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بلادي

بلادي
(2015)
Parole dello scrittore tunisino Ghassan Amami
Musica del musicista iracheno Khyam Allami
dalla colonna sonora del film l film "À peine j'ouvre les yeux" (Non appena apro gli occhi) della regista tunisina Leyla Bouzid.

Un'altra la canzone tratta da questo bel film tunisino (per la presentazione vedere على حلّة عيني). Una bella storia di libertà e di musica nel paese del dittatore preferito di Bettino Craxi.
بلادي يا بلاد الشب
(continuer)
25/2/2016 - 21:11
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على حلّة عيني

على حلّة عيني
(2015)
Parole dello scrittore tunisino Ghassan Amami
Musica del musicista iracheno Khyam Allami
dalla colonna sonora del film l film "À peine j'ouvre les yeux" (Non appena apro gli occhi) della regista tunisina Leyla Bouzid.

"À peine j'ouvre les yeux" (Non appena apro gli occhi) uscito nel 2015 è il primo film della tunisina Leyla Bouzid, un film con cui la regista firma, in musica, un vero e proprio inno alla libertà, un inno per tutta una parte della gioventù araba.

È negli ultimi anni della dittatura di Ben Ali, appena prima della primavera tunisina che Leyla Bouzid ha scelto di ambientare il film, come a sottolineare che niente si è risolto, e che molte lotte sono tuttora di attualità, come sono attuali le lotte del personaggio principale, Farah, una giovane cantante ribelle e piena di talento, energica e innamorata, decisa a tutti i costi a cantare la sua rivolta sfidando il... (continuer)
كي نرا الدّنيا عتبه في كل ثنيّه
(continuer)
envoyé par Lorenzo (con l'aiuto di adriana) 25/2/2016 - 20:44
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Say No!

Say No!
SAY NO!
The deserter
Elvis Peeters 2015

Say No! is a song but also an international project that wants to be a hymne to the deserters, to those who dare to Say No! to warfare and thus take the first step towards peace.

The international project applies to groups, choirs and solists from all over the world to participate:
sing the song,
send us the registration of your version (feel free to adept)
send us also images, film or pictures that document your contribution, an interview with a peacemaker, a documentary of a flash mop, foto's of monuments to war and to peace ...

your material will be a brick used to build the international monument to the deserter. This monument by Jan Vromman will be shown in a live performance in Brussels. On the website we want to create a 'wall' of deserters, with your contributions

more info on http://www.sayno.be
and http://bbek.vgc.be/Say_No.html

This... (continuer)
See the world turning round
(continuer)
envoyé par Ruth Flikschuh, Brussels Brecht-Eislerkoor 25/2/2016 - 15:00
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Pity the Downtrodden Landlord

Pity the Downtrodden Landlord
[1940s]
Parole di Barnet 'Doggie' Woolf, scienziato, genetista e liricista
Musica di Arnold Clayton, compositore e arrangiatore
Entrambi gli autori collaborarono con il circuito dell’Unity Theatre (a Liverpool, Glasgow, Manchester e Londra), esperienza teatrale legata al movimento operaio e al Partito comunista
Testo trovato sul solito, ottimo Mudcat Café
In un singolo del 1950 in cui Fred Hellerman (membro de The Weavers), si presentava con lo pseudonimo di Bob Hill
Poi nell’EP del 1961 intitolato “Songs for Swinging Landlords To”, interpretata da Stan Kelly e Leon Rosselson

Una canzone risalente all’immediato secondo dopoguerra in cui vengono sarcasticamente ringraziati i locatori, avidi e strozzini, una categoria di sfruttatori e parassiti che torna sempre a proliferare nei momenti in cui la crisi morde di più, come sono anche i nostri. Qui a Torino abbiamo il famoso e famigerato... (continuer)
Please open your hearts and your purses
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/2/2016 - 14:37
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Tim McGuire

Tim McGuire
[1962-63]
Parole e musica di Leon Rosselson
Nel suo disco intitolato “Songs for Sceptical Circles” (1966) dove, fra l’altro, c’è una sua versione della N° 1 fra le CCG/AWS, Le déserteur di Boris Vian.
Testo trovato sul solito, ottimo Mudcat Café

