Berlin, dein Tänzer ist der Tod! (Fox Macabre)
[1920]
Versi di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Musica di Friedrich Hollaender (1896-1976)
Testo trovato su questo sito dedicato alla "danza macabra"
Una canzone dedicata alla Berlino del primo dopoguerra, della Repubblica di Weimar, meravigliosa città piena di contraddizioni, dove la voglia di libertà e di vita più sfrenata si accompagnava alla miseria più profonda e alla repressione più feroce (contro i militanti comunisti e spartachisti), con il nazismo che già covava sotto le ceneri della Grande Guerra e dell'umiliazione di Versailles (il primo tentativo di colpo di stato militare, il cosiddetto Putsch di Kapp, è datato 12 marzo 1920)...
Una città che ballava con la morte... il monito di Mehring avrebbe avuto il suo tragico riscontro non molti anni dopo... lui, odiatissimo dai nazisti e in particolare da Goebbels, fu costretto a fuggire a Vienna, poi in Francia a quindi negli USA...
Versi di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Musica di Friedrich Hollaender (1896-1976)
Testo trovato su questo sito dedicato alla "danza macabra"
Una canzone dedicata alla Berlino del primo dopoguerra, della Repubblica di Weimar, meravigliosa città piena di contraddizioni, dove la voglia di libertà e di vita più sfrenata si accompagnava alla miseria più profonda e alla repressione più feroce (contro i militanti comunisti e spartachisti), con il nazismo che già covava sotto le ceneri della Grande Guerra e dell'umiliazione di Versailles (il primo tentativo di colpo di stato militare, il cosiddetto Putsch di Kapp, è datato 12 marzo 1920)...
Una città che ballava con la morte... il monito di Mehring avrebbe avuto il suo tragico riscontro non molti anni dopo... lui, odiatissimo dai nazisti e in particolare da Goebbels, fu costretto a fuggire a Vienna, poi in Francia a quindi negli USA...
Blickst du hinein in das Treiben der Großstadt,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/10/2019 - 21:06
Reckless Motorman
[seconda metà dell'800]
Canzone di autore anonimo che la Carter Family incise negli anni 30 del secolo scorso.
Trovo il brano anche nel disco di Mike Seeger "Tipple, Loom & Rail", pubblicato dalla Folkways Records nel 1966.
Prima dell'avvento dei freni pneumatici (il freno continuo automatico fu brevettato da Westinghouse nel 1869), uno dei lavori più pericolosi che si potessero fare era quello del brakeman, il frenatore, che doveva azionare a mano il freno posto sul vagone finale, o su più vagoni, attraverso un meccanismo di trasmissione manovrabile solo stando in cima alla carrozza. E questo avveniva ovviamente con ogni tempo... La mortalità era altissima...
Canzone di autore anonimo che la Carter Family incise negli anni 30 del secolo scorso.
Trovo il brano anche nel disco di Mike Seeger "Tipple, Loom & Rail", pubblicato dalla Folkways Records nel 1966.
Prima dell'avvento dei freni pneumatici (il freno continuo automatico fu brevettato da Westinghouse nel 1869), uno dei lavori più pericolosi che si potessero fare era quello del brakeman, il frenatore, che doveva azionare a mano il freno posto sul vagone finale, o su più vagoni, attraverso un meccanismo di trasmissione manovrabile solo stando in cima alla carrozza. E questo avveniva ovviamente con ogni tempo... La mortalità era altissima...
Yonder stands the reckless motorman
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/10/2019 - 18:49
We Are One People
1994
We Are One People
O.S.T. Asterix in Amerika
We Are One People
O.S.T. Asterix in Amerika
Ba-ba-boom, ba-ba-boom
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/10/2019 - 18:26
Rock-a-Bye Baby
anonyme
Versione class consciousness della classica lullaby settecentesca.
