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Avant le 2017-7-4

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Si vous allez à la Foire de Scarborough avec Simon et Garfunkel, il faudrait que vous y soyez accompagnés par un Chevalier Elfe, un Cantique contre la guerre, un mineur de charbon, Martin Carthy, Ewan McColl et Peggy Seeger, Bob Dylan, le grand savant américain Francis James Child, Œdipe et la Sphinx, Samson, la Devinette de Verone, un Lauréat, les Muppets jusqu'au Diable en personne... Cette chanson à l'histoire vraiment millénaire méritait une page composite et tout à fait nouvelle, avec une nouvelle introduction historique (seulement en italien pour le moment): Une histoire très, très longue...
Riccardo Venturi 2/7/2017 - 00:55
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Trincea

Trincea
2016
Finestre
Tra le righe di questa pagina scura
(continuer)
envoyé par dq82 28/6/2017 - 18:04

Ballade LXIV: Au jour d'ui veult chascun guerre mener

Ballade LXIV: Au jour d'ui veult chascun guerre mener
[XIV° secolo]
Una ballata composta da Eustache Deschamps, o Eustache Morel [1345-1405]
Testo trovato su Diachronie, sito belga dedicato alla poesia medievale.

Eustache Deschamps, poeta e uomo d'armi (fu poeta di corte ma anche ufficiale d'armi, scudiero e balivo) conobbe da vicino il potere e le sue lusinghe ma ebbe pure il destino di nascere alla vigilia dello scoppio della “Guerra dei 100 anni” e vide per tutta la vita anche le devastazioni, i saccheggi, la miseria, la morte. Forse parlare di un suo ripudio della guerra – come ho fatto nel'introduzione ad altre sue ballate – è improprio, ma certamente Eustache Deschamps, uomo colto ed intelligente, capiva che quella guerra, così prolungata, così feroce, era una guerra profondamente ingiusta dove i potenti e le loro soldataglie (e in particolare i “routiers”, i mercenari soldati di ventura) facevano il bello ed il cattivo tempo, disponendo... (continuer)
Au jour d'ui veult chascun guerre mener
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/6/2017 - 17:34
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I passi del mattino

I passi del mattino
2016
Finestre

Feat. Marino Severini

Brano per la memoria, per non dimenticare, dal Groove Combact Folk Rock.
Si parte con un dolce incipit del flauto di Marta e Chitarra Acustica, per l’introduzione di questa storia vera, cantata dalla suggestiva voce di Marino Severini con Renato.
La canzone è il racconto, cantato con rabbia, dolore e commozione della vicenda del 10 Agosto del 1944 in Piazzale Loreto a Milano, dove i fascisti e i nazisti trucidarono all’alba 15 persone per rappresaglia, presi a caso, tra Operai, Impiegati, Commercianti, Antifascisti e gente comune.
Il testo è un omaggio alla Resistenza partigiana, a tutte le persone che hanno perso la vita per darci una società democratica, senza guerre e senza violenza, che hanno fatto la storia del nostro paese. Come i 15 “Ragazzi” di Piazzale Loreto, qui ricordati uno per uno con il loro nome e cognome e professione.


Località... (continuer)
Ricordo un giorno lontano, il 10 agosto del 1944
(continuer)
envoyé par dq82 28/6/2017 - 17:16

Ballade VII: Je mercy Dieu de ses biens de sa grace

Ballade VII: Je mercy Dieu de ses biens de sa grace
[XIV° secolo]
Una ballata composta da Eustache Deschamps, o Eustache Morel [1345-1405]
Testo trovato su Diachronie, sito belga dedicato alla poesia medievale.

Eustache Deschamps, poeta e uomo d'armi, conobbe da vicino il potere e le sue lusinghe ma ebbe pure il destino di nascere alla vigilia dello scoppio della “Guerra dei 100 anni” e vide per tutta la vita anche le devastazioni, i saccheggi, la miseria, la morte. Da questa esperienza deriva il suo ripudio verso la guerra e, in questa ballata in particolare (alla fine del secondo decasillabo), forse addirittura una certa riserva rispetto alle crociate contro i musulmani, conclusesi soltanto nel secolo precedente (almeno così sostiene Tania Van Hemelryck nella sua ricerca Christine de Pizan et la paix : la rhétorique et les mots pour le dire)

