Non vogliamo più la guerra
Non vogliamo più la guerra
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/3/2017 - 22:36
Tema del soldato eterno e degli aironi
la piu' struggente canzone di Vecchioni ! inimitabile
Grazie Roberto, Augusta
Grazie Roberto, Augusta
Augusta 6/3/2017 - 21:21
Piramide
[2015]
Parole di Helios Pu (ovvero Porz, fontman della band) e Magoni (Marcello, ossia Gumira)
Musica di Lanzoni (Simone, ovvero Mort)
Da “Swinesong”, l'ultimo – proprio l'ultimo – album della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)
Copio e incollo dal booklet dell'album dei Malnàtt:
“Malnàtt da sempre è un gruppo apolitico. La band non promuove né ideali né partiti né movimenti politici neppure sotto il pagamento di cospicue somme di denaro.
Malnàtt è contro tutto e contro tutti, sempre.
Però se credi di essere nazifascista o se hai mai votato un partito che promuovesse qualsiasi forma di nazismo, fascismo, capitalismo, neoliberismo o neomercantilismo, sappi che ci fai schifo ci fa schifo pensare che un album di Malnàtt si trovi in casa tua.
Ti preghiamo di buttare via tutti i nostri cd o di regalarli a qualcuno di più intelligente... (continuer)
Parole di Helios Pu (ovvero Porz, fontman della band) e Magoni (Marcello, ossia Gumira)
Musica di Lanzoni (Simone, ovvero Mort)
Da “Swinesong”, l'ultimo – proprio l'ultimo – album della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)
Copio e incollo dal booklet dell'album dei Malnàtt:
“Malnàtt da sempre è un gruppo apolitico. La band non promuove né ideali né partiti né movimenti politici neppure sotto il pagamento di cospicue somme di denaro.
Malnàtt è contro tutto e contro tutti, sempre.
Però se credi di essere nazifascista o se hai mai votato un partito che promuovesse qualsiasi forma di nazismo, fascismo, capitalismo, neoliberismo o neomercantilismo, sappi che ci fai schifo ci fa schifo pensare che un album di Malnàtt si trovi in casa tua.
Ti preghiamo di buttare via tutti i nostri cd o di regalarli a qualcuno di più intelligente... (continuer)
Arrivano i mostri della propaganda
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/3/2017 - 20:26
Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]
Max Ar Fur
In alto a questa pagina campeggia la foto del 45 giri, la canzone la si può ascoltare anche nel relativo LP "Chants Celtiques" uscito nel 1973 per la major Atlantic (fatto piuttosto insolito per questo tipo di musica).
Una curiosità può essere che il pezzo di apertura del 33, "An drop hep penn na lost" ovvero "Andro senza capo nè coda" altro non è che la "Suite sudarmoricaine" che di quei tempi Alan Stivell suonava all'Olympia di Parigi. Che altro non è che il tradizionale bretone "E pardon Spezed". Per completezza d'informazione, ne riporto il testo ma reputo meglio non tradurla in italiano perchè di Antiwar non c'è proprio niente e non vorrei espormi a eventuali strali...kenavo
E pardon Spezed e oan bet
Ur plac'h yaouank am eus kavet
la la la la le lo
'Barzh ar park vras hon eus kousket
Ur verol bras am eus paket
la la la la le lo
D'an ospital on bet kaset
War an daol vras on... (continuer)
Una curiosità può essere che il pezzo di apertura del 33, "An drop hep penn na lost" ovvero "Andro senza capo nè coda" altro non è che la "Suite sudarmoricaine" che di quei tempi Alan Stivell suonava all'Olympia di Parigi. Che altro non è che il tradizionale bretone "E pardon Spezed". Per completezza d'informazione, ne riporto il testo ma reputo meglio non tradurla in italiano perchè di Antiwar non c'è proprio niente e non vorrei espormi a eventuali strali...kenavo
E pardon Spezed e oan bet
Ur plac'h yaouank am eus kavet
la la la la le lo
'Barzh ar park vras hon eus kousket
Ur verol bras am eus paket
la la la la le lo
D'an ospital on bet kaset
War an daol vras on... (continuer)
Flavio Poltronieri 6/3/2017 - 18:15
Canto dei morti invano
Chanson italienne – Canto dei morti invano – Primo Levi – 1985
Il y a là des accents d’ode, des accents et des réminiscences de poésie lapidaire et peut-être même, une volontaire parenté avec l’Ode à Kesselring Lo avrai camerata Kesselring de Piero Calamandrei. Cette armée des morts en vain est de la même famille, du même peuple que celui de Lo avrai qui attend l’envahisseur aux bords des chemins.
« Si tu voulais un jour revenir sur ces routes
tu nous trouverais à nos postes
morts et vivants avec le même engagement
peuple serré autour du monument
qui s’appelle
aujourd’hui et pour toujours
RÉSISTANCE ! »
Dis-moi, Marco Valdo M.I., mon ami, dis-moi avant d’aller plus avant : ce peuple qui parle dans cette canzone de Primo Levi, ce peuple quel est-il ? Cette armée de morts en vain, quelle est-elle ?
Elle est longuement décrite et énumérée dans la chanson, Lucien l’âne mon ami. Je résumerai... (continuer)
Il y a là des accents d’ode, des accents et des réminiscences de poésie lapidaire et peut-être même, une volontaire parenté avec l’Ode à Kesselring Lo avrai camerata Kesselring de Piero Calamandrei. Cette armée des morts en vain est de la même famille, du même peuple que celui de Lo avrai qui attend l’envahisseur aux bords des chemins.
