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Erster Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen

Erster Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quarto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.

Una poesia, trasformata da Weill in canzone, che fa il paio con la Legende vom toten Soldaten del 1918 e la supera nella già inarrivabile feroce e grottesca ironia. Là il soldato morto veniva “resuscitato” a guerra quasi finita per farlo partecipare alla grancassa della propaganda e morire eroicamente una seconda volta; qui invece un soldato qualunque, un poveraccio, viene scelto ed ucciso dagli altri – di tutte le nazionalità, si badi bene – il suo corpo viene orrendamente massacrato in modo da renderlo irriconoscibile e farne così il “milite ignoto”, per poi seppellirlo con tutti gli onori sono una pesante pietra... (continuer)
Wir kamen von den Gebirgen und vom Weltmeer,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/2/2017 - 22:37
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Divide and Conquer

Divide and Conquer
This song is a commentary on the ongoing conflicts in the middle east. Listen out for some soundbytes from western leaders such as David Cameron, John Kerry, Hillary Clinton, Barack Obama and Nicolas Sarkozy concerning the war in Libya that provide additional context as to what this song is specifically condemning.

From the songwriter:

"It deals with what’s really going on in the Middle East. The media only give us one side of the story, but when you dig deeper, you find layers of truth about natural resources, like oil, that are influencing the region. The media report on how the new political regime has brought democracy to the region but maybe the inhabitants were better off before. What the West are really delivering is mainly destruction. They’re making people fight each other and when the West conquers, the big companies come in and make money.”
Divide and conquer
(continuer)
7/2/2017 - 15:28
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Dancing in a Hurricane

Dancing in a Hurricane
This song is about the children living amidst warzones, attempting to have a childhood in spite of the chaos. It is written from the perspective of the mother of one of these children, who watches her "rays of light" play, while reflecting on the state of their home.

From the songwriter:
"The title comes from a line in Spectre [the James Bond film] and the lyrics were inspired by the current refugee crisis around the world. It’s the idea of children trying to enjoy their childhood in an unsafe environment; they’re literally dancing in a hurricane and I find it very sad. As a mother, I’m concerned about the well-being of children around the world. Here, our children are fed and they have a roof over their heads and I think we maybe take it for granted.”
We are force to live in silence
(continuer)
7/2/2017 - 15:10
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Supernature

Supernature
[1977]
Scitta da Alain Wisniak e Marc Cerrone (1952-), compositore e produttore musicale francese tra i più importanti nella stagione d'oro della disco music.
Celeberrimo brano riempipista che intitolava il terzo album di Cerrone
Al primo posto nelle US disco/dance charts nelle prime settimane del 1978.

Chi l'ha detto che la disco music celebrava soltanto il disimpegno dopo l'ubriacatura politica degli anni della contestazione?

Un brano seminale che ritroviamo nelle sonorità di parecchi brani attuali, soprattutto in quelli realizzati dal mitico duo Daft Punk (che - guarda caso - sono francesi).
Once upon a time science opened up the door
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/2/2017 - 14:11
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Großer Dankchoral (Lobet die Nacht)

Großer Dankchoral (Lobet die Nacht)
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”), pubblicata nel 1927
Musica di Kurt Weill, in apertura della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928

Questo Requiem fu commissionato a Weill dalla radio di Francoforte e lui lo compose pensando al decimo anniversario della cosiddetta Rivoluzione di Novembre del 1918, quando socialisti e spartachisti tedeschi, dopo aver sostenuto scioperi nell'industria bellica e ammutinamenti in ambienti militari, proclamarono una “libera repubblica socialista tedesca” contro il capitalismo militarista e imperialista. Un anno dopo sarebbero stati tutti sterminati dai Freikorps, antesignani delle SA, i paramilitari protonazisti di Ernst Röhm, e la debole socialdemocrazia di Weimar avrebbe cominciato la sua inesorabile discesa verso gli inferi della dittatura e della guerra.

