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Restons éveillés

Restons éveillés
Versi di Missak Manouchian (1906-1944, in armeno, Միսաք Մանուշյան), immigrato in Francia dalla Turchia, di famiglia armena sterminata durante il genocidio del 1915/16, comunista, partigiano, leader di un’importante gruppo della resistenza a Parigi, arrestato dalla polizia collaborazionista e fucilato insieme ad una ventina di compagni il 21 febbraio 1944 nella fortezza di Mont-Valérien, nei dintorni di Parigi
Trovo la poesia nella raccolta “Poésie de la Résistance et de la Déportation” curata da Jean-Pierre Rosnay, come interpretata da Arlette Sellati su musica di Hervé Bourde (1951-), compositore e musicista jazz.
Testo trovato sul sito dell’Association pour la recherche et l’archivage de la mémoire arménienne (ARAM)

Per la storia esemplare di Missak Manouchian non posso che rinviare a L'affiche rouge di Louis Aragon e Léo Ferré.

Aggiungo solo che ignoravo che Missak Manouchian fosse stato anche un poeta e che questa poesia, in particolare, è di un’attualità sconvolgente…
Aux Travailleurs Immigrés
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/1/2018 - 13:58
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E garnison [E garnizon Lannuon]

E garnison [E garnizon Lannuon]
Kan ha diskañ [XVIII secolo?]
Questa versione:
Denez Prigent / Louise Ebrel
Album: Sarac'h (2003)

Strane cose succedono verso il 1790 alla guarnigione di Lannion, in Bretagna, a un anno dallo scoppio della Rivoluzione. La guarnigione locale, in quell'anno, era composta da due distaccamenti dei reggimenti di Beauce e di Normandia, e i rapporti con la popolazione non erano troppo buoni. Reclutamenti, addestramenti, soldati in giro per le campagne...e anche, magari, qualche ufficialetto forestiero che sposava la ragazza del posto. Nel 1792, la guarnigione di Lannion fu totalmente rinnovata negli effettivi: arrivarono i volontari repubblicani del distretto di Rostrenen, in numero di 500, e per acquartierarli tutti si dovette ricorrere al convento delle Orsoline. I cinquecento giovinotti si segnalarono per ogni sorta di indisciplina, zozzeria, vessazione e quant'altro, dando peraltro origine... (continuer)
Ur plac’h yaouank diwar ar maez
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 18/1/2018 - 10:14

La Grande Misère de la France

La Grande Misère de la France
[1945]
Versi di Isaac Lang, in arte Yvan Goll (1891-1950), poeta alsaziano, ebreo, che scrisse sia in tedesco che in francese e poi dopo il 1939 anche in inglese, quando dovette fuggire negli USA per scampare alle persecuzioni naziste.

Trovo la poesia nella raccolta “Poésie de la Résistance et de la Déportation” curata da Jean-Pierre Rosnay, come interpretata da Marcelle Rosnay su musica di Hervé Bourde (1951-), compositore e musicista jazz.
Il testo l’ho trovato qui

La strofa con cui la poesia si apre e si chiude fa riferimento alla filastrocca Nous n'irons plus au bois scritta da Madame de Pompadour nel 1753. Curiosamente il tema originario non è per nulla infantile, ma fa riferimento ad un periodo storico del regno di Luigi XIV durante il quale, per fronteggiare il grave diffondersi di malattie veneree, i bordelli vennero chiusi d’autorità. Il ramo d’alloro era il simbolo distintivo... (continuer)
Nous n'irons plus au bois ma belle
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/1/2018 - 09:00
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Socialisternes March [Snart dages det, Brødre]

Socialisternes March [Snart dages det, Brødre]
[1871]
Testo di Ulrich Peter Overby (1819-1879)
Musica di Christian Joseph Rasmussen (1845-1908)
Lyrics by Ulrich Peter Overby (1819-1879)
Music by Christian Joseph Rasmussen (1845-1879)

