L'ultimo respiro fa da testamento
Come Ocalan zio Apo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Zorba 20/3/2017 - 18:08
Lettera dalla barricata
2016
La via del sale
Tutti gli strumenti che hanno suonato nel disco si ritrovano in questa canzone che ha quasi il sapore di una felliniana fanfara conclusiva. La canzone riassume la mia poetica. Chi è familiare con i miei dischi precedenti, ritroverà parole e personaggi. Ma anche chi mi sente per la prima volta, spero che possa apprezzare questo riassunto della mia visione del mondo e del mio persistere nello scrivere canzoni. Questa la conclusione del disco; sono sulla barricata, ma non sono lieto di esserlo; altri sarebbero stati i miei desideri quando ero giovane, anche se questa barricata di suoni e parole è stata edificata con la dedizione dell’amore.
Blogfoolk
Cosa succederebbe se Zeus, in un attimo di bontà, decidesse di concedere una pausa a Sisifo e gli regalasse un violino, Probabilmente quest'ultimo costruirebbe una barricata di musica e parole sulla cima del monte nel tentativo... (continuer)
La via del sale
Tutti gli strumenti che hanno suonato nel disco si ritrovano in questa canzone che ha quasi il sapore di una felliniana fanfara conclusiva. La canzone riassume la mia poetica. Chi è familiare con i miei dischi precedenti, ritroverà parole e personaggi. Ma anche chi mi sente per la prima volta, spero che possa apprezzare questo riassunto della mia visione del mondo e del mio persistere nello scrivere canzoni. Questa la conclusione del disco; sono sulla barricata, ma non sono lieto di esserlo; altri sarebbero stati i miei desideri quando ero giovane, anche se questa barricata di suoni e parole è stata edificata con la dedizione dell’amore.
Blogfoolk
Cosa succederebbe se Zeus, in un attimo di bontà, decidesse di concedere una pausa a Sisifo e gli regalasse un violino, Probabilmente quest'ultimo costruirebbe una barricata di musica e parole sulla cima del monte nel tentativo... (continuer)
L'arte dopo Auschwitz [1], l'arte dopo Obama
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 20/3/2017 - 17:52
Parcours:
Barricades, Camps d'extermination
Io ti racconto
Dall'album "Un uomo in crisi (canzoni di morte, canzoni di vita)" (1973).
In questo brano Lolli racconta tutta la sua vita e ne trae i suoi motivi di pessimismo. E' un pessimismo del tutto radicale che investe non solo la natura delle cose ma anche la loro reale importanza a livello comunicativo di esperienza.
Gang
Io onestamente ignoravo questa canzone, l'ho riscoperta in Calibro 77 dei Gang. Con Lorenzo ci siamo detti che mancava... già... Certo parla di prigione e di guerra, ma giusto soffermandosi ad una lettura superficiale si può pensare che Lolli parli effettivamente di una prigione con le sbarre e di una guerra con le bombe, i carri armati etc, si parla di una prigione interiore e di una guerra interiore. Però forse parla della famigerata guerra dei 10 100.000 anni che ci relega a vivere ai margini
In questo brano Lolli racconta tutta la sua vita e ne trae i suoi motivi di pessimismo. E' un pessimismo del tutto radicale che investe non solo la natura delle cose ma anche la loro reale importanza a livello comunicativo di esperienza.
Gang
Io onestamente ignoravo questa canzone, l'ho riscoperta in Calibro 77 dei Gang. Con Lorenzo ci siamo detti che mancava... già... Certo parla di prigione e di guerra, ma giusto soffermandosi ad una lettura superficiale si può pensare che Lolli parli effettivamente di una prigione con le sbarre e di una guerra con le bombe, i carri armati etc, si parla di una prigione interiore e di una guerra interiore. Però forse parla della famigerata guerra dei 10 100.000 anni che ci relega a vivere ai margini
Io ti racconto lo squallore
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 20/3/2017 - 17:12
Vivo morto o X
1995
Buon compleanno, Elvis
Pezzo rock con venature di blues che apre l'album, in cui Ligabue critica la tendenza, tipica di coloro che hanno una certa autorità, di imporre ad altri quelle scelte personali che questi ultimi sono sicuramente in grado di compiere in autonomia. E racconta come ci si senta a vivere una vita decisa da condizionamenti esterni.
