al vetriolo raggiunsero il loro acme nel "Deutsches Ringelspiel", il "Girotondo tedesco", una produzione dell'autunno del 1946, di cui facevano parte Die Jugend hat das Wort, veemente attacco alla generazione... (continuer)
Versi di Erich Kästner, composti all’epoca del suo impegno nelle produzioni di cabaret letterario al Die Schaubude di Monaco (1945-48).
Sulla melodia dell'omonima marcia di Franz von Suppé (1849)
Testo trovato su Geschichte und Poetik des österreichischen Kabaretts
Alla fine della guerra Erich Kästner si trasferì a Monaco e si dedicò a mettere in scena spettacoli musicali attraverso i quali riuscì a illustrare e a bollare ferocemente tutti i mali di quel tetro dopoguerra.
Risalgono a quegli anni Marschlied 1945 e Lied vom Warten, dove la Germania era un enorme sala d'attesa piena di milioni di donne incerte sul destino dei loro uomini...
Ma le canzoni accusatorie e le battute al vetriolo raggiunsero il loro acme nel "Deutsches Ringelspiel", il "Girotondo tedesco", una produzione dell'autunno del 1946, di cui facevano parte Die Jugend hat das Wort, veemente attacco alla generazione... (continuer)
Wir sind die Ostmärker, pardon die Österreicher.
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 16/9/2019 - 21:45
Das letzte Kapitel, oder Die Weltregierung
Pure questa poesia andrebbe ricondotta al suo autore, dato oltre tutto che Holger Münzer non ne fu il primo interprete, bensì Will Elfes nel 1970, nel suo album "Will Elfes Singt Kästner"...
B.B. 15/9/2019 - 20:26
La Ballata della Soda (Vai, vai..)
(2019)
dal nuovo album "Arriverà l’estate?"
Testo trascritto amorevolmente dagli amici e compagni de Il Deposito
Anche in Toscana ci s'ha il mare che pare di essere ai Caraibi... ma la ragione del perché le "Spiagge Bianche" siano così bianche ce la spiegano bene le De' Soda Sisters da Rosignano Solvay.
dal nuovo album "Arriverà l’estate?"
Testo trascritto amorevolmente dagli amici e compagni de Il Deposito
Anche in Toscana ci s'ha il mare che pare di essere ai Caraibi... ma la ragione del perché le "Spiagge Bianche" siano così bianche ce la spiegano bene le De' Soda Sisters da Rosignano Solvay.
Era il 1912 quando il belga
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15/9/2019 - 19:29
Parcours:
Guerre à la Terre
Kennst du das Land, wo die Kanonen blühn?
Anche questo brano fu inciso da Ernst Busch, su musica di Günther Freundlich, già nei primi anni 60.
Quindi credo che oggi andrebbe piuttosto attribuito al suo autore, Erich Kästner...
Quindi credo che oggi andrebbe piuttosto attribuito al suo autore, Erich Kästner...
B.B. 15/9/2019 - 18:14
Sergeant Waurich
L'interpretazione di Ernst Busch su musica di Hanns Eisler risale al 1969.
Forse il brano andrebbe oggi più correttamente attibuito al suo autore, Erich Kästner...
Forse il brano andrebbe oggi più correttamente attibuito al suo autore, Erich Kästner...
B.B. 15/9/2019 - 18:10
Laredo Rose
Una canzone di emigrazione e prostituzione fra Messico e Texas. È raro che alle prostitute venga riconoscuta tanta dignità.
Probabilmente la canzone più famosa di Rich Minus, perché fu incisa anche dai Texas Tornados negli anni '90. Freddy Fender ne fece anche una versione in spagnolo, Rosa de amor, che però non le rende giustizia.
in ogni caso, canzone molto bella
Probabilmente la canzone più famosa di Rich Minus, perché fu incisa anche dai Texas Tornados negli anni '90. Freddy Fender ne fece anche una versione in spagnolo, Rosa de amor, che però non le rende giustizia.
in ogni caso, canzone molto bella
Laredo rose, your garden has a scent of cheap perfume.