L'anno è il 1871, lo stesso in cui Eugène Pottier, nel sangue del crollo della Comune di Parigi, scrive l'Internazionale. Nulla di più probabile che gli echi della Comune si spingano fino alla Danimarca, perché nella stessa primavera del '71, il poeta e giornalista danese Ulrich Peter Overby (1819-1879, che scriveva con gli pseudonimi di “Overbye” e “Johannes Barner”) scrive la “Marcia dei Socialisti” che, in modo ovviamente indipendente, ha degli impressionanti punti di contatto con l'Internazionale di Pottier. Si tratta, evidentemente, di sentimenti e di esigenze comuni. La Marcia di Overby viene immediatamente adattata ad una melodia del musicista e maestro di cappella Christian Joseph Rasmussen (1845-1908),... (continuer)
Snart dages det, Brødre, det lysner i Øst,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 18/1/2018 - 05:56

Le Veilleur du Pont-Au-Change

Le Veilleur du Pont-Au-Change
[1944]
Versi di Robert Desnos, poeta surrealista, giornalista, membro della Resistenza francese, morto a 45 ‎anni di tifo e privazioni l’8 giugno del 1945 a Theresienstadt – ironia della sorte: un mese dopo la ‎liberazione del campo! – ultimo dei vari campi di prigionia nazisti dove era transitato.‎

La poesia fu scritta e pubblicata nel 1944, nel secondo volume de “L'Honneur des poètes”, raccolta di poesie curata da Pierre Seghers, Paul Éluard e Jean Lescure.

La trovo letta da Eric Aubrane su musica di Hervé Bourdes nel disco “Poésie de le Résistance et de la Déportation” curato da Jean-Pierre Rosnay. Poi anche nell’album “Terrains Vagues” (1983) del gruppo jazz François Jeanneau Pandemonium.
Je suis le veilleur de la rue de Flandre,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/1/2018 - 15:51
Parcours: Ponts

Chanson

Chanson
[1944]
Versi di Madeleine Riffaud, che a 19 anni entrò nella Resistenza. Poi giornalista e corrispondente di guerra per L'Humanité da Algeria e Vietnam.
Nella raccolta “Cheval rouge: anthologie poétique, 1939-1972”, pubblicata nel 1973
Testo trovato qui

Giovanissima resistente, nell’agosto del 1944 Madeleine Riffaud uccise un ufficiale nazista sulla passerelle Solférino (oggi passerelle Léopold-Sédar-Senghor) a Parigi, sulla Senna. Fu poi arrestata, torturata, condannata a morte, ma riuscì a scappare durante un trasferimento e partecipò alla Liberazione di Parigi.
Dopo la guerra divenne corrispondente dall'Algeria – dove scampò miracolosamente ad un attentato dell'OAS – e poi in Indocina, dove scriveva i suoi rapporti dal fronte della resistenza vietcong.
Ils me band'ront les yeux
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/1/2018 - 15:04

Soldatenlied Im Osten

Soldatenlied Im Osten
[1944]
Versi di Erich Fried (1921-1988), in “Deutschland”, raccolta di poesie scritte tra il 1943 ed il 1944, quando già il poeta austriaco, ebreo, si trovava esule a Londra da alcuni anni.
Es dunkelt schon in der Heide,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/1/2018 - 14:44
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Wannamarkilibera

Wannamarkilibera
[2010]
Parole e musica di Edoardo Bennato
Nell’album “Le vie del rock sono infinite”
Testo trovato sul sito ufficiale dell’autore

Ve lo ricordate il suo urlo ossessivo “D’ACCORDO?!” con cui concludeva ogni offerta in televendita di prodotti “sciogliciccia” e creme antirughe? Negli anni 80 il “Wanna Marchi Show” su Rete A era seguito almeno quanto “Colpo grosso” di Umberto Smaila (e poi Maurizia Paradiso) su Italia 7.

Poi la Wanna si lasciò travolgere dall’ingordigia e, insieme alla figlia e ad un falso mago brasiliano, truffò un mucchio di gente spacciando bustine di sale e rametti d’edera in kit per combattere il malocchio.