Nella raccolta "Working-Class Heroes: A History of Struggle in Song", a cura di Mat Callahan e Yvonne Moore (PM Press/Free Dirt Records, 2019)
Nella raccolta "Working-Class Heroes: A History of Struggle in Song", a cura di Mat Callahan e Yvonne Moore (PM Press/Free Dirt Records, 2019)
Rock-a-bye baby, on the tree top
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/10/2019 - 18:04
Karl Marx - Rap Manifesto
2018
Tutta la storia è lotta di classe
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/10/2019 - 15:47
Spartaco - il trace
2018
Tutti mi chiamano Spartaco il Trace
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/10/2019 - 15:39
Gaio Sempronio Gracco - Liberi
2018
MOS maiorum
Gaio Sempronio Gracco (in latino Gaius Sempronius Gracchus; Roma, 154 a.C. – Roma, 121 a.C.) è stato un politico romano. Fratello del tribuno della plebe Tiberio, nel 123 a.C., dieci anni dopo la morte del fratello maggiore, volle riprendere la sua opera di riforma sociale.
MOS maiorum
Gaio Sempronio Gracco (in latino Gaius Sempronius Gracchus; Roma, 154 a.C. – Roma, 121 a.C.) è stato un politico romano. Fratello del tribuno della plebe Tiberio, nel 123 a.C., dieci anni dopo la morte del fratello maggiore, volle riprendere la sua opera di riforma sociale.
Liberi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/10/2019 - 15:35
Siamo tutti profughi
2018
Vorrei tanto dir
Siamo tutti profughi.
Siamo tutti profughi in questo mondo dilaniato dalle guerre, dalla fame, dalla mafia, dal traffico di droghe, armi, organi, esseri umani. Siamo tutti profughi in questo mondo macchiato dalla corruzione, dall'ingiustizia e dalla discriminazione con il miraggio di un posto sicuro dove vivere.
Siamo tutti profughi in questo mondo di lavoro precario, di stereotipi imposti dalla società, ossessionato dalla comunicazione virtuale. Con il miraggio di un po di tempo libero e di serenità.
Nonostante le differenze, siamo tutti profughi, siamo tutti uguali.
Vorrei tanto dir
Siamo tutti profughi.
Siamo tutti profughi in questo mondo dilaniato dalle guerre, dalla fame, dalla mafia, dal traffico di droghe, armi, organi, esseri umani. Siamo tutti profughi in questo mondo macchiato dalla corruzione, dall'ingiustizia e dalla discriminazione con il miraggio di un posto sicuro dove vivere.
Siamo tutti profughi in questo mondo di lavoro precario, di stereotipi imposti dalla società, ossessionato dalla comunicazione virtuale. Con il miraggio di un po di tempo libero e di serenità.
Nonostante le differenze, siamo tutti profughi, siamo tutti uguali.
Mi chaimo bert Mamadou
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/10/2019 - 13:11
Il traghetto di Caronte
2007
Fine della storia (Cronache di un viaggio tra canzoni e ricordi)
Fine della storia (Cronache di un viaggio tra canzoni e ricordi)
Il mare è cupo, fischia il vento
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/10/2019 - 12:49
Salvagente
2019
Salvagente
Feat. Willie Peyote
Brano vincitore del premio Voci per la Libertà di Amnesty International
Salvagente
Feat. Willie Peyote
Brano vincitore del premio Voci per la Libertà di Amnesty International
Portami con te
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 2/10/2019 - 11:24
Hi-Ro-Jerum (the Rich Man and the Poor Man)
anonyme
Una canzone raccolta da Alan Lomax nel 1937 in Kentucky. Si tratta di una versione della parabola evangelica di Lazzaro e e del ricco Epulone. Il coro è un non sense in pseudo latino maccheronico, così come parodia il latinorum ogni chiusa di verso... Ma la canzone non è sicuramente novecentesca, anzi, risale a molto tempo prima: una "Ballad of the Ryche man and poor Lazarus" compare in Inghilterra già nel 1557! Le versioni sono molte e variamente intitolate... Propongo quella "ufficiale" da Mudcat Café, dove peraltro si trova un lungo approfondimento sulle origini del brano.
