L'uomo che viaggiò nel tempo
Guardando le dita muoversi compose nuovi codici,
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envoyé par Leoskini 13/5/2017 - 21:38
Martino e il ciliegio
….e Martino che da bimbo s’era fatto guerriero
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envoyé par Leoskini 13/5/2017 - 21:32
The Lonesome Death Of Hattie Carroll
Versione francese di Hugues Aufray sull'album Chante Dylan (1965)
William Zanzinger a tué Hattie Carroll
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envoyé par dq82 13/5/2017 - 18:44
Ballad Of Hollis Brown
Versione francese di Hugues Aufray sull'album Chante Dylan (1965)
LA BALLADE DE HOLLIS BROWN
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envoyé par dq82 13/5/2017 - 18:39
There But For Fortune
Luciano Beretta - Flavio Carraresi - Jonathan & Michelle [1967]
Il milanese Luciano Beretta (1928-1994; da molte parti indicato erroneamente come “Baretta”, forse per influsso del famoso telefilm poliziesco?) è stato un paroliere importante, seppure non noto ai più: particolarmente prolifica la sua collaborazione con il “Clan di Celentano”. Assieme all'altro paroliere, il fiorentino Flavio Carraresi (1930-1982) (anche batterista nel gruppo dei Romans, compositore e, occasionalmente, cantante con il nome d'arte di Dunnio), scrisse nel 1967 questa cover di There But for Fortune che comincia a inserirsi, seppur blandamente, nel filone della “canzone di protesta” italiana, allora agli albori. Occorre naturalmente riferirsi all'epoca, ma si tratta della prima cover italiana che mantiene almeno un po' lo spirito dell'originale. Fu affidata al duo Jonathan & Michelle, formato dal livornese... (continuer)
Il milanese Luciano Beretta (1928-1994; da molte parti indicato erroneamente come “Baretta”, forse per influsso del famoso telefilm poliziesco?) è stato un paroliere importante, seppure non noto ai più: particolarmente prolifica la sua collaborazione con il “Clan di Celentano”. Assieme all'altro paroliere, il fiorentino Flavio Carraresi (1930-1982) (anche batterista nel gruppo dei Romans, compositore e, occasionalmente, cantante con il nome d'arte di Dunnio), scrisse nel 1967 questa cover di There But for Fortune che comincia a inserirsi, seppur blandamente, nel filone della “canzone di protesta” italiana, allora agli albori. Occorre naturalmente riferirsi all'epoca, ma si tratta della prima cover italiana che mantiene almeno un po' lo spirito dell'originale. Fu affidata al duo Jonathan & Michelle, formato dal livornese... (continuer)
FAMMI VEDERE
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envoyé par dq82 13/5/2017 - 12:23
Problem, Reaction, Solution
(2008)
Album: Sharing Space
Album: Sharing Space
Through my heart
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13/5/2017 - 00:34
Ni Dieu ni maître
Album: Une Goutte de miel dans un litre de Plomb (2009)
Né Dio, né padrone, come cantava Léo Ferré. Contro tutte le religioni che trasformano le loro menzogne in strumenti di oppressione e di morte.
Né Dio, né padrone, come cantava Léo Ferré. Contro tutte le religioni che trasformano le loro menzogne in strumenti di oppressione e di morte.