“Jamais ne quier suir guerre ne ost” potrebbe tradursi – ma meglio saprà dirci Riccardo – come “Non ho mai voluto seguire guerra né eserciti”, dove “ost” sta per “armée” in francese medievale.
Je mercy Dieu de ses biens, de sa grace,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/6/2017 - 16:33
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Pacifist's Lament

Pacifist's Lament
dall'album "Binary" (2017)
There's many ways to say you're sorry
(continuer)
27/6/2017 - 22:36
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Coprifuoco

Coprifuoco
Album: "Terra" (2017)

Coprifuoco. La seconda canzone che viene da TERRA, una canzone in cui si confondono eventi epocali e fatti personali. In sottofondo c’è questa tabla elettronica, una specie di drum machine che viene dall’India che finalmente siamo riusciti a mettere in una canzone. C’è l’eco di un viaggio in Bosnia che avevo fatto con un amico una decina di anni fa: a Mostar abbiamo scoperto che campanili e minareti ormai crollati si assomigliavano tutti, dalle macerie non riuscivi a distinguere l’uno dall’altro. Al loro interno erano già cresciuti gli alberi, il tempo passato dalla fine della guerra si misurava con la loro altezza. In questa canzone c’è una ragazza che si trasferisce a Toronto per poi accorgersi che è una Varese più grande e c'è anche un uragano in arrivo a cui gli esperti hanno dato il suo stesso nome

(Vasco Brondi)
Cadeva la sera
(continuer)
27/6/2017 - 18:24

Chançon royale IV bis: Ballade moult morale

Chançon royale IV bis: Ballade moult morale
[XIV° secolo]
Un “canto reale” composto da Eustache Deschamps, o Eustache Morel [1345-1405]
Testo trovato su questo sito belga dedicato alla poesia medievale.

Il “chant royal” è stato un genere poetico, prossimo alla “ballade”, in voga in Francia tra il XIV ed il XVI secolo. Si chiamava così perchè originariamente i decasillabi venivano composti in onore del re, dei nobili, ma in seguito furono introdotti temi di tutt'altro genere, come questo trattato da Eustache Deschamps, che pure nella dispedita finale rivolge il suo appello morale al nobile di turno (Carlo VI, o Luigi I d'Orléans?).

Si tratta infatti di una feroce satira contro i potenti feudatari dell'epoca – quella sanguinosa e tetra della Guerra dei 100 anni, di cui Deschamps fu testimone diretto – paragonati a scimmie, lupi, orsi e leoni, fiere insaziabili che hanno letteralmente tosato, spelato, divorato, annientato il loro... (continuer)
Une brebis, une chievre, un cheval
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/6/2017 - 16:43
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12 lenzuola bianche

12 lenzuola bianche
2016
Finestre

Feat. Marino Severini e Fabrizio Poggi

Grazie all’amico trevigiano Flavio Carretta, nasce questo Combact Folk/Rock per il racconto di una storia vera, di normalità quotidiana che si trasforma in rabbia, sangue e dolore.
Flauto, chitarre acustiche, un arpeggio Jingle Jangle della Rickenbaker, la pulsante armonica di Fabrizio Poggi, fanno da tappeto sonoro alle voci di Marino Severini e Renato.
Come dentro una fotografia, la canzone sostenuta da una ritmica emozionante ci fa rivivere i momenti della tragedia dell’attentato terroristico del 4 agosto 1974, quando all'uscita dalla galleria, nei pressi della stazione di San Benedetto Val di Sambro (BO), un ordigno ad alto potenziale esplose nella quinta vettura del treno Espresso 1486 Italicus, diretto a Monaco di Baviera. 12 i morti, 12 le lenzuola bianche, sulla strada dell’impegno, con questa ballata Renato e i suoi cantano... (continuer)
L'estate ormai è scoppiata
(continuer)
envoyé par Dq82 26/6/2017 - 23:10
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I gatti randagi

I gatti randagi
[1990]

Album "Solo Nomadi"
I gatti più belli sono i gatti randagi.
(continuer)
envoyé par adriana 26/6/2017 - 19:04
Parcours: Chats divers
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Hope Springs Eternal

