Mi sono permesso, sulla scorta anche di questa pagina, di riportare il testo del Lied anderseniano all'effettiva grafia dell'epoca (il danese ha subito nel tempo diverse riforme ortografiche; quella attuale risale a poco prima degli anni '50 del XX secolo). Non si tratta soltanto di ortografia: il danese di Andersen è per forza di cose arcaico, e così la poesia è stata redatta (ad esempio con tutte le forme plurali dei verbi, che sono da secoli fuori uso nel danese parlato e da circa un secolo anche da quello scritto). Il testo riportato da BB è in grafia moderna, e chi lo ha trascritto si è lasciato sfuggire delle forme linguistiche moderne.
Danese e bassotti a parte, forse la canzone potrebbe essere inserita anche nel percorso sui Disertori.
E' vero che nella canzone non viene specificato il motivo dell'esecuzione del soldato, ma il fatto che venga fatto fucilare dai commilitoni e non da un plotone della polizia militare mi pare possa indicare un'esecuzione "esemplare" che normalmente veniva riservata proprio ai disertori o ai "vigliacchi di fronte al nemico"...
L'articolo da L'Espresso sul boia di Bassano è datato 24 luglio 2008, e Riccardo lo contribuì il giorno stesso.
Qualche settimana dopo, il 25 settembre, proprio alla vigilia dell'anniversario dell'eccidio di Bassano del Grappa di cui era stato responsabile, Karl Franz Tausch si è sparato un colpo in testa nella sua casa di Langen, in Assia.
Qualche ora prima di suicidarsi Tausch, 85 anni, aveva rilasciato un'intervista ad un giornale locale nel corso della quale affermava di essere innocente e di essere perseguitato dai giornalisti italiani e dai bambini di origine italiana del posto, che gli tiravano le pietre nei vetri delle finestre...
Mancava l'epilogo, 64 anni dopo. Per vostra conoscenza.
B.B. 9/1/2018 - 21:26
In effetti, come diceva Marc Bertapelle nel 2015, tra i 31 (32 in realtà) impiccati a Bassano del Grappa, c'era anche Giacomo (o Guido), figlio di Marco Bertapelle, classe 1925 (19 anni), da Borso del Grappa (TV), partigiano.
Anche altri compositori, prima e dopo Hamish MacCunn, si sono cimentati con la Song XXXI di Sir Walter Scott. Per esempio, il compositore americano Joseph Mazzinghi già nel 1811-12 ne aveva scritto la partitura.
Resta il fatto che le sole composizioni davvero memorabili sono quelle di Mendelssohn e Schubert su libretto tedesco.