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Hypatie

Hypatie
Hypatie
Chanson française – Hypatie – Marco Valdo M.I. – 2017

Sans doute, Lucien l’âne mon ami, as-tu quelque souvenir de la belle Hypatie, fille de Cybèle, elle-même déesse-mère porteuse de l’intelligence et du savoir des femmes.

Bien évidemment, Marco Valdo M.I. mon ami, et tu fais bien de préciser qu’elle est fille de Cybèle et porteuse de l’intelligence et du savoir des femmes, mais nous y reviendrons plus tard. Pour l’instant, je me contenterai de répondre à ta question et d’éclairer ta curiosité. Je me souviens très bien d’Hypatie, cette philosophe, astronome, mathématicienne et poétesse d’Alexandrie d’Égypte ; son père était le dernier directeur du célèbre Musée que les chrétiens firent fermer, souhaitant liquider la culture ancienne, par trop scientifique et dangereuse pour la foi. Une pratique d’éradication de la mémoire et du savoir qui comme tu le sais est une habitude des religieux... (continuer)
Et la belle Hypatie,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 3/5/2017 - 21:43

Σκηνές - Μνῆμες

Σκηνές - Μνῆμες
Skinés - Mnímes

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continuer)
Δεμένος χειροπόδαρα
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 3/5/2017 - 09:25

Ἡ διεύθυνσή μου

Ἡ διεύθυνσή μου
I diéfthynsí mou

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si... (continuer)
Ἕνα σπιρτόξυλο γιὰ πέννα
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 3/5/2017 - 08:26

Ταξίδι

Ταξίδι
Taxídi

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse inoltre... (continuer)
Στὴ Φίλη μου Ὀριάνα Φαλάτσι
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 3/5/2017 - 00:04

Νὰ τὸ ποτίσεις

Νὰ τὸ ποτίσεις
Na to potíseis

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continuer)
Μὴ κλαῖς γιὰ μένα
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2/5/2017 - 20:00

Ὑπόσχεση

Ὑπόσχεση
Ypóschesi

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continuer)
Τὰ δάκρυα ποὺ στὰ μάτια μας
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2/5/2017 - 19:31

Coragio, tabachine

anonyme
Ho trovato qui
https://www.atrieste.eu/Forum3/viewtop...
il testo della canzone

Il video si può trovare alla pagina facebook
"Canzoni popolari triestine"
La paga de mio marì
(continuer)
envoyé par Silva 2/5/2017 - 14:04
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Signore e Signori

Signore e Signori
2016

Il NUOVO BRANO di Edoardo Bennato che probabilmente darà il nome al nuovo album.
Il video, girato in piano sequenza 48 ore prima delle elezioni presidenziali americane vede un Edoardo Bennato sul pulpito con quell’inconfondibile sarcasmo che lo contraddistingue da sempre.

Musica/testo: Edoardo Bennato
Signore e Signori,
(continuer)
envoyé par dq82 1/5/2017 - 22:35

Πρέπει νὰ ζήσεις

Πρέπει νὰ ζήσεις
Prépei na zíseis

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si... (continuer)
Ἂν γιὰ νὰ ζήσεις Λευτεριὰ
(continuer)
envoyé par Dq82 1/5/2017 - 20:42
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O pescator che peschi

O pescator che peschi
2005
Dall'album "Bala e fa balà "

Divisa in due parti, la prima interpretata da Marino e Sandro Severini dei Gang

2016
Delaltér. Verso un altro altrove

Nel secondo cd, quello acustico.

Un brano tratto da un vecchio disco dei Luf, con una bella interpretazione di Marino Severini. Brano che richiama/riprende "La bella la va al fosso" e "Mamma mia, dammi cento lire". Non so se mi fosse sfuggito il significato del brano allora o se il brano, tutto insieme, in un album dedicato in generale al viaggio, ma con una consistente parte al viaggio dei migranti, riacquisti un nuovo significato.

