Fuck All the Perfect People
[2012]
Chip Taylor & The New Ukrainians
Chip Taylor & The New Ukrainians
To be or not to be
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek 3/4/2019 - 21:58
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Il lavoro per il pane
Le immagini di quanto è accaduto ieri a Torre Maura non sono nuove, purtroppo le abbiamo già viste in questo Paese , ma stavolta , secondo me è accaduto qualcosa di nuovo, di inedito.
E’ stato calpestato “IL PANE “.
Chi conosce bene le nostre canzoni, è consapevole di quanto spesso la parola Pane compare nei testi, basti pensare alle canzoni contenute in Sangue e Cenere…. Quindi è ovvio che per me chi “calpesta il pane “commette un sacrilegio grave e compie un atto di Negazione di Umanità.
Non credo che episodi come questi siano solamente riconducibili ad una sorta di regia fascista o razzista, in questi casi si tratta di segnali chiari di un Ritorno… quello della Bestia!
Non vorrei andare oltre per non annoiarvi ma per quello che mi riguarda , ho sempre trovato estremamente pericoloso il sacrilegio ! Dissacrare il simbolo significa tentare di aprire le porte dell’Apocalisse.... (continuer)
E’ stato calpestato “IL PANE “.
Chi conosce bene le nostre canzoni, è consapevole di quanto spesso la parola Pane compare nei testi, basti pensare alle canzoni contenute in Sangue e Cenere…. Quindi è ovvio che per me chi “calpesta il pane “commette un sacrilegio grave e compie un atto di Negazione di Umanità.
Non credo che episodi come questi siano solamente riconducibili ad una sorta di regia fascista o razzista, in questi casi si tratta di segnali chiari di un Ritorno… quello della Bestia!
Non vorrei andare oltre per non annoiarvi ma per quello che mi riguarda , ho sempre trovato estremamente pericoloso il sacrilegio ! Dissacrare il simbolo significa tentare di aprire le porte dell’Apocalisse.... (continuer)
3/4/2019 - 20:45
Τί τα θέλουμε τα όπλα
anonyme
Riccardo Gullotta
POURQUOI NOUS VOULONS LES ARMES
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 3/4/2019 - 18:39
L’elicottero e il silenzio (Confessioni Di Un Pilota)
2019
L'altro capo
L'altro capo
Il tramonto è una minaccia
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 3/4/2019 - 15:06
Settembre
2019
Franz ha partecipato alla XVII edizione del Premio Fabrizio De André con il brano "Settembre" entrando tra i 12 finalisti.
Il brano che è stato selezionato è stato ispirato dal libro "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati.
Franz ha partecipato alla XVII edizione del Premio Fabrizio De André con il brano "Settembre" entrando tra i 12 finalisti.
Il brano che è stato selezionato è stato ispirato dal libro "Il deserto dei Tartari" di Dino Buzzati.
Passano gli eserciti e gli dei
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 3/4/2019 - 14:48
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Occhio non vede cuore non duole
2018
Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty
Voci per la Libertà - Una Canzone per Amnesty
Tutti parte dello stesso pianeta.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 3/4/2019 - 14:13
Come Sunday
[1942]
Scritta da Duke Ellington e divenuta subito uno degli standard assoluti della musica jazz.
Nella sua opera forse più ambiziosa, "Black Brown And Beige (A Duke Ellington Tone Parallel To The American Negro)", pubblicata nel 1946, sorta di storia in musica dei neri d'America, parallela a quella allora ancora ufficiale, e bianca, fatta di segregazione, razzismo, soprusi, miseria, linciaggi.
Il brano fu composto per il primo concerto di Ellington alla Carnegie Hall di New York, nel gennaio del 1943, ma non mi pare che poi si trovi in quella registrazione, almeno, come traccia visibile.
La prima interprete della versione cantata (di cui riporto qui il testo), struggente, paradossalmente quasi totalmente priva di accompagnamento musicale, fu Mahalia Jackson nel 1958
Ripresa da una sfilza lunghissima di grandi artisti.
