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This Jesus Must Die

This Jesus Must Die
Parole di Tim Rice
Musica di Andrew Lloyd Weber
dall'opera rock Jesus Christ Superstar (1970)
poi trasposta nel celebre film di Norman Jewison del 1973

Nel celebre musical Jesus Christ Superstar e ancor più nel film del 1973 i seguaci di J.C., come viene chiamato, sono presentati come una banda di hippies e i riferimenti alla guerra nel Vietnam sono palesi (ci sono anche i soldati romani con il mitra...). In questa famosissima canzone Caifa, il sommo sacerdote dalla voce di basso, decide il destino del sovversivo Gesù. Per la ragion di Stato questo Gesù deve morire!

Nonostante i tentativi di appropriazione da parte della Chiesa, Jesus Christ Superstar fu all'epoca un'opera ben poco convenzionale rispetto alla dottrina ufficiale, in maniera simile - anche se con un linguaggio molto più ironico e scanzonato - alla contemporanea Buona Novella del nostro De André. La divinità di Gesù... (continuer)
Priest 1:
(continuer)
envoyé par Lorenzo Masetti 15/3/2016 - 23:21
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Quello che non ho

Quello che non ho
[1981]
Scritta da Fabrizio De André e Massimo Bubola
Written by Fabrizio De André and Massimo Bubola
Nell'album senza titolo conosciuto comunemente come
"Fabrizio De André" o "L'Indiano"
In the nameless album commonly known as
"Fabrizio De André" or "L'Indiano"

“Quello che non ho” è la canzone di apertura dell'album del 1981 che, propriamente, si chiamerebbe solo “Fabrizio De André”. Sia per la sua famosa copertina, però, che per il leitmotiv dell'intero album, va sotto il nome de “L'Indiano”; fu scritto in buona parte (compresa questa canzone) assieme a Massimo Bubola. Il leitmotiv dell'album (che molti, forse a ragione, considerano un “concept”) sono le culture tradizionali contrapposte al materialismo; sotto tale aspetto, l'album è costantemente un incrocio tra la culture dei nativi americani e quelle della Sardegna, in una sorta di “manifesto” di cui questa canzone rappresenta... (continuer)
Quello che non ho è una camicia bianca
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 15/3/2016 - 23:12
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Come Tre

Come Tre
2016
Fiore de niente

(Testo di Daniele Coccia)
Che brutta bestia anima mia
(continuer)
envoyé par dq82 15/3/2016 - 16:38
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It's a M.a.N.S World!

It's a M.a.N.S World!
[1988]
Nell’album intitolato “From Enslavement to Obliteration”

La più oltraggiosa e “grind” tra le canzoni – vedi Woman e I’m a Woman – che fanno riferimento alle famose ma sessiste “I’m a Man” di Bo Diddley e “It's a Man's Man's Man's World” di James Brown...
Female subservience
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/3/2016 - 15:05
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Mr. President

Mr. President
Qual è stato il costo della presidenza Bush per l'America e per il mondo? E a chi mandare il conto?

In otto anni, dal 2001 al 2009, ci siamo intrappolati in un tunnel dal quale ancora non siamo usciti, e restandoci a lungo, si rischia di morire asfissiati dai gas.

La miscela altamente tossica e nociva è fatta di quel macroscopico intreccio tra big business ed esecutivo, tra quell'attacco al sistema pensionistico e la diffidenza verso contro gli immigrati, tra i troppi scandali e i muri che si vogliono costruire, per arrivare a imporre un'egemonia neoconservatrice sulla Casa bianca e quindi nel mondo intero.
Per otto anni americani e non hanno assistito impotenti ai disastri di questa strategia, che oggi, anno 2016, si vuole riproporre e rischia di affermarsi, visti i candidati alla presidenza americana. Si chiamino Trump o Clinton, poco conta e cambia.

Nella versione neocon il primato... (continuer)
Dodici anni che li stai bombardando,
(continuer)
envoyé par Alessandro Carènzan 15/3/2016 - 13:32
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Woman

Woman
[1996]
Scritta da Neneh Mariann Karlsson, in arte Neneh Cherry, con Cameron McVey e Jonathan Peter Sharp
Nell’album intitolato “Man”

Se I’m a Woman di Koko Taylor è stata la risposta a “I’m a Man” di Bo Diddley, questa ben più militante “Woman” è da intendersi come una delle risposte - un’altra è Message From the Soul Sisters di Vicki Anderson - a “It's a Man's Man's Man's World” di James Brown...
Il “Godfather of Soul” che incontra il trip hop dei Massive Attack...
You gotta be fortunate
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/3/2016 - 22:21
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Koko Taylor: I’m a Woman