La sua vicenda giudiziaria si è trascinata per un decennio e si è conclusa solo qualche anno fa, dopo diverse condanne, arresti, detenzioni, domiciliari, pene accessorie...
Una crema per la bellezza un amuleto per la salute
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/1/2018 - 11:46
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Ο καημός

Ο καημός
O kaimós
[1961]
Στίχοι: Δημήτρης Χριστοδούλου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Στέλιος Καζαντζίδης
Φωνητικά: Μαρινέλλα

Testo: Dimitris Christodoulou
Μusica: Mikis Theodorakis
Prima esecuzione: Stelios Kazantzidis / Στέλιος Καζαντζίδης
Solo recitata: Marinella

Il brano è greco e si intitola « O kaimòs » che tradotto significa: L’anelito – Il desiderio – La tristezza, ovvero L’Amarezza e proprio con il titolo - Un Fiume Amaro - l’abbiamo conosciuta, negli anni ’70, tradotta da Sandro Tuminelli.
Cantata da Iva Zanicchi, sebbene con una buona traduzione dall’originale, ci è sempre sembrata una canzone in cui la protagonista si duole in segreto del tradimento consumato dall’amato. In definitiva, una bella canzone d’amore. Nella realtà si tratta di un famosissimo brano che Mikis Teodorakis, il più celebre compositore ellenico di ogni tempo, più volte imprigionato e torturato... (continuer)
Είναι μεγάλος ο γιαλός
(continuer)
envoyé par Dq82 - Ελληνικó Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 17/1/2018 - 10:11
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Depressiva tankar kan ibland kompenseras med kaffe och bullar

Depressiva tankar kan ibland kompenseras med kaffe och bullar
[1966]
Testo di / Lyrics by / Text av Tage Danielsson (1928-1985)
Dalla rivista / From the variety show / Från revyn Lådan
Musica / Music / Musik: Irving Berlin ("Let's Have Another Cup of Coffee")

Può una canzonetta far salire automaticamente la glicemia? Me lo chiedevo, con la bava alla bocca (perché sono un goloso inveterato), mentre traducevo questa cosa qua dallo svedese, col dizionario in mano che mi sembrava diventato un profitérole, un bigné gigantesco, un croissant bello caldo. Poi, però, mi sono ricordato che il dizionario svedese-italiano in questione è stato redatto da Silvia Tomba e mi sono calmato. Tradurre una cosa del genere a un quarto alle sette di mattina può essere pericolosissimo, e il bar è a cinquanta metri. Così mi sono fatto un deprimente thè senza zucchero, manco il caffè, ho lasciato perdere persino cinque o sei savoiardi che mi erano rimasti in casa.

Però... (continuer)
Jämt det står i pressen, krig och nöd på varje rad
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 17/1/2018 - 06:14
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Ethika fon ethica

Ethika fon ethica
[1974]
"Collage radiofonico" di Franco Battiato
Album: "Clic"

In questa strana serata di gennaio in compagnia del “Battiato dei primordi”, ho deciso di proporre un autentico azzardo. Quel che segue è, forzatamente, un'interpretazione tutta personale di un brano tra i più bizzarri e sconcertanti del catanese (o meglio, del ripostese): Ethika fon ethica. Del 1974, dall'album "Clic". L'interpretazione tutta personale sarà accompagnata anche da qualche ricordo, personale anch'esso.