Scritta da Duke Ellington e divenuta subito uno degli standard assoluti della musica jazz.
Nella sua opera forse più ambiziosa, "Black Brown And Beige (A Duke Ellington Tone Parallel To The American Negro)", pubblicata nel 1946, sorta di storia in musica dei neri d'America, parallela a quella allora ancora ufficiale, e bianca, fatta di segregazione, razzismo, soprusi, miseria, linciaggi.
Il brano fu composto per il primo concerto di Ellington alla Carnegie Hall di New York, nel gennaio del 1943, ma non mi pare che poi si trovi in quella registrazione, almeno, come traccia visibile.
La prima interprete della versione cantata (di cui riporto qui il testo), struggente, paradossalmente quasi totalmente priva di accompagnamento musicale, fu Mahalia Jackson nel 1958
Ripresa da una sfilza lunghissima di grandi artisti.
Lord, dear Lord I've loved, God almighty
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/4/2019 - 14:06
Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
11. Το άσμα των εξόριστων. La versione greca di Dimitris Bogdis (Δημήτρης Μπόγδης)[2018]
11. Το άσμα των εξόριστων. Greek version by Dimitris Bogdis (Δημήτρης Μπόγδης)[2018]
11. Το άσμα των εξόριστων. Greek version by Dimitris Bogdis (Δημήτρης Μπόγδης)[2018]
Versione greca a partire dal “Chant des Marais”, ma con l'ultima strofa della versione originale tedesca. Composta da Dimitris Bogdis (Δημήτρης Μπόγδης) nell'ottobre del 2018. Dimitris Bogdis è noto in Grecia per essere un eccellente traduttore di Georges Brassens.
Greek version originating from the French “Chant des Marais”, but including the last stanza from the German original. Composed by Dimitris Bogdis (Δημήτρης Μπόγδης) in October 2018. Dimitris Bogdis is known in Greece for his excellent versions of Georges Brassens' songs.
Version grecque à partir du "Chant des Marais" avec, en plus, le deuxième couplet de la version d'origine (allemande), faite par Dimitris Bogdis (Δημήτρης Μπόγδης) en octobre 2018. Dimitris Bogdis est connu en Grèce pour ses excellentes versions de chansons de Georges Brassens.
Greek version originating from the French “Chant des Marais”, but including the last stanza from the German original. Composed by Dimitris Bogdis (Δημήτρης Μπόγδης) in October 2018. Dimitris Bogdis is known in Greece for his excellent versions of Georges Brassens' songs.
Version grecque à partir du "Chant des Marais" avec, en plus, le deuxième couplet de la version d'origine (allemande), faite par Dimitris Bogdis (Δημήτρης Μπόγδης) en octobre 2018. Dimitris Bogdis est connu en Grèce pour ses excellentes versions de chansons de Georges Brassens.
ΤΟ ΑΣΜΑ ΤΩΝ ΕΞΟΡΙΣΤΩΝ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dimitris Bogdis 3/4/2019 - 14:01
Sciakalli
2006
Giudabasso
Giudabasso
Questa strana terra di confine
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 3/4/2019 - 11:34
Povera terra mia
Testo di Pippo Marzulli
Povera terra mia
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 3/4/2019 - 11:26
Parcours:
Guerre à la Terre
La marsigliese del lavoro (Inno dei pezzenti)
Son nostri figli tutti i bambini
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 3/4/2019 - 10:57
The war on war
2014
The Grand Scheme of Things
The Grand Scheme of Things
1, 2, 3, 4
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 3/4/2019 - 10:03
Guerra a la guerra por la guerra
[1939-40]
Una poesia dalla raccolta "Entre el clavel y la espada (1939-1940)", pubblicata a Buenos Aires nel 1941
Musica del compositore siciliano Salvatore Calafato (1933-1988), "per baritono e sei executori", 1967
Più recentemente (2016) nell'album "Sonetos y poemas para la libertad" di Miguel Poveda, grande interprete della tradizione flamenca spagnola.
