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Avec les Pompiers

Avec les Pompiers
Avec les Pompiers

Chanson française – Avec les Pompiers – Fred Adison – 1934
Paroles : Charlys et Couvé
Musique : Henry Himmel

Interprètes : Fred Adison, Georges Milton 



Donc, Lucien l’âne mon ami, nous sommes en 1934, année quasiment liminaire de la consolidation du parti nazi à la tête de l’Allemagne et du renforcement de la dictature d’Adolf Hitler sur le-dit parti – par l’élimination de tous ses concurrents nationalistes et même de la SA, milice nazie, par la SS milice hitlérienne, sorte de garde prétorienne du Führer. Les choses prennent tournure et même, mauvaise tournure. Comme tu pourras aisément le comprendre, on était là devant le début d’un formidable incendie qui va embraser le monde entier quelques années plus tard.
C’est à ce moment que Charlys et Couvé pour les paroles et Henry Himmel pour la musique lancent par la voix de Fred Adison, cette chanson qui raconte l’étrange... (continuer)
Chez nous au village,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 10/5/2017 - 21:49

Franco Fortini: Per un compagno ucciso

Franco Fortini: Per un compagno ucciso
[1945]
Una poesia di Franco Fortini presente nella raccolta “Foglio di via e altri versi”, pubblicata per la prima volta nel 1946 e contenente versi composti da Fortini tra il 1938 ed il 1945.
Il testo l'ho trovato in una recente tesi di laurea, quella di Bernardo De Luca intitolata “Foglio di via e altri versi di Franco Fortini. Edizione critica e commentata”, discussa nel 2016 presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II.

Come precisa De Luca nella sua tesi, nella raccolta la poesia è datata 1944 ma si tratta di un'erronea retrodatazione, perchè è dedicata al partigiano Luciano Bolis, un militante del Partito d'Azione che, catturato dai nazisti a Genova nel febbraio del 1945, venne sottoposto a giorni di sevizie. Si sparse poi la notizia che fosse stato ucciso e Fortini, che l'aveva conosciuto in Svizzera, gli dedicò questi versi. In realtà fu Bolis stesso a tentare il suicidio per scampare alla tortura: si tagliò la gola e i polsi, stette per parecchi giorni tra la vita e la morte ma sopravvisse, menomato nella voce.
Eri ogni ora dentro la quieta letizia
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/5/2017 - 15:40

Tombeau pour la patrie

Tombeau pour la patrie
Una poesia di Yacoub, un brano musicalmente inedito che si rifà alla tradizione dei “tombeaux” di epoca barocca, un genere con cui i musicisti rendevamo omaggio a defunti importanti. Penso al “Tombeau des regrets” del Monsieur de Sainte-Colombe, uno dei magnifici brani dal film “Tous les matins du monde” diretto nel 1991 da Alain Corneau.
Testo trovato sul sito di Yacoub

“Les tombeaux étaient des pièces musicales composées à l'occasion du décès d'un personnage influent au XVIIème siècle, pour honorer sa mémoire ou pour rendre hommage à sa valeur. J'ai adapté ce concept afin d'évoquer certaines idées, ou certaines situations, pour lesquelles je ressens du mépris, ou de l'amertume, et que j'espère condamner à un déclin imminent. Je souhaite que cette humble poésie y contribuera.” (Gabriel Yacoub)
Il m'est arrivé plus souvent qu'à mon tour
(continuer)
envoyé par Bernart Bartelby 10/5/2017 - 12:18

Mon père m'y marie (ou Le crapaud)

Mon père m'y marie (<em>ou</em> Le crapaud)
Canzone tradizionale ripresa e riarrangiata da Yacoub
Il brano è contenuto nel disco “Trad. Arr.”, pubblicato nel 1978
Testo trovato sul sito di Yacoub
Mon père m'y marie
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/5/2017 - 11:35

Sandrine

Sandrine
“Xandrine” è una canzone tradizionale che Yacoub conobbe nel Vivarés, regione storica francese della Linguadoca, oggi nel dipartimento dell'Ardèche, Massiccio Centrale.
Il brano è contenuto nel disco “Trad. Arr.”, pubblicato nel 1978
Testo trovato sul sito di Yacoub
Adieu ma Sandrine, adieu
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/5/2017 - 11:28

Dans la ville où je suis (ou La fille du boucher)