« Si tu voulais un jour revenir sur ces routes
tu nous trouverais à nos postes
morts et vivants avec le même engagement
peuple serré autour du monument
qui s’appelle
aujourd’hui et pour toujours
RÉSISTANCE ! »
Dis-moi, Marco Valdo M.I., mon ami, dis-moi avant d’aller plus avant : ce peuple qui parle dans cette canzone de Primo Levi, ce peuple quel est-il ? Cette armée de morts en vain, quelle est-elle ?
Elle est longuement décrite et énumérée dans la chanson, Lucien l’âne mon ami. Je résumerai... (continuer)
CHANT DES MORTS EN VAIN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 6/3/2017 - 17:05
A Nanni Sulis II
Ascoltare canto ha tenores quando non sono in sardegna mi aiuta tanto
Giuseppe 6/3/2017 - 16:28
Passant par les champs le long de la rivière
...a proposito di Yann-Ber Piriou: oltre ai testi riportati nel sito con l'interpretazione di Servat ("Trugarekadenn") e Stivell ("Ne bado ket atao" e "Planedenn")anche Gweltaz ne ha proposti altri due ("Diaspora" e "Piw 'zo mestr?")nel disco "Bonedoù ruz!"...
Flav Kadorvrec'her
Flav Kadorvrec'her
Flavio Poltronieri 6/3/2017 - 14:21
Abd el-Salam el-Danaf
Travailleur assassiné
Plaisance, Italie, 14 septembre 2016
Une chanson d'Alessio Lega
Travailleur assassiné
Plaisance, Italie, 14 septembre 2016
Une chanson d'Alessio Lega
Riccardo Venturi 6/3/2017 - 11:40
Shoot The Dog
George Michael qui lungamente intervistato con palese ostilità nel 2003 da Tim Sebastian, giornalista politico della BBC, sull'argomento da lui trattato in Shoot The Dog, mostra dialettica non comune e idee chiare:
Alberta Beccaro - Venezia 6/3/2017 - 11:31
Abd el-Salam
[2017]
Parole e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
Paroles et musique d'Alessio Lega
Va bene anche allearsi con la morte
di Riccardo Venturi.
Abd el-Salām el-Danaf, 53 anni, egiziano, padre di cinque figli, operaio; ma un operaio che, in Egitto, insegnava. Faceva il professore.
Piacenza. La città di Piacenza è uno dei principali poli della logistica in Italia; la logistica (termine di precisa derivazione militare) è quella cosa per la quale io, tu, tutti noi -ad esempio- ci riempiamo il frigorifero, la casa o l'azienda di prodotti. Le merci sono sì prodotte con sfruttamenti vari, ma poi qualcuno le deve pure portare a destinazione, trasferendo così quegli sfruttamenti vari dalla produzione alla distribuzione. Quando si entra nel bel supermercato, ipermercato, centro commerciale così ben fornito, lo si fa a partire dalle otto di mattina; nessuno ci va alle tre... (continuer)
Parole e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
Paroles et musique d'Alessio Lega
Va bene anche allearsi con la morte
di Riccardo Venturi.
Abd el-Salām el-Danaf, 53 anni, egiziano, padre di cinque figli, operaio; ma un operaio che, in Egitto, insegnava. Faceva il professore.
Piacenza. La città di Piacenza è uno dei principali poli della logistica in Italia; la logistica (termine di precisa derivazione militare) è quella cosa per la quale io, tu, tutti noi -ad esempio- ci riempiamo il frigorifero, la casa o l'azienda di prodotti. Le merci sono sì prodotte con sfruttamenti vari, ma poi qualcuno le deve pure portare a destinazione, trasferendo così quegli sfruttamenti vari dalla produzione alla distribuzione. Quando si entra nel bel supermercato, ipermercato, centro commerciale così ben fornito, lo si fa a partire dalle otto di mattina; nessuno ci va alle tre... (continuer)
Va bene anche allearsi con la morte
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 6/3/2017 - 10:58
Don Matteo
[2012]
Parole di Pu
Musica di Malnàtt
Nell'album “Principia Discordia” della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)
Ancora in questi giorni siamo costretti a leggere di vecchie e nuove atrocità praticate da rappresentanti della Chiesa cattolica.
Nelle scorse settimane a Tuam, contea di Galway, nella verde Irlanda, è stata ritrovata una fossa comune con i resti di circa 800 bambini, da pochi mesi fino a tre anni di età. L'agghiacciante sepoltura si trova in una proprietà che fino ai primi anni 60 ospitò una “Casa Magdalene”, o “Casa del Buon Soccorso”, una delle tante istituzioni religiose che nella cattolicissima Irlanda si sono “prese cura” in passato delle ragazze madri (rese spesso madri giovani e sole dalla violenza dei maschi e dall'abbandono da parte di famiglie e comunità) e dei loro bambini. Quello di Tuam è stato un vero... (continuer)
Parole di Pu
Musica di Malnàtt
Nell'album “Principia Discordia” della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)
Ancora in questi giorni siamo costretti a leggere di vecchie e nuove atrocità praticate da rappresentanti della Chiesa cattolica.
