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Avant le 2017-5-28

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Amutuy soledad

Ahí están festejando
(continuer)
envoyé par dq82 28/5/2017 - 19:49
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Alex Lemun

Alex Lemun
2003

Edmundo Alex Lemun Saavedra (Angol, c. 1985 - Temuco, 12 de noviembre de 2002) fue un joven estudiante chileno y comunero mapuche -mestizo, perteneciente a la comunidad Requen Lemún bajo.

Murió a los 17 años de edad, en el contexto de un acto de ocupación de terrenos realizada por parte de la comunidad Montutui Mapu de Ercilla, en el Fundo Santa Elisa de Ercilla, perteneciente a la empresa Forestal Mininco.

El 5 de noviembre de 2002, un piquete de tres carabineros, sorprendió a la comunidad Montutui mapu en la ocupación ilegal del fundo forestal Santa Elisa, en la comuna de Ercilla, Región de la Araucanía. Según los ocupantes, la acción buscaba la recuperación de parte del espacio territorial histórico del "lof", sin embargo, en la legalidad pertenecen a la Forestal Mininco.

Los ocupantes, al divisar a los Carabineros, se replegaron para enfrentarlos. El escuadrón de Carabineros... (continuer)
Temuco, tierra de guerreros luchando por sus ideales
(continuer)
envoyé par dq82 28/5/2017 - 19:10
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Ripensa inventa

Ripensa inventa
E la track 12 dell'Album TERRA SPORCA di Ennio Rega , pubblicato da Edel Italy per Scaramuccia Music il 26/05/2017
Siamo chi non porta niente parliamo lingue sconosciute
(continuer)
envoyé par Laura 28/5/2017 - 17:53
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O My God Look!

O My God Look!
E' la track 11 di TERRA SPORCA album di Ennio Rega pubblicato da Edel Italy per la Scaramuccia Music il 26/05/2017, testo e musica dell'autore.
Organizza e svia con le promesse
(continuer)
envoyé par Laura 28/5/2017 - 17:48

Rebecca e la poliziotta zelante

Rebecca e la poliziotta zelante
Complice la papolatria molto “pop” e meno “prof” rispetto al precedente soglio, i discorsi anticlericali subiscono una marginalizzazione anche tra attivisti e militanti di gruppi laici. Queste persone - che coerentemente si impegnano per i diritti e le libertà di donne, malati, famiglie di qualsiasi tipo, etc. - alla prova dei fatti rifuggono l’anticlericalismo o per paura oppure per opportunismo politico nella maggioranza schiacciante dei casi. Si trova anzi a rincorrere all’indietro una chiesa (cattolica apostolica romana) che “timidamente” si apre a questi temi, non si sa mai poi quanto per convinzione o per spot pubblicitario. A queste persone - ingenue fino a che punto? - andrebbe insegnato che le magre libertà di diritto (poche di fatto) di cui godiamo sono state strappate da/contro quel sistema clericale che ha soffocato e ancora soffoca il pianeta (da millenni ormai). Invece no, aspettano... (continuer)
olio di ricino e manganello / fanno il mondo tutto più bello
(continuer)
envoyé par [ΔR-PLU] 28/5/2017 - 16:53
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Piero Ciampi: Don Chisciotte

Piero Ciampi: Don Chisciotte
Piero Ciampi
1975
Dentro e fuori

(Ciampi - Pavone - Marchetti)
Quando prendo la chitarra,
(continuer)
envoyé par dq82 28/5/2017 - 15:49
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Resistenza

Resistenza
Testo e musica di Luca Motto Ros
brano mai edito su album
Non posso credere che ancora ci sia gente come te,
(continuer)
envoyé par dq82 28/5/2017 - 15:19
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Smell the Roses

Smell the Roses
(2017)

Primo singolo estratto dall'album "Is This the Life We Really Want?"

The Pink Floyd legend couldn't write an anti-war anthem at a more appropriate time. His use of war imagery in his lyrics are a brutal reminder of how things aren't going too rosy right now. In addition to the catastrophic situation in Syria, a nuclear war with North Korea could be on the horizon as Trump is like a toddler with a stick poking a hornets nest.

