The House of the Rising Sun
anonyme
Andy Bilinski a "Pieśniarze" il 10 febbraio 2017. Wrocław (Breslavia)
Krzysiek 11/2/2017 - 23:26
Mighty Mighty (Spade and Whitey)
Mi occorre precisare che la "Mighty Mighty" di Baby Huey non è una cover di questo brano degli Impressions, ma un pezzo originale dall'album "The Baby Huey Story: The Living Legend", l'unico realizzato da Baby Huey & the Babysitters. Ciò non toglie che quel solo gioiello della band di Chicago, leaderata da quei "180 kg di puro soul" che è stato James Ramey in arte Baby Huey (1944-1970), sia stato prodotto proprio da Curtis Mayfield...
Bernart Bartleby 11/2/2017 - 22:43
Imagine World Peace
"Imagine World Peace" is Italian rock noir band BELLADONNA's tribute to John Lennon and to all victims of human violence.
I am prone to fantasize
(continuer)
(continuer)
envoyé par Andrea 11/2/2017 - 21:56
Dachau Express (In italiano)
Memoria, la testimonianza di Vanzini a Parma: l'ultimo Sonderkommando italiano
Casa della Musica gremita per ascoltare il racconto di uno degli ultimi superstiti di Dachau, testimone delle squadre speciali di internati nel lager obbligati a eliminare nei forni crematori i cadaveri dei propri compagni
di Alessandro Trentadue
La Repubblica - edizione Parma - 11 febbraio 2017
Sopravvissuto ai lavori forzati e a condizioni disumane nel campo di concentramento di Dachau dove persero la vita oltre 41mila persone. Costretto a lavorare nelle camere a gas e nei forni crematori del primo lager fatto costruire dal Reich nel marzo del 1933, dove rimase internato sette mesi, e per 15 giorni fu costretto dalle Ss ad eliminare nei forni crematori i cadaveri dei suoi compagni.
Sono alcune drammatiche fasi del racconto di Enrico Vanzini, uno degli ultimi sopravvissuti al campo di concentramento nazista.... (continuer)
Casa della Musica gremita per ascoltare il racconto di uno degli ultimi superstiti di Dachau, testimone delle squadre speciali di internati nel lager obbligati a eliminare nei forni crematori i cadaveri dei propri compagni
di Alessandro Trentadue
La Repubblica - edizione Parma - 11 febbraio 2017
Sopravvissuto ai lavori forzati e a condizioni disumane nel campo di concentramento di Dachau dove persero la vita oltre 41mila persone. Costretto a lavorare nelle camere a gas e nei forni crematori del primo lager fatto costruire dal Reich nel marzo del 1933, dove rimase internato sette mesi, e per 15 giorni fu costretto dalle Ss ad eliminare nei forni crematori i cadaveri dei suoi compagni.
Sono alcune drammatiche fasi del racconto di Enrico Vanzini, uno degli ultimi sopravvissuti al campo di concentramento nazista.... (continuer)
Riccardo Venturi 11/2/2017 - 12:56
No borders
2016
Hate & hope
Hate & hope
No one! No one! No one is illegal!
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 10/2/2017 - 17:31
Eroi senza volto
2011
Eroi senza volto
Il singolo "EROI SENZA VOLTO" è il racconto degli NH3 di una realtà in cui il precariato rappresenta il denominatore comune di situazioni differenti. In particolare, il singolo racconta in maniera cruda e sincera della condizione di migliaia di lavoratori, precari su tutti i fronti, dalla sicurezza sul lavoro alla sicurezza salariale.
Il brano è impreziosito dalla voce di Olly, già cantante degli Shandon e dei Madbones ed attualmente voce dei The Fire.
Eroi senza volto
Il singolo "EROI SENZA VOLTO" è il racconto degli NH3 di una realtà in cui il precariato rappresenta il denominatore comune di situazioni differenti. In particolare, il singolo racconta in maniera cruda e sincera della condizione di migliaia di lavoratori, precari su tutti i fronti, dalla sicurezza sul lavoro alla sicurezza salariale.