Il secondo cd di “Delaltèr” riprende buona parte dei brani del primo, ma con arrangiamenti più acustici, e due canzoni del passato ancora sulle migrazioni: “O pescator che peschi” realizzata a cappella con il solo suono del mare ad accompagnare le voci
macrameufficiostampa.it
Noi passerem la notte sotto la luna piena
(continuer)
envoyé par Dq82 1/5/2017 - 14:16

Τὸ πρῶτο θύμα

Τὸ πρῶτο θύμα
To próto thyma

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continuer)
Τὸ πρῶτο θύμα τῶν τυράννων
(continuer)
envoyé par dq82 1/5/2017 - 11:36

Ἡ μπογιά

Ἡ μπογιά
I bogiá

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse inoltre... (continuer)
Ζωντάνεψα τοὺς τοίχους
(continuer)
envoyé par dq82 1/5/2017 - 11:28
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Home From the War

Home From the War
(2014)

Album: Cry for My Country
I was no more than a boy in 1963
(continuer)
30/4/2017 - 01:02
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Canción del hombre nuevo

Canción del hombre nuevo
Canciones para el hombre nuevo (1968)

La canzone trae origine dalla frase finale del "Messaggio" che Ernesto Che Guevara scrisse il 16 aprile 1967 sul supplemento speciale de "Tricontinental"
Lo haremos tú y yo,
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 29/4/2017 - 09:45
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Blood Stained

Blood Stained
(1997)
Album: Jugulator
Atrocities
(continuer)
27/4/2017 - 23:46
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Within You

Within You
Album: Till the Sun Turns Black - 2006
War is not the answer
(continuer)
27/4/2017 - 23:36
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I Am the Six O'clock News

I Am the Six O'clock News
Album: Only Visiting This Planet (1972)

"a straight-out rocker that reflects the irony in the media's coverage of the Vietnam war."
I've got a ticket for southeast Asia,
(continuer)
27/4/2017 - 23:30
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Let My People Go

Let My People Go
[1974]
Scritta da William Daron Pulliam, in arte Darondo (1946-2013)
Una canzone del 1974 diventata celebre soltanto nel 2006, più di trent'anni dopo, quando il dimenticato soul e funk singer Darondo fu riscoperto e divenne internazionalmente famoso.
Singolo che dà il titolo all'album del 2006.
Testo trovato su Genius

Il ritornello fa chiaro riferimento alla celeberrima ottocentesca Go down, Moses, in cui dietro alla storia della fuga degli Ebrei dall'Egitto si raccontava l'“Underground Railroad” e la fuga degli schiavi neri dal Sud degli USA.
'Said you better let my
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/4/2017 - 21:37
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I Saw the World

I Saw the World
[1968]
Scritta da Tom Rapp
Nel disco “Balaklava”
I saw the world
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/4/2017 - 20:45
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The Slaying and the Paying

The Slaying and the Paying
When the Australian government wanted to introduce conscription to boost recruitments in 1916, the editor of the Australian Worker pointed out that workers volunteered in much greater numbers than either politicians or members of the Chambers of Commerce. Workers, whose wages were frozen, made double sacrifice in the war. They did the slaying and the paying, while their 'masters' stayed home and increased their profits.
In this bloody war my boys
(continuer)
envoyé par Tony Smith 26/4/2017 - 10:50
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Achtung banditen!

Achtung banditen!
2007
Grida

Il Titolo e la prima strofa rimandano all'occupazione nazista e alla Resistenza, però vista la provenienza della band (la Val di Susa) e una certa genericità del testo potrebbe anche riferirsi alla lotta alla TAV, probabilmente questa duplicità di significati è voluta.
Achtung! Achtung!
(continuer)
envoyé par dq82 26/4/2017 - 10:30
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Terra

Terra
Apitzus de cuddu monti nc'est un'arrichesa manna e antiga
(continuer)
26/4/2017 - 10:05
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Cabudanni

Cabudanni
[2017]

Album : Cabudanni

Migliaia di persone (circa 4000) si sono riversate il 12 ottobre 2019 a Capo Frasca per protestare contro l’occupazione militare della Sardegna e chiedere l’interruzione delle esercitazioni. A tre anni dalla precedente manifestazione, Sant’Antonio di Santadi ha accolto manifestanti provenienti da tutta l’isola: pullman e mezzi privati hanno permesso di mobilitare tante persone intorno a un tema centrale per la Sardegna e per il suo sviluppo, a cinquant’anni dalla famosa lotta di Pratobello, ad Orgosolo.

Tutte le persone presenti hanno voluto esprimere con forza il rifiuto verso il “ricatto occupazionale”: basi (e fabbriche di bombe) in cambio di posti di lavoro. Al costo, altissimo, di uno sviluppo economico non sostenibile, guerrafondaio, inquinante e imposto.