Col titolo di "Hi-Ro-Jerum" – che non sia una storpiatura per "Oremus"? - la trovo nel disco di Sandy Paton (musicista e ricercatore musicale, fondatore dell'etichetta Folk-Legacy Records) "Never Trust a Skier and Other Songs Sung in the Alpen Inn" (1961). Una versione ancora precedente – primi anni 50 – è quella di... (continuer)
Col titolo di "Hi-Ro-Jerum" – che non sia una storpiatura per "Oremus"? - la trovo nel disco di Sandy Paton (musicista e ricercatore musicale, fondatore dell'etichetta Folk-Legacy Records) "Never Trust a Skier and Other Songs Sung in the Alpen Inn" (1961). Una versione ancora precedente – primi anni 50 – è quella di... (continuer)
There was a rich man and he lived in Jerusalem
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/10/2019 - 19:10
Nella Somalia bella
anonyme
Questa che segue è una variante, diciamo, regionale eseguita dal gruppo emiliano "La Piva Dal carnér" che ha qualche differenza, esempio la sposa muore per colpa della suocera, anche la guerra stranamente dura tre soli mesi.
Lui prese i suoi cavalli
(continuer)
(continuer)
1/10/2019 - 16:07
Big Country Blues
[1966]
Una delle prime canzoni di Townes Van Zandt (1944-1997).
Nella raccolta del 2003 intitolata "In the Beginning..."
Descrizione dolorosissima dell'America profonda, da uno che sia il dolore che l'America li ha conosciuti bene...
Una delle prime canzoni di Townes Van Zandt (1944-1997).
Nella raccolta del 2003 intitolata "In the Beginning..."
Descrizione dolorosissima dell'America profonda, da uno che sia il dolore che l'America li ha conosciuti bene...
Well, I been up the Mississippi to the Manitoba line
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2019 - 21:58
Caleb Meyer
[1998]
Scritta da Gillian Welch e David Rawlings, chitarrista e produttore, con cui la Welch fa da sempre musicalmente coppia fissa
Nell'album "Hell Among the Yearlings"
Scritta da Gillian Welch e David Rawlings, chitarrista e produttore, con cui la Welch fa da sempre musicalmente coppia fissa
Nell'album "Hell Among the Yearlings"
Caleb Meyer, he lived alone
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/9/2019 - 21:24
Ljuljuten [Tin-zawatine]
LJULJUTEN [TIN-ZAWATINE]*
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 30/9/2019 - 20:36
Shelter in Place
(2018)
Album: Kult 45
Otep wrote “Shelter In Place” about her strong opinion of the modern NRA, believing it has “regressed into something akin to a homegrown terrorist organization that benefits from mass murders both financially and as a political power.”
The official video includes a quote from the NRA at the beginning :
Album: Kult 45
Otep wrote “Shelter In Place” about her strong opinion of the modern NRA, believing it has “regressed into something akin to a homegrown terrorist organization that benefits from mass murders both financially and as a political power.”
The official video includes a quote from the NRA at the beginning :
the only way to stop a bad guy with a gun is a good guy with a gun
- NRA : American Terrorist Organization
- NRA : American Terrorist Organization
Shelter in place
(continuer)
(continuer)
30/9/2019 - 12:35
Parcours:
Armes, la guerre chez soi tous les jours
Halt Right
(2018)
Album: Kult 45
Se a cavallo del nuovo millennio la politica è stata spesso al centro della musica, dal crossover al punk, l’era Trump sembra aver nuovamente risvegliato la coscienza critica di molti artisti, a partire dai redivivi Otep, tornati in attività due anni fa con “Generation Doom” dopo un temporaneo scioglimento di tre anni. A partire dalla copertina, raffigurante la statua della Libertà insanguinata e armata, “Kult 45” si propone come un grido di protesta verso la politica USA e si accoda al movimento #metoo, esprimendosi musicalmente con quel linguaggio rap-metal portato alla ribalta negli anni ’90 dai Rage Against The Machine. Se dalle note biografiche apprendiamo che l’ottavo album degli Otep si propone di rinverdire i fasti dell’indimenticato debutto “Sevas Tra”, al punto che gli strumenti usati per registrarlo sono gli stessi dell’epoca, alla prova dei fatti pezzi... (continuer)