Il brano è impreziosito dalla voce di Olly, già cantante degli Shandon e dei Madbones ed attualmente voce dei The Fire.
piange solo il sindacato, io cadevo e non mi ha preso
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 10/2/2017 - 17:27
Terra desolata
Musica: Roby Facchinetti
Parole: Valerio Negrini
Quarta treccia di “Opera prima” del 1971, la canzone ricorda i drammatici tre anni della “guerra nel deserto” (’40 – ’43) in Africa settentrionale, combattuta sui territori dell’Egitto, Libia, Algeria, Marocco e Tunisia, dall’esercito nazifascista tedesco, francese e italiano da un lato, e dall’altro, lo schieramento dei comandanti inglesi e statunitensi su tutti, con la partecipazione dell’africa francese, la Polonia, l’Australia, il Sudafrica, la Nuova Zelanda.
Tra aeroplani come rondini di platino, elicotteri in fiamme come carri d’argento che bruciano sopra le piramidi, e le carovane degli sfollati che attraverseranno “ponti senza fiumi”, significativi sono i versi “Statue che/ somigliano a noi/ contro il cielo piangono”. Si rimarca l’estraneità delle civiltà che assistevano a quel conflitto sul proprio suolo, senza prenderne parte... (continuer)
Parole: Valerio Negrini
Quarta treccia di “Opera prima” del 1971, la canzone ricorda i drammatici tre anni della “guerra nel deserto” (’40 – ’43) in Africa settentrionale, combattuta sui territori dell’Egitto, Libia, Algeria, Marocco e Tunisia, dall’esercito nazifascista tedesco, francese e italiano da un lato, e dall’altro, lo schieramento dei comandanti inglesi e statunitensi su tutti, con la partecipazione dell’africa francese, la Polonia, l’Australia, il Sudafrica, la Nuova Zelanda.
Tra aeroplani come rondini di platino, elicotteri in fiamme come carri d’argento che bruciano sopra le piramidi, e le carovane degli sfollati che attraverseranno “ponti senza fiumi”, significativi sono i versi “Statue che/ somigliano a noi/ contro il cielo piangono”. Si rimarca l’estraneità delle civiltà che assistevano a quel conflitto sul proprio suolo, senza prenderne parte... (continuer)
Volano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Salvo Lo Galbo 10/2/2017 - 08:26
Odio l'America
Rispondendo all'appello di Riccardo, un nostro visitatore, Paolo, ci ha fornito le parole di questa canzone dei Destir. Abbiamo rimesso un po' a posto il testo e ricontrollato all'ascolto. Visto che gli stessi Destir sono intervenuti sul nostro sito aspettiamo dal gruppo qualche notizia in più anche su questa canzone (date, album....).
Candy sfida questo vento,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Paolo + CCG Staff 9/2/2017 - 23:40
Moderne Legende
[1914]
Versi di Bertolt Brecht, pubblicati sotto lo pseudonimo di Berthold Eugen su “Die Ernte”, un giornale studentesco stampato ad Augsburg che ebbe vita breve: sei solo numeri tra il 1913 ed il 1914.
Messi in musica sia da Ernst Busch che da Hanns Eisler
Interpretata molte volte da Busch, a cominciare dal disco “Legenden, Lieder Balladen 1914-1934” pubblicato nel 1965. Poi anche da Gisela May, su musica di Eisler, in “Gisela May Singt Brecht - Eisler – Dessau”, 1968.
Testo trovato su Erinnerungsort.de
Versi di Bertolt Brecht, pubblicati sotto lo pseudonimo di Berthold Eugen su “Die Ernte”, un giornale studentesco stampato ad Augsburg che ebbe vita breve: sei solo numeri tra il 1913 ed il 1914.
