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Avant le 2018-11-10

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Gli imboscati

anonyme
Gli imboscati
Chanson italienne – Gli imboscati – anonyme – 1918

Sur l’air de "Bombacè" del Sor Capanna (1865-1921), probablement la toute première version de Il general Cadorna
Texte tiré de "Al rombo del cannon: Grande Guerra e canto popolare", de Franco Castelli, Emilio Jona, Alberto Lovatto, éditeur Neri Pozza


Dialogue Maïeutique

Je me disais, Lucien l’âne mon ami, que j’allais l’insérer sans commentaire, car il y a tant à faire ici. J’en étais là de mes pensées en cours de traduction quand je me suis mis à ruminer. Il m’est d’abord venu l’idée que si l’on remplace « De Caporetto à Udine » par « De la Panne à Verdun », on peut en conclure immédiatement que c’était pareil sur tous les fronts, d’un côté comme de l’autre : à l’Ouest, rien de nouveau, sans compter le front de l’est où la même guerre produisait les mêmes effets. On peut y ajouter qu’on mourrait à l’offensive et on mourrait tout autant... (continuer)
LES EMBUSQUÉS
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 3/11/2018 - 18:08
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What A Wonderful World

What A Wonderful World
Medley Imagine/What a wonderful world by Barbra Streisand

[2018]
Album: Walls


A note from Barbra :

This collection of songs reflects what’s been on my mind lately.

These are troubling times, and I felt compelled to add my voice to the dialogue some of us have been having. Many of the fundamental principles of democracy and freedom we’ve always taken for granted – freedom of the press, freedom of speech, freedom of expression – are eroding at an alarming rate. Even basic human decency appears to be melting away faster than the polar ice caps. I wanted to write and sing about some of these things… not only to convey my concerns, but also to state my belief that, if we remain vigilant to the truth, things can eventually turn around.

In the past year we’ve seen the very worst of humanity… and the very best. In the face of unimaginable natural disasters and unspeakable human cruelty, there... (continuer)
Imagine there's no Heaven
(continuer)
envoyé par Dq82 3/11/2018 - 15:40
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The Ballad of John Henry

The Ballad of John Henry
Chi ha ucciso John Henry, nella battaglia dei peccatori e dei santi
(continuer)
envoyé par Federico Mina 3/11/2018 - 14:18
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Don't Lie to Me

Don't Lie to Me
Perché puoi semplicemente dirmi la verità?
(continuer)
3/11/2018 - 11:55
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Gang: Paz

Gang: Paz
Nell'introduzione si dice che è l'unica canzone dedicata ad Andrea Pazienza, era vero quando è stata composta la canzone, ma non quando è stata contribuita.
Marco Cantini ha scritto Pazienza in "Siamo noi quelli che aspettavamo" (2016)

PAZIENZA
(continuer)
envoyé par Dq82 3/11/2018 - 10:59
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Gang: Paz

La versione di Graziano Romani con i Gang nell'album A ruota libera / Freewheeling: the duet album (2018).
Gang: Paz
La strofa inedita è di Graziano Romani. Al sax Max Marmiroli

Da quando non ci sei,
(continuer)
envoyé par Dq82 3/11/2018 - 10:42
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Sui Monti Scarpazi

anonyme
Sui Monti Scarpazi
Canzone militare risalente alla Prima guerra mondiale, diffusa nell'Italia settentrionale con il titolo "Addio padre e madre addio". In Trentino è invece stata documentata come: "Sui monti scarpazi" [Pedrotti 1976], "Tu ti recasti alla Serbia" e "O crudele destino di Serbia" [Morelli et al. 1983]. In alcune versioni rilevate la protagonista esprime il dolore per aver perso il marito al fronte, per essere rimasta sola con una figlia piccola e conclude con una protesta nei confronti delle classi dominanti. Altre versioni hanno invece come protagonista il soldato, che si lamenta per la partenza in guerra e racconta la sua stessa morte.
SUI MONTI SCARPAZI
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/11/2018 - 21:31
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Siam prigionieri

anonyme
Siam prigionieri
"Canto militare nato in prigionia fra militari trentini e giuliani che, costetti ad arruolarsi e a combattere nelle file dell'esercito austriaco, furono inviati sul fronte orientale, catturati dai russi in Galizia (a nord dei Carpazi) e inviati in Siberia". [da Canti della Grande guerra, di SavonaStraniero, 1981: 614-615].

