Merry Crassmas
Hello everybody, it’s Santa here to say to you all – have fun!
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envoyé par Bernart Bartleby 23/12/2017 - 20:29
Black Christmas
[2010]
Una delle ultime canzoni scritte da Marianne Joan Elliott-Said, in arte Poly Styrene, ex front-woman della celeberrima punk band londinese X-Ray Spex. Poly Styrene è stata uccisa da un brutto cancro nel 2010, a soli 53 anni.
Il vostro affezionato Bernart Bartleby non ce l'ha proprio fatta a lasciarvi senza un'"allegra" canzoncina di Natale...Merry Gloomy Xmas!
Una delle ultime canzoni scritte da Marianne Joan Elliott-Said, in arte Poly Styrene, ex front-woman della celeberrima punk band londinese X-Ray Spex. Poly Styrene è stata uccisa da un brutto cancro nel 2010, a soli 53 anni.
Il vostro affezionato Bernart Bartleby non ce l'ha proprio fatta a lasciarvi senza un'"allegra" canzoncina di Natale...
I’m dreaming of a black black Christmas
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envoyé par Bernart Bartleby 23/12/2017 - 19:59
Attento, Colonnello!
Chanson italienne – Attento, Colonnello ! – Dario Fo – 1973
Texte et musique : Dario Fo
Ces derniers temps, souviens-toi Lucien l’âne mon ami, on avait rencontré deux chansons qui mettaient en scène un colonel. Enfin, ce n’était pas à chaque fois le même colonel, mais – disons-le ainsi – la figure, la silhouette, le personnage du colonel nous était apparu.
Pour sûr que je m’en rappelle, rétorque Lucien l’âne en riant. Il y avait La Chanson du Colonel et La Chanson du Colonel (et du régiment au couvent), qui m’avait bien fait rire.
Eh bien, Lucien l’âne mon ami, j’en ai trouvé une encore, mais en italien, cette fois. J’en ai donc établi une version française. Le titre italien « Attento, Colonnello ! » est facile à comprendre ; il signifie « Attention, colonel ! » ; elle a cependant une caractéristique un peu particulière, que je m’en vais t’expliquer. Il te souviendra que La Chanson... (continuer)
Texte et musique : Dario Fo
Ces derniers temps, souviens-toi Lucien l’âne mon ami, on avait rencontré deux chansons qui mettaient en scène un colonel. Enfin, ce n’était pas à chaque fois le même colonel, mais – disons-le ainsi – la figure, la silhouette, le personnage du colonel nous était apparu.
Pour sûr que je m’en rappelle, rétorque Lucien l’âne en riant. Il y avait La Chanson du Colonel et La Chanson du Colonel (et du régiment au couvent), qui m’avait bien fait rire.
Eh bien, Lucien l’âne mon ami, j’en ai trouvé une encore, mais en italien, cette fois. J’en ai donc établi une version française. Le titre italien « Attento, Colonnello ! » est facile à comprendre ; il signifie « Attention, colonel ! » ; elle a cependant une caractéristique un peu particulière, que je m’en vais t’expliquer. Il te souviendra que La Chanson... (continuer)
ATTENTION, COLONEL !
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envoyé par Marco Valdo M.I. 22/12/2017 - 22:46
Ninna nanna di pace
Oggi alla Scuola d'Infanzia "Aristide Gabelli di Bassano del Grappa i bambini, all'incontro che hanni dedicato ai nonni per il S. Natale, hanno cantato "ninna nanna di pace". Bellissima! Bravissimi! L'emozione. ..tanta.
Gabriella 22/12/2017 - 17:02
Giordano
Chanson italienne – Giordano – Franco Fosca – 2006-2007
Dialogue maïeutique
Lucien l’âne mon ami, est-ce que le Campo dei Fiori, le champ des fleurs te dit quelque chose ?
