d’après la version italienne QUANTO DOVREMO ASPETTARE ? de Riccardo Venturi – 14-07-2018 13:28 (41°C)
d’une chanson suédoise – Hur länge ska vi vänta – Hoola Bandoola Band – 1975
Auteur : Mikael Wiehe
Dialogue Maïeutique
Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson qui s’inscrit tout à fait dans le même sens que La Guerre de Cent mille ans ; en fait, elle en est une illustration fidèle. Elle se présente comme une complainte de ceux qui doivent tout supporter dans réagir sous peine des plus vives ou des plus sournoises rétorsions. Elle pourrait se définir comme la Complainte des Pauvres ou comme elle le dit elle-même, des déshérités.
« Les enfants des déshérités vivent
Juste assez pour vieillir et mourir »
Par parenthèse, on trouve dans ces deux vers toute la problématique des pensions et la terrible pression exercée actuellement par le pouvoir (des riches et des puissants) pour allonger la... (continuer)
FAUDRA-T-IL ENCORE ATTENDRE LONGTEMPS ? (continuer)
Ti si tirava in ballo, caro Flavio, pure per motivi di etica superiore, che in questo caso è anche sinonimo di “intuito”. Forse dovrei spiegare meglio quest'ultima affermazione, ma sinceramente non ne sono capace; come (penso) tutti quanti al mondo, ho elaborato una mia particolare e personale filosofia, ma sarei del tutto incapace di esprimerla e di codificarla. Altrimenti saremmo tutti quanti dei platoni, degli spinòzzi o dei leibnìzzi. Detto questo, l'intuito, o etica superiore, mi diceva che soltanto tu potevi avere a disposizione il testo esatto di questa cosa, breve quanto impervio (la traduzione italiana ne fa fede); di questo, naturalmente, ti ringrazio con parecchia e sincera umiltà, così come penso faranno tutti coloro che potranno avere, da oggi, a disposizione questa cosa non da poco. Del resto, le tue parole a proposito di Manu Lann Huel (un giorno o l'altro, forse, riuscirò... (continuer)
Caro Riccardo, è superfluo mettere anche la mia antica traduzione che risulta essere più letterale, in quanto, anche se ti sei preso delle licenze personali, hai cercato assolutamente di mantenere alto il livello poetico del testo, riuscendoci appieno.
A proposito di "tutti coloro che potranno avere, da oggi, a disposizione questa cosa non da poco", temo che essi non esitano e che la nostra confraternita bretone sia composta da Te e Me e Nullapiù.
All'inizio era Lannhuel, poi la parola si è divisa ma è lo stesso. Quel che conta è la voce di quest'uomo di Douarnenez, cresciuto in mezzo alla campagna e che il demone della scrittura ha tiranneggiato al punto di fargli abbandonare ben presto gli studi di medicina a Brest per le tempeste salate sulle roccie armoricane. Io vivo di parole, lavoro di parole, sogno di parole, creo di parole, ma nessuna delle mie parole può descrivere meglio del... (continuer)
Riccardo... il maggio è passato, pure il giugno, abbiamo percorso il boulevard del tempo che passa fino a metà luglio, forse sarebbe il tempo di finire la pagina e inserire le note? :))
La miglior biografia su Silvio Corbari è senz'altro quella scritta da Massimo Novelli "Corbari, Iris, Casadei e gli altri", giornalista di La Repubblica, che ha rovistato in archivi, incontrato ed inyervistato testimoni diretti. Ci sono molte cose nelle vicende del Battaglione Corbari e nei delatori (che non fu solo Franco Rossi ma anche altri interni al battaglione e da altre formazioni della zona) che rimangono in sospeso, in attesa di verità..