Questa canzone, dedicata ad un immaginario inconforme, antiautoriatario e piromane, causò qualche problema all’autore. Scritta per il programma satirico televisivo “That Was the Week That Was”, ebbe subito una discreta notorietà, tanto che il capo dei pompieri dello Staffordshire denunciò Rosselson per “incitamento alla commissione di incendi” e chiese che la canzone fosse bandita dalle trasmissioni radiotelevisive. La protesta non ebbe seguito, la BBC non bandì la canzone, ma il produttore della trasmissione lamentò che si trattava di una canzone improponibile, brutta e infantile… Rosselson comunque non si fece intimidire e “Tim McGuire” rimase immutata, uno dei suoi maggiori successi e riproposta in molti dischi e raccolte successive.
Little Tim McGuire loved to play with fire
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/2/2016 - 13:05
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That's the Way the Wheels Turn

That's the Way the Wheels Turn
[1981]
Parole e musica di Leon Rosselson
Nel disco intitolato “For the Good of the Nation”, con Roy Bailey
Testo trovato sul solito, ottimo Mudcat Café
Fill out this vacation form
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/2/2016 - 11:31
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It Says Here

It Says Here
[1984]
Parole e musica di Billy Bragg
La traccia che apre il suo secondo album, “Brewing Up with Billy Bragg”

Feroce satira contro certa stampa inglese, quella dei tabloid, i giornali scandalistici, che tra un paio di tette e un articolo sull’ultimo bebè di casa reale, negli anni 80 operava – ed opera ancora adesso - quotidianamente il lavaggio del cervello ai suoi lettori, tutti appartenenti a quella classe medio-bassa, inculata ed immiserita, che invece di ribellarsi si accontenta della donna nuda in copertina, del bingo e del gratta-e-vinci, invoca legge ed ordine (quando non la forca) e un “short, sharp shock” (una veloce, severa punizione) per la piccola criminalità, i marginali e gli immigrati, mentre ricchi e potenti continuano a farsi tutti i cazzi loro alla stragrande, ad accumulare fortune predatorie e a preparare nuove crisi e nuove guerre…
It says here that the Unions will never learn
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/2/2016 - 11:07
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I Hate the Whiteman

I Hate the Whiteman
[1969]
Parole e musica di Roy Harper
Nel disco “Flat Baroque and Berserk” pubblicato nel 1970

[…] la meravigliosa "I Hate The White Man" invettiva torrenziale, ballata anti-imperialista e anti-colonialista satura di intensità, dove svetta il canto nitido e sofferto del nostro Roy Harper […]
(dalla recensione di bluesboy94 per DeBaser)

When Roy Harper wrote these words he was attacking all the things about the society he was spawned from that he found detestable. He was in effect taking on the brunt of the establishment. Who would have thought that it would take forty years for it to come and bite him on the bum.
The young Roy Harper was vitriolic in his attack on what the pervading culture of the ‘White Man’ was doing around the world with its creed of selfishness, exploitation and greed.
He harks back to an age where men were free to walk, hunt and live without the petty restrictions,... (continuer)
Far across the ocean
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/2/2016 - 09:11
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Bon ön e bon spranza

Bon ön e bon spranza
2007
Che bel ch inè l Comelgo
El söre d fin d ön
(continuer)
envoyé par Donquijote82 24/2/2016 - 22:11
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L'alpin dal Popera

L'alpin dal Popera
2007
Che bel ch inè l Comelgo

Canzone dettata dal ritrovamento del corpo di un alpino italiano sul Popera. Era un combattente della prima guerra mondiale, i cui resti furono restituiti dai ghiacci qualche anno fa. Egli fu inumato con tutti gli onori nel cimitero militare di Santo Stefano di Cadore, ove riposano militi italiani ed austriaci, vittime dell'uragano che li travolse. una poesia che si collega alla precedente, in quanto contro una certa retorica della guerra. Versi ricchi di umanit: un uomo che morto, proprio quando aleggiava la primavera e un vento foriero di risveglio cominciava ad accarezzare il recente verde dei prati.
(Donquijote82)
Crode zenza vita
(continuer)
envoyé par dq82 24/2/2016 - 21:51
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McGoohan’s Blues

McGoohan’s Blues
[1969]
Parole e musica di Roy Harper
Nell’album intitolato “Folkjokeopus”

I was eighteen when I first heard Roy Harper sing this song live and it shook me. I’d never heard a song so packed with angst, insight and social commentary. There was so much to absorb.

‘And the bankers and tycoons and hoarders of money and art
Full up with baubles and bibles and full of no heart
Who travel first class on a pleasure excursion to fame
Are the eyes that are guiding society’s ludicrous aim’

It could have been written about now, couldn’t it?

