Il partigiano Ezio
Roberto e Lara Villani
È scesa la sera sopra a Galliera
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 4/4/2017 - 13:21
Pieśń obozowa
[Aprile 1945]
Testo: Zbigniew Koczanowicz
Musica: a) Canzone popolare russa
b) Ludwik Żuk-Skarszewski (melodia originale)
Questa canzone fu scritta il 24 aprile del 1945 dall'attore e regista teatrale e cinematografico Zbigniew Koczanowicz. Nato nel 1909, Koczanowicz si era fatto tutta la sua terribile “trafila” durante la guerra e l'occupazione nazista: prima arrestato e rinchiuso nel carcere varsaviese di Pawiak, il 28 settembre 1942; poi trasferito a Auschwitz il 19 novembre 1942, a Gross-Rosen il 13 marzo 1943 e infine a Sachsenhausen il 21 aprile 1943. Sono tutte date registrate precisamente sull'elegante foglio di composizione di questa canzone, interamente redatto a mano, proveniente dal “sottolager” di Falkensee, filiale o sezione di Sachsenhausen. E' dall'immagine di questo foglio, reperibile da questa pagina in lingua inglese, che sono tratte queste notizie ed è stato ricopiato... (continuer)
Testo: Zbigniew Koczanowicz
Musica: a) Canzone popolare russa
b) Ludwik Żuk-Skarszewski (melodia originale)
Questa canzone fu scritta il 24 aprile del 1945 dall'attore e regista teatrale e cinematografico Zbigniew Koczanowicz. Nato nel 1909, Koczanowicz si era fatto tutta la sua terribile “trafila” durante la guerra e l'occupazione nazista: prima arrestato e rinchiuso nel carcere varsaviese di Pawiak, il 28 settembre 1942; poi trasferito a Auschwitz il 19 novembre 1942, a Gross-Rosen il 13 marzo 1943 e infine a Sachsenhausen il 21 aprile 1943. Sono tutte date registrate precisamente sull'elegante foglio di composizione di questa canzone, interamente redatto a mano, proveniente dal “sottolager” di Falkensee, filiale o sezione di Sachsenhausen. E' dall'immagine di questo foglio, reperibile da questa pagina in lingua inglese, che sono tratte queste notizie ed è stato ricopiato... (continuer)
Odcięto nas drutem od świata
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 4/4/2017 - 03:22
Parcours:
Camps d'extermination
אין געטאָ הערשט הײַנט רו
anonyme
Im geto hersht haynt ru
(ca 1941/42?)
Canzone popolare del ghetto di Łódź
La canzone proviene dal ghetto di Łódź; come per molte altre canzoni registrate dalla Commissione Storica Ebraica di Monaco, nel 1946, non si ha nessuna notizia né sull'autore del testo, né su chi la abbia mai eseguita. Fu pubblicata parzialmente nell'antologia Min hametsar karati, a Gerusalemme nel 1954 (p. 66). La melodia è quella di una canzone popolare yiddish; il testo, sia in caratteri ebraici che in trascrizione, proviene da Heartstrings, "Corde del Cuore", la sezione musicale dello Yad Vashem.
Si tratta di una tipica “canzone di strada” del ghetto di Łódź, quello gestito con ferrea mano ed in pieno “spirito di collaborazione” da Chaim Mordechai Rumkowski e dal suo Judenrat. Come parecchie altre canzoni del ghetto di Łódź, è in forma assolutamente ironica e umoristica (il famoso, e spesso amaro, umorismo... (continuer)
(ca 1941/42?)
Canzone popolare del ghetto di Łódź
La canzone proviene dal ghetto di Łódź; come per molte altre canzoni registrate dalla Commissione Storica Ebraica di Monaco, nel 1946, non si ha nessuna notizia né sull'autore del testo, né su chi la abbia mai eseguita. Fu pubblicata parzialmente nell'antologia Min hametsar karati, a Gerusalemme nel 1954 (p. 66). La melodia è quella di una canzone popolare yiddish; il testo, sia in caratteri ebraici che in trascrizione, proviene da Heartstrings, "Corde del Cuore", la sezione musicale dello Yad Vashem.