Dopo un breve corteo nelle strade del paese i manifestanti hanno dato vita a un sit-in davanti alla... (continuer)
Su trexi 'e Cabudanni innoi est ancora meda basca,
(continuer)
envoyé par adriana 26/4/2017 - 09:55
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Palestina

Palestina
[2017]

Album : Cabudanni
Mia nonna ha una chiave lunga appesa al collo
(continuer)
envoyé par adriana 26/4/2017 - 09:45
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All I Need

All I Need
2007
In Rainbows

In support of the MTV EXIT anti-human trafficking campaign, Radiohead released a music video for "All I Need", directed by Steve Rogers, which premiered on May 1, 2008. The clip, which contrasts the lives of two young boys—an average, well-off child from a developed environment, and a sweatshop worker—received critical acclaim and won numerous awards.
I’m the next act
(continuer)
envoyé par dq82 23/4/2017 - 18:41
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Als je ooit nog eens terug kan

Als je ooit nog eens terug kan
2008
Single
"Oh Mother
(continuer)
envoyé par dq82 23/4/2017 - 18:30
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Ballada o spalonej synagodze

Ballada o spalonej synagodze
[1982]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Słowa i muzyka: Jacek Kaczmarski
Album: Carmagnole 1981
Żydzi, Żydzi wstawajcie płonie synagoga!
(continuer)
envoyé par dq82 23/4/2017 - 18:19
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Señora libertad

Señora libertad
2011
Estoy Aqui

Esta canción esta dedicada a todos los presos políticos del mundo, a todos los prisioneros de conciencia,a todos a los que sistemáticamente les violan o les han violado sus derechos como humanos en cualquier época o sistema.A los que padecieron cárcel y a los que hoy padecen prisión o detención por el crimen de pensar diferente,por querer sobremanera a la distinguida ,
preciosa ,inmaculada y mil veces violada Señora Libertad . Hay millones de nombres por decir, entre ellos hay uno que destaca y al que va dedicada especialmente esta canción: Doctor Oscar Elías Biscet.
Pesando el tiempo
(continuer)
envoyé par dq82 22/4/2017 - 19:32
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Prohibido prohibir

Prohibido prohibir
1991
Si somos gente
No se puede prohibir ni se puede negar
(continuer)
envoyé par dq82 22/4/2017 - 19:10
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Amazzonia

Amazzonia
1989
Totò
Cosa lasceremo a chi verra’ dopo di noi?
(continuer)
envoyé par Dq82 22/4/2017 - 11:47
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Rebibbia

Rebibbia
1989
Totò

Rebibbia è una delle carceri romane
Fisso questi due pensieri
(continuer)
envoyé par Dq82 22/4/2017 - 11:43
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Il pianto dell'asino

Il pianto dell'asino
[2017]

Album : Rudes Against

Nel silenzio della notte, nel buio omertoso dell'uomo, un pianto squarcia i timpani dormienti di una città che sta dormendo. Veniamo da una cittadina della periferia nord di Milano, che di giorno mostra la sua faccia sorridente, benpensante e di notte si nasconde, lasciando spazio al raglio di un asino che, veramente, quasi tutte le sere percorre le vie del paese, come se gridasse di dolore per le sue condizioni e quelle del mondo in cui vive. La nostra città è anche casa di molti lavoratori, essendo questa una zona industriale, una classe operaia spinta alla ricerca dell'imborghesimento, al rifiuto del proprio essere, bombardata dai centri commerciali più grossi del mondo e dalle porcate di EXPO, resa docile e addomesticata dai moralismi del medioevo del ventunesimo secolo. L'asino rappresenta metaforicamente questa classe, la Nostra classe, perché pensano che siamo stupidi, testardi, beceri animali da soma utili al lavoro e ad essere bastonati dai padroni ad ogni tentativo di rivolta.
Come uno squarcio un timpano bucato
(continuer)
envoyé par adriana 22/4/2017 - 07:49
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Je suis sans papiers

Je suis sans papiers
[2004]
Parole e musica di Ehui Désiré Frédéric, in arte Meiway, importante artista ivoriano.
Nel suo album “Golgotha (800% Zoblazo)” (zoblazo è il nome di un genere musicale inventato dallo stesso Meiway a partire dai ritmi folklorici della Costa d'Avorio)
Testo trovato su Afrikara

Come precisato anche nell'introduzione a Sales racistes di Alpha Blondy, spiace anche qui dover contribuire questa canzone all'indomani dell'ennesimo attacco terrorista in Francia, ma tant'è... Ricordiamoci che la Côte d'Ivoire è ancora oggi una “colonia” francese perchè formalmente ha ottenuto l'indipendenza nel lontano 1960 ma i signori di Parigi, coi loro soldati, non hanno quasi mai smesso di allignare da quelle parti...
J’étais bien chez moi
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/4/2017 - 13:58
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Sales racistes

