Systematic Execution
Un brano di death metal nella sua variante "brutal", che personalmente definirei piuttosto "brutta" e basta (ma purtoppo c'è a chi ci piace...)
Dal punto di vista testuale, non si tratta di CCG ma di una semplice descrizione, gelida e brutale (per l'appunto) di una qualsiasi guerra moderna.
Puro voyeurismo metallico. Inutile e penosa e fastidiosa.
L'ennesima cagata contribuita dal nostro anonymous.
Dal punto di vista testuale, non si tratta di CCG ma di una semplice descrizione, gelida e brutale (per l'appunto) di una qualsiasi guerra moderna.
Puro voyeurismo metallico. Inutile e penosa e fastidiosa.
L'ennesima cagata contribuita dal nostro anonymous.
Bernart Bartleby 22/5/2016 - 22:48
قصيدة الياسمين
Traduzione inglese da Pen America - Free Expression Literature
TUNISIAN JASMINE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 21/5/2016 - 20:09
Corso Regina Coeli
anonyme
Potrebbe soltanto trattarsi di una delle strofe di Povero Matteotti
Infatti nel volume “Senti le rane che cantano - Canzoni e vissuti popolari della risaia”, a cura di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto (Donzelli, 2005), il testo completo di “Povero Matteotti”, così come cantato dal Coro delle mondine di Trino Vercellese nei primi anni 60, riporta anche quella strofa.
Infatti nel volume “Senti le rane che cantano - Canzoni e vissuti popolari della risaia”, a cura di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto (Donzelli, 2005), il testo completo di “Povero Matteotti”, così come cantato dal Coro delle mondine di Trino Vercellese nei primi anni 60, riporta anche quella strofa.
Bernart Bartleby 20/5/2016 - 13:14
Construção
A giudicare dalla risposta degli Admins, credo che il commento di Lucio del 30/8/2010 non sia stato ben inteso.
La poesia da lui proposta ha moltissimo a che vedere con la canzone di Chico Buarque. Infatti nel video il grande Nino Taranto interpreta una delle più intense poesie di Raffaele Viviani (1988-1950), attore di teatro, commediografo, compositore, poeta e scrittore nativo di Castellammare di Stabia.
“Fravecature” è del 1930 e come “Construção” è dedicata alle morti bianche, ieri come oggi così frequenti soprattutto in edilizia, specie dove diritti dei lavoratori e sicurezza dei cantieri sono espressioni del tutto insignificanti, sconosciute. Riprendo il testo in Napoletano e la sua traduzione italiana da La Poesia e lo Spirito
FRAVECATURE
All’acqua e a ‘o sole fràveca
cu na cucchiara ‘mmano,
pe’ ll’aria ‘ncopp’a n’anneto,
fore a nu quinto piano.
Nu pede miso fauzo,
nu muvimento... (continuer)
La poesia da lui proposta ha moltissimo a che vedere con la canzone di Chico Buarque. Infatti nel video il grande Nino Taranto interpreta una delle più intense poesie di Raffaele Viviani (1988-1950), attore di teatro, commediografo, compositore, poeta e scrittore nativo di Castellammare di Stabia.
“Fravecature” è del 1930 e come “Construção” è dedicata alle morti bianche, ieri come oggi così frequenti soprattutto in edilizia, specie dove diritti dei lavoratori e sicurezza dei cantieri sono espressioni del tutto insignificanti, sconosciute. Riprendo il testo in Napoletano e la sua traduzione italiana da La Poesia e lo Spirito
FRAVECATURE
All’acqua e a ‘o sole fràveca
cu na cucchiara ‘mmano,
pe’ ll’aria ‘ncopp’a n’anneto,
fore a nu quinto piano.
