The Numbers
[2014-16]
Nell'album “A Moon Shaped Pool”, pubblicato l'8 maggio 2016
Una canzone che – non a caso – Thom Yorke presentò a Parigi nel dicembre del 2015 alla conferenza mondiale sui cambiamenti climatici. Allora il titolo era “Silent Spring”. E mi pare che non sia solo una canzone ecologista ma anche contro il modello di globalizzazione corrente, ultracapitalista, inumana e genocida.
Il significato è abbastanza chiaro, per nulla ermetico, come invece tanti altri brani dei Radiohead. L'unico verso che forse merita una spiegazione è nella seconda strofa, “The wings of a butterfly”, che potrebbe riferirsi al cosiddetto “effetto farfalla”, concetto della teoria del caos in base al quale all'interno di un dato sistema piccole variazioni iniziali possono provocare grandi ed impensabili mutamenti finali. E' su questo concetto che si basano parecchia letteratura fantascientifica e distopica, ma... (continuer)
Nell'album “A Moon Shaped Pool”, pubblicato l'8 maggio 2016
Una canzone che – non a caso – Thom Yorke presentò a Parigi nel dicembre del 2015 alla conferenza mondiale sui cambiamenti climatici. Allora il titolo era “Silent Spring”. E mi pare che non sia solo una canzone ecologista ma anche contro il modello di globalizzazione corrente, ultracapitalista, inumana e genocida.
Il significato è abbastanza chiaro, per nulla ermetico, come invece tanti altri brani dei Radiohead. L'unico verso che forse merita una spiegazione è nella seconda strofa, “The wings of a butterfly”, che potrebbe riferirsi al cosiddetto “effetto farfalla”, concetto della teoria del caos in base al quale all'interno di un dato sistema piccole variazioni iniziali possono provocare grandi ed impensabili mutamenti finali. E' su questo concetto che si basano parecchia letteratura fantascientifica e distopica, ma... (continuer)
It holds us like a phantom
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 23/8/2016 - 22:54
Parcours:
Guerre à la Terre
Józef Wittlin: Litania
[1937]
Versi di Józef Wittlin
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Versi di Józef Wittlin
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia
O wszystkim, co się teraz dzieje – milczę.
(continuer)
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envoyé par Krzysiek Wrona 23/8/2016 - 18:56
Real Revolutionaries
ft. General Levy and Paolo Fresu
M1: Bob hit the nail
(continuer)
(continuer)
envoyé par leoskini 23/8/2016 - 17:36
Parcours:
Thomas Sankara
99%
Il pezzo è tratto dall'album AP2P (All power to the people), collaborazione tra i rapper M1 (Dead Prez) e Bonnot.
In questa canzone sentiamo anche Militant A (Assalti Frontali) e Talib Kweli (del cui contributo non ho trovato trascrizione, e la mia conoscenza dell'american english in versione rap, ha, come dire, delle lacune. Evidentemente non sono il solo.)
Lo inserisco come autore a parte, che mi sembra la cosa più sensata.
In questa canzone sentiamo anche Militant A (Assalti Frontali) e Talib Kweli (del cui contributo non ho trovato trascrizione, e la mia conoscenza dell'american english in versione rap, ha, come dire, delle lacune. Evidentemente non sono il solo.)
Lo inserisco come autore a parte, che mi sembra la cosa più sensata.
M1
(continuer)
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envoyé par leoskini 23/8/2016 - 17:33
Bang Bang
(2016)
Primo singolo estratto dall'album "Revolution Radio"
I Green Day tornano con un nuovo album che si preannuncia fortemente politico. Il primo singolo "Bang Bang" è dedicato alle periodiche stragi con arma da fuoco negli Stati Uniti ed è scritto dal punto di vista del killer.
Dall'intervista a Rolling Stone (qui in italiano)
Puoi parlarci di Bang Bang e di cosa l’ha ispirata? Non voglio metterti le parole in bocca, ma sembra scritta dalla prospettiva di un cecchino di massa.
Sì. Parla della cultura delle sparatorie di massa che sono successe in America, miscelata al narcisismo da social media. C’è questa specie di violenza che sta accadendo, ma ora viene anche filmata e tutti noi siamo sempre sorvegliati. Per me la situazione è così contorta. Entrare nel cervello di qualcun altro in questo modo è stato fuori di testa. Mi ha fatto impazzire. Dopo averla scritta, tutto quello che... (continuer)
Primo singolo estratto dall'album "Revolution Radio"
I Green Day tornano con un nuovo album che si preannuncia fortemente politico. Il primo singolo "Bang Bang" è dedicato alle periodiche stragi con arma da fuoco negli Stati Uniti ed è scritto dal punto di vista del killer.
Dall'intervista a Rolling Stone (qui in italiano)
Puoi parlarci di Bang Bang e di cosa l’ha ispirata? Non voglio metterti le parole in bocca, ma sembra scritta dalla prospettiva di un cecchino di massa.
