Txoria Txori
Se fosse stata scritta nel '600, Txoria Txori avrebbe rappresentato un meraviglioso esemplare di Villanella alla Napoletana; certamente per la delicatezza della musica ma soprattutto per la caratteristica simbolicità/metaforicità delle parole.
La villanella si sviluppò all'incirca tra i secoli XIV e XV; musica "di città", dalle reminiscenze terrene ma dall'evoluzione colta. Nella villanella spesso e più che volentieri gli esseri umani ed i sentimenti assumono sembianze zoomorfe, frequentemente volatili, come nella nota "Vurria ca fosse ciaola" (vorrei essere uccello):
"Vurria ca fosse ciaola e che vulasse
a 'sta fenesta a dirte na parola
ma no ca me mettesse a la gajola (...)"
[Vorrei essere uccello e poter volare
a questa finestra a dirti una parola
ma non vorrei mi mettessi in gabbia]
Oppure ne "Lu Cardillo" (il canarino):
"Sto’ criscenno nu bello cardillo
quanta cose ca ll’aggia... (continuer)
La villanella si sviluppò all'incirca tra i secoli XIV e XV; musica "di città", dalle reminiscenze terrene ma dall'evoluzione colta. Nella villanella spesso e più che volentieri gli esseri umani ed i sentimenti assumono sembianze zoomorfe, frequentemente volatili, come nella nota "Vurria ca fosse ciaola" (vorrei essere uccello):
"Vurria ca fosse ciaola e che vulasse
a 'sta fenesta a dirte na parola
ma no ca me mettesse a la gajola (...)"
[Vorrei essere uccello e poter volare
a questa finestra a dirti una parola
ma non vorrei mi mettessi in gabbia]
Oppure ne "Lu Cardillo" (il canarino):
"Sto’ criscenno nu bello cardillo
quanta cose ca ll’aggia... (continuer)
Si l'avesse tagliato 'e scelle
(continuer)
(continuer)
envoyé par Kàrpathos 23/5/2016 - 20:09
Vanunu
2013
Everything Can Change
Mordechai Vanunu (in ebraico: מרדכי ואנונו, anche noto con il nome di battesimo cristiano John Crossman; Marrakech, 13 ottobre 1954) è un ex tecnico nucleare israeliano. Nato in Marocco da una famiglia ebraica ortodossa sefardita della città di Marrakech, emigrò in Israele con i parenti nel 1963. Nel 1986 rivelò al Sunday Times l'esistenza di un piano segreto di armamento nucleare da parte dello Stato di Israele, che all'epoca avrebbe posseduto 220 testate nucleari, tra 200 bombe atomiche più il materiale sufficiente per realizzare 20 bombe all'idrogeno. All'epoca lavorava alla centrale nucleare di Dimona, che ufficialmente doveva essere solo un luogo di produzione di energia nucleare a scopo civile. In seguito alle rivelazioni, agenti israeliani lo rapirono in Italia, lo drogarono e lo trasportarono in Israele, dove una corte lo processò in segreto con accuse di tradimento e spionaggio, condannandolo a 18 anni di prigionia.
Everything Can Change
Mordechai Vanunu (in ebraico: מרדכי ואנונו, anche noto con il nome di battesimo cristiano John Crossman; Marrakech, 13 ottobre 1954) è un ex tecnico nucleare israeliano. Nato in Marocco da una famiglia ebraica ortodossa sefardita della città di Marrakech, emigrò in Israele con i parenti nel 1963. Nel 1986 rivelò al Sunday Times l'esistenza di un piano segreto di armamento nucleare da parte dello Stato di Israele, che all'epoca avrebbe posseduto 220 testate nucleari, tra 200 bombe atomiche più il materiale sufficiente per realizzare 20 bombe all'idrogeno. All'epoca lavorava alla centrale nucleare di Dimona, che ufficialmente doveva essere solo un luogo di produzione di energia nucleare a scopo civile. In seguito alle rivelazioni, agenti israeliani lo rapirono in Italia, lo drogarono e lo trasportarono in Israele, dove una corte lo processò in segreto con accuse di tradimento e spionaggio, condannandolo a 18 anni di prigionia.
