Morsi cu morsi
Nel sito diretto da Nicolò La Perna, "Cultura Siciliana", viene riferito che "Morsi cu Morsi" è canto del carcere tradizionale e non opera di Ganduscio! Chi ha ragione? Ganduscio può esserne stato solo il raccoglitore?
Pirandello 2/6/2017 - 18:33
Modlitwa o wschodzie słońca
2 giugno 2017
18.00
18.00
PREGHIERA AL SORGERE DEL SOLE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 2/6/2017 - 18:10
Fuochi di parole
LA MADONNA DEGLI ANARCHICI E LA COMUNITA' APOSTOLICA DOLCINIANA
La Madonna degli Anarchici di Via Gadames scandalizza i milanesi
dal sito di Radio Popolare
Articolo di Alessandro Principe, 14 maggio 2017
A Milano, sul balcone di uno stabile occupato, è stata posizionata la statua di una Madonna. Appeso sotto uno striscione. E’ scoppiato il caso, con l’accusa di sacrilegio e blasfemia e le richieste al Comune di intervenire e sgomberare il palazzo (sfitto) di proprietà dei Padri Passionisti. E’ intervenuta anche la Curia di Milano. Siamo andati a vedere. Via Gadames è una lunga strada industriale in zona Certosa, a pochi metri dagli imbocchi dell’autostrada.
La statua è ancora lì, in via Gadames 94. Ma non è imbavagliata, né bendata, come si è detto.
Ha invece un fazzoletto nero sulla bocca e sul naso, a mo’ di protezione. In mano tiene la riproduzione di una bottiglia molotov. Sotto... (continuer)
La Madonna degli Anarchici di Via Gadames scandalizza i milanesi
dal sito di Radio Popolare
Articolo di Alessandro Principe, 14 maggio 2017
A Milano, sul balcone di uno stabile occupato, è stata posizionata la statua di una Madonna. Appeso sotto uno striscione. E’ scoppiato il caso, con l’accusa di sacrilegio e blasfemia e le richieste al Comune di intervenire e sgomberare il palazzo (sfitto) di proprietà dei Padri Passionisti. E’ intervenuta anche la Curia di Milano. Siamo andati a vedere. Via Gadames è una lunga strada industriale in zona Certosa, a pochi metri dagli imbocchi dell’autostrada.
La statua è ancora lì, in via Gadames 94. Ma non è imbavagliata, né bendata, come si è detto.
Ha invece un fazzoletto nero sulla bocca e sul naso, a mo’ di protezione. In mano tiene la riproduzione di una bottiglia molotov. Sotto... (continuer)
Riccardo Venturi & daniela -k.d.- 1/6/2017 - 21:29
La ragazza di Kobanê
È morta sul fronte di Raqqa contro i miliziani di Daesh Ayse Deniz Karacagil, la ragazza soprannominata Cappuccio Rosso.
Pubblicato da Zerocalcare:
È sempre antipatico puntare i riflettori su una persona specifica, in una guerra dove la gente muore ogni giorno e non se la incula nessuno. Però siccome siamo fatti che se incontriamo qualcuno poi per forza di cose ce lo ricordiamo e quel lutto sembra toccarci più da vicino, a morire sul fronte di Raqqa contro i miliziani di Daesh è stata Ayse Deniz Karacagil, la ragazza soprannominata Cappuccio Rosso. Turca, condannata a 100 anni di carcere dallo stato turco per le proteste legate a Gezi Park, aveva scelto di andare in montagna unirsi al movimento di liberazione curdo invece di trascorrere il resto della sua vita in galera o in fuga. Da lì poi è andata a combattere contro Daesh in Siria e questa settimana è caduta in combattimento.
Lo posto qua perché chi s'è letto Kobane Calling magari si ricorda la sua storia.
