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One Headlight

One Headlight
(1996)

Parole e musica di Jakob Dylan
dall'album Bringing Down the Horse.


La morte delle idee, di Signora Libertà e del sogno americano

"I tend to write with a lot of metaphors and images, so people take them literally. The song's meaning is all in the first verse. It's about the death of ideas. The first verse says, 'The death of the long broken arm of human law.' At times, it seems like there should be a code among human beings that is about respect and appreciation. I wasn't feeling like there was much support outside the group putting together the record. In the chorus, it says, 'C'mon try a little.' I didn't need everything to get through, I could still get through - meaning 'one headlight."

(Jakob Dylan)

Forse la canzone più famosa dei Wallflowers, una band americana capitanata da uno con un cognome ingombrante. Jakob Dylan è il figlio di quel signore dai mille volti, recentemente... (continuer)
So long ago, I don't remember when
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 4/7/2017 - 23:09
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Violence, violence!

Violence, violence!
[1971]
Parole di Serge Lama
Musica di Jean-Christophe e Nicolas Pelletier, che si firmavano con nomi greci, rispettivamente Costakos e Xatkis
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”

Non una CCG ma una canzone di Resistenza.
Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Prépare ton homme à la révolution
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/7/2017 - 12:58
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Par dix, par cent, par mille...

Par dix, par cent, par mille...
[1971]
Parole di Claude Lemesle
Musica di Stavros Xarchakos / Σταύρος Ξαρχάκος
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”

Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
C'était en ce temps de solitude et de misère
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/7/2017 - 12:20
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Mes amis d'hier

Mes amis d'hier
[1971]
Parole di Claude Lemesle
Musica di Stavros Xarchakos / Σταύρος Ξαρχάκος
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”

Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Mes amis d'hier, mes compagnons
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/7/2017 - 12:15
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L'étrangère

L'étrangère
[1971]
Parole di Pierre Delanoë
Versione francese, ma con testo significativamente diverso, di Εγώ είμαι ξένος που περνά (Ο δικαστής), scritta da Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης e Manos Elefhterìou / Μάνος Ελευθερίου
Arrangiamento musicale di Alain Goraguer
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”

Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Le rire des bourreaux est noir
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/7/2017 - 12:07
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Le soleil de nos coeurs

Le soleil de nos coeurs
[1971]
Parole di Claude Lemesle
Musica di Nicolas Pelletier, che si firma col nome greco di Xatkis
Nel disco della Merkouri intitolato “Je suis grecque”, dove la canzone è interpretata insieme ad Andonis Kaloyannis / Aντώνης Καλογιάννης

Durante la dittatura dei colonnelli (1967-1974) la Merkouri, cui venne revocata la cittadinanza greca, fu esule in Francia.
Elle est d'ici elle aime chanter
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/7/2017 - 09:47
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La Blanche Hermine et Le départ du partisan

La Blanche Hermine <i>et</i> Le départ du partisan


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[1970]
Paroles et musique: Gilles Servat
Parole e musica di Gilles Servat
Album: Gilles Servat [inclus: La Blanche Hermine] [1971]
E una caterva d'altri
Le départ du partisan:
[1976]
Paroles et musique: Gilles Servat
Parole e musica di Gilles Servat
Album: Le pouvoir des mots
J'ai rencontré ce matin
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby + CCG/AWS Staff 3/7/2017 - 22:26
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Classes

Classes
[1976]
Parole e musica di Gilles Servat
Nel suo album intitolato “Le pouvoir des mots”
Testo trovato su Kalondour

La città bretone di Fougères ha avuto una tradizione nell'industria calzaturiera: fin dagli inizi del XX secolo diviene infatti come la “capitale” dell'industria calzaturiera femminile in Francia. In realtà, la “vocazione calzaturiera” di Fougères risale a molto prima, ma in un settore particolare: quello della produzione di ciabatte e pantofole. Verso il 1850, tale produzione ha una crisi, e allora il settore si riorienta verso la produzione di calzature vere e proprie; una produzione che ha talmente successo (specialmente nel comparto femminile), che Fougères diviene una città operaia aumentando del 124% la sua popolazione (9344 abitanti nel 1856, 20952 nel 1901, vale a dire la popolazione che all'incirca ha ancora oggi). Circa dodicimila operaie e operai vi lavorano in... (continuer)
Aujourd'hui le travail à cessé
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/7/2017 - 22:24
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Villejuif