Sì. Parla della cultura delle sparatorie di massa che sono successe in America, miscelata al narcisismo da social media. C’è questa specie di violenza che sta accadendo, ma ora viene anche filmata e tutti noi siamo sempre sorvegliati. Per me la situazione è così contorta. Entrare nel cervello di qualcun altro in questo modo è stato fuori di testa. Mi ha fatto impazzire. Dopo averla scritta, tutto quello che... (continuer)
This is definitely not the first video to surface of an execution. ...of men, they claimed responsibility for the executions. Described as severely mentally disturbed. Videos show another hostage executed by the terrorist group. Deserve to be annihilated.
(continuer)
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23/8/2016 - 12:08
Parcours:
Armes, la guerre chez soi tous les jours
Little Boy Soldiers
Traducanzone di Andrea Buriani
GIOCHIAMO ALLA GUERRA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 23/8/2016 - 09:48
The Times They Are A-Changin'
Traducanzone di Andrea Buriani
I Tempi stanno sempre cambiando e le generazioni si susseguono non senza contrasti, anche adesso, ma sembra che in alcuni momenti storici il tutto sia esasperato. Così avvenne nell'Occidente di circa cinquanta anni fa e Bob Dylan, poeta menestrello, lo rimarcò in molti suoi testi. Questa sua famosissima canzone fu l'emblema di quella generazione che ha creduto veramente di poter cambiare il mondo.
I Tempi stanno sempre cambiando e le generazioni si susseguono non senza contrasti, anche adesso, ma sembra che in alcuni momenti storici il tutto sia esasperato. Così avvenne nell'Occidente di circa cinquanta anni fa e Bob Dylan, poeta menestrello, lo rimarcò in molti suoi testi. Questa sua famosissima canzone fu l'emblema di quella generazione che ha creduto veramente di poter cambiare il mondo.
I TEMPI STANNO CAMBIANDO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 23/8/2016 - 09:36
It Is A Good Day To Die
E' UN BUON GIORNO PER MORIRE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Roberto Malfatti 22/8/2016 - 23:36
Tommie Smith
Rio 2016, maratoneta etiope Feyisa Lilesa rischia vita e galera: al traguardo aveva fatto il gesto delle manette contro il governo
È arrivato secondo nella maratona olimpica e ha lanciato sul traguardo un messaggio politico: l'etiope Feyisa Lilesa ha festeggiato la sua medaglia d'argento concludendo la gara con le braccia incrociate sopra alla testa. Un gesto che richiama la lotta degli oromo, etnia che vive al confine con il Kenya ed è impegnata in un'accesa battaglia per l'indipendenza con le autorità etiopiche
La maratona è da sempre la gara principe delle Olimpiadi, la più ambita e la più seguita dal pubblico di tutto il mondo. Quale migliore occasione, allora, per mostrare al mondo le proprie opinioni, le proprie rivendicazioni, i propri ideali? Un ragionamento molto simile deve aver fatto Feyisa Lilesa, l’atleta etiope che ha scelto la 42 chilometri di Rio 2016 per supportare... (continuer)
Dq82 22/8/2016 - 23:11
Tempo di Berceuse (Qui siamo sepolti per sempre)
Chanson italienne – Tempo di Berceuse (Qui siamo sepolti per sempre) – I Gufi – 1969
Lucien l’âne mon ami, voici une chanson des Gufi qui me paraît fort proche et même directement inspirée de l’anthologie de Spoon River d’Edgar Lee Masters, comme en fera plus tard – deux ans plus tard – Fabrizio De André et comme je pense également que furent inspirées les Voix du Charnier d’Erich Kästner, plus de quarante ans auparavant. Dans tous les cas, ces épitaphes sont très critiques à l’égard du monde des vivants.
Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, je les entends encore ces Voix du Charnier et aussi, les chansons de Fabrizio De André, du moins celles dont tu avais fait une version française – comme La Collina, Un Blasfemo, Un Giudice, Un Matto, Un Medico, tout comme le renvoi historique aux épigrammes, épitaphes grecs. Mais j’imagine que cette chanson des Gufi même si elle ressortit du même genre,... (continuer)
Lucien l’âne mon ami, voici une chanson des Gufi qui me paraît fort proche et même directement inspirée de l’anthologie de Spoon River d’Edgar Lee Masters, comme en fera plus tard – deux ans plus tard – Fabrizio De André et comme je pense également que furent inspirées les Voix du Charnier d’Erich Kästner, plus de quarante ans auparavant. Dans tous les cas, ces épitaphes sont très critiques à l’égard du monde des vivants.
Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, je les entends encore ces Voix du Charnier et aussi, les chansons de Fabrizio De André, du moins celles dont tu avais fait une version française – comme La Collina, Un Blasfemo, Un Giudice, Un Matto, Un Medico, tout comme le renvoi historique aux épigrammes, épitaphes grecs. Mais j’imagine que cette chanson des Gufi même si elle ressortit du même genre,... (continuer)
TEMPO DE BERCEUSE (ICI NOUS SOMMES ENTERRÉS POUR TOUJOURS)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/8/2016 - 22:55
Rosso levante e ponente
anonyme
Mi pare che in una sola delle versioni di questo testo ci sia un (e uno solo) riferimento a Stalin. Per il resto è una canzone contro il fascismo e contro la guerra, cantata dai partigiani che liberavano l'Europa dal cancro nazista.
Non so quindi davvero cosa c'entrino falce e martello, croce uncinata e saluto romano.
Non so quindi davvero cosa c'entrino falce e martello, croce uncinata e saluto romano.
Bernart Bartleby 22/8/2016 - 20:42
Peaceable Kingdom
IL REGNO DELLA PACE E DELL'ARMONIA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Roberto Malfatti 22/8/2016 - 15:17
Os Senhores da Guerra
I SIGNORI DELLA GUERRA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Roberto Malfatti 22/8/2016 - 11:43
Duce, duce, il vestito mi si scuce
anonyme
[dopo il 1939]
Strofette satiriche sull’aria di un inno della gioventù fascista
Trovate su Il Deposito
Sono databili dopo il 1939 per via del riferimento al caffè importato dalla Spagna franchista. Prima di allora di caffè non si parlava nemmeno nell’autarchica Italietta (ufficialmente venne detto che faceva male e fu sostituito con l’orzo di produzione nostrana)
Le “Popolari” dell’ultima strofa sono ovviamente le sigarette che allora, con le “Nazionali” e con le “Milit” distribuite alle truppe, erano quelle a più buon mercato e anche di più bassa qualità.
“Duce, duce, il vestito mi si scuce” è anche il titolo di un disco della raccolta “Avanti Popolo” realizzata da Alabianca Records ed Istituto De Martino. Il brano si trova anche in “Canti Della Resistenza Italiana Vol. 8”, a cura di Cesare Bermani, Dischi del Sole.
Strofette satiriche sull’aria di un inno della gioventù fascista
Trovate su Il Deposito
Sono databili dopo il 1939 per via del riferimento al caffè importato dalla Spagna franchista. Prima di allora di caffè non si parlava nemmeno nell’autarchica Italietta (ufficialmente venne detto che faceva male e fu sostituito con l’orzo di produzione nostrana)
Le “Popolari” dell’ultima strofa sono ovviamente le sigarette che allora, con le “Nazionali” e con le “Milit” distribuite alle truppe, erano quelle a più buon mercato e anche di più bassa qualità.
“Duce, duce, il vestito mi si scuce” è anche il titolo di un disco della raccolta “Avanti Popolo” realizzata da Alabianca Records ed Istituto De Martino. Il brano si trova anche in “Canti Della Resistenza Italiana Vol. 8”, a cura di Cesare Bermani, Dischi del Sole.
Duce, duce, il vestito mi si scuce
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/8/2016 - 09:23
Józef Wittlin: Hymn o łyżce zupy
[1918/1919]
Versi di Józef Wittlin dalla raccolta di poesie "Hymny" (Inni).
È una delle poesie giovanili di Wittlin, l'autore del celeberrimo romanzo "Sól ziemi" (Il sale della terra), scritta nel periodo della guerra polacco-ucraina (1918-1919)
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Versi di Józef Wittlin dalla raccolta di poesie "Hymny" (Inni).
È una delle poesie giovanili di Wittlin, l'autore del celeberrimo romanzo "Sól ziemi" (Il sale della terra), scritta nel periodo della guerra polacco-ucraina (1918-1919)
Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.
Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia
Ja ci chcę dać łyżkę ciepłej zupy,
(continuer)
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envoyé par Krzysiek Wrona 22/8/2016 - 08:51
Syria, 2013
[2013]
Album :Spies Are Reading My Blog
"21 August 2013: Hundreds of people in Syria were killed in a chemical attack. Despite no clarity in terms of who carried out the attack, the leaders of the western world immediately jumped to the conclusion that it had been carried out by the government's forces, and started making plans to bomb the country."
Album :Spies Are Reading My Blog
"21 August 2013: Hundreds of people in Syria were killed in a chemical attack. Despite no clarity in terms of who carried out the attack, the leaders of the western world immediately jumped to the conclusion that it had been carried out by the government's forces, and started making plans to bomb the country."
There's an uncivil war in Syria, one hundred thousand dead
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 22/8/2016 - 08:21
Late Home Tonight (Part I & II)
dall'album "Amused to Death" (1992)
Late Home Tonight Part si riferisce all'attacco USA sulla Libia nel 1986, dalla prospettiva di due mogli di militari e di un giovane pilota di F-111.
Late Home Tonight Part si riferisce all'attacco USA sulla Libia nel 1986, dalla prospettiva di due mogli di militari e di un giovane pilota di F-111.
Standing at the window
(continuer)
(continuer)
21/8/2016 - 22:52
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