L'ispirazione viene dall'idea di associare il simboli 1 X 2 utilizzati sulla schedina del Totocalcio alla vita di ognuno. Dove X, oltre a essere da sempre simbolo di anonimato, nella canzone rappresenta una vita NON vita, una vita decisa da qualcun altro.
Tra le varie autorità c'è anche quella militare:
"E puntano al tuo tempo
e a alcuni sissignore
e perfino un giuramento e un anno di tua proprietà. "
Nel 1995 si era ancora ai tempi della leva obbligatoria.
Buon compleanno, Elvis
Pezzo rock con venature di blues che apre l'album, in cui Ligabue critica la tendenza, tipica di coloro che hanno una certa autorità, di imporre ad altri quelle scelte personali che questi ultimi sono sicuramente in grado di compiere in autonomia. E racconta come ci si senta a vivere una vita decisa da condizionamenti esterni.
L'ispirazione viene dall'idea di associare il simboli 1 X 2 utilizzati sulla schedina del Totocalcio alla vita di ognuno. Dove X, oltre a essere da sempre simbolo di anonimato, nella canzone rappresenta una vita NON vita, una vita decisa da qualcun altro.
Tra le varie autorità c'è anche quella militare:
"E puntano al tuo tempo
e a alcuni sissignore
e perfino un giuramento e un anno di tua proprietà. "
Nel 1995 si era ancora ai tempi della leva obbligatoria.
Nato da un sospiro o da un temporale,
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 20/3/2017 - 16:38
Parcours:
Service militaire de merde
Le verger en Lorraine
[1963]
Scritta da Monique Serf, in arte Barbara, e Jean Poissonnier
Singolo del 1962, poi nell'album “Dis, quand reviendras-tu?” del 1964
Scritta da Monique Serf, in arte Barbara, e Jean Poissonnier
Singolo del 1962, poi nell'album “Dis, quand reviendras-tu?” del 1964
Tout le sang qu'ont versé
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/3/2017 - 13:18
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Marcia della cinghia
[1963]
Parole di Mario Monicelli (1915-2010), Agenore Incrocci (1919-2005) e Furio Scarpelli (1919-2010), in arte Age & Scarpelli, formidabile duo di sceneggiatori.
Musica di Carlo Rustichelli (1916-2004), musicista e compositore.
Nella colonna sonora del film “I compagni”, diretto da Monicelli nel 1963, con Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Annie Girardot, Folco Lulli.
Il film ebbe l'Oscar nel 1965 per la migliore sceneggiatura originale.
Testo trovato su YouTube
Parole di Mario Monicelli (1915-2010), Agenore Incrocci (1919-2005) e Furio Scarpelli (1919-2010), in arte Age & Scarpelli, formidabile duo di sceneggiatori.
Musica di Carlo Rustichelli (1916-2004), musicista e compositore.
Nella colonna sonora del film “I compagni”, diretto da Monicelli nel 1963, con Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Annie Girardot, Folco Lulli.
Il film ebbe l'Oscar nel 1965 per la migliore sceneggiatura originale.
Testo trovato su YouTube
Tira di un bùs la cinghia ma non calar le braghe
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/3/2017 - 22:19
Some People
[1970]
Parole e musica di Chuck Berry
La traccia che chiude l'album intitolato “Back Home”, quello che segnava il ritorno alla Chess Records dopo anni alla Mercury
Purtroppo non mi è riuscito di trovarne una versione su YouTube...
Parole e musica di Chuck Berry
La traccia che chiude l'album intitolato “Back Home”, quello che segnava il ritorno alla Chess Records dopo anni alla Mercury
Purtroppo non mi è riuscito di trovarne una versione su YouTube...
Some people live each week in fun and play
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/3/2017 - 20:57
Gris 'mè on schelter
[2015?]
Scritta da Lucia Lella e Renato Ornaghi, fondatori del gruppo I Saltamartin, ossia Le Cavallette, in lombardo.
“Grigio come uno scheletro” è riscrittura totale di Gimme Shelter dei Rolling Stones.
L'esecuzione de I Saltamartin, secondo me, è molto bella.
Se l'originale parlava di guerra vera e propria, qui si parla invece del lavoro che non c'è più, di tutto un mondo, di tante vite sull'orlo del baratro. Un barlume di speranza si accende solo alla fine, quando il refrain cambia appena e fa irruzione l'amore come unico “Shelter From the Storm"...