Villejuif
[1973]
Scritta da Alice Dona (compositrice e cantante) e Sylvain Lebel (paroliere)
Nell'album di Reggiani intitolato “Bon à tirer”

A Villejuif, in Val-de-Marne, alla fine dell'800 fu creata la prima UMD (acronimo per Unités pour malades difficiles) di Francia, un ospedale psichatrico per malati mentali giudicati pericolosi per sé stessi o per la collettività. Fautore di questo modello organizzativo fu il dottor Henri Colin. Il centro è ancora esistente e si chiama “Établissement public de santé Paul-Guiraud”, intitolato ad un altro psichiatra attivo fino agli anni 50 e uno dei primi a privilegiare il trattamento farmacologico nella “cura” (più che altro la sedazione) del dolore mentale.
Nel racconto di Serge Reggiani l'ospedale psichiatrico, e quello criminale in particolare, diventa il paradigma dell'istituzione totale, della repressione, di ogni regime.

Il testo della canzone l'ho... (continuer)
Je n’vous écris pas de Grèce
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/7/2017 - 21:20
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Tannomai

Tannomai
1993
Üstmamò


Ancora e sempre affollamenti di nuovi schiavi e semidei
(continuer)
envoyé par Dq82 3/7/2017 - 16:10
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Un bombardier avec ses bombes

Un bombardier avec ses bombes
[1975]
Parole e musica di Daniel Bangalter, in arte Daniel Vangarde, classe 1947, produttore musicale e paroliere francese, ebreo polacco di origine. E' il padre di Thomas Bangalter, del duo elettronico Daft Punk
Traccia d'apertura del suo – credo – unico album del 1975.
Testo trovato su Bide & Musique
Je suis simplement représentant
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/7/2017 - 15:20
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Parle-moi d'un homme heureux

Parle-moi d'un homme heureux
[1975]
Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Catherine Ribeiro e Patrice Moullet
Nel disco di Catherine Ribeiro intitolato “(Libertés ?)”, con il gruppo Alpes
Testo trovato su Paroles Musique
Comment sortir du noir
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/7/2017 - 14:00
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Miséricordes / Misericordia

Miséricordes / Misericordia
[2010]
Parole e musica di Joan Pau Verdier
Nell'album intitolato “Les rêves gigognes”
Testo trovato sul sito dell'autore
Pitié pour l’absence
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/7/2017 - 13:31

Faits divers I & II

Faits divers I & II
[1975]
Parole e musica di Joan Pau Verdier
Il brano che intitola il suo album del 1975
Testo trovato sul sito dell'autore
Ça se passe au siècle vingt au pays des hommes
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/7/2017 - 13:17
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Zugan

Zugan
dal cd "Zara" (H.K. Records - 2014)

Peio Serbielle
Gilles Servat
Karen Matheson

Avevo già citato questa canzone in un commento precedente. Purtroppo il testo in rete sembra non esserci, quindi tocca arrangiarsi. La attribuisco impropriamente a Gilles Servat, ma sarebbe più corretto considerarla una canzone "collegata a Gilles Servat" in quanto è scritta in basco da Peio Serbielle, adattata in francese e in bretone da Gilles Servat e cantata da Gilles e Peio assieme ai ragazzi del Collège Diwan di Vannes e dell'Ikastola Zurriola di Saint-Sébastien.

Il cd "Zara" (che significa "Tu sei") contiene anche una splendida versione in gaelico di The Tigrean Woman Prayer cantata da Karen Matheson, sul testo della poetessa scozzese Catriona Montgomery che evoca la terribile carestia in Etiopia durante gli anni 1984-5. Canzone inizialmente apparsa nel 1987 ad opera dei Capercaille col titolo Urnaigh A 'Bhan Thigreach.
Chantons maintenant les couleurs de la terre
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 3/7/2017 - 13:03
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Romeiro ao lonxe

Romeiro ao lonxe
[1999]
Letra: Xúlio Cuba
Música: Tradicional inglesa
Arranxos: Luar na Lubre
Album: Cabo do Mundo
Testo: Xúlio Cuba
Musica: Tradizionale inglese (Scarborough Fair)
Arrangiamento: Luar na Lubre
Album: Cabo do Mundo