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envoyé par Piersante Sestini 15/9/2019 - 15:58
Sul ponte di Perati bandiera nera
anonyme
Da italo-greco ho voluto percorrere a piedi quelle montagne meravigliose del Pindo (oggi Parco Nazionale), dove i poveri alpini della Julia furono mandati allo sbaraglio per un' assurda, totalmente ingiusta guerra d' aggressione.
Vovoussa, Distrato (Bryaza), Samarina... le montagne magnifiche Smolikas, Gomara, Vassilitsa, il fiume Aoòs.
A Samarina, saputo che ero italiano per metà , un vecchietto cominciò a piangere a dirotto abbracciandomi, ricordando commosso i poveri alpini progionieri (era quasi l' inzio della tragica ritirata, il 5 o il 6 nov 1940) e mostravano le foto delle fidanzate o chiedevano un uovo da mangiare
. Alpini che avevano portato la morte e distruzione in quei posti, per colpa di un immondo dittatore.
Ecco questo è il sentimento dominante dei Greci (anche dai racconti dei miei nonni e mamma Greci) amicizia e la comprensione che i poveri soldati italiani (esclusi i pochi fanatici fascisti) obbedivano a degli ordini assurdi. I greci difendevano la loro terra e la loro libertà.
Vovoussa, Distrato (Bryaza), Samarina... le montagne magnifiche Smolikas, Gomara, Vassilitsa, il fiume Aoòs.
A Samarina, saputo che ero italiano per metà , un vecchietto cominciò a piangere a dirotto abbracciandomi, ricordando commosso i poveri alpini progionieri (era quasi l' inzio della tragica ritirata, il 5 o il 6 nov 1940) e mostravano le foto delle fidanzate o chiedevano un uovo da mangiare
. Alpini che avevano portato la morte e distruzione in quei posti, per colpa di un immondo dittatore.
Ecco questo è il sentimento dominante dei Greci (anche dai racconti dei miei nonni e mamma Greci) amicizia e la comprensione che i poveri soldati italiani (esclusi i pochi fanatici fascisti) obbedivano a degli ordini assurdi. I greci difendevano la loro terra e la loro libertà.
Silver 15/9/2019 - 12:18
Skala
[2014]
Parole di Przemysław Paśko
Musica di "Paśko i zespół Co To"
Dall'album "Błędne koło"
Il testo da tekstowo.pl
Parole di Przemysław Paśko
Musica di "Paśko i zespół Co To"
Dall'album "Błędne koło"
Il testo da tekstowo.pl
Idę drogą
(continuer)
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envoyé par Krzysiek 14/9/2019 - 23:52
Cans
Una bellissima canzone sulle giornate di un barbone
Pubblicata per la prima volta nel 1991 in Francia nella raccolta Collection e ancora nel 1994 (Minus III) e in altre raccolte, con lievi differenze fra le varie versioni (ad esempio una versione live presente su Youtube)
Trascritta a orecchio, con mooolta difficoltà. E' molto probabile che necessiti di correzioni, di cui sarò grato.
Pubblicata per la prima volta nel 1991 in Francia nella raccolta Collection e ancora nel 1994 (Minus III) e in altre raccolte, con lievi differenze fra le varie versioni (ad esempio una versione live presente su Youtube)
Trascritta a orecchio, con mooolta difficoltà. E' molto probabile che necessiti di correzioni, di cui sarò grato.
homeless, helpless, hopeless
(continuer)
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envoyé par Piersante Sestini 14/9/2019 - 22:41
Épique Époque
Épique Époque
Chanson française – Épique Époque – Léo Ferré – 1964
Dialogue maïeutique
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, en discourant avec toi de la chanson de Ferré, La vie moderne, je te disais : « C’était dans la manière de Léo Ferré de croquer ainsi l’époque en notes dispersées au travers de strophes multiples et de chansons diverses ; il distillait ainsi une sorte d’Humana Commedia en musique. J’en tiens pour autres exemples : Les Temps Difficiles (1) et leurs 3 versions, Y en a marre ! et d’autres encore. »
Euh, oui, dit Lucien l’âne, je me souviens parfaitement de notre discussion. Mais à présent, où veux-tu en venir ?