This isn't any fluffy skirting around the edges of the issue song that hope not to offend anyone. It gets to the heart of the matter and in its lyrics portrays how the global corporate elite live these greedy lives and inhumanely kill millions for the sake of profit.

Gigwise


There's a mad dog pulling at his chain
(continuer)
27/5/2017 - 16:31
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Déjà Vu

Déjà Vu
(2014/2017)
Secondo singolo estratto dall'album "Is This the Life We Really Want?" che sarà pubblicato il prossimo 2 giugno

Per certi versi il seguito di What God Wants, la bellissima canzone in tre parti che era apparsa nel precedente album solista di Waters Amused to Death, ben 25 anni fa. Ma stavolta Waters non si chiede più polemicamente cosa voglia Dio, ma si dice, un po' come aveva fatto il nostro Gaber, "Io se fossi Dio avrei sicuramente fatto una figura migliore".

Il nostro pianeta è rovinato da guerre, avidità. Gli uomini giocano davvero a fare Dio pilotando i droni che uccidono a distanza come in un videogioco (lo stesso tema toccato dall'ex compagno David Gilmour nella sua In Any Tongue). Il tempio è in rovina, i banchieri si arricchiscono e noi umani non sappiamo fare altro che uccidere i bisonti e spianare le montagne. E il tutto si risolve in un'impressione di impotenza, in una personale depressione in cui l'autore si ritrova a sprofondare, senza amore e senza speranza.

If I had been God
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 27/5/2017 - 13:41
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The Last Refugee

The Last Refugee
(2017)
Terzo singolo che anticipa dall'album "Is This the Life We Really Want?"
Parole e musica di Roger Waters
Video di Sean Evans

Il video si apre con l'immagine di una donna, che dorme sul pavimento in un grande edificio completamente abbandonato. Comincia a ballare e in un flashback ritornano le immagini di lei che danza nella sua casa che ha dovuto abbandonare.

La donna si dirige poi verso il mare, aspettandosi di trovare la figlia che gioca nella sabbia, ma trova solo una bambola abbandonata restituita dalle onde.

Lie with me now
(continuer)
27/5/2017 - 13:15
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Pino Daniele: Stella nera

Pino Daniele: Stella nera
Stella nera

a cura di Annalisa Castellitti e Rita Duraccio

Stella nera è una delle perle dell'album Musicante, 1984, di Pino Daniele. Il disco si avvale, tra l'altro, della presenza alle percussioni del brasiliano Nanà Vasconcelos.

Il brano offre uno sguardo intimo ed accorato sulla Napoli di quegli anni e affronta, sebbene in modo molto ovattato, il tema tabù del contrabbando in mano alla camorra, fenomeno che raggiunse il suo apice negli anni a cavallo fra i Settanta e gli Ottanta del XX secolo, coinvolgendo e compromettendo un gran numero di persone. Le operazioni di importazione ed esportazione nelle città avvenivano generalmente nottetempo: le imbarcazioni uscivano dalle acque territoriali e dopo aver caricato le merci tornavano ai porti incorrendo sovente in sanzioni pecuniarie e pene detentive.

Scritta in tempo binario, Stella nera presenta una delicata, calma e malinconica... (continuer)
Chella è ‘na stella nera
(continuer)
envoyé par Alessandro Carènzan 26/5/2017 - 14:44

7 novembre 1949

7 novembre 1949
1949
Sull’aria di "sortivo dal quartiere allegramente"
Proprio il giorno dell' anniversario della Rivoluzione d'Ottobre, gli operai della « Cecchetti » sono chiamati a sostenere lo loro più dura lotta per evitare i licenziamenti minacciati La magnifica vittoria degli operai e delle donne di Portocivitanova non può passore inosservato


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo... (continuer)
Sette Novembre, alle sette della mattina,
(continuer)
envoyé par dq82 26/5/2017 - 10:29