Nu pede miso fauzo,
nu muvimento... (continuer)
Bernart Bartleby 20/5/2016 - 10:25
Gladio
Finalmente pubblicata nel nuovo album Ostalghia (2016)
da mescalina.it
E’ vero che ne passa di acqua sotto i ponti. Mi sono imbattuito nei dischi di Davide Giromini nel 2009 - i tempi del progetto post-punk e anti-pop Re del noir (Ballate di fine comunismo, seguito poi da Ballate postmoderne) e sembra ieri. Cupe vampe di cripto-ideologia (di ultra-ideologia?) permeavano di loro anche Rivoluzioni sequestrate (2015), confermandomi tre cose: la poetica anarcoide-controtendente girominiana, il fatto che il Nostro non la (s)vende a buon prezzo, e infine che gli album dove la Storia incrocia senza retorica storie "padri e figli (...) bella ciao che partiamo" (per dirla alla De Gregori) sono album che valgono oro e la pena di ascoltare. Un`unica ombra, prossima a un retro-pensiero cupo come le vampe di cui sopra: per quanti altri cd ancora Davide Giromini potrà resistere così? Fino a quando gli... (continuer)
da mescalina.it
E’ vero che ne passa di acqua sotto i ponti. Mi sono imbattuito nei dischi di Davide Giromini nel 2009 - i tempi del progetto post-punk e anti-pop Re del noir (Ballate di fine comunismo, seguito poi da Ballate postmoderne) e sembra ieri. Cupe vampe di cripto-ideologia (di ultra-ideologia?) permeavano di loro anche Rivoluzioni sequestrate (2015), confermandomi tre cose: la poetica anarcoide-controtendente girominiana, il fatto che il Nostro non la (s)vende a buon prezzo, e infine che gli album dove la Storia incrocia senza retorica storie "padri e figli (...) bella ciao che partiamo" (per dirla alla De Gregori) sono album che valgono oro e la pena di ascoltare. Un`unica ombra, prossima a un retro-pensiero cupo come le vampe di cui sopra: per quanti altri cd ancora Davide Giromini potrà resistere così? Fino a quando gli... (continuer)
daniela -k.d.- 19/5/2016 - 22:14
New Day
Il webmastero gioca con il look, come vedo :)
E che venga il giorno nuovo, basta che il Buon Bono smette di ispirare certe cavolate citate poi dai ex presidenti della più grande (sic!) potenza mondiale.
Per quanto si dice è stato anche invitato di venire in Polonia per controllare di persona lo stato di povera democrazia da queste parti.
La domanda è se je va e cosa je sembrerà :=)
Ciao
E che venga il giorno nuovo, basta che il Buon Bono smette di ispirare certe cavolate citate poi dai ex presidenti della più grande (sic!) potenza mondiale.
Per quanto si dice è stato anche invitato di venire in Polonia per controllare di persona lo stato di povera democrazia da queste parti.
La domanda è se je va e cosa je sembrerà :=)
Ciao
krzyś 19/5/2016 - 22:12
Attila József: Anyám
Forse l’ultima poesia di Attila József, datata novembre 1937, pochi giorni prima del suo suicidio.
TALÁN ELTŰNÖK HIRTELEN...
Talán eltűnök hirtelen,
akár az erdőben a vadnyom.
Elpazaroltam mindenem,
amiről számot kéne adnom.
Már bimbós gyermek-testemet
szem-maró füstön száritottam.
Bánat szedi szét eszemet,
ha megtudom, mire jutottam.
Korán vájta belém fogát
a vágy, mely idegenbe tévedt.
Most rezge megbánás fog át:
várhattam volna még tiz évet.
Dacból se fogtam föl soha
értelmét az anyai szónak.
Majd árva lettem, mostoha
s kiröhögtem az oktatómat.
Ifjúságom, e zöld vadont
szabadnak hittem és öröknek
és most könnyezve hallgatom,
a száraz ágak hogy zörögnek.
Traduzione italiana di Agnes Preszler da Poesie, racconti e fiabe ungheresi
FORSE SPARIRÒ ALL'IMPROVVISO...
Forse sparirò d'improvviso,
come le impronte nel bosco.
Ho sperperato tutto ciò
di cui dovrei rendere... (continuer)
TALÁN ELTŰNÖK HIRTELEN...
Talán eltűnök hirtelen,
akár az erdőben a vadnyom.
Elpazaroltam mindenem,
amiről számot kéne adnom.
Már bimbós gyermek-testemet
szem-maró füstön száritottam.
Bánat szedi szét eszemet,
ha megtudom, mire jutottam.
Korán vájta belém fogát
a vágy, mely idegenbe tévedt.
Most rezge megbánás fog át:
várhattam volna még tiz évet.
Dacból se fogtam föl soha
értelmét az anyai szónak.
Majd árva lettem, mostoha
s kiröhögtem az oktatómat.