Hope Springs Eternal
(2000)
Nàdurra

‘The photographer Cartier-Bresson said while travelling through war torn Europe with his camera, that he found hope in every child he saw crouched in the doorway of the old towns.’
To reach the constellations and pacify the world
(continuer)
envoyé par dq82 26/6/2017 - 15:33
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Felix the Soldier

anonyme
Felix the Soldier
Questa canzone era già inserita a commento di Mrs. McGrath, con la quale condivide il soggetto, il soldato va in guerra e torna senza le gambe, ma le assonanze finiscono qui. Questa risale alla guerra franco-indiana (1754-1763), ovvero al fronte Nordamericano della guerra dei sette anni tra Inglesi e Francesi, quella in cui è ambientato "L'Ultimo dei Mohicani"

Non si trovano molte registrazioni del brano, eccezion fatta per una recente versione interpretata dal supergruppo irlandese Ushers Island: Andy Irvine (Planxty), Dónal Lunny (Planxty, Bothy Band, Moving Hearts), Paddy Glackin (tra i fondatori della Bothy Band, prima di lasciare il posto a Tommy Peoples), Mick McGoldrick (inglese di Manchester, di genitori irlandesi, membro degli scozzesi Capercaillie, dei Flook e poi di Lùnasa) e John Doyle (ex Solas)

Alan Lomax says in The Folk Songs of North America: (in the English Language) (Amazon... (continuer)
They took away my brogues ‎
(continuer)
envoyé par dq82 26/6/2017 - 15:00
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Here

Here
2016
Five and a feather

Le 3 octobre 2013, une embarcation transportant environ 500 migrants africains fait naufrage près de Lampedusa, île italienne proche de la Sicile. La catastrophe fait 366 morts, ce qui la classe au deuxième rang des plus grandes tragédies en Méditerranée depuis le début du XXIe siècle.
Fortement marquée par cet évènement, constamment rappelé avec les innombrables catastrophes en mer arrivées par la suite, Awa Ly a écrit cette chanson en réaction, de colère, d’appel au secours, d’appel aux dirigeants.
What will you do
(continuer)
envoyé par dq82 26/6/2017 - 12:54
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Way Back in the Way Back When

Way Back in the Way Back When
(2016)
Album: A season on the line

Una canzone dall'ultimo album del bravissimo Glen Hansard che ieri sera a Firenze ha dedicato la canzone a tutti gli "economic migrants". Glen è poi tornato sul palco alla fine della serata per duettare con Eddie Vedder.
Set our sights on some distant land
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 25/6/2017 - 11:27

A proposito della “grafica” di questo sito e di che cosa sia esattamente.

Antiwar Songs Blog
In questi ultimi tempi, il nostro sito ha ricevuto diverse “critiche” a proposito della sua cosiddetta “grafica”. Secondo alcuni, la “grafica” di questo sito sarebbe “obsoleta”, “invecchiata”, “non accattivante”, fino ad arrivare addirittura ad essere definita “orrenda” e quant’altro. Sarà quindi bene chiarire e ribadire a tutti costoro che cos’è questo sito, come funziona, quali […]
Antiwar Songs Staff 2017-06-24 19:13:00
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1530

1530
Il 24 giugno 2017 in occasione della festa di San Giovanni patrono di Firenze i Malasuerte Fi Sud pubblicano un singolo e un video per nulla condiscendenti nei confronti di una gentrificazione riuscita -soprattutto nei suoi aspetti caricaturali- e del conformismo divorante.
1530 un'indomita Fiorenza
(continuer)
envoyé par Io non sto con Oriana 24/6/2017 - 08:56
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Што й па мору

Што й па мору
[2016]
Traditional
Da wikipedia
Што й па мору, мору сіняму
(continuer)
envoyé par Krzysiek 24/6/2017 - 00:10
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Come Out and Play (Keep 'Em Separated)

Come Out and Play (Keep 'Em Separated)
La canzone affronta il problema delle pistole e della violenza delle gang giovanili dentro i campus universitari.

« Getting weapons with the greatest of ease The gangs stake out campus locale. »
(Come Out and Play)


You gotta keep `em separated deriva da un fatto accaduto a Dexter Holland quando lavorava in un laboratorio di biotecnologia: doveva far sviluppare dei batteri per alcuni test ma questi si mischiavano e lui doveva tenerli separati. Da questo "I've gotta keep'm separated" è arrivata la frase nella canzone
You gotta keep'em separated
(continuer)
23/6/2017 - 22:15

Neuf balles

Neuf balles
[1944]
Versi di Madeleine Riffaud, che a 19 anni entrò nella Resistenza. Poi giornalista e corrispondente di guerra per L'Humanité da Algeria e Vietnam.
Nella raccolta “Cheval rouge: anthologie poétique, 1939-1972”, pubblicata nel 1973
Trovo la poesia nel disco di Marc Ogeret intitolato “Chante la résistance” (1990)