Dans la ville où je suis (<em>ou</em> La fille du boucher)
Valse tradizionale del Corrèze (Nuova Aquitania) che Yacoub apprese dall'amico musicista Jean Blanchard, il quale collaborò anche all'album in cui il brano è contenuto, “Trad. Arr.”, pubblicato nel 1978
Testo trovato sul sito di Yacoub
Dans la ville où je suis là où j'ai resté
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/5/2017 - 11:20
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Morire per i vostri errori

Morire per i vostri errori
1998

1982

L'album viene pubblicato nel 1998 e propone brani del primo periodo dei primi anni '80, da cui il titolo
Morire per i vostri fottutissimi errori
(continuer)
envoyé par Dq82 10/5/2017 - 09:01
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Rifiuto

Rifiuto
1998

1982

L'album viene pubblicato nel 1998 e propone brani del primo periodo dei primi anni '80, da cui il titolo
Fiumi, sangue
(continuer)
envoyé par Dq82 10/5/2017 - 06:41
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Παυσίλυπον

Παυσίλυπον
Pafsílypon
[1996]
Στίχοι: Νίκος Τσακνής
Μουσικἠ και ερμηνεία: Λαυρέντης Μαχαιρίτσας
'Αλμπουμ: Παυσίλυπον

Testo: Nikos Tsaknìs
Musica e interpretazione: Lavrendis Maheritsas
Album: Παυσίλυπον ("Consolazione del dolore")

E' tutta colpa di Pattakòs. Sì, lui, Stylianos Pattakòs, il fascista greco morto a 104 anni di età lo scorso ottobre, l'anima più nera della dittatura dei colonnelli, e quant'altro. Quello cui Melina Mercouri, quando fu privata della cittadinanza ellenica, rivolse le famose parole: “Io sono nata e morirò greca, tu sei nato e morirai fascista”. Cercando nel “mare magnum” di stixoi.info, che rischia di essere oramai il più grosso sito di canzoni del mondo (seguito dal nostro sito, probabilmente), canzoni sulla dittatura greca, oggi mi era venuto di impostare la ricerca a partire da Pattakòs, sic. Così ho digitato Παττακός sulla tastiera greca, e l'unica canzone che conteneva... (continuer)
Ήταν ένας άνθρωπος
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 9/5/2017 - 23:26
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Where Do We Go From Here?

Where Do We Go From Here?
(1996)
Album: Rising

Esiste anche una versione remixata da Tricky

Da un album ispirato ai bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki (vedi anche Warzone), una canzone in cui Yoko Ono si chiede se l'umanità sarà mai stanca del sangue e dell'orrore.
Where do we go from here?
(continuer)
9/5/2017 - 23:22
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Nique la France

Nique la France
[2009]
Nell'album intitolato “Devoir d'insolence”

Un brano scritto dal sociologo Saïd Bouamama e dal rapper Saïdou (Saïd Zouggagh), che con Salim Sferdjella, Kamel Flouka e Saknes, tutti giovani francesi i cui nomi tradiscono l'origine nordafricana o mediorientale, fanno parte della ZEP, gruppo hip hop dalla metropoli di Lille.
Un brano che già a suo tempo provocò accese polemiche e un lungo procedimento giudiziario a carico dei membri della ZEP a causa di una denuncia di un'associazione vicina all'estrema destra che li accusava di istigazione all'odio e alla violenza.
Oggi forse questi versi non sarebbero nemmeno più proponibili e verrebbero subito tacciati di “terrorismo”, né accorrerebbero in soccorso della ZEP gli intellettuali della gauche, pure essi qui pesantamente attaccati come ipocriti, “piccoli fascisti con gli occhiali”
Proprio per questo, all'indomani delle presidenziali... (continuer)
Nique la France
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/5/2017 - 08:29
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Sisters, O Sisters

Sisters, O Sisters
(1972)
dall'album di John Lennon & Yoko Ono "Some Time in New York City"

Un potente inno femminista e probabilmente una delle migliori interpretazioni di Yoko Ono. Sul disco arrivava subito dopo Woman Is The Nigger Of The World a cui si riallacciava tematicamente, e fu pubblicata anche come lato B nel singolo.
Incisa insieme alla band degli Elephant's Memory, era stata pensata originariamente come un pezzo reggae e in effetti risente delle sonorità giamaicane. Piu recentemente è stata rivisitata in chiave elettronica da Yoko Ono con Le Tigre.
Sisters, O sisters, let's stand up right now
(continuer)
8/5/2017 - 22:37
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I Pompieri di Viggiù