Pubblicato da Zerocalcare:
È sempre antipatico puntare i riflettori su una persona specifica, in una guerra dove la gente muore ogni giorno e non se la incula nessuno. Però siccome siamo fatti che se incontriamo qualcuno poi per forza di cose ce lo ricordiamo e quel lutto sembra toccarci più da vicino, a morire sul fronte di Raqqa contro i miliziani di Daesh è stata Ayse Deniz Karacagil, la ragazza soprannominata Cappuccio Rosso. Turca, condannata a 100 anni di carcere dallo stato turco per le proteste legate a Gezi Park, aveva scelto di andare in montagna unirsi al movimento di liberazione curdo invece di trascorrere il resto della sua vita in galera o in fuga. Da lì poi è andata a combattere contro Daesh in Siria e questa settimana è caduta in combattimento.
Lo posto qua perché chi s'è letto Kobane Calling magari si ricorda la sua storia.
31/5/2017 - 19:42
La pignata
Ciao, scusa ma sto leggendo solo adesso il messaggio Io sostengo quello che scrivo per i miei due anni di studio, sul personaggio, per la documentazione acquisita, per la testimonianza dei nipoti, per la testimonianza del figlio della moglie in quanto dopo la morte del poeta ha avuto un compagno per le tetimonianze di qualcuno che lo ha conosciuto, ed altro.
Puoi leggere, se vuoi, la mia creatura appena partorita con allegata pure una foto rarissima del poeta. https://www.facebook.com/peppe.schiera... e
https://goo.gl/qm8hLG
Un cordialissimo saluto! Roberto Ardizzone
Puoi leggere, se vuoi, la mia creatura appena partorita con allegata pure una foto rarissima del poeta. https://www.facebook.com/peppe.schiera... e
https://goo.gl/qm8hLG
Un cordialissimo saluto! Roberto Ardizzone
Roberto Ardizzone 31/5/2017 - 18:21
Ripensa inventa
Chanson italienne – Ripensa inventa – Ennio Rega – 2017
REPENSE INVENTE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 31/5/2017 - 17:43
San Ghetto Martire
San Ghetto Martire - Santo Protettore delle Periferie
Parodia dei santi e di chi ai santi si rivolge per risolvere situazioni che hanno, invece, responsabili ben precisi.
Maschera originariamente di San Gennaro, realizzata da Felice Pignataro per il Corteo di Carnevale di Scampia del 1999, poi “riciclata” dal GRIDAS per creare San Ghetto Martire che fece la sua prima apparizione nel 2005 per il 1° maggio a Scampia organizzato dai sindacati dopo la faida del 2004/2005.
Parodia della canzone «Viva Sant'Eusebio» dedicata a San Ghetto Martire, realizzata dal Maestro Gianni Tarricone e da Franco Vicario nel dicembre 2010 e incisa nel febbraio 2011, per il 29° Corteo di Carnevale del GRIDAS.
Parodia dei santi e di chi ai santi si rivolge per risolvere situazioni che hanno, invece, responsabili ben precisi.
Maschera originariamente di San Gennaro, realizzata da Felice Pignataro per il Corteo di Carnevale di Scampia del 1999, poi “riciclata” dal GRIDAS per creare San Ghetto Martire che fece la sua prima apparizione nel 2005 per il 1° maggio a Scampia organizzato dai sindacati dopo la faida del 2004/2005.
Parodia della canzone «Viva Sant'Eusebio» dedicata a San Ghetto Martire, realizzata dal Maestro Gianni Tarricone e da Franco Vicario nel dicembre 2010 e incisa nel febbraio 2011, per il 29° Corteo di Carnevale del GRIDAS.
VIVA SAN GHETTO
(continuer)
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envoyé par dq82 31/5/2017 - 15:22
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Secondo la lodevole lettura cattolica del libro di Collodi operata da Giacomo Biffi, l'omino di burro altro non è che il diavolo.
Di qui l'identificazione, doverosa, di Riccardo Venturi -notissimo insonne- con il diavolo...
Siete avvisati, poi non venite a dare la colpa a me.