Credo proprio che la poesia descriva l'esecuzione di un ufficiale nazista alla passerelle Solférino (oggi passerelle Léopold-Sédar-Senghor, a Parigi, sulla Senna) di cui fu artefice la Riffaud nel 1944. Fu poi arrestata, torturata, condannata a morte, ma riuscì a scappare durante un trasferimento e partecipò alla Liberazione di Parigi. Dopo la guerra divenne corrispondente dall'Algeria – dove scampò miracolosamente ad un attentato dell'OAS – e poi in Indocina, dove scriveva i suoi rapporti dal fronte della resistenza vietcong.
A Jean-Pierre M, 16 ans
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/6/2017 - 11:15

Ballade LVIII: Je treuve qu'entre les souris

Ballade LVIII: Je treuve qu'entre les souris
[XIV° secolo]
Una ballata composta da Eustache Deschamps, o Eustache Morel [1345-1405]
Testo trovato su Imago Mundi, encyclopédie gratuite en ligne e controllato su questo sito belga dedicato alla poesia medievale

Ho sempre pensato che “Le conseil tenu par les rats” fosse una favola di Jean de La Fontaine ispirata ad una delle favolette morali di Esopo, quella che inizia con “Ἔν τινι οἰκίᾳ πολλοὶ μύες ἦσαν.”
Invece scopro oggi che lo scrittore seicentesco più che ad Esopo si era rifatto ad una ballata di Deschamps, già di per sé un apologo su oppressione e resistenza composto da un poeta che conobbe da vicino il potere e le sue lusinghe ma che ebbe anche il destino di nascere alla vigilia dello scoppio della “Guerra dei 100 anni” e vide per tutta la vita anche le devastazioni, i saccheggi, la miseria, la morte.
Je treuve qu'entre les souris
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/6/2017 - 21:36
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Liberté couleur des feuilles

Liberté couleur des feuilles
[1944-45]
Versi di René Guy Cadou
Originariamente nella raccolta “Pleine poitrine” pubblicata nel 1946.

Una splendida poesia messa in musica da molti: Gilles Servat, Manu Lann Huel, Robert Duguet, Jean Christophe Rosaz, Luc Guilloré e altri.




Trovo il brano per esempio in “En Public” di Gilles Servat (1981) e in “La Fleur Rouge - Vol. 1” di Manu Lann Huel (1986), un disco quest'ultimo interamente dedicato alla poesia di Cadou.
Liberté couleur des feuilles
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/6/2017 - 09:45
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Women of War

Women of War
(2014)
Dall'album Indie Cindy che ha segnato il ritorno dei Pixies dopo 23 anni
Leanne, I want you
(continuer)
22/6/2017 - 05:03
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Chanson de la mort violente

Chanson de la mort violente
[1944-45]
Versi di René Guy Cadou
Originariamente nella raccolta “Pleine poitrine” pubblicata nel 1946.
Testo trovato nella raccolta “Poésie la vie entière: Oeuvres poétiques complètes” pubblicata nel 1976 (riedita nel 2001).

Si tratta di una chanson, e già questo basterebbe. La trovo comunque messa in musica da Robert Duguet, militante anticapitalista, autore del “La cinquième saison”, progetto musicale in due album dedicato alla poesia di René Guy Cadou.
Inoltre Marc Ogeret, nel suo album “Imagine” del 1976 e in quello del 1990 intitolato “Chante la résistance” attribuisce la musica del brano allo stesso Cadou.
Interpretata anche da Véronique Vella in un suo disco del 1997, pure questo interamente dedicato a Cadou.

“Non era un patriota, ma un ragazzo appena affacciato alla vita che cantava a squarciagola per coprire quel rumore sordo di stivali che spaventava il suo amore”

Semplicemente bellissima.

Un ringraziamento a Flavio Poltronieri che mi ha stimolato a cercare altre poesie di Cadou da proporre sulle CCG/AWS.
C’était un mort de mort violente
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/6/2017 - 23:04
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Under the Rainbow

Under the Rainbow
2004
Under The Rainbow

If we think Peace, dream Peace, sing Peace, pray Peace, perhaps the concept will grow large enough for the world to believe that peace is possible. Maybe we could just begin today....