I Pompieri di Viggiù
I pompieri di Viggiù
Gigliola Cinquetti – 1975
interpretazioni : Gigliola Cinquetti (1975)
Canzone di Armando Fragna – Nino Rastelli
Altra interpretazione : Enrico Gentile (1948)
Clara Jaione – Claudio Villa – Gigliola Cinquetti – Quartetto Cetra – Natalino Otto – Nuccia Bongiovanni – Claudio Villa & Nuccia Bongiovanni


I Pompieri di Viggiù
(wikipedia)

Si deve risalire al 1881, perché si prospetti l'idea di formare un gruppo volontario per un corpo di pompieri Croce Verde ed assistenza a Viggiù. Sino ad allora, per dare l'allarme allorché una canna fumaria, una cascina o un bosco si fossero incendiati si usavano le campane a martello, e coloro che volevano intervenivano in aiuto. Non appena fu possibile, con la sovvenzione dei privati e degli stessi volontari, si acquistò una pompa manuale. Gli idranti, però, erano in numero esiguo e si doveva utilizzare l'acqua dei pozzi,... (continuer)
Per volere del Visconte
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 8/5/2017 - 17:05
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Taliban Tour

Taliban Tour
[2010] - Evolve Or Die!

Il testo è semplice, esplicito, una condanna forte dei danni collaterali della guerra perpetrata con la scusa del concetto di "esportazione della democrazia" e della violenza sui più deboli: i bimbi.

Il pezzo è stato utilizzato dal collettivo Fontioni al minuto 4.45 per il video Free Palestina.
Alive in Baghdad
(continuer)
envoyé par eddy 8/5/2017 - 06:51
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Pace

Pace
2017
Feat.: Paolo Vallesi
Album: Pace
Basterebbe solamente un attimo di pace per fermare questa paura.
(continuer)
envoyé par Pierangelo Indolfi 8/5/2017 - 00:35
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Make love, no war

Make love, no war
(1971)

Album: Otoño
Make Love, No War.
(continuer)
7/5/2017 - 22:26
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Make Love Not War

Make Love Not War
(2017)

Non si sono purtroppo qualificati per rappresentare l'Estonia all'Eurovision 2017... Si tratta comunque di una interessante band jazz - funk con la particolarità che i testi delle loro canzoni sono scritti in lingua elfica. Purtroppo non c'è traccia del testo originale (nessun elfo si è messo a trascriverlo!) e dobbiamo proporre la traduzione inglese.
Finland
(continuer)
7/5/2017 - 22:06

Δὲν πρέπει

Δὲν πρέπει
Den prépei

[1974]
Da Vi scrivo da un carcere in Grecia / Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα
Musica: Ennio Morricone
Vi scrivo da un carcere in Grecia, Artefact, 1974




Vi scrivo da un carcere in Grecia (Μέσ' ἀπὸ φυλακὴ σᾶς γράφω στὴν Ἑλλάδα) è una raccolta poetica di Alexandros Panagulis pubblicata nel 1974 da Rizzoli Editore.

Il libro raccoglie componimenti scritti da Panagulis durante la sua carcerazione dal 1968 al 1973 sotto la dittatura greca. Le poesie, spesso molto brevi e composte in alcuni casi soltanto da incisive anafore, ricreano la crudezza e la violenza delle carceri in cui i colonnelli imprigionavano gli oppositori politici. Non è solo una questione stilistica, ma anche dovuta alla difficoltà nel reperire carta e penna per scriverle.

L'edizione italiana fu curata da Filippo Maria Pontani, Oriana Fallaci e Pier Paolo Pasolini, che scrisse la prefazione. Si scelse... (continuer)
Νέμεση
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 7/5/2017 - 18:12
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Se questo è un uomo

Se questo è un uomo
Deutsche Fassung von Riccardo Venturi
21 febbraio / 21. Februar 2006
OB DIES EIN MENSCH SEI*
(continuer)
envoyé par RV 6/5/2017 - 19:40
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La guardia rossa

