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Ticking Bomb

Ticking Bomb
[2011-13]
Scritta da Antonina Armato, Timothy James, Adam Schmalholz ed Egbert Nathaniel Dawkins III, in arte Aloe Blacc
Nell'EP “Wake Me Up” e poi nell'album “Lift Your Spirit” (2013)

Propongo questo brano per commentare l'escalation guerrafondaia con cui nel giro di pochi giorni The Donald è riuscito a sfrucugliare sia il vespaio mediorientale che quello nordcoreano a suon di Tomahawk e Mother Of All Bombs (MOAB).

Non penso che Kim Jong-un e Putin siano rimasti più impressionati di tanto dalla prova di forza americana ma adesso inevitabilmente partirà la gara a chi ce l'ha più grosso e più lungo. E quanto a missilozzi e bombacce varie ai due signori di cui sopra non glielo mette in culo nessuno. Parlando anche solo di ordigni convenzionali, se quel cowboy di Trump c'ha la MOAB, quel kazzuto di Putin c'ha il FOAB, il Father Of All Bombs, quattro volte più potente.
The whole world sitting on a ticking bomb
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/4/2017 - 09:05
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Husar má koníčka

anonyme
Husar má koníčka
Una canzone popolare dei tempi in cui le guerre le combattevano gli ussari a cavallo. Un autentico "Make love, not war" in antica veste boema.
Husar má koníčka
(continuer)
envoyé par Stanislava 13/4/2017 - 19:03
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חַד גַּדְיָא

anonyme
חַד גַּדְיָא
Khad gadyà
Di origine probabilmente medievale
Prima attestazione: Praga, 1590
Su melodie popolari di origine franco-tedesca

Veramente, un Khad gadyà ce lo avevamo già in questo sito: la versione modificata, o riscrittura, o “détournement” che dir si voglia di Chava Alberstein, del 1989, canzone pluribandita e multicensurata in tutto lo Stato d'Israele. Nella pagina dedicata a questa canzone, naturalmente, si fa compiuta menzione del “Khad gadyà” originale, canto che fa parte nientemeno che della liturgia del Seder, la festa rituale che segna l'inizio del Pesach, la Pasqua ebraica. In particolare, il Khad gadyà è cantato proprio al termine del Seder, e non è improbabile che gli strali piovuti sulla versione di Chava Alberstein siano dovuti anche alla parodia fatta di un canto liturgico.

Avevo quindi pensato di inserire il Khad gadyà originale a corredo di quella pagina; ma non è e non... (continuer)
חַד גַּדְיָא, חַד גַּדְיָא
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/4/2017 - 02:31
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Mark Ronson: The Bike Song

Mark Ronson: The Bike Song
[2010]
Scritta da Dave McCabe, Homer Steinweiss, Naeem Juwan e Victor Axelrod
Nell'album di Mark Ronson intitolato “Record Collection”
Mark Ronson, uno dei più grandi e prolifici produttori musicali degli ultimi 15 anni, ha realizzato questo brano con la collaborazione del cantante Kyle Falconer (della band The View) ed il rapper Spank Rock.
Il videoclip è stato diretto da Warren Fu, uno dei più importanti videomakers musicali degli ultimi tempi.
La canzone è stata utilizzata dall'agenzia dei trasporti di Londra per promuovere la mobilità sostenibile

Propongo questa canzone in vista dell'imminente partenza del Gran Premio della Liberazione di ciclismo su strada, riservato agli atleti under 23, che si tiene a Roma ininterrottamente dal 1946.

Un tempo gli organizzatori del Premio erano soliti accompagnare il vincitore a deporre un mazzo di fiori a Porta San Paolo, simbolo della resistenza... (continuer)
I run around town
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/4/2017 - 23:26

Syrian Song

Syrian Song
Testo: Anonimo Toscano del XXI Secolo, 12 aprile 2017
Musica e arrangiamento: Ensemble “Syria Unite”
(Barack Obama, Hillary Clinton, Donald Trump,
Vladimir Putin, Bashar al-Assad, Recep Tayyıp Erdoğan)
Esecuzione sommaria a cura dell'Orchestra “Islamic State Iraq and Syria” - Raqqah
Coro dell'Unione Europea di Strasburgo
Non c'è più aprile, non c'è più maggio;
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI secolo 12/4/2017 - 15:42
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Lorena

Lorena
[1856]
Parole del rev. Henry DeLafayette Webster, ministro della chiesa universalista americana in Ohio nella seconda metà dell'800.
Musica di Joseph Philbrick Webster (1819-1875), compositore, l'autore di "In the Sweet By and By", uno degli inni cristiani più famosi d'America.