Nelle scorse settimane a Tuam, contea di Galway, nella verde Irlanda, è stata ritrovata una fossa comune con i resti di circa 800 bambini, da pochi mesi fino a tre anni di età. L'agghiacciante sepoltura si trova in una proprietà che fino ai primi anni 60 ospitò una “Casa Magdalene”, o “Casa del Buon Soccorso”, una delle tante istituzioni religiose che nella cattolicissima Irlanda si sono “prese cura” in passato delle ragazze madri (rese spesso madri giovani e sole dalla violenza dei maschi e dall'abbandono da parte di famiglie e comunità) e dei loro bambini. Quello di Tuam è stato un vero... (continuer)
Il mio orecchio è quello di Dio,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/3/2017 - 10:42
Parcours:
Antiwar Anticléricale, Violence sur l'enfance
Sleipnir, il progresso
[2015]
Parole di Pu
Musica di Lanzoni
Da “Swinesong”, l'ultimo – proprio l'ultimo – album della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)
Nella mitologia norrena Sleipnir è il cavallo di Óðinn. Il significato del suo nome è "colui che scivola rapidamente", anche grazie al fatto che h ben otto zampe... Una canzone che mi riporta ad un mio contributo recente, Torino è la mia città: anche qui sempre più spesso il cielo ha degli splendidi colori rosso, verde ed arancione...
Copio e incollo dal booklet dell'album dei Malnàtt:
“Malnàtt da sempre è un gruppo apolitico. La band non promuove né ideali né partiti né movimenti politici neppure sotto il pagamento di cospicue somme di denaro.
Malnàtt è contro tutto e contro tutti, sempre.
Però se credi di essere nazifascista o se hai mai votato un partito che promuovesse qualsiasi forma di... (continuer)
Parole di Pu
Musica di Lanzoni
Da “Swinesong”, l'ultimo – proprio l'ultimo – album della band folk black metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)
Nella mitologia norrena Sleipnir è il cavallo di Óðinn. Il significato del suo nome è "colui che scivola rapidamente", anche grazie al fatto che h ben otto zampe... Una canzone che mi riporta ad un mio contributo recente, Torino è la mia città: anche qui sempre più spesso il cielo ha degli splendidi colori rosso, verde ed arancione...
Copio e incollo dal booklet dell'album dei Malnàtt:
“Malnàtt da sempre è un gruppo apolitico. La band non promuove né ideali né partiti né movimenti politici neppure sotto il pagamento di cospicue somme di denaro.
Malnàtt è contro tutto e contro tutti, sempre.
Però se credi di essere nazifascista o se hai mai votato un partito che promuovesse qualsiasi forma di... (continuer)
Inneggiamo al movimento, la macchina è la divinità
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/3/2017 - 09:48
Parcours:
Guerre à la Terre
Who Shot Ya?
(2016)
Cover di un celebre brano del rapper Notorious B.I.G. del 1994
Nel 2016 i Living Colour sono tornati con una interpretazione di un vecchio brano di Notorious B.I.G., generalmente interpretato in riferimento alla faida tra rapper della West Coast e della East Coast in cui furono uccisi sia il rivale Tupac Shakur che lo steosso Notorious B.I.G.
Nella versione dei Living Colour la canzone diventa una denuncia contro le violenze della polizia contro la comunità afro-americana,
Cover di un celebre brano del rapper Notorious B.I.G. del 1994
Nel 2016 i Living Colour sono tornati con una interpretazione di un vecchio brano di Notorious B.I.G., generalmente interpretato in riferimento alla faida tra rapper della West Coast e della East Coast in cui furono uccisi sia il rivale Tupac Shakur che lo steosso Notorious B.I.G.
Nella versione dei Living Colour la canzone diventa una denuncia contro le violenze della polizia contro la comunità afro-americana,
[Intro: ?]
(continuer)
(continuer)
5/3/2017 - 23:34
Gwerz ar vezhinerien
Riccardo, mi sono ricordato dove incappai per la prima volta in Denez Abernot: aveva inciso un 45 giri collettivo dal titolo Kanaouennoù Evit Ar Vugale, probabilmente prima di Storlok come supporto per le prime scuole dell'infanzia Diwan (uniche ad insegnare il bretone), assieme a Dan Ar Braz, Fañch Bernard, Yvon Gouez, Bernard Sever e Gweltaz Ar Fur che era il presidente. Mi trovavo a Fouenant o a Lokournan....e ricordo anche di avere da qualche parte anche un testo inedito di Gweltaz, una canzone che doveva essere pubblicata ma poi non ne ho saputo più niente e che trattava dell'allora dialogo fra sordi tra Francia e Bretagna....ci torneremo sopra, prima o poi......forse...mah!
Flavio Poltronieri 5/3/2017 - 22:09
War
La versione dell'oltraggiosa band industrial slovena Laibach, dal loro album intitolato “NATO”, uscito nell'ottobre del 1994.
Solo qualche mese prima, in febbraio, la NATO aveva abbattuto quattro aerei serbi che avevano violato la no fly zone imposta. In aprile il primo coinvolgimento attivo nella guerra di Bosnia, con una serie di raid aerei su avamposti serbi nei pressi di Goražde...
WAR
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/3/2017 - 20:19
La guerra di Berto
[1916?]
Parole e musica di Berto Bernardini (?) e di alcuni suoi commilitoni, mentre combattevano nella Grande Guerra.
Berto era cugino di Maria Bernardini, informatrice di questo testo, e come lei originario di Pavana, frazione di Sambuca, sull'appennino pistoiese.
Testo e commento di Francesco Guccini trovati sulla rivista Il Cantastorie dell'agosto/novembre 1968.