La guardia rossa
Il 25 aprile avevo 20 anni. Senza niente di eroico ero in contatto con i partigiani della 53 Garibaldi. Tra le canzoni che ho imparato allora La Guardia Rossa, che spesso inavvertitamente mi torna in testa a ricordarmi quei giorni e che, tra l'altro, non mi pare sia così popolare nel dopoguerra. La 53 Garibaldi agiva in Valcamonica, terra di montanari e, nei miei giorni felici alla fine della guerra, non c'è per esempio Bella Ciao oggi tanto citata, evidentemente nata nelle risaie padane.
Un piccolo pensiero a più di 70 da quel tempo inebriante.
Giuseppe Gola 6/5/2017 - 17:04
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Che il Mediterraneo sia

Che il Mediterraneo sia
Semplicemente fantastica, non smetto di ascoltare. Grandissimo Eugenio!
6/5/2017 - 14:59
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Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà)

Stornelli viterbesi (So' stato a lavorà)
Vita da cani, mannaggia...
Kri Kri 6/5/2017 - 10:18
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Inno della rivolta, o Inno del Molinari

Inno della rivolta, <i>o</i> Inno del Molinari
Nel fosco fin del secolo morente,
(continuer)
envoyé par dq82 5/5/2017 - 14:34
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Seven Curses

Seven Curses
E’ una storia che ha conosciuto una grande fortuna nell’Europa medievale in particolare la ritroviamo in una tra le più note ballate italiane “Cecilia” riportata da Costantino Nigra al numero 3 (vedi)

Così la ballata popolare ungherese “Feher Anna” narra la storia di un uomo condannato a morte per aver rubato un cavallo. La sorella nel tentativo di salvarlo passa la notte a letto con il giudice ma al mattino scopre che il fratello è stato ugualmente impiccato.

“The subject, is probably Italian in origin, and passed on into French and English collections of tales through Latin transmission. This ballad probably came to Hungary from the Italians, perhaps through Dalmatian transmission, after the middle of the 16th century” (tratto da Ballads of Wandering and Captivity)

Le versioni che la fanno circolare nei circuiti folk degli anni 60 portano il titolo di “Anathea” e di “Seven Courses”.... (continuer)
Cattia Salto 5/5/2017 - 11:33

Καὶ προχωρᾶμε

Καὶ προχωρᾶμε
(Letta da Adriana Asti nel disco)
ANDIAMO AVANTI
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 5/5/2017 - 08:04
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Te recuerdo Amanda

Te recuerdo Amanda
testo trovato su pisnicky-akordy.cz
TO, CO ZBÝVÁ, LÁSKO
(continuer)
envoyé par Stanislava 4/5/2017 - 17:35

Nel tempo che regnava il re Pipino

anonyme
Nel tempo che regnava il re Pipino
il mio nonno paterno, me la raccontava spesso , e dopo della frase "per caricare lo schioppo" aggiungeva ... "er ragno che era er piu' intelligente, faceva tela per vestir la gente "..." e li pidocchi ,tutti quanti in coro, cantavano l'inno nazionale..... piannose.... a cazzotti fra de loro.
luciano mochi 4/5/2017 - 17:12
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Not One of Us

Not One of Us
NON SEI UNO DI NOI
(continuer)
envoyé par Paolo Gabriel 4/5/2017 - 01:21

Σκηνές - Μνῆμες

Σκηνές - Μνῆμες
(Letta da Gian Maria Volonté nel disco)
SCENE E MEMORIE [1]
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 3/5/2017 - 09:27

Ταξίδι

Ταξίδι
(Letta nel disco da Gian Maria Volonté)

" Ogni tuo gesto è un ingenuo trasporto d'amore, una goffa preghiera di essere amato, e la spavalderia di prima s'è dileguata. Ti cade la forchetta, ti cade il cucchiaio, e d'un tratto arrossisci come un bambino, mi porgi il regalo tenuto da parte per il mio ritorno: un foglio spiegazzato, coperto da una calligrafia minutissima. "Alekos! Cos'è?" "La poesia che preferisco, Viaggio. Te l'ho dedicata, guarda: c'è il tuo nome ora per titolo." Poi me la traduci con quella voce che sventra l'anima. (...) Qui ti interrompi, mi spieghi che il viaggio è la vita, che la nave sei tu, una nave che non ha mai gettato l'ancora, che non la getterà mai, né l'ancora degli affetti, né l'ancora dei desideri, né l'ancora di un meritato riposo.Perchè non ti rassegnerai mai, non ti stancherai mai di inseguire il sogno. E se ti chiedessi che sogno non sapresti rispondermi:... (continuer)
VIAGGIO
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 3/5/2017 - 00:14