Évidemment, Marco Valdo M.I mon ami, il évoque pour moi la terrible fin du philosophe Giordano Bruno, il évoque pour moi toute l’odieuse conduite de l’Église catholique, qui par obscurantisme, le fit monter sur le bûcher précisément au milieu de ce Champ de fleurs.
Et c’est très exactement ça que raconte la chanson, reprend Marco Valdo M.I. ; cependant, il y a une autre considération qui s’en dégage et qui concerne la situation actuelle des athées dans l’Italie d’aujourd’hui et par ricochet, dans le monde contemporain où, malheureusement pour l’humanité, il y a encore des religions et des religieux.
Mais quand même, Marco Valdo M.I. mon ami, il n’y a plus de bûchers en Italie et on n’y torture plus sur les places... (continuer)
Dialogue maïeutique
Lucien l’âne mon ami, est-ce que le Campo dei Fiori, le champ des fleurs te dit quelque chose ?
Évidemment, Marco Valdo M.I mon ami, il évoque pour moi la terrible fin du philosophe Giordano Bruno, il évoque pour moi toute l’odieuse conduite de l’Église catholique, qui par obscurantisme, le fit monter sur le bûcher précisément au milieu de ce Champ de fleurs.
Et c’est très exactement ça que raconte la chanson, reprend Marco Valdo M.I. ; cependant, il y a une autre considération qui s’en dégage et qui concerne la situation actuelle des athées dans l’Italie d’aujourd’hui et par ricochet, dans le monde contemporain où, malheureusement pour l’humanité, il y a encore des religions et des religieux.
Mais quand même, Marco Valdo M.I. mon ami, il n’y a plus de bûchers en Italie et on n’y torture plus sur les places... (continuer)
GIORDANO
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envoyé par Marco Valdo M.I. 21/12/2017 - 22:27
A Natale
(dicembre 2016)
Ci prepariamo alle feste con questa divertente canzoncina rock'n'roll estemporanea regalataci l'anno scorso dal grande Edoardo Bennato.
Edoardo Bennato: voce
Giuseppe Scarpato: chitarre, basso e programmazioni
Raffaele Lopez: tastiere e programmazioni
Roberto Perrone: batteria
Giuseppe Scarpato: chitarre, basso e programmazioni
Raffaele Lopez: tastiere e programmazioni
Roberto Perrone: batteria
Ci prepariamo alle feste con questa divertente canzoncina rock'n'roll estemporanea regalataci l'anno scorso dal grande Edoardo Bennato.
Chi è che si sente più buono,
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envoyé par CCG Staff 21/12/2017 - 21:01
La scomparsa di Majorana
2015
La scomparsa di Majorana
Su Majorana si veda anche: Majorana si imbarca sul postale.
La scomparsa di Majorana è anche un libro di Sciascia.
Quella di Ettore Majorana è una vicenda fitta di mistero. Si diceva fosse sparito in Russia. Le ultime prove dimostrerebbero che fosse in Venezuela col nome di Bini negli anni '50. Inizialmente infatuato del nazismo, in realtà negli anni è diventato simbolo di una sorta di obiezione/diserzione alla bomba nucleare.
La scomparsa di Majorana
Su Majorana si veda anche: Majorana si imbarca sul postale.
La scomparsa di Majorana è anche un libro di Sciascia.
Quella di Ettore Majorana è una vicenda fitta di mistero. Si diceva fosse sparito in Russia. Le ultime prove dimostrerebbero che fosse in Venezuela col nome di Bini negli anni '50. Inizialmente infatuato del nazismo, in realtà negli anni è diventato simbolo di una sorta di obiezione/diserzione alla bomba nucleare.
La rossa Russia lo voleva per amico
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envoyé par Dq82 21/12/2017 - 10:37
Ponte Salario
2017
Le promesse del mondo
Ugo Forno era uno studente romano. Abitava con i genitori in via Nemorense e frequentava la seconda media al Luigi Settembrini di via Sebenico.