Chiaro che la cantata di Brecht/Weill non venne trasmessa...
Lobet die Nacht und die Finsternis, die euch umfangen!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/2/2017 - 23:42
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Carmen Arvale

anonyme
Carmen Arvale
[V/IV secolo a.C. / 5th / 4th century b.C.]
Redazione nota / Known version:
Acta Fratrum Arvalium, I sec. d.C. / 1st century.
Armonizzazioni moderne:
a) Paulo Stekel, Qadosh, 2009
b) Hildigunnur Runarsdóttir, per coro / choir, 2013



L'iscrizione degli Acta Fratrum Arvalium ritrovata nel 1778. Il Carmen Arvale è nella parte evidenziata.



A proposito di Marte e di guerra per la capezzagna.
dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo, 6 febbraio 2017.

“C'è chi la capezzagna difende”; così ha tradotto Krzystof Wrona nella Piosenka walcząca, dalla sua lingua materna, obbligandomi a andare a vedere che cosa fosse, questa “capezzagna”. "Ciascuna delle due strisce di terreno che rimangono da arare alle estremità del campo, dove l'aratro inverte la marcia; anche capitagna, cavedagna.". E così, poiché si procede sempre per associazione d'idee (la quale è, in generale, la più fertile attività dell'intelletto... (continuer)
Enos Lases iuuate.
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 6/2/2017 - 11:30

De rerum natura Liber V, 1283-1307

<i>De rerum natura</i> Liber V, 1283-1307
[I secolo a.C / 1st Century b.C. / 1er siècle a.Ch.]
De rerum natura 1283-1307

Non è qui, naturalmente, questione di addentrarci nella natura ritmica della poesia classica, e ancor di meno sul suo legame comunque indissolubile con la musica; se almeno un'intera parte della poesia antica era fin nel suo nome connessa con il canto e con l'accompagnamento musicale (sto ovviamente parlando della poesia lirica, destinata alla recitazione con la lira o altro strumento consimilare), si deve comunque ricordare che ogni tipo di componimento in versi era recitato ad alta voce (la lettura silente e personale cominciò a diffondersi in periodi molto tardi) ed anche che la natura prosodica stessa delle lingue classiche era basata su accenti non percussivi ma tonali, quindi musicali, e che la versificazione e la recitazione obbedivano a criteri di canto, o di cantillazione. Lo stesso nome della “poesia”... (continuer)
[1283] Arma antiqua manus ungues dentesque fuerunt
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 6/2/2017 - 09:01

Ferramonti Walzer

Ferramonti Walzer
[1940-43]
Parole e musica di Kurt Sonnenfeld (1921-1997), compositore austriaco, viennese, ebreo.
Brano compreso nel programma della “Serata Colorata – Musiche dal campo di internamento di Ferramonti”, concerto tenutosi il 26 gennaio scorso all’Auditorium Parco della Musica di Roma in occasione del Giorno della Memoria e interamente dedicato alle canzoni e alle musiche intonate e suonate dai prigionieri, in gran parte ebrei, in quel campo di concentramento che sorse nel comune di Tarsia in provincia di Cosenza.

L'intera famiglia di Kurt Sonnenfeld fu trucidata dai nazisti a Maly Trostenets, vicino a Minsk, un campo di sterminio il cui nome è poco conosciuto ma dove tra il 1941 ed il 1944 vennero assassinate non meno di 200.000 persone, in gran parte prigionieri di guerra sovietici ma circa 60.000 furono i civili ebrei. Quello di Maly Trostenets fu un campo molto efficiente, dove i nazisti... (continuer)
Ganz abgesehn von den schrecklichen Leb’n
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/2/2017 - 21:54
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Hope for the Future

Hope for the Future
[2012]
Parole di Paul McCartney
Musica di Paul McCartney, Marty O'Donnell, Michael Salvatori.
Nella colonna sonora del videogame “Destiny”, composta da Martin O'Donnell, Michael Salvatori e altri, con il contributo di Paul McCartney per questo brano (che credo l'unico non strumentale dell'intera soundtrack)
La strofa tra parentesi non viene cantata da Paul McCartney, ma si trova nella cover del brano realizzata da Jillian Aversa (cantante) ed Andrew Aversa, compositore di colonne sonore per videogames più noto con il nome d'arte di Zircon.