Messi in musica sia da Ernst Busch che da Hanns Eisler
Interpretata molte volte da Busch, a cominciare dal disco “Legenden, Lieder Balladen 1914-1934” pubblicato nel 1965. Poi anche da Gisela May, su musica di Eisler, in “Gisela May Singt Brecht - Eisler – Dessau”, 1968.
Testo trovato su Erinnerungsort.de
Als der Abend übers Schlachtfeld wehte
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/2/2017 - 22:55
Canzone del padre
Se la memoria non mi inganna, mi pare che Fabrizio, in una sua intervista, affermò che con questa canzone volle parlare dei rivoluzionari che attuano appunto una rivoluzione per poi prendere le poltrone delle stesse persone che combattevano. Da qui, credo, il prendere "il posto lasciato dal padre".
Luca 'The River' 9/2/2017 - 21:32
Leur bon Président
Chanson parodique de langue française – Leur bon Président – Marco Valdo M.I. – 2017
inspirée par Eugène Pottier et sa chanson Leur bon Dieu – 1884
L’autre soir, Lucien l’âne mon ami, j’ai reçu moi aussi la visite d’un revenant inquiet. Souviens-toi de la Commune, souviens-toi de Nuremberg, il est des massacreurs, il est des assassins qu’il vaut mieux arrêter avant qu’ils ne sévissent.
Un revenant, un fantôme, tu en as d’étranges visiteurs nocturnes ? Marco Valdo M.I. mon ami. Je me demande qui ça peut être et pourquoi tu en parles ici.
Il m’a dit : prends une de mes chansons et fais-en une bigarade contre ce gros balourd étazunien. Peut-être, lui demandai-je, veux-tu dire une arlequinade, une pasquinade, enfin bref, un pasquin.
Et il m’incite plus encore : fais-en une moquerie, une raillerie, un brocard, une goguenardise, une ironie, envoie-lui des lazzi et des gros mots. Cet... (continuer)
inspirée par Eugène Pottier et sa chanson Leur bon Dieu – 1884
L’autre soir, Lucien l’âne mon ami, j’ai reçu moi aussi la visite d’un revenant inquiet. Souviens-toi de la Commune, souviens-toi de Nuremberg, il est des massacreurs, il est des assassins qu’il vaut mieux arrêter avant qu’ils ne sévissent.
Un revenant, un fantôme, tu en as d’étranges visiteurs nocturnes ? Marco Valdo M.I. mon ami. Je me demande qui ça peut être et pourquoi tu en parles ici.
Il m’a dit : prends une de mes chansons et fais-en une bigarade contre ce gros balourd étazunien. Peut-être, lui demandai-je, veux-tu dire une arlequinade, une pasquinade, enfin bref, un pasquin.
Et il m’incite plus encore : fais-en une moquerie, une raillerie, un brocard, une goguenardise, une ironie, envoie-lui des lazzi et des gros mots. Cet... (continuer)
Au citoyen Donald Trump de New-York.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 9/2/2017 - 21:01
Parcours:
Donald Trump
Chantier d'été
Caro Riccardo, non è Gabriel a cantarla, bensì Olivier Kowalski. E fu la sua prima volta all'interno del gruppo (inizialmente a dire il vero avrebbe dovuto farlo Marie). La fisarmonica così evocativa è un "piano à bretelle" che nel brano mescola le sue particolari sonorità con un piano a coda e un sintetizzatore. Le parole del testo ispireranno Marc Lavoine per il successo nel 1985 di "Elle a des yeux revolver".
Flavio Poltronieri 9/2/2017 - 11:06
Laissez faire, laissez passer!
D’ogni diritto conquistato,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Salvo Lo Galbo 9/2/2017 - 07:56
Notre Dame des oiseaux de fer
Versione della canzone realizzata da vari artisti e militanti.
leoskini 8/2/2017 - 22:09
L'estaca
YIDDISH [The Klezmatics, 2016]
"No Copyright © Courtesy of Label World Village. Support the artist. The Klezmatics - Apikorsim, 2016.