Si tratta di una tipica “canzone di strada” del ghetto di Łódź, quello gestito con ferrea mano ed in pieno “spirito di collaborazione” da Chaim Mordechai Rumkowski e dal suo Judenrat. Come parecchie altre canzoni del ghetto di Łódź, è in forma assolutamente ironica e umoristica (il famoso, e spesso amaro, umorismo... (continuer)
אין געטאָ הערשט הײַנט רו
(continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 3/4/2017 - 21:07
Parcours:
Ghettos
Truth
La canzone appare sull'album The World As It Is Today (1981).
Then I went walking
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 3/4/2017 - 18:15
Law
La canzone appare sull'album The World As It Is Today (1981).
I saw our masters
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 3/4/2017 - 18:07
Democracy
[1981]
Album : The World As It Is Today
Il testo è opera di Chris Cutler.
Questo meraviglioso trio glaciale e militante si congedò definitivamente all'alba degli anni '80, con questo terzo ellepì dal titolo apocalittico
Album : The World As It Is Today
Il testo è opera di Chris Cutler.
Questo meraviglioso trio glaciale e militante si congedò definitivamente all'alba degli anni '80, con questo terzo ellepì dal titolo apocalittico
I saw a lion and a snake
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 3/4/2017 - 14:10
Abbi pietà di noi
[2016]
Album :Lotto infinito
Featuring Marianna Fontana & Angela Fontana
Il momento più intenso dell’album è lasciato ad Abbi pietà di noi, cantata insieme con le gemelle Angela e Marianna Fontana, protagoniste del film di Edoardo De AngelisInvisibili. Un atto di dolore nei confronti dei paesi avvelenati dall’ecomafia, che diventa ad un certo punto una litania di misericordia e di riparazione di chi implora, ai piedi dei territori inquinati, perdono per i propri peccati:“Qualiano terra appicciata, abbi pietà di noi. Caivano terra appicciata, abbi pieta di noi. Orta di Atella terra appicciciata, abbi pietà di noi…”.
bandadicefali.it
Album :Lotto infinito
Featuring Marianna Fontana & Angela Fontana
Il momento più intenso dell’album è lasciato ad Abbi pietà di noi, cantata insieme con le gemelle Angela e Marianna Fontana, protagoniste del film di Edoardo De AngelisInvisibili. Un atto di dolore nei confronti dei paesi avvelenati dall’ecomafia, che diventa ad un certo punto una litania di misericordia e di riparazione di chi implora, ai piedi dei territori inquinati, perdono per i propri peccati:“Qualiano terra appicciata, abbi pietà di noi. Caivano terra appicciata, abbi pieta di noi. Orta di Atella terra appicciciata, abbi pietà di noi…”.
bandadicefali.it
Locuzione "terra appicciata"
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 3/4/2017 - 10:47
Parcours:
Guerre à la Terre, La Mafia et les mafias
La fabbricante d'angeli
[1974]
Scritta da Antonio Pagliuca, Gian Piero Reverberi ed Aldo Tagliapietra
Nell'album “Contrappunti”, pubblicato nell'estate del 1974
Evidentemente una canzone contro l'aborto clandestino... La legge 194 sarebbe arrivata solo quattro anni dopo...
Scritta da Antonio Pagliuca, Gian Piero Reverberi ed Aldo Tagliapietra
Nell'album “Contrappunti”, pubblicato nell'estate del 1974
Evidentemente una canzone contro l'aborto clandestino... La legge 194 sarebbe arrivata solo quattro anni dopo...
Dal più profondo buio della notte
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/4/2017 - 22:13
India
[1974]
Scritta da Antonio Pagliuca ed Aldo Tagliapietra
Nell'album “Contrappunti”, pubblicato nell'estate del 1974
L'India, il paese del Mahatma Gandhi, la meta ideale del Viaggio per tanti giovani occidentali negli anni 60, realizzò il suo primo test nucleare militare nel maggio del 1974. Il nome di quel primo esperimento era “Smiling Buddha”, ma il Buddha avrebbe avuto ben poco da sorridere...