Album: Kult 45
Se a cavallo del nuovo millennio la politica è stata spesso al centro della musica, dal crossover al punk, l’era Trump sembra aver nuovamente risvegliato la coscienza critica di molti artisti, a partire dai redivivi Otep, tornati in attività due anni fa con “Generation Doom” dopo un temporaneo scioglimento di tre anni. A partire dalla copertina, raffigurante la statua della Libertà insanguinata e armata, “Kult 45” si propone come un grido di protesta verso la politica USA e si accoda al movimento #metoo, esprimendosi musicalmente con quel linguaggio rap-metal portato alla ribalta negli anni ’90 dai Rage Against The Machine. Se dalle note biografiche apprendiamo che l’ottavo album degli Otep si propone di rinverdire i fasti dell’indimenticato debutto “Sevas Tra”, al punto che gli strumenti usati per registrarlo sono gli stessi dell’epoca, alla prova dei fatti pezzi... (continuer)
Put up your fists and
(continuer)
(continuer)
30/9/2019 - 12:27
To the Gallows
(2018)
Album: Kult 45
Album: Kult 45
“Art is resistance. Art allows us to fightback without violence. This song, “To the Gallows”, is meant to shine a light on Traitor Trump’s attacks on the Constitution, on Healthcare, on the LGBTQ+, the African American, Hispanic and Muslim communities, DREAMERS, and women’s reproductive rights. Not to mention that this spurious President might have committed just a little bit of light treason, but this is why we rally, this is why we march, and this is why I write. Because when I look back someday I want to know that I did everything in my power as an artist, activist and citizen, to stop him and his bigoted embryonic autocracy.”
This is a song for the heretics
(continuer)
(continuer)
30/9/2019 - 11:24
Parcours:
Donald Trump
Il Volontario
buongiorno B.B. grazie della cortese risposta.
mi sono spostato su questa pagina per risponderti per non sovraccaricare la pagina del povero uccellino, spero ti sia piaciuta l'interpretazione di Sandy Denny & C. della canzone di L.Cohen.
da qualche giorno ho scoperta la facilità di inserire brani musicali via youtube, dando loro un supporto video, adesso ho ancora qualche problema "tecnico" da risolvere ma mi pare che qualcosa si riesca a sentire, ne approfitto per "musicare" i testi privi di sonoro di varie canzoni che mi stanno particolarmente a cuore.
venendo al brano in oggetto, volevo precisare che il duo di chitarre centanaro-winderling eseguiva nel concerto "viva la rosa" brani medioevaleggianti, ritrovati e recuperati dalla signora Giulia Centanaro, l'esecuzione era con Luciano Winderling (a destra nella schermata AV) alla voce.
ricordo (anche se lo sanno pure le pietre) il... (continuer)
mi sono spostato su questa pagina per risponderti per non sovraccaricare la pagina del povero uccellino, spero ti sia piaciuta l'interpretazione di Sandy Denny & C. della canzone di L.Cohen.
da qualche giorno ho scoperta la facilità di inserire brani musicali via youtube, dando loro un supporto video, adesso ho ancora qualche problema "tecnico" da risolvere ma mi pare che qualcosa si riesca a sentire, ne approfitto per "musicare" i testi privi di sonoro di varie canzoni che mi stanno particolarmente a cuore.
venendo al brano in oggetto, volevo precisare che il duo di chitarre centanaro-winderling eseguiva nel concerto "viva la rosa" brani medioevaleggianti, ritrovati e recuperati dalla signora Giulia Centanaro, l'esecuzione era con Luciano Winderling (a destra nella schermata AV) alla voce.
ricordo (anche se lo sanno pure le pietre) il... (continuer)
30/9/2019 - 11:06
L'uomo che verrà [Nannarè]
Nannarè
[1981]
Film / Movie / Film / Elokuva :
Giorgo Diritti
L'uomo che verrà / The Man Who Will Come / L'Homme qui viendra
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Eugenio Bennato
75 anni dopo Monte Sole: 29 Settembre-5 Ottobre 1944.
Decine e decine furono le stragi e gli eccidi da parte delle SS e della Wehrmacht in Italia nel 1944. Con i criminali delle SS collaborarono talvolta anche militari fascisti con la divisa tedesca e civili repubblichini con il volto coperto.