Ifjúságom, e zöld vadont
szabadnak hittem és öröknek
és most könnyezve hallgatom,
a száraz ágak hogy zörögnek.
Traduzione italiana di Agnes Preszler da Poesie, racconti e fiabe ungheresi
FORSE SPARIRÒ ALL'IMPROVVISO...
Forse sparirò d'improvviso,
come le impronte nel bosco.
Ho sperperato tutto ciò
di cui dovrei rendere... (continuer)
Bernart Bartleby 19/5/2016 - 14:18
Canzone contro la natura
dall'intervista di Pasolini a Ungaretti (1965)
PASOLINI Ungaretti, secondo lei esiste la normalità e la anormalità sessuale?
GIUSEPPE UNGARETTI Eh... senta, ogni uomo è fatto in un modo diverso... dico nella sua struttura fisica è fatto in un modo diverso, fatto anche in un modo diverso nella sua combinazione spirituale, no... quindi tutti gli uomini sono a loro modo anormali, tutti gli uomini sono in un certo senso in contrasto con la natura, e questo sino dal primo momento... sino dal primo momento: l'atto di civiltà, che è un atto di prepotenza umana sulla natura, è un atto contro natura.
PASOLINI Ungaretti, secondo lei esiste la normalità e la anormalità sessuale?
GIUSEPPE UNGARETTI Eh... senta, ogni uomo è fatto in un modo diverso... dico nella sua struttura fisica è fatto in un modo diverso, fatto anche in un modo diverso nella sua combinazione spirituale, no... quindi tutti gli uomini sono a loro modo anormali, tutti gli uomini sono in un certo senso in contrasto con la natura, e questo sino dal primo momento... sino dal primo momento: l'atto di civiltà, che è un atto di prepotenza umana sulla natura, è un atto contro natura.
19/5/2016 - 00:17
Fimmine fimmine
anonyme
La rielaborazione di Vinicio Capossela
dal disco "Canzoni della Cupa" (prima parte - Polvere)
La prima parte del disco è stata registrata nel 2003 e pubblicata nel 2016.
dal disco "Canzoni della Cupa" (prima parte - Polvere)
La prima parte del disco è stata registrata nel 2003 e pubblicata nel 2016.
FEMMINE… FEMMINE… FEMMINE…
(continuer)
(continuer)
17/5/2016 - 18:33
Wojna Głupców
Errata corrige: Robert "Robal" Matera, produttore del disco e autore delle musiche, è membro dei Dezerter (voce e chitarre) e non il patron della Maximumrocknroll di San Francisco, che più che un'etichetta è una fanzine di musica punk ed hardcore...
"Wojna Głupców", insieme a "Spytaj milicjanta", "Ku przyszłości", e "Szara rzeczywistość", furono i soli 4 di 12 brani che nei primi anni 80, agli esordi della band, si salvarono dalla censura del regime comunista... (fonte: en.wikipedia)
"Wojna Głupców", insieme a "Spytaj milicjanta", "Ku przyszłości", e "Szara rzeczywistość", furono i soli 4 di 12 brani che nei primi anni 80, agli esordi della band, si salvarono dalla censura del regime comunista... (fonte: en.wikipedia)
B.B. 17/5/2016 - 16:13
Times Ain't Changed at All
Traduzione Italiana di DonQuijote82 (con l'ausilio della traduzione di The Times They Are A-Changin')
I TEMPI NON SONO CAMBIATI AFFATTO
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 17/5/2016 - 11:46
La domenica delle salme
Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
KUOLLEIDEN SUNNUNTAI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 17/5/2016 - 10:18
Mondo in mi 7
L'autore è sempre lui, anche se si è fatto aiutare da una pletora di gente. E si sente che è lui, visto anche il famso errore grammaticale.
Antonio 16/5/2016 - 22:41
Georges Brassens: Les passantes
Μετέφρασε στα ελληνικά ο Χρίστος Αλεξανδρίδης
Da/Από Lyricstranslate
"Ο Ντε Αντρέ εδώ αποδίδει στα ιταλικά το γνωστό τραγούδι του Μπρασένς «Οι περαστικές», σε στίχους του γάλλου ποιητή Αντουάν Πολ (Antoine Pol) (1888-1971). Η μετάφραση που έχει κάνει ο Ντε Αντρέ ακολουθεί σχεδόν πιστά το πρωτότυπο.