« La guerra di Berto » fa parte di una serie di canti registrati la scorsa estate a Pavana, Pistoia; Pavana è un paese dell’Appennino tosco-emiliano, in posizione particolare nella valle del Limentra. Posto a circa trenta chilometri da Pistoia, si trova invece circondato da località bolognesi, e Porretta Terme, il primo centro di una certa importanza che si incontra, è a soli quattro chilometri. Le tradizioni popolari mostrano quindi spesso elementi di fusione tosco-emiliana, caratteristica riscontrabile specialmente nel dialetto.
Il... (continuer)
Parole e musica di Berto Bernardini (?) e di alcuni suoi commilitoni, mentre combattevano nella Grande Guerra.
Berto era cugino di Maria Bernardini, informatrice di questo testo, e come lei originario di Pavana, frazione di Sambuca, sull'appennino pistoiese.
Testo e commento di Francesco Guccini trovati sulla rivista Il Cantastorie dell'agosto/novembre 1968.
« La guerra di Berto » fa parte di una serie di canti registrati la scorsa estate a Pavana, Pistoia; Pavana è un paese dell’Appennino tosco-emiliano, in posizione particolare nella valle del Limentra. Posto a circa trenta chilometri da Pistoia, si trova invece circondato da località bolognesi, e Porretta Terme, il primo centro di una certa importanza che si incontra, è a soli quattro chilometri. Le tradizioni popolari mostrano quindi spesso elementi di fusione tosco-emiliana, caratteristica riscontrabile specialmente nel dialetto.
Il... (continuer)
Benché sia un po’ confusa la mia mente
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/3/2017 - 14:54
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
La conduite
Allora, visto che K mi manda i suoi agresti consigli, invio una curiosità che riguarda questa canzone: quello che sembra un rumore di passi in realtà è ottenuto premendo i pugni in una ciotola piena di ghiaia....
Flavio Poltronieri 5/3/2017 - 11:53
Il giorno di San Patrizio
Il mondo delle Destre è talmente variegato che non si può generalizzare. Nel video sopra postato vedo una testa rasata con musica skinhead in sottofondo. Gli Antica Tradizione non c'entrano nulla con simili imbecilli. Paolo
4/3/2017 - 22:09
Μουσολίνι άλλαξε γνώμη
Che bello che anche in Italia si parli di Markos Vamvakaris e dell'antifascismo greco, che è da sempre, e tutt'oggi, valore molto sentito e condiviso (porcate tipo Alba Dorata a parte...)
4/3/2017 - 21:12
Immobili
(2017)
dal nuovo album di Angela Baraldi, Tornano sempre
con Giorgio Canali, Vittoria Burattini (batterista dei Massimo Volume), Stewie Dalcol (Frigidaire Tango)
in questa canzone al basso Gianni Maroccolo
Lo scorrere continuo nella storia di vite spezzate e ammutolite dall’eterno conflitto che nessun progresso è riuscito a fermare: la guerra.
rockit
dal nuovo album di Angela Baraldi, Tornano sempre
con Giorgio Canali, Vittoria Burattini (batterista dei Massimo Volume), Stewie Dalcol (Frigidaire Tango)
in questa canzone al basso Gianni Maroccolo
Lo scorrere continuo nella storia di vite spezzate e ammutolite dall’eterno conflitto che nessun progresso è riuscito a fermare: la guerra.
rockit
Erano anime in fila anime
(continuer)
(continuer)
4/3/2017 - 20:05
Por eso mato
Album: Dirty Bailarina (2010)
Hay una canción, ‘Por eso mato’, por la que te preguntará mucho la prensa, en la que mencionas la palabra “maricón” y “lesbiana” y además en el libreto “lesbiana” aparece con mayúsculas. ¿Por qué ese hincapié?
Aún no me lo ha preguntado nadie. Estoy loca por que me lo pregunten. Todas las letras en el libreto están hechas adrede, con más versos que en la propia canción. Son pensamientos, es como el diario de esta persona que escribe y hace conjeturas. Esa canción es un monólogo que te lleva a la conclusión de que el verde es el color del campeón, es la esperanza, el futuro… Vivimos en un mundo que lo único que hace es crear asesinos, crear hijos de puta, seres malvados… en esta situación lo único que se provoca es que nos levantemos contra el otro. En esta canción digo: “La religión es la mejor mentira para aplacar mi corazón mareado con todo tipo de entretenimiento”.... (continuer)
Hay una canción, ‘Por eso mato’, por la que te preguntará mucho la prensa, en la que mencionas la palabra “maricón” y “lesbiana” y además en el libreto “lesbiana” aparece con mayúsculas. ¿Por qué ese hincapié?
Aún no me lo ha preguntado nadie. Estoy loca por que me lo pregunten. Todas las letras en el libreto están hechas adrede, con más versos que en la propia canción. Son pensamientos, es como el diario de esta persona que escribe y hace conjeturas. Esa canción es un monólogo que te lleva a la conclusión de que el verde es el color del campeón, es la esperanza, el futuro… Vivimos en un mundo que lo único que hace es crear asesinos, crear hijos de puta, seres malvados… en esta situación lo único que se provoca es que nos levantemos contra el otro. En esta canción digo: “La religión es la mejor mentira para aplacar mi corazón mareado con todo tipo de entretenimiento”.... (continuer)
A la mierda las instituciones
(continuer)
(continuer)
4/3/2017 - 13:20
Êxodo
2016
Horizonte
Lyrics: Teresa Salgueiro
Music: Teresa Salgueiro | RuiLobato, Óscar Torres, Marlon Valente | Graciano Caldeira
Horizonte
Lyrics: Teresa Salgueiro
Music: Teresa Salgueiro | RuiLobato, Óscar Torres, Marlon Valente | Graciano Caldeira
Internazionale
Numero 1194
3/9 marzo 2017
Playlist Pier Andrea Canei
Resistenza esoplanetaria
Teresa Salgueiro
Êxodo
La cantante dei MadreDeus in zona di guerra, tra raffiche di mitra, esplosioni e colonne di profughi.
