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بلادي

بلادي
(2015)
Parole dello scrittore tunisino Ghassan Amami
Musica del musicista iracheno Khyam Allami
dalla colonna sonora del film l film "À peine j'ouvre les yeux" (Non appena apro gli occhi) della regista tunisina Leyla Bouzid.

Un'altra la canzone tratta da questo bel film tunisino (per la presentazione vedere على حلّة عيني). Una bella storia di libertà e di musica nel paese del dittatore preferito di Bettino Craxi.
بلادي يا بلاد الشب
(continuer)
25/2/2016 - 21:11
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على حلّة عيني

على حلّة عيني
(2015)
Parole dello scrittore tunisino Ghassan Amami
Musica del musicista iracheno Khyam Allami
dalla colonna sonora del film l film "À peine j'ouvre les yeux" (Non appena apro gli occhi) della regista tunisina Leyla Bouzid.

"À peine j'ouvre les yeux" (Non appena apro gli occhi) uscito nel 2015 è il primo film della tunisina Leyla Bouzid, un film con cui la regista firma, in musica, un vero e proprio inno alla libertà, un inno per tutta una parte della gioventù araba.

È negli ultimi anni della dittatura di Ben Ali, appena prima della primavera tunisina che Leyla Bouzid ha scelto di ambientare il film, come a sottolineare che niente si è risolto, e che molte lotte sono tuttora di attualità, come sono attuali le lotte del personaggio principale, Farah, una giovane cantante ribelle e piena di talento, energica e innamorata, decisa a tutti i costi a cantare la sua rivolta sfidando il... (continuer)
كي نرا الدّنيا عتبه في كل ثنيّه
(continuer)
envoyé par Lorenzo (con l'aiuto di adriana) 25/2/2016 - 20:44
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Say No!

Say No!
SAY NO!
The deserter
Elvis Peeters 2015

Say No! is a song but also an international project that wants to be a hymne to the deserters, to those who dare to Say No! to warfare and thus take the first step towards peace.

The international project applies to groups, choirs and solists from all over the world to participate:
sing the song,
send us the registration of your version (feel free to adept)
send us also images, film or pictures that document your contribution, an interview with a peacemaker, a documentary of a flash mop, foto's of monuments to war and to peace ...

your material will be a brick used to build the international monument to the deserter. This monument by Jan Vromman will be shown in a live performance in Brussels. On the website we want to create a 'wall' of deserters, with your contributions

more info on http://www.sayno.be
and http://bbek.vgc.be/Say_No.html

This... (continuer)
See the world turning round
(continuer)
envoyé par Ruth Flikschuh, Brussels Brecht-Eislerkoor 25/2/2016 - 15:00
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Pity the Downtrodden Landlord

Pity the Downtrodden Landlord
[1940s]
Parole di Barnet 'Doggie' Woolf, scienziato, genetista e liricista
Musica di Arnold Clayton, compositore e arrangiatore
Entrambi gli autori collaborarono con il circuito dell’Unity Theatre (a Liverpool, Glasgow, Manchester e Londra), esperienza teatrale legata al movimento operaio e al Partito comunista
Testo trovato sul solito, ottimo Mudcat Café
In un singolo del 1950 in cui Fred Hellerman (membro de The Weavers), si presentava con lo pseudonimo di Bob Hill
Poi nell’EP del 1961 intitolato “Songs for Swinging Landlords To”, interpretata da Stan Kelly e Leon Rosselson

Una canzone risalente all’immediato secondo dopoguerra in cui vengono sarcasticamente ringraziati i locatori, avidi e strozzini, una categoria di sfruttatori e parassiti che torna sempre a proliferare nei momenti in cui la crisi morde di più, come sono anche i nostri. Qui a Torino abbiamo il famoso e famigerato... (continuer)
Please open your hearts and your purses
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/2/2016 - 14:37
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Tim McGuire

Tim McGuire
[1962-63]
Parole e musica di Leon Rosselson
Nel suo disco intitolato “Songs for Sceptical Circles” (1966) dove, fra l’altro, c’è una sua versione della N° 1 fra le CCG/AWS, Le déserteur di Boris Vian.
Testo trovato sul solito, ottimo Mudcat Café

Questa canzone, dedicata ad un immaginario inconforme, antiautoriatario e piromane, causò qualche problema all’autore. Scritta per il programma satirico televisivo “That Was the Week That Was”, ebbe subito una discreta notorietà, tanto che il capo dei pompieri dello Staffordshire denunciò Rosselson per “incitamento alla commissione di incendi” e chiese che la canzone fosse bandita dalle trasmissioni radiotelevisive. La protesta non ebbe seguito, la BBC non bandì la canzone, ma il produttore della trasmissione lamentò che si trattava di una canzone improponibile, brutta e infantile… Rosselson comunque non si fece intimidire e “Tim McGuire” rimase immutata, uno dei suoi maggiori successi e riproposta in molti dischi e raccolte successive.
Little Tim McGuire loved to play with fire
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/2/2016 - 13:05
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That's the Way the Wheels Turn

That's the Way the Wheels Turn
[1981]
Parole e musica di Leon Rosselson
Nel disco intitolato “For the Good of the Nation”, con Roy Bailey
Testo trovato sul solito, ottimo Mudcat Café
Fill out this vacation form
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/2/2016 - 11:31
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It Says Here

It Says Here
[1984]
Parole e musica di Billy Bragg
La traccia che apre il suo secondo album, “Brewing Up with Billy Bragg”

Feroce satira contro certa stampa inglese, quella dei tabloid, i giornali scandalistici, che tra un paio di tette e un articolo sull’ultimo bebè di casa reale, negli anni 80 operava – ed opera ancora adesso - quotidianamente il lavaggio del cervello ai suoi lettori, tutti appartenenti a quella classe medio-bassa, inculata ed immiserita, che invece di ribellarsi si accontenta della donna nuda in copertina, del bingo e del gratta-e-