Nota. E' la medesima traduzione che era stata ripresa da “Jewish Cabaret in Exile” della New Budapest Orpheum Society, ma con la seconda strofa mancante. [RV]
La melodia e' molto bella ma viene da chiedersi cosa c'entri la canzone con la guerra. C'è una simbologia che mi sfugge?
HORSE (continuer)
18/7/2016 - 14:46
Io penso che non c'entri proprio nulla con le CCG ma, come mi ha ben fatto notare a suo tempo lo stesso Krzyś (quell'allegro "situazionista" che spesso contribuisce per se stesso più che per il "popolo"), sono gli Admins ad approvare i contributi. Sicchè...
Grazie a te, Krzysiek, per aver letto e apprezzato :)
Capirai che per me è stato un po' uno sfogo personale scrivere tutte queste cose. Anche se ormai non vivo in Repubblica Ceca da più di dieci anni, spesso quando parlo con qualcuno che invece vive lì la realtà quotidiana, mi sento chiedere: O ma l'hai sentita l'ultima di Zeman? E segue il racconto di qualche nuova uscita. Io dico sempre che qui in Italia – forse per fortuna – non se ne parla (infatti ho trovato poco in rete in italiano, e tra quel poco c'era un articolo su Il Giornale con sotto tutti i commenti leghisti in sostegno di Zeman...) però d'altra parte è sempre bene che le cose si sappiano più possibile, così ho raccolto un po' di informazioni dai vari giornali cechi, andando a ricercare le varie cose che mi sono state raccontate, e altre uscivano via via, c'era da sbizzarrirsi. E temo che Zeman ancora ne combinerà delle belle. Meglio prenderlo con filosofia come l'autore di questa canzone :)
Un caro saluto!
Caro Maurizio 65, sicuramente avrai pure tu "quattro soldi di cultura", ma li esprimi in un italiano alquanto approssimativo. A parte questo, tra "opposti estremismi accomunati" e "borghesucci", il tuo ultimo intervento è la solita zuppa di luoghi comuni che è stata tramandata fino ad oggi, e che, temo, non finirà mai. Borghesucci? Basterebbe fare il nome, che so io, del contadino Prospero Gallinari, o dell'operaio dell'Italsider Riccardo Dura (poi giustiziato in mutande in via Fracchia), e di tanti altri. Ma, tanto per parafrasare, "Zuppa Continua sarà": c'è di tutto, NAR, Ordine Nuovo, skinheads...insomma, come dire, fermo restando il principio che puoi pensarla come ti pare e piace, il tuo pensiero non riflette nient'altro che il luogo comune così come è stato fomentato, propagato e inculcato e reso dogma da trent'anni e rotti di sistematico lavaggio del cervello. Niente di strano, ci... (continuer)
Emanuele Caligiuri 17/7/2016 - 22:47
Proprio voi parlate di luoghi comuni (e di insulti).... ne siete imbottiti sino al midollo.
Poi quanto al pensiero unico ce ne siamo liberati sin dagli anni '80. Del vostro pensiero "unico", intendo...
PS
1) La canzone la conosco bene (ero anche uno degli spettatori dei primi concerti degli Yo-yo Mundi) e se all'epoca rimasi perplesso, oggi sono molto di piu' che perplesso.
2) Anche il sito lo conosco bene. Da anni, e mi sono solo sorpreso di non essermi accorto prima che c'era anche questa discutibile canzone.
Lo Staff del sito usualmente non interviene nelle discussioni fra esterni; lo facciamo stavolta per ribadire alcuni punti fermi.
1) Nutriamo alcuni dubbi sul fatto che il sig. Maurizio 65 conosca bene e "da anni" questo sito; altrimenti si sarebbe accorto che di "canzoni discutibili" ve ne sono, probabilmente, a centinaia. A rigore si potrebbe dire che ogni canzone contenuta nel sito è "discutibile", a seconda dei propri punti di vista personali. La canzone di questa pagina è ospitata da questo sito da lungo tempo (20 agosto 2005), purtroppo senza indicazione del contributore. La contribuzione a questo sito è libera e aperta a tutti, con indicazioni delle motivazioni per l'inserimento che vengono vagliate il più attentamente possibile; centinaia e centinaia di canzoni proposte nel corso degli anni non sono state approvate. Se questa canzone invece lo è stata, significa che sono stati ravvisate... (continuer)
Se da un lato mi scuso per certe esagerazioni nel modo mi esprimermi, vorrei precisare che il "siete" o le critiche sono rivolte piu che allo staff, a certi commentatori.
...I quali commentatori, almeno nel caso della qui presente maestà, prendono atto di aver a che fare con un taljan, con tutte le conseguenze del caso.
Se non si vuole essere trattati da talijani (mafia, maccheroni, pornografia minorile, pallone) è buon inizio l'evitare di comportarsi da talijani. Purtroppo non si vive in un mondo perfetto e non ci sono dunque garanzie neppure a questo riguardo; tuttavia nulla vieta di sperare.
Caro maurizio65, entri qua dentro a gamba tesa, in un intervento che prescinde dal merito del testo proposto, ti scagli contro tutti dando ingiustificatamente dell'ACAB in modo indiscriminato ("potete mettere un bel "ACAB" sull'Home page"), il che vuol dire tacciare qualcuno di essere un "ammazza-poliziotti" o di condividere una tale prospettiva, e pretendi pure che non ci siano reazioni e di essere trattato coi guanti!?!
Hai avuto solo quello che ti meritavi.
Sottoscrivo in pieno l'intervento di Emanuele Caligiuri e l'azzeccata descrizione del "puzzo di morte e di noia" che emanano i tuoi interventi.
In generale non abbiamo niente contro le poco vestite. Nel caso di questa canzone in particolare l'abbigliamento dell'interprete mi sembra l'ultimo dei difetti...
Ho provato a cercare qualche notizia su Karl Szamek, ma (perlomeno in Rete) temo che resterà una ricerca vana. Quanto al cognome, però, pur essendo senz'altro di forma slava (e specificamente polacca), non è affatto detto che si tratti di un polacco; molti tedeschi, ad esempio, portano cognomi slavi e polacchi. Saluti cari.
Chissà perché tutti deplorano solo l'uccisione di donne vecchi e bambini. Anche ammazzare degli uomini adulti mi sembra altrettanto grave.
Silva 17/7/2016 - 21:52
Si tratta, cara Silva, della cosiddetta "logica del pupazzetto". Avrai sicuramente notato che la "foto del pupazzetto", atta a captare commozione, sdegno, rabbia, lacrime e quant'altro, è utilizzata costantemente dai media nelle più svariate occasioni: il pupazzetto del bambino ammazzato sul lungomare di Nizza, il pupazzetto tra le macerie dell'esplosione o del terremoto, il pupazzetto sul disastro ferroviario, i passeggini abbandonati e quant'altro. Donne e bambini, in quanto portatori di cosiddetti simboli "di vita", "funzionano" meglio dell'uomo adulto; schiacciare un bambino di sei anni è sicuramente più commovente che schiacciare un cinquantenne (ma si fa naturalmente eccezione per il "nonno eroe" che perde una gamba per salvare i bambini). Che si tratti di qualsiasi tipo di catastrofe, oltre ai bambini morti coi pupazzetti (strano però che non muoiano mai con gli smartphone in mano,... (continuer)
Grazie Riccardo, io non ho saputo fare di meglio...
Saluti