1974, appunto. Il ventinovenne Battiato, magro scheletrito, in canottiera e di una bruttezza cosmica tanto da sembrare sublime, si mette davanti a una radio e comincia a girare a casaccio la manopola della sintonia. Si immagina una vecchia Radiomarelli a cassone, di quelle che troneggiavano nei salotti delle famiglie, adagiata su un centrino e coperta da un panno perché non pigliasse la polvere. Comincia così... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/1/2018 - 21:41
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Magellans de l'Univers

Magellans de l'Univers
[1978]
Parole e musica di Jacques Yvart
Nel doppio album “Yvart on Campus”
L'Univers est infini, comment l'imaginer
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/1/2018 - 16:36

Ma Terre

Ma Terre
[1978]
Parole e musica di Jacques Yvart
Nel doppio album “Yvart on Campus”
Ma Terre, ma Terre
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/1/2018 - 15:25

Georges Chennevière: Ravitaillement

Georges Chennevière: Ravitaillement
Versi di Georges Chennevière (1884-1927), poeta e drammaturgo francese, nella raccolta “Poèmes, 1911-1918”, pubblicata nel 1920.
Trovo la poesia recitata su base musicale nel CD “Maudite soit la guerre!” (2016), edito dall’associazione Sous La Lime di Parigi

Propongo questo bel testo come Extra soltanto perché ignoro se sia mai stato musicato e cantato, cosa comunque abbastanza probabile, visto che Georges Chennevière è stato anche librettista, paroliere ed arrangiatore. Inoltre alcune sue poesie sono state certamente messe in musica da compositori della sua epoca, come Ludovic Bouserez.
Sur la route, qui s'élargit de jour en jour,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/1/2018 - 11:36

Arlette Humbert-Laroche: On tue

Arlette Humbert-Laroche: On tue
[1944]
Versi di Arlette Humbert-Laroche (1915-1945), poetessa, militante sindacale e membro della Resistenza francese, arrestata dalla Gestapo nel 1943 e assassinata a Bergen-Belsen nel 1945

Nella raccolta “Poèmes” pubblicata dalle Éditions Réalité di Parigi nel 1946
Trovo la poesia recitata su base musicale nei CD “C'étaient des femmes. 31 poèmes de femmes emprisonnées ou déportées” (2003) e “Maudite soit la guerre!” (2016), entrambi editi dall’associazione Sous La Lime di Parigi

Forse la più famosa poesia di Arlette Humbert-Laroche, datata 1 luglio 1944, quando la poetessa e resistente si trovava ormai da tempo in mani naziste, qui nella prigione di Jawor (Jauer) in Slesia. Nel 1945 transitò per i campi di Ravensbrück, Mauthausen e Bergen-Belsen, dove venne uccisa.

Propongo questo bellissimo testo come Extra soltanto perché ignoro se sia mai stato musicato e cantato, cosa comunque abbastanza probabile, visto che Arlette Humbert-Laroche era una grande appassionata di musica oltre che di poesia.
On tue,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/1/2018 - 10:46
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Freedom Cadence

Freedom Cadence
2017
colonna sonora del film Thank You For Your Service
Regia di Jason Hall. Un film con Haley Bennett, Miles Teller, Amy Schumer, Joe Cole, Erin Darke, Keisha Castle-Hughes.
Tratto dall'omonimo libro di David Finkel

Il brano fa parte della colonna sonora del film "Thank You For Your Service" in cui si può ascoltare durante i titoli di coda. Il brano, però, non fa parte dell'album della colonna sonora.

La canzone non è originale, ma è una marcetta militare intitolata “Freedom” o anche “Some Say Freedom is Free” e attribuita a PFC Roger L. Southard, tra le varie versioni che se ne trovano in rete, ce ne sono alcune piuttosto patriottarde legate alla logica dell'esportare democrazia (e quindi libertà) tipiche degli Stati Uniti. La versione di Springsteen, associata ad un film che parla di reduci e del relativo Disturbo Post Traumatico da Stress, gronda letteralmente sangue e ne fa, a mio... (continuer)
Some say freedom is free,
(continuer)
envoyé par Dq82 15/1/2018 - 23:27
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Io sono fatto di neve

Io sono fatto di neve
(2015)
dall'album "Cultura generale"

Una canzone che si discosta dalle classiche sonorità dei Ministri e che è accompagnata da un video davvero bello e toccante sulle condizioni di vita degli occupanti dell'Ex Moi, il villaggio olimpico costruito a Torino per le Olimpiadi del 2006 e poi abbandonato. Un luogo dove vivono circa 1100 persone, la maggior parte scappata dalla guerra in Libia nel 2011, e gestito con l'aiuto di un comitato solidale che cerca di promuovere l'integrazione.
soundsblog