Sales racistes
[2007]
Parole e musica di Alpha Blondy
Nell'album “Jah Victory"

Spiace dover contribuire questa canzone all'indomani dell'ennesimo attacco terrorista in Francia, ma tant'è... Alpha Blondy non dice qui nulla che non sia pienamente condivisibile e, aggiungo, il terrore dispensato con grande generosità dalla Francia, così come da ogni altro paese imperialista, colonialista e neocolonialista, è senz'altro una delle ragioni – anche se non la sola - del terrore che oggi siamo tutti costretti a subire in quelli che credevamo i nostri intoccabili santuari occidentali.

I registi del terrore vanno cercati sempre molto in alto...
Sales racistes, sales racistes
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/4/2017 - 13:26
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In My Name (You Shall Love)

In My Name (You Shall Love)
[2002]
Scritta da Leela Grace
Interpretata dalle sorelle Ellie (mandolino, chitarra, violino, voce) e Leela Grace (banjo, chitarra, voce)
Nel loro album d'esordio del 2003
In my name you say you kill
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/4/2017 - 09:41
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Until a Drop Becomes a Flood

Until a Drop Becomes a Flood
[2005]
Scritta dalle sorelle Ellie (mandolino, chitarra, violino, voce) e Leela Grace (banjo, chitarra, voce)
Nel loro album del 2008 intitolato “Where the Waters Run”
Sing me a song of American dreams and I'll sing you a song of fear
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/4/2017 - 09:28
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La Guerre

La Guerre
La Guerre.

"La Guerre"è una canzone scritta dal cantante e compositore francese Antoine,nel 1965. È contenuta all'interno del suo primo EP "Autoroute Européenne n.4",inciso nel Dicembre 1965 e nel primo album intitolato "Antoine" del 1966. La canzone conoscerà un buon successo soprattutto per il suo testo innovativo e singolare.
Notre monde entier s'éffondre,
(continuer)
envoyé par Jacopo Pellegrino 20/4/2017 - 18:10
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Canzone per Rosanna

Parole e musica di Paolo Agnello.

Una canzone dedicata a Rosanna Benzi, ispirata al libro "Il Vizio Di Vivere"
Rosanna i tuoi occhi appesi
(continuer)
envoyé par PAOLO AGNELLO 20/4/2017 - 16:39

I've Laid Around Vietnam Too Long

anonyme
I've Laid Around Vietnam Too Long
[1967?]
Testo di autore anonimo, certamente un militare USA direttamente coinvolto nella guerra in Vietnam
Sull'aria di “Gotta Travel On”, una canzone tradizionale riscoperta e riproposta negli anni 50 da Paul Clayton (1931-1967), un folksinger misconosciuto ma piuttosto importante, protagonista della scena del Greenwich Village negli anni che videro la nascita e l'ascesa di Bob Dylan.
Testo trovato su Mudcat Café

Ho datato questa parodia al 1967 per via del riferimento a Robert McNamara contenuto nella seconda strofa. Infatti il 1967 fu un anno di svolta perchè il Segretario della Difesa, fautore dell'escalation della guerra nel sud-est asiatico e dei bombardamenti a tappeto sul Vietnam del Nord, si convinse della necessità di elaborare una strategia d'uscita dal conflitto. E infatti entrò in rotta di collisione con il presidente Lyndon B. Johnson e all'inizio del 1968 si dimise da ogni... (continuer)
LBJ and Ho Chi Minh, they don't get along
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/4/2017 - 14:35

Spring Hill Disaster

Spring Hill Disaster
[1958]
Parole e musica di Maurice Ruddick (1912-1988), minatore
Interpretata da Bill Clifton and the Dixie Mountain Boys
Poi anche dalla folk singer Val MacDonald, figlia di Maurice Ruddick
Testo trovato su Mudcat Café