Νὰ τὸ ποτίσεις

Νὰ τὸ ποτίσεις
(Letta da Adriana Asti nel disco)
ANNAFFIALO
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2/5/2017 - 20:05

Ὑπόσχεση

Ὑπόσχεση
(Letta da Adriana Asti nel disco)
PROMESSA
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2/5/2017 - 19:37
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L'etica del sedentario

L'etica del sedentario
I nomi delle strade

Le strade sono
tutte di Mazzini, di Garibaldi,
son dei papi,
di quelli che scrivono,
che dan dei comandi, che fan la guerra.
E mai che ti capiti di vedere
via di uno che faceva i berretti
via di uno che stava sotto un ciliegio
via di uno che non ha fatto niente
perché andava a spasso
sopra una cavalla.
E pensare che il mondo
è fatto di gente come me
che mangia il radicchio
alla finestra
contenta di stare, d’estate,
a piedi nudi.

[Nino Pedretti, Al vòusi, Torino, Einaudi 2017, p. 19]

(dal sito di Paolo Nori)
daniela -k.d.- 2/5/2017 - 14:21

Ἡ μπογιά

Ἡ μπογιά
1-5-2017 21:23

Due parole del traduttore. Rispetto alla traduzione di Filippo Maria Pontani mi sono sentito, di fronte a un testo del genere, di mettere a disposizione una traduzione sì di scarso valore, ma più aderente all'originale.
LA TINTA
(continuer)
1/5/2017 - 21:23

Τὸ πρῶτο θύμα

Τὸ πρῶτο θύμα
1-5-2017 21:06

Due parole del traduttore. Nel disco, la traduzione italiana di Filippo Maria Pontani, che non è per ora disponibile, è letta da Adriana Asti.
LA PRIMA VITTIMA
(continuer)
1/5/2017 - 21:07
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Woda Woda

Woda Woda
Woda in polacco significa acqua
Asfa 30/4/2017 - 23:13
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Quanta guerra!

Quanta guerra!
¡CUÁNTA GUERRA!
(continuer)
30/4/2017 - 20:46
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Canción del hombre nuevo

Canción del hombre nuevo
CANZONE DELL'UOMO NUOVO
(continuer)
29/4/2017 - 14:32
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Translucent Carriages

Translucent Carriages
L'immagine sopra riportata non è "l'interno della copertina", bensì il retro, all'interno venivano poste dalla ESP delle meravigliose stampe a colori dei quadri, dipinti scelti da Tom Rapp per rappresentare anche visivamente il disco. "Il trionfo della morte" con le sue atrocità era perfetto per descrivere la malvagità di cui è capace la natura umana attraverso la guerra. Neanche la natura si salva: alberi e animali distrutti, la morte a cavallo, avvolta in una atmosfera infernale, falcia uomini di ogni ceto sociale come spighe, uno scheletro mostra una clessidra ad un imperatore, uno strimpella una viola a manovella sul carro della morte, altri di bianco vestiti che suonano le trombe dell'Apocalisse...

Fa rabbrividire poi anche l'introduzione che è un frammento audio originale di uno dei trombettieri della carica di questa famosa battaglia (guerra di Crimea)del 25-10-1854, tale Martin Lanfried,... (continuer)
Flavio Poltronieri 29/4/2017 - 10:47
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Blood Stained

Blood Stained
MACCHIATO DI SANGUE
(continuer)
27/4/2017 - 23:47
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Almost Cut My Hair

Almost Cut My Hair
Bellissime disquisizioni interpretative. Dall americano all italiano e sempre una sfida stimolante specie quando i testi sn avvincenti. Bravi, vero godimento.
27/4/2017 - 21:52
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Angelita di Anzio

Angelita di Anzio
Ciao mi chiamo Angelita sono del 1970 adoro il mio nome grazie ai miei genitori e dietro il suggerimento di mio Zio che invece di chiamarmi Angela ha consigliato Angelita anche se nel cirso della mia vita ne ho incontrati di ignoranti.....ma io ne vado Fiera....:) :)
Angelita parisi 26/4/2017 - 19:44
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Terra

Terra
On top of that mountain there is a great and ancient richness
(continuer)
26/4/2017 - 10:11
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Azadî bo Kurdistan

