Niente da fare: questa canzone, dal 17 aprile 2005, resiste a ogni tentativo di trovarne il testo originale greco. Anche oggi, nell'ambito di una certa ristrutturazione e ampliamento a fondo dell'Ελληνικό Τμήμα, è stato fatto il periodico tentativo infruttuoso. A questa canzone, però, con un bel po' di errori ortografici nel greco sia pur traslitterato, si accenna in questo articolo del 2015 (di carattere prevalentemente economico!) da Scritture, il blog di Claudio Comandini.
Mi sono accorto, senz'altro con colpevole ritardo, che le informazioni riportate da Comandini non potevano provenire che da una fonte: il disco Atene in piazza del 1968, che per ventura possiedo. Non avevo mai pensato a trascriverne le note, che gettano comunque qualche luce su questa misteriosa canzone partigiana:
"Venne l'8 settembre 1943. Dopo pochi giorni si videro passare per le vie della città [Atene, ndr]... (continuer)
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 16/5/2017 - 13:23
Riccardo, quel disco ce l'ho anch'io. Praticamente l'hai "rubato" al banchino dell'Istituto de Martino durante la fiera del libro anarchico e me l'hai consegnato... Volendo potrei fare un video di fortuna suonandolo e riprendendo il giradischi.
Detto fatto. Inserito il video! Non di ottima qualità e ad un certo punto si sente anche che ho sbattuto il piede nella scrivania. Ma magari con questo riesci anche a trascrivere il testo...
Un dettaglio che mi sembra non sia stato sottolineato è che Isacco aveva nove anni quando suo padre lo portò sul monte Moriah e nove anni aveva Leonard Cohen quando suo padre Nathan morì. E fu in quel momento che il bambino scrisse la sua prima poesia.
Caro Krzys, sappi che è la canzone stessa che ti ha già risposto: il pavone che dona l'immagine finale spalancando la ruota in segno di vittoria in molte culture e anche in natura è un simbolo di lotta e di ripristino della giustizia.
P.S.
Avrei un piacere da chiederti: da parecchi anni stò cercando un mini-cd polacco omaggio a Cohen dal titolo: ROMA TEATR MUZYCZNY - COHEN senza risulatato. L'ultima volta che sono stato a Varsavia mi sono recato a cercarlo in quel teatro che si trova in ul. Nowogrodzka 49, ma invano. Puoi aiutarmi tu a trovarne una copia? Grazie mille.
ciao, sono Roberto Villani, il nipote di Ezio e la mia bimba (coautrice della canzone) si chiama Lara.
stavo per inserire il testo della canzone ed ho visto che lo avevate già fatto voi. Grazie mille!
vi giro il testo preciso ed altre informazioni su Ezio Villani:
Ezio Villani – Galliera (BO) 1892 – Roma 1955
Socialista (prima nel PSI poi nel PSLI), sindacalista, antifascista, partigiano nella “Matteotti”, Padre Costituente.
Redattore de “l’Avanti”, “l’Umanità” e “la Scintilla” (in clandestinità durante il ventennio)
Marito di Ghiglione Alfonsina (Sina), padre di Anselmo (Lilli), Bianca, Pier Augusto (Piero) che è il papà ed il nonno degli autori.
Chanson italienne – Esplosioni nucleari a Los Alamos – Marco Ongaro – 2004
(Version corrigée)
Comme d’habitude, Lucien l’âne mon ami, je sais que tu vas me poser la question rituelle à propos de l’étrangeté de ce titre incongru. Et tu auras raison. Comme d’habitude aussi, je vais commencer par te dire que ma traduction ou plus exactement, ma version française de la canzone n’est pas tout à fait conforme à l’originale italienne. Et comment le pourrait-elle ? C’est une absurdité d’imaginer qu’elle pourrait l’être. Il y a mille raisons à ça et la principale, c’est que pour refléter exactement un texte, il n’y a pas d’autre voie que de le recopier tel quel. À partir de là, comme d’habitude, je rappellerai la raison essentielle pour laquelle je me bricole des versions françaises de textes conçus en d’autres langues et là, c’est tout aussi évident, c’est parce que je ne les comprends pas et... (continuer)
EXPLOSIONS NUCLÉAIRES À LOS ALAMOS (continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 14/5/2017 - 22:20
cher Marco Valdo, je respecte toutes les interprétations, mais pourquoi "John Ford passa" et
"John Wayne NOUS passa"?????? et aussi
"Clark Gable NOUS passa" et
"Marilyn Monroe NOUS passa"??????
