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Ach, all wir armen Teufel

Ach, all wir armen Teufel
[1942]
Parole di Walter Hammer, pseudonimo di Walter Hösterey (1988-1966), scrittore ed editore tedesco.
Testo trovato sul Volksliederarchiv, dove non viene detto nulla circa la melodia.
Il testo, o una sua parte, si trova anche in “Kazett-Lyric. Untersuchungen zu Gedichten und Liedern aus dem Konzentrationslager Sachsenhausen” (1995), dove però viene attribuito ad autore anonimo.

Scrittore precoce, Walter Hammer assunse il suo nome d’arte in onore di Nietzsche e del suo “Crepuscolo degl'idoli; come si filosofa col martello”. Poi se ne partì entusiasta per la Grande Guerra ma vi fece ritorno da convinto pacifista e antimilitarista, disgustato dall’orrore di quella inutile carneficina. Dopo la guerra Hammer divenne persino presidente dell’Associazione Veterani per la Pace. Militante ed esponente del Partito Repubblicano, nel 1932 fu tra i firmatari dell’appello all’unione delle forze democratiche... (continuer)
Ach, all wir armen Teufel
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/7/2016 - 19:16

Wir haben so manches Lager gebaut

anonyme
Wir haben so manches Lager gebaut
[1939-45]
Canzone con melodia ignota, di anonimo autore di lingua tedesca, quasi sicuramente un prigioniero politico, internato in qualche campo nazista. E, a meno che non si tratti di un testo collettivo, l’autore doveva essersi passato diversi campi, almeno quello di Esterwegen nell’Emsland e quelli di Sachsenhausen e Ravensbrück nel Brandeburgo.
Il brano può essere datato tra il 1939, anno in cui fu inaugurato il campo di Ravensbrück, ed il 1945.

Il testo l’ho trovato sul Volksliederarchiv, così come ripreso da “Lieder aus den faschistischen Konzentrationslagern”, una raccolta edita dalla Taschen nel 1962. Ma le prime due strofe si trovano anche in “Kazett-Lyric. Untersuchungen zu Gedichten und Liedern aus dem Konzentrationslager Sachsenhausen”, a cura di Katja Klein, raccolta di poesie e canzoni composte dai prigionieri di Sachsenhausen, pubblicata nel 1995, nel cinquantenario della sua liberazione.
Wir haben so manches Lager gebaut
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/7/2016 - 18:22
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Questa casa non la mollerò

Questa casa non la mollerò
[1975]

45 gg - La Poiana Dischi di parte LPS 001 [1978] insieme a Liberiamo

Testo di Ricky Gianco e Gianfranco Manfredi
Musica tratta dal country/rock "Six Days On the Road" (Carl Montgomery / Earl Green), reinterpretata anche da Steve Earle (1987)

Eseguita dal vivo al Parco Lambro 26-29 giugno 1976

I Gang stanno preparando un nuovo disco di cover di canzoni degli anni 70 (titolo Calibro77), tra quelle che compariranno c'è questa. Che qui mancava e rimanda alle lotte sulla casa. Valida allora come oggi
Son qui per buttarci fuori di città
(continuer)
envoyé par Dq82 11/7/2016 - 18:14
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A’ senzu sulu

A’ senzu sulu
[2015]
Album : Kyma
E cu sta’ peddi comu scorza di na’ nuci
(continuer)
11/7/2016 - 12:13

Muselmane

Muselmane
Versi composti da Karl Szamek, un internato a Sachsenhausen di cui si conoscono solo il nome e cognome con cui ha firmato alcune poesie o canzoni.
Testo presente in “Kazett-Lyrik. Untersuchungen zu Gedichten und Liedern aus dem Konzentrationslager Sachsenhausen.”, a cura di Katja Klein, raccolta di poesie e canzoni composte dai prigionieri del campo, pubblicata nel 1995, nel cinquantenario della sua liberazione.
Testo trovato qui

Sia “Kazett” che “Muselmane” sono termini in Lagersprache, lo slang parlato dai prigionieri nei campi nazisti, una lingua basata sul tedesco, quello elementare e duro degli ordini impartiti da guardie e kapo, su cui si innestavano le lingue di provenienza degli internati.