E' curioso che questa canzone sicuramente pacifista sia stata scritta proprio per quello che in gergo tecnico viene definito videogame FPS, acronimo di First-person shooter, letteralmente “sparatutto in prima persona”...
Ma è anche vero che se gli Obama, le Clinton, i Bush, i Trump, i Putin e tanti altri del pari loro passassero più tempo alla playstation a giocare con gli sparatutto, invece di seminare morte e distruzione per il mondo per davvero, forse sarebbe meglio per tutti...
Some hope for the future
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/2/2017 - 18:28
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Italia

Italia
1965
Pubblicata in "L'Aria" 1981
interpretata dai Barabàn nell'album :Terre di passo (2002)
… padrun de can che lecca el cü a la serva,
(continuer)
envoyé par dq82 4/2/2017 - 17:20
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La prima stella

La prima stella
(2017)
Parole e musica di Gigi D'Alessio
la canzone sarà presentata al prossimo festival di Sanremo

Visto che il mitico e splendido Gigi D'Alessio non è presente su questo sito provvedo io con questa canzone sulla mamma, quella dell'immenso cantautore, rimasto, poverino, orfano da piccolo, ma sulla mamma in generale, una mamma lontana come può essere quella di un immigrato che attraversa il mare su un barcone.
Potessi avere io le ali e scavalcare il cielo
(continuer)
envoyé par Diletta 4/2/2017 - 17:10
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Cavaddu cecu de la minera

Cavaddu cecu de la minera
1954
45 giri: Cavaddu cecu de la minera/Ventu de sciroccu

È una canzone che parla di un cavallo, appunto si intitola ‟Cavallo cieco della miniera”. La storia è questa, la storia riguarda i cavalli che lavoravano anticamente nelle miniere in Sicilia, nelle miniere di zolfo, perché, in quei tempi, tiravano i carrelli i cavalli. Oggi è diverso, ci sono altri mezzi. E siccome stavano molto tempo sotto le miniere, i cavalli diventavano ciechi. E in Sicilia, anticamente, c’era questa festa tragica, che si chiamava appunto ‟La Pasqua dei cavalli”, ed era il padrone stesso del cavallo che lo portava su, al sole, e con un gesto tragico e pietoso lo eliminava.
wikipedia
«A Peppì, iuh, come si stanco, Peppì, iih-ah, beddo, auh.»
(continuer)
envoyé par dq82 4/2/2017 - 16:50
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Miniere

Miniere
2014
Ottavia
Uhm che maniere, dai le maniere
(continuer)
envoyé par dq82 4/2/2017 - 16:39
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Truth about

Truth about
3 febbraio 2017
Da cantarsi con accento romanesco
(vero o finto che sia)
sull'aria di Lella
di Edoardo De Angelis (1971)
(interpretata da Lando Fiorini)

In questa canzoncina, détournement di un celebre successo romanesco di qualche anno fa dove er protagonista svela di avere avuto una relazione con la moje de Projetti er cravattaro, se parla della misteriosa morte sotto tortura di un giovane ricercatore italiano, avvenuta circa un anno fa in Eggitto, e de ben artre relazzioni che intercorrono tra er governo italiano e quello eggizziano.

Se pregherebbe de legge attentamente anche questo


Articolo de Lorenzo Declich
(pubblicato da Giap - Wu Ming Foundation)


ar quale la canzoncina deve non poco pur nella sua palese semplificazione.

Se dovrebbe immagginà che a parlà è un alto membro dello stato italiano, forse addirittura er presidente der consijo.

Te lo ricordi gGiulio er friulano,
(continuer)
3/2/2017 - 20:32
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Malicorne: Dormeur

Malicorne: Dormeur
[1986]
Paroles et musique: Gabriel Yacoub / Malicorne
Testo e musica: Gabriel Yacoub / Malicorne
Album: Les cathédrales de l'industrie