Scritta da Antonio Pagliuca ed Aldo Tagliapietra
Nell'album “Contrappunti”, pubblicato nell'estate del 1974
L'India, il paese del Mahatma Gandhi, la meta ideale del Viaggio per tanti giovani occidentali negli anni 60, realizzò il suo primo test nucleare militare nel maggio del 1974. Il nome di quel primo esperimento era “Smiling Buddha”, ma il Buddha avrebbe avuto ben poco da sorridere...
Mistica donna dal corpo di bronzo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/4/2017 - 22:01
Parcours:
Guerre à la Terre
Le Orme: Ad Gloriam
[1969]
Parole di Nino Smeraldi
Musica di Italo Salizzato e Aldo Tagliapietra
Title track dell'album di esordio de Le Orme
Per me, un capolavoro assoluto.
Un possibile manifesto di tanti, forse anche il mio ed il vostro, sicuramente quello di tutti i precari, i sottopagati, gli sfruttati, gli esodati, i fottuti da questo nostro, anzi, loro sistema economico.
Parole di Nino Smeraldi
Musica di Italo Salizzato e Aldo Tagliapietra
Title track dell'album di esordio de Le Orme
Per me, un capolavoro assoluto.
Un possibile manifesto di tanti, forse anche il mio ed il vostro, sicuramente quello di tutti i precari, i sottopagati, gli sfruttati, gli esodati, i fottuti da questo nostro, anzi, loro sistema economico.
Ho lavorato tutta la mia vita ma
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/4/2017 - 21:04
Cemento armato
[1971]
Parole di Antonio Pagliuca
Musica di Gian Piero Reverberi e Aldo Tagliapietra
Nell'album “Collage”
Parole di Antonio Pagliuca
Musica di Gian Piero Reverberi e Aldo Tagliapietra
Nell'album “Collage”
Cemento armato, la grande città
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/4/2017 - 20:43
Parcours:
Guerre à la Terre
Qui suis-je ?
Qui suis-je ?
Chanson française – Qui suis-je ? – Guy Béart – 1965
Mon ami Lucien l’âne, je suppose que comme moi, tu connais – au moins de nom, Guy Béart. J’en suis même certain. Je me persuade assez que tu sais qu’il est né en Égypte, qu’il parcourut le monde toute sa prime jeunesse à la suite de ses parents, qu’il vécut longuement au Liban avant de finir en France. Mais rassure-toi, je n’ai pas l’intention de faire la biographie de Béart, d’autres s’en sont chargés.
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, nous ne sommes pas des biographes et si jamais, il te venait à l’idée de t’atteler à une biographie, j’aimerais mieux que tu fasses la tienne, car il y a tant de choses à comprendre dans la vie de chacun et tant de zones grises, tant de moments enfuis et enfouis qu’il est toujours intéressant de tenter de s’en souvenir. Cependant, il n’y a rien là d’urgent, ni de nécessaire. Je disais ça... (continuer)
Chanson française – Qui suis-je ? – Guy Béart – 1965
Mon ami Lucien l’âne, je suppose que comme moi, tu connais – au moins de nom, Guy Béart. J’en suis même certain. Je me persuade assez que tu sais qu’il est né en Égypte, qu’il parcourut le monde toute sa prime jeunesse à la suite de ses parents, qu’il vécut longuement au Liban avant de finir en France. Mais rassure-toi, je n’ai pas l’intention de faire la biographie de Béart, d’autres s’en sont chargés.
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, nous ne sommes pas des biographes et si jamais, il te venait à l’idée de t’atteler à une biographie, j’aimerais mieux que tu fasses la tienne, car il y a tant de choses à comprendre dans la vie de chacun et tant de zones grises, tant de moments enfuis et enfouis qu’il est toujours intéressant de tenter de s’en souvenir. Cependant, il n’y a rien là d’urgent, ni de nécessaire. Je disais ça... (continuer)
Je suis né dans un arbre
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 2/4/2017 - 11:53
Volare controvento
2017
Mani come rami, ai piedi radici
Primo singolo e primo video ufficiale del nuovo album dei MCR, album meno esplicitamente combat, se vogliamo meno "radicato" nell'attualità o nella storia rispetto al precedente, a dispetto del titolo. Ma questa mi sembra una CCG a pieno titolo, indica dei comportamenti controvento, contro chi semina violenza e per chi distribuisce pace e amore. Anche il video, che vede la regia di Andrea Fontanesi e che vede protagonisti della band ma nei panni di marionette umane che suonano per una platea di bambini, indica che spesso siamo marionette inconsapevoli, ma che è facile liberarci dai fili che ci muovono.
