Non vorrei fare il guastafeste, ma vi segnalo che il testo italiano della canzone Delenda Carthago non è di Franco Battiatio, ma mio (Angelo Arioli); potete verifcarlo controllando sul CD. Inoltre, vi segnalo che nell'originale non c'è l'ultima parte in latino (Canticorum iubilo
regi magno psallite, psallite.
Iam resultent musica
unda, tellus, sidera
personantes organis iubilate, iubilate.)
E questo senza nulla togliere alla grandezza di Franco Battiato cui sono tuttora grato per avermi dato la possibiità di conoscerlo, frequentarlo e collaborare con lui, per un breve periodo di tempo, più di venti anni fa.
saluti
angelo arioli 10/7/2017 - 17:36
Ringraziamo il prof. Arioli per questa precisazione e ci scusiamo per la mancata attribuzione del testo, che abbiamo corretto. Per quanto riguarda la parte "Canticorum iubilo" è in effetti il testo di un coro di Haendel. Non so come sia finito nel testo della canzone di Battiato. Secondo me non c'entra proprio niente e andrebbe tolto dal testo ma aspetto un momento perché forse qualcuno ne sa qualcosa di più.
Attribuirei questa canzone al suo autore, Henri Contet (1904-1998), un protagonista della canzone francese degli anni 40 e 50.
Oppure al citato Armand Mestral, che mi risulta il primo ad averla incisa negli anni 50 ("Du haut du Sacré-Coeur", 1957) e comunque il suo più importante interprete (di Jean Denis, al contrario, non risulta nessuna evidenza particolare).
That's correct. The poem, "Brown Eyed Children of the Sun" was written by Pedro Contreras. It was published in "La Raza" newspaper during the late sixties early seventies.
David Saucedo and Sylvia Galán collaborated on putting the poem to music--Galán with the melody, Saucedo with the chordal arrangement.
Beppe Chierici e Daisy Lumini
La cattiva erba (1970)
Autori: Anonimo Franc. XV sec., A. M. Avanzini, Daisy Lumini
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani,... (continuer)
Il testo l'ho trovato su Anarca Bolo, e più precisamente sulle pagine dell'editrice Stella Nera, che ha pubblicato alcuni dei lavori di Franti, Environs, ecc.
Il disco degli Environs dove si trova "Per città e villaggi" s'intitola "Cinque parti", Inisheer, 1990.
come faceva notare Federica e anche secondo quanto scritto da Flavio Poltronieri questa canzone è stata riattribuita.
Lorenzo 9/7/2017 - 19:06
Il cd "Colors" dei Mitili FLK è uscito per l'etichetta friulana NOTA nel 1995, ma l'originale del Povolâr Ensemble che si trova nel LP "Ciamp Dai Perdûz Amôrs"(Etichetta: AVF – AVF 990, Radio Onde Furlane)è del 1980 e non del 1983.