Nello specifico, “Kazett” è abbreviazione di Konzentrationslager, mentre “Muselmane” (o Muselmann, o Muzułman in polacco) designava il prigioniero in procinto di morire d’inedia, nello stadio... (continuer)
Es ist vielleicht zum zehntenmale,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/7/2016 - 09:09
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Les affreux

Les affreux
(1968)

Paroles : Albert Vidalie
Musique : Louis Bessières

I mercenari francesi partiti a combattere in Katanga non fanno una bella figura e soprattutto fanno una brutta fine in questa canzone di Serge Reggiani che può ben rappresentare l'altra faccia del mercenario di Lucera, la canzone intrisa di romanticismo da due soldi che per questo ebbe tanto successo tra i neofascisti italiani.
Les filles sont en deuil
(continuer)
envoyé par Euskalion 10/7/2016 - 17:30
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The Story of a Soldier (La Storia Di Un Soldato)

The Story of a Soldier (La Storia Di Un Soldato)
Chanson du film extraordinaire de Sergio Leone :
"Le bon, la brute et le truand".

Elle est chantée par un choeur accompagné de musiciens de prisonniers sudistes, "dirigé" négligemment par un gardien de prison nordiste, dans un camp où se retrouvent les trois "héros" de l'histoire.
Les soldats doivent chanter pour couvrir le bruit du tabassage de celui qu'ils prennent pour l'un des leurs. Mais il s'agit d'un épisode déconcertant, mêlant la bagarre entre des fripouilles sans scrupules et l'émotion irrésistible qui saisit les prisonniers obligés de couvrir la séance de torture.
Une des scènes les plus poignantes du cinéma !
Pendant ce temps dans l'Espagne de Franco où était tournée la scène, de vrais policiers et militaires torturaient d'auhentiques prisonniers, souvent des prisonniers politiques. La poésie est parfois si dérisoire...

Les paroles sont de Tommie Connor, et la musique... d'Ennio Morricone bien sûr !
Bugles are calling
(continuer)
envoyé par Euskalion 10/7/2016 - 16:38
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Radicalized

Radicalized
[2015]
Parole di Conor Oberst, membro fondatore della band e pure front man dei Bright Eyes
Musica dei Desaparecidos (Conor Oberst, Landon Hedges, Matt Baum, Denver Dalley e Ian McElroy)
Nel disco intitolato “Payola”

Gli effetti della guerra e dell’ingiustizia su chi rimane e vede radicarsi dentro di sè l’odio fino a perdere la ragione...

Lo sfondo è lo stesso, un teatro di guerra, un paese sotto occupazione come l’Iraq o l’Afghanistan.
Il primo punto di vista è quello di un ragazzo del posto, un musulmano, che vede la propria famiglia morire per le bombe e per la fame, la sorellina uccisa dagli occupanti...
Nella strofa successiva è un ragazzino americano che riceve la notizia della morte del fratello maggiore, reclutato di recente nell’esercito (perchè senza prospettive di lavoro), spedito a combattere in Medio Oriente e saltato in aria con il suo humvee su di una mina dei ribelli...

Personalmente non è che condivida molto questa associazione piuttosto semplificante. Ritengo invece più corretta la seguente:
My whole family tree has got nothing to eat
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/7/2016 - 15:29
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Von Maur Massacre

Von Maur Massacre
[2015]
Parole di Conor Oberst, membro fondatore della band e pure front man dei Bright Eyes
Musica dei Desaparecidos (Conor Oberst, Landon Hedges, Matt Baum, Denver Dalley e Ian McElroy)
Nel disco intitolato “Payola”

Robert A. Hawkins era nato nel 1988 da genitori americani in una base della RAF in Gran Bretagna. I suoi lo abbandonarono da piccolo e Robert crebbe in una famiglia di amici nei pressi di Omaha, Nebraska (la stessa città da cui provengono Conor Oberst e i suoi Desaparecidos). Come spesso accade ai bambini abbandonati anche Robert sviluppò subito una forte sofferenza e fin dall’età di 4 anni anni fu avviato a trattamenti psichiatrici, che non risolsero nulla. Robert trascorse 15 anni entrando e uscendo dagli ospedali. Nel 2006 Robert fu espulso dalla scuola che frequentava e l’anno seguente, nelle settimane precedenti il Natale, fu lasciato dalla sua fidanzata e licenziato... (continuer)
Tearing all the posters off the wall
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/7/2016 - 15:04
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Barbos barbel barbù