Maurice Ruddick era un minatore di Springhill, Cumberland County, Nova Scotia, Canada.
L'estrazione del carbone a Springhill era iniziata nella seconda metà dell'800, e già nel 1891 si era verificato il primo disastro, quando 125 minatori erano rimasti uccisi in seguito ad una serie di deflagrazioni dovute al grisù. Molti di loro erano ragazzini di 10-12 anni... Nel 1956 un'altra esplosione uccise 39 lavoratori... Nel 1958 invece si verificò un devastante “terremoto” localizzato, dovuto all'estrazione prolungata e massiva che aveva pesantemente intaccato le linee di faglia. Il “bump” investì anche la cittadina, danneggiandola gravemente, e intrappolò nelle viscere della... (continuer)
The 23rd of October we'll remember that day
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/4/2017 - 11:25
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Я стервенею

Я стервенею
Ja sterveneju
[1988]
Parole e musica di Янка Дягилева con il gruppo Великие Октябри
Dall'album "Деклассированным элементам" (To the Drop-Outs)
Il testo da questo sito
Я неуклонно стервенею с каждым смехом
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 19/4/2017 - 18:55
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Μια ιστορία για τον πόλεμο

Μια ιστορία για τον πόλεμο
Mia istoría gia ton pólemo
[1966]
Στίχοι: Γιάννης Κακουλίδης
Μουσική: Νότης Μαυρουδής
'Αλμπουμ: Τραγουδά η Αρλέτα

Testo: Giannis Kakoulidis
Musica: Notis Mavroudìs
Album: Τραγουδά η Αρλέτα (“Canta Arleta”)

Nel febbraio del 1966, in alcuni locali underground ateniesi (in particolare la Buite Esperides di Giannis Argyris e l'Apanemia di Giorgos Zografos) esordì, con la sua chitarra e le sue canzoni, una ragazzina ventunenne che ne dimostrava ancor meno, tranne che nella voce. Era l'inizio della “New Wave greca” (Νέο Κύμα, Neo Kyma), ispirata, come in tutto il resto del mondo, alle ballate blues e country americane e occidentali in genere. Divenne rapidamente la musica preferita dei giovani intellettuali greci, ed i locali ateniesi ne divennero i santuari; non tardarono ad accorgersene, e ad “infilarcisi”, personaggi come Mikis Theodorakis, Manos Hatzidakis e Stavros Xarchakos. La ragazzina... (continuer)
Τη μια σηκώσαν τη φωνή,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 19/4/2017 - 08:56
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No Man Can Find The War

No Man Can Find The War
Larry Beckett dice che questa non fu una canzone composta specificatamente contro la guerra nel Vietnam (come qualcuno scrisse) ma contro TUTTE le guerre, che hanno sempre una sorgente e finchè non si blocca quella, non finiranno mai, è inutile semplicemente protestare o essere contenti quando ne finisce una...
Flavio Poltronieri 15/4/2017 - 23:04
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Repubblica Italiana

Repubblica Italiana
Complimenti per la traduzione, solo una precisazione, da santermano di madre lingua, utile a sciogliere l'intraducibilità dell'unica frase dubbia. In realtà dice esattamente: da quann so zaraff vonn ch la pstol man. Cioè: Da quando sono ragazzini vanno con la pistola in mano...Buona Pasqua a tutti voi. Raf
Raf 15/4/2017 - 23:02
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Bella Ciao

anonyme
Bella Ciao
Versione "klezmer" di Lucilla Galeazzi
A "klezmer" version by Lucilla Galeazzi

krzyś 15/4/2017 - 21:23
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Quando a alegria for de todos

Quando a alegria for de todos
poemasap.blogspot.com
Sou filha do poeta,Teresa Pinho, cuja lírica"Quando a alegria for de todos" foi musicada por Fernando Lopes Graça. António Pinho escreveu Grito de Guerra que foi censurado e mais tarde, sob o pseudónimo de André Varga, escreveu Muro Transposto(que foi prémio Almeida Garrett) e Bicho da Terra, para além de livros de prosa e diálogos radiofónicos de aspecto cultural. Depois de falecer, encontrei poemas inéditos, que estou a tentar divulgar.
15/4/2017 - 17:38
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Di Eagle an' di Bear

Di Eagle an' di Bear
Auguro a tutti la pace su 'sta pianeta, Antiterra.
Krzysiek Kwesi Wrona :) 15/4/2017 - 14:30
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Signori della guerra

Signori della guerra
Chanson italienne – Signori della guerra – Uniko neurone – 2013
LES SEIGNEURS DE LA GUERRE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 15/4/2017 - 14:04
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L'Internationale