Koko Taylor: I’m a Woman
[1978]
Parole di Cora Walton, in arte Koko Taylor (1928-2009), grande blues singer di Chicago, figlia di un bracciante del Tennessee.
Sulla melodia di “I’m a Man”, composta nel 1955 da Ellas Otha Bates, in arte Bo Diddley (1928-2008), detto “The Originator”, perchè trait d'union tra blues e rock and roll.
Nel disco di Koko Taylor intitolato “The Earthshaker”

La risposta femminista al pur immortale brano di Bo Diddley e ad altri pezzi piuttosto sessisti dell’epoca, come "It's a Man's Man's Man's World", altrettanto famosa canzone composta nel 1966 da James Brown, “The Godfather of Soul”...
Oh yeah
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/3/2016 - 21:32
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Lampedusa

Lampedusa
(2011)

Composto nell'autunno del 2011, nel momento in cui le placide notti mediterranee di Lampedusa venivano illuminate a giorno dai roghi dei migranti clandestini (allora poco più di un migliaio), il brano già presagiva il successivo divampare dell'incendio di fronte all'incapacità dei governi europei di affrontare la situazione se non lavandosene le mani e tornando a trincerarsi dietro le frontiere nazionali."Lampedusa" è ormai diventato un nome-simbolo di quelle esistenze effimere che si spengono ai margini della società, mercificate nelle strade o accatastate nelle carceri. Esistenze "in transito", svuotate e senza valore, che trovano la propria legittimazione di "esseri umani" nel pregiudizio e nell'odio alimentati da partiti politici o governi che cercano di deviare l'attenzione dell'opinione pubblica dalle proprie responsabilità e incapacità, rispolverando l'antico e ben rodato sistema del "capro espiatorio".
dal commento al video ufficiale
Luci troppo deboli
(continuer)
14/3/2016 - 15:27
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Bilbo Is Dead

Bilbo Is Dead
[1947]
Parole di Aleta (?)
Musica di Ernest Alvin Archia Jr. (1919-1977), sassofonista afroamericano, e di Leonard Chess (nato Lejzor Czyż, 1917-1969), ebreo polacco, fondatore della mitica casa discografica Chess Records di Chicago.

Interpretata da Andrew Tibbs (resident singer del Macomba Lounge, club di proprietà di Chess a Chicago) con la Dave Young’s Orchestra
L’etichetta che pubblicò il 45 giri era la The Aristocrat of Records, finanziata da Leonard Chess, il quale di lì a poco la assorbì nella neonata Chess Records.

Uno dei primi brani prodotti da questo geniale ebreo polacco innamorato della musica nera fu una cinica e satirica canzone in morte di Theodore Gilmore Bilbo (1877-1947), detto “The Man”, senatore democratico, a lungo governatore del Mississippi, convinto segregazionista, suprematista e membro di primo piano del Ku Klux Klan. Il suo trattato sui fondamenti politico-filosofici del razzismo, “Take Your Choice: Separation or Mongrelization” (1947), è citato ancora oggi dai populisti e razzisti americani.
Well I've been down to Dallas Texas, even went to San Antone
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/3/2016 - 11:16
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Ginocchi rossi

Ginocchi rossi
2016
Fiore de niente
Da regazzini a scola dalle monache
(continuer)
envoyé par Luca 'The River' 13/3/2016 - 22:56
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Come Inside

Come Inside
(1993)
da "Pop Kills Your Soul", il secondo album in inglese della band milanese.
Riproposta in italiano in "Germi" del 1995


'Come inside' is not about sex. It's dedicated to the passengers of an Italian aircraft shot down by two missilies, one night, ten year ago. Direct implications of the Italian and of the U.S. governments are now certain but this song is about all of us and the lousy role that we are asked to enter when they tell us something, they don't tell us 'something', we know something, we don't know 'something', have a good time.... come inside.

*

'Vieni dentro' non è una canzone che parla di sesso. E' dedicata ai passeggeri di un aereo italiano abbattuto da due missili, una notte, di dieci anni fa. Dirette implicazioni dei governi italiano e statunitense sono adesso certificate tuttavia questa canzone riguarda tutti noi e lo schifoso ruolo che siamo chiamati ad interpretare... (continuer)
Fell the pulsations
(continuer)
13/3/2016 - 21:27
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Li Troubaires de Coumboscuro e Fabrizio De André: Mis amour [Bèla calha]