Scritta da Lucia Lella e Renato Ornaghi, fondatori del gruppo I Saltamartin, ossia Le Cavallette, in lombardo.
“Grigio come uno scheletro” è riscrittura totale di Gimme Shelter dei Rolling Stones.
L'esecuzione de I Saltamartin, secondo me, è molto bella.
Se l'originale parlava di guerra vera e propria, qui si parla invece del lavoro che non c'è più, di tutto un mondo, di tante vite sull'orlo del baratro. Un barlume di speranza si accende solo alla fine, quando il refrain cambia appena e fa irruzione l'amore come unico “Shelter From the Storm"...
Gh'hoo in pè ona fabbrichetta
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/3/2017 - 17:59
Laurina a la filanda
anonyme
[inizio 900]
Canto di filanda lombardo, esistente in molte versioni.
Quella che riporto è tratta dal volume di Nanni Svampa intitolato La mia morosa cara
La registrazione del brano si trova nel quinto volume dei “Canti del lavoro”, una collana curata da Roberto Leydi e pubblicata da I Dischi del Sole a metà degli anni 60. La canzone era interpretata da Ines Serventi, filandera cremonese classe 1904.
Canto di filanda lombardo, esistente in molte versioni.
Quella che riporto è tratta dal volume di Nanni Svampa intitolato La mia morosa cara
La registrazione del brano si trova nel quinto volume dei “Canti del lavoro”, una collana curata da Roberto Leydi e pubblicata da I Dischi del Sole a metà degli anni 60. La canzone era interpretata da Ines Serventi, filandera cremonese classe 1904.
Laurina a la filanda
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/3/2017 - 16:59
Nisida
1982
1984
E' goal
Nisida è una piccola isola appartenente all'arcipelago delle isole Flegree, posta all'estrema propaggine della collina di Posillipo, in località chiamata Coroglio. Dal punto di vista amministrativo essa fa parte di Bagnoli, un quartiere del comune di Napoli. L'isola non è accessibile in quanto ospita l'Istituto Penale Minorile di Napoli, e il suo piccolo porto verso Coroglio era utilizzato dalla NATO fino al suo trasferimento.
1984
E' goal
Nisida è una piccola isola appartenente all'arcipelago delle isole Flegree, posta all'estrema propaggine della collina di Posillipo, in località chiamata Coroglio. Dal punto di vista amministrativo essa fa parte di Bagnoli, un quartiere del comune di Napoli. L'isola non è accessibile in quanto ospita l'Istituto Penale Minorile di Napoli, e il suo piccolo porto verso Coroglio era utilizzato dalla NATO fino al suo trasferimento.
No no no no, non cercate lontano
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 19/3/2017 - 01:26
Parcours:
Guerre à la Terre
I'll Dance on Your Grave, Mrs Thatcher
2009
I'll Dance on Your Grave, Mrs Thatcher
Poi feat. in "Won't Go Quietly" (2013) dei "Between the wars"
I'll Dance on Your Grave, Mrs Thatcher
Poi feat. in "Won't Go Quietly" (2013) dei "Between the wars"
Just a lad of sixteen summers
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 18/3/2017 - 15:35
Parcours:
Miss Maggie Thatcher
Το τσακάλι
To tsakáli
[1983]
Στίχοι: Ζωρζ Πιλαλί
Μουσική: Ζωρζ Πιλαλί
'Αλμπουμ: Επιθυμία!
Γιώργος Πιλάλας και το Καραβάνι του
Testo e musica di "Zorz Pilalì" (Giorgos Pilalas)
Album - Επιθυμια! ("Voglia")
Su Giorgos Pilalas, o Georges Pilalì (Ζωρζ Πιλαλί) che dir si voglia, si veda quanto scritto da Gian Piero Testa, il 4 settembre 2013, a introduzione di Χωροφύλαξ. Come intendere questa canzone? Sembrerebbe, a occhio, la “classica” canzone sul padre portato via nella notte dai nazisti davanti al figlio che, poi, si aggira a Dachau per cercarlo... ma è scritta in un linguaggio esageratamente retorico, preceduta addirittura dalle SS che, in tedesco, portano via il malcapitato, e con espressioni riprese dalle canzoni popolari e resistenziali, quali tante ce ne sono in questo sito. Qualcosa, insomma, che fa sospettare -cosa del tutto facile, con “Zorz Pilalì”- una perfetta presa per i fondelli.... (continuer)
[1983]
Στίχοι: Ζωρζ Πιλαλί
Μουσική: Ζωρζ Πιλαλί
'Αλμπουμ: Επιθυμία!
