Due parole del traduttore. Il titolo generale della composizione, Εργατική συμφωνία, è stato reso “Sinfonia operaia”; però il termine greco συμφωνία significa anche “accordo, patto”, e così è da intendere nell'omonimo brano n° 5. In pratica, il titolo ha il doppio senso di "Sinfonia operaia" e di "patto operaio, patto tra lavoratori". Come si capisce dal penultimo brano (il n° 12, Το τραγούδι του Περέντα), la vicenda è ambientata in Belgio; gli operai protagonisti sono emigranti (spagnoli, algerini, greci) che organizzano uno sciopero (così infatti si intitola l'opera teatrale originale di Giorgos Skourtis, Η απεργία “Lo sciopero”).
Dimos Moutsis
Sinfonia operaia
Testi di Giorgos Skourtis [Traduzione italiana integrale di Riccardo Venturi, aprile/maggio 2016]
La versione di Pete Seeger, quella che nel 1955 lo fece condannare dalla commissione per le attività antiamericane (come spiegato sopra).
Anche questa versione è stata reperita sul blog francese Folk & Politique e controllata all’ascolto.
Si trova, per esempio, in “With Voices Together We Sing” del 1956 e in “Wimoweh And Other Songs Of Freedom And Protest” del 1968, entrambi editi dalla Folkways Records.
La strofa di mezzo ("The wars are long...") fu aggiunta dal terzetto, così come scritta da Virginia Coigney (1917-1997), sindacalista, scrittrice e giornalista, madre di Mary Travers.
“The Weavers: Wasn't That a Time!” è anche il titolo di un film documentario del 1982 sulla reunion de The Weavers avvenuta nel 1980, un anno prima che Lee Hayes morisse.
Questa canzone o meglio stupenda aria come molte altre sono state di stimolo per farmi scoprire dotato con sorpresa di una prolifica vena melodica sono ormai vicino agli anni 80 ma sto scrivendo un quarto lavoro un atto unico con l'aiuto di un maestro di conservatorio così come il secondo che il giorno due di aprile ho dato nel teatro della gran guardia di Verona grazie all'aiuto della nota kATIA RICCIARELLI a fornito di quattro suoi allievi il mio lavoro e ne a curato la parte artistica. Seicento persone al termine erano entusiaste ma la sorpresa più grande benché mi sentissi sicuro dell'esito positivo è stato di scoprire una grossa parte del pubblico che sapevo essere a completo digiuno di opera lirica fra i più entusiasti ma la grande culla della cultura lirica di Verona benché siano stati invitati giornalisti compresi non se ne sono accorti ma il mio lavoro non muore il due aprile e... (continuer)
Giuseppe Vesentini lugagnano verona 27/4/2016 - 15:53
La proposta di "bollinatura Bleah" per il Partigiano Reggiano di Adelmo Fornaciari verrà messa equamente e democraticamente ai voti tra gli Admins del sito; qualora la votazione terminasse in parità, sarà il Webmaster del sito a decidere in modo insindacabile. Sic locuti sumus. Salud.
CCG/AWS Staff 25/4/2016 - 21:08
Veramente il Webmaster aveva già provveduto a affibbiare il bollino bleah, sicuro di interpretare il volere del popolo. La Revolución es el Pueblo. Unidos, vigilantes y combativos venceremos.
buongiorno a seguito di una rapida lettura al commento da voi aggiunto alla canzone sopracitata volevo sottolineare che il vallone della scammacca a cui si riferisce battiato non ha nulla a che vedere von quello da voi descritto.
battiato cita un tratto di vallone nel quale soleva giocare in gioventù nel suo paese natale Riposto.
si ringrazia il giornalista salvo sessa per aver evidenziato l errore sulla pagina di facebook ripostese.
spero che questo appunto possa esservi d aiuto x correggere l errore.
Seby 25/4/2016 - 19:54
Senz'altro, e abbiamo immediatamente provveduto. Grazie a te e al giornalista Salvo Sessa per la segnalazione, che è stata messa in debito risalto; e cordialissimi saluti ad entrambi!
PS. Sarebbe possibile avere, o comunque riuscire a reperire in Rete, una qualsiasi immagine del Vallone della Scammacca ripostese? Ovviamente ci piacerebbe molto poterne inserire un'immagine a corredo del commento. Grazie ancora per l'interessamento e per la segnalazione! [CCG/AWS Staff]
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