Una poesia dalla raccolta "Entre el clavel y la espada (1939-1940)", pubblicata a Buenos Aires nel 1941
Musica del compositore siciliano Salvatore Calafato (1933-1988), "per baritono e sei executori", 1967
Più recentemente (2016) nell'album "Sonetos y poemas para la libertad" di Miguel Poveda, grande interprete della tradizione flamenca spagnola.
(Guerra a la guerra por la guerra). Vente.
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 2/4/2019 - 22:19
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1n2. Traduzione italiana della versione greca
1n2. Italian translation of the Greek version
1n2. Italian translation of the Greek version
Traduzione italiana / Μετέφρασε στα ιταλικά / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi - Ρικάρντος Βεντούρης, Piacenza / 'Εν Πλακεντίᾳ 02-04-2019 11:48
Riccardo Venturi - Ρικάρντος Βεντούρης, Piacenza / 'Εν Πλακεντίᾳ 02-04-2019 11:48
VÈNTI, PROCELLE
(continuer)
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2/4/2019 - 11:49
Lavorare con lentezza
Chanson italienne – Lavorare con lentezza – Enzo Del Re – 1974
« Une des figures les plus radicales de l’alternative politico-musicale des années soixante. Utilisant comme instrument une chaise et demandant comme cachet le minimum syndical de la paie d’une journée de travail d’un métallo, Del Re avait coutume de se lancer dans des performances imprévisibles et provocantes, de vrais marathons par lesquels il entendait représenter et dénoncer l’infinie répétitivité du travail en usine. À une époque où le refus du travail avait une valeur morale et idéale, Del Re a représenté l’utopie la plus avancée de la rébellion et de la dénonciation [du travail]. Tout en étant diplômé du Conservatoire de Bari, il avait en fait refusé les instruments classiques pour adopter des matériaux pauvres et de récupération (cartons, objets usuels) avec lesquels il transformait ses chansons en récitatifs monodiques... (continuer)
« Une des figures les plus radicales de l’alternative politico-musicale des années soixante. Utilisant comme instrument une chaise et demandant comme cachet le minimum syndical de la paie d’une journée de travail d’un métallo, Del Re avait coutume de se lancer dans des performances imprévisibles et provocantes, de vrais marathons par lesquels il entendait représenter et dénoncer l’infinie répétitivité du travail en usine. À une époque où le refus du travail avait une valeur morale et idéale, Del Re a représenté l’utopie la plus avancée de la rébellion et de la dénonciation [du travail]. Tout en étant diplômé du Conservatoire de Bari, il avait en fait refusé les instruments classiques pour adopter des matériaux pauvres et de récupération (cartons, objets usuels) avec lesquels il transformait ses chansons en récitatifs monodiques... (continuer)
TRAVAILLER AVEC LENTEUR (2019)
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 2/4/2019 - 10:24
L'amore al potere
(2019)
Testo e musica di Luca Barbarossa
da "Personale"
Un vero e proprio inno alla pace e all'amore in romanesco!
Testo e musica di Luca Barbarossa
da "Personale"
Un vero e proprio inno alla pace e all'amore in romanesco!
Co' 'n sordo pe ogni lacrima che ho pianto
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1/4/2019 - 21:58
Etranges étrangers
Traduzione italiana di Ivos Margoni (1929-2006)
Il Prévert di Prévert, cura e traduzione di Ivos Margoni e Franca Madonia, Feltrinelli Economica, 1a ed.1967, p, 143
STRANI STRANIERI
(continuer)
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1/4/2019 - 19:50
Hoş geldin bebek
(traduzione Flavio Poltronieri)
BENVENUTO ALLA VITA, BAMBINO
(continuer)
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envoyé par Flavio Poltronieri 1/4/2019 - 19:20
Bulut mu olsam
Versi di Nâzım Hikmet
Musica di Zülfü Livaneli
nel disco: Atlının Türküsü (1979)
La poesia è stata scritta a Archipo-Osipovka il 15 settembre del 1958.
Musica di Zülfü Livaneli
nel disco: Atlının Türküsü (1979)
La poesia è stata scritta a Archipo-Osipovka il 15 settembre del 1958.