Γιώργος Πιλάλας και το Καραβάνι του
Testo e musica di "Zorz Pilalì" (Giorgos Pilalas)
Album - Επιθυμια! ("Voglia")
Su Giorgos Pilalas, o Georges Pilalì (Ζωρζ Πιλαλί) che dir si voglia, si veda quanto scritto da Gian Piero Testa, il 4 settembre 2013, a introduzione di Χωροφύλαξ. Come intendere questa canzone? Sembrerebbe, a occhio, la “classica” canzone sul padre portato via nella notte dai nazisti davanti al figlio che, poi, si aggira a Dachau per cercarlo... ma è scritta in un linguaggio esageratamente retorico, preceduta addirittura dalle SS che, in tedesco, portano via il malcapitato, e con espressioni riprese dalle canzoni popolari e resistenziali, quali tante ce ne sono in questo sito. Qualcosa, insomma, che fa sospettare -cosa del tutto facile, con “Zorz Pilalì”- una perfetta presa per i fondelli.... (continuer)
(Χτύπημα στην πόρτα)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικó Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 17/3/2017 - 22:45
Parcours:
La Grèce des colonels, 1967-1974
Dark Horse on the Wind
“Dark Horse on the Wind” è stata composta da Liam nel 1966 in occasione del 50esimo anniversario della Rivolta di Pasqua ed è un’amara riflessione sul periodo dei “Troubles”.
Oh those who died for liberty
(continuer)
(continuer)
envoyé par Cattia Salto 17/3/2017 - 12:41
Parcours:
Les conflits irlandais
Diarsera posi un giglio, ovvero E cinquecento catenelle d'oro
anonyme
[XVI / XVII secolo]
[16th / 17th Century]
[16ème / 17ème siècle]
Canto popolare toscano
A folksong from Tuscany
Chanson populaire de Toscane
Raccolto da / Collected by / Recuillie par
Caterina Bueno
1968, La veglia
1996, La veglia (Riedizione / New Release / Réédition)
Ogni canzone d'amore è contro la guerra. Anzi, ogni canzone è contro la guerra.
Davide “Darmo” Giromini
Campi Bisenzio, Centro Sociale Cienfuegos (K100), 2012.
Se sulla prima, Maremma amara, non c'è alcun dubbio, sulla seconda ci potrebbe essere una qualche contesa. Sto parlando delle canzoni popolari toscane più famose, lo avrete capito: sono uno, del resto, che ha sempre fatto gran giri per il mondo per poi tornare sempre dalle mie parti, alle quali sono abbarbicato come una pianta di rosmarino.
Vada come vada, prima o seconda che sia, c'è qualcuno, anzi qualcuna, che c'è sempre di mezzo. Si chiama Caterina... (continuer)
[16th / 17th Century]
[16ème / 17ème siècle]
Canto popolare toscano
A folksong from Tuscany
Chanson populaire de Toscane
Raccolto da / Collected by / Recuillie par
Caterina Bueno
1968, La veglia
1996, La veglia (Riedizione / New Release / Réédition)
Ogni canzone d'amore è contro la guerra. Anzi, ogni canzone è contro la guerra.
Davide “Darmo” Giromini
Campi Bisenzio, Centro Sociale Cienfuegos (K100), 2012.
Se sulla prima, Maremma amara, non c'è alcun dubbio, sulla seconda ci potrebbe essere una qualche contesa. Sto parlando delle canzoni popolari toscane più famose, lo avrete capito: sono uno, del resto, che ha sempre fatto gran giri per il mondo per poi tornare sempre dalle mie parti, alle quali sono abbarbicato come una pianta di rosmarino.