Roy sang the whole 20 minute epic with passion and gusto and it hit me like a hammer. I had to listen time and again to internalise the information it was giving out. For me it was the most important song I had ever heard; a poem put to music. Roy was articulating the thoughts that were chasing around in my head.

I love songs stuffed with thought-provoking... (continuer)
Nicky my child he stands there with the wind in his hair
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/2/2016 - 15:17
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Himno de la Cruzada Nacional de Alfabetización

Himno de la Cruzada Nacional de Alfabetización


Da Forum insegnanti - pagina di resistenza

Scompare Fernando Cardenal, sacerdote protagonista della rivoluzione sandinista, della teologia della liberazione e di aspri scontri con le gerarchie vaticane, recentemente sanati da Papa Francesco. Vogliamo ricordarlo con alcune immagini della "Cruzada Nacional de Alfabetizacion" la straordinaria campagna, di cui padre Cardenal fu tra i massimi organizzatori, con cui il governo rivoluzionario del Nicaragua sconfisse un secolare analfabetismo. [Luca Cangemi]
Avancemos, brigadistas,
(continuer)
envoyé par adriana 24/2/2016 - 13:30
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Uommene

Uommene
2013
Uommene

Il testo è stato trascritto dal video, quindi non garantisco in alcun modo la grafia, però con i vari dialetti si capisce il senso generale

testo e musica di Gino Magurno

Il dramma della violenza fisica e psicologica sulle donne, i tanti casi di femminicidio sono temi che tristemente incontriamo ogni giorno sulle pagine dei giornali come in televisione, allo stesso modo anche le statistiche raccontano di un susseguirsi angoscioso di dati sempre più allarmanti, e ciò negli ultimi tempi ha riacceso i riflettori su un dramma sociale, le cui radici sono lontane nel tempo ed hanno come denominatore comune: la violenza, l’ignoranza, l’arroganza e la sopraffazione. A questo dramma di così grande rilievo sociale si è ispirato l’autore e compositore Gino Magurno, per la scrittura di “Uommene”, brano di grande intensità e dal testo particolarmente vibrante, che ha suscitato subito... (continuer)
Uommene ca se pensano
(continuer)
envoyé par dq82 24/2/2016 - 11:37
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Il migliore dei mondi possibili

Il migliore dei mondi possibili
2015
Massimo

Musica da We Take Care of Our Own di Bruce Springsteen

Ognuno difende il proprio particolare.
E pochi sentono davvero il bisogno di bene comune. Chi ha il culo protetto guarda chi non ce la fa. E’ questo che vuoi?
In quel caso ignora IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI. In caso contrario, ascolta e vivi questa canzone. Ognuno di noi ha il dovere, per quel che gli compete, di far del suo meglio perché forse, un giorno, il nostro sia il migliore dei mondi possibili.” Massimo Priviero

Il concetto de "Il migliore dei mondi possibili" è un concetto filosofico di Gottfried Wilhelm von Leibniz.
In ogni giorno che viene di vita mia
(continuer)
envoyé par dq82 24/2/2016 - 10:28
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Ruanda

Ruanda
E' morto l'ex segretario generale Onu, l'egiziano Boutros Ghali. Aveva 93 anni.

Lo chiamavano "Il Faraone", per via della sua alterigia e suscettibilità. Lui e la sua ONU furono tra i responsabili, diretti ed indiretti, delle tragedie di Bosnia e Ruanda.

Non che quelli che lo hanno preceduto (vedi Kofi Annan, la cui famiglia speculava sul già scandaloso embargo all'Iraq e sul programma americano "Oil For Food") e seguito (vedi l'attuale Ban Ki-moon, figura totalmente inutile) abbiano fatto molto meglio...

A parziale discolpa di tutti costoro, c'è da dire che non esiste un'organizzazione internazionale che possa anche solo minimamente determinare in meglio i destini dell'umanità, mai come ora soggetta soltanto ad un manipolo di ricchi potenti psicopatici assassini, tra i quali quelli dello Stato Islamico sono solo gli ultimi arrivati e nemmeno i più letali...
Bernart Bartleby 17/2/2016 - 08:31
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Nella mia ora di libertà

Nella mia ora di libertà
Bruay sur l'Escaut /59/, 15 settembre 2002
La version française de Riccardo Venturi et Joëlle Iannicelli
Bruay sur l'Escaut /59/, 15 septembre 2002