Tra l’Agosto e l’Ottobre del 1944 la 16^ Divisione di fanteria meccanizzata delle SS [16. SS-Panzergrenadier-Division Reichsführer SS], comandata dal SS-Brigadeführer generale Max Simon si macchiò di stragi e atrocità contro la popolazione civile particolarmente efferate. Segue l’elenco delle stragi compiute da tale infame divisione :
Nozzano 11 agosto, 59 omicidi
Sant’Anna... (continuer)
[1981]
Film / Movie / Film / Elokuva :
Giorgo Diritti
L'uomo che verrà / The Man Who Will Come / L'Homme qui viendra
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Eugenio Bennato
75 anni dopo Monte Sole: 29 Settembre-5 Ottobre 1944.
Decine e decine furono le stragi e gli eccidi da parte delle SS e della Wehrmacht in Italia nel 1944. Con i criminali delle SS collaborarono talvolta anche militari fascisti con la divisa tedesca e civili repubblichini con il volto coperto.
Tra l’Agosto e l’Ottobre del 1944 la 16^ Divisione di fanteria meccanizzata delle SS [16. SS-Panzergrenadier-Division Reichsführer SS], comandata dal SS-Brigadeführer generale Max Simon si macchiò di stragi e atrocità contro la popolazione civile particolarmente efferate. Segue l’elenco delle stragi compiute da tale infame divisione :
Nozzano 11 agosto, 59 omicidi
Sant’Anna... (continuer)
NANNARE’
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Gullotta 29/9/2019 - 21:03
Get It While You Can
[1966]
Un brano scritto da Jerry Ragovoy e Mort Shuman ed interpretato per primo dal soulsinger Howard Tate.
Tuttavia ritengo di dover attribuire la canzone a Janis Joplin non solo perchè la sua è la migliore interpretazione, una delle sue più strepitose, ma perchè è anche l'ultima canzone che la grande voce texana ci ha regalato prima di morire, il 4 ottobre del 1970. Infatti "Get It While You Can" è l'ultima traccia del suo ultimo disco, "Pearl", realizzato con la Full Tilt Boogie Band e pubblicato postumo nel gennaio del 1971...
In questo mondo, se leggi i giornali, o Signore, sai bene che tutti combattono, l'uno contro l'altro, e non hai nessuno su cui puoi contare, nemmeno sul fratello... Quindi, se arriva qualcuno che vuole darti un po' d'affetto, prenditelo finchè puoi, dolcezza, non voltare mai le spalle all'amore, no...
Un brano scritto da Jerry Ragovoy e Mort Shuman ed interpretato per primo dal soulsinger Howard Tate.
Tuttavia ritengo di dover attribuire la canzone a Janis Joplin non solo perchè la sua è la migliore interpretazione, una delle sue più strepitose, ma perchè è anche l'ultima canzone che la grande voce texana ci ha regalato prima di morire, il 4 ottobre del 1970. Infatti "Get It While You Can" è l'ultima traccia del suo ultimo disco, "Pearl", realizzato con la Full Tilt Boogie Band e pubblicato postumo nel gennaio del 1971...
In questo mondo, se leggi i giornali, o Signore, sai bene che tutti combattono, l'uno contro l'altro, e non hai nessuno su cui puoi contare, nemmeno sul fratello... Quindi, se arriva qualcuno che vuole darti un po' d'affetto, prenditelo finchè puoi, dolcezza, non voltare mai le spalle all'amore, no...