Nel 1856, mentre era ministro del culto a Zanesville, Ohio, il rev. Webster s'innamorò perdutamente di Ella Blocksom, rampolla di una ricca famiglia del luogo. Il pastore pensava così di riuscire a sistemarsi, ma il padre e i fratelli di lei misero il veto: “Questo matrimonio non s'ha da fare, ne ora né mai!”, tuonarono. Lei gli scrisse una tenera missiva chiedendogli di dimenticarla. Poi andò in moglie ad un giudice della Corte Suprema dello Stato. Lui, disperato, abbandonò per sempre Zanesville. Qualche tempo dopo, conosciuto il noto compositore J.P. Webster (che non era un suo parente), riuscì a mettere in musica... (continuer)
Oh, the years creep slowly by, Lorena,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/4/2017 - 22:25
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Dead Cities of Syria

Dead Cities of Syria
[2011]
Parole di Carl-Michael Eide, in arte Czral Michael (e altri vari pseudonimi)
Musica dei Virus (Czral Michael, polistrumentista, ed Einar ‘Einz’ Sjursø, batteria), band avant-garde metal norvegese.
Nell'album “The Agent That Shapes the Desert”

La musica di questo brano – e, credo, dell'intera produzione dei Virus, ma non voglio nemmeno provare ad approfondire – è per me inascoltabile e disturbante. Ma, dal punto di vista testuale, la canzone è significativa e, forzandone l'interpretazione, in qualche modo profetica, visto che nel febbraio del 2011, quando uscì l'album in cui è contenuta, in Siria c'era la “primavera araba” che solo alla fine dell'anno si sarebbe trasformata nel lungo inverno/inferno della guerra cui stiamo ancora oggi assistendo...

In ogni caso i Virus si riferiscono qui agli Antichi villaggi della Siria settentrionale, le cosiddette Città Morte, un gruppo consistente... (continuer)
Dancing on the surface of my eyes
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/4/2017 - 21:17
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Oiseau

Oiseau
2016
I Dreamed An Island

I wanted the album to end with a plea. Oiseau, written the day after the 2015 Paris attacks while I was on tour in Tunisia, describes a sleeping man caught in a nightmare of terrorist violence . In it, he hears the hollow thud of bullets, of bombs exploding, of bodies falling. From the darkness of his dream, he calls to a songbird outside his window to wake him from the nightmare. He begs the bird to sing to him, to bring him back to the light, to wake him with song. Music is his only hope.
Oiseau ta mélodie est mon réveil
(continuer)
envoyé par dq82 11/4/2017 - 16:02
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Drone

Drone
2016
I Dreamed An Island

"Drone” riconduce l’album all’attualità di un attacco di droni in Siria.

Although I Dreamed An Island is inspired by the lost multi-cultural idyll of 12th century Norman Sicily, I wanted the album to flow, both musically and narratively between the past and the contemporary. Drone, as its title suggests, brings us back to the present day where silent unmanned aircraft have replaced the dagger and sword and the thunder of galloping horses as the new messengers of death, wreaking havoc in the night. The song describes the aftermath of a drone strike in Syria.
I saw my town disappear in smoke
(continuer)
envoyé par dq82 11/4/2017 - 15:58
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Bring Down the Wall

Bring Down the Wall
2016
I Dreamed An Island

lyrics in Salentino by Mauro Durante

More and more walls are going up around the world. Whether it’s Donald Trump’s idea for a great wall of Mexico or the Calais fence, stories of structures or barriers that separate one people from another fill the airwaves and screens of the world’s daily news. On my Island utopia, child-like as it may be, the walls would all come down.
Bring down the wall break it stone by stone
(continuer)
envoyé par dq82 11/4/2017 - 15:53

To Britain

anonyme
To Britain
[1777]
Canzone di anonimo partigiano americano pubblicata sul “The Craftsman; or Say's Weekly Journal” nel pieno della Rivoluzione.