Barbos barbel barbù
2013
Mat e famat

Poi in
2015
Terra e pace

Allegra storia di diserzione; per sfuggire ai fascisti che lo volevano arruolare, un montanaro verace non esita a farsi seppellire nel carro del letame per poter uscire dalla stalla e beffare i corvi neri (tratto da un fatto realmente accaduto a Lozio durante il fascismo).
Barbos barbel barbù
(continuer)
envoyé par Dq82 9/7/2016 - 17:58
Parcours: Déserteurs

Die Menschen balancieren

anonyme
Die Menschen balancieren
[19 settembre 1941]
Versi composti da anonimo prigioniero nel campo di concentramento nazista di Sachsenhausen, Oranienburg, a una trentina di chilometri da Berlino.
Testo presente in “Kazett-Lyrik. Untersuchungen zu Gedichten und Liedern aus dem Konzentrationslager Sachsenhausen.”, a cura di Katja Klein, raccolta di poesie e canzoni composte dai prigionieri del campo, pubblicata nel 1995, nel cinquantenario della sua liberazione.
Il termine “Kazett” era usato dai prigionieri come abbreviazione di Konzentrationslager.
Testo trovato qui

Il manoscritto di questa poesia - ma potrebbe trattarsi benissimo di una canzone - fu ritrovato alla fine degli anni 50 conservato in una bottiglia sigillata sepolta sotto il pavimento dell’edificio che a Sachsenhausen ospitava la lavanderia del campo, una struttura - ancora oggi esistente - che divenne luogo d’incontro e scambio d’informazione tra i prigionieri... (continuer)
Heute ist der 19. September 1941. Eben erfahren wir, dass wieder 400 Rotgardisten zur Ermordung eingeliefert wurden. Wir stehen alle unter dem erschütternden Eindruck der Massenmorde, die die Zahl 1000 bereits überschritten haben.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/7/2016 - 11:19
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Cala a boca, Bárbara

Cala a boca, Bárbara
[1972]
Scritta da Chico Buarque de Hollanda con il cineasta Ruy Guerra (che era stato anche il primo marito di Nara Leão)
Testo trovato sul sito di Chico Buarque
Nel disco intitolato “Calabar: o elogio à traição”, colonna sonora di uno spettacolo teatrale dedicato alla figura di Domingos Fernandes Calabar (1600-1635), un mulatto, facoltoso imprenditore zuccheriero del Pernambuco brasiliano che tradì gli spagnoli (che in quel periodo dominavano il Portogallo) per allearsi con i nemici olandesi. Catturato, finì malamente garrotato e poi squartato...

Dopo aver “annientato” Geraldo Vandré, i militari brasiliani si trovarono subito un altro artista da perseguitare con particolare accanimento. Oltre a soffrire un anno di esilio in Italia, Chico Buarque vide censurate parzialmente o totalmente molte sue canzoni, come “Apesar de você”.

Quella di “Calabar” era una vera e propria operazione di... (continuer)
Ele sabe dos caminhos
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/7/2016 - 22:20
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Joan of Arc

Joan of Arc
JUANA DE ARCO
(continuer)
envoyé par Santiago 3/7/2016 - 04:44
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La morte

La morte
LA MUERTE
(continuer)
envoyé par Santiago 3/7/2016 - 04:12
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Terra del fuoco

Terra del fuoco
TIERRA DEL FUEGO
(continuer)
envoyé par Santiago 3/7/2016 - 03:49

Ge ej upp hoppet

Ge ej upp hoppet
ÄLÄ HEITÄ TOIVOASI
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 2/7/2016 - 10:05
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L'Internationale

L'Internationale
OKINAWANO [UCHINAAGUCHI] / OKINAWAN [UCHINAAGUCHI]

La versione nella lingua okinawana (Uchinaaguchi) effettuata dal 2channel's Communist Party Board (2012)
Okinawan version by 2channel's Communist Party board (2012)



でいひゃ気張らなや
(continuer)
2/7/2016 - 07:05
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Tencere tava havası

Tencere tava havası
MELODÍA DE OLLAS Y SARTENES
(continuer)
envoyé par Santiago 2/7/2016 - 03:55
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Il ritorno di Giuseppe