Mani come rami, ai piedi radici
Primo singolo e primo video ufficiale del nuovo album dei MCR, album meno esplicitamente combat, se vogliamo meno "radicato" nell'attualità o nella storia rispetto al precedente, a dispetto del titolo. Ma questa mi sembra una CCG a pieno titolo, indica dei comportamenti controvento, contro chi semina violenza e per chi distribuisce pace e amore. Anche il video, che vede la regia di Andrea Fontanesi e che vede protagonisti della band ma nei panni di marionette umane che suonano per una platea di bambini, indica che spesso siamo marionette inconsapevoli, ma che è facile liberarci dai fili che ci muovono.
C'è chi cerca amore, e chi amore trova
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 1/4/2017 - 14:54
Adivinanzas
Versi di Nicolás Guillén (1902-1989), poeta e giornalista cubano, nella raccolta “West Indies Ltd” del 1934
Musica di Luís Pastor, cantautore spagnolo
Nell'album di Luis Pastor intitolato “Fidelidad”, pubblicato nel 1975
Musica di Luís Pastor, cantautore spagnolo
Nell'album di Luis Pastor intitolato “Fidelidad”, pubblicato nel 1975
En los dientes, la mañana,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/4/2017 - 13:41
Contre tous les Pouvoirs
Contre tous les Pouvoirs
Chanson française – Contre tous les Pouvoirs – Guy Béart – 1981
Chanson française – Contre tous les Pouvoirs – Guy Béart – 1981
Contre tous les pouvoirs !
(continuer)
(continuer)
1/4/2017 - 09:29
No sé qué pasará
[1969]
Parole e musica di Luis Eduardo Aute
Interpretata dalla cantante María Trinidad Pérez de Miravete-Mille y Pascual del Riquelme, in arte Mari Trini (1947-2009) nel suo disco d'esordio.
Solo una canzone d'amore, ma che nella Spagna sotto la dittatura di Franco aveva un sapore ancora più amaro...
Parole e musica di Luis Eduardo Aute
Interpretata dalla cantante María Trinidad Pérez de Miravete-Mille y Pascual del Riquelme, in arte Mari Trini (1947-2009) nel suo disco d'esordio.
Solo una canzone d'amore, ma che nella Spagna sotto la dittatura di Franco aveva un sapore ancora più amaro...
Tantos mares, tantas tierras
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/3/2017 - 09:09
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
A cántaros
[1972]
Parole e musica di Pablo Guerrero
La canzone che dà il titolo all'album del 1972
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone che, pur non essendo esplicitamente di denuncia, divenne un inno contro il franchismo negli ultimi anni del regime...
Parole e musica di Pablo Guerrero
La canzone che dà il titolo all'album del 1972
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone che, pur non essendo esplicitamente di denuncia, divenne un inno contro il franchismo negli ultimi anni del regime...
Tú y yo, muchacha, estamos hechos de nubes
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/3/2017 - 08:28
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Askwazukuhamba
anonyme
[Periodo imprecisato del XX secolo]
(Unknown period in the 20th Century]
Canto tradizionale Xhosa
Xhosa traditional song
Qualche tempo fa, è stata costruita un'intera pagina su Shosholoza, l'antico canto di minatori (originariamente in lingua ndebele / zulu, ma cantato anche in xhosa) che è diventato come il “secondo inno nazionale” del Sudafrica dopo la fine dell'apartheid. Un canto talmente famoso, lo Shosholoza, che ha dato origine a tutta una serie di “derivati”, che si potrebbero chiamare gli “shosholozidi”; e questo che qui si presenta, è appunto uno “shosholozide”.