Αξίζει εδώ να σημειώσουμε ότι και ο δικός μας Κώστας Ουράνης (1890-1953) έγραψε ένα ποίημα με τον ίδιο τίτλο και το ίδιο θέμα." - X.A.
Da/Από Lyricstranslate
"Ο Ντε Αντρέ εδώ αποδίδει στα ιταλικά το γνωστό τραγούδι του Μπρασένς «Οι περαστικές», σε στίχους του γάλλου ποιητή Αντουάν Πολ (Antoine Pol) (1888-1971). Η μετάφραση που έχει κάνει ο Ντε Αντρέ ακολουθεί σχεδόν πιστά το πρωτότυπο.
Αξίζει εδώ να σημειώσουμε ότι και ο δικός μας Κώστας Ουράνης (1890-1953) έγραψε ένα ποίημα με τον ίδιο τίτλο και το ίδιο θέμα." - X.A.
ΟΙ ΠΕΙΡΑΣΤΙΚΕΣ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 16/5/2016 - 16:32
Georges Brassens: Les passantes
German version by Michi and Herbert Killian (according to Fabrizio de André)
Deutschsprachige Version von Michi und Herbert Killian (nach Fabrizio de André)
Deutschsprachige Version von Michi und Herbert Killian (nach Fabrizio de André)
DIE PASSANTINNEN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 16/5/2016 - 11:39
Georges Brassens: Les passantes
Tradução portuguesa de letras.br
Si tratta, come si può vedere, di una traduzione letterale ma completa della poesia di Antoine Pol.
AS PASSANTES
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/5/2016 - 10:59
Fila la lana
Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
PÄIVÄNKEHRÄÄJÄ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 16/5/2016 - 09:19
Georges Brassens: Les passantes
Dal suo libro-album doppio "La cattiva erba", 2013.
LE PASSANTI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Parvus 15/5/2016 - 21:12
Inca
Ringraziamo Salvo Lo Galbo per averci segnalato questa canzone che abbiamo inserito come una CCG a se stante
dq82 15/5/2016 - 11:16
Ballata degli impiccati
Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
HIRTETTYJEN BALLADI
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 15/5/2016 - 10:20
Giorgio Gaber: Al bar Casablanca
tra gli autori occorre indicare anche Luporini
giovanni 14/5/2016 - 10:32
Il Pescatore
Testo cantabile / Singable lyrics / Paroles chantables / Laulettavat sanat: Juha Rämö
KALASTAJA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 14/5/2016 - 09:39
Krzyk
Io invece son qualche giorno che canticchio questa ;)
per essere più precisi, la fischiavo...
per essere più precisi, la fischiavo...
krzyś 14/5/2016 - 01:15
Un aviatore irlandese prevede la sua morte
Riccardo Venturi ha interpretato correttamente la canzone.
Non solo la poesia incarna la fascinazione del volo come tensione dell'individuo di chiara matrice romantica e fascista, ma la visione dell'intera vita che si sublima nell'istante dell'attacco lo collega al Bushido e alla visione di Mishima.
La lotta che si autolegittima "al di la del bene e del male" (non odio chi devo combattere, non amo chi devo difendere) ha poi dei collegamenti con la fisolofia nietzscheana.
Per concludere questo pezzo è intrinsecamente fascista e filomilitarista proprio perché identifica il valore della lotta in sé come arte e bellezza, a differenza di letture più materialiste o liberiste della guerra che invece cercano sempre delle giustificazioni di tipo economico o morale.
Non solo la poesia incarna la fascinazione del volo come tensione dell'individuo di chiara matrice romantica e fascista, ma la visione dell'intera vita che si sublima nell'istante dell'attacco lo collega al Bushido e alla visione di Mishima.
La lotta che si autolegittima "al di la del bene e del male" (non odio chi devo combattere, non amo chi devo difendere) ha poi dei collegamenti con la fisolofia nietzscheana.
Per concludere questo pezzo è intrinsecamente fascista e filomilitarista proprio perché identifica il valore della lotta in sé come arte e bellezza, a differenza di letture più materialiste o liberiste della guerra che invece cercano sempre delle giustificazioni di tipo economico o morale.
Marco 14/5/2016 - 00:31
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Grazie