La mattina del 5 giugno 1944, uscito di casa alle 6:30, incontrò gli alleati, da poco entrati in Roma, a Piazza Verbano, Alle 7:30 Angiolo Bandinelli lo vide vicino al Parco Nemorense che gridava: «C'è una battaglia lassù oltre piazza Vescovio! Ci sono i tedeschi, resistono ancora». Seppe da alcune persone, riunite in piazza Vescovio, che un reparto di guastatori tedeschi stava cercando di far saltare il ponte ferroviario sull'Aniene.
Procuratosi un fucile e una bandoliera con diverse cartucce, alle ore 9, Forno entrò in una casa colonica di vicolo del Pino per incontrarsi con cinque giovani, anche loro armati con fucili e pistole. Forno convinse i cinque giovani contadini Antonio e Francesco Guidi, Luciano Curzi, Vittorio... (continuer)
Le promesse del mondo
Ugo Forno era uno studente romano. Abitava con i genitori in via Nemorense e frequentava la seconda media al Luigi Settembrini di via Sebenico.
La mattina del 5 giugno 1944, uscito di casa alle 6:30, incontrò gli alleati, da poco entrati in Roma, a Piazza Verbano, Alle 7:30 Angiolo Bandinelli lo vide vicino al Parco Nemorense che gridava: «C'è una battaglia lassù oltre piazza Vescovio! Ci sono i tedeschi, resistono ancora». Seppe da alcune persone, riunite in piazza Vescovio, che un reparto di guastatori tedeschi stava cercando di far saltare il ponte ferroviario sull'Aniene.
Procuratosi un fucile e una bandoliera con diverse cartucce, alle ore 9, Forno entrò in una casa colonica di vicolo del Pino per incontrarsi con cinque giovani, anche loro armati con fucili e pistole. Forno convinse i cinque giovani contadini Antonio e Francesco Guidi, Luciano Curzi, Vittorio... (continuer)
Curzi Luciano
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envoyé par Dq82 21/12/2017 - 10:20
Le prince d'Orange
Ecco la trascrizione del manoscritto:
Questa canzone sarà assieme a "Le convoi du Duc de Guise" una delle due fonti di "Malbrough s'en va-t-en guerre".
A proposito dell'assedio di St. Dizier le informazioni non mancano:
l'8 luglio 1544, Ferrante Gonzaga assediò Saint-Dizier, poi raggiunto anche da un secondo esercito comandato da Carlo V.
Vedo poi qui che qualcuno si è divertito con la melodia:
https://www.partitionsdechansons.com/p...
Flavio Poltronieri
Questa canzone sarà assieme a "Le convoi du Duc de Guise" una delle due fonti di "Malbrough s'en va-t-en guerre".
A proposito dell'assedio di St. Dizier le informazioni non mancano:
l'8 luglio 1544, Ferrante Gonzaga assediò Saint-Dizier, poi raggiunto anche da un secondo esercito comandato da Carlo V.
Vedo poi qui che qualcuno si è divertito con la melodia:
https://www.partitionsdechansons.com/p...
Flavio Poltronieri
Le beau prince d'Orange
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envoyé par Flavio Poltronieri 21/12/2017 - 09:54
Cold Grey Fairyland
[1993]
Scritta da Mary Dillon e Clódagh Warnock
In "Déanta", album d'esordio di questa folk band nord irlandese.
Il testo appare sempre incompleto su vari siti nella Rete. Per fortuna c'è sempre l'ottimo e insostituibile Mudcat Café dove Matt R l'ha contribuito per intero...
Sellafield è una località inglese, nella Cumbria, sul mare d'Irlanda, dove fin dal secondo dopoguerra sono stai costruiti diversi impianti nucleari, ad uso militare e civile. Negli anni 50 e 70, e poi ancora nel 2004 e 2005, a Sellafield ci sono stati incidenti anche molto gravi. Nel 1957 ci fu una fuga di materiale radioattivo pari a 1/10 di quella prodotta ad Hiroshima. Centinaia i morti, gli effetti a medio lungo periodo di difficile valutazione, ma basta pensare che gli esperti inglesi hanno valutato che lo smantellamento e la bonifica dell'area occupata dal vecchio reattore Magnox, spento nel 2003, richiederebbero un centinaio d'anni di lavoro, fino al 2115...
