L'augurio che fa l'autore ai vecchi compagni di classe (dove compagni e classe assumono chiaramente significati altri da quelli scolastici) di ricordare, nonostante tutto, che l'albero cui si appartiene è sempre uno e lo stesso per tutti, è l'augurio di chi sa che, lasciando quella dittatura non del proletariato ma sul proletariato, non bisogna sprofondare nell'individualismo e nei valori borghesi. Che la lotta per il socialismo deve ripartire da nuovi e più saldi avamposti. Sapendo noi, invece, come tutto è finito, non si può che mettersi a piangere. Abbiamo perso molto.
Ma qualcuno scriveva: "Mi sono convinto che anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall'inizio". E quel qualcuno non stava messo meglio di noi adesso.
LA NOSTRA CLASSE (continuer)
envoyé par Salvo Lo Galbo 30/3/2018 - 07:33
Grazie Salvo.
Mi rimane poco chiaro il misterioso Pavlov della quarta strofa. Capisco la neccessità di rima, ma caso mai è un cognome russo (vedi "famoso" scienziato russo https://it.wikipedia.org/wiki/Ivan_Pavlov), mica un nome polacco (Pavlov non fa lo stesso con Paweł, che sarebbe Paolo).
Nella seconda Kaśka invece di Kaska... anche nella terza di Alessio ci dovrebbe sta Marek invece di Matek.
ora vedo che anche nella traduzione di Rick è sdoppiato il nome Maciek nella terza, invece di Maciek e Janusz. sono due personaggi distinti e anche parecchio.
Stralcio da Alessandro Perissinotto "Quello che l'acqua nasconde"
"I profughi sono arrivati da Ancona, per nave, partendo da Pola. Da lì, li hanno caricati su un treno, per portarli al Nord. Vagoni passeggeri e vagoni merci, tutti insieme, stipati come bestie. E mentre il treno viaggiava, la gente a terra aveva già cominciato a chiamarlo il treno dei fascisti. Certo perchè se rifiutavi le generosissime offerte del maresciallo Tito non potevi che essere fascista. Se scappavi dal comunismo e non riuscivi a parlare serbo eri di sicuro un fascista. Donne, bambini, vecchi:tutti fascisti. Quando il treno è arrivato a Bologna, i ferrovieri comunisti hanno bloccato la stazione e i loro compagni con le bandiere rosse, lo hanno preso a sassate."
La versione di Joan Baez è una cover (come tutte quelle dell'ultimo album) di Tim Eriksen
Dq82 30/3/2018 - 19:50
Allora, Dq82, forse sarebbe più giusto dire che quella di Tim Eriksen, interpretata anche da Joan Baez, è una delle tante versioni di questa ballata inglese settecentesca.
Lo stesso Tim Eriksen l'ha incisa nel suo album "Soul Of The January Hills" del 2010.
Per ragioni euritmiche, credo sia lecito cambiare "Meume" con un altro nome, rigorosamente tedesco.
PREGHIERA DI NONNA TINKA, VECCHIA COMUNISTA DI AMBURGO (continuer)
envoyé par Salvo Lo Galbo 30/3/2018 - 19:03
Carissimo Salvo, perdonami se ti ho fatto un paio di "aggiustamenti ortografici" nella tua versione ("Scholz" e non "Sholz", "Wolf" e non "Wolff"). Saluti!
Lo spirito di GPT aleggerà ora e sempre sulle CCG. Mi manca molto, anche se non ne parlo tanto. Mi mancano quelle telefonate notturne a parlare di tutto e di niente, e a fare il pelo a ogni singola parola greca, italiana, cataplasmica inferiore o selenita. Quando metto mano a una traduzione dal greco, me lo vedo lì che mi fa: "Riccardo...ma non potrebbe essere che..."
Saluti...ora e sempre (r)esistenza!
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 30/3/2018 - 09:58
PS. Lo spirito aleggiante di GPT mi deve avere portato anche ad accorgermi che, nella traduzione, non mi ero accorto dei γραφειοτρομοκράτες, che avevo tradotto solo "burocrati". Si tratta invece di una parola "portmanteau" creata ad hoc tra γραφειοκράτες "burocrati" e τρομοκράτες "terroristi". "Buroterroristi" insomma, che ho messo nella traduzione corretta.
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 30/3/2018 - 10:43