On a sad day of our country dropping bombs on another, my hands at the piano started playing Somewhere Over the Rainbow. My heart spoke in words and music that it is not about what is OVER the rainbow, but here UNDER the rainbow, where we must evolve to learn to get along if our children are to have a future. By reversing the octave leap in the melody to begin the song, I offer a melodic tribute to the song composed for The Wizard of Oz

Peace Songbook
Somewhere under the rainbow, I know there is a way
(continuer)
envoyé par Dq82 21/6/2017 - 22:27
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Yasmina

Yasmina
2004
Parole da fare Vol. 1

arrangiamenti del gruppo Barbapedana
Zingara, mi chiami zingara,
(continuer)
envoyé par dq82 21/6/2017 - 16:33
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L'altro sono io

L'altro sono io
2016

Canzone realizzata durante i laboratori di cittadinanza tenuti dalla cantautrice Erica Boschiero in 12 scuole dell’Alto Friuli nella primavera 2016
Scopo del laboratorio era quello di riflettere ed approfondire i temi della diversità, del pregiudizio, delle minoranze
Ciascun gruppo ha rilevato stereotipi e pregiudizi relativi ad un particolare gruppo emarginato, e approfondito i reali vissuti degli appartenenti a tale gruppo

Musica di Erica Boschiero
Testo realizzato con gli alunni di:
Scuola primaria di Comeglians
Scuola primaria di Forni di Sopra
Scuola primaria di Osoppo
Scuola primaria di Tarvisio città
Scuola primaria di Tolmezzo-Betania
Scuola primaria di Tolmezzo-P. D.M. Turoldo
Scuola primaria di Ugovizza
Scuola primaria di Venzone
Scuola secondaria di primo grado di Arta Terme
Scuola secondaria di primo grado di Artegna
Scuola secondaria di primo grado di Gemona... (continuer)
Dicono che sono strani, che hanno perso la ragione
(continuer)
envoyé par dq82 21/6/2017 - 16:28
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Il topolino e la montagna

Il topolino e la montagna
2017

Liberamente tratta dalla lettera IV - Il topo e la montagna - di Antonio Gramsci

Canzone ecologista che prende per spunto una favola ricordata da Gramsci in una sua lettera, una canzone "circolare" o acchiapparello (come "Alla fiera dell'Est" o anche "Cioetta Cioetta")

Lettera IV

Il topo e la montagna

Carissima Giulia,
puoi domandare a Delio, da parte mia, quale dei racconti di Puskin ami di piú. Io veramente ne conosco solo due: Il galletto d’oro e Il pescatore.
Vorrei ora raccontare a Delio una novella del mio paese che mi pare interessante. Te la riassumo e tu gliela svolgerai, a lui e a Giuliano.
Un bambino dorme. C’è un bricco di latte pronto per il suo risveglio. Un topo si beve il latte. Il bambino, non avendo latte, strilla, e la mamma che non serve a nulla corre dalla capra per avere del latte. La capra gli darà il latte se avrà l’erba da mangiare. Il topo va... (continuer)
Dorme il bambino dorme con il bicchiere pieno di latte
(continuer)
envoyé par dq82 21/6/2017 - 16:25
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La memoria dell'acqua

La memoria dell'acqua
2017
Caravanbolero
La notte si cerca un senso tra le stelle
(continuer)
envoyé par dq82 21/6/2017 - 16:14
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Mama Don't Cry

2017
ft. Israel & Adamu ft. CoroMoro

'Mama don't cry' è il primo singolo della band di Ivrea Regione Trucco, in uscita il 29 maggio, che anticipa la pubblicazione di un intero disco per l'etichetta discografica di Cuneo Vollmer Industries prodotto da Cosmo. Il singolo ha vinto il premio under 35 di Amnesty International "Voci per la libertà" e racconta senza retorica il viaggio che i migranti devono affrontare per raggiungere l'Italia e le diffidenze che devono affrontare una volta raggiunta la loro meta. Il brano è stato realizzato con il featuring di due rapper nigeriani richiedenti asilo, Israel e Adamu. Alle registrazioni ha inoltre partecipato il Coro Moro(coro di migranti delle valli di Lanzo). Il videoclip della canzone offre immagini esclusive: infatti, è stato girato all'interno di un centro accoglienzamigranti della zona del Canavese. I migranti sono ripresi in maniera naturale durante la loro vita quotidiana.
Scarpe buone non ne ho
(continuer)
envoyé par dq82 21/6/2017 - 16:10
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Crociera Maraviglia