Come ho detto in questo commento, domani 4 febbraio è il compleanno di Gabriel Yacoub, che compie 64 anni (when I am 64...). Vorrei continuare questo particolare e personale hommage d'anniversaire proponendo questa canzone, che mi ossessiona non so da quanti anni. Mi ossessiona perché, come tutte le cose della mia vita, al tempo stesso mi rimanda ad altro e a me stesso, al lontano e al vicino, all'incomprensione costellata di bagliori di comprensione; Gabriel Yacoub, in breve. Che cos'è, insomma, Dormeur? Potrebbe, chissà, sembrare una sorta di parallelo, o di séguito, del Fannullone di De André (e Paolo Villaggio); ma non è una favola. E' un testo cupo, e duro in alcuni punti, che della favola non ha niente e che invece ha tutto della tragedia umana... (continuer)
Il y a les dormeurs ceux qui dorment tout le temps
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/2/2017 - 16:51
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Il aurait dû

Il aurait dû
[2008]
"Il aurait dû" di Gabriel Yacoub
dal cd: "De la nature des choses"
Le Roseau | Harmonia Mundi

Ciao a tutti, propongo questa protest song, anche considerato:

1- l'incondizionato amore nei confronti di Malicorne che il sottoscritto condivide con Sir Riccardo

2- che finora non era presente nell'elenco nessuna canzone contro la guerra a nome di Gabriel Yacoub e la cosa mi dispiace

3- che in rete c'è un video simpaticissimo della canzone dal titolo "Il aurait dû, Gabriel Yacoub et Arthur" che si contrappone perfettamente all'argomento della canzone

4- che probabilmente non molti sono a conoscenza che la suddetta canzone si riferisce a George W. Bush e al suo maledetto ordine di guerra in Irak.

Flavio Poltronieri
Il avait dit quelques jours et c’est fini
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 3/2/2017 - 11:00
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Somos anormales

Somos anormales
(2017)
primo singolo estratto dall'album Residente in uscita nel marzo 2017

La normalità non esiste. Il termine "anormale" che viene usato con una connotazione dispregiativa, sta rivelando il suo lato positivo, perché è interessante essere anormali. Inoltre tutti hanno qualcosa di anormale, quindi la definizione stessa di normalità non ha senso.

Tutti veniamo dall'Africa. I primi homo sapiens venivano dal Kenya. Tutti gli esseri umani hanno nel DNA la parte nera dell'Africa. La maggior parte dei sudamericani ha almeno un 7% del DNA che viene dalla Siberia, dalle popolazioni che avevano attraversato lo stretto di Bering per colonizzare il continente americano. Veniamo tutti dallo stesso posto e non hanno senso queste guerre per motivi razziali o religiosi. Anche se l'umanità si è diffusa in tutti i paesi e ognuno possiede una propria cultura, non dovremmo mai dimenticare che siamo tutti... (continuer)
Tres ojos, cuatro orejas
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 2/2/2017 - 23:31
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Der Pflaumenbaum

Der Pflaumenbaum
“Bertolt Brecht. Poesie e canzoni”, a cura di Ruth Leiser e Franco Fortini (Einaudi, 1962)
IL SUSINO
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 2/2/2017 - 18:55
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Rum e polvere da sparo

Rum e polvere da sparo
Prendendo la canzone da questo link youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=SFnZuPpTP-U

alla quinta strofa ultima riga, trovo 1 errore.
Qui sul sito c'è scritto: "Se tu vuoi, cambiare rotta se vuoi"

ascoltando la canzone da youtube ,invece io sento chiaramente: Se tu vuoi, cambiare rotta si può

Abbiamo provveduto a correggere
CCG/AWS staff
Manuel 2/2/2017 - 13:21
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Sora Rosa

Sora Rosa
La bella interpretazione di SYMO



Le mie radici, la mia sensibilità e la mia voce passano per la cultura della città dove sono nata. Ho voluto reinterpretare un grande brano di Antonello Venditti che parla della rabbia e della speranza che appartengono alla città di Roma. Il brivido che si prova a cantare SORA ROSA è qualcosa di indescrivibile.
dq82 2/2/2017 - 08:55
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Stage degli innocenti

Stage degli innocenti
Si illudeva di sicuro Pino allora, ma a parte le bestemie il discorso regge fino oggi

666
Cześć

krzyś 2/2/2017 - 06:41
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L'Internationale

L'Internationale
The Austrian German version you have matches the standard German version minus one verse. It's not a new version, it's just the same thing with an Austrian accent.
1/2/2017 - 19:36
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La fille soldat