L'Internationale
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https://youtu.be/bAEO-kiyChA (Afrikaans)
https://youtu.be/2cucWrDasCU?t=17m (African Portuguese)
https://youtu.be/EygxMdUP5BQ?t=113 (Argentinian Spanish)
https://youtu.be/-gac_HyUsfA (Cantonese)
https://youtu.be/deW1RiBDOJE (Estonian, non-rock)
https://youtu.be/YcKUIEdlUOQ (Flemish)
https://youtu.be/7HGUNERuc_4 (Latin)
https://youtu.be/Oc8Lq_33hbs (Okinawan, better recording)
https://youtu.be/f-HzzWi1yGc (Taiwanese/Min Nan)
https://youtu.be/JnJPnVKuyWA (Zhuang)

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https://youtu.be/Cas4DCy2Ois (Atayal)
https://youtu.be/jQmcNI5is4I (Batak)
https://youtu.be/c9nmh3mr7gE (Dari)
https://youtu.be/cbX1AUpAe_c (Georgian)
https://youtu.be/j4LkL4kadWM (Karen)
https://youtu.be/9CrTur5Ri0U (Lithuanian)
https://youtu.be/tT65fkTrf3k... (continuer)
The Users of GETchan 15/4/2017 - 13:44

Wir sind des Geyers schwarzer Haufen

Wir sind des Geyers schwarzer Haufen
Essendo notoriamente questo un sito che "lavora con lentezza", soltanto oggi (15.4.2017) sono state effettuate le correzioni segnalate da Marco nel 2012 (anche nella traduzione italiana, che è del 2006). Se per caso ancora ci leggesse, grazie a Marco per il suo intervento. Che saranno mai cinque anni...?
Riccardo Venturi 15/4/2017 - 10:43
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Pastures of Plenty

Pastures of Plenty
Ciao, vi segnalo che questa frase contiene un errore:

'Il pezzo fu arrangiato da Ennio Morricone e cantato da Peter Tevis per il film "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone.'

In realtà Morricone arrangiò per la prima volta il pezzo per un 45 giri di Peter Tavis pubblicato nel 1962. La base del brano fu poi utilizzata come base per la musica dei titoli di testa di "Per un pugno di dollari" ma la voce di Peter Tavis fu sostituita dal celebre fischio di Alessandro Alessandroni, che tra l'altro fischia una melodia completamente diversa dal cantato di Peter Tavis.

/Cristian Veronesi/
15/4/2017 - 10:37
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Bread and Roses

Bread and Roses
Deutsche Version / Übersetzung von Peter Maiwald - R.Fresow

BROT UND ROSEN
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 15/4/2017 - 10:26
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Money's Too Tight To Mention

Money's Too Tight To Mention
Adoro i simply red bel testo. Una traduzione decente!:)
estela 15/4/2017 - 10:01
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La ballata delle morti bianche

La ballata delle morti bianche
Chanson italienne – La ballata delle morti bianche – Uniko neurone – 2013


Lucien l’âne mon ami, sais-tu ce qu’est la mort blanche ?

Évidemment, Marco Valdo M.I. mon ami, que je le sais. Elle a frappé aussi tant d’ânes qui étaient, comme tout le monde le sait, des bêtes de somme, de véritables esclaves, contraints, forcés au travail. La mort blanche est la mort au travail, car le travail tue et tue beaucoup.

En effet, Lucien l’âne mon ami, c’est bien d’elle qu’il s’agit, même si l’expression « mort blanche » désigne d’autres choses. En premier, la mort qu’entraîne une avalanche de neige ou une tempête de neige ou plus généralement, la neige, mais aussi, les périodes de grand froid des régions polaires désertiques ; puis, aussi, plus curieusement, la « mort blanche » est un tireur d’élite finlandais qui dans les guerres contre les Russes – les batailles se déroulant dans la neige du grand... (continuer)
LA BALLADE DES MORTS BLANCHES
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 14/4/2017 - 22:07
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Soldatenlied

Soldatenlied
Va bene, ma ti faccio soltanto presente, Francesco, che la traduzione di Gaya Parolini, comunque la si voglia vedere, non è stata "preparata per un sito pacifista", bensì proviene da una pubblicazione a stampa che è chiaramente indicata (ed il cui autore, Leonard Schäfer, anarchico tedesco residente da decenni in Italia, conosco di persona). Quanto a questo sito, credo che non lo si possa certo ingabbiare sotto qualsivoglia etichetta, men che mai quella di "pacifista". Cerca, per cortesia, di non essere troppo "tranchant" nei tuoi giudizi, non è veramente il caso. Saluti cari.
Riccardo Venturi 14/4/2017 - 21:40




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