Io sono fatto di neve è una canzone che parla di fragilità e nessuno più di chi vive all'Ex Moi può sapere che cosa significhi. Vivono lì da tre anni, imparando la convivenza tra di loro e con il quartiere, resistendo alle provocazioni e alle bugie messe in giro sulla loro occupazione, resistendo al freddo d'inverno e al caldo d'estate in palazzi nuovissimi che cadono a pezzi. Dopo anni di promesse,... (continuer)
Volevi un mondo più bianco e adesso è in mano ai conigli
(continuer)
15/1/2018 - 22:42
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Arka Noego

Arka Noego
[1980]
Parole di Jacek Kaczmarski
Musica di Przemysław Gintrowski
Dalla cassetta "Muzeum 2" anni ottanta (1981~83~83?)
Da kaczmarski.art.pl
Ispirata dagli arazzi di Wawel
W pełnym słońcu w środku lata
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 15/1/2018 - 20:50
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Baäl

Baäl
[1970]
Parole e musica di Exuma
Dall'album "Exuma II"
Il testo trovato su YT.
Baäl, Baäl, Baäl oh Baäl
(continuer)
envoyé par Krzysiek 14/1/2018 - 23:02
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Dambala

Dambala
[1970]
Parole e musica di Exuma
Dall'album di esordio "Exuma"
Il testo trovato su YT.
Sing of the wings of a three toad frog
(continuer)
envoyé par Krzysiek 14/1/2018 - 21:02
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Die weiße und die rote Rose

Die weiße und die rote Rose
[1915]
Versi di Klabund, nella raccolta "Dumpfe Trommel und berauschtes Gong. Nachdichtungen chinesischer Kriegslyrik". Si tratta della traduzione (o della libera interpretazione) di versi di Li Bai, o Li Po (白 李), poeta cinese vissuto all'epoca della dinastia T'ang (618-907)
Musica di Hanns Eisler, che egli compose, insieme ad altre melodie su versi di Klabund (per esempio, Der müde Soldat), nel 1917, mentre si trovava in prima linea.
Anche il compositore ungherese Béla Reinitz mise in musica questa ed altre poesie di Klabund.
Testo trovato nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”)
Während ich mich über meine Stickerei am Fenster bückte,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/1/2018 - 22:01
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Notturno dall'Italia

Notturno dall'Italia
dall'album "Demo de midi" (2003)

Una partenza per il fronte in piena notte. L'atmosfera rarefatta, una canzone famosissima, i timori e le illusioni di chi guarda.
Già le luci sono spente
(continuer)
envoyé par Io non sto con Oriana 13/1/2018 - 19:18
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Gli Alberi

Gli Alberi
dall'album Fuori (2010)
Testo e musica di Davide Autelitano, detto "Divi"

Un bel testo dei Ministri dichiaratamente ispirato a "Il Barone Rampante" di Calvino. Fuggire da questa civiltà, salire sugli alberi, gettare a terra la divisa e bruciare tutte le bandiere, compresa la bandiera bianca. Mai arrendersi.
Anche questa volta mi dovrei difendere
(continuer)
envoyé par Lorenzo 13/1/2018 - 16:01
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För ingenting - för kärleks skull

För ingenting - för kärleks skull
[1979]
Testo e musica: Allan Edwall
Lyrics and music: Allan Edwall
Text och musik: Allan Edwall
Album: Grovdoppa
Det finnes folk på vår himlakropp
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/1/2018 - 08:23

Bella Matribus Detestata (Guerres maudites par les mères)