Certo, si tratta di una canzone di propaganda pro ribelli, ma non così fortemente anti britannica, piuttosto un appello per il riconoscimento dell'indipendenza, la fine della guerra fratricida e la pace che sola può garantire la prosperità.

“During the Revolutionary period, music was spread primarily through the print media; therefore, it was tightly controlled by the social elites of the time. Songs were written by well-educated individuals whereas common folk, the ones most affected by war and thus the ones most likely to argue for peace, didn’t have a public voice. Thus, the vast majority of protest songs from this era followed a propaganda-like style.

This perspective is epitomized by tunes like “To Britain,” a song originally published in The Craftsman’s... (continuer)
Blush Britain! Blush at thy inglorious war,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/4/2017 - 13:57
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La caduta di Livorno

La caduta di Livorno
[1849]
Versi di Pirro Giacchi, pubblicati con lo pseudonimo di Michele Stagi
(Dalla raccolta "Due anni di vita di un emigrato [ecc.]")
Musica: Sull'aria di "Numi, voi foste spietati"
Esecuzione di Pardo Fornaciari




"Canzone di Pirro Giacchi che celebra la sfortunata Difesa di Livorno del 10-11 maggio 1849 contro la soldataglia austroungarica ed estense. Cantata sull'aria di "Numi voi foste spietati". Pirro Giacchi con lo pseudonimo di Michele Stagi pubblicò "Anni di vita di un emigrato" in cui racconta la sfortunata battaglia contro l'esercito imperiale, la fuga verso Roma alla difesa della Repubblica,la seconda sconfitta con la trafila garibaldina fino a Comacchio e l'esilio in Corsica." (Pardo Fornaciari)

La versione de “La caduta di Livorno” eseguita da Pardo Fornaciari (e dal suo Coro Garibaldi d'Assalto) è in realtà abbreviata di parecchie strofe rispetto alla poesia, o canto,... (continuer)
Siam raminghi Livornesi,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 11/4/2017 - 12:04
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Полководец

Полководец
Połkovodec
Questo pezzo è uno delle quattro "Danze della morte".

Canti e danze della morte
Ciclo di quattro canti per voce e pianoforte

Musica: Modest Musorgskij
Testo: A. A. Goleniscev-Kutuzov

Ninna nanna (re diesis minore)
Dedica: A. J. Vorobeva-Petrova
Serenata (re diesis minore)
Dedica: L. I. Sestakova
Trepak (re minore)
Dedica: O. A. Petrov
Il condottiero (mi bemolle minore)


Dedica: A. A. Goleniscev-Kutuzov

Organico: voce, pianoforte
Composizione: 1875 - 1877
Edizione: Bessel, San Pietroburgo, 1882

La Morte è raffigurata come un ufficiale al comando delle truppe defunte di due eserciti dopo una terribile battaglia. Mentre le truppe sfilano al suo cospetto, proclama il suo ricordo duraturo di tutti loro.
Грохочет битва, блещут брони,
(continuer)
envoyé par Silva 11/4/2017 - 11:41
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I matri

I matri
testo : Jaka
musica : Jaka / Princevibe / Fede k 9
Album: Forza originaria (2011)
le madri piangono per i figli che scelgono la strada della malavita
(continuer)
10/4/2017 - 20:39

Welcome Mother Jones

first sung, by himsthe author, at a UMW meeting October 13, 1902

Mary Harris Jones, born in Cork in 1837; Grew up in Toronto; became an organizer for railroad workers in 1873; served labor and unions as a part of every great labor struggle until 1919. Especially active in the coal mines where the worst conditions in America were. Died 1930.