Très précisément, Lucien l’âne mon ami, aux « autres encore ». Il m’était venu en tête – « il était venu dans mon cerveau » aurait dit Sir Hugh Evans – à ce moment, comme une ritournelle certain passage où il était question d’épique époque, je ne sais plus... (continuer)
Chanson française – Épique Époque – Léo Ferré – 1964
Dialogue maïeutique
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, en discourant avec toi de la chanson de Ferré, La vie moderne, je te disais : « C’était dans la manière de Léo Ferré de croquer ainsi l’époque en notes dispersées au travers de strophes multiples et de chansons diverses ; il distillait ainsi une sorte d’Humana Commedia en musique. J’en tiens pour autres exemples : Les Temps Difficiles (1) et leurs 3 versions, Y en a marre ! et d’autres encore. »
Euh, oui, dit Lucien l’âne, je me souviens parfaitement de notre discussion. Mais à présent, où veux-tu en venir ?
Très précisément, Lucien l’âne mon ami, aux « autres encore ». Il m’était venu en tête – « il était venu dans mon cerveau » aurait dit Sir Hugh Evans – à ce moment, comme une ritournelle certain passage où il était question d’épique époque, je ne sais plus... (continuer)
Ces filles que l’on met
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envoyé par Marco Valdo M.I. 14/9/2019 - 22:05
Morire così, di primavera
È la primavera fra noi
(continuer)
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envoyé par Alberto Scotti 14/9/2019 - 20:53
Me gustan los estudiantes
Vi ricordo che Carmelita Gadaleta nel maggio del 1975 ne ha registrato una versione in italiano (tradotta da Eugenio Gadaleta) nel suo LP "Una canzone coltello": "evviva per gli studenti, non li spaventa il piombo o anche altra strategia...evviva per gli studenti: ruggiscono come il vento
quando ce l'hanno piene di preti e reggimenti...evviva per gli studenti pronti sempre alla battaglia contro chi chiama grano
quello che invece è paglia..."
quando ce l'hanno piene di preti e reggimenti...evviva per gli studenti pronti sempre alla battaglia contro chi chiama grano
quello che invece è paglia..."
Flavio Poltronieri 14/9/2019 - 18:38
Come sarà salvare il mondo?
2017
1997-2017 Diventi Inventi
Niccolò Fabi, nella raccolta per il ventennale della sua carriera, che ha coinciso con un ritiro almeno temporaneo dalle scene, ha pubblicato una serie di demo, tra cui questa.
1997-2017 Diventi Inventi
Niccolò Fabi, nella raccolta per il ventennale della sua carriera, che ha coinciso con un ritiro almeno temporaneo dalle scene, ha pubblicato una serie di demo, tra cui questa.
Come sarà salvare il mondo?
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envoyé par Dq82 14/9/2019 - 14:50
ແດນແຫ່ງອິດສະຫຼະ [In the Liberated Zone]
[1970]
Compositore / Composer / Compositeur / Säveltäjä: Sisana Sisane [ສີຊະນະ ສີສານ]
Album / Albumi: "The Champa Flower"
Compositore / Composer / Compositeur / Säveltäjä: Sisana Sisane [ສີຊະນະ ສີສານ]
Album / Albumi: "The Champa Flower"
ເພງ: ແດນແຫ່ງອິດສະຫຼະ
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envoyé par Riccardo Venturi 14/9/2019 - 14:00
Rubala!
[2019]
La nuova stagione di Propaganda Live si apre con una nuova, strabiliante prestazione di Giorgia Meloni, la volitiva leaderessa di "Fratelli d'Italia". Da un'idea del disegnatore Makkox subito raccolta da Fabio Celenza. Dopo "Ollolanda", grande successo che ha proiettato la fascista romana in cima alla hit parade, ecco "Rubala!"