I was born in Marakesh and I thought life was good
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 23/5/2016 - 18:58
Parcours:
Contre le Nucléaire
Free Abu Sakha
2016
Letter to My Landlord
Mohammad Abu Sakha è stato arrestato il 14 dicembre 2015 alle 4 circa mentre stava attraversando il posto di blocco militare Zaatara vicino a Nablus per andare a lavorare nel villaggio di Birzeit, vicino a Ramallah. Abu Sakha lavora come formatore e interprete presso la scuola di circo palestinese dal 2007. Era uno studente. È diventato un artista circense e un allenatore al circo nel 2011. Ha partecipato a molti spettacoli in Europa e negli Stati Uniti. Partecipa inoltre a numerose tournée in Palestina. Doveva partecipare a corsi di formazione fuori della Palestina nel mese di marzo e giugno 2016.
Un ordine di detenzione amministrativa di sei mesi è stato emesso contro Mohammad a partire dal 25 dicembre 2015 e termina il 13 giugno 2016. L’accusa militare afferma che Abu Sakha è attivo in un’organizzazione illegale secondo gli ordini militari di occupazione.... (continuer)
Letter to My Landlord
Mohammad Abu Sakha è stato arrestato il 14 dicembre 2015 alle 4 circa mentre stava attraversando il posto di blocco militare Zaatara vicino a Nablus per andare a lavorare nel villaggio di Birzeit, vicino a Ramallah. Abu Sakha lavora come formatore e interprete presso la scuola di circo palestinese dal 2007. Era uno studente. È diventato un artista circense e un allenatore al circo nel 2011. Ha partecipato a molti spettacoli in Europa e negli Stati Uniti. Partecipa inoltre a numerose tournée in Palestina. Doveva partecipare a corsi di formazione fuori della Palestina nel mese di marzo e giugno 2016.
Un ordine di detenzione amministrativa di sei mesi è stato emesso contro Mohammad a partire dal 25 dicembre 2015 e termina il 13 giugno 2016. L’accusa militare afferma che Abu Sakha è attivo in un’organizzazione illegale secondo gli ordini militari di occupazione.... (continuer)
He grew up in Jenin, where his neighbors lived and died
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 23/5/2016 - 18:44
Parcours:
Des prisons du monde, L'Holocauste palestinien
Wardogs
Album: City Baby Attacked By Rats
Genere: UK '82
Anno: 1982
Genere: UK '82
Anno: 1982
We're a bunch of desperados
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ivan 23/5/2016 - 17:47
Atomic Garden
Album: Generator
Genere: Melodic Hardcore Punk
Anno: 1992
Genere: Melodic Hardcore Punk
Anno: 1992
Everybody wants to dance in a playpen
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ivan 23/5/2016 - 17:43
Generals
[1981]
Album: Leather, Bristles, Studs And Acne
Album: Leather, Bristles, Studs And Acne
This means war
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ivan 22/5/2016 - 23:12
Alternative
Album: Troops Of Tomorrow
Genere: UK '82
Anno: 1982
Genere: UK '82
Anno: 1982
Something's happened what's gone wrong
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ivan 22/5/2016 - 23:07
Soldier
Album: Send In The Marines!
Genere: Oi!
Anno: 1982
Genere: Oi!
Anno: 1982
Soldier soldier standing there
(continuer)
(continuer)
22/5/2016 - 22:58
Remembrance Day
Album: The Good, The Bad & The 4 Skins
Genere: Oi!
Anno: 1982
Genere: Oi!
Anno: 1982
Remember the fields all full of red
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ivan 22/5/2016 - 22:49
Parcours:
Le pavot : une fleur contre la guerre ?
Systematic Execution
Un brano di death metal nella sua variante "brutal", che personalmente definirei piuttosto "brutta" e basta (ma purtoppo c'è a chi ci piace...)