Un lamento lirico alla ricerca di orizzonti di pace. Uno dei momenti più forti nel suo ultimo lavoro, O horizonte, in cui, scortata da un accordeon e pochi altri strumenti, ripercorre il mondo desolato dei migranti. Ha la memoria del fado, ma senza richiami alla tradizione se non nell’uso del portoghese, così naturalmente venato di toni malinconici. Toni che Salgueiro non asseconda mai troppo, opponendo una resistenza fatta di una sottile energia.
Numero 1194
3/9 marzo 2017
Playlist Pier Andrea Canei
Resistenza esoplanetaria
Teresa Salgueiro
Êxodo
La cantante dei MadreDeus in zona di guerra, tra raffiche di mitra, esplosioni e colonne di profughi.
Un lamento lirico alla ricerca di orizzonti di pace. Uno dei momenti più forti nel suo ultimo lavoro, O horizonte, in cui, scortata da un accordeon e pochi altri strumenti, ripercorre il mondo desolato dei migranti. Ha la memoria del fado, ma senza richiami alla tradizione se non nell’uso del portoghese, così naturalmente venato di toni malinconici. Toni che Salgueiro non asseconda mai troppo, opponendo una resistenza fatta di una sottile energia.
Aromas e flores
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 4/3/2017 - 10:22
Uommene
Repubblica 3/02/2017
Musica, è morta a Genova Roberta Alloisio
La cantautrice stroncata in casa da un malore a 53 anni
É morta questa mattina, improvvisamente, Roberta Alloisio, cantautrice, attrice, targa Tenco nel 2011. Cinquantatré anni appena compiuti, una carriera artistica che la portava ad emergere sul piano nazionale, esponente di punta ed erede della scuola cantauatorale genovese, si trovava in casa con il marito, nella loro casa nel centro storico di Genova.
Il legame fortissimo con don Gallo, il suo impegno culturale che é stato anche azione sociale, l' instancabile collaborazione con il Suq di Carla Peirolero, la ricerca per aggiornare e far continuamente germinare l'alta tradizione musicale genovese, hanno incastonato Roberta Alloisio, sorella del cantautore Gian Piero, nel panorama artistico italiano. E adesso la cultura non solo genovese e ligure è in lutto profondissimo.
Musica, è morta a Genova Roberta Alloisio
La cantautrice stroncata in casa da un malore a 53 anni
É morta questa mattina, improvvisamente, Roberta Alloisio, cantautrice, attrice, targa Tenco nel 2011. Cinquantatré anni appena compiuti, una carriera artistica che la portava ad emergere sul piano nazionale, esponente di punta ed erede della scuola cantauatorale genovese, si trovava in casa con il marito, nella loro casa nel centro storico di Genova.
Il legame fortissimo con don Gallo, il suo impegno culturale che é stato anche azione sociale, l' instancabile collaborazione con il Suq di Carla Peirolero, la ricerca per aggiornare e far continuamente germinare l'alta tradizione musicale genovese, hanno incastonato Roberta Alloisio, sorella del cantautore Gian Piero, nel panorama artistico italiano. E adesso la cultura non solo genovese e ligure è in lutto profondissimo.
Dq82 4/3/2017 - 08:14
Lisístrata
(2015)
dall'EP "Anclas" del 2015
Si definiva "rappera di notte, poetessa di giorno e politologa a tratti", era considerata la nuova promessa dell'hip hop spagnolo, ma una malattia cardiaca se l'è portata via ieri, a soli 26 anni.
Ana Isabel García, andalusa, autrice di canzoni con una forte carica politica che mescolavano il linguaggio moderno del rap con la tradizione del flamenco, ci ha lasciato solo una manciata di canzoni (il suo primo album "Banzai" era previsto per la metà del 2017), tra cui questa interessante rivisitazione della Lisistrata, un vero e proprio manifesto politico femminista che cita la scrittrice Silvia Federici e il saggio Teoria di King Kong della scrittrice femminista francese Virginie Despentes.
dall'EP "Anclas" del 2015
Si definiva "rappera di notte, poetessa di giorno e politologa a tratti", era considerata la nuova promessa dell'hip hop spagnolo, ma una malattia cardiaca se l'è portata via ieri, a soli 26 anni.
Ana Isabel García, andalusa, autrice di canzoni con una forte carica politica che mescolavano il linguaggio moderno del rap con la tradizione del flamenco, ci ha lasciato solo una manciata di canzoni (il suo primo album "Banzai" era previsto per la metà del 2017), tra cui questa interessante rivisitazione della Lisistrata, un vero e proprio manifesto politico femminista che cita la scrittrice Silvia Federici e il saggio Teoria di King Kong della scrittrice femminista francese Virginie Despentes.
Yo no camelo perfumes de Nina Ricci
(continuer)
(continuer)
3/3/2017 - 23:28
Adios Berta Cáceres Flores
Hoy dia 8 de Marzo 2016, el dia de la mujer en todo el mundo, dejo este homenaje, a una mujer valiente como ninguna, que lucho por los derechos humanos, por la naturaleza y el cosmos, gracias Berta!!!