La fille soldat
Verso fine luglio del 1973 Gabriel Y stava raggiungendo Stivell in Bretagna (in occasione di una delle sue ultime apparizioni in seno al suo gruppo, ovvero il secondo Kertalg Festival).Era in macchina con la moglie Marie Sauvet e l'amico Hughes de Courson e la loro direzione era Moëlan-sur-Mer, situato nel dipartimento del Finistère. La decisione di formare un nuovo gruppo era già stata presa ma ancora stavano pensando a come chiamarlo quando attraversarono il villaggio di Malicorne-sur-Sarthe, nei pressi di Mans. Questo nome significa "svolte pericolose" e fa riferimento ai meandri che appunto il fiume Sarthe compie proprio in prossimità del borgo abitato. Il misto di sonorità poetica e l'inquitudine evocata affascinò non poco Yacoub, che aveva scartato dapprima Saulge Violine e poi Merlicorne e fu così che si decise senza altro indugio per MALICORNE.
Flavio Poltronieri 1/2/2017 - 18:26
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Happy Xmas (War is Over)

Happy Xmas (War is Over)
Traducanzone di Andrea Buriani

Come è noto, John Lennon intendeva scrivere una canzone pacifista, il cui testo invitasse tutti i popoli della terra a superare le controversie e, prendendo spunto dal messaggio natalizio, decidessero di cessare per sempre ogni ostilità. Purtroppo, come spesso avviene, il messaggio è stato ignorato e la suadente melodia è stata presa dal vorticoso business che ruota intorno al Natale, per farne un potente mezzo di spinta al consumo.
Il brano è così diventato uno dei più conosciuti Auguri Natalizi, la colonna sonora più usata durante lo scambio dei regali, ma nessuno ormai più fa caso alle parole del testo
COSI E’ NATALE
(continuer)
envoyé par dq82 1/2/2017 - 17:58
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Lo avrai camerata Kesselring

Lo avrai camerata Kesselring
La versione di Giulio De Paola

dq82 1/2/2017 - 16:52
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You Want It Darker

You Want It Darker
Josh Ritter, Lee Ranaldo, Richard Thompson and More Pay Tribute to Leonard Cohen
The Village Voice, by Jonathan Bernstein

“Leonard Cohen has a pill for every illness,” said Josh Ritter shortly before Tuesday night’s tribute to the Canadian songwriter—titled “Sincerely L. Cohen”—at the Music Hall of Williamsburg. Less than three months after Cohen’s death, a group of more than a dozen songwriters and musicians gathered in Brooklyn for a loving, thoughtful tribute to Cohen’s life in music and poetry.

With a first-rate collection of local musicians led by Josh Kaufman, and including Walter Martin (keys), Annie Nero (bass) and Ray Rizzo (drums) serving as the house band, a parade of artists ranging from Elvis Perkins to Lee Ranaldo took the stage during the two-plus hour performance.

The backing band was modeled, roughly, after the extensive, impeccable touring outfit Cohen had gathered... (continuer)
Flavio Poltronieri 1/2/2017 - 14:16
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American Land

American Land
Tonight we want to add our voices to the thousands of Americans who are protesting at airports around the country the Muslim Ban and the detention of foreign nationals and refugees. America is a nation of immigrants and we find this anti-democratic and fundamentally un-American

Adelaide - January 30, 2017


dq82 1/2/2017 - 13:00
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Lost in the Stars

Lost in the Stars
PERSI NELLE STELLE
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/1/2017 - 09:12
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Ballad Of Bobby Sands

Begira mendira, kantua entzuten da
(continuer)
envoyé par Gianni Sartori 30/1/2017 - 22:35
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Cara burbetta

anonyme
Cara burbetta
cambia le due bestemmie il resto mitico ti ascolto sempre ,dove trovo altre cose di te?