Lo ciocco

Lo ciocco
1942
Sull’aria di "La canzone dalla sfollamento"
La criminale guerra voluta dal fascismo aveva già creato le premesse della rovina per il nostro Paese. E' questo il canto accorato dell' operaio italiano che ho dovuto "soffrire pe 'na faccio de gnocco"


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo proprietario. Sono i sorrisi, questi a cui alludiamo, di coloro che si ritengono "persone... (continuer)
Coi russi e con gli inglesi sia guerra non ci attacca
(continuer)
envoyé par dq82 26/5/2017 - 10:18

La politica e l'altare

La politica e l'altare
1950
Sull’ aria di "Sor Capanna"
Siamo nei tempi attuali, Chi non sa cosa dicono e predicono i preti in Chiesa? Ecco come la pensano gli operai.


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo proprietario. Sono i sorrisi, questi a cui alludiamo, di coloro che si ritengono "persone per bene" e che si ritengono gli unici depositori ed intenditori di prose e di versi.
A costoro vogliamo... (continuer)
La fame che va in giro lo sappiamo,
(continuer)
envoyé par dq82 26/5/2017 - 10:10

I° maggio

I° maggio
1926-1927

In piena dittatura fascista. Guai a festeggiare il I. Maggio… E gli operai venivano costretti ad iscriversi nel sindacati fascisti. Ma « Pietruccio» cantava e . . . . sferzava i gerarchi


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo proprietario. Sono i sorrisi, questi a cui alludiamo, di coloro che si ritengono "persone per bene" e che si ritengono gli unici depositori... (continuer)
Una volta ricordi il I Maggio
(continuer)
envoyé par dq82 26/5/2017 - 10:01

In occasione della guerra d'Africa

In occasione della guerra d'Africa
1935-1936

Sull’aria di «Faccetta nera».
Miseria. umiliazioni, buste vuote ogni quindicina, barbaro sfruttamento, ecc. Questa la vita degli Operai nei 1935. Ed il fascismo parte per civilizzare gli abissini


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo proprietario. Sono i sorrisi, questi a cui alludiamo, di coloro che si ritengono "persone per bene" e che si ritengono gli unici... (continuer)
Più su de lo Moli c’è 1’ officina,
(continuer)
envoyé par dq82 26/5/2017 - 09:39
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Filastrocca del precario

Filastrocca del precario
Chanson italienne – Filastrocca del precario – Disabilié – 2015
Texte et musique : Stefano Onnis

La comptine du précaire est une chanson, inspirée d’une comptine populaire d’origine toscane.
Comme celle-ci , il emploie les lettres de l'alphabet pour jouer avec les mots et endormir un enfant, l’idée est de renverser complètement cette image à partir du fait que tous les mots liés à l’actuelle condition de précarité ouvrière n’ont vraiment rien à voir avec la « bonne nuit et les rêves d’or »…

Dialogue maïeutique :

Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson qui est une comptine, c’est-à-dire une de ces chansons qu’on chante aux enfants avant qu’ils s’endorment et même, pour qu’ils s’endorment. Ce sont des chansons qui racontent de jolies histoires, question d’apaiser l’esprit agité du bambin.

Oh, dit Lucien l’âne, des comptines, des litanies, des ritournelles, des cantilènes, des lallations,... (continuer)
ABÉCÉDAIRE DU PRÉCAIRE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/5/2017 - 23:21
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Aqualung

Aqualung
Gran bel lavoro , e' un pezzo che ho sentito centinaia di volte ed e' la prima volta che leggo la tua traduzione , mi fa piacere anche l'aver sottolineato l'assolo di chitarra che e' stupendo (sono un chitarrista del 68) . i ragazzi dovrebbero ascoltare di piu' questa musica.
Antonio P. 20/5/2017 - 15:31
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Tri Yann: De Nivôse en Frimaire