Berta Isabel Cáceres Flores (Honduras, 4 marzo 1971, 1972 o 1973 – La Esperanza, 3 marzo 2016) è stata un'ambientalista e attivista honduregna.
Leader del popolo indigeno Lenca e co-fondatrice del Consiglio delle organizzazioni popolari ed indigene dell'Honduras (COPINH), è stata insignita di diversi premi, tra cui il Goldman Environmental Prize 2015, per la campagna di salvaguardia ambientale con cui è riuscita a evitare la costruzione di una diga sul Río Gualcarque,[6] considerato sacro dai Lenca, ad opera di una joint venture tra la compagnia honduregna DESA e la cinese Sinohydro, il più gran costruttore di dighe al mondo. Dopo anni di minacce, è stata assassinata nella sua casa da intrusi armati nelle prime ore del 3 marzo 2016.
Berta Isabel Cáceres Flores (Honduras, 4 marzo 1971, 1972 o 1973 – La Esperanza, 3 marzo 2016) è stata un'ambientalista e attivista honduregna.
Leader del popolo indigeno Lenca e co-fondatrice del Consiglio delle organizzazioni popolari ed indigene dell'Honduras (COPINH), è stata insignita di diversi premi, tra cui il Goldman Environmental Prize 2015, per la campagna di salvaguardia ambientale con cui è riuscita a evitare la costruzione di una diga sul Río Gualcarque,[6] considerato sacro dai Lenca, ad opera di una joint venture tra la compagnia honduregna DESA e la cinese Sinohydro, il più gran costruttore di dighe al mondo. Dopo anni di minacce, è stata assassinata nella sua casa da intrusi armati nelle prime ore del 3 marzo 2016.
Berta era esa mujer
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 3/3/2017 - 22:32
All We Need Is Peace and Love
2016
People are Confusion
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 3/3/2017 - 22:27
Mandela Thanks
Free Africa
Mandela hombre de gran corazon e inteligencia nos enseño a todos como trabajar por la paz y la libertad, gracias MANDELA POR TODO!!!
Mandela hombre de gran corazon e inteligencia nos enseño a todos como trabajar por la paz y la libertad, gracias MANDELA POR TODO!!!
Mandela we always
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 3/3/2017 - 22:12
Jerusalén
Desde aqui un grito por la paz...los pueblos no deben enfrentarse, ni por religiones ni por odios, solo deseo que reine el amor el respeto la igualdad y los derechos humanos, la tierra es de todos y hemos llegado a un punto que no se puede soportar, lleno de unas multinacionales que es como una grave enfermedad, los jovenes solo sueñan con marcas y cosas superfluas, que falta de entendimiento y cultura, asi no se puede vivir con tantas clases de personas que necesitan atencion y caridad y nadie las atiende, muy triste!
Jerusalén Jerusalén
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 3/3/2017 - 22:05
Minarets
Album: Remember Two Things (1993)
Written about the persian gulf war (1990-1991), specifically how minarets were used to broadcast air raid sirens in baghdad, while americans sat safely in their living rooms watching the missile attacks on CNN like it was a fireworks show. The song reminds it wasn't a show, it was people dying.
Written about the persian gulf war (1990-1991), specifically how minarets were used to broadcast air raid sirens in baghdad, while americans sat safely in their living rooms watching the missile attacks on CNN like it was a fireworks show. The song reminds it wasn't a show, it was people dying.
Santa Maria choose your children
(continuer)
(continuer)
envoyé par Amy 3/3/2017 - 02:27
חד גדיא
Hebrew version: Chava Alberstein
Arabic translation: Yusef Asfour & Shireen Daniel
Arabic translation: Yusef Asfour & Shireen Daniel
דזַבִּין אַבָּא בִּתרֵי זוּזֵי
(continuer)
(continuer)
envoyé par Idan Toledano 2/3/2017 - 23:20
Torino è la mia città
[1982]
La canzone che dà il titolo al primo ed unico EP di questa band punk oi! Torinese composta da Tony (basso), Nico (batteria), Franco (chitarra) e Piero (voce). Prodotti da Giulio Tedeschi, pioniere della musica underground.
Piero è Piero Maccarino, scomparso prematuramente nel 1999. A lui gli Statuto dedicarono la loro “Fiore nel cemento”
Nico è Nicola Paparella, ovvero Papa Nico, poi percussionista negli Africa Unite
Torino è la mia città, la più “disoccupata” del nord Italia, con una percentuale che è esattamente la media del tasso di disoccupazione globale del paese...
Torino è la mia città, quella dove un quinto della ricchezza prodotta in un anno va nelle tasche di poco più del 3% della popolazione (almeno, stando a quello che costoro dichiarano...)
Torino è la mia città, quella dove circa 150.000 persone, oltre il 15% della popolazione, guadagnano meno di 1.000 euro al mese,... (continuer)
La canzone che dà il titolo al primo ed unico EP di questa band punk oi! Torinese composta da Tony (basso), Nico (batteria), Franco (chitarra) e Piero (voce). Prodotti da Giulio Tedeschi, pioniere della musica underground.
Piero è Piero Maccarino, scomparso prematuramente nel 1999. A lui gli Statuto dedicarono la loro “Fiore nel cemento”
Nico è Nicola Paparella, ovvero Papa Nico, poi percussionista negli Africa Unite
Torino è la mia città, la più “disoccupata” del nord Italia, con una percentuale che è esattamente la media del tasso di disoccupazione globale del paese...
Torino è la mia città, quella dove un quinto della ricchezza prodotta in un anno va nelle tasche di poco più del 3% della popolazione (almeno, stando a quello che costoro dichiarano...)