Se lo Shosholoza ha fatto il giro del mondo, Askwazukuhamba non lo ha fatto per nulla. Forse perché è ben più esplicito dello Shosholoza, da cui chiaramente deriva. E' cantato in lingua xhosa, che era la lingua madre di Nelson Mandela. Non ne ho trovato registrazioni originali, anche se probabilmente si adatta allo Shosholoza; ma è una mia ipotesi che non posso dimostrare. [RV]
(Unknown period in the 20th Century]
Canto tradizionale Xhosa
Xhosa traditional song
Qualche tempo fa, è stata costruita un'intera pagina su Shosholoza, l'antico canto di minatori (originariamente in lingua ndebele / zulu, ma cantato anche in xhosa) che è diventato come il “secondo inno nazionale” del Sudafrica dopo la fine dell'apartheid. Un canto talmente famoso, lo Shosholoza, che ha dato origine a tutta una serie di “derivati”, che si potrebbero chiamare gli “shosholozidi”; e questo che qui si presenta, è appunto uno “shosholozide”.
Se lo Shosholoza ha fatto il giro del mondo, Askwazukuhamba non lo ha fatto per nulla. Forse perché è ben più esplicito dello Shosholoza, da cui chiaramente deriva. E' cantato in lingua xhosa, che era la lingua madre di Nelson Mandela. Non ne ho trovato registrazioni originali, anche se probabilmente si adatta allo Shosholoza; ma è una mia ipotesi che non posso dimostrare. [RV]
Askwazukuhamba
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/3/2017 - 20:49
Animales
[1988]
Parole e musica di Ángel Parra
Nell'album intitolato “El bandido americano viene a bailar”
Testo trovato su Cancioneros.com
Parole e musica di Ángel Parra
Nell'album intitolato “El bandido americano viene a bailar”
Testo trovato su Cancioneros.com
En lo alto de una montaña
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/3/2017 - 09:02
Gira e volta...
A. Gaccione
[post 1974]
Testo in parte anonimo,
in parte riattualizzato da A. Gaccione
Sull'aria de "La luna nel rio"
(Panzeri-Rastelli-Testoni, 1955)
Santo Catanuto e Franco Schirone, nel loro testo basilare sul canto anarchico (Il canto anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento, 2a ed. Milano, Zero in Condotta, 2009) informano che si tratta di un ”testo in parte anonimo, in parte riattualizzato da A. Gaccione” (al quale lo attribuiamo qui). Il testo è depositato presso l'Archivio Proletario Internazionale di Milano. Deve essere cantato sull'aria de La luna nel rio (a volte nominata come Chi gettò la luna nel rio), di Panzeri-Rastelli-Testoni, una canzonetta del 1955 portata al successo da Claudio Villa (ma interpretata anche da Nilla Pizzi). Il testo détourné, per gli avvenimenti nominati, è sicuramente posteriore al 1974.
Testo in parte anonimo,
in parte riattualizzato da A. Gaccione
Sull'aria de "La luna nel rio"
(Panzeri-Rastelli-Testoni, 1955)
Santo Catanuto e Franco Schirone, nel loro testo basilare sul canto anarchico (Il canto anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento, 2a ed. Milano, Zero in Condotta, 2009) informano che si tratta di un ”testo in parte anonimo, in parte riattualizzato da A. Gaccione” (al quale lo attribuiamo qui). Il testo è depositato presso l'Archivio Proletario Internazionale di Milano. Deve essere cantato sull'aria de La luna nel rio (a volte nominata come Chi gettò la luna nel rio), di Panzeri-Rastelli-Testoni, una canzonetta del 1955 portata al successo da Claudio Villa (ma interpretata anche da Nilla Pizzi). Il testo détourné, per gli avvenimenti nominati, è sicuramente posteriore al 1974.
Chi gettò le bombe a Milano, chi le gettò?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 30/3/2017 - 02:07
Wo Gewalt herrscht, wird Widerstand zur Pflicht
Chanson allemande – Wo Gewalt herrscht, wird Widerstand zur Pflicht – Bettina Wegner – 1985
En 1985, Lucien l’âne mon ami, l’Allemagne est toujours divisée et se trouve toujours encore au cœur du nœud noué à la fin du Reich de Mille Ans qui n’en a duré que douze. Avec d’un côté comme de l’autre, de très puissants « alliés », lesquels ont installé sur son territoire des troupes, des bases militaires pour les héberger, des aériennes et bien entendu, des rampes de fusées, potentiellement équipées d’ogives nucléaires.