A OTTANTA ANNI DAL BOMBARDAMENTO DI GERNIKA AEREI FASCISTI TORNANO A COLPIRE UN POPOLO CHE LOTTA PER LA SUA AUTODETERMINAZIONE

(Gianni Sartori)

Con un drammatico appello l'Unione delle Comunità del Kurdistan (KNK) ha informato l'opinione pubblica che l'esercito turco sta attaccando i curdi yezidi e i villaggi del Rojava
Aerei da guerra turchi hanno bombardato Şengal (Sinjar-Iraq/Kurdistan) e Dêrik (Karaçokê-Rojava/Kurdistan).
Sarebbero almeno 26 gli aerei da guerra turchi che hanno attaccato Amûd e Geliyê Kersê di Şengal/Sinjar. In queste ore (tarda serata del 25 aprile) ill bombardamento è ancora in corso. Preventivamente, in vista dei bombardamenti, a Dêrik e nelle zone circostanti sono state completamente interrotte le reti di comunicazione. Molti civili e molti combattenti curdi sono rimasti uccisi e altri feriti a causa degli attacchi aerei.

La scorsa notte aerei da guerra turchi... (continuer)
Gianni Sartori 26/4/2017 - 09:24
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Quel giorno d'aprile

Quel giorno d'aprile
Bellissima!!
26/4/2017 - 08:42
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Uncle John

Uncle John
Fa piacere che qualcuno si ricordi di Tom Rapp, non mi sembra ci fossero nel sito altre traduzioni in italiano. Con i Pearls Before Swine creò parecchie canzoni interessanti, ho visto la presenza della meravigliosa "When The War Began", ma dallo stesso disco (The Use Of Ashes - 1970)io non dimenticherei anche "Riegal" che narra dell'affondamento nel 1944 di una nave da guerra tedesca da parte degli inglesi, con la conseguente morte dei 400 prigionieri in essa detenuti. Tom Rapp ha sempre dichiarato Leonard Cohen come sua influenza maggiore nella scrittura. Circa a metà degli anni 70, abbandonò il mondo della musica e nel 1984 si laureò in legge alla University of Pennsylvania, divenne un avvocato particolarmente impegnato a esercitare la tutela dei diritti civili contro quelle leggi che discriminano in merito alla razza, l’età, l’orientamento sessuale ecc..oltre che in difesa dell'ambiente... (continuer)
Flavio Poltronieri 26/4/2017 - 00:53
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El sacrificio de Tupac Amaru

El sacrificio de Tupac Amaru
JOSÈ GABRIEL CONDORCANQUI ENGENDRO LA REVOLUCIÓN FRANCESA Y ES EL PRIMER HOMBRE QUE ABOLIÒ LA ESCLAVITUD EN EL MUNDO
Dr. Godofredo Arauzo
Para adquirir identidad nacional hay que conocer nuestra historia; conocemos la historia oficial más no la historia real, que empieza a reescribirse El 4 de Noviembre de 1780 se inició la revolución de José Gabriel Condorcanqui Noguera Túpac Amaru II con el apresamiento y posterior ejecución del corregidor sanguinario Antonio de Arriaga; que resquebrajó los cimientos del imperio español en las Indias y trazó el camino de la independencia de América Latina.
En nuestra patria, PERÜ, José Gabriel Cordorcanqui Tupac Amaru II engendró la Revolución francesa al decretar la abolición de la esclavitud el 16 de Noviembre de 1780 en el Santuario de Tungasuca.; en Estados Unidos por Abraham Lincoln en 1863 y en Perú por Ramón Castilla en 1854; 83 años y 74 años... (continuer)
Godofredo 26/4/2017 - 00:48
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L'estaca

L'estaca
SARDO [Dr. Drer & Crc Posse, 2017]
SARDINIAN [Dr. Drer & Crc Posse, 2017]

Dal nuovo disco "Cabudanni" del 2017.

La versione sarda di L'estaca. Spero abbiamo reso bene lo spirito forte della canzone. Il testo tradotto è molto fedele, ho mantenuto tutte le parole di orgine catalana che ci sono in Sardo, oppure quelle simili magari derivanti da origine comune. Sesetu tra l'altro è un nome comune nel Sud Sardegna.



Spotify
SU PALU
(continuer)
envoyé par dr.drer 25/4/2017 - 23:52
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La guerra di Piero

La guerra di Piero
L'interpretazione di Moni Ovadia

25/4/2017 - 21:00




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