Torino è la mia città, quella dove circa 150.000 persone, oltre il 15% della popolazione, guadagnano meno di 1.000 euro al mese,... (continuer)
Crescer nella noia
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/3/2017 - 22:01
Menez Daou
dq82 e Riccardo, lo sapevate che Loran ha vissuto per ben tredici anni in una comunità alternativa in Italia? Si è stabilito nel Finistère all'inizio degli anni duemila autodefinendosi "futuro rifugiato politico in una regione in resistenza". Sarà forse anche per questo che Bella Ciao fu cantata mescolando bretone, francese e italiano: certo che unita alla melodia di Kan Bale An ARB di Glenmor suonata da bombarda e biniou, a mo' di inno anarco-punk, mentre l'anziana Louise Ebrel seduta li vicino, li stava ad ascoltare prima di cantare Dans Gwadek in omaggio a sua madre e alle sue care, famose ziette, les Soeurs Goadec, mi fa comunque un certo effetto...
Flavio Poltronieri 2/3/2017 - 21:09
C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
Gianluca Spirito e i Ned Ludd tutti hanno ormai stretto una grande amicizia e una collaborazione artistica con i Gang. Negli ultimi anni avranno suonato insieme più di una decina di volte; Gianluca è stato anche in tour coi Gang. Domenica scorsa in occasione della presentazione del nuovo album dei Gang, Gianluca ha presentato la sua "Calibro 77". La prima canzone che ha presentato è questa.
dq82 2/3/2017 - 09:30
Che il Mediterraneo sia
Bellissima!!!!!!!
Corroborante!!!!
Piena!!
Corposa!!!!
Corroborante!!!!
Piena!!
Corposa!!!!
Maria teresa 1/3/2017 - 21:06
Les Ambassadrices
Le Rêve oublié
Après le Rêve de Guillaume, premier tome des Histoires d’Allemagne, le second tome intitulé : Le Rêve de Weimar, le troisième intitulé Le Rêve d’Adolf, voici un autre livre de Marco Valdo M.I. : il s’intitule le Rêve oublié et couvre les années 1946 à 1963, les années où une Allemagne, toujours sous le choc du Millénaire avorté, divisée et désillusionnée essaye de se réconcilier avec le monde. Une période difficile qui commence dans les ruines et la honte et qui finit dans les confortables habitudes retrouvées des uns et les premières révoltes des générations d’après.
Ce qu’il faut absolument dire ici, ce qui mérite d’être dit et souligné ici, c’est que sans les Chansons contre la Guerre (CCG), cette édition papier n’aurait sans doute jamais existé puisque toutes les chansons et tous les textes (ou presque) qui y figurent viennent en droite ligne des C.C.G. Ils y ont été... (continuer)
Marco Valdo M.I. 1/3/2017 - 19:06
Corazón maldito
non so lo spagnolo ma ho imparato a memoria questa canzone tanti anni fa accompagnandomi con la chitarra. ho sempre pensato che "tu me desvelas" fosse riferito alla "carabela" e quindi fosse una sorta di"come la caravella nella tempesta tu mi strappi le vele" e contemporaneamente "mi svegli. Puó essere?
1/3/2017 - 12:11
Días y flores
[1974]
Parole e musica di Silvio Rodríguez
La canzone che dà il titolo al suo album del 1975
Testo trovato su Cancioneros.com
Come per L’œuf dur (La grasse matinée) di Prévert, anche questi versi di Rodríguez mi hanno ricordato quelli della Carta d'identità del poeta palestinese Mahmoud Darwish:
Parole e musica di Silvio Rodríguez
La canzone che dà il titolo al suo album del 1975
Testo trovato su Cancioneros.com
Come per L’œuf dur (La grasse matinée) di Prévert, anche questi versi di Rodríguez mi hanno ricordato quelli della Carta d'identità del poeta palestinese Mahmoud Darwish:
“…non odio nessuno e neppure rubo
ma quando mi affamano
mangio la carne del mio oppressore
attento alla mia fame,
attento alla mia rabbia.”
ma quando mi affamano
mangio la carne del mio oppressore
attento alla mia fame,
attento alla mia rabbia.”
Si me levanto temprano,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/2/2017 - 23:18
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Sueño con serpientes
[1974]
Parole e musica di Silvio Rodríguez
L'introduzione parlata è la versione spagnola di una strofa dalla “Kantate zu Lenins Todestag”, la “Cantata in morte di Lenin” di Bertolt Brecht e Hanns Eisler.
Nell'album di Silvio Rodríguez intitolato “Días y flores”, pubblicato nel 1975
Interpretata anche da Luis Eduardo Aute, Mercedes Sosa, León Gieco e Los Bunkers
Testo trovato su Cancioneros.com
Sul sito carusopascoski trovo una bella descrizione di questa canzone, messa in relazione con il 25 aprile e con Stefano Giaccone e i suoi Franti, mitico gruppo hardcore folk torinese degli anni 80:
Qui la storia di una delle più belle canzoni antifasciste che conosca, sulla forma più subdola e pericolosa di fascismo che si insinua anche nelle più celebrate democrazie: l’imperialismo. Buona liberazione!
Un pomeriggio d’estate, in un prato fresco dietro a una casa di campagna, ho ascoltato con... (continuer)
Parole e musica di Silvio Rodríguez
L'introduzione parlata è la versione spagnola di una strofa dalla “Kantate zu Lenins Todestag”, la “Cantata in morte di Lenin” di Bertolt Brecht e Hanns Eisler.