Denizin üstünde ala bulut
(continuer)
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envoyé par Flavio Poltronieri 1/4/2019 - 18:44
Differenza di idee
Chanson italienne – Differenza di idee – Società del Chiassobujo – 2010
C’est une belle histoire. Et je suis heureux d’être tombé dessus un premier mai ensoleillé. Sortir le disque du plastic, le mettre dans le lecteur et entendre dès les premières notes que ce n’est pas l’habituel produit. Puis les mots commencent, le chant, on réalise que les mots qui se déroulent doucement ne sont pas d’aujourd’hui, ils ne sont up-to-date (pas plus mal !), Mais ont une patine d’ancien, une naïveté de base qui est faite de bons, de simples, de beaux sentiments. Mais la langue est recherchée, aussi ancienne soit-elle, et de plus, elle se mêle à merveille à la musique qui, à son tour, sent les mélodies déjà entendues qui ont leurs racines dans la grande culture populaire. C’est le moment de s’arrêter et de mieux regarder à quoi nous avons à faire. Le titre de l’album ressemble déjà à un film de Lina Wertmuller... (continuer)
C’est une belle histoire. Et je suis heureux d’être tombé dessus un premier mai ensoleillé. Sortir le disque du plastic, le mettre dans le lecteur et entendre dès les premières notes que ce n’est pas l’habituel produit. Puis les mots commencent, le chant, on réalise que les mots qui se déroulent doucement ne sont pas d’aujourd’hui, ils ne sont up-to-date (pas plus mal !), Mais ont une patine d’ancien, une naïveté de base qui est faite de bons, de simples, de beaux sentiments. Mais la langue est recherchée, aussi ancienne soit-elle, et de plus, elle se mêle à merveille à la musique qui, à son tour, sent les mélodies déjà entendues qui ont leurs racines dans la grande culture populaire. C’est le moment de s’arrêter et de mieux regarder à quoi nous avons à faire. Le titre de l’album ressemble déjà à un film de Lina Wertmuller... (continuer)
DIVERGENCES
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 1/4/2019 - 18:01
Rootsman
[2018]
Fuego y corazon
Fuego y corazon
I love the reggae in a militant style
(continuer)
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envoyé par Dq82 1/4/2019 - 17:19
Benedetto
1977
BARI - «Quando ho saputo quello che era successo sono rimasto arrabbiato e allora ho trasformato la rabbia in note». Con queste parole pronunciate la sera del 28 novembre 2010 sul palco del Kursaal Santa Lucia di Bari, Enzo Del Re, presentò il suo brano dedicato a Benedetto Petrone. Una canzone, quella del cantastorie di Mola, rimasta inedita e che racconta con un ritmo lento e ipnotico la vita e l'assassinio dell'antifascista, ucciso a Bari il 28 novembre del 1977 e della cui scomparsa ricorre oggi il 37esimo anniversario.
‘Tu lottavi per la soluzione, dell'edilizia del tuo rione Benedetto, Benedetto, le case crollano nell'antico ghetto, ma i padroni non prendono alcun provvedimento, non parlano di risanamento”, canta Del Re, che in questo brano tenuto nel cassetto per tanti anni (lo scrisse subito dopo aver saputo dell'omicidio), parla anche della condizione di quartiere-ghetto in... (continuer)
BARI - «Quando ho saputo quello che era successo sono rimasto arrabbiato e allora ho trasformato la rabbia in note». Con queste parole pronunciate la sera del 28 novembre 2010 sul palco del Kursaal Santa Lucia di Bari, Enzo Del Re, presentò il suo brano dedicato a Benedetto Petrone. Una canzone, quella del cantastorie di Mola, rimasta inedita e che racconta con un ritmo lento e ipnotico la vita e l'assassinio dell'antifascista, ucciso a Bari il 28 novembre del 1977 e della cui scomparsa ricorre oggi il 37esimo anniversario.