Dis moi à quoi ça sert vraiment d'avoir la foi éperdument
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13/5/2017 - 00:07
Parcours:
Antiwar Anticléricale
(Walk Me Out In The) Morning Dew
La versione italiana interpretata del gruppo beat italiano I Corvi, quelli di “Un ragazzo di strada”
La cover di “Morning Dew” fu scritta nel 1968 da Angelo Ravasini
Testo trovato sul blog musicale Verso la Stratosfera, leggermente corretto all'ascolto
Testo trovato sul blog musicale Verso la Stratosfera, leggermente corretto all'ascolto
QUESTO È GIUSTO
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envoyé par Bernart Bartleby 12/5/2017 - 21:50
There But For Fortune
La versione italiana scritta da Francesco Specchia e Giordano Falzoni e interpretata da Maria Monti nel suo disco del 1972 intitolato “Maria Monti e i contrautori”. [BB]
Forse “pentito” del massacro del 1966 affidato agli incolpevoli Tony Cucchiara e Nelly Fioramonti -ma era all'epoca prassi comune-, il paroliere Francesco Specchia (l'autore, fra l'altro, di Come ti vorrei, morto novantenne a Milano nel 2019) scrisse ben altra versione, nel 1972, per Maria Monti (assieme all'artista Giordano Falzoni). [RV]
NON È SOLO UN CASO
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envoyé par Bernart Bartleby 12/5/2017 - 20:31
Luna tucumana
Traduzione italiana di Alessio Lega tratta dal nuovo disco di Ginevra Di Marco "La rubia canta la negra" dedicato alle canzoni di Mercedes Sosa
LUNA TUCUMANA
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12/5/2017 - 18:49
Βαρέθηκα
Quasi sette anni fa, Gian Piero Testa temeva, a proposito del titolo dell'album di cui è stata ripresa questa canzone, di "avere preso una cantonata"; naturalmente, non era così. Lo spiega lo stesso Asimos sulla copertina dell'album: ΞΑΝΑΠΕΣ = αυτός που δε μπήκε ("colui che non è entrato", o "che non è riuscito a entrare"). Casomai, vista l'immagine della coppa del mondo di calcio che sta sulla medesima copertina, si potrebbe rendere: "Chi non si è qualificato".
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 12/5/2017 - 18:24
The Gunner's Dream
IL SOGNO DELL'ARTIGLIERE
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envoyé par Bernart Bartleby 12/5/2017 - 17:52
Imagine
ROMAGNOLO / ROMAGNA DIALECT (ITALIAN)
Traduzione in dialetto romagnolo dal blog Mazapegul. Volume porco e distorsione baghina
A translation into the dialect of Romagna (Italy) reproduced from the blog Mazapegul. Volume porco e distorsione baghina [BB]
A translation into the dialect of Romagna (Italy) reproduced from the blog Mazapegul. Volume porco e distorsione baghina [BB]
PENSA UN PO
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envoyé par Bernart Bartleby 12/5/2017 - 17:34
Caserio passeggiava per la Francia
anonyme
"Caserio passeggiava per la Francia" interpretata da Romolo Valli
Nel 1968, durante una puntata del "Delia Scala Show" televisivo, il grande attore teatrale e cinematografico reggiano Romolo Valli (1925-1980) si esibì in un inaspettato "sketch" interpretando tre strofe del "Caserio passeggiava per la Francia" nelle vesti di un anarchico; lo sketch fu poi ripresentato nel 1976 durante una puntata di "Ieri e Oggi" condotta da Mike Bongiorno e alla quale interveniva anche la cantante napoletana Marina Pagano. Nello sketch, Romolo Valli "trasforma" Sante Caserio in un anarchico romagnolo (cantando, ovviamente, con accento romagnolo), ma è anche possibile che, in Emilia Romagna, Caserio fosse veramente creduto del posto.
Nel 1968, durante una puntata del "Delia Scala Show" televisivo, il grande attore teatrale e cinematografico reggiano Romolo Valli (1925-1980) si esibì in un inaspettato "sketch" interpretando tre strofe del "Caserio passeggiava per la Francia" nelle vesti di un anarchico; lo sketch fu poi ripresentato nel 1976 durante una puntata di "Ieri e Oggi" condotta da Mike Bongiorno e alla quale interveniva anche la cantante napoletana Marina Pagano. Nello sketch, Romolo Valli "trasforma" Sante Caserio in un anarchico romagnolo (cantando, ovviamente, con accento romagnolo), ma è anche possibile che, in Emilia Romagna, Caserio fosse veramente creduto del posto.