Comme qui dirait, tout est prêt pour le grand feu d’artifice, dit Lucien l’âne.
Oui et depuis un certain temps déjà, Lucien l’âne mon ami. On comprend que les populations aient eu peur de cette situation et aussi qu’elles en ont aussi marre de vivre dans l’appréhension, d’autant que le fait n’est pas récent. Ça faisait quarante ans que cette tension quotidienne durait.
Auparavant,... (continuer)
En 1985, Lucien l’âne mon ami, l’Allemagne est toujours divisée et se trouve toujours encore au cœur du nœud noué à la fin du Reich de Mille Ans qui n’en a duré que douze. Avec d’un côté comme de l’autre, de très puissants « alliés », lesquels ont installé sur son territoire des troupes, des bases militaires pour les héberger, des aériennes et bien entendu, des rampes de fusées, potentiellement équipées d’ogives nucléaires.
Comme qui dirait, tout est prêt pour le grand feu d’artifice, dit Lucien l’âne.
Oui et depuis un certain temps déjà, Lucien l’âne mon ami. On comprend que les populations aient eu peur de cette situation et aussi qu’elles en ont aussi marre de vivre dans l’appréhension, d’autant que le fait n’est pas récent. Ça faisait quarante ans que cette tension quotidienne durait.
Auparavant,... (continuer)
OÙ RÈGNE LA VIOLENCE, LA RÉSISTANCE EST UN DEVOIR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 27/3/2017 - 19:22
Back Home In Derry
Bellissime le traduzioni, Bobby Sands scrisse il testo come una poesia durante lo sciopero della fame in carcere e subito dopo la sua morte già circolava una versione cantata; Christy Moore che si trovava nel Derry per una serie di concerti la sentì in più occasioni e trascrisse il testo, fu lui ad abbinarlo con la melodia “Wreak of the Edmond Fitzgerald” di Gordon Lightfoot ( in Summertime Dream 1976 album finito subito nella classifica “Billboard 200” i 200 più venduti negli States).
L’ultima strofa è certamente autobiografica e la colonia penale in Tasmania è in realtà The Maze, il labirinto, la prigione di massima sicurezza del Regno Unito costruita proprio nel 1976 con gli H Blocks. La struttura è stata chiusa nel 2000 e demolita in buona parte, l’area è in attesa di riqualificazione e oggetto di un decennale dibattito per la destinazione a Centro per la Pace
L’ultima strofa è certamente autobiografica e la colonia penale in Tasmania è in realtà The Maze, il labirinto, la prigione di massima sicurezza del Regno Unito costruita proprio nel 1976 con gli H Blocks. La struttura è stata chiusa nel 2000 e demolita in buona parte, l’area è in attesa di riqualificazione e oggetto di un decennale dibattito per la destinazione a Centro per la Pace
Cattia Salto 27/3/2017 - 13:47
The Grave
L''altra occasione televisiva in cui George Michael, sempre nel 2003, scelse di eseguire la sua cover di The Grave fu il Graham Norton Show su Channel Four. Dal min. 19'06'' del relativo filmato l'artista londinese spiega che all'età di appena 7 anni rimase fortemente colpito dalla canzone di Don McLean:
"Even though I was 7 it totally and utterly made an imprint on me (...) the terror of war and what the actual reality of it was. I think it's incredibly powerful if it can reach children (...). And I think that ultimately it says a lot about what music is for (...). The idea of something which was so early in my life, and so important, really was a cornerstone of the way I see war. To have the privilege to sing in this situation, and trying to help others to see war for what it is, is just amazing".
Segue l'esecuzione del brano.
"Even though I was 7 it totally and utterly made an imprint on me (...) the terror of war and what the actual reality of it was. I think it's incredibly powerful if it can reach children (...). And I think that ultimately it says a lot about what music is for (...). The idea of something which was so early in my life, and so important, really was a cornerstone of the way I see war. To have the privilege to sing in this situation, and trying to help others to see war for what it is, is just amazing".
Segue l'esecuzione del brano.