‘Tu lottavi per la soluzione, dell'edilizia del tuo rione Benedetto, Benedetto, le case crollano nell'antico ghetto, ma i padroni non prendono alcun provvedimento, non parlano di risanamento”, canta Del Re, che in questo brano tenuto nel cassetto per tanti anni (lo scrisse subito dopo aver saputo dell'omicidio), parla anche della condizione di quartiere-ghetto in... (continuer)
Benedetto Benedetto
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 1/4/2019 - 15:51
Canto d'addio
2019
singolo
“Medioevo Digitale“
Un brano politico, di denuncia, come spiega il cantante e autore dei testi, Alberto Visconti: «Siamo in ritardo di vent’anni, ma vent’anni fa avevamo tutti gli strumenti e le possibilità per affrontare i problemi che ci piovono addosso adesso. Per cattiva volontà non è stato fatto, c’era solo la volontà di zittire una generazione, la nostra, che ha comunque trovato il modo per esprimersi».
A corollario delle parole, dure, cantate da Visconti, un campione di Frank Zappa in polemica con il mondo discografico, e di un canto dell’Inferno dantesco recitato da Vittorio Gassman.
Il video è stato registrato a Challand-Saint-Victor, nei pressi della centrale di Isollaz, da Christian Tosi che mette in scena sul finale il rogo in cui morì Giordano Bruno, citato da Visconti.
Rievochiamo la figura di Giordano Bruno, bruciato sul rogo nel 1600 per aver professato... (continuer)
singolo
“Medioevo Digitale“
Un brano politico, di denuncia, come spiega il cantante e autore dei testi, Alberto Visconti: «Siamo in ritardo di vent’anni, ma vent’anni fa avevamo tutti gli strumenti e le possibilità per affrontare i problemi che ci piovono addosso adesso. Per cattiva volontà non è stato fatto, c’era solo la volontà di zittire una generazione, la nostra, che ha comunque trovato il modo per esprimersi».
A corollario delle parole, dure, cantate da Visconti, un campione di Frank Zappa in polemica con il mondo discografico, e di un canto dell’Inferno dantesco recitato da Vittorio Gassman.
Il video è stato registrato a Challand-Saint-Victor, nei pressi della centrale di Isollaz, da Christian Tosi che mette in scena sul finale il rogo in cui morì Giordano Bruno, citato da Visconti.
Rievochiamo la figura di Giordano Bruno, bruciato sul rogo nel 1600 per aver professato... (continuer)
Eravamo seduti scuotevamo la testa
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 1/4/2019 - 15:07
Palestina
2016
Oltre il muro - Vol. 0
Oltre il muro - Vol. 0
No non c’è più un rombo e crolla giù
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 1/4/2019 - 14:34
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Ho fatto un disegno
[2017]
Una canzone per il Rojava
[2018]
Fuego y corazon
liberamente tratto da una poesia di Abdullah "Apo" Öcalan, leader curdo, fondatore del PKK, in carcere in isolamento dal 2002
Una canzone per il Rojava
[2018]
Fuego y corazon
liberamente tratto da una poesia di Abdullah "Apo" Öcalan, leader curdo, fondatore del PKK, in carcere in isolamento dal 2002
Ho fatto un disegno per il mio paese
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 1/4/2019 - 14:12
Parcours:
Du Kurdistan
La nostra poesia è scritta con le lacrime
Una canzone per il Rojava (2017)
Nell’oscurità di anguste celle,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 1/4/2019 - 13:50
Parcours:
Des prisons du monde, Du Kurdistan
Παιδιά σηκωθείτε να βγούμε στους δρόμους
Übersetzt aus Balinger © 23-02-2017
Μετέφρασε στα γερμανικά / German translation / Saksankielinen käännös
Fonte / Πηγή / Source: stixoi
Μετέφρασε στα γερμανικά / German translation / Saksankielinen käännös
Fonte / Πηγή / Source: stixoi
LEUTE, ERHEBT EUCH, WIR GEHN AUF DIE STRAßEN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 31/3/2019 - 22:41
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Scritta da Calvin "Cal" Massey (1928-1972), trombettista e compositore jazz afroamericano
La traccia che intitola l'album che Archie Shepp dedicò all'amico prematuramente scomparso proprio quell'anno.