Bella Matribus Detestata (Guerres maudites par les mères)
[1914-15]
Versi di Emmanuel Ducros (18??-19??), oggi sconosciuto poeta e drammaturgo francese, attivo tra il 1878 ed il 1918, autore di "Flammes de guerre: de l'invasion vers la victoire, 1914-1915", una raccolta di poesie pubblicata nel 1916. Alle pp. 32 e 33 si trova questa poesia che s'intitola con la famosa locuzione latina dalle "Odi" di Quinto Orazio Flacco.
Musica di Jean de Lize, pseudonimo artistico di un compositore francese la cui identità non è nota e che è stato recentemente riscoperto in Germania da Tina Vogel e Stefan Hanheide, curatori del volume "Jean de Lize: Chants de Guerre. Elf Lieder aus dem Ersten Weltkrieg", 2016.
Brano compreso nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”), nell’interpretazione di Karola Theill (pianoforte), Fionnuala McCarthy (soprano) e Klaus Häger (baritono)... (continuer)
Guerres maudites par les mères,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/1/2018 - 23:51

Fieber

Fieber
[1915]
Versi di Erwin Weill (1885-1942), poeta austriaco, ebreo.
Musica di Lehár Ferenc, meglio conosciuto con il nome tedesco di Franz Lehár (1870-1948), compositore austriaco di origine ungherese. Tondichtung für Tenor und grosses Orchester nel suo ciclo intitolato "Aus eiserner Zeit", 1915.
Brano compreso nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”), nell’interpretazione di Karola Theill (pianoforte), Fionnuala McCarthy (soprano) e Klaus Häger (baritono)

In "Febbre" Erwin Weill descriveva le allucinazioni di un soldato morente. Il compositore Lehár sapeva bene di cosa Weill parlasse, perchè suo fratello, gravemente ferito al fronte, si trovava all'epoca ricoverato in un ospedale di Vienna. Questa circostanza personale gli suggerì la scelta del testo per la sua composizione.

Nel 1915 sia Weill... (continuer)
Licht! Schwester, Licht!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/1/2018 - 22:22

Nacht im Felde

Nacht im Felde
[1915]
Versi di Ernst Lothar (1890-1974), scrittore moravo, ebreo, che nel 1938 fuggì negli USA per scampare alla persecuzione nazista
Musica di Josef Bohuslav Foerster (1859-1951), compositore cecoslovacco, nella sua “Drei Lieder aus der Kriegszeit, Op. 97”
Trovo il brano nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”), nell’interpretazione di Karola Theill (pianoforte), Fionnuala McCarthy (soprano) e Klaus Häger (baritono)
Stern über mir, grüß Weib und Kind.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/1/2018 - 14:12
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In lode de l'asino

In lode de l'asino
[1585]
Sonetto premesso ai dialoghi della Cabala del Cavallo Pegaseo
Londra, 1585
Con l'aggiunta dell'Asino Cillenico
[Falsa indicazione: Parigi, appresso Antonio Baio, 1585]
Musica e testo modernizzato (con il titolo In lode all'asino)
Hautville, 2011
Album : Numen Lumen

"Ripropongo di seguito il celebre sonetto che Giordano Bruno premette ai dialoghi contenuti in Cabala del cavallo pegaseo. Un “elogio dell’ignoranza”, espresso in forma di poesia e con insuperabile ironia. Non serve solo a ricordare il rogo del grande filosofo italiano, avvenuto in Campo de’ Fiori il 17 Febbraio del 1600, ma testimonia quanto sia lungo e faticoso il cammino verso la conoscenza e la verità, alla quale ultima peraltro, come diceva il nolano, possiamo solo “tendere ad avvicinarci”. Dogmatismo, scetticismo e verità rivelate sono infatti sempre in agguato per impedire agli esseri umani di uscire dal sonno... (continuer)
O sant'asinità, sant'ignoranza,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/1/2018 - 12:48
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All You Fascists

All You Fascists
Alla [jävla] fascister måste bort!
Svensk version, Carl Brandt, 2012

Riccardo Venturi 12/1/2018 - 06:50
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Kalinaw