Alberta Beccaro - Venezia 27/3/2017 - 01:16
L'eroica morte del tenente Condamine de la Tour
La poesia originale di Péret, pubblicata nel 1926 sulla rivista “La Révolution surréaliste” e poi inclusa nella raccolta “Je ne mange pas de ce pain-là” pubblicata nel 1936.
LA MORT HÉROÏQUE DU LIEUTENANT CONDAMINE DE LA TOUR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/3/2017 - 21:51
Dottrina in musica
Testo trovato su Mûṡica bulgnaiṡa
DUTRÉṄNA IN MÛṠICA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/3/2017 - 21:05
Ciant' d' lo spatrià
Per tutte le strade del mondo stiamo peregrinando:
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 26/3/2017 - 18:19
Ἀσπίδι μεν Σαίων τις ἀγάλλεται [Fr. West 5, Tarditi 8]
Beppe Chierici e Daisy Lumini
La cattiva erba (1970)
Autori: Archiloco di Paros, Beppe Chierici, Daisy Lumini
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè... (continuer)
La cattiva erba (1970)
Autori: Archiloco di Paros, Beppe Chierici, Daisy Lumini
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè... (continuer)
LO SCUDO PERDUTO
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 26/3/2017 - 00:44
Le dormeur du val
La cattiva erba (1970)
Autori: Daisy Lumini, Palatroni, J. A. Rimbaud
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo... (continuer)
Autori: Daisy Lumini, Palatroni, J. A. Rimbaud
La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.
Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo... (continuer)
IL SOLDATO DORMIENTE
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envoyé par dq82 26/3/2017 - 00:42
Da Ursi (Storia vera)
Da Orsi gli operai lavorano duro,
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envoyé par dq82 26/3/2017 - 00:07
Il Legapenista
Chanson italienne – Il Legapenista – Beppe Chierici – 2017
Lucien l’âne mon ami, d’abord, un avertissement : il ne faut pas confondre.
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, je veux bien, mais ne pas confondre quoi ?
Lucien l’âne mon ami, il s’agit d’être vigilant et attentif. La chose est sûre, on ne peut pas, mais j’insiste, on ne peut rigoureusement pas confondre légapeniste et mégapénis. Car les malheureux affublés de cette difformité n’ont rien fait pour être confondus avec cette bande d’hurluberlus fascistoïdes, dont je préfère ignorer tout de leurs attributs sexuels. Je proposerais volontiers d’attribuer à ces derniers un légapénis, qui devrait bien signifier : « au pénis lié », si tu vois ce que je veux dire.
Je n’ai absolument pas envie de voir ça, dit Lucien l’âne en riant de toutes ses dents. Mais bon, je te rassure, je serai attentif et vigilant et je ne confondrai pas l’un avec... (continuer)
Lucien l’âne mon ami, d’abord, un avertissement : il ne faut pas confondre.
Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, je veux bien, mais ne pas confondre quoi ?
Lucien l’âne mon ami, il s’agit d’être vigilant et attentif. La chose est sûre, on ne peut pas, mais j’insiste, on ne peut rigoureusement pas confondre légapeniste et mégapénis. Car les malheureux affublés de cette difformité n’ont rien fait pour être confondus avec cette bande d’hurluberlus fascistoïdes, dont je préfère ignorer tout de leurs attributs sexuels. Je proposerais volontiers d’attribuer à ces derniers un légapénis, qui devrait bien signifier : « au pénis lié », si tu vois ce que je veux dire.
Je n’ai absolument pas envie de voir ça, dit Lucien l’âne en riant de toutes ses dents. Mais bon, je te rassure, je serai attentif et vigilant et je ne confondrai pas l’un avec... (continuer)
LE LEGAPÉNISTE
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envoyé par Marco Valdo M.I. 25/3/2017 - 21:48
Dottrina in musica
La versione di Joe Fallisi (che erroneamente attribuisce il brano ad anonimo)
IL CARDINALE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/3/2017 - 14:10
Kerfank 1870
Anche Wig a Wag, dell'omonimo gruppo, nel suo primo disco del 1999, contiene un brano intitolato "Avel Conlie" (Vento di Conlie" su un testo in bretone del cantante Loïc Chavigny.
Flavio Poltronieri 25/3/2017 - 12:59
Inno degli ex combattenti patrioti
Ho trovato qui quello che pare il testo originale di Péret...