Vada come vada, prima o seconda che sia, c'è qualcuno, anzi qualcuna, che c'è sempre di mezzo. Si chiama Caterina... (continuer)
E cinquecento catenelle d’oro
(continuer)
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 17/3/2017 - 03:08
Plantas embaixo do aquário
[1986]
Renato Russo/Renato Rocha/Dado Villa-Lobos/Marcelo Bonfá
Album: Dois
Renato Russo/Renato Rocha/Dado Villa-Lobos/Marcelo Bonfá
Album: Dois
"...A canção antiguerra "Plantas Embaixo Do Aquário" tem muito do clima do fim dos anos 1970 e início dos anos 1980, mas não soa datada."
(Si veda questa pagina per l'intera storia, presentazione e recensione dell'album). [CCG/AWS Staff]
(Si veda questa pagina per l'intera storia, presentazione e recensione dell'album). [CCG/AWS Staff]
Aceite o desafio e provoque um desempate:
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 16/3/2017 - 23:22
Ch’à inventà la guéra
anonyme
[1911]
Strofa intonata dalle operaie della filanda Brusadelli di Oggiono, Lecco, all'epoca dell'avventura coloniale italiana in Libia.
Testo trovato sul sito del Civico Museo della Seta Abegg di Garlate, Lecco, come trascritto e messi in musica dal compositore Oliviero Biella per il progetto “Voci dalla filanda”, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Liberi Sogni Onlus.
La strofa è commentata come segue:
“Questa strofetta veniva cantata nella filanda Brusadelli di Oggiono, nel 1911, in occasione della guerra di Libia - la Trìpuli - suscitando le ire della proprietaria. Il testo esprime la consapevolezza, diffusa negli ambienti socialisti, del legame esistente tra gli interessi del capitalismo italiano e la politica imperialistica.
L’informatrice [?] ricorda le reazioni della padrona della fabbrica contro le operaie: Vilòn de vilòn! (...) ve dó ‘na bastunàda, a chi ch’à cantà... (continuer)
Strofa intonata dalle operaie della filanda Brusadelli di Oggiono, Lecco, all'epoca dell'avventura coloniale italiana in Libia.
Testo trovato sul sito del Civico Museo della Seta Abegg di Garlate, Lecco, come trascritto e messi in musica dal compositore Oliviero Biella per il progetto “Voci dalla filanda”, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Liberi Sogni Onlus.
La strofa è commentata come segue:
“Questa strofetta veniva cantata nella filanda Brusadelli di Oggiono, nel 1911, in occasione della guerra di Libia - la Trìpuli - suscitando le ire della proprietaria. Il testo esprime la consapevolezza, diffusa negli ambienti socialisti, del legame esistente tra gli interessi del capitalismo italiano e la politica imperialistica.
L’informatrice [?] ricorda le reazioni della padrona della fabbrica contro le operaie: Vilòn de vilòn! (...) ve dó ‘na bastunàda, a chi ch’à cantà... (continuer)
Ch’à inventà la guéra
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/3/2017 - 21:16
Ballada o dzikim zachodzie
È morto Wojciech Młynarski
Un maestro, un gran traduttore
Per un percorsco sugli Sceriffi
[1980]
Parole di Wojciech Młynarski (scritte prima del 1980)
Musica di Jerzy Derfel (Orkiestra Pod Dyrekcją Jerzego Derfla)
Dall'album "Szajba" (Diamo i numeri/Pazzia/Follia)
Il testo da poezja-spiewana (corretto a mano)
ma c'è anche qua.
Un maestro, un gran traduttore
Per un percorsco sugli Sceriffi
[1980]
Parole di Wojciech Młynarski (scritte prima del 1980)
Musica di Jerzy Derfel (Orkiestra Pod Dyrekcją Jerzego Derfla)
Dall'album "Szajba" (Diamo i numeri/Pazzia/Follia)
Il testo da poezja-spiewana (corretto a mano)
ma c'è anche qua.
Potwierdzają to setne przykłady,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysztof Wrona 16/3/2017 - 21:11
Antipatico
1988
Di nuca...
G. Manfredi - Ricky Gianco
Presente anche nell'ultimo album "Di Santa Ragione" del 2009
Di nuca...