Manny Lapingcao
HI GUD MoRNING IS IT POSSIBLE TO SEND ME A COPY OF PIT SENYOR MANNY LAPINGCAO INSTRUMENTAL?
KINDLY SEND IT TO margieng@ymail.com
this can be a big help for our choir thank you very much n god bles
margie 12/1/2018 - 05:05
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Bairoletto y la justicia

Bairoletto y la justicia
Vida, historia y leyenda de Juan Bautista Vairoleto, también conocido como Bairoleto.
Descripción: El libro "Más allá de la frontera... Vairoleto" -Ediciones Corregidor- es una muestra cabal de una concienzuda tarea investigativa, en la que un relato pormenorizado con una detallada descripción de sitios, personajes, situaciones, logra transportar al lector al escenario donde sucedieron los hechos. Pero además del especial hilo literario, con este trabajo el lector puede ilustrarse de un modo estupendo en cuanto a la vida y andanzas del bandido que es toda una leyenda de nuestra zona rural. Hasta el momento, esta obra editada por Editorial Corregidor, va por la 9° reimpresión, y fue declarada de Interés Municipal, por más de veinte municipalidades de cuatro provincias. Decretada de INTERÉS LEGISLATIVO, por la Honorable Cámara de Diputados de la Provincia de La Pampa en 2010 y actualmente... (continuer)
nestor 12/1/2018 - 02:39
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The President Sang Amazing Grace

The President Sang Amazing Grace
(2016)
dall'album Small Brown Birds (2017)
Interpretata da Joan Baez nel suo album Whistle Down the Wind in uscita nel 2018.

Il 17 giugno 2015, alle 21:05 circa, Dylann Roof, suprematista bianco di 21 anni, si introdusse all'interno della Emanuel African Methodist Episcopal Church, una chiesa gospel di Charleston, nella Carolina del Sud,e si sedette vicino al reverendo Clementa Pinckney. Pickney, senatore democratico in South Carolina, era considerato uno dei simboli della cosiddetta veglia per Walter Scott, un ragazzo afroamericano disarmato ucciso da un poliziotto bianco il 4 aprile dello stesso anno, suscitando dure proteste contro la polizia.

Ad un certo punto, Roof si alzò ed estrasse una pistola dal suo marsupio per poi iniziare a sparare. Stando a quanto riferito dai sopravvissuti al massacro, il killer, durante la sparatoria, si rivolse alle vittime con queste parole:

"Devo... (continuer)
A young man came to a house of prayer
(continuer)
11/1/2018 - 23:42
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Dark-Eyed Daughter

Dark-Eyed Daughter
TUMMASILMÄINEN TYTÄR
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 11/1/2018 - 23:18

Un autre Pauvre

Un autre Pauvre
Un autre Pauvre

Chanson léviane – Un autre Pauvre – Marco Valdo M.I. – 2018



Tu verras, Lucien l’âne mon ami, que cette chanson commence par un distique qu’il faudra interpréter poétiquement. Il y faut de la pensée et pas seulement de la réflexion.

D’abord, Marco Valdo M.I. mon ami, avant d’aller plus loin, que veux-tu dire par cette dichotomie entre pensée et réflexion ? Quand tu auras répondu à ma question, tu pourras reprendre le fil de ton propos.

De fait, Lucien l’âne mon ami, cela mérite le détour d’une explication. Je distingue en effet la pensée de la réflexion, car, à mon sens, la réflexion s’attelle à se développer dans la précision méticuleuse : elle raisonne ; la pensée, elle, a tendance à opter pour le vague. La réflexion tend à construire de façon ordonnée en vue d’une fin ; la pensée tend à vagabonder sans fin. Par sa nature et par nécessité, la pensée est vagabonde ;... (continuer)
Tout autour de la grande ville
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 11/1/2018 - 22:10

Is My Team Ploughing

Is My Team Ploughing
[1896]
Versi del poeta inglese A. E. Housman, nella sua raccolta “A Shropshire Lad” pubblicata nel 1896
Musica di George Butterworth (1885-1916), compositore inglese, nel suo ciclo per baritono e pianoforte intitolato “Bredon Hill and Other Songs”, 1912. In seguito questa famosa poesia è stata musicata anche da altri compositori, tra cui Ivor Gurney e Ralph Vaughan Williams.