Dal punto di vista testuale, non si tratta di CCG ma di una semplice descrizione, gelida e brutale (per l'appunto) di una qualsiasi guerra moderna.
Puro voyeurismo metallico. Inutile e penosa e fastidiosa.
L'ennesima cagata contribuita dal nostro anonymous.
Dal punto di vista testuale, non si tratta di CCG ma di una semplice descrizione, gelida e brutale (per l'appunto) di una qualsiasi guerra moderna.
Puro voyeurismo metallico. Inutile e penosa e fastidiosa.
L'ennesima cagata contribuita dal nostro anonymous.
Bernart Bartleby 22/5/2016 - 22:48
New War
Album: A Fistful Of... 4 Skins
Genere: Oi!
Anno: 1983
Genere: Oi!
Anno: 1983
Wear no colours, no quarter down
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ivan 22/5/2016 - 22:44
Senza frontiere
1987
Oasi
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)
Quando qualche figlio di Alberto da Giussano oggi ci dice "Ma che, Milano sta diventando Pretoria?", bisognerebbe rispondere "Ecco, appunto. Facciamo che non lo diventi!"
Oasi
(Testo: Valerio Negrini - Musica: Roby Facchinetti - Voce: Roby Facchinetti)
Quando qualche figlio di Alberto da Giussano oggi ci dice "Ma che, Milano sta diventando Pretoria?", bisognerebbe rispondere "Ecco, appunto. Facciamo che non lo diventi!"
Siete qui,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Salvo Lo Galbo 22/5/2016 - 22:05
Il cielo è blu sopra le nuvole
Dall'album omonimo del 1992, il ventritreesimo dei Pooh.
Musica di Roby Facchinetti,
parole di Valerio Negrini
Musica di Roby Facchinetti,
parole di Valerio Negrini
Tu, ragazza con gli occhiali,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Salvo Lo Galbo 22/5/2016 - 21:51
Die For Me
nell'EP "TSOL" del 1981.
Album: Dance with Me (1981)
Album: Dance with Me (1981)
You never knew me
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ivan 22/5/2016 - 21:11
Superficial Love
Album: Live '91
Superficial love only for a fuck
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ivan 22/5/2016 - 21:04
World War III
dall'EP TSOL del 1981
Jimmy carter ran for President again
(continuer)
(continuer)
envoyé par Ivan 22/5/2016 - 21:01
Il silenzio della colomba
[1996]
Album: Amici per sempre
Valerio Negrini è stata la voce, attraverso quei Pooh da lui stesso fondati quel 1966, di brani di una intensità poetica incommensurabile.
Per la personalità, l'immedesimazione, la profondità e tutto ciò che possiamo dire "la qualità" dei testi, quanto per la quantità; è davvero incredibile quanti siano stati i temi affrontati dalla penna di Negrini.
Di lui, purtroppo, non si sa moltissimo. Poco si sa delle sue letture, dei suoi riferiment. Le sue idee sulla società, sulla politica, sulla religione, sono palesi in tutti i suoi testi e non occorrono autoattestati per quelli.
È sempre rimasto il "quinto Pooh", il Pooh nell'ombra; quello che non calcava i palchi, che non si incipriava, che non troneggiava sotto i riflettori e nel fumo dei loro spettacolari concerti, e che non raccoglieva gli applausi, ma era un signore tracagnotto, con un vocino da cartone... (continuer)
Album: Amici per sempre
Valerio Negrini è stata la voce, attraverso quei Pooh da lui stesso fondati quel 1966, di brani di una intensità poetica incommensurabile.
Per la personalità, l'immedesimazione, la profondità e tutto ciò che possiamo dire "la qualità" dei testi, quanto per la quantità; è davvero incredibile quanti siano stati i temi affrontati dalla penna di Negrini.
Di lui, purtroppo, non si sa moltissimo. Poco si sa delle sue letture, dei suoi riferiment. Le sue idee sulla società, sulla politica, sulla religione, sono palesi in tutti i suoi testi e non occorrono autoattestati per quelli.