Il ritorno di Giuseppe
EL RETORNO DE JOSÉ
(continuer)
envoyé par Santiago 2/7/2016 - 02:45
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Wie lang es auch noch dauern mag

Wie lang es auch noch dauern mag
ET SI ÇA DURE ENCORE LONTEMPS
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/7/2016 - 22:14
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Another Holy War

Another Holy War
UN'ALTRA GUERRA SANTA
(continuer)
envoyé par Yarikh 1/7/2016 - 17:20

Alice Was Her Name

Alice Was Her Name
ALICE ERA IL SUO NOME
(continuer)
envoyé par Yarikh 1/7/2016 - 17:12
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Uomo del mio tempo

Uomo del mio tempo
MAN OF MY TIME
(continuer)
envoyé par Yarikh 1/7/2016 - 16:54
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Ora che sale il giorno

Ora che sale il giorno
NOW THAT THE DAY RISES
(continuer)
envoyé par Yarikh 1/7/2016 - 16:48
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Alle fronde dei salici

Alle fronde dei salici
TO THE BRANCHES OF WILLOWS
(continuer)
1/7/2016 - 16:26
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Somos más Americanos

Somos más Americanos
2015
"Cama Incendiada"

Ya me gritaron mil veces
(continuer)
envoyé par dq82 1/7/2016 - 16:24
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Dreamer

Dreamer
SOGNATORE
(continuer)
envoyé par Yarikh 1/7/2016 - 16:00
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Coi piedi per terra

Coi piedi per terra
FEET ON THE GROUND
(continuer)
envoyé par Yarikh 1/7/2016 - 15:39
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Smoke (Acteal)

Smoke (Acteal)
Mi è appena giunta la notizia della morte di Renza Salza che fino a non molti anni fa è stata il motore instancabile del Comitato Chiapas di Torino, un piccolo gruppo di persone che per quasi 15 anni, a partire dal "levantamiento" indigeno del 1994, ha sviluppato tantissime iniziative, a Torino e in tutta Italia, di informazione e solidarietà con la rivoluzione neozapatista nel sud est messicano.

Renza era una donna forte, irriducibile, una "combattente per la libertà" (così come Lucio Manisco definiva Sivia Baraldini nell'intro a Radio Manisco/0516490872 degli AK47), molto impegnata anche sul fronte della solidarietà al popolo palestinese e a tutti i popoli oppressi.

In definitiva Renza è sempre stata ostinatamente dalla parte degli ultimi, dei senza voce.

Negli ultimi anni l'avevo persa di vista, anche perchè lei continuava a viaggiare molto mentre io mi sono totalmente ritirato a vita privata, ma è stato per me un onore conoscerla ed esserle amico.

Grazie Renza. Un ultimo abbraccio e un saluto a pugno chiuso.
B.B. 1/7/2016 - 15:23
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When the Wild Wind Blows

When the Wild Wind Blows
QUANDO SOFFIA IL VENTO FURIOSO
(continuer)
envoyé par Yarikh 1/7/2016 - 15:03
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Blood Brothers

Blood Brothers
FRATELLI DI SANGUE
(continuer)
envoyé par Yarikh 1/7/2016 - 14:38
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The Green Fields Of France (No Man's Land)

The Green Fields Of France (No Man's Land)
FINLANDESE / FINNISH

Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
RANSKAN VIHREÄT KUNNAAT
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 1/7/2016 - 09:14
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Via della Croce

Via della Croce
LA VÍA DE LA CRUZ
(continuer)
envoyé par Santiago 30/6/2016 - 20:07
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Tre madri

Tre madri
TRES MADRES
(continuer)
envoyé par Santiago 30/6/2016 - 19:27
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An meine Landsleute

An meine Landsleute
MAANMIEHILLENI
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 30/6/2016 - 08:44
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Dünya halkları kardeştir

Dünya halkları kardeştir
LOS PUEBLOS DEL MUNDO SON HERMANOS
(continuer)
envoyé par Santiago 30/6/2016 - 06:47
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Asker kaçakları

Asker kaçakları
LOS DESERTORES
(continuer)
envoyé par Santiago 30/6/2016 - 04:31
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Maria nella bottega di un falegname