Shropshire, Herefordshire, Worcestershire, West Midlands, il cuore dell’Inghilterra rurale, la “terra della perduta felicità”, dove così tante giovani e forti braccia furono strappate agli aratri e agli affetti e costrette ad imbracciare spade e fucili per andare a morire per il mondo nelle guerre di Sua Maestà. Nello specifico, tra i versi de “A Shropshire Lad” sono sempre chiaramente visibili i fantasmi della seconda guerra boera…

Surreale conversazione tra due amici, uno vivo e l’altro morto in guerra. Ma la vita... (continuer)
XXVII
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/1/2018 - 16:27

Bredon Hill

Bredon Hill
[1896]
Versi del poeta inglese A. E. Housman, nella sua raccolta “A Shropshire Lad” pubblicata nel 1896
Musica di George Butterworth (1885-1916), compositore inglese, nel suo ciclo per baritono e pianoforte intitolato “Bredon Hill and Other Songs”, 1912.

Shropshire, Herefordshire, Worcestershire, West Midlands, il cuore dell’Inghilterra rurale, la “terra della perduta felicità”, dove così tante giovani e forti braccia furono strappate agli aratri e agli affetti e costrette ad imbracciare spade e fucili per andare a morire per il mondo nelle guerre di Sua Maestà. Nello specifico, tra i versi de “A Shropshire Lad” sono sempre chiaramente visibili i fantasmi della seconda guerra boera…

Una triste canzone d’amore contro la guerra, sottolineata dall’incessante suono delle campane…

Aggiungo che il compositore, George Butterworth, morì il 5 agosto del 1916 a Pozières, durante la battaglia della Somme, freddato da un cecchino tedesco. Il suo corpo non fu nemmeno mai ritrovato...
XXI
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envoyé par Bernart Bartleby 11/1/2018 - 10:00
Downloadable! Video!

Hopes of Peace

Hopes of Peace
buongionro
dove posso trovare la musica della canzone "la pace è un dono"?. grazie
MARIA GIOVANNA MELOSU 11/1/2018 - 08:18

Marco et les Escrocs

Marco et les Escrocs
Marco et les Escrocs

Canzone léviane – Marco et les Escrocs – Marco Valdo M.I. – 2018 



Ainsi, aujourd’hui, Lucien l’âne mon ami, je recommence à écrire de nouvelles chansons lévianes. Il y en aura sans doute plusieurs, mais je ne sais vraiment pas te dire combien. Celle-ci est tirée d’un récit de Carlo Levi intitulé « Briganti e contadini » (1958), ce qu’on peut traduire en français par « Brigands et paysans ». Le personnage principal dénommé ici Marco est un lointain cousin de ce Marcovaldo auquel Italo Calvino avait consacré tout un roman. C’est d’ailleurs en référence à Marcovaldo qu’il porte ici ce prénom. Quant aux escrocs, ils n’ont pas de nom ; ce sont des escrocs ; deux escrocs déguisés en policiers. Ou l’inverse. Cependant, pour l’honorabilité de la profession, on n’en dira rien.

C’est mieux, dit Lucien l’âne. Imagine un peu que ce soit le cas ; des policiers véreux, corrompus,... (continuer)
Au village, Marco est un arbre
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 10/1/2018 - 18:27

Facciam la pace, caro bene mio

anonyme
Facciam la pace, caro bene mio
[XIX° secolo]
La prima di nove strofette popolari toscane su La Pace, in "Canti popolari toscani, corsi, illirici, greci, raccolti ed illustrati da Niccolò Tommaseo", Venezia, 1841.

Di anonimo toscano del XIX° secolo, come il nostro del XX° potrà confermare...
Facciam la pace, caro bene mio,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/1/2018 - 20:06




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