"No cabo do mundo, como o dito popular proclama, a San Andrés de Teixido vai de morto o que non foi de vivo. Os peregrinos comparten o camiño con animais, que son as almas dos que non puideron cumprir en vida a peregrinación, polo que non poden recibir maltrato ningún. Os romeiros adoitaban levar unha longa camisa branca con reberetes formando ondas e nalgúns puntos do camiño depositaban pedras que ían facendo medrar milladoiros. Arredor da ermida os veciños aínda seguen a facer os "sanandreses", fermosa artesanía de miga de pan endurecida no forno e coloreada, con imaxes do santo na súa barca de pedra. No adro medra a herba de namorar, á que lle atribúen propiedades casamenteiras.... (continuer)
Romeiro hei de ir lonxe ao San Andrés
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/7/2017 - 06:26
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La neige rouge

La neige rouge
Versi di René Guy Cadou
Testo trovato nella raccolta “Poésie la vie entière: Oeuvres poétiques complètes” pubblicata nel 1976 (riedita nel 2001).
Musica di Gilles Servat, nel suo album “Hommage à René-Guy Cadou” pubblicato nel 1981.

Una poesia cui Flavio Poltronieri accennava a commento di Jeune homme à la médaille.
Noël précoce encor le sang
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/7/2017 - 23:37

Gamble man

Gamble man
[XIV secolo ?]
(Prima attestazione manoscritta: ca. 1600, Kungliga Bibliotekets visbok i 16o)
Prima edizione a stampa: Adolf Iwar Arwidsson, Svenska fornsånger, 1842
Edizione critica di Adolf Noreen e Johan August Lundell
Musica: sconosciuta

SIP

Molti anni fa, quand'ero uno studentello al secondo anno di CSI (Cose Stranissime e Inutili), la lettrice di lingua svedese mi mise in mano una sua vecchia antologia scolastica per cercare non mi ricordo esattamente che cosa, se una poesia di Bellman o un brano di chissà quale autore. Poiché anche a vent'anni avevo lo stesso vizietto di adesso, la prima cosa che andai a vedere fu invece la sezione dei “testi più antichi”. Mi imbattei così nel Gamble man, anonima canzone quattrocentesca. Naturalmente non ci capii quasi nulla, a parte i primi due versi che mi rimasero, non so come e non so perché, stampati nella memoria: Gamble man han lijknas... (continuer)
Gamble man han lijknas
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/7/2017 - 13:44
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Occhi verdi

Occhi verdi
Da una Poesia di Morena Colombo dedicata alla martire partigiana Augusta Pavesi.


La Sezione ANPI di Verbania intitolata alla Partigiana Augusta Pavesi

La sua amica Mariuccia Morandi la ricorda come una bella ragazza con i capelli ramati e gli occhi verdi, andavano assieme a scuola di ricamo quando avevano 10, 11 anni.

Col trasferimento a Cambiasca si sono perse di vista e si sono ritrovate 5 anni dopo, in tragiche circostanze nel carcere di Pallanza. Mariuccia era stata prelevata con la mamma dalla sua abitazione poiché i suoi fratelli erano Partigiani.

Nel carcere seppe della presenza di Augusta e Augusta della sua; grazie ad una guardiana riuscirono ad incontrarsi.

Mariuccia racconta: “Un mattino presto la porta della mia cella si aprì ed entrò Augusta.

La secondina aveva fatto il miracolo, correndo i suoi rischi. Ci siamo abbracciate piangendo e ridendo, ricordando in quei pochi... (continuer)
Tu fiore aperto al domani
(continuer)
1/7/2017 - 17:43
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Bank of Fuck Off

Bank of Fuck Off
(2001)
Album: "Tutto bene"


Che cos'è un grimaldello di fronte a un titolo azionario? Che cos'è l'effrazione di una banca di fronte alla fondazione di una banca?
(Bertolt Brecht, L'opera da tre soldi)
Derubate i pezzenti
(continuer)
30/6/2017 - 23:10
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Augh

Augh
(2017)
dal nuovo album "Recidiva" di Mara Redeghieri, la ex cantante degli Üstmamò


Augh: un’onomatopea, un “falso storico”, l’attribuzione fumettistica e cinematografica di un connotato primitivo. È logos colonialistico: l’uomo occidentale che pensa di rivolgersi al nativo emulando il suo linguaggio, imponendo la sua visione di linguaggio.

