Sign.ra Elda, anche io mi chiamo Juna e anche mia madre mi diede questo nome perche sentì alla radio la canzone scritta da suo padre!La sentì tramite una trasmissione radiofonica che trasmetteva canzoni del passato...
Io sono del 1981!
Sono contenta di aver riascoltato la canzone che da sempre mi cantavano le signore di una certa età
!!!
Saluti..
7/9/2018 - 23:27
BB ho trovato il testo di "Ho sognato la pace" di Astro Mari
Onestamente al di là del titolo quel 《Balcone》 messo tra virgolette mi fa pensare che sia un omaggio al duce. Del resto lo stesso Carlo Buti che interpreta questa canzone fu un cantore di regime (sua la prima interpretazione di Faccetta nera.)
Avvertenza: la bella introduzione di Dead End del 23/1/2013 (vale a dire di colui che attualmente è Bernart Bartleby) è stata spostata, per il suo valore, nell'introduzione alla canzone.
Dilectissime Christophore Corvine, per quanto riguarda i papaveri, neri o rossi che siano, hai certamente ragione; aggiungo che le metafore e gli usi del papavero nella cosiddetta "cultura popolare" sono diffusi un po' dappertutto, e non solo in quella ceca: il "fiore del sonno" sembra quasi fatto apposta per essere catturato dall'immaginazione e per diventare un simbolo (tanto è vero che lo è diventato, ad esempio, come "fiore contro la guerra" o come simbolo dei soldati morti in guerra, si veda l'apposito percorso di questo sito). Ciononostante, e con tutte le precisazioni del caso, nella mia traduzione, o qualunque cosa essa sia, mi tengo il giùsquiamo nero. Io, lo ribadisco, una pianta velenosa ce la devo infilare sempre, e sarei capace di preparare certe insalatine che te le raccomando, altro che "minestroni".
La conosci, ad esempio, questa? E' l' Aconitum napellus, una piantina molto... (continuer)
Riccardo Venturi 5/9/2018 - 11:41
Ciao Riccardo, come sempre c’è poco da aggiungere alla tua traduzione. Sul primo punto sono d’accordo con te, anche per me “popsaná zídka” è un muretto con delle scritte sopra, non un muretto descritto da qualcuno, anche se dal punto di vista grammaticale non c’è differenza. Resta sempre un verso un po’ ambiguo, con questi “anniversari famosi”, ma potrebbe essere anche una trasformazione poetica della parola “výrok”, enunciato, tesi, espressione, che per fare la rima è andata a sovrapporsi alla parola výročí (cioè výročích invece di výrocích), e il “famoso” gli darebbe un tocco di ironia. Insomma anche per me l’immagine è quella di un muretto di mattoni su cui da sempre trovi le varie “notizie importanti”.
Poi c’è tutta quella storia dei papaveri neri o giusquiami che siano. Non lo so ma qualcosa mi dice che è proprio questo il verso chiave per l’interpretazione della canzone. Ho letto la... (continuer)
Ecco, lo dicevo io che Stanislava la saprà più lunga assai :)
Grazie per il tuo bell'intervento Stanislava.
Devo ammettere che per il giusquiamo proposto da Riccardo la mia critica era un po' frettolosa, ma sopratutto a sproposito. A ripensarci (e a rileggere le sue spiegazioni) il giusquiamo ci sta a pennello nella traduzione italiana. Con i suoi fiori colore bianco sporco venato e con la sua allucinante forza velenosa entra bene nell'immagine di un posto abbandonato e intriso di desolazione, di una zona di terre incolte con tanto di muretto a mattoni in un paesaggio grigio e cupo, creata da Kryl. Ha ragione Stanislava che questi versi centrali sono la chiave di tutta la canzone, con la strasuggestiva metafora di cavalieri a cavallo che con i fiori neri portano l'amore.
Comunque su principe azzurro gli spagnoli mi sembrano più convincenti: https://es.wikipedia.org/wiki/Príncipe_azul
Un'altra perdita grave, sono stato a casa sua a Madrid, in Av. Ciudad de Barcelona tanti anni fa, nel 1988 e abbiamo chiacchierato a vermouth (come si scrive in francese) e pasticcini, mi ha regalato un disco portentoso da titolo significativo "Choca la mano!" ma ricordo di averla trovata già allora molto provata. Ho tradotto in italiano e cercato di divulgare tante sue canzoni, conservo le sue lettere ma quel che provo oggi è solo una enorme tristezza!!!
Bellissima canzone che, purtroppo, scopro solo ora con questa notizia.
Ciao Flavio, posso permettermi un'osservazione sulla tua traduzione? Credo che il verso
Ata duro a ese hombre: no le atarás el alma
voglia dire letteralmente
Legalo stretto quell'uomo ma non gli legherai l'anima.
Scusa, non voglio sembrare pignola, tanto meno in un momento in cui tu hai espresso una tua tristezza personale. In realtà apprezzo sempre molto i tuoi contributi al sito. Solo che qui mi sembra che il significato cambi un po', che ne pensi?
Stanislava (complimenti per il tuo nome: assolutamente portentoso!), la tua osservazione testuale è corretta, infatti la traduzione letterale è quella. Non ricordo ora dopo tanti anni il motivo per cui scelsi così, potrebbe essere stato un impeto arbitrario (e quindi discutibile) dettato dal racconto di Elisa che come certo saprai fu detenuta nelle carceri franchiste e costretta all'esilio in Francia dove la sua "carriera musicale" iniziò...a questo punto invito Lorenzo a modificare la mia traduzione inserendo il tuo contributo.
Ti ringrazio, cara, del tuo apprezzamento e ti dedico una canzone assolutamente meravigliosa in cui Elisa parla della coperativa agricola San Antonio Abad di Villamalea, in provincia di Albacete (il titolo che appare on line è sbagliato, hanno confuso il vino con il vento, mah!!)
sono da poco rientrato dall'Albania - effettivamente Berat non è Perati - e sono anche passato nelle zone dove combatterono gli alpini e dove morì anche mio nonno,ufficiale della Julia, a cui fu riconosciuta la medaglia d'oro per un atto di eroismo con cui mise in salvo i suoi soldati, lasciandoci la vita. Mi sono commosso nel vedere la Vojusa,diventata rossa col sangue degli alpini, e nel ricordare le strofe di questa canzone. Gli Albanesi anziani con cui ho parlato, almeno quelli che ho incontrato io, hanno ancora un buon ricordo degli italiani. Ricordavo anche altre strofe della struggente canzone, 'da mille e mille tombe s'alza un lamento sul sangue della Julia è tradimento'. Credo si riferisse al tradimento da parte di chi aveva mandato gli alpini a morire in una campagna militare totalmente disorganizzata e spacciata come una passeggiata di salute. Fu proprio allora che si ruppe del... (continuer)
Un articolo pubblicato sul più letto quotidiano croato ha sminuito le atrocità commesse nel campo di concentramento di Jasenovac, nel tentativo di riabilitare il regime ustascia della Seconda guerra mondiale e negare la sua complicità nell’Olocausto.