La traduzione è dedicata a Oreste Scalzone
La traduction est dédiée à Oreste Scalzone
DANS MON HEURE DE LIBERTÉ
(continuer)
envoyé par Gaspard De La Nuit 17/2/2016 - 02:18
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Al ballo mascherato

Al ballo mascherato
La versione occitana dei Lou Tapage



Testo fornitoci direttamente dai Lou Tapage
AL BALLO MASCHERATO
(continuer)
envoyé par Gaspard de la Nuit 17/2/2016 - 02:05
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Tráva

Tráva
d’après la version italienne de Stanislava
d’une chanson tchèque – Tráva – Karel Kryl – 1965



Une chanson écrite par Kryl pendant son service militaire. On la présente comme une chanson contre la guerre en général, mais selon moi, dans la première strophe se trouve même une référence concrète à la guerre en Vietnam qui était en cours dans ces années-là ; y me fait penser l’image des « morti là dietro il canneto » [Comme on le verra la version française dit « là-bas dans les bambous » rejoignant sans barguigner l’avis de l'auteure de la version italienne]. Rákosí est une plante semblable à la canne de bambou qui est devenue une métaphore pour les Vietnamiens (peut-être seulement en tchèque ? ? ? je ne le sais pas…), apparemment justement aux temps de la guerre : certains la font remonter aux chapeaux ou aux maisons faites de ces plantes, d’autres soutiennent que les soldats vietnamiens se... (continuer)
HERBE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 16/2/2016 - 22:46
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Tremori antichi

Tremori antichi
Mag Meg sarebbe Mario Magenta, ma non è sicuramente lui l’autore della musica perchè era un dirigente della Fonit Cetra e firmava al posto degli artisti non iscritti alla SIAE.
E’ più probabile che il compositore sia stato Martin Frederick Grice, che era appena subentrato a Ivano Fossati, il quale aveva scelto la carriera solista dopo “Dolce Acqua” del 1971.
Invece La Luce sta per Mauro la Luce, il paroliere storico dei Delirium.
Bernart Bartleby 16/2/2016 - 19:13
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The Army’s Appeal to Mothers

The Army’s Appeal to Mothers
TROVATA!!!

Thanks Mr. Raymond Crooke!

The Ballad of Bill White di Glen Tomasetti
Bernart Bartleby 16/2/2016 - 15:08
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ما عاد بدو

ما عاد بدو
DON’T WANT ANYMORE
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/2/2016 - 09:42
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عايش

عايش
ALIVE
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/2/2016 - 09:07
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Al ballo mascherato

Al ballo mascherato
[Bruay sur l'Escaut /59/, 15 settembre 2002]
Traduction française de Riccardo Venturi
[Bruay sur l'Escaut /59/, 15 septembre 2002]
Preservata da / Préservée par Via del Campo

La traduzione è dedicata a Oreste Scalzone.
La traduction est dédiée à Oreste Scalzone.
AU BAL MASQUÉ
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/2/2016 - 08:59
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Il bombarolo

Il bombarolo
Dal blog Fabrizio de André in English

Upon his return to the dream, the worker has the clear idea of how to vent his rage: make a bomb and launch it against the powers that have disappointed him. According to the liner notes: "The worker knows what to do, where to go, who to hit and why. He goes straight to the Parliament to throw a real bomb and to kill real people, but his ability was only a dream: the bomb rolls down towards a magazine kiosk. His true defeat might be in seeing on all the newspaper covers the face of his fiancée, who decided to leave him after his actions. The bomber remains truly alone." - Dennis Criteser
THE BOMBER
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/2/2016 - 08:44
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Sogno numero due

Sogno numero due
Dal blog Fabrizio de André in English

The worker continues to dream, but now in court presumably after having been arrested for throwing the bomb. But the judge informs him that the bourgeois powers are in the know of his acts, and accusations of murder are transformed into thanks for having eliminated old remnants that were bothering power itself, which now has found another way of governing. The worker correctly used the instruments of law, and his gesture was nothing other than a search for personal power. He is welcomed, and his own liberty is placed at his disposal. - Dennis Criteser
DREAM #2
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/2/2016 - 08:38
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Al ballo mascherato

Al ballo mascherato
Dal blog Fabrizio de André in English

This song is the first of the worker's dreams, where he blows up symbols of power right and left, political, cultural, ideological and religious, with the intent to tear the masks off the hypocrites and deligitimize the powers that be. - Dennis Criteser
AT THE MASKED BALL
(continuer)
envoyé par Gaspard De La Nuit 16/2/2016 - 04:21
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Hemmige

Hemmige
d’après la version italienne de Rob le Svizzero – Rob le Suisse d’une
Chanson en Bärndüdsch (alémanique bernois) – Hemmige – Mani Matter – 1970



Une chanson tellement fameuse qu’elle a été reprise par la plupart des principaux chanteurs suisses. On notera particulièrement l’interprétation de Stephan Eicher
Quand Eicher la chante en Suisse romande de langue française, le public est désormais capable de la chanter dans l’impossible allemand bernois.