Scritta da Mary Dillon e Clódagh Warnock
In "Déanta", album d'esordio di questa folk band nord irlandese.
Il testo appare sempre incompleto su vari siti nella Rete. Per fortuna c'è sempre l'ottimo e insostituibile Mudcat Café dove Matt R l'ha contribuito per intero...
Sellafield è una località inglese, nella Cumbria, sul mare d'Irlanda, dove fin dal secondo dopoguerra sono stai costruiti diversi impianti nucleari, ad uso militare e civile. Negli anni 50 e 70, e poi ancora nel 2004 e 2005, a Sellafield ci sono stati incidenti anche molto gravi. Nel 1957 ci fu una fuga di materiale radioattivo pari a 1/10 di quella prodotta ad Hiroshima. Centinaia i morti, gli effetti a medio lungo periodo di difficile valutazione, ma basta pensare che gli esperti inglesi hanno valutato che lo smantellamento e la bonifica dell'area occupata dal vecchio reattore Magnox, spento nel 2003, richiederebbero un centinaio d'anni di lavoro, fino al 2115...
Children, sweet dreams
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/12/2017 - 23:04
Parcours:
Contre le Nucléaire, Guerre à la Terre
Roma underground
[2006/07]
Testo e musica di Franco Fosca
Da "Ballate di Fine Inverno"
Fosca - Bernardo - Santese
"Un disco di ballate. E, anche, un disco gratis, da scaricare. Un disco di ballate belle, coinvolgenti e, per me, legate ad un periodo della mia vita che, in qualche modo, non passa, non riesce a passare, non passa mai e che, adesso, grazie a queste canzoni torna a bussare, con dolcezza. A dire che quel che eravamo, siamo. Una manciata di ballate nato al "Vicolo dei musici", a Roma. Ci sono stato più d'una volta, al "Vicolo", e anche se queste me le sono perse, adesso - grazie al cielo - le ritrovo. Nostalgia e speranza, certo, ma anche "fortuna e gloria"!
Non sono, di solito, troppo prodigo di parole, ma stavolta mi viene ancora meno d'aggiungere altro, ché continuo ad ascoltarmele e riascoltarmele, queste canzoni.
Scaricatevele, ascoltatele, leggetene i testi e riascoltate le canzoni.... (continuer)
Testo e musica di Franco Fosca
Da "Ballate di Fine Inverno"
Fosca - Bernardo - Santese
"Un disco di ballate. E, anche, un disco gratis, da scaricare. Un disco di ballate belle, coinvolgenti e, per me, legate ad un periodo della mia vita che, in qualche modo, non passa, non riesce a passare, non passa mai e che, adesso, grazie a queste canzoni torna a bussare, con dolcezza. A dire che quel che eravamo, siamo. Una manciata di ballate nato al "Vicolo dei musici", a Roma. Ci sono stato più d'una volta, al "Vicolo", e anche se queste me le sono perse, adesso - grazie al cielo - le ritrovo. Nostalgia e speranza, certo, ma anche "fortuna e gloria"!
Non sono, di solito, troppo prodigo di parole, ma stavolta mi viene ancora meno d'aggiungere altro, ché continuo ad ascoltarmele e riascoltarmele, queste canzoni.
Scaricatevele, ascoltatele, leggetene i testi e riascoltate le canzoni.... (continuer)
Le nuvole del nord e il freddo del Tirreno
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 20/12/2017 - 18:36
О моем старшине
STORY ABOUT MY PLATOON SERGEANT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Flavio Poltronieri 20/12/2017 - 12:34
Anam
[1990]
Scritta da Ciarán Brennan
Title track dell’album del 1990.
Anam in gaelico irlandese significa anima
Scritta da Ciarán Brennan
Title track dell’album del 1990.