Nell'album di Silvio Rodríguez intitolato “Días y flores”, pubblicato nel 1975
Interpretata anche da Luis Eduardo Aute, Mercedes Sosa, León Gieco e Los Bunkers
Testo trovato su Cancioneros.com
Sul sito carusopascoski trovo una bella descrizione di questa canzone, messa in relazione con il 25 aprile e con Stefano Giaccone e i suoi Franti, mitico gruppo hardcore folk torinese degli anni 80:
Qui la storia di una delle più belle canzoni antifasciste che conosca, sulla forma più subdola e pericolosa di fascismo che si insinua anche nelle più celebrate democrazie: l’imperialismo. Buona liberazione!
Un pomeriggio d’estate, in un prato fresco dietro a una casa di campagna, ho ascoltato con... (continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/2/2017 - 22:54
Die Dummheit
Chanson allemande – Die Dummheit – Erika Mann – 1934
Poème d’Erika et Klaus Mann
Musique de Magnus Henning (1904-1995), compositeur et pianiste bavarois
Dans le spectacle de cabaret intitulé « Die Pfeffermühle », « le Moulin à poivre », imaginé par Erika et Klaus Mann, avec la collaboration de Walter Mehring et de Wolfgang Koeppen, et interprété par la même Erika, son amie Therese Giehse et d’autres acteurs et de danseurs (Lotte Goslar, Sybille Schloß, Cilli Wang et Igor Pahlen.)
Zurich, 1er janvier 1934. C’est le premier anniversaire du « Moulin à Poivre ». La famille Mann a fui l'année précédente l’Allemagne et Erika rencontre un succès avec son Kabarett anti-nazi en tournée en Europe … Le rideau s’ouvre et voici Erika qui introduit le spectacle en chantant la chanson Kälte – FROID. Puis apparaît sur scène Thérèse Giehse, debout sur un piédestal, un bras levé comme certaines statues... (continuer)
Poème d’Erika et Klaus Mann
Musique de Magnus Henning (1904-1995), compositeur et pianiste bavarois
Dans le spectacle de cabaret intitulé « Die Pfeffermühle », « le Moulin à poivre », imaginé par Erika et Klaus Mann, avec la collaboration de Walter Mehring et de Wolfgang Koeppen, et interprété par la même Erika, son amie Therese Giehse et d’autres acteurs et de danseurs (Lotte Goslar, Sybille Schloß, Cilli Wang et Igor Pahlen.)
Zurich, 1er janvier 1934. C’est le premier anniversaire du « Moulin à Poivre ». La famille Mann a fui l'année précédente l’Allemagne et Erika rencontre un succès avec son Kabarett anti-nazi en tournée en Europe … Le rideau s’ouvre et voici Erika qui introduit le spectacle en chantant la chanson Kälte – FROID. Puis apparaît sur scène Thérèse Giehse, debout sur un piédestal, un bras levé comme certaines statues... (continuer)
LA BÊTISE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/2/2017 - 22:17
Hañvezh ar bonedoù ruz
Anche "Gwerz Goulven Salaun" dal cd "Portraits" descrive la rivolta dei “berretti rossi”, che iniziata con questo rintocco di campane, alla fine costò la vita a 30.000 Bretoni.
Flavio Poltronieri 28/2/2017 - 19:45
Prince qu'en mains tenez
Il titolo del disco è l'enfatico recitato posto a conclusione del medesimo con accompagnamento musicale dei Tri Yann è opera dello scrittore nantese Morvan Lebesque. Trattasi di un piccolo estratto da pagina 18 (qui sotto tradotto in italiano) del libro "Comment Peut-On Etre Breton?" pubblicato sei anni prima, nel 1970 e sottotitolato "Essai sur la démocratie française". Qui il giornalista-scrittore si interroga sull'esistenza di una reale democrazia francese nel momento in cui non vengono rispettate e addirittura sono oppresse culturalmente le minoranze e auspica un'Europa che raggruppi i veri popoli che la costituiscono. Vengono rievocati dapprima la vergogna e in seguito l'onore di essere bretoni. I Tri Yann hanno fatto di questo testo un po' il loro manifesto. Vorrei ricordare che Nantes (Naoned) si trova nel dipartimento della Loira Atlantica, non nella Bretagna geografica, bensì in... (continuer)
Flavio Poltronieri 28/2/2017 - 19:23
Dans l'cul (Chant national des evadés de guerre)
super ! J'aimerais bien la chanter pour certains aujourd'hui.....
28/2/2017 - 17:46
×
Nel volume con CD intitolato “Noi siam le canterine antifasciste. I canti delle mondine di Lavezzola”, a cura di Cristina Ghirardini, pubblicato nel 2012.
Il volume è stato realizzato nell’ambito delle attività del Centro per il dialetto romagnolo della Fondazione Casa di Oriani e ripercorre le attività del coro delle mondine di Lavezzola – che preferiva farsi chiamare Coro della Bassa Romagna - e i suoi legami con la Federbraccianti, il Partito Comunista e il mondo cooperativo, che lo hanno portato a cantare anche nella ex Jugoslavia, nell’URSS e in Germania.
Il CD allegato al volume ripropone i canti delle mondariso, alcuni dei quali furono registrati in un LP intitolato “Unità e lotta. Lotta e unità” prodotto negli anni Settanta proprio a cura della Fedrbraccianti CGIL. I brani sono stati digitalizzati nel laboratorio musicale del Dipartimento Beni Culturali dell'Università di Bologna.