G. Manfredi - Ricky Gianco
Presente anche nell'ultimo album "Di Santa Ragione" del 2009
Antipatico e lontano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 16/3/2017 - 20:01
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Miłość jak wino
Parole di Lech Konopiński
Musica di Kostas Dzokas (il cognato di Eleni)
Dall'album omonimo "Miłość jak wino" (L'amore come vino) del 1987
testo trovato qui, su Tekstowo
Il sito ufficiale di Eleni
Musica di Kostas Dzokas (il cognato di Eleni)
Dall'album omonimo "Miłość jak wino" (L'amore come vino) del 1987
testo trovato qui, su Tekstowo
Il sito ufficiale di Eleni
Przychodzi do mnie co dzień chłopak na schwał
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 16/3/2017 - 19:47
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
On praa
[2014]
Scritta da Lucia Lella e Renato Ornaghi, fondatori del gruppo I Saltamartin, ossia Le Cavallette, in lombardo
Sulla musica di Ohio di Neil Young
Nell'album de I Saltamartin intitolato “Fior”
Il 3 gennaio del 1945 a Valaperta di Casatenovo, Lecco, le Brigate Nere fucilarono per ritorsione quattro giovani partigiani arrestati qualche giorno prima durante i violenti rastrellamenti operati in zona per vendicare l'uccisione di un milite fascista.
I trucidati si chiamavano Natale Beretta, Nazzaro Vitale, Mario Villa e Gabriele Colombo.
Uno dei comandanti della Brigata Nera responsabile dell'esecuzione sommaria era un ingegnere che si chiamava Emilio Formigoni e due anni più tardi sarebbe diventato padre del ben più famoso Roberto, il pluripregiudicato che per 20 anni è stato fra gli uomini politici più potenti ed arroganti d'Italia...
Dopo la guerra, Emilio Formigoni e alcuni altri fascisti presenti all'eccidio furono processati ma finirono tutti amnistiati.
Scritta da Lucia Lella e Renato Ornaghi, fondatori del gruppo I Saltamartin, ossia Le Cavallette, in lombardo
Sulla musica di Ohio di Neil Young
Nell'album de I Saltamartin intitolato “Fior”
Il 3 gennaio del 1945 a Valaperta di Casatenovo, Lecco, le Brigate Nere fucilarono per ritorsione quattro giovani partigiani arrestati qualche giorno prima durante i violenti rastrellamenti operati in zona per vendicare l'uccisione di un milite fascista.
I trucidati si chiamavano Natale Beretta, Nazzaro Vitale, Mario Villa e Gabriele Colombo.
Uno dei comandanti della Brigata Nera responsabile dell'esecuzione sommaria era un ingegnere che si chiamava Emilio Formigoni e due anni più tardi sarebbe diventato padre del ben più famoso Roberto, il pluripregiudicato che per 20 anni è stato fra gli uomini politici più potenti ed arroganti d'Italia...
Dopo la guerra, Emilio Formigoni e alcuni altri fascisti presenti all'eccidio furono processati ma finirono tutti amnistiati.
4 de magg, 1970. Kent State University, Ohio, USA. La Guardia Nazional la spara e la mazza quatter student, manifestant pacifich.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/3/2017 - 21:38
Ragazze dell'Est
Dall'album Strada facendo (CBS, 1981)
Nei mattini pallidi ancora imburrati di foschia
(continuer)
(continuer)
envoyé par L.L. 15/3/2017 - 20:28
Vitti na crozza
Ho sentito questa mattina dai Mattanza la ballata popolare "vitti ha crozza" ...semplicemente da brividi, chiunque l'abbia scritta...cantata intensamente e senza fronzoli
12/3/2017 - 10:06
Le vent nous portera
Scusate ma "le vent nous porterà" non credo proprio significhi essere spazzati via dal vento ma piuttosto essere portati, condotti in qualche direzione dal vento
Mia 12/3/2017 - 08:49
מײַן רוע פּלאַץ
Svensk version av Lennart Kerbel (1999)
Traduzione letterale a corredo dell'interpretazione in lingua originale di Katarina Hellgren nell'album antologico di canzoni yiddish Ot azój! - Sånger på jiddisch, del 1998. Tutte le trascrizioni e le traduzioni svedesi nell'album sono di Lennart Kerbel.
Traduzione letterale a corredo dell'interpretazione in lingua originale di Katarina Hellgren nell'album antologico di canzoni yiddish Ot azój! - Sånger på jiddisch, del 1998. Tutte le trascrizioni e le traduzioni svedesi nell'album sono di Lennart Kerbel.