Tri Yann: De Nivôse en Frimaire
Riccardo, tra l'altro, una curiosità: in certe parti del testo il brano seguente a questo "A matine à la télé" richiama alcune parole di "Les 7 jours de mai" dei Malicorne, brano d'apertura di "Le Bestiaire" disco tra l'altro, assolutamente assente dal sito, l'ultimo che fecero in ambito folk e in cui come fa intendere chiaramente il titolo la fanno da protagonisti gli Animali con le loro valenze simboliche e la loro magia. Mi sovviene adesso che all'epoca assistetti a un loro concerto a Milano, al Teatro Cristallo, era autunno e appunto presentavano questo disco. Erano in sette, vestiti di bianco, probabilmente per offrire una nuova identità di gruppo e presentarsi tutti allo stesso livello, dei membri originali non erano rimasti che Gabriel e Marie, curioso era che invece vennero accusati di fare setta, in Spagna addirittura in una conferenza stampa un giornalista chiese loro se appartenessero... (continuer)
Flavio Poltronieri 20/5/2017 - 14:34
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Complainte de Marion du Faouët

Complainte de Marion du Faouët
Riccardo, scusami, (non vorrei sembrarti esageratamente pignolo) ma l'ultima parola di questa canzone è "vermeil" (e non "merveille")? Anche perchè "collo" in francese è un sostantivo maschile e "collo meraviglioso" sarebbe "cou merveilleux" e non "cou merveille" che potrebbe forse essere una licenza poetica ma grammaticamente scorretto. "Collo vermiglio" è quel che cantano i Tri Yann comunque, rimando perfettamente: soleil/vermeil.

A wir galon.
F.
Flavio Poltronieri 20/5/2017 - 11:42
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Les poètes de sept ans

Les poètes de sept ans
I POETI DI SETTE ANNI
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/5/2017 - 09:33

Riccardo Venturi: Noticiário do estrangeiro

Riccardo Venturi: Noticiário do estrangeiro
Il testo in italiano
(Di molti anni dopo, e anch'esso lo si trova qui)
NOTIZIARIO DALL'ESTERO
(continuer)
19/5/2017 - 03:40
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Hunger Strike

Hunger Strike
in memoria di Chris Cornell (1964-2017)
SCIOPERO DELLA FAME
(continuer)
envoyé par Lorenzo 18/5/2017 - 23:43
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Répression

Répression
Caro Bernart Bartleby, fra le tante sue meraviglie (anche in questo disco tipo "Camarade-Curé"), non è questo uno dei miei brani preferiti della grande Colette Magny, comunque ecco la parte inspiegabilmente mancante, in tre brani di quel coraggioso e lontano(anzi, antico, come dicono i giovani d'oggi) LP suonava anche il mio caro amico François Tusques con cui ancora sono in contatto:

Douce majorité silencieuse, pas d'opinion, pas de délit d'opinion,
pas de répression, pas de répression
A votre avis, pourquoi on met pas Jean-Paul Sartre en prison?
pas de répression
C'est pas un homme convenable, a refusé le prix Nobel, respecte pas les institu-tu-tions et qu'est-ce qu'il fout sur un tonneau chez Renault?
Chacun à son poste: nous, c'est les trottoirs
Je m'ennuie
Répression, répression, répression

P.S. così ad orecchio direi che anche la riga: "Les trottoirs c'est pour nous, la rue elle est à vous" contiene una inesattezza infatti lei canta: "Les trottoirs c'est pour nous, la rue elle est à nous"
Flavio Poltronieri 18/5/2017 - 19:12
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Tränen des Vaterlandes / Anno 1636

Tränen des Vaterlandes / Anno 1636
LARMES DE LA PATRIE
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/5/2017 - 14:51
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The Lee Shore

The Lee Shore
Mi scuso per il ritardo, purtroppo solo ora ho visto i commenti e sono assolutamente d'accordo con voi. In effetti David Crosby è americano e là "I dove" è usato per dire "mi sono tuffato". Il tutto, così, gira effettivamente meglio:

"Quando mi sono svegliato questa mattina,
Mi sono tuffato sotto la mia casa galleggiante,
Giù, lungo il suo lato aggraziato,
Nella corrente che cambiava,
Per guardare il girovagare dei pesci marini".

Sono anche d'accordo sul doppio senso di "turning tide". La "rotazione della marea" è letteralmente il cambiamento della marea da alta a bassa, o viceversa. "Turning of the tide" in effetti si usa per indicare un cambiamento da un corso di eventi precedentemente stabile.