È sempre rimasto il "quinto Pooh", il Pooh nell'ombra; quello che non calcava i palchi, che non si incipriava, che non troneggiava sotto i riflettori e nel fumo dei loro spettacolari concerti, e che non raccoglieva gli applausi, ma era un signore tracagnotto, con un vocino da cartone... (continuer)
Ti chiederanno se li hai visti in faccia,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Salvo Lo Galbo 22/5/2016 - 11:58
Ballad of CeCe McDonald
[2015]
Album : The Other Side
Album : The Other Side
There are a lot of white men in this world who turn out a lot like Dean
(continuer)
(continuer)
22/5/2016 - 10:09
Aleppo
Album :1939
When the bomb went off that killed your mother
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 22/5/2016 - 09:44
The Golden Rule
[2016]
Veterans for Peace have fixed up the old Golden Rule boat that sailed to the Pacific in 1958 against nuclear testing, and nuclear weapons. The boat's back in action, the anti-nuke mission remains, and I wrote a song...
Albert was in Pearl Harbor, that's just where he happened to be
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 22/5/2016 - 09:05
If You Bomb Somebody
[2017]
Album: Punk Baroque
Album: Punk Baroque
Terrorist attacks. They're always trying to figure out why someone would do that, while fastidiously ignoring the elephant in the living room. This song is about the elephant.
They haven't even started cleaning up the mess
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 22/5/2016 - 09:01
Good-Bye Portland
[2016]
I've been writing a lot of songs on this subject, but here's another one. Gentrification, ethnic cleansing, chaos, genocide, whatever you want to call it. It's happening to Portland. Everybody's leaving aside from the baby millionaires. San Francisco, Seattle, New York City, Boston, now it's here. Welcome to cancerous growth. Welcome to rampant, uncontrolled capitalism. Welcome to America. Home to no one but the millionaires. The rest of us are just hanging on to the edges, being told we should be grateful that there was a bush growing on the side of the cliff that we could grab onto before going splat into the ravine.
I grew up in the suburbs, the ones where you do not stay
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 22/5/2016 - 08:54
Kobane
[2015]
Album : The Other Side
Album : The Other Side
Since the risings started there are many tales you could tell
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 22/5/2016 - 08:44
Parcours:
Du Kurdistan
L'Isola di Utopia
dal disco "Grande Raccordo Animale" (2015)
L'isola di Utopia è proprio quella di Thomas More, rivisitata secondo Appino. La canzone elenca una lista di cose in cui l'autore non crede e altre in cui invece crede, che ci trova assolutamente d'accordo.
L'isola di Utopia è proprio quella di Thomas More, rivisitata secondo Appino. La canzone elenca una lista di cose in cui l'autore non crede e altre in cui invece crede, che ci trova assolutamente d'accordo.
Non credo agli angeli
(continuer)
(continuer)
21/5/2016 - 22:58
Corso Regina Coeli
anonyme
Potrebbe soltanto trattarsi di una delle strofe di Povero Matteotti
Infatti nel volume “Senti le rane che cantano - Canzoni e vissuti popolari della risaia”, a cura di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto (Donzelli, 2005), il testo completo di “Povero Matteotti”, così come cantato dal Coro delle mondine di Trino Vercellese nei primi anni 60, riporta anche quella strofa.
Infatti nel volume “Senti le rane che cantano - Canzoni e vissuti popolari della risaia”, a cura di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto (Donzelli, 2005), il testo completo di “Povero Matteotti”, così come cantato dal Coro delle mondine di Trino Vercellese nei primi anni 60, riporta anche quella strofa.
Bernart Bartleby 20/5/2016 - 13:14
Construção
A giudicare dalla risposta degli Admins, credo che il commento di Lucio del 30/8/2010 non sia stato ben inteso.