With their latest album, Apikorsim, The Klezmatics - world-renowned, GRAMMY-winning superstars of the klezmer universe - continue to redefine Yiddish music. Heretics, rebels and questioners, Apikorsim are people who challenge orthodox opinions. The Klezmatics are decidedly unorthodox. Their songs proclaim the rights of refugees and workers, sing ecstatically for a better world and mournfully for its losses. They alternately praise God and question the nature of his existence. Apikorsim is the first Klezmatics album with no special guests, session musicians or cross-genre collaborations. This is the sound of the band itself, a sound that has electrified audiences around the world for thirty years."
Nel video: Lorin Sklamberg dei Klezmatics mentre registra... (continuer)
"No Copyright © Courtesy of Label World Village. Support the artist. The Klezmatics - Apikorsim, 2016.
With their latest album, Apikorsim, The Klezmatics - world-renowned, GRAMMY-winning superstars of the klezmer universe - continue to redefine Yiddish music. Heretics, rebels and questioners, Apikorsim are people who challenge orthodox opinions. The Klezmatics are decidedly unorthodox. Their songs proclaim the rights of refugees and workers, sing ecstatically for a better world and mournfully for its losses. They alternately praise God and question the nature of his existence. Apikorsim is the first Klezmatics album with no special guests, session musicians or cross-genre collaborations. This is the sound of the band itself, a sound that has electrified audiences around the world for thirty years."
Nel video: Lorin Sklamberg dei Klezmatics mentre registra... (continuer)
דער יאָך [1]
(continuer)
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 8/2/2017 - 19:56
Gardien de la paix
Luciole
Una canzone sulla "ZAD" (Zone à defendre) ovvero i territori occupati in protesta alla costruzione di una pista d'aereoporto a Notre Dame des Landes
Gardien de la paix
(continuer)
(continuer)
envoyé par leoskini 8/2/2017 - 17:59
Alla patria
anonyme
Ben poche notizie si sanno di questo bellissimo canto popolare certamente nato, come tanti altri di questo genere, nel periodo delle grandi guerre e forse anche prima. Il tema è sempre quello della tragedia dell'addio e l'incertezza del ritorno dalla guerra. Questi canti sembravano un ricordo di un tempo lontano, ma la triste realtà della cronaca di questi giorni rende quanto mai attuale il sentimento di precarietà di ogni partenza per il fronte, ugualmente oggi come tanti anni fa.
Tra le canzoni del repertorio del Coro Edelweiss
Tra le canzoni del repertorio del Coro Edelweiss
Alla Patria vola il mio pensiero,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 8/2/2017 - 15:46
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
Großer Dankchoral (Lobet die Nacht)
Devo correggere l'ultima mia affermazione in introduzione.
Questa cantata di Brecht/Weill fu effettivamente trasmessa dalla radio di Francoforte il 22 maggio 1929 ma Weill - che già era stato fino all'ultimo incerto sui brani da includere nelle versione dfinitiva - fu costretto dalla censura ad espungere il Grabschrift 1919, l'epitaffio di Brecht in onore di Rosa Luxemburg, vilmente e barbaramente assassinata nel 1919.
Però, secondo alcune interpretazioni, in "Das Berliner Requiem” resterebbe comunque un riferimento indiretto alla Luxemburg ed alla sua tragica fine, ed è la bellissima e molto nota "Ballade vom ertrunkenen Mädchen", la "Ballata della ragazza annegata": come infatti sappiamo "Die Rote Rosa" venne rapita il 15 gennaio 1919 e uccisa poco dopo, ma il suo corpo venne gettato in un canale e recuperato solo alla fine del maggio seguente...
Non mancherò quindi di proporre qui prossimamente anche quella ballata.
Questa cantata di Brecht/Weill fu effettivamente trasmessa dalla radio di Francoforte il 22 maggio 1929 ma Weill - che già era stato fino all'ultimo incerto sui brani da includere nelle versione dfinitiva - fu costretto dalla censura ad espungere il Grabschrift 1919, l'epitaffio di Brecht in onore di Rosa Luxemburg, vilmente e barbaramente assassinata nel 1919.