Décidément, R.V. a raison quand il affirme que le Schwyzertüütsch, et a fortiori, le Bärndüdsch, version bernoise du précédent, est une langue impossible ou presque qui n’est pas né dedans.

On connaît ça ailleurs, dit Lucien l’âne en souriant des yeux. Ce n’est pas spécifique aux langues suisses alémaniques. En fait, c’est même assez général. Que sait-on, toi et moi de la quasi-totalité des 142 langues utilisées jusqu’à présent dans les Chansons... (continuer)
APPRÉHENSIONS
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 15/2/2016 - 22:59
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بتعمّر

بتعمّر
IT BUILDS!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/2/2016 - 21:46
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Non più andrai farfallone amoroso

Non più andrai farfallone amoroso
Scusate, vorrei soltanto sapere se le mie intuizioni incirca il significato che sia iscritto nel nome del principale e eponimo protagonista dell'opera sono giustificate. I dizionari dicono barbiere... cosa rasava allora???
Se ho ragione, quel francese era un genio, allora : D
Saludski

https://www.youtube.com/watch?v=TLb6L2KrQYQ
krzyś 15/2/2016 - 21:26
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The Pogues & Kirsty MacColl: Fairytale of New York

Traduzione di Angelo Branduardi da "Così è se mi pare" (2010)
The Pogues & Kirsty MacColl: Fairytale of New York
Voce femminile: Fawzia Selama
FAVOLA DI NATALE A NEW YORK
(continuer)
envoyé par dq82 15/2/2016 - 14:01
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Bella Ciao

anonyme
Bella Ciao
A Bologna , nella biblioteca comunale delle Lame , in via Marco Polo , fuori Porta Lame , dopo l'anno 2000 e' stato fondato l' imponente archivio storico-musicale del "Canzoniere delle Lame". E' visitabile solo su appuntamento. Contiene circa duemila libri , dischi , cassette , documenti , ecc. sul tema "musica politica di tutto il mondo". Contiene anche varie versioni di "Bella Ciao", raccolte ai festival mondiali della canzone politica che si tengono ogni anno alla fine di febbraio a Berlino Est , con gruppi di tutto il mondo. Questo festival esiste tuttora. Info presso la biblioteca comunale delle Lame di Bologna.
ginestri gianfranco del canzoniere delle lame di bologna 14/2/2016 - 22:08
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El forastero

El forastero
Sul nuovo sito della Fundación Atahualpa Yupanqui il testo de "El Forastero" compare nella raccolta di poesie "Payador Perseguido" del 1965 con il titolo "Hermanito del mundo".

In ogni caso, la canzone andrebbe datata almeno al 1965, non certo al 1992...
Bernart Bartleby 14/2/2016 - 21:37
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Dulce Et Decorum Est

Dulce Et Decorum Est
DULCE ET DECORUM EST
(continuer)
envoyé par Bartleby + CCG Staff 14/2/2016 - 16:39
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I'm Your Captain (Closer to Home)

I'm Your Captain (Closer to Home)
Una delle più famose (e belle) canzoni dei Grand Funk Railroad, racconta del capitano di una nave che, nel corso di un viaggio, è caduto ammalato e, forse nel delirio della febbre, teme di perdere il comando, che la sua sua nave gli sia sottratta, o che addirittura la sua ciurma si stia per ammutinare, o che l’imbarcazione sia attaccata da nemici, da pirati... Teme, in definitiva, di essere alla fine del suo viaggio terreno e di non poter riportare la pelle in salvo a casa...

Una canzone onirica o, meglio, lisergica, come era quasi d’obbligo in quegli anni...

E infatti molti ne hanno interpretato il significato come un “viaggio allucinante”, moderna Odissea omerica scaturita dall’LSD... Altri invece hanno ritenuto che “I'm Your Captain” abbia a che fare con la guerra in Vietnam... Senza voler abbracciare l’interpretazione, a mio avviso molto forzata, che il capitano sia Nixon che stava... (continuer)
Bernart Bartleby 13/2/2016 - 23:42




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