Per quanto riguarda l'ultimo commento di Paolo, è tutto vero quel che dice, ma specificherei che questa resta principalmente una canzone contro la guerra. Non dimenticherei insomma le pressioni... (continuer)
Enrico 18/5/2017 - 13:10
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Finì la guerra

Finì la guerra
Chanson italienne – Finì la guerra – Dodi Moscati – 1997

C’est l’occasion de rappeler que durant la guerre de 1915-18, les étudiants se proclamèrent interventionnistes.


Dialogue maïeutique

Lucien l’âne mon ami, voici une canzone dont le titre ne demande pas vraiment d’explication et je pense que tu ne m’en demanderas pas. Ce qui nous permettra de commencer notre dialogue maïeutique par une interrogation étonnée à propos du commentaire lapidaire du commentateur italien à mon sens trop général qui désigne les « étudiants » comme « interventionnistes » durant la guerre de 1915-18. D’abord, il convient de préciser ici que s’il s’agit d’étudiants, ce sont les étudiants italiens dont il est question.

En effet, Marco Valdo M.I. mon ami, ça paraît surprenant vu de maintenant – un siècle plus tard et après les grands mouvements étudiants contre la guerre au Vietnam et qui ont marqué l’année 1968,... (continuer)
FINI LA GUERRE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/5/2017 - 12:45
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Los muros

Los muros
Los Muros (The Walls), un digno paisaje onírico del desierto, es emblemático del arte de Aziza. La letra se transforma desde una condena de las fortificaciones de arena, que Marruecos ha erigido a lo largo de la frontera con los territorios del Sahara Occidental (para prevenir un regreso de los saharauis a su tierra), en un reconocimiento de que mientras losmuros son trágicamente universales, también existe el espíritu imaginativo que nos anima a trascenderlos.
LOS MUROS
(continuer)
envoyé par Dq82 18/5/2017 - 10:28
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Pourquoi ces canons

Versione italiana di Beppe Chierici e Daisy Lumini in "La cattiva erba" del 1970.
Pourquoi ces canons

La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.

Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo mai riusciti a trovarlo. L'edizione era assai scarna, quindi priva dei... (continuer)
PERCHÈ QUEI CANNONI?
(continuer)
envoyé par Dq82 18/5/2017 - 08:33
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Aurons-nous point la paix ?

Versione italiana di Beppe Chierici e Daisy Lumini in "La cattiva erba" del 1970.
Aurons-nous point la paix ?
Autori: Beppe Chierici, Olivier De Magny, Daisy Lumini


La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.

Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo mai riusciti... (continuer)
NON AVREMO MAI LA PACE, FRATELLO?
(continuer)
envoyé par B.B. + Dq82 18/5/2017 - 08:17
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Esplosioni nucleari a Los Alamos

Esplosioni nucleari a Los Alamos
AH, dunque sei in Belgio?! Interessante, ero convinto tu fossi in Francia...
Flavio Poltronieri 17/5/2017 - 18:39
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Story Of Isaac

Story Of Isaac
Grazie Krzysiek
conosco il gruppo e possiedo sia Piosenki W. Wysockiego che To Meski Swiat (dove di Cohen interpretano solo Memories nella traduzione di Zembaty e di Tom Waits e Volodia un paio di brani ciascuno). Delle canzoni di quest'ultimo in polacco devo dirti che preferisco le interpretazioni di altri: Pawet Orkisz, Artur Vanyan o Andrzej Kolakowski per esempio, comunque sono sempre interessato e curioso di ascoltarne di nuove, nel mio archivio ho una quindicina di cd polacchi interamente dedicati a VYsocki, oltre naturalmente al triplo cofanetto 55 x, tienimi informato su nuove uscite, grazie di cuore da una terra dove al contrario gliene sono stai dedicati ....due!!! e "per miracolo"!! (non ti dico le difficoltà)
VIVA I POLACCHI
Flavio Poltronieri 17/5/2017 - 18:27




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