In this world, if you read the papers, darling
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/9/2019 - 20:28
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Aquile randagie
Aquile randagie, la storia di scout e Resistenza che andava raccontata
Il 30 settembre esce in 200 sale il film di Gianni Aureli che racconta come un gruppo di giovani tra Milano e Monza sotto il fascismo si ribellò al Duce e permise la fuga di duemila persone ricercate attraverso le montagna
di CHIARA UGOLINI
Una storia vera, una storia talmente importante che viene da domandarsi come mai così pochi la conoscano e soprattutto una storia che doveva essere raccontata. Aquile randagie è il film di Gianni Aureli che racconta una pagina della storia resistenziale italiana veramente poco nota, i protagonisti sono un gruppo di giovani scout lombardi che a partire dagli anni Venti, quando tutte le associazioni giovanili vennero chiuse per decreto dal Duce, decisero di non mollare il fazzolettone e di continuare a incontrarsi in clandestinità. Il film, dopo la presentazione al Giffoni film festival... (continuer)
Il 30 settembre esce in 200 sale il film di Gianni Aureli che racconta come un gruppo di giovani tra Milano e Monza sotto il fascismo si ribellò al Duce e permise la fuga di duemila persone ricercate attraverso le montagna
di CHIARA UGOLINI
Una storia vera, una storia talmente importante che viene da domandarsi come mai così pochi la conoscano e soprattutto una storia che doveva essere raccontata. Aquile randagie è il film di Gianni Aureli che racconta una pagina della storia resistenziale italiana veramente poco nota, i protagonisti sono un gruppo di giovani scout lombardi che a partire dagli anni Venti, quando tutte le associazioni giovanili vennero chiuse per decreto dal Duce, decisero di non mollare il fazzolettone e di continuare a incontrarsi in clandestinità. Il film, dopo la presentazione al Giffoni film festival... (continuer)
Dq82 29/9/2019 - 19:09
Son ar Bonedoù Ruz
"Les Voyages du bonnet rouge" è una canzone composta da Sallé nel 1792, durante la Rivoluzione francese. È interpretata sull'aria di "On doit soixante mille francs", musica di Champein. Francesca Solleville l'ha proposta nel doppio LP "Musique, citoyennes!", pubblicato per il bicentenario della Rivoluzione nel 1989, una raccolta di canzoni rivoluzionarie composte tra il 1789 e il 1794.
Le bonnet de la liberté
Brille et voyage avec fierté
En dépit des despotes. (bis)
Sa course embrasse l’univers
Partout il va briser les fers
Des braves sans-culottes.
Déjà ce signe rédempteur
Imprime une juste terreur
Sur le front des despotes.
Ils s’arment en vain contre lui !
Les sceptres tombent aujourd’hui
Devant les sans-culottes.
A Rome, à Londres, à Berlin,
A Vienne, à Madrid, à Turin,
On voit les fiers despotes,
Sur ce bonnet, en lettres d’or,
Lire tous l’arrêt de leur mort,
Au... (continuer)
Le bonnet de la liberté
Brille et voyage avec fierté
En dépit des despotes. (bis)
Sa course embrasse l’univers
Partout il va briser les fers
Des braves sans-culottes.
Déjà ce signe rédempteur
Imprime une juste terreur
Sur le front des despotes.
Ils s’arment en vain contre lui !
Les sceptres tombent aujourd’hui
Devant les sans-culottes.
A Rome, à Londres, à Berlin,
A Vienne, à Madrid, à Turin,
On voit les fiers despotes,
Sur ce bonnet, en lettres d’or,
Lire tous l’arrêt de leur mort,
Au... (continuer)
Flavio Poltronieri 29/9/2019 - 18:08
Hello, Coal Miner
[1970s]
Forse una delle ultime canzoni di Sarah Ogan Gunning (1910-1983), cantautrice ed attivista per i diritti dei minatori nel Kentucky.
Un brano – un vero e proprio testamento di vita e spirituale – che non compare nella discografia dell'autrice ma solo nella raccolta "They'll Never Keep Us Down: Women's Coal Mining Songs", pubblicata un anno dopo la scomparsa della Ogan Gunning.
Testo trovato su LyricWiki
Forse una delle ultime canzoni di Sarah Ogan Gunning (1910-1983), cantautrice ed attivista per i diritti dei minatori nel Kentucky.
Un brano – un vero e proprio testamento di vita e spirituale – che non compare nella discografia dell'autrice ma solo nella raccolta "They'll Never Keep Us Down: Women's Coal Mining Songs", pubblicata un anno dopo la scomparsa della Ogan Gunning.
Testo trovato su LyricWiki
Hello, coal miners, I'm so proud to be your friend
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/9/2019 - 13:11
Draglines
Anche nella raccolta "They'll Never Keep Us Down: Women's Coal Mining Songs" del 1984, come interpretata da The Reel World String Band
B.B. 29/9/2019 - 12:55
Daniel
Don Porter has no soul. The song came out just right. If they would have kept the verse it would have bee too much. The song is perfect.
Al Alvarez 28/9/2019 - 21:58
The Battle of Jericol
[1978]
Scritta da Mary Lou Layne, membro di questa band bluegrass, tutta femminile, proveniente dal Kentucky.