Anam in gaelico irlandese significa anima
When will I see
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/12/2017 - 08:19
Irena Sendler
2010
Choises
... a tribute to wartime heroine - Irena Sendler. Who ? Don’t know much about history ? Well here’s a good place to start. Tony says: “What intrigues me about her courage is that she had no weapons or shields to defend herself with. Her acts were by courage and heart alone – and motivated by a love of humanity”. The poetic imagery shines brightly: “Through crosses from stars…” - a reference to the church sited on the border of the Warsaw ghetto through which children were smuggled. “She was Irena, calm and serene and she was Jolanta (her Resistance code name) through rubble and screams”. All this – added to a very fine melody – has created a magnificent and memorable song.
Irena Sendler, da nubile Irena Krzyżanowska (Varsavia, 15 febbraio 1910 – Varsavia, 12 maggio 2008), è stata un'infermiera e assistente sociale polacca, che collaborò con la Resistenza nella Polonia occupata durante... (continuer)
Choises
... a tribute to wartime heroine - Irena Sendler. Who ? Don’t know much about history ? Well here’s a good place to start. Tony says: “What intrigues me about her courage is that she had no weapons or shields to defend herself with. Her acts were by courage and heart alone – and motivated by a love of humanity”. The poetic imagery shines brightly: “Through crosses from stars…” - a reference to the church sited on the border of the Warsaw ghetto through which children were smuggled. “She was Irena, calm and serene and she was Jolanta (her Resistance code name) through rubble and screams”. All this – added to a very fine melody – has created a magnificent and memorable song.
Irena Sendler, da nubile Irena Krzyżanowska (Varsavia, 15 febbraio 1910 – Varsavia, 12 maggio 2008), è stata un'infermiera e assistente sociale polacca, che collaborò con la Resistenza nella Polonia occupata durante... (continuer)
She carried children
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envoyé par Dq82 19/12/2017 - 17:29
Parcours:
Ghettos
À cause des habits
À cause des habits
Chanson française – À cause des habits – Pierre Tisserand – 1974
À cause des habits, mon ami Lucien l’âne, est une chanson antimilitariste. En fait, elle est basée sur une paraphrase militaire qui inverse le dicton « L’habit ne fait pas le moine ». Elle postule que donc, assurément, l’uniforme fait le militaire. L’uniforme, ah ! L’uniforme ! Un bel objet l’uniforme et fort pratique, il permet au militaire de se distinguer du civil et même des militaires du camp adverse. C’est pratique et très utilitaire ce genre d’habits, qui habille de façon uniforme tous ceux du même camp. Un peu comme au football, en quelque sorte.
Oh, dit Lucien l’âne, je vois de quoi il s’agit. Mais n’est-ce pas un peu monotone tous ces gens vêtus pareil ?
Sans doute que si, Lucien l’âne mon ami, mais comme je te l’ai dit, il s’agit surtout de s’y reconnaître. Ça tient au but du jeu militaire qui... (continuer)
Chanson française – À cause des habits – Pierre Tisserand – 1974
À cause des habits, mon ami Lucien l’âne, est une chanson antimilitariste. En fait, elle est basée sur une paraphrase militaire qui inverse le dicton « L’habit ne fait pas le moine ». Elle postule que donc, assurément, l’uniforme fait le militaire. L’uniforme, ah ! L’uniforme ! Un bel objet l’uniforme et fort pratique, il permet au militaire de se distinguer du civil et même des militaires du camp adverse. C’est pratique et très utilitaire ce genre d’habits, qui habille de façon uniforme tous ceux du même camp. Un peu comme au football, en quelque sorte.
Oh, dit Lucien l’âne, je vois de quoi il s’agit. Mais n’est-ce pas un peu monotone tous ces gens vêtus pareil ?