Li Troubaires de Coumboscuro e Fabrizio De André: Mis amour [Bèla calha]
[1995]
Da una ballata provenzale del XIV secolo, Bèla calha
Tirée d'une ballade occitane du 14ème siècle, Bèla calha
From a 14th century Occitan folk ballad, Bèla Calha
1300-luvun okitaniankielisesta kansanlaulusta, Bèla Calhasta
Arrangiamento / Arrangement / Arrangement / Järjestely: Dave Arneodo / Li Troubaires de Coumboscuro / Bruno Sorba
Interpreti / Interprètes / Performed by / Laulavat: Clareto Arneodo (Li Troubaires de Coumboscuro) / Fabrizio De André
Chitarra / Guitare / Guitar / Kitara: Franco Mussida
Album / Albumi: A toun souléi (Vinile: 1995; ristampa in CD: 2002)



L' “ultimo atto” della ristrutturazione totale della Sezione del sito dedicata a Fabrizio De André (e, in ultima analisi, anche della ristrutturazione parallela della “Sezione Bretone”: le due ristrutturazioni sono andate di pari passo negli ultimi mesi) è, come dire, premeditato. Il tutto doveva terminare... (continuer)
Aou jardin de moun paire i ha tan béu pin,
(continuer)
13/3/2016 - 19:00
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Ulice

Ulice
Testo e musica di Ras Luta (ovvero Adam Tersa)
Jah!
Testo
Ha!
(continuer)
envoyé par krzyś 12/3/2016 - 21:59
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Call It What It Is

Call It What It Is
2016
Call It What It Is

«Call It What It Is (Murder)», pezzo composto dal 45enne di Claremont in ricordo di Michael Brown, il giovane afroamericano ucciso da un poliziotto, nel Missouri, il 9 agosto di un anno fa. «Il razzismo è pericoloso. E negli Stati Uniti è un grosso problema», commenta oggi Harper. «Ho scritto quella canzone perché andava scritta, perché certe cose bisogna dirle in modo chiaro e netto, senza tentennamenti».
Il testo non lascia dubbi sulla sua posizione: «Ti sparano alla schiena perché è un crimine essere nero», recitano i primi versi.

Canzoni dedicate a Trayvon Martin:
Trayvon Jasiri X
Justice! Godswill
We Are Trayvon Plies
Trayvon Martin Tribute Papoose
Super Life Chaka Khan
Hoodiez Willie D
I wonder why Rick Ross
The Ballad of Trayvon Martin Will Hoge
Justice (if You're 17) Wyclef Jean
No More Innocent People Dying Kamal Imani
Trayvon David Rovics
Sandra's... (continuer)
They shot him in the back
(continuer)
envoyé par dq82 12/3/2016 - 19:18
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Lungile Tabalaza

Lungile Tabalaza
It is also a very South African story, telling of the darkness and brutality of apartheid, which Lucey covered as a tele­vision journalist and also sang about as a protest singer.

Although his overtly left-wing songs drew the attention of the state and the security police in the late 1970s, it took years before he found out why his promising musical career came to an inexplicable end in the early 1980s. In 1995 a security branch policeman, Paul Erasmus, revealed in the Mail & Guardian how his covert operation destroyed Lucey’s career.

So Erasmus fucked up your life?

“Ja, ja, ja, but, once again, put it in the perspective of what was happening in South Africa and what was happening to other people … I was relatively lucky, I was relatively easily let off the hook — I wasn’t murdered.”

Are you and Erasmus friends now?

“Yes, I would say so. And I know it is very painful to some of my... (continuer)
4/3/2016 - 09:25
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Luoghi comuni (Una cantata irrisolta)

Luoghi comuni (Una cantata irrisolta)
grazie. La biografia è pronta e sono in trattative editoriali. Ci sono 2 gruppi in facebook. Il mio, che è Gruppo Wilcock Veliterno (ossia di Velletri) e il Juan Rodolfo Wilcock Club e interagiamo fra di noi. Puoi seguirci, se vuoi. E' appena uscita una ristampa della sua traduzione di Finnegans Wake, con testo di Joyce in inglese e l'Osservatore Romano ha pubblicato una recensione.A presto, ciao
marisa 4/3/2016 - 09:07
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Resistenza

Resistenza

YVES STELLA, un rivoluzionario corso
(Bozen, novembre 1989)

di Gianni Sartori

Difficile resistere alla tentazione di descriverlo come il prototipo dell'eroe popolare corso, personificazione del Corso ancestrale anonimo e collettivo; asciutto, abbronzato, felino; sprizza energia e trasmette umanità. Dietro le lenti uno sguardo ironico e comprensivo, impastato di pietra e frasche. Sobrio, apparentemente esile; in realtà plasmato da intemperie e vicissitudini, come le steli granitiche di Filitosa, purificate dal vento e dalla salsedine; indistruttibili e incorruttibili. Ha un solo difetto grave: fuma.*