Crociera Maraviglia
2017
Tra l'altro

Il viaggio della speranza che è costretto ad affrontare chi decide di lasciare il suo paese di nascita alla ricerca di un posto più accogliente e nella maggior parte dei casi non in guerra. “Crociera Maraviglia” descrive proprio uno di questi viaggi; quello di un uomo che dopo aver attraversato il deserto, il mare, dopo essere stato venduto come schiavo in Libia, dopo aver affrontato il freddo, la paura e la vessazione di qualsiasi diritto umano, arriva ad un passo dalla terra promessa. Sbarcare a Lampedusa rimarrà un sogno mai realizzato. Ingoiato dal mare, morto, con tanti altri viaggiatori delle tante crociere dell’orrore. La sua fine, che si mischia a tante storie con lo stesso epilogo, non servirà comunque a svegliare le coscienze sopite, l’indifferenza, sia istituzionale che umana.
E che riparta ancora e come una bottiglia
(continuer)
envoyé par dq82 21/6/2017 - 15:49
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L'immigrato

L'immigrato
2017

Semifinalista Premio Amnesty International Italia Emergenti
Pubblicato nel 2018 nell'album Il mio nome è nessuno
Quando un uomo è come il vento
(continuer)
envoyé par dq82 21/6/2017 - 15:45
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America

America
Berkeley, January 17, 1956
Howl and Other Poems (1956)

Musicata da Brian Eno e dagli U2 durante le session di The Joshua Tree (1986) ma pubblicata solo nelle versioni rimasterizzate per il ventennale (2007) e per il trentennale (2017)
America I’ve given you all and now I’m nothing.
(continuer)
envoyé par dq82 21/6/2017 - 14:29
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Prigioniero politico

Prigioniero politico
[2017]

Album : Il grande freddo

Claudio Lolli (voce)
Felice Del Gaudio (basso)
Pasquale Maria Morgante (organo)
Alberto Pietropoli (sax soprano)
Roberto Soldati (chitarre)
Danilo Tomasetta (sax contralto)
Lele Veronesi (batteria)

Non discutere più di niente
(continuer)
envoyé par adriana 21/6/2017 - 08:30
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Petizione per l'affidamento dei figli alle coppie omosessuali

Petizione per l'affidamento dei figli alle coppie omosessuali
(marzo 2007)
Album : Mare nero [2017]
Davvero poi siamo entusiasti
(continuer)
envoyé par adriana 21/6/2017 - 07:29
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À cause de la guerre

À cause de la guerre
Versi di Bernard Dimey (1931-1981), importante poeta e compositore di canzoni francese
Musica del compositore ed arrangiatore Jean Musy
Testo trovato qui
Nel volume “Les Huit péchés capitaux”, otto poesie illustrate dalle litografie originali di Jordi Bonàs (pittore catalano), 1973
Nell'album “La mer à boire”(LP del 1976 poi riedito i CD nel 1991?) e in raccolte come “Bernard Dimey - Testament (Intégrale)”.
À cause de la guerre
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/6/2017 - 22:10
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Monsieur Le Duc

Monsieur Le Duc
[1969]
Parole e musica di Bernard Dimey (1931-1981), importante poeta e compositore di canzoni francese.
Nel suo disco “Bernard Dimey ‎– Volume 2”
In seguito nella raccolta “Je ne dirai pas tout”e nel CD “La mer à boire”, entrambi pubblicati nel 1991
Dans un cercueil en bois des îles
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/6/2017 - 21:34
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La musique militaire

La musique militaire
[1972]
Parole e musica di Bernard Dimey (1931-1981), importante poeta e compositore di canzoni francese.
Nel suo disco intitolato “Ivrogne et pourquoi pas”
In seguito nella raccolta “Poèmes voyous: Le bestiaire de Paris”, pubblicata nel 1978 dalla casa editrice di Marcel Mouloudji (il quale credo l'abbia anche personalmente interpretata)
Je n’connais rien d’plus beau qu’la musique militaire.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/6/2017 - 21:21
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La planète où mourir