"Il canto, nel Trentino, è famoso per molte ragioni. Dalla generazione dei padri è stato trasmesso a quella dei figli che in Russia tornarono a combattere e s'identificò talmente con la seconda situazione che finì per ignorarne le ragioni" [da Storie da quattro soldi: canzonieri popolari trentini, di Quinto Antonelli 1988: 351].
SIAM PRIGIONIERI
(continuer)
envoyé par B.B. 2/11/2018 - 21:12
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Hymn 43

Hymn 43
INNO 43
(continuer)
envoyé par Federico Mina 2/11/2018 - 13:50
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My God

My God
MIO DIO
(continuer)
envoyé par Federico Mina 2/11/2018 - 13:47
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The Ballad of Jean Charles De Menezes

The Ballad of Jean Charles De Menezes
LA BALLATA DI JEAN CHARLES DE MENEZES
(continuer)
envoyé par Federico Mina 2/11/2018 - 12:31
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Politik

Politik
POLITIK
(continuer)
envoyé par Federico Mina 2/11/2018 - 12:16
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Army Dreamers

La versione ebraica di Mazi Cohen (1995): שם באבן
Army Dreamers
נוסח עברי של מזי כהן - 1995 -
Hebrew version by Mazi (Mazzie) Cohen (1995) : שם באבן
Version hébraïque de Mazi Cohen (1995) : שם באבן
Mazi Cohenin hepreankielinen versio (1995) : שם באבן



Šam baeven (“Qui nella pietra”) (1995) è la riscrittura in ebraico di “Army Dreamers” fatta dalla cantante gerosolimitana Mazi (Mazzie) Cohen. La canzone era stata inserita nel sito autonomamente fin dal 12 marzo 2007 (pagina n° 5590): ci sono voluti quasi dodici anni per accorgersi della sua derivazione, ma questi sono i tempi, spesso, del nostro sito. La vecchia pagina è stata eliminata.

Šam baeven (“Here in stone”) (1995) is the Hebrew rewriting of “Army Dreamers” made by the singer Mazi (Mazzie) Cohen from Jerusalem. The Hebrew song was included in the site on March 12, 2007 (page n. 5590): it has taken almost twelve years to notice where it came from, but these are, quite often, the time habits of our site. The old page has been removed. [RV]
שם באבן
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/11/2018 - 09:50
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Kamrater Bodenarbetare!

Kamrater Bodenarbetare!
COMRADES, BODEN WORKERS!
(continuer)
envoyé par Ceil Herman 1/11/2018 - 23:06
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Dansa de l'odi sobre la tomba de Franco

Dansa de l'odi sobre la tomba de Franco
DANZA DEL ODIO SOBRE LA TUMBA DE FRANCO
(continuer)
1/11/2018 - 22:34
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Addio Juna

Addio Juna
Questa canzone la cantava la mia mamma per addormentarmi. Per me è una canzone dolcissima e mi commuove ancora che sono ormai un vecchio ottantenne alla fine della vita.Grazie
Fabrizio Chiti di Pistoia 1/11/2018 - 21:28
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La strega

La strega
mi sembra proprio che la musica sia ispirata a Ronda das mafarricas, che però parla di un altro tipo - ben più pericoloso - di streghe.
Lorenzo 1/11/2018 - 18:49
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La libbertà

La libbertà
2018
Tratturo zero

La poesia rilegge la poesia La Libbertà di Trilussa, e vi aggiunge l'ultima strofa

La Libbertà, sicura e persuasa
(continuer)
envoyé par Dq82 1/11/2018 - 16:14
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Nummeri

Nummeri
2018
Tratturo zero

La poesia rilegge la poesia Nummeri di Trilussa, e vi aggiunge due versi de La ninna nanna de la guerra sempre di Trilussa

“Conterò poco, è vero”.
(continuer)
envoyé par Dq82 1/11/2018 - 16:03
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Nonno (tra Caporetto e Tripoli)

Nonno (tra Caporetto e Tripoli)
2018
Tratturo zero

Massimo Liberatori aveva già registrato questa canzone con lo stesso titolo e la stessa musica, ma con parole leggermente differenti. in questa versione cita "La canzone del Piave (Il Piave mormorava...)", ma aggiungendovi delle parole qui e là, ad es. "per far contro il nemico di corpi una bandiera" anziché "per far contro il nemico una barriera" la trasforma da una canzone retorica in canzone decisamente antimilitarista. Sembra suggerirlo Liberatori stesso nei versi E le parole cambiano nel senso e nell'estetica/con dentro un pezzo d'anima, la truffa di una predica

No a tutte le guerre, è il primo grido di battaglia
(continuer)
envoyé par Dq82 1/11/2018 - 12:01
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Clandestin

Clandestin
CLANDESTINI.
(continuer)
envoyé par Donatella Leoni 1/11/2018 - 10:32
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Ta-Ra-Ra Boom-De-Ay