Riccardo Venturi 12/5/2017 - 13:31
Il pianto dell'asino
Chanson italienne – Il pianto dell’asino – Skassapunka – 2017
Dans silence de la nuit, dans l’obscurité complice de l’homme, un pleur déchire les tympans endormis d’une ville qui dort. Nous venons d’un quartier de la périphérie nord de Milan, qui le jour montre un visage souriant, bien-pensant et de nuit se cache, en faisant place au braiment d’un âne qui, vraiment, presque tous les soirs parcourt les rues du village, comme s’il criait de douleur pour ses conditions et celles du monde dans lequel il vit. Notre ville est aussi le domicile de beaucoup de travailleurs, étant une zone industrielle, une classe ouvrière poussée à la recherche de l’embourgeoisement, au refus de son état, bombardée de centres commerciaux les plus gros du monde et des cochonneries de l’EXPO, rendue docile et domestiquée par le moralisme du moyen âge du vingt et unième siècle. L’âne est la métaphore de cette classe,... (continuer)
Dans silence de la nuit, dans l’obscurité complice de l’homme, un pleur déchire les tympans endormis d’une ville qui dort. Nous venons d’un quartier de la périphérie nord de Milan, qui le jour montre un visage souriant, bien-pensant et de nuit se cache, en faisant place au braiment d’un âne qui, vraiment, presque tous les soirs parcourt les rues du village, comme s’il criait de douleur pour ses conditions et celles du monde dans lequel il vit. Notre ville est aussi le domicile de beaucoup de travailleurs, étant une zone industrielle, une classe ouvrière poussée à la recherche de l’embourgeoisement, au refus de son état, bombardée de centres commerciaux les plus gros du monde et des cochonneries de l’EXPO, rendue docile et domestiquée par le moralisme du moyen âge du vingt et unième siècle. L’âne est la métaphore de cette classe,... (continuer)
LE PLEUR DE L’ÂNE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 11/5/2017 - 20:16
Perfect Sense
Ho scoperto da poco questi testi di waters. Ne sono rimasto incantato.credo di non aver ascoltato in vita mia, e sono vecchio,ul album del genere. Grandioso
Franco corucci 11/5/2017 - 18:47
Terra
1993
Terra” non è altro che un’onesta traccia in stile eurodance corredata da qualche elemento trance, caratterizzata però da una componente alquanto bizzarra: è cantata (o forse sarebbe meglio dire recitata) in italiano. Con uno strano accento, è vero, ma pur sempre italiano.
Questo in barba all’imperante moda dell’epoca che imponeva anzitutto l’inglese come lingua abbligatoria, una strofa rappata da voce maschile e il ritornello cantato da voce femminile. Ma qui il mistero s’infittisce perché, se ai tempi l’Italia si ritrovava al centro dell’attenzione per le produzioni di musica dance (sic!) ed era in grado di attrarre ed esportare i suoi prodotti in modo molto influente anche sui mercati esteri, sugli Onda del Futuro non si sa molto, le notizie sono poche e confuse eppure, a parte il linguaggio utilizzato, nulla sembra indicare una loro provenienza dalla nostra penisola.
Dietro questo... (continuer)
Terra” non è altro che un’onesta traccia in stile eurodance corredata da qualche elemento trance, caratterizzata però da una componente alquanto bizzarra: è cantata (o forse sarebbe meglio dire recitata) in italiano. Con uno strano accento, è vero, ma pur sempre italiano.
Questo in barba all’imperante moda dell’epoca che imponeva anzitutto l’inglese come lingua abbligatoria, una strofa rappata da voce maschile e il ritornello cantato da voce femminile. Ma qui il mistero s’infittisce perché, se ai tempi l’Italia si ritrovava al centro dell’attenzione per le produzioni di musica dance (sic!) ed era in grado di attrarre ed esportare i suoi prodotti in modo molto influente anche sui mercati esteri, sugli Onda del Futuro non si sa molto, le notizie sono poche e confuse eppure, a parte il linguaggio utilizzato, nulla sembra indicare una loro provenienza dalla nostra penisola.