En italien CI PASSO' signifie qu'il est passé par la, (dans ce cas "CI" n'a rien à voir avec NOUS) donc seule la ligne de john ford est traduit correctement...........
Dans la base de Los Alamos, il a été conçu et construit la première bombe américaine.
D’abord, merci beaucoup Flavio de ces excellentes remarques.
Ton intervention prouve plusieurs choses :
La première, c’est que tu as lu le texte.
La seconde, c’est que comme il est dit dans le commentaire (« D’aucuns imaginent ingénument que je connais d’autres langues que le français. Ils se trompent. »), je ne connais pas l’italien. Et il faut parfois corriger ce que je fais ; alors corrigeons. Et merci encore au correcteur.
Cela dit, je ne fais pas de traduction – jamais ; je me « bricole une version française », que j’offre à lire à d’autres, s’ils le désirent. Il y a donc sans doute un certain écart entre le texte de départ et la version française ; mais n’est-ce pas pareil pour n’importe quelle traduction ?
Cela dit, si je comprends bien, il suffit de supprimer ce « nous » ennuyeux et superfétatoire pour que le texte soit meilleur. Alors, supprimons-le et la version française... (continuer)
Caro Marco Valdo, è meglio che io ti parli in italiano perchè non vorrei che questo sembrasse un dialogo a due, tanto tu lo comprendi. Sono d'accordo con te su tutto quello che hai scritto, così d'accordo che il mio primo disco omaggio a Cohen si intitolava infatti "Com(m)e trad(u)ire Leonard Cohen"....Mi sono permesso di intervenire solamente perchè in questo caso si tratta di un testo dell'autore Marco Ongaro. Devi sapere che noi due ci conosciamo da circa 40 anni e di tutte le sue canzoni io curo un archivio privato che ne contiene centinaia e centinaia di inedite, eseguite solamente in pubblico e mai inserite nei dischi. Inoltre insieme abbiamo realizzato la versione italiana anche di una cinquantina di canzoni di Cohen e io ho avuto il piacere di parlare di esse direttamente con Leonard, tanti annni fa all'Hotel Palace di Milano. Quella del titolo è una "licenza", non è da prendere alla... (continuer)
La versione autonoma albanese si intitola allo stesso modo di quella greca: “Danza di Zalongo”. E' necessario notare che l'episodio viene considerato in Albania come appartenente alla nazione albanese, anche se si fa menzione della “versione greca” della canzone. Da notare che, ad un certo punto, la canzone dice: "È perché siamo albanesi / che moriamo danzando"; Sofia Vembo, invece, parla delle "Donne greche di Zalongo". Il testo è ripreso da sq.wikipedia.
VALLJA E ZALLONGUT (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 16/5/2017 - 05:04
Per quanto possa sembrare incredibile, della "Danza di Zalongo" un ignoto wikipediano thailandese si è occupato di scrivere una traduzione nella sua lingua materna (pagherei per sapere come si dice "Zalongo" e "Souli" in thai). Proviene ovviamente da th.wikipedia. E' la prima, e sicuramente sarà l'ultima volta che firmerò come Ελληνικό Τμήμα qualcosa in thailandese. [RV]
ระบำซาลองโก (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 16/5/2017 - 05:39
Un'antica pagina che è stata non "risistemata", ma letteralmente rifatta di sana pianta, tra storia e leggenda. Una canzone creduta da tutti "popolare" mentre ha degli autori, ma che è divenuta "popolare" comunque in ogni senso. Poiché se ne parla anche nell'introduzione scritta dopo dodici anni dall'inserimento (i famosi "tempi lunghi" delle CCG...), come ultimo contributo ecco un vero e proprio fumetto (o comunque storia illustrata popolare) ispirato all'episodio:
L'immagine potrà servire a chiarire meglio quanto detto nell'introduzione, e come la “cultura popolare” si impadronisce di episodi sospesi tra realtà e leggenda. Nella storia illustrata si assiste ad un vero e proprio “lancio del bambino” con tanto di “woooosh” e posa da lanciatrice di una madre (le prime due strisce), mentre nella terza l'anziana donna fa letteralmente da ferrea coreografa (o allenatrice...), ordinando: “E'... (continuer)
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 16/5/2017 - 05:50
Per Stratos Diamandis, se ci legge. Grazie per il tuo/vostro contributo anche se lo facciamo con tre mesi di ritardo: con la massima sincerità, questo sito è oramai talmente vasto che a volte non ci accorgiamo subito dei contributi. Cerchiamo di rimediare risistemando il testo in base all'ascolto, soprattutto riportando il testo greco nell'alfabeto greco (la trascrizione è stata riportata in nota) e fornendone una traduzione italiana. Grazie ancora e, speriamo, a risentirci presto!