La poesia da lui proposta ha moltissimo a che vedere con la canzone di Chico Buarque. Infatti nel video il grande Nino Taranto interpreta una delle più intense poesie di Raffaele Viviani (1988-1950), attore di teatro, commediografo, compositore, poeta e scrittore nativo di Castellammare di Stabia.
“Fravecature” è del 1930 e come “Construção” è dedicata alle morti bianche, ieri come oggi così frequenti soprattutto in edilizia, specie dove diritti dei lavoratori e sicurezza dei cantieri sono espressioni del tutto insignificanti, sconosciute. Riprendo il testo in Napoletano e la sua traduzione italiana da La Poesia e lo Spirito
FRAVECATURE
All’acqua e a ‘o sole fràveca
cu na cucchiara ‘mmano,
pe’ ll’aria ‘ncopp’a n’anneto,
fore a nu quinto piano.
Nu pede miso fauzo,
nu muvimento... (continuer)
La poesia da lui proposta ha moltissimo a che vedere con la canzone di Chico Buarque. Infatti nel video il grande Nino Taranto interpreta una delle più intense poesie di Raffaele Viviani (1988-1950), attore di teatro, commediografo, compositore, poeta e scrittore nativo di Castellammare di Stabia.
“Fravecature” è del 1930 e come “Construção” è dedicata alle morti bianche, ieri come oggi così frequenti soprattutto in edilizia, specie dove diritti dei lavoratori e sicurezza dei cantieri sono espressioni del tutto insignificanti, sconosciute. Riprendo il testo in Napoletano e la sua traduzione italiana da La Poesia e lo Spirito
FRAVECATURE
All’acqua e a ‘o sole fràveca
cu na cucchiara ‘mmano,
pe’ ll’aria ‘ncopp’a n’anneto,
fore a nu quinto piano.
Nu pede miso fauzo,
nu muvimento... (continuer)
Bernart Bartleby 20/5/2016 - 10:25
Gladio
Finalmente pubblicata nel nuovo album Ostalghia (2016)
da mescalina.it
E’ vero che ne passa di acqua sotto i ponti. Mi sono imbattuito nei dischi di Davide Giromini nel 2009 - i tempi del progetto post-punk e anti-pop Re del noir (Ballate di fine comunismo, seguito poi da Ballate postmoderne) e sembra ieri. Cupe vampe di cripto-ideologia (di ultra-ideologia?) permeavano di loro anche Rivoluzioni sequestrate (2015), confermandomi tre cose: la poetica anarcoide-controtendente girominiana, il fatto che il Nostro non la (s)vende a buon prezzo, e infine che gli album dove la Storia incrocia senza retorica storie "padri e figli (...) bella ciao che partiamo" (per dirla alla De Gregori) sono album che valgono oro e la pena di ascoltare. Un`unica ombra, prossima a un retro-pensiero cupo come le vampe di cui sopra: per quanti altri cd ancora Davide Giromini potrà resistere così? Fino a quando gli... (continuer)
da mescalina.it
E’ vero che ne passa di acqua sotto i ponti. Mi sono imbattuito nei dischi di Davide Giromini nel 2009 - i tempi del progetto post-punk e anti-pop Re del noir (Ballate di fine comunismo, seguito poi da Ballate postmoderne) e sembra ieri. Cupe vampe di cripto-ideologia (di ultra-ideologia?) permeavano di loro anche Rivoluzioni sequestrate (2015), confermandomi tre cose: la poetica anarcoide-controtendente girominiana, il fatto che il Nostro non la (s)vende a buon prezzo, e infine che gli album dove la Storia incrocia senza retorica storie "padri e figli (...) bella ciao che partiamo" (per dirla alla De Gregori) sono album che valgono oro e la pena di ascoltare. Un`unica ombra, prossima a un retro-pensiero cupo come le vampe di cui sopra: per quanti altri cd ancora Davide Giromini potrà resistere così? Fino a quando gli... (continuer)
daniela -k.d.- 19/5/2016 - 22:14
New Day
Il webmastero gioca con il look, come vedo :)
E che venga il giorno nuovo, basta che il Buon Bono smette di ispirare certe cavolate citate poi dai ex presidenti della più grande (sic!) potenza mondiale.