Nella raccolta "They'll Never Keep Us Down: Women's Coal Mining Songs" del 1984.
Testo trovato su Mudcat Café
Durante scioperi come quelli di Brookside (1973) – cui si riferisce il film di Barbara Kopple "Harlan County, USA – di Stearns (1976-1979), di Jericol (1978) e altri, i gruppi organizzati di donne giocarono un ruolo fondamentale. Non solo organizzavano le riunioni ma si confrontavano fisicamente con crumiri e picchiatori delle compagnie minerarie e con poliziotti e soldati. Molte di loro hanno patito il carcere per via delle loro lotte...
Scritta da Mary Lou Layne, membro di questa band bluegrass, tutta femminile, proveniente dal Kentucky.
Nella raccolta "They'll Never Keep Us Down: Women's Coal Mining Songs" del 1984.
Testo trovato su Mudcat Café
Durante scioperi come quelli di Brookside (1973) – cui si riferisce il film di Barbara Kopple "Harlan County, USA – di Stearns (1976-1979), di Jericol (1978) e altri, i gruppi organizzati di donne giocarono un ruolo fondamentale. Non solo organizzavano le riunioni ma si confrontavano fisicamente con crumiri e picchiatori delle compagnie minerarie e con poliziotti e soldati. Molte di loro hanno patito il carcere per via delle loro lotte...
Bless the fathers, bless the brothers
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/9/2019 - 16:57
E quei briganti neri
anonyme
Lo potete ascoltare nella esecuzione del gruppo L'estorio Drolo, nel Cd "Che ti trafiggo il cuore" del 2003.
gianfranco 28 sett. 2019
gianfranco 28 sett. 2019
28/9/2019 - 10:54
Harlan County Blues
Per fortuna, vedendo il fil della Kopple ho scoperto che la foto di cui sopra non ritrae gun thugs al soldo dei padroni, ma minatori dell'UMW'A che difendono in armi lo sciopero... così si faceva... tempi eroici, non lontanissimi...
B.B. 27/9/2019 - 22:37
Clay County Miner
[1970s]
Una canzone scritta da Hazel Dickens, probabilmente nel 1972.
La trovo nella raccolta "Come All You Coal Miners" del 1973 e nella colonna sonora del film di Barbara Kopple "Harlan County, USA" (1976). Poi anche nella raccolta "They'll Never Keep Us Down: Women's Coal Mining Songs" del 1984.
Testo trovato su West Virginia Music Hall of Fame
Clay County è toponimo molto diffuso negli USA, ma credo proprio che qui ci troviamo in Kentucky...
Della colonna sonora di "Harlan County, USA" fanno parte parecchie canzoni già presenti sul sito e altre – come questa - che inserirò trovandone i testi:
1 - Coal Tattoo
2 - Shut Up in Coal Creek Mine
3 - Come All You Coal Miners
4 - Blue Diamond Mines
5 - The Yablonski Murder (Cold Blooded Murder)
6 - Last Train From Poor Valley
7 - Black Lung
8 - Dark As A Dungeon
9 - Trouble Among The Yearlings
10 - Lawrence Jones... (continuer)
Una canzone scritta da Hazel Dickens, probabilmente nel 1972.
La trovo nella raccolta "Come All You Coal Miners" del 1973 e nella colonna sonora del film di Barbara Kopple "Harlan County, USA" (1976). Poi anche nella raccolta "They'll Never Keep Us Down: Women's Coal Mining Songs" del 1984.
Testo trovato su West Virginia Music Hall of Fame
Clay County è toponimo molto diffuso negli USA, ma credo proprio che qui ci troviamo in Kentucky...