Come un canto di battaglia, Augh procede su un ritmo di ispirazione tribale, incombente e percussivo. La voce sta sul battere: incalza, martella, marcia. Ha un suono metallico, arcigno, un ibrido tra l’avatar e il corporate.

L’uomo occidentale si presenta con i verbi all’infinito, senza coniugarli: come nel più gretto degli stereotipi sullo scontro di civiltà, come certi doppiaggi italiani che ancora oggi stuprano il senso di un personaggio genericamente ‘straniero’.

Noi avere macchina molto potente
Noi avere internet connection credit... (continuer)
Noi avere macchina molto potente
(continuer)
30/6/2017 - 21:24
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L.A.P.D

L.A.P.D
Album: Ignition

L.A.P.D. è il Los Angeles Police Department, protagonista nel 1992 di gravi abusi che portarono alla cosiddetta "Rivolta di Los Angeles" (L.A. riots).
When cops are taking care of business I can understand
(continuer)
29/6/2017 - 04:11
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Gaetano Bresci

Gaetano Bresci
[2013]
Album: Collane e coltelli
Non ha più lume questa gente dispersa
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 29/6/2017 - 00:32
Parcours: Gaetano Bresci
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Binario 21 un treno per Auschwitz

Binario 21 un treno per Auschwitz
Brano trovato su Youtube di un autore sconosciuto.
Dove portano i treni del binario 21
(continuer)
envoyé par dq82 28/6/2017 - 19:08
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Binario 21

Binario 21
2014
Le stagioni di Anna Frank

Prosegue febbrile ed appassionata l’attività discografica di Renato Franchi e della sua Orchestrina del Suonatore Jones, andando di pari passo ai loro apprezzatissimi concerti, e a distanza di poco più di un anno da “Filastrocche Scritte Per Strada”, li ritroviamo alle prese con “Le Stagioni Di Anna”, album nato dopo un viaggio/concerto nei campi di concentramento tedeschi di Auschwitz e Birkenau del Gennaio 2011, e dedicato al coraggio e al sorriso di Laura Prati e Adriana Cavalieri. Il disco raccoglie tredici brani tra originali e riletture, che nel loro insieme compongono un vero e proprio concept album sulla grande tragedia della Shoà. Ad impreziosire il tutto è la presenza di alcuni ospiti d’eccezione come il jazzista Max De Aloe, il batterista Gianfranco D’Adda, Alberto Bertoli, la tromba di Fabio Beltramini, nonché lo scrittore e giornalista Claudio... (continuer)
Cade la notte con le lacrime agli occhi
(continuer)
envoyé par dq82 28/6/2017 - 18:44
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Le déserteur

Le déserteur
ITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [14] - Giorgio Caproni - Achille Millo

La traduzione italiana del poeta livornese Giorgio Caproni (1912-1990) cantata dall'attore Achille Millo (1922-2006)

nello spettacolo "L'amore, la guerra" con Achille Millo e Milly (1972)

Il testo è stato inserito una prima volta incompleto, trascritto dall'mp3 pubblicato su parapharma. Il testo completo è stato reperito da Salvo Lo Galbo, che ringraziamo.

IL DISERTORE
(continuer)
envoyé par CCG Staff 27/6/2017 - 23:37
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You Want It Darker

You Want It Darker
Ho pensato a questa bella discussione, leggendo questo articolo di qualche mese fa. E' un po' lungo ed è piuttosto complesso, ma mi sembra molto interessante, perché offre degli spunti di riflessione cui non avevo mai pensato (conoscendo poco o nulla la spiritualità ebraica).
Quando mi fermo a riflettere sul testo di You want it darker, mi colpisce sempre (come sempre nelle poesie di Leonard Cohen) l'incredibile connubio tra la limpidezza delle visioni metaforiche e la totale mancanza di certezze: trovo che le sue metafore siano chiare, potenti ma che l'interpretazione che possiamo farne non sia univoca. Forse perché ognuno di noi ci vede qualcosa di sé, forse perché lo stesso Leonard Cohen aveva più domande che risposte, forse perché così è e basta - rispetto a certi temi.