Per quanto si dice è stato anche invitato di venire in Polonia per controllare di persona lo stato di povera democrazia da queste parti.
La domanda è se je va e cosa je sembrerà :=)
Ciao
E che venga il giorno nuovo, basta che il Buon Bono smette di ispirare certe cavolate citate poi dai ex presidenti della più grande (sic!) potenza mondiale.
Per quanto si dice è stato anche invitato di venire in Polonia per controllare di persona lo stato di povera democrazia da queste parti.
La domanda è se je va e cosa je sembrerà :=)
Ciao
krzyś 19/5/2016 - 22:12
Attila József: Anyám
Forse l’ultima poesia di Attila József, datata novembre 1937, pochi giorni prima del suo suicidio.
TALÁN ELTŰNÖK HIRTELEN...
Talán eltűnök hirtelen,
akár az erdőben a vadnyom.
Elpazaroltam mindenem,
amiről számot kéne adnom.
Már bimbós gyermek-testemet
szem-maró füstön száritottam.
Bánat szedi szét eszemet,
ha megtudom, mire jutottam.
Korán vájta belém fogát
a vágy, mely idegenbe tévedt.
Most rezge megbánás fog át:
várhattam volna még tiz évet.
Dacból se fogtam föl soha
értelmét az anyai szónak.
Majd árva lettem, mostoha
s kiröhögtem az oktatómat.
Ifjúságom, e zöld vadont
szabadnak hittem és öröknek
és most könnyezve hallgatom,
a száraz ágak hogy zörögnek.
Traduzione italiana di Agnes Preszler da Poesie, racconti e fiabe ungheresi
FORSE SPARIRÒ ALL'IMPROVVISO...
Forse sparirò d'improvviso,
come le impronte nel bosco.
Ho sperperato tutto ciò
di cui dovrei rendere... (continuer)
TALÁN ELTŰNÖK HIRTELEN...
Talán eltűnök hirtelen,
akár az erdőben a vadnyom.
Elpazaroltam mindenem,
amiről számot kéne adnom.
Már bimbós gyermek-testemet
szem-maró füstön száritottam.
Bánat szedi szét eszemet,
ha megtudom, mire jutottam.
Korán vájta belém fogát
a vágy, mely idegenbe tévedt.
Most rezge megbánás fog át:
várhattam volna még tiz évet.
Dacból se fogtam föl soha
értelmét az anyai szónak.
Majd árva lettem, mostoha
s kiröhögtem az oktatómat.
Ifjúságom, e zöld vadont
szabadnak hittem és öröknek
és most könnyezve hallgatom,
a száraz ágak hogy zörögnek.
Traduzione italiana di Agnes Preszler da Poesie, racconti e fiabe ungheresi
FORSE SPARIRÒ ALL'IMPROVVISO...
Forse sparirò d'improvviso,
come le impronte nel bosco.
Ho sperperato tutto ciò
di cui dovrei rendere... (continuer)
Bernart Bartleby 19/5/2016 - 14:18
Al fonte, al prato
[1614]
Musica di messer Giulio Caccini romano
Versi di Gabriello Chiabrera (1552-1638)
Aria a una voce
Le nuove musiche e nuova maniera di scriverle (Firenze 1614)
Per decreto emesso da Gaspardo della Notte, ovvero che sia Gaspard de la Nuyt, in data del XIX. del mese di Maggio dell'anno del Non-Signore MMXVI, la freschetta e leggiadra canzone la qual messer Giulio Caccini romano ancorché Fiorentino fattosi compose nell'anno MDCXIV è dichiarata principal canzone avversa ad onne tipo di Guerra &. Conflicto per sva stessa Natura e complessione addimente risplende vaga Luna ammezzata e si perfonde nell'Aere il profumo de li Gelsomini fioriti.