Però, secondo alcune interpretazioni, in "Das Berliner Requiem” resterebbe comunque un riferimento indiretto alla Luxemburg ed alla sua tragica fine, ed è la bellissima e molto nota "Ballade vom ertrunkenen Mädchen", la "Ballata della ragazza annegata": come infatti sappiamo "Die Rote Rosa" venne rapita il 15 gennaio 1919 e uccisa poco dopo, ma il suo corpo venne gettato in un canale e recuperato solo alla fine del maggio seguente...
Non mancherò quindi di proporre qui prossimamente anche quella ballata.
Bernart Bartleby 8/2/2017 - 08:39
L'estaca
LATINO [Anonimo Toscano del XXI secolo, 2017]
LATIN [Tuscus Anonymus XXI Saeculi, 2017]
LATIN [Tuscus Anonymus XXI Saeculi, 2017]
Hunc carmen valde adversum Hispanicae Lictoriae factioni, a cantore Ludovico Llach catalanice compositum a.D. MCMLXVIII ad Latinum sermonem adaptavit Tuscus Anonymus XXI Saeculi die VIII mensis Februarii a.D. MMXVII.
CARMEN DE PALO
(continuer)
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 8/2/2017 - 04:11
Đurđevdan / Ђурђевдан
anonyme
Grazie per questa pagina, grazie per mantener viva la memoria.
lamiel 8/2/2017 - 01:09
Sólo le pido a Dios
LATINO / LATIN / LATÍN [Tuscus Anonymus XXI Saeculi]
Hoc carmen, a Leone Gieco Argentino cantore hispanice compositum et harmonizatum a.d. MCMLXXVIII, In Latinum sermonem vertit Tuscus Anonymus XXI Saeculi die VII mensis Februarii a.D. MMXVII.
HOC TANTUM IMPLORO A DEO
(continuer)
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 8/2/2017 - 00:15
Divide and Conquer
This song is a commentary on the ongoing conflicts in the middle east. Listen out for some soundbytes from western leaders such as David Cameron, John Kerry, Hillary Clinton, Barack Obama and Nicolas Sarkozy concerning the war in Libya that provide additional context as to what this song is specifically condemning.
From the songwriter:
From the songwriter:
"It deals with what’s really going on in the Middle East. The media only give us one side of the story, but when you dig deeper, you find layers of truth about natural resources, like oil, that are influencing the region. The media report on how the new political regime has brought democracy to the region but maybe the inhabitants were better off before. What the West are really delivering is mainly destruction. They’re making people fight each other and when the West conquers, the big companies come in and make money.”
Divide and conquer
(continuer)
(continuer)
7/2/2017 - 15:28
Dancing in a Hurricane
This song is about the children living amidst warzones, attempting to have a childhood in spite of the chaos. It is written from the perspective of the mother of one of these children, who watches her "rays of light" play, while reflecting on the state of their home.
From the songwriter:
"The title comes from a line in Spectre [the James Bond film] and the lyrics were inspired by the current refugee crisis around the world. It’s the idea of children trying to enjoy their childhood in an unsafe environment; they’re literally dancing in a hurricane and I find it very sad. As a mother, I’m concerned about the well-being of children around the world. Here, our children are fed and they have a roof over their heads and I think we maybe take it for granted.”
From the songwriter:
"The title comes from a line in Spectre [the James Bond film] and the lyrics were inspired by the current refugee crisis around the world. It’s the idea of children trying to enjoy their childhood in an unsafe environment; they’re literally dancing in a hurricane and I find it very sad. As a mother, I’m concerned about the well-being of children around the world. Here, our children are fed and they have a roof over their heads and I think we maybe take it for granted.”
We are force to live in silence
(continuer)
(continuer)
7/2/2017 - 15:10
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