Maria nella bottega di un falegname
MARÍA EN EL TALLER DE UN CARPINTERO
(continuer)
envoyé par Santiago 30/6/2016 - 04:03
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Girotondo

Girotondo
EL CORRO / LA RONDA
(continuer)
envoyé par Santiago 30/6/2016 - 03:09
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S’i’ fosse foco

S’i’ fosse foco
SI FUERA FUEGO
(continuer)
envoyé par Santiago 30/6/2016 - 02:28

Son Valsusina

Son Valsusina
Conferenza stampa Movimento NO TAV 28 Giugno 2016

adriana 29/6/2016 - 17:54

Die Pfeifen (Auf der Flucht)‎

Die Pfeifen (Auf der Flucht)‎
PIIPUT (PAKOMATKALLA)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 29/6/2016 - 08:29
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La Cà S'la Colin-a

La Cà S'la Colin-a
LA CASA SULLA COLLINA
(continuer)
envoyé par dq82 29/6/2016 - 07:05
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Santa Maria del pallone

Santa Maria del pallone
Sempre grandissimo Forges
28/6/2016 - 23:03
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Kamikaze

Kamikaze
Chanson italienne – Kamikaze – Alessandro Sipolo – 2013



Voyage intérieur vers une mort violente et destructrice. Écrite en 2003, inspirée des guerres d’Afghanistan et d’Irak, la chanson parle d’un choix en même temps désespéré et « logique », fille de l’impuissance face à la douleur de ses gens. Le morceau conteste la rhétorique « occidentale » qui décrit le kamikaze comme un être inhumain et irrationnel en présentant sa décision comme un geste volontaire de protestation contre une guerre inégale, subie sans possibilité de réplique.

Dialogue maïeutique

Mon ami Lucien l’âne, nous vivons tous au Danemark, dans l’empire ou dans le royaume, je ne sais ; sans doute dans les deux.

Au Danemark, Marco Valdo M.I. mon ami ? Que vient faire le Danemark dans cette histoire de kamikaze ? À première vue, je ne le comprends pas, sauf si tu fais allusion au prince Hamlet et à la célèbre réplique, tirée... (continuer)
KAMIKAZE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/6/2016 - 21:49
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Piccola canzone per Victor Jara

Piccola canzone per Victor Jara
Condannato un ex ufficiale dell’esercito di Pinochet per l’omicidio di Victor Jara. Un tribunale statunitense ha riconosciuto l’ex ufficiale cileno Pedro Pablo Barrientos Nuñez colpevole dell’omicidio di Victor Jara, il musicista morto nel settembre del 1973, dopo il colpo di stato del generale Augusto Pinochet contro il presidente Salvador Allende. Barrientos, 67 anni, oggi vive negli Stati Uniti ed è stato condannato a pagare un risarcimento di 28 milioni di dollari alla famiglia Jara. Le autorità cilene hanno chiesto la sua estradizione.
(Internazionale)
Bernart Bartleby 28/6/2016 - 10:42

Das Lied Der Obdachlosen

Das Lied Der Obdachlosen
KODITTOMIEN LAULU
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 28/6/2016 - 10:10
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Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)

Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna)
LOS REBELDES DE LA MONTAÑA
(continuer)
envoyé par Santiago 28/6/2016 - 03:33
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Cent'anni di solitudine

Cent'anni di solitudine
CIEN AÑOS DE SOLEDAD
(continuer)
envoyé par Santiago 28/6/2016 - 02:52
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Samba delle streghe

Samba delle streghe
SAMBA DELLE STREGHE
(continuer)
27/6/2016 - 09:38
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Liberté

Liberté
Ho trovato che la poesia è stata davvero cantata da Francesca Solleville e appare in un 45 giri del 1964 insieme a Nuit et brouillard di Ferrat.

La musica della versione della Solleville è firmata da Yvonne Schmitt, pianista francese che ha collaborato anche con Brigitte Fontaine.
Lorenzo 26/6/2016 - 23:55

8 aprile 1877

8 aprile 1877
PER ARISTIDE.
Sono Benito Merlino.
Scopro solo oggi la richpiesta della mia canzone La Mattanza. Dimmi come inviarti il testo.
Benitomerlino@yahoo.fr 26/6/2016 - 14:32




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