Testo tratto da traditionalmusic.co.uk
All hail, Mother Jones, to Mahaska,
(continuer)
envoyé par dq82 10/4/2017 - 18:44
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The Spirit of Mother Jones

The Spirit of Mother Jones
2010
Abocurragh
Words and Music by Andy Irvine

Mary Harris “Mother” Jones (1837 – 30 November 1930) was an Irish-born American schoolteacher and dressmaker who became a prominent labor and community organizer. She helped coordinate major strikes and cofounded the Industrial Workers of the World.

Jones worked as a teacher and dressmaker, but after her husband and four children all died of yellow fever in 1867 and her dress shop was destroyed in the Great Chicago Fire of 1871, she began working as an organizer for the Knights of Labor and the United Mine Workers union. From 1897, at about 60 years of age, she was known as Mother Jones. In 1902 she was called “the most dangerous woman in America” for her success in organizing mine workers and their families against the mine owners. In 1903, to protest the lax enforcement of the child labor laws in the Pennsylvania mines and silk mills, she organized a children’s march from Philadelphia to the home of President Theodore Roosevelt in New York.
Mother Jones is dead and gone she could no longer stay
(continuer)
envoyé par dq82 10/4/2017 - 15:53

Tom Mooney Is Free

Tom Mooney Is Free
1967
Hard Hitting Songs For Hard Hit People, 2012 - Guthrie, Lomax, & Seeger

Thomas Joseph "Tom" Mooney (December 8, 1882 – March 6, 1942) was an American political activist and labor leader, who was convicted with Warren K. Billings of the San Francisco Preparedness Day Bombing of 1916. Believed by many to have been wrongly convicted of a crime he did not commit, Mooney served 22 years in prison before finally being pardoned in 1939.
Mister Tom Mooney is free!
(continuer)
envoyé par dq82 10/4/2017 - 15:37
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Take It Back

Take It Back
(1967)
da Disraeli Gears, secondo album della celebre blues band inglese.

Parole di Pete Brown
Musica di Jack Bruce

Un classico blues dall'album dei Cream che contiene il loro maggiore successo, Sunshine Of Your Love. La canzone è ispirata alle immagini degli studenti statunitensi che bruciavano le cartoline di leva durante la guerra in Vietnam.
Take it back, take it back, take that thing right out of here.
(continuer)
9/4/2017 - 22:08
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Maria

Maria
(1969)
Album: Here We Are Again
Maria, I'm growing so tired of fighting this war,
(continuer)
9/4/2017 - 21:55
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Vietato morire

Vietato morire
[2017]
Parole e musica di Ermal Meta
Canzone presentata all'ultima edizione del Festival di Sanremo e uscita come singolo estratto dall'omonimo album.

Traccia d'apertura dell'album, il brano funge da seguito per il singolo “Lettera a mio padre” del 2014, nel quale Meta descriveva il rapporto conflittuale con una figura paterna violenta. In questo testo viene invece trattato il tema più generale della violenza domestica.
Il brano è di speranza ed è dedicato alla madre, che trovò il coraggio di lasciare il marito e successivamente di trasferirsi con i tre figli in Italia, lasciandosi il passato alle spalle.” (it.wikipedia)

Abbiamo già incontrato Ermal Meta su queste pagine come autore di 28-03-1997 del gruppo la Fame di Camilla, una canzone sulla strage della Katër i Radës, la nave carica di profughi albanesi che il 28 marzo di 20 anni fa venne speronata ed affondata da un'unità della marina militare italiana.
Ricordo quegli occhi pieni di vita
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/4/2017 - 21:07
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Non me ne frega niente

Non me ne frega niente
[2017]
Scritta da Claudia Lagona, in arte Levante
Singolo estratto dall'album “Nel caos di stanze stupefacenti”

Canzone interessante, ma qualcuno aiuti Levante a trovare una copertina migliore per il prossimo disco... Bella la coscia, però...
Sogno
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/4/2017 - 20:38
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L'anno che verrà

L'anno che verrà
Secondo me questa canzone Lucio Dalla, che era molto credente , voleva chiamarla IL MONDO CHE VERRA' e il caro amico doveva essere Caro Gesu' ..poi per ragioni metrica ha commutato il tutto ma se ci si concentra un po' torna
NICO 9/4/2017 - 20:14
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Gesang der jungen Anarchisten