Di incontrarlo al convegno di Bozen EUROPA '93 (organizzato, in vista del mercato unico europeo del '93, da Radiotandem in collaborazione con alcune organizzazioni culturali sudtirolesi) non me l'aspettavo proprio.
Oltre al giornalista Giovanni Giacopuzzi, uno degli organizzatori,... (continuer)
Gianni Sartori 3/3/2016 - 16:37
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Le déserteur

Le déserteur
PIEMONTESE / PIEDMONTESE / PIÉMONTAIS [1]

Reinterpretazione piemontese di Torino 1954
SIGNORNO'
(continuer)
3/3/2016 - 15:21
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Via della Croce

Via della Croce
Dal blog Fabrizio De André in English

The Way of the Cross refers to the Stations of the Cross, the artistic representations in Roman Catholic churches depicting Christ carrying his cross to his crucifixion. "Via della Croce" is De Andrè's description of the Procession to Calvary. - Dennis Criteser
WAY OF THE CROSS
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/3/2016 - 02:01
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Drei Minuten Gehör!

Drei Minuten Gehör!
Chanson allemande – Drei Minuten Gehör ! – Kurt Tucholsky – 1922
Publié sous le nom de Theobald Tiger in Republikanische Presse, 29.07.1922, Nr. 6

Connais-tu Lucien l’âne mon ami, la ville où l’art de Tucholsky fleurit ?

Oh, oh, dit Lucien l’âne, je connais de Tucholsky sa réputation de polémiste contre la guerre et le militarisme. Nous connaissons aussi son penchant pour les jolies dames et notamment Mademoiselle Ilse. Je sais aussi qu’il vit très tôt la montée des périls, la venue du Péril. Il s’y opposa tant qu’il put, puis il se suicida, épuisé, à l’étranger.

Aurait-il patienté quelques années… Parfois, j’ai l’impression qu’on se suicide trop vite, dit Marco Valdo M.I., pensif.

Donc, avant ça, il fit très tôt (1920) de très nombreux textes pour alerter les Allemands contre l’esprit de revanche, contre les détracteurs de la République de Weimar qui, malgré tous ses défauts et ses... (continuer)
TROIS MINUTES D’ATTENTION
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 2/3/2016 - 23:48
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La canson dlë sfolà

Victor Tagliabue
Dopo le fatiche di un giorno non c’è niente di più bello
(continuer)
envoyé par dq82 2/3/2016 - 17:51
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Mean Talking Blues

Mean Talking Blues
Con "The Asch Recordings" s'intende una serie di registrazioni che Woody Guthrie fece presso la casa discografica di Moses Asch a New York tra il 1944 ed il 1945.
Questa canzone in particolare (n. 900 in catalogo) fu registrata il 24 maggio 1945.

Tutte quelle registrazioni videro la luce in dischi diversi prima di venire raccolte tutte insieme nei quattro volumi pubblicati dalla Smithsonian Folkways Records tra il 1997 ed il 1999.

"Mean Talking Blues" compariva già nel disco intitolato "Poor Boy" pubblicato nel 1968, sempre dalla Folkways Records.
Bernart Bartleby 2/3/2016 - 14:04
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Christmas 1914

Christmas 1914
fantastico commovente
1/3/2016 - 17:19
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Settanta rose

Settanta  rose
Ciao Matteo.
Confermo (anche se in ritardo di anni), le settanta rose sono quelle di San Pancrazio (Bucine, provincia di Arezzo). Proprio lì ancora oggi esiste un roseto composto da settanta cespugli di rose. Ognuno di questi cespugli è dedicato a una vittima dell'eccidio di San Pancrazio, avvenuto anche esso il 29 giugno 1944 (praticamente in contemporanea con quello di Civitella). Le vittime a San Pancrazio in verità furono 73 (in totale quel giorno tra Civitella, Cornia e San Pancrazio vennero uccise 244 persone). In particolare uno dei cespugli è dedicato a Modesta Rossi morta a Solaia insieme al figliolo (e ricordata in un'altra canzone di Casa del Vento).
Negli ultimi anni al roseto sono stati aggiunte altre rose dedicate ad altre persone.
Sopra il roseto c'è una statua commemorativa molto bella.
Ogni anno per l'anniversario dell'eccidio fanno una camminata tra Civitella e San Pancrazio.
Poco sopra il roseto
ventus85 1/3/2016 - 15:53
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Cantar de berce pró víspera de emigrar

Cantar de berce pró víspera de emigrar
CANCIÓN DE CUNA PARA LA VÍSPERA DE EMIGRAR
(continuer)
29/2/2016 - 22:29




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