Sans doute que si, Lucien l’âne mon ami, mais comme je te l’ai dit, il s’agit surtout de s’y reconnaître. Ça tient au but du jeu militaire qui... (continuer)
L’un ne comprenait pas
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envoyé par Marco Valdo M.I. 18/12/2017 - 19:08
À l’Armée
À l’Armée
Chanson française – À l’Armée – Pierre Tisserand – 1973
Te souvient-il, Lucien l’âne mon ami, de ce temps où les jeunes gens (il n’était pas question d’y mêler des filles) arrivés au bel âge étaient appelés, comme on disait alors, à peupler les casernes et les rangs de l’armée.
Si je m’en souviens, dit Lucien l’âne et comment donc, quelle question ! Bien sûr que je m’en souviens ; souvent, ils avaient même l’idée saugrenue de vouloir m’y recruter aussi dans leur armée, mais à chaque fois que j’ai pu, je me suis enfui.
Aujourd’hui, dit Marco Valdo M.I., ce n’est plus pareil, depuis des années déjà, les choses vont de manière différente. Le service militaire obligatoire, autrement dit la conscription, a été aboli. Ils font des armées de soi-disant volontaires, mais comme ils les rétribuent, qu’ils leur versent un salaire, ce sont d’authentiques mercenaires. Ils sont plus chers,... (continuer)
Chanson française – À l’Armée – Pierre Tisserand – 1973
Te souvient-il, Lucien l’âne mon ami, de ce temps où les jeunes gens (il n’était pas question d’y mêler des filles) arrivés au bel âge étaient appelés, comme on disait alors, à peupler les casernes et les rangs de l’armée.
Si je m’en souviens, dit Lucien l’âne et comment donc, quelle question ! Bien sûr que je m’en souviens ; souvent, ils avaient même l’idée saugrenue de vouloir m’y recruter aussi dans leur armée, mais à chaque fois que j’ai pu, je me suis enfui.
Aujourd’hui, dit Marco Valdo M.I., ce n’est plus pareil, depuis des années déjà, les choses vont de manière différente. Le service militaire obligatoire, autrement dit la conscription, a été aboli. Ils font des armées de soi-disant volontaires, mais comme ils les rétribuent, qu’ils leur versent un salaire, ce sont d’authentiques mercenaires. Ils sont plus chers,... (continuer)
Quand je suis arrivé, ils ont été surpris,
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 17/12/2017 - 21:13
Just the War
Let there be no mistake about it
(continuer)
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17/12/2017 - 18:00
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Sky Over Vietnam
(1966)
Words and music by Tadashi Hidaka
English Translation by Don Persival
Broadside #80
Impossibile trovare notizie o il testo originale di questa canzone giapponese, apparsa in traduzione sul Broadside Magazine.
Words and music by Tadashi Hidaka
English Translation by Don Persival
Broadside #80
Impossibile trovare notizie o il testo originale di questa canzone giapponese, apparsa in traduzione sul Broadside Magazine.
Alone, alone in Vietnam
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17/12/2017 - 15:51
If You Take the Gun
(1965)
Words and music by Lewis Allan (Abel Meeropol)
Broadside #65
This song is from the satirical-topical revue, "Needle Is A Haystack" by Lewis Allan, performed last spring under the direction of Ann Allan in a series of benefits for such organisations as SNCO, Women Strike for Peace, Committee for Selma, Alabama, etc.
Words and music by Lewis Allan (Abel Meeropol)
Broadside #65
This song is from the satirical-topical revue, "Needle Is A Haystack" by Lewis Allan, performed last spring under the direction of Ann Allan in a series of benefits for such organisations as SNCO, Women Strike for Peace, Committee for Selma, Alabama, etc.
If you take the gun they give you
(continuer)
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17/12/2017 - 14:47
Ballad of Birmingham
Tim Ryan
(1965)
Words and music by Tim Ryan
Testo trovato su Broadside #61, agosto 1965.
Non ho trovato notizio sull'autore di questa ballata sui tragici fatti di Birmingham del 1963.
Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963
Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive
Words and music by Tim Ryan
Testo trovato su Broadside #61, agosto 1965.
Non ho trovato notizio sull'autore di questa ballata sui tragici fatti di Birmingham del 1963.
Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963
Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive
They went to church on a bright Sunday
(continuer)
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17/12/2017 - 12:19
La Chanson du Colonel (et du régiment au couvent)
La Chanson du Colonel (et du régiment au couvent)
Chanson française – La Chanson du Colonel (et du régiment au couvent) – Albert Millaud – 1882
La Chanson du Colonel est tirée de La Femme à Papa, opérette de MM. Albert Millaud & Alfred Hennequin, musique de M. Hervé, illustrée par H. de Sta.
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, je t’avais promis une deuxième Chanson du Colonel.
Je me souviens fort bien de cette Chanson du Colonel, répond Lucien l’âne, et j’attendais celle-ci avec une certaine curiosité.
Donc, reprend Marco Valdo M.I., le colonel de l’autre chanson était un officier « fleur bleue », une sorte de personnage en dehors du réel, un peu sur un nuage, assez vieux garçon rêveur et encore fort timide, spécialement avec les dames.C’est tout le contraire cette fois ; le colonel est assez audacieux, intrépide, volontaire et va-de-l’avant. Il sait entraîner ses hommes et il... (continuer)
Chanson française – La Chanson du Colonel (et du régiment au couvent) – Albert Millaud – 1882
La Chanson du Colonel est tirée de La Femme à Papa, opérette de MM. Albert Millaud & Alfred Hennequin, musique de M. Hervé, illustrée par H. de Sta.
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, je t’avais promis une deuxième Chanson du Colonel.
Je me souviens fort bien de cette Chanson du Colonel, répond Lucien l’âne, et j’attendais celle-ci avec une certaine curiosité.
Donc, reprend Marco Valdo M.I., le colonel de l’autre chanson était un officier « fleur bleue », une sorte de personnage en dehors du réel, un peu sur un nuage, assez vieux garçon rêveur et encore fort timide, spécialement avec les dames.C’est tout le contraire cette fois ; le colonel est assez audacieux, intrépide, volontaire et va-de-l’avant. Il sait entraîner ses hommes et il... (continuer)
Tambour, clairon, musique en tête,
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 16/12/2017 - 20:09
The Worst Crime
[2017]
Scritta da Martin L. Gore
Nell'album "Spirit"
"The Worst Crime is looking outward. It’s bringing about the change. You’ve got to do something different or act differently. We can all talk about whatever is going on until we’re blue in the face but you have to take real action, and sometimes we don’t know what that looks like. Individually, I believe people are inherently good, but we’re really distorted by the information we get and we act out on that information out of fear." (Dave Gahan)
Scritta da Martin L. Gore
Nell'album "Spirit"
"The Worst Crime is looking outward. It’s bringing about the change. You’ve got to do something different or act differently. We can all talk about whatever is going on until we’re blue in the face but you have to take real action, and sometimes we don’t know what that looks like. Individually, I believe people are inherently good, but we’re really distorted by the information we get and we act out on that information out of fear." (Dave Gahan)
There's a lynching in the square
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 16/12/2017 - 18:37
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Stupendo 7" (A & Bside) natalizio dai Crass, che si firmarono come Creative Recording And Sound Services.
Probabilmente i Crass sono una delle pochissime band salite alla ribalta che possono realmente definirsi punk nel pieno senso della parola, sopratutto in un’epoca come gli inizi degli anni ’80 in cui il punk era visto ormai come una moda più che come un movimento.
I Crass erano anzitutto fortemente critici del punk comunemente inteso, ma non si fermavano lì; i loro testi velenosi, diretti e incisivi avevano come bersaglio la realtà sociale e politica mondiale specialmente della natia Gran Bretagna: consumismo, antimilitarismo, ecologia… Proprio per questo divennero bersaglio dei media e dei politici inglesi, in primis dall’acerrima nemica Margaret Thatcher, a cui giocarono spesso pesanti tiri mancini, come quella volta che nel 1982 crearono un vero e proprio caso internazionale... (continuer)