Della colonna sonora di "Harlan County, USA" fanno parte parecchie canzoni già presenti sul sito e altre – come questa - che inserirò trovandone i testi:
1 - Coal Tattoo
2 - Shut Up in Coal Creek Mine
3 - Come All You Coal Miners
4 - Blue Diamond Mines
5 - The Yablonski Murder (Cold Blooded Murder)
6 - Last Train From Poor Valley
7 - Black Lung
8 - Dark As A Dungeon
9 - Trouble Among The Yearlings
10 - Lawrence Jones... (continuer)
He’s a poor man ‘cause mining’s all he’s known
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/9/2019 - 22:29
Wir wollen keinen Krieg
Paul Burmann & AGB Band
Chanson allemande – Wir wollen keinen Krieg – Paul Burmann & AGB Band – 2014
Parfois, disons-le franchement, on se demande s’il existe encore des « chansons contre la guerre », les simples, les pacifistes, les qui disent non à la guerre, qui disent oui à l’amour qui entoure la Terre (! ! !), avec les peuples et le « Non à la guerre ! ». La réponse est oui : il y en a encore. Un exemple nous vient d’Allemagne, avec cette chanson de Paul Burmann et de son « band » : une chanson contre la guerre absolument classique, sans chichis, avec le vidéo qui s’ouvre sur l’enfant qui tend à son père musicien le formulaire d’appel aux armes et la scène dans un (authentique) cimetière de guerre, avec la jeune veuve qui pleure et jette les fleurs sur la tombe, et l’enfant blond devenu orphelin de père. À dire cependant que, dans ce contexte résolument « classique », cette chanson dit au moins une chose... (continuer)
Parfois, disons-le franchement, on se demande s’il existe encore des « chansons contre la guerre », les simples, les pacifistes, les qui disent non à la guerre, qui disent oui à l’amour qui entoure la Terre (! ! !), avec les peuples et le « Non à la guerre ! ». La réponse est oui : il y en a encore. Un exemple nous vient d’Allemagne, avec cette chanson de Paul Burmann et de son « band » : une chanson contre la guerre absolument classique, sans chichis, avec le vidéo qui s’ouvre sur l’enfant qui tend à son père musicien le formulaire d’appel aux armes et la scène dans un (authentique) cimetière de guerre, avec la jeune veuve qui pleure et jette les fleurs sur la tombe, et l’enfant blond devenu orphelin de père. À dire cependant que, dans ce contexte résolument « classique », cette chanson dit au moins une chose... (continuer)
NOUS NE VOULONS PAS DE GUERRE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 27/9/2019 - 16:09
Dream of a Miner's Child
[1920s]
Parole e musica attribuite ad Andrew W. Jenkins (1885-1957), georgiano, cieco, pastore evangelista, prolifico compositore di musica folk, sacra e non, leader della Jenkins Family, forse il primo gruppo familiare ad incidere country music negli anni 20.
La prima incisione che trovo è del 1925, ad opera di Vernon Dalhart.
Ma esistono tantissime versioni del brano, che si trova pure nella colonna sonora del film di Barbara Kopple "Harlan County, USA" (1976) – interpretata da Phyllis Boyens con suo padre, Nimrod Workman - nell'album di George Davis "When Kentucky Had No Union Men" (1967) e nella raccolta "They'll Never Keep Us Down: Women's Coal Mining Songs" (1984)
Testo trovato su The John Quincy Wolf Folklore Collection
Della colonna sonora di "Harlan County USA" fanno parte parecchie canzoni già presenti sul sito e altre – come questa - che inserirò trovandone i testi:
1 - Coal... (continuer)
Parole e musica attribuite ad Andrew W. Jenkins (1885-1957), georgiano, cieco, pastore evangelista, prolifico compositore di musica folk, sacra e non, leader della Jenkins Family, forse il primo gruppo familiare ad incidere country music negli anni 20.
La prima incisione che trovo è del 1925, ad opera di Vernon Dalhart.
Ma esistono tantissime versioni del brano, che si trova pure nella colonna sonora del film di Barbara Kopple "Harlan County, USA" (1976) – interpretata da Phyllis Boyens con suo padre, Nimrod Workman - nell'album di George Davis "When Kentucky Had No Union Men" (1967) e nella raccolta "They'll Never Keep Us Down: Women's Coal Mining Songs" (1984)
Testo trovato su The John Quincy Wolf Folklore Collection
Della colonna sonora di "Harlan County USA" fanno parte parecchie canzoni già presenti sul sito e altre – come questa - che inserirò trovandone i testi:
1 - Coal... (continuer)
A miner was leaving his home for his work
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/9/2019 - 13:35
×