30/1/2017 - 21:04

L’Élu des Cons

L’Élu des Cons
dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo
30-1-2017

Il seguente adattamento in fiorentino rustico (« d’i’ contado », quindi diciamo delle plaghe genericamente comprese appena al di fuori della città di Firenze, da Ugnano all’Impruneta passando per Montespertoli e i colli di Scandicci, ma escludendo la superfighettissima Settignano oramai consegnata all’alta borghesia) rispetta pedissequamente la mètrica derivante dalla famosa canzoncina di zio Georges. Si discosta però un po’ dall’originale di Marco Valdo M.I., pur seguendo la sua impostazione di fondo : nel contado di queste parti si va un po’ meno per il sottile e, ad esempio, invece di aspettare qualche «giudice integro » che porti in tribunale il protagonista della canzone, si preferisce senz’altro rinchiuderlo a Alcatraz buttando via la chiave, o metterlo su un barcone dàndogli in via per l’oceano mare (con la speranza che nel « Congo o nel... (continuer)
I' PRESIDENTE DE' HOGLION
(continuer)
30/1/2017 - 19:18
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Kurt Weill: Speak Low

Kurt Weill: Speak Low
...sicuramente non è cantabile.... :)
PARLA PIANO [1]
(continuer)
envoyé par Bruna Parma 30/1/2017 - 14:15
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L'America

L'America
From "Compulsory Freedom", 1976
30-1-17 13:35
AMERICA
(continuer)
30/1/2017 - 13:34
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Trump Is on Your Side

Trump Is on Your Side
Noto che a questo ricchissimo ed estroso signore è stato dedicata una sezione apposita.
Dunque.
Il signor Trump ha partecipato alle elezioni, le ha vinte, e tanto basti. L'elettorato yankee, come la popolazione yankee in generale, è costituita da individui che hanno solitamente l'autoconsapevolezza e la competenza di uno scarafaggio, ed il fatto che questo finisca in ogni caso per riflettersi nelle loro scelte politiche non è cosa che desti meraviglia.
Se non fossero prevedibili da parte sua comportamenti da pagliaccio sanguinario, potremmo mettere in conto quattro anni in cui ci divertiremo come al circo, e che si concluderanno restituendo all'AmeriKKKa l'immagine di demenziale poliziotto del mondo, dello "esportatore di democratismo" i cui rappresentanti (il campionario costituito da fucili d'assalto e droni) si fanno il più delle volte beccare a violentare bambine come SS qualsiasi... (continuer)
Io non sto con Oriana 30/1/2017 - 09:15
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Old Man Trump

Old Man Trump
29-1-17 21:44
IL VECCHIO TRUMP
(continuer)
29/1/2017 - 21:43
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Seguida Dels Camisards: Joan Cavalier / Bauç / Mac Marçons

Seguida Dels Camisards: Joan Cavalier / Bauç / Mac Marçons
2017
Gran Bal Dub



Il progetto “Gran Bal Dub” nasce dalla collaborazione tra il musicista piemontese Sergio Berardo, ben noto essere il frontman dei Lou Dalfin, e Madaski, co-fondatore degli Africa Unite considerato uno dei principali esponenti della scena dub italiana, i quali hanno unito le forze per esplorare le connessioni tra la musica delle Valli Occitane con i suoni della dancehall. La ghironda degli antichi suonatori itineranti, che fino alla metà del secolo scorso attraversavano l’Europa diffondendo le musiche identitarie della cultura d’Oc, incontra la contemporaneità dell’elettronica, dando vita a sorprendenti incroci ed attraversamenti sonori tra presente, passato e futuro. Base di partenza per il lavoro di esplorazione sonora compiuto da Sergio Berado e da Madaski sono stilemi musicali delle forme coreutiche occitane che vengono decostruite e ricomposte su ardite architetture... (continuer)
Dq82 29/1/2017 - 13:54
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Uguaglianza

Uguaglianza
The Gang
2016
Calibro 77




Dq82 29/1/2017 - 11:59
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Sebastiano

Sebastiano
The Gang
2017
Calibro 77



Dq82 29/1/2017 - 11:56
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Domenico Tiburzi

Domenico Tiburzi
Se può interessare , io sto realizzando la base midi con testo sincronizzato .
Mi è stata richiesta da uno sconosciuto e oggi l'ho iniziata .
Mi mancava il testo e grazie a Voi adesso posso inserirlo e sincronizzarlo.
Suisio (BG) 29 Gennaio 2017.
Marcello 29/1/2017 - 10:33
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The Fields of Athenry