"Tutti sanno che stanno facendo un governo contro la volontà degli italiani. È tipico del Pd. Se non puoi ottenere qualcosa perché non te la meriti: "Rubala! Rubala! Rubala!". Il messaggio postato dalla leader di Fratelli d'Italia sulla sua pagina Facebook era l'esca" perfetta per una nuova "hit", dice Makkox, fumettista e coconduttore di Propaganda Live su La 7 con Diego Bianchi. E Fabio Celenza ha abboccato volentieri." - Repubblica
Nota. La pagina, ovviamente, sarà in costante aggiornamento a partire dalle prossime puntate di "Propaganda Live", con eventuali sviluppi musicali e testuali.
La nuova stagione di Propaganda Live si apre con una nuova, strabiliante prestazione di Giorgia Meloni, la volitiva leaderessa di "Fratelli d'Italia". Da un'idea del disegnatore Makkox subito raccolta da Fabio Celenza. Dopo "Ollolanda", grande successo che ha proiettato la fascista romana in cima alla hit parade, ecco "Rubala!"
"Tutti sanno che stanno facendo un governo contro la volontà degli italiani. È tipico del Pd. Se non puoi ottenere qualcosa perché non te la meriti: "Rubala! Rubala! Rubala!". Il messaggio postato dalla leader di Fratelli d'Italia sulla sua pagina Facebook era l'esca" perfetta per una nuova "hit", dice Makkox, fumettista e coconduttore di Propaganda Live su La 7 con Diego Bianchi. E Fabio Celenza ha abboccato volentieri." - Repubblica
Nota. La pagina, ovviamente, sarà in costante aggiornamento a partire dalle prossime puntate di "Propaganda Live", con eventuali sviluppi musicali e testuali.
envoyé par Riccardo Venturi e daniela -k.d.- 14/9/2019 - 10:30
Pauvre Martin
Riadattamento in italiano di Clark Gleba.
Traduzione: Clark Gleba
Voce: Clark Gleba
Musica: Mikara O'Keefe
Traduzione: Clark Gleba
Voce: Clark Gleba
Musica: Mikara O'Keefe
POVERO ORESTE
(continuer)
(continuer)
13/9/2019 - 17:54
La vie moderne
La Vie moderne
Chanson française – La Vie moderne – Léo Ferré – 1958
Dialogue maïeutique
Tiens, Lucien l’âne mon ami, voici une chanson longue, chose assez rare, car l’industrie musicale n’aime que la chanson en ondes courtes, de petites vagues, des vagues vaguelettes qui clapotent aux oreilles distraites des gens assommés de sons et de slogans. Une chanson longue, mais elle aurait pu être bien plus longue, si Ferré l’avait voulu. Il en existe d’ailleurs d’autres versions où d’autres septains apparaissent. C’était dans la manière de Léo Ferré de croquer ainsi l’époque en notes dispersées au travers de strophes multiples et de chansons diverses ; il distillait ainsi une sorte d’Humana Commedia en musique. J’en tiens pour autres exemples : Les Temps Difficiles (1) et leurs 3 versions, Y en a marre ! et d’autres encore.
Oh, dit Lucien l’âne, il n’est pas le seul à procéder ainsi à l’époque.... (continuer)
Chanson française – La Vie moderne – Léo Ferré – 1958
Dialogue maïeutique
Tiens, Lucien l’âne mon ami, voici une chanson longue, chose assez rare, car l’industrie musicale n’aime que la chanson en ondes courtes, de petites vagues, des vagues vaguelettes qui clapotent aux oreilles distraites des gens assommés de sons et de slogans. Une chanson longue, mais elle aurait pu être bien plus longue, si Ferré l’avait voulu. Il en existe d’ailleurs d’autres versions où d’autres septains apparaissent. C’était dans la manière de Léo Ferré de croquer ainsi l’époque en notes dispersées au travers de strophes multiples et de chansons diverses ; il distillait ainsi une sorte d’Humana Commedia en musique. J’en tiens pour autres exemples : Les Temps Difficiles (1) et leurs 3 versions, Y en a marre ! et d’autres encore.
Oh, dit Lucien l’âne, il n’est pas le seul à procéder ainsi à l’époque.... (continuer)
Ton père avait quatorze enfants
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 13/9/2019 - 12:31
Nagorny Karabach
Da più di trent'anni esiste, nel Caucaso meridionale, un conflitto armato "congelato", che insanguina la regione del Nagorny Karabakh, lascito dell'imperialismo russo e del caos seguito alla crisi dell'URSS.