La planète où mourir
Versi di Bernard Dimey (1931-1981), importante poeta e compositore di canzoni francese.
Purtroppo non so da quale raccolta la poesia sia tratta.
Nell'album di Aznavour intitolato “Charles chante Aznavour et Dimey”, 1983
On a traqué le cerf, on a traqué la biche,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/6/2017 - 21:00
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The Bonny Moorhen

anonyme
The Bonny Moorhen
This song [as previously contributed] has absolutely nothing to do with leadminers, it is a Jacobite song and is referring to Prince Charles Edward Stuart.
Kfenny@gmail.com 20/6/2017 - 20:47
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Play God

Play God
20-6-2017

‘Play God’ è una canzone che individua la libertà riproduttiva come facente parte dei diritti civili. In quanto società, è venuto il momento di riconoscere che una donna non è libera se non gestisce da sola la propria riproduzione, e che il governo americano ha la responsabilità di proteggere e garantire la libertà di ogni cittadin* american*. E' il momento di affrontare finalmente e di risolvere questa grande questione irrisolta dei diritti civili in America. Solo un emendamento alla Costituzione può in definitiva salvarci dalle vogliette dei misogini come Trump, che vedono le donne come oggetti sessuali e schiave atte alla riproduzione.

D. C'è una canzone in “Binary” che ti piace più delle altre?
R. Mi sento piuttosto vibrare per “Play God”, perché ho voglia che il femminismo sia la risposta, per tutte noi. Credo che il patriarcato sia la fonte di tutti i nostri malesseri sociali.... (continuer)
FARE IL PADRETERNO
(continuer)
20/6/2017 - 15:38
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Depuis six mille ans la guerre

Depuis six mille ans la guerre
La poesia fu interpretata musicalmente anche da Marc Robine. Si trova nel suo album postumo del 2003 (anno della morte) intitolato "Poétique attitude", curato dall'editore Fred Hidalgo.
Bernart Bartleby 20/6/2017 - 15:00
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L'amour et la guerre

L'amour et la guerre
Sul sito Hugomanie - Poésies chantées dans la langue de Molière la poesia di Dimey viene presentata integralmente, in tre parti.

L'AMOUR ET LA GUERRE

Pourquoi donc irais-je encore à la guerre
Après ce que j'ai vu, avec ce que je sais
Où sont-ils à présent les héros de naguère
Ils sont allés trop loin chercher la vérité

Quel que soit le printemps, les cigognes reviennent
Tant de fois le coeur gros je les ai vues passer
Elles berçaient pour moi des rêveries anciennes
Illusions d'un enfant dont il n'est rien resté

Les fleurs de ce printemps se fanent sur les tombes
De tous ceux qui jamais ne reverront l'été
Sur leurs noms inconnus le silence retombe
Nul ne saura plus rien de ce qu'ils ont été

Toutes les fleurs sont mortes aux fusils de nos pères
Bleuets, coquelicots d'un jardin dévasté
J'ai compris maintenant ce qu'il me reste à faire
Ne comptez pas sur moi si vous recommencez

En... (continuer)
B.B. 20/6/2017 - 14:53
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Ripetizioni di fascismo in diretta - per studenti pigri

Ripetizioni di fascismo in diretta - per studenti pigri
Chanson italienne – Ripetizioni di fascismo in diretta – per studenti pigri – David Riondino – 2016
LEÇONS DE FASCISME EN DIRECT – POUR ÉTUDIANTS PARESSEUX
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envoyé par Marco Valdo M.I. 20/6/2017 - 14:15
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Asylum

Asylum
[2012]
Written by Lita Ford and Gary Hoey
Scritta da Lita Ford e Gary Hoey
Album: Living Like a Runaway
Walking through these halls
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19/6/2017 - 03:18
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Aqualung

Aqualung
L'ho ascoltata e riascoltata tante volte nel 1973. Mi è sempre rimasta nella mente pur non avendone mai conosciuto il significato delle parole, sino ad oggi. Dirai: "Ne hai messo del tempo per capirne la storia ed il senso". Beh, si, lo ammetto, sono in ritardo, un po' in ritardo, sebbene la percezione della bellezza del brano l'ho colta subito da ancor prima che ventenne. Complimenti.
gino1955 18/6/2017 - 16:31
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Madonna delle canzoni

Madonna delle canzoni
2016
Ballate per il compagno Folagra
Madonna dei viaggiatori benedici questo treno
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envoyé par dq82 18/6/2017 - 15:51
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A un ragazzo

A un ragazzo
Il testo cantato da La Corte dei miracoli
Così nuovo alla luce di questi mesi nuovi
(continuer)
envoyé par dq82 18/6/2017 - 15:32




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