MIN VILOSTAD
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/3/2017 - 06:08
פּאַפּיראָסן
Svensk version av Lennart Kerbel (1999)
Traduzione letterale a corredo dell'interpretazione in lingua originale di Renata Biteman e Estera Katz nell'album antologico di canzoni yiddish Ot azój! - Sånger på jiddisch, del 1998. Tutte le trascrizioni e le traduzioni svedesi nell'album sono di Lennart Kerbel.
Traduzione letterale a corredo dell'interpretazione in lingua originale di Renata Biteman e Estera Katz nell'album antologico di canzoni yiddish Ot azój! - Sånger på jiddisch, del 1998. Tutte le trascrizioni e le traduzioni svedesi nell'album sono di Lennart Kerbel.
CIGARETTER
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 12/3/2017 - 05:56
Ja nus hons pris
Questa pagina nella monografia di Roberto Romano Riccardo Cuor di Leone: La maschera e il volto (2016)
"Mi si perdoni questa lunga premessa, che intende mostrare come le due liriche pervenuteci in francese sotto il nome del re Riccardo non sono da considerare opere avulse dal contesto storico-letterario ovvero facenti parte della produzione in francese, ma s'inquadrano in una stagione letteraria, pur di breve durata, che ebbe una sua fisionomia ben precisa a cagione dell'unità, anche letteraria, delle isole britanniche coi domini continentali.
Sotto il nome del re Riccardo ci sono giunte due poesie, note come Ja nu(n)s hons pris ("Mai nessun prigioniero") e Daufin, je us voill deresnier ("Dalfi, vorrei confrontarmi con voi"). La prima di esse, risalente al periodo della prigionia nel castello di Trifels (1193), ci è pervenuta in una redazione in lingua d'oil, sia in una redazione occitanica,... (continuer)
"Mi si perdoni questa lunga premessa, che intende mostrare come le due liriche pervenuteci in francese sotto il nome del re Riccardo non sono da considerare opere avulse dal contesto storico-letterario ovvero facenti parte della produzione in francese, ma s'inquadrano in una stagione letteraria, pur di breve durata, che ebbe una sua fisionomia ben precisa a cagione dell'unità, anche letteraria, delle isole britanniche coi domini continentali.
Sotto il nome del re Riccardo ci sono giunte due poesie, note come Ja nu(n)s hons pris ("Mai nessun prigioniero") e Daufin, je us voill deresnier ("Dalfi, vorrei confrontarmi con voi"). La prima di esse, risalente al periodo della prigionia nel castello di Trifels (1193), ci è pervenuta in una redazione in lingua d'oil, sia in una redazione occitanica,... (continuer)
CCG/AWS Staff 11/3/2017 - 16:10
Entre 14 et 40 ans
Il a circule plusieurs histoires a propos de cette chanson. J'ai entendu par exemple Jean-Jacques Debout dans une emission Tv, dire que jamais il n'avait vu de militaires s'entrainer dans le parc du Luxembours ou prendre les piafs pour cibles. Je ne sais pas d'ou il tenait ca...
Henri 11/3/2017 - 15:04
La fata
SPIEGARE IL CONTENUTO DELLA CANZONE (MA PROPRIO TUTTA) PAROLA PER PAROLA NON SI PUò?
GRAZIE
GRAZIE
J12 11/3/2017 - 15:00
Knockin' On Heaven's Door
BUSSENDI A S'ENN'E SU XELU
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro Murtas 11/3/2017 - 03:32
Cult of Personality
CULTO DELLA PERSONALITA'
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envoyé par Alessandro Murtas 11/3/2017 - 02:41
Fratelli?
Chanson italienne – Fratelli? – Roberto Vecchioni – 1973
FRÈRES ?
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envoyé par Marco Valdo M.I. 10/3/2017 - 14:50
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Eredi della sconfitta
La storia ha protagonisti più o meno famosi.
Alcuni fanno da esempio, illuminano con la loro vita e la loro voglia di cambiamento anche le nostre vite, a distanza di anni o di decenni.
Altre volte il loro esempio viene dimenticato, così come la loro voglia di lottare per un futuro migliore.
Il loro ultimo respiro non deve andare perso, ma deve essere un testamento, un passaggio di testimone, per noi che continuiamo a combattere e non dobbiamo buttare il sacrificio di vite esemplari.