Le ragioni storiche del conflitto risalgono alla prima metà del diciannovesimo secolo, quando l’impero russo mise in atto un processo di cristianizzazione del Caucaso meridionale, dopo la sconfitta della Persia e il conseguente trattato di pace di Turkmenchay (1828), trasferendo in maniera coatta 50.000 armeni provenienti dalla Persia nella regione, in particolare nei khanati azeri di Karabakh e Erevan.
A questa ondata migratoria seguirono altri flussi migratori favoriti dal governo russo, che cambiarono definitivamente gli equilibri demografici dell’area, con scontri su base etnica nel 1905 e nel 1919, prodromici al conflitto del Nagorny Karabakh iniziato nel 1988.
Dopo anni di... (continuer)
Le ragioni storiche del conflitto risalgono alla prima metà del diciannovesimo secolo, quando l’impero russo mise in atto un processo di cristianizzazione del Caucaso meridionale, dopo la sconfitta della Persia e il conseguente trattato di pace di Turkmenchay (1828), trasferendo in maniera coatta 50.000 armeni provenienti dalla Persia nella regione, in particolare nei khanati azeri di Karabakh e Erevan.
A questa ondata migratoria seguirono altri flussi migratori favoriti dal governo russo, che cambiarono definitivamente gli equilibri demografici dell’area, con scontri su base etnica nel 1905 e nel 1919, prodromici al conflitto del Nagorny Karabakh iniziato nel 1988.
Dopo anni di... (continuer)
Die Stadt liegt unter Nebel
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gianfranco Causapruna 12/9/2019 - 23:20
Parcours:
Le génocide arménien
Мама-Анархия
Variante sul tema Mamma Anarchia
Текст песни Монгол Шуудан - Мама-анархия
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donatella Leoni 12/9/2019 - 20:34
No Blacks, No Dogs, No Irish
2019
Dreaming is Dead Now
“No blacks, no dogs, no Irish.” In post-World War II Britain, this was a menacing sign commonplace in the front windows of many bed and breakfasts and boarding houses. The anti-discrimination pioneer Mahesh Upadhyaya, who immigrated to the United Kingdom in 1961 from Aden, now in south Yemen, recently told the human rights news site Rights Info that when looking for accommodation back then, “it was standard to see signs saying, ‘No blacks, no dogs, no Irish’”.
Until the 1968 Race Relations Act, blatantly racist notices and racial discrimination were legal in Britain. Not long after the act’s introduction, electrical engineer Upadhyaya was the first person to bring a racial discrimination case to court after a person from a housing development in Huddersfield told him casually on the phone that “our policy is not to sell to coloured people because that will jeopardise... (continuer)
Dreaming is Dead Now
“No blacks, no dogs, no Irish.” In post-World War II Britain, this was a menacing sign commonplace in the front windows of many bed and breakfasts and boarding houses. The anti-discrimination pioneer Mahesh Upadhyaya, who immigrated to the United Kingdom in 1961 from Aden, now in south Yemen, recently told the human rights news site Rights Info that when looking for accommodation back then, “it was standard to see signs saying, ‘No blacks, no dogs, no Irish’”.
Until the 1968 Race Relations Act, blatantly racist notices and racial discrimination were legal in Britain. Not long after the act’s introduction, electrical engineer Upadhyaya was the first person to bring a racial discrimination case to court after a person from a housing development in Huddersfield told him casually on the phone that “our policy is not to sell to coloured people because that will jeopardise... (continuer)
You don't see me here
(continuer)
(continuer)
12/9/2019 - 16:16
Vision vun Europa
[2016]
Album: Lebenslänglich
Album: Lebenslänglich
Vun Timbuktu bess Dakhla
(continuer)
(continuer)
envoyé par hmmwv 12/9/2019 - 15:30
Wofür?