Esce oggi il video di AMBARADAN, il "perfido" tormentone estivo che anticipa "Mare Nero" - il CD che invece uscirà il 6 giugno. L'ha girato Riccardo Pittaluga all'XM24, Centro Sociale attivissimo nella controcultura nazionale, oggi pesantemente a rischio di sgombero e a cui va tutta la nostra solidarietà.
'Ambaradan' è una parola divertente del nostro linguaggio, che usiamo per significare un allegro disordine, una compagnia fragorosa. In realtà il suo profumo esotico viene da una zona dell’Etiopia, dove le truppe coloniali italiane ingaggiarono cruente battaglie e compirono orrende stragi. 'Ambaradan' è perciò una canzone con una musica ritmata e allegra, un incedere da tormentone radiofonico, e con un testo nutrito di humor nero, di Storia e di frecciatine al razzismo passato e presente.
15/5/2017 - 20:32
Il testo della nuova incisione, un po' diverso da quello pubblicato qui
(ad esempio "siamo tornati immemori e vivi / a scrivere il mito dei bravi italiani")
Si, in effetti era piu' questione di nero d'avola che necrologi.
Che fine io?
Ho deciso di dedicarmi alla campagna.
Coltivo pretesti.
E caco il cazzo all'ombra.
alsalto 14/5/2017 - 22:58
Mi ricordi un po' il cittadino di "Jean de Florette" di Marcel Pagnol (Gérard Depardieu nel film), che si dà alla campagna per "cultiver de l'authentique". Lo sente uno dei due contadinacci veri, naturalmente stronzi e avidi (Daniel Auteuil) e dice al padre (Yves Montand) che il cittadino incampagnato "cultive des lotantiques", piante misteriosissime. Mi raccomando, se puoi mandami un po' di conserva di pretesti, secondo me ci viene un sugo buonissimo!
Quanto al resto, si vede che i pretesti hanno anche un'ottima funzione lassativa. Lo avevo sempre pensato. Salud!
Analoga a questa canzone vi è "Der treue Husar" (in inglese The Faithful Hussar o the Faithful Soldier), prima testimonaninza data da un foglio del 1781
Il bravo soldatino va alla guerra, la sua amata di ammala e muore lontano da lui.
Qui nella versione da Path of Glory di Stanley Kubrick
3h. Versione trilingue (spagnolo, esperanto, francese) de "A las barricadas" di Jean-Marc Leclercq (JoMo, 1998) 3h. Trilingual version of "A las barricadas" (Spanish, Esperanto, French) by Jean-Marc Leclercq (JoMo, 1998) Album: JoMo kaj Liberecanoj
Secondo me Miseria nera non è la cover di questo brano.
Tanto più che nei credits è citato il solo autore italiano delle musiche, Gino Santercole, e nessun altro.
L'unica cover di Celentano dovrebbe essere quindi "L'Ascensore"
Maurizio Sereni 15/5/2017 - 07:22
Ho riascoltato "Miseria nera" di Celentano e anche secondo me ha ragione Maurizio Sereni: non è una cover di "Sixteen Tons".
Però i crediti sono a Gino Santercole, Luciano Beretta e Miki Del Prete.
Forse andrebbe creata una pagina autonoma per "Miseria nera"...
Mi sono accorto, senz'altro con colpevole ritardo, che le informazioni riportate da Comandini non potevano provenire che da una fonte: il disco Atene in piazza del 1968, che per ventura possiedo. Non avevo mai pensato a trascriverne le note, che gettano comunque qualche luce su questa misteriosa canzone partigiana:
"Venne l'8 settembre 1943. Dopo pochi giorni si videro passare per le vie della città [Atene, ndr]... (continuer)