Et ella è canzone, cotesta, la quale exalta &. perfonde il Sonno di dolce satisfactione in una bella giornata della State, allietata da'l canto della Cicaletta, senza nulla fare e senza ancor più nulla pensare, abbandonandosi alla Lietezza... (continuer)
Musica di messer Giulio Caccini romano
Versi di Gabriello Chiabrera (1552-1638)
Aria a una voce
Le nuove musiche e nuova maniera di scriverle (Firenze 1614)
Per decreto emesso da Gaspardo della Notte, ovvero che sia Gaspard de la Nuyt, in data del XIX. del mese di Maggio dell'anno del Non-Signore MMXVI, la freschetta e leggiadra canzone la qual messer Giulio Caccini romano ancorché Fiorentino fattosi compose nell'anno MDCXIV è dichiarata principal canzone avversa ad onne tipo di Guerra &. Conflicto per sva stessa Natura e complessione addimente risplende vaga Luna ammezzata e si perfonde nell'Aere il profumo de li Gelsomini fioriti.
Et ella è canzone, cotesta, la quale exalta &. perfonde il Sonno di dolce satisfactione in una bella giornata della State, allietata da'l canto della Cicaletta, senza nulla fare e senza ancor più nulla pensare, abbandonandosi alla Lietezza... (continuer)
Al fonte, al prato,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gaspard de la Nuit 19/5/2016 - 01:14
Wiosna 1905
Ecco, finalmente eseguite le correzioni e le integrazioni. Ora mi dedico all'Urlo: Krzyk Krzysiek...?
Riccardo Venturi 19/5/2016 - 00:27
Canzone contro la natura
dall'intervista di Pasolini a Ungaretti (1965)
PASOLINI Ungaretti, secondo lei esiste la normalità e la anormalità sessuale?
GIUSEPPE UNGARETTI Eh... senta, ogni uomo è fatto in un modo diverso... dico nella sua struttura fisica è fatto in un modo diverso, fatto anche in un modo diverso nella sua combinazione spirituale, no... quindi tutti gli uomini sono a loro modo anormali, tutti gli uomini sono in un certo senso in contrasto con la natura, e questo sino dal primo momento... sino dal primo momento: l'atto di civiltà, che è un atto di prepotenza umana sulla natura, è un atto contro natura.
PASOLINI Ungaretti, secondo lei esiste la normalità e la anormalità sessuale?
GIUSEPPE UNGARETTI Eh... senta, ogni uomo è fatto in un modo diverso... dico nella sua struttura fisica è fatto in un modo diverso, fatto anche in un modo diverso nella sua combinazione spirituale, no... quindi tutti gli uomini sono a loro modo anormali, tutti gli uomini sono in un certo senso in contrasto con la natura, e questo sino dal primo momento... sino dal primo momento: l'atto di civiltà, che è un atto di prepotenza umana sulla natura, è un atto contro natura.
19/5/2016 - 00:17
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Parole di Ignazio Buttitta
Musica di Ignazio Buttitta e Lulli Madonia (?)
Cantano Ciccio Busacca e Lulli Madonia
Testo trovato su Cultura siciliana, il sito curato da Nicolò La Perna
Doveva trattarsi originariamente di un brano scritto per uno spettacolo di pupi portato più volte in scena tra la fine degli anni 50 e la metà dei 60 dal celebre puparo Antonino Mancuso, inventore di un teatro mobile montato sopra un camion, e da suo figlio Nino. La compagnia esiste ancora e si chiama “Carlo Magno”. Le prime rappresentazioni vedevano la presenza del cantastorie Vito Arcangelo, il quale oltre ai testi di Buttitta (questa “La Sicilia camina”, Li pirati a Palermu, “La cantata cuntra la mafia” e Lu trenu di lu suli), raccontava anche le storie del poeta dialettale seicentesco Pietru Fudduni.
Credo, mi pare di capire, che l’incisione di Busacca sia appena successiva a quel periodo,... (continuer)