[1993]
Album: Pik Sibbe
Album: Pik Sibbe
Künnt ich et doch schrieve
(continuer)
(continuer)
envoyé par hmmwv 12/9/2019 - 15:19
Ballata per l'ultimo nato
Una delle canzoni più belle ed efficaci . Si può ascoltare da qualche parte oppure devo riesumare il walkman e la cassetta?
Pierangelo 12/9/2019 - 10:50
Georges Brassens: Supplique pour être enterré à la plage de Sète
Chitarra: Mikara O'Keefe
Basso: Piero De Nicola
Mandolino: Antonio Loy
Voce e traduzione: Felice De Cuius
Basso: Piero De Nicola
Mandolino: Antonio Loy
Voce e traduzione: Felice De Cuius
SUPPLICA PER ESSERE SEPOLTO NELLA SPIAGGIA DI STINTINO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Felice De Cuius 12/9/2019 - 10:08
Still a Stranger
Una delle tante canzoni sul filone dello straniamento dei reduci della guerra del Vietnam, composta in risposta a “Stranger in My Own Home Town”, pubblicata da Percy Mayfield nel 1964.
Pubblicato nell'album Borderline Blues del 1992 e nella raccolta Texas Gentleman, del 2002
In realtà Rich Minus non credo sia stato in Vietnam, ma ha servito 6 anni nella Texas Air National Guard Reserve ed ha vissuto tutta la vita da emarginato e con gli emarginati, penetrandone e descrivendone la vita come pochi altri poeti.
The best S.A. songwriter you’ve never heard of was a Army reserve veteran
Non garantisco la precisione di tutte le parole: fra il "twang" texano, i pochi denti rimasti in bocca e la voce impastata (Rich Minus raramente era sobrio, che cantasse o no, la trascrizione è incerta in più punti: sono gradite eventuali correzioni.
Una ticker-tape parade è una parata tenuta in un centro... (continuer)
Pubblicato nell'album Borderline Blues del 1992 e nella raccolta Texas Gentleman, del 2002
In realtà Rich Minus non credo sia stato in Vietnam, ma ha servito 6 anni nella Texas Air National Guard Reserve ed ha vissuto tutta la vita da emarginato e con gli emarginati, penetrandone e descrivendone la vita come pochi altri poeti.
The best S.A. songwriter you’ve never heard of was a Army reserve veteran
Non garantisco la precisione di tutte le parole: fra il "twang" texano, i pochi denti rimasti in bocca e la voce impastata (Rich Minus raramente era sobrio, che cantasse o no, la trascrizione è incerta in più punti: sono gradite eventuali correzioni.
Una ticker-tape parade è una parata tenuta in un centro... (continuer)
Passed the time, spent drinking wine, down at the tavern, now
(continuer)
(continuer)
envoyé par Piersante Sestini 11/9/2019 - 22:59
Neony
d’après la version italienne de Krzysiek Wrona
d’une
Chanson polonaise – Neony – Bardziej – 2019 (Texte transcrit à l’oreille par Krzysiek Wrona)
Paroles et musique : Bardziej , qui est devenu Bardziej Plus ou, plus brièvement, Bardziej pl, devenant pour l’occasion un quintette :
Grzegorz Dąbrowski – voix, guitare
Paweł Korkuś – voix, guitare
plus:
Michał Jezierski - basse
Andrzej Leżoń - saxophone
Tobiasz Wawrzyniak - batterie
Dialogue maïeutique
Comme je l’ai souvent souligné, Lucien l’âne mon ami, l’univers de la traduction est complexe et il n’y a pas une bonne manière de traduire ; le mieux, comme on le sait est de s’en tenir à une version et de laisser la porte ouverte à d’autres versions. C’est à cette circonstance que notre ami polonais a été confronté. Voici ce qu’il en dit :
« Comme vous pouvez le voir, j’ai fait un truc "métis". Ce n’est pas vraiment la traduction littérale,... (continuer)
d’une
Chanson polonaise – Neony – Bardziej – 2019 (Texte transcrit à l’oreille par Krzysiek Wrona)
Paroles et musique : Bardziej , qui est devenu Bardziej Plus ou, plus brièvement, Bardziej pl, devenant pour l’occasion un quintette :
Grzegorz Dąbrowski – voix, guitare
Paweł Korkuś – voix, guitare
plus:
Michał Jezierski - basse
Andrzej Leżoń - saxophone
Tobiasz Wawrzyniak - batterie
Dialogue maïeutique
Comme je l’ai souvent souligné, Lucien l’âne mon ami, l’univers de la traduction est complexe et il n’y a pas une bonne manière de traduire ; le mieux, comme on le sait est de s’en tenir à une version et de laisser la porte ouverte à d’autres versions. C’est à cette circonstance que notre ami polonais a été confronté. Voici ce qu’il en dit :
« Comme vous pouvez le voir, j’ai fait un truc "métis". Ce n’est pas vraiment la traduction littérale,... (continuer)
NÉOS NÉONS
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 11/9/2019 - 22:28
L'homme en noir (La guitare et la fronde)
La canzone è dedicata a Paco Ibáñez. L'spirazione, nella forma, viene da "Litanies de l'exile" di Miguel Angel Asturias.