Ta-Ra-Ra Boom-De-Ay
Con questa seconda canzone il "Tratturo Zero” va ancora oltre la dimensione territoriale internazionalista di “This land is your land" assumendone anche una politico sociale.
Si tratta qui di cantare a proposito delle prime lotte contadine, sotto forma di sabotaggi, per la conquista di una paga e un orario più dignitosi. Il riferimento e "Ta ra ra boom de ay" del sindacalista anarchico e folk singer Joe Hill. E’ qui adattata in dialetto romanesco per conservarne l‘originale ironia che più incisivamente si può esprimere con i dialetti, soprattutto quando si narrano storie cosi popolari e tragiche come il sabotaggio.
La versione originale dei 1891 è attribuita a Henry J. Sayers, invece l‘elaborazione di Joe Hill fu pubblicata per la prima volta, nel marzo del 1916, nel ”Joe Hill Memorial Edition of the industrial Worker - Little Red Songbook”.
Il testo è fondamentale per comprendere questa... (continuer)
SABOTAGGIO
(continuer)
envoyé par Dq82 31/10/2018 - 19:58
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Who'll Stop The Rain?

Who'll Stop The Rain?
Just another stone cold classic from one of America's greatest bands. Not sure how CCR's fame suffered from a poor starting time at Woodstock as suggested by an earlier comment...
31/10/2018 - 18:28
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In the End

In the End
ALLA FINE
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envoyé par Federico Mina 31/10/2018 - 17:45
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Tell No Lies

Tell No Lies
Federico Mina
NON DIRE BUGIE
(continuer)
envoyé par Federico Mina 31/10/2018 - 16:51
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Everything Can Change

Everything Can Change
Federico Mina
TUTTO PUÒ CAMBIARE
(continuer)
envoyé par Federico Mina 31/10/2018 - 16:36
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Addio Salis

Addio Salis
"Canzone fantastica che sembra adombrare la fine di un'epoca... quella in cui la band musicale era un'esperienza profonda, condivisa e giocata su creatività di alto livello...lontano dai sofismi del "Marketing Musicale Simoniaco"... un tempo che fu, un tempo che aveva speranza e sogni che oggi non son più." Demetrio Poliorcete
31/10/2018 - 14:55
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Il testamento del capitano

anonyme
Il testamento del capitano
La versione dei CCCP

1989
Canzoni preghiere danze del II millennio - Sezione Europa

Dq82 31/10/2018 - 13:32
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Tellus

Tellus
THE EARTH
(continuer)
envoyé par Ceil Herman 30/10/2018 - 14:59
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La Fabbrica

La Fabbrica
THE FACTORY
(continuer)
envoyé par Giuseppe Romano 30/10/2018 - 11:26
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Novembre 1918

Pauline Collet
Novembre 1918
bonjour
j'ai une partition de novembre 18 ,je sais pas comment la faire passer
guilbert 30/10/2018 - 09:27
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Jalacy "Screamin Jay" Hawkins: I Put a Spell on You

Jalacy
mi sfugge il perché di questo inserimento...
Lorenzo 29/10/2018 - 19:04
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Luna tucumana

Luna tucumana
Mbe ha ragione Poltronieri. La canzone è di yupanqui, e tra L altro l hanno interpretata in tanti, mica solo la Sosa. E comunque si, Yupanqui è stato in esilio.
Daniele Sepe 29/10/2018 - 18:10
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Fausto Mesolella: Van Gogh

Fausto Mesolella: Van Gogh
Piano piano allegramente con brio ma non troppo...

Krzysiek 29/10/2018 - 18:00
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L'omo e l'arbero

L'omo e l'arbero
Chanson italienne – L'omo e l'arbero – Trilussa – 1932
Poème de Carlo Alberto Salustri, dit Trilussa, tiré du recueil “Giove e le bestie”, publié en 1932
Mis en musique par Giuseppe Micheli dans le disque “Trilussa e il suo tempo (e la sua Roma)”
Interprétation : Alba Bosi, Marcello Baldassarini et les solistes du Gruppo Folkloristico Romano.


Dialogue Maïeutique

Vois-tu, Lucien l’âne mon ami, «  L’HOMME ET L’ARBRE », est évidemment un sujet gigantesque à propos duquel il y aurait tant et tant à dire. On en disait déjà deux ou trois choses l’autre jour en discutant d’une autre chanson de Trilussa qui parlait d’un arbre qui faisait son testament (Er testamento d’un arbero).

Cet arbre-là était généreux, remarque Lucien l’âne, mais dans le fond, j’ai l’impression que tous les arbres ont toujours été généreux, même sans le savoir, comme le Monsieur Jourdain de Molière faisait de la prose.... (continuer)
L’HOMME ET L’ARBRE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 29/10/2018 - 17:02
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Amore e Odio

Amore e Odio
"Our photographer friend Tano D'Amico once told us that in a trip to Palestine, many years ago, he had made a photographic service in the refugee camps. There he met a family, mother, father and daughter. In March 2002 we went to Palestine and Tano went to meet the family in the picture. In the meanwhile, the child had grown up, and had recently blown herself up as a kamikaze."
LOVE AND HATE
(continuer)
envoyé par ZugNachPankow 29/10/2018 - 16:50




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