The Fields of Athenry
LOS CAMPOS DE ATHENRY
(continuer)
envoyé par dq82 28/1/2017 - 16:13
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The Fields of Athenry

LES CHAMPS D'ATHENRY
(continuer)
envoyé par dq82 28/1/2017 - 16:12
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The Fields of Athenry

ELS CAMPS D'ATHENRY
(continuer)
envoyé par dq82 28/1/2017 - 16:10

Le Maître et Martha

Le Maître et Martha

Le Rêve d’Adolf sur papier

Après le Rêve de Guillaume, premier tome des Histoires d’Allemagne et le second tome intitulé : Le Rêve de Weimar, voici un autre livre de Marco Valdo M.I. : il s’intitule Le Rêve d’Adolf et couvre les années 1933 à 1945, les années où un Reich à vocation millénariste s’est essayé à dominer le monde. Certains crurent à ce délire et imposèrent leurs folies sadiques à leurs contemporains. Il en résultat des dizaines de millions de morts et tant d’autres malheurs et destructions. Le Reich fit lamentablement plouf après douze ans.

Ce qu’il faut absolument dire ici, ce qui mérite d’être dit et souligné ici, c’est que sans les Chansons contre la Guerre (CCG), cette édition papier n’aurait sans doute jamais existé puisque toutes les chansons et tous les textes (ou presque) qui y figurent viennent en droite ligne des C.C.G. Ils y ont été conçus et ils y ont grandi ;... (continuer)
Marco Valdo M.I. 28/1/2017 - 15:38
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Dafne

Dafne
Ciao, è uscito il primo singolo di Valentina De Giovanni, cui collaboro nei testi. La versione di Valentina nobilita il pezzo.

Quanta violenza nascosta dal simulacro dell'amore. I miti greci sono pieni di stupri perpetrati da dèi senza morale, che prendono quello che vogliono, con un rapimento (Persefone da Ade, Egina da Zeus), con l'inganno (sempre Zeus mutato in toro bianco per avvicinare la bella Europa, mutato in satiro per avere Antiope), senza alcun riconoscimento di volontà per i desideri delle "amate". Questa la storia di Dafne, vittima di un gioco tra uomini, Eros e Apollo, e forse quello del dio fu vero amore, ma è amore quello che non trova corrispondenza? Basta mezzo amore per chi non ama? Non è sempre stato quello l'errore, l'assurda idea che il proprio sia totale e sufficiente?
Alberto Marchetti 28/1/2017 - 14:54
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The Fields of Athenry

The Fields of Athenry
Solidarietà basco-irlandese



Versione basca da txantxangorria.eus
Kartzela leihotik neska bat entzun dut nik oihuka
(continuer)
envoyé par Gianni Sartori + CCG/AWS Staff 27/1/2017 - 22:29
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Ballata dell'emigrazione

Ballata dell'emigrazione
A BRACCIA CHIUSE

Migrante annegato tra sfottò e video: morte della civiltà a Venezia
di Massimo Del Papa, da Lettera 43

Pateh non aveva nessuno e si è suicidato nel Canal Grande per disperazione. Mentre qualcuno filmava e qualcun altro gli urlava «Africa!». Ma siamo gente perbene noi. Sono i profughi che ci rovinano le giornate.

A volte ti chiedi che senso abbia vivere se devi passare tutto il tuo tempo breve come un sasso che rotola - e i sassi, si sa, non hanno radici, non hanno legami - e come un sasso poi finire, in fondo all'acqua color d'inverno, nel divertimento indifferente della gente. Pateh Sabally era un migrante, 22 anni, dal Gambia che 99 italiani e mezzo su 100 non sanno collocare sulla cartina dell'Africa.

SOLITUDINE CHE FA IMPAZZIRE. Si è ammazzato a Venezia, gettandosi nello specchio del Canal Grande, di fronte alla stazione di Santa Lucia. Tutto a causa di un permesso... (continuer)
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 27/1/2017 - 11:46
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Inno del primo maggio

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A mio avviso questa versione è la migliore:

donatella 27/1/2017 - 01:18




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