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 11/9/2019 - 18:30
Io sono l'altro
(2019)
Singolo che anticipa l'album "Tradizione e tradimento"
2019
Tradizione e tradimento
Il cantante torna con un brano dalla forte connotazione sociale, una riflessione sull'importanza dell'empatia, sull'altro, quello che oggi pare spaventarci, il ‘diverso', quello che vediamo al di fuori di noi stessi e ci sembra strano perché non è noi stessi, anche se, in fondo, un po' lo è.
"Esiste un’espressione ‘In Lak’ech' che nella cultura Maya non è solo un saluto ma una visione della vita. Può essere tradotta come ‘io sono un altro te' o ‘tu sei un altro me'. Che si parta dalla filosofia o dalla fisica quantistica si arriva sempre alla conclusione che l’altro è imprescindibile nella nostra vita e che siamo solo particelle di un tutto insondabile. Allora l’empatia diventa non solo un dovere etico, ma l’unica modalità per sopravvivere, l’unica materia che non dovremmo mai dimenticarci di insegnare... (continuer)
Singolo che anticipa l'album "Tradizione e tradimento"
2019
Tradizione e tradimento
Il cantante torna con un brano dalla forte connotazione sociale, una riflessione sull'importanza dell'empatia, sull'altro, quello che oggi pare spaventarci, il ‘diverso', quello che vediamo al di fuori di noi stessi e ci sembra strano perché non è noi stessi, anche se, in fondo, un po' lo è.
"Esiste un’espressione ‘In Lak’ech' che nella cultura Maya non è solo un saluto ma una visione della vita. Può essere tradotta come ‘io sono un altro te' o ‘tu sei un altro me'. Che si parta dalla filosofia o dalla fisica quantistica si arriva sempre alla conclusione che l’altro è imprescindibile nella nostra vita e che siamo solo particelle di un tutto insondabile. Allora l’empatia diventa non solo un dovere etico, ma l’unica modalità per sopravvivere, l’unica materia che non dovremmo mai dimenticarci di insegnare... (continuer)
Io sono l’altro
(continuer)
(continuer)
envoyé par Lorenzo 11/9/2019 - 16:23
Lu pisce spada
Riccardo, le interessanti precisazioni arricchiscono viepiù l'argomento su questo sito ch'è uno scrigno di cultura popolare, ma pure una occasione unica di dibattito su tematiche ed argomenti come quelli in questione. Anche grazie ad animatori come te.
River 11/9/2019 - 14:26
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Musica tradizionale peruviana
Nel repertorio di diversi artisti polacchi: SDM, Jan Kondrak, Bartosz Kalinowski, Sławomir Zygmunt e altri.
Il testo da https://www.tekstowo.pl/piosenka,edwar...
Nell'interpretazione di Organek durante la serata "Wszystko jest poezja" (Tutto è poesia) dedicata alla memoria del poeta polacco. L'evento aveva luogo nell'Aula del Politecnico Varsaviano il 19 febbraio 2015.
https://www.youtube.com/watch?v=Te2o5x5Sozc