Dietro questo... (continuer)
Terra
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envoyé par Dq82 11/5/2017 - 17:03
The Phony King of England
Το τραγούδι αυτό για τον βασιλιά θα το τράγουδούν συχνά
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envoyé par dq82 11/5/2017 - 12:30
The Phony King of England
העולם ישיר על מלכנו גם כעבור מאות שנים
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envoyé par dq82 11/5/2017 - 12:28
The Phony King of England
ONA SAHTE İNGILIZ KRALI DIYECEKLER
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envoyé par dq82 11/5/2017 - 11:33
Finì la guerra
Nell'ultimo album dell'artista toscana scomparsa nel febbraio del 1998, intitolato “Bacio di cane bacio di gatto”, con il gruppo tosco romagnolo dei Mazapegul (che si sciolsero nel 1999 in seguito alla scomparsa in un incidente stradale del frontman Daniele “Dido” Di Domenico).
B.B. 11/5/2017 - 11:20
Coro dell’ultimo atto
[1945]
La poesia che significativamente chiude la prima edizione della raccolta “Foglio di via e altri versi”, pubblicata nel 1946 e contenente versi composti da Fortini tra il 1938 ed il 1945.
Il testo l'ho trovato in una recente tesi di laurea, quella di Bernardo De Luca intitolata “Foglio di via e altri versi di Franco Fortini. Edizione critica e commentata”, discussa nel 2016 presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II.
L’ultima poesia della prima edizione di Foglio di via, sin dal titolo allude alla sua funzione conclusiva, suggerendo, attraverso la metafora drammatica, la chiusura di un percorso narrativo. Inoltre, sempre nel titolo abbiamo una seconda indicazione particolarmente significativa: la raccolta, infatti, si conclude con un componimento dall’impostazione corale, sulla scorta di testi quali il Coro dei deportati e il Canto degli ultimi partigiani.
Datata 1945,... (continuer)
La poesia che significativamente chiude la prima edizione della raccolta “Foglio di via e altri versi”, pubblicata nel 1946 e contenente versi composti da Fortini tra il 1938 ed il 1945.
Il testo l'ho trovato in una recente tesi di laurea, quella di Bernardo De Luca intitolata “Foglio di via e altri versi di Franco Fortini. Edizione critica e commentata”, discussa nel 2016 presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II.
L’ultima poesia della prima edizione di Foglio di via, sin dal titolo allude alla sua funzione conclusiva, suggerendo, attraverso la metafora drammatica, la chiusura di un percorso narrativo. Inoltre, sempre nel titolo abbiamo una seconda indicazione particolarmente significativa: la raccolta, infatti, si conclude con un componimento dall’impostazione corale, sulla scorta di testi quali il Coro dei deportati e il Canto degli ultimi partigiani.
Datata 1945,... (continuer)
Dunque fra poco tutto sarà compiuto
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envoyé par Bernart Bartleby 11/5/2017 - 09:14
La ballata dell'Ardizzone
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
11-05-2017 04:14
11-05-2017 04:14
ΜΠΑΛΑΝΤΑ ΓΙΑ ΤΟΝ ΑΡΝΤΙΤΣΟΝΕ
(continuer)
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11/5/2017 - 04:15
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Soutak
A Gdeim Izik attivisti Saharawi posero un campo di protesta il 9 ottobre 2010. Durante la protesta si passò da qualche centinaio di tende ad alcune migliaia. Se inizialmente le istanze erano solo contro la povertà, la discriminazione e le violazioni dei diritti umani contro il popolo Saharawi successivamente la protesta si è evoluta in una vera e propria richiesta di indipendenza. Il 24 ottobre la polizia marocchina sparò contro un mezzo che stava entrando nel campo uccidendo un ragazzo di 14 anni. L'8 novembre il campo fu smantellato, sgombero che si concluse con 18 morti e 176 feriti, oltre a 3000 arresti. Alcuni processi sono ancora in corso