HYMNE DES ANCIENS COMBATTANTS PATRIOTES
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envoyé par Bernart Bartleby 23/3/2017 - 22:45
Tubel Trophy
Chanson allemande alémanique – Tubel Trophy – Baby Jail – Boris Koller – 1992
Une chanson en « Schweizerdeutsch », en allemand alémanique, qui raconte l’histoire– ainsi au moins ai-je pu comprendre de la traduction de l’allemand par Google – d’un gros et hautain nazi local, d’un prototype du grand buveur de bière et animateur de bar (et, comme nous savons, l’inventeur même du nazisme s’est lancé en offrant des bières dans un bar de Munich en 1923 – voir à ce propos la chanson française Mr Pif Paf lequel, au cours d’une de ses interminables beuveries, assaisonnées d’insultes aux immigrés, aux noirs et aux homos, se laisse convaincre de participer à un trophée de survie dans la jungle, une compétition pour les vrais hommes… Il ne reviendra jamais plus raconter des conneries dans son bar préféré, où il sera vite oublié et remplacé par un autre idiot décérébré comme lui.
Dialogue maïeutique
J’imagine,... (continuer)
Une chanson en « Schweizerdeutsch », en allemand alémanique, qui raconte l’histoire– ainsi au moins ai-je pu comprendre de la traduction de l’allemand par Google – d’un gros et hautain nazi local, d’un prototype du grand buveur de bière et animateur de bar (et, comme nous savons, l’inventeur même du nazisme s’est lancé en offrant des bières dans un bar de Munich en 1923 – voir à ce propos la chanson française Mr Pif Paf lequel, au cours d’une de ses interminables beuveries, assaisonnées d’insultes aux immigrés, aux noirs et aux homos, se laisse convaincre de participer à un trophée de survie dans la jungle, une compétition pour les vrais hommes… Il ne reviendra jamais plus raconter des conneries dans son bar préféré, où il sera vite oublié et remplacé par un autre idiot décérébré comme lui.
Dialogue maïeutique
J’imagine,... (continuer)
LE TRIOMPHE DE L’IDIOTIE
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 23/3/2017 - 12:39
Vi är inte skit
22-3-2017 20:29
Due parole del traduttore. La traduzione è corredata di alcune note, dato che affronta (anche) temi molto "dentro" la realtà svedese. Il testo è redatto (anche graficamente) in una lingua estremamente popolaresca e "rappeggiante" (p.es. "de e", o "d e" per "det är" ecc.).
Due parole del traduttore. La traduzione è corredata di alcune note, dato che affronta (anche) temi molto "dentro" la realtà svedese. Il testo è redatto (anche graficamente) in una lingua estremamente popolaresca e "rappeggiante" (p.es. "de e", o "d e" per "det är" ecc.).
NON SIAMO MERDA
(continuer)
(continuer)
22/3/2017 - 20:31
Como nossos pais
Canzone bellissima ed interpretazione struggente di Elis Regina! Traduzione fedele al testo originale.
Giuseppe Maria 22/3/2017 - 14:55
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Testo: Roberto Villani, nipote di Ezio Villani, con la figlia Lara
Musica Gianluca Spirito e Marino Severini
La canzone è stata scritta da Roberto Villani nipote di Ezio Villani, presentata dal vivo il 2/4/2017 allo SCUP di Roma.
Il testo era stato inizialmente trascritto dall'ascolto del pessimo video. Grazie all'intervento diretto dell'autore, abbiamo inserito il nome corretto degli autori: Roberto Villani e sua figlia Lara, e il testo corretto.
Ezio Villani, da Pietro e Anna Baccillieri; nato il 10 gennaio 1892 a Galliera (BO). Meccanico.
Iscritto al PSI.
Prese parte alla prima guerra mondiale.
Trasferitosi a Ferrara nel 1906, nel 1920 fu eletto vice segretario della CCdL e nominato vice direttore de "La Scintilla", il settimanale locale del PSI.
Il 20 dicembre 1920 fu arrestato con l'accusa di avere preso parte allo scontro che, in quel giorno, si era svolto tra fascisti... (continuer)