Gesang der jungen Anarchisten
CANTO DEI GIOVANI ANARCHICI
(continuer)
envoyé par Francesco RAUCEA 9/4/2017 - 14:55
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The Good Soldier

The Good Soldier
[2007]
Scritta da Trent Reznor e Atticus Ross
Nell'album “Year Zero”

“Year Zero” è un concept album – e come tale forse andrebbe contribuito per intero – ambientato in un prossimo futuro distopico (“or the present, depending on how you look at the post-Trump world”, scrivono i NIN sul loro sito), quando il mondo è ormai avviato inesorabilmente verso la sua fine, causata dalla rapacità e dalla ferocia dell'apparato militare-industriale statunitense, che esprime da sempre i vertici politici del paese.
In “The Good Soldier” il protagonista è un soldato, di una delle tante guerre americane di questi ultimi decenni, che probabilmente viene investito dall'esplosione di un cosiddetto IED (“improvised explosive device”), le mine artigianali ad alto potenziale che tante vittime hanno mietuto tra i soldati a stelle e strisce e delle coalizioni internazionali soprattutto in Afghanistan e Iraq.

“This... (continuer)
Gun fire in the street
(continuer)
envoyé par B.B. 8/4/2017 - 22:14
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Inno delle Nazioni

Inno delle Nazioni
"Toscanini: Hymn of the Nations" ("Arturo Toscanini conducting music of Giuseppe Verdi")

Diretto da Alexander Hammid
Fotografia di Boris Kaufman
USA, 1944

Bernart Bartleby 8/4/2017 - 20:32
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Shot on James Meredith

Shot on James Meredith
Last verse should read:

I was looking at Dick Gregory this morning
He said I had to take a plane
The newspaper man asked what do you think you gonna prove
He said I'm gonna lead these people just like James Meredith do


Thanks, we updated the lyrics
7/4/2017 - 16:22
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Un capretto [Dona, dona]

Un capretto [Dona, dona]
A ripensarci bene, credo che tu abbia ragione Rick. Che rimanga a Herbert, la sua versione è del tutto speciale.
Salud
Krzysiek 6/4/2017 - 18:57
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Богородица, Путина прогони

Богородица, Путина прогони
English Adaptation from Christophe Elie from the album Bridging Borders (2016)
PUNK PRAYER
(continuer)
envoyé par dq82 6/4/2017 - 11:52
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Antipatriarca

Antipatriarca
ANTIPATRIARCH
(continuer)
5/4/2017 - 23:37
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Txoria Txori

Txoria Txori
Il testo da YT
PTAK PTAKIEM
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 5/4/2017 - 19:11
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Chiedi chi erano i Beatles

Chiedi chi erano i Beatles
Concordo con Alessandro67. I Beatles sono leggende pure.
Lady McCartney 5/4/2017 - 18:47
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Ellos nos han separado

Ellos nos han separado
Mar del Plata, la squadra dei desaparecidos che morì per il rugby



Non è facile portare su un palcoscenico teatrale touche e mischie di rugby. Tantomeno morte, dolore e tortura, la storia triste dell’Argentina della dittatura degli Anni Settanta.

Dove si moriva, anzi si scompariva, a 20 anni senza sapere perché. Claudio Fava, già sceneggiatore de “I cento passi”, è riuscito a farlo nel raccontare la vicenda del Mar del Plata: la squadra di rugby che nel 1978 – l’anno del Mundial de Fútbol – non si piego alla logica dello “show must go on”, ma sfidò il regime militare per amore della palla ovale e della libertà, pagando con la vita la propria passione.

Mar del Plata è la storia di una formazione di rugby, di un gruppo di amici, del campionato del 1978 che la formazione argentina finì decimata dagli omicidi politici. Il primo è quello di Diego, 17enne di talento che “giocava al rugby e... (continuer)
dq82 5/4/2017 - 13:03
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Apokalypsens svarta änglar

Apokalypsens svarta änglar
5-4-2017 11:04
GLI ANGELI NERI DELL'APOCALISSE
(continuer)
5/4/2017 - 11:04




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