Ed ecco qui il link all'articolo
Being Leonard Cohen’s rabbi - Jewish Journal
Isabel Archer 27/6/2017 - 12:44
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Palestina

Palestina
PALESTINA
(continuer)
envoyé par dq82 26/6/2017 - 22:19
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Imagine

Imagine
Chi era presente sabato sera al concerto di Firenze difficilmente dimenticherà quel momento magico. Eddie Vedder ha introdotto Imagine, raccontando dei contributi di Yoko Ono al testo e di come ufficialmente la canzone sia ora attribuita a Lennon/Ono. E poi ha cominciato a cantare il capolavoro di Lennon con una partecipazione così sincera da restituire al testo tutta la sua forza, erosa da decenni di ascolti e da chi la vorrebbe ridurre a una canzoncina pop da karaoke di provincia. Poi, proprio sul finale della canzone qualcosa di incredibile accade. Nel cielo sopra il Visarno appare una enorme stella cadente che illumina il cielo per dei lunghi secondi. Tutto il pubblico si ritrova a guardare lo spettacolo, in un misto di stupore e meraviglia.



Ammetto che sul momento, visto che era anche San Giovanni e poco prima c'erano stati i "fochi" ho pensato a un fuoco d'artificio o a un bengala... (continuer)
Lorenzo Masetti 26/6/2017 - 21:54
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Happiness

Happiness

Il ‘Potere’ degli Albini d’Africa. Ian Brennan produce Tanzania Albinism Collective

In “White African Power” (Six Degrees), il celebre e pluripremiato produttore Ian Brennan dà voce alla comunità degli albini dell’isola tanzaniana di Ukerewe: una rivendicazione di dignità che trova espressione in un disco frammentario e ‘disturbante’, ma formidabile per impatto e forza emozionale, mettendo in musica e liriche, dirette e crude, le loro memorie ed esperienze di emarginazione sociale. Il Nyanza, conosciuto come Lago Vittoria, è il lago tropicale più grande del mondo, le sue acque bagnano tre Stati: Tanzania (cui appartiene politicamente), Uganda e Kenya. Tra le circa tremila isole che lo costellano c’è Ukerewe, la più estesa isola interna d’Africa, conosciuta come “l’isola degli albini”. Difatti, qui vive una comunità di persone affette da albinismo, l’alterazione genetica che determina la... (continuer)
dq82 26/6/2017 - 14:37
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Here

Here
Une experience musicale et linguistique autour de la chanson HERE de Awa Ly & Faada Freddy

Fin septembre 2016 Awa Ly sortait le clip du titre « HERE » en duo avec Faada Freddy. Ce titre est un hommage aux migrants victimes des naufrages en mer Mediterranee. Accompagnee d’un magnifique clip tourne au Senegal, la chanson a fait echo chez plusieurs artistes qui ont ete invites à faire leur propre version dans leur langue d’origine. Venus d’univers musicaux et de pays differents, ils posent tour a tour leurs voix pour huit versions originales venues des quatre coins du monde (Tunisie, Benin, Bresil, Argentine, Guadeloupe, Italie et Croatie).

A musical and linguistic experience around the song HERE by Awa Ly & Faada Freddy. At the end of September 2016, Awa Ly released the song’s « HERE » video in duet with Faada Freddy. This song is a tribute to the migrants who are victims of shipwrecks... (continuer)
dq82 26/6/2017 - 12:55
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All You Fascists

All You Fascists
Da notare che anche se la versione più famosa è quella musicata da Billy Bragg, lo stesso Woody Guthrie aveva cantato questi suoi versi (su una melodia diversa, ovviamente). La registrazione tratta dal programma radio "The Martins and the McCoys" è stata ritrovata recentemente ed è datata 1944, anno in cui i fascisti erano davvero "bound to lose"

CCG Staff 25/6/2017 - 22:56
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Vigilante Man

La versione di Glen Hansard (2017) con una strofa contro Trump, che qui riportiamo
Vigilante Man
Oh, Trump
(continuer)
25/6/2017 - 22:37
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Aqualung

Aqualung
Una traduzione veramente completa e chiarificante. Complimenti !
25/6/2017 - 11:21
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Volver a los diecisiete

Volver a los diecisiete
Mi segnalano l'uscita sul mercato del CD "Angel PARRA chante Violeta PARRA".
Vorrei ricordare che tornato a Parigi dpo tre mesi trascorsi in Cile a fine gennaio di quest'anno, Ángel Parra non ha potuto purtroppo portare a termine personalmente questa riedizione del disco omaggio a sua madre Violeta, nell'anno che celebrava i cento anni dalla sua nascita. Angel l'ha raggiunta l'11 marzo 2017.

Queste sono le canzoni contenute:

1 Corazon maldito
2 Rin del angelito
3 Paloma ausente
4 Mazurquita modernica
5 Santiago, penando esa
6 Que dira el Santo Padre
7 Arriba quemando el sol
8 Se Juntan dos palomitos
9 La pericona se ha muerto
10 Run Run se fue pa’l Norte
11 Parabienes al revés
12 Volver a los diecisiete
13 La barca de amores
14 Por que los pobres no tienen
15 Gracias a la vida

Il 4 Ottobre del 2015 in centro a Santiago del Cile è stato inaugurato il Museo Violeta Parra,... (continuer)
Flavio Poltronieri 24/6/2017 - 09:54
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Odore di polvere da sparo

Odore di polvere da sparo
si parla del feretro di Santa Caterina portata al famoso Monastero in Egitto (Μονὴ τῆς Ἁγίας Αἰκατερίνης)
canddo 23/6/2017 - 19:11
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Liberté couleur des feuilles

Liberté couleur des feuilles
La canzone è nuovamente interpretata da Gilles Servat nel suo nuovo disco appena ricevuto "70 ans... à l’Ouest !!!" dove è presente anche « Er Gédour braz » omaggio ad un altro poeta bretone Yann-Ber Calloc’h.
Flavio Poltronieri 23/6/2017 - 18:15

Au nom du front parfait profond (Au rendez vous allemande)‎

Au nom du front parfait profond (Au rendez vous allemande)‎
ΣΤ' ΌΝΟΜΑ ΤΟΥ ΜΕΤΏΠΟΥ, ΤΈΛΕΙΟ ΚΑΙ ΒΑΘΎ
(continuer)
envoyé par dq82 23/6/2017 - 17:09
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Last Night I Had The Strangest Dream

Last Night I Had The Strangest Dream
Incisa nel 1967 come Vestlandsduoen (Ivar ed Ellen Medaas) e poi nel 1976 a suo nome.

I natt eg drøymde noko som eg aldri har drøymt før
(continuer)
envoyé par dq82 23/6/2017 - 07:18
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La memoria dell'acqua

La memoria dell'acqua
Chanson italienne – La memoria dell’acqua – Erica Boschiero – 2017
LA MÉMOIRE DE L’EAU
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/6/2017 - 21:46
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Abd el-Salam

Abd el-Salam
IL CUBlog, CANZONI CONTRO LA GUERRA, LEGA E BOSSI

Se abbiamo scelto proprio questa canzone di Alessio Lega, dedicata al lavoratore egiziano ammazzato come un cane durante un picchettaggio a Piacenza nel settembre 2016, non è certo un caso.

Gli scorsi 17 e 18 giugno, durante la 2a conferenza nazionale del Fronte di Lotta NO AUSTERITY, che si è svolta a Firenze sotto una temperatura impossibile, si sono incontrate anche due realtà: la CUB e questo sito (grazie ad un amministratore, che era anche delegato alla conferenza). Quest'ultimo e il delegato della CUB di Sesto San Giovanni, Diego Bossi, si sono ritrovati la sera allo stesso tavolo, assieme a un altro delegato (i' Pablo) che conosce bene questo sito.

La storia è degna di essere raccontata per sommissimi capi: in breve, quando Diego ha detto al delegato/amministratore CCG che era di Sesto San Giovanni, quest'ultimo si è messo a cantargli... (continuer)
CCG/AWS Staff 22/6/2017 - 15:00
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Allarmi siam digiuni

Allarmi siam digiuni
A me risulta che fosse il 18 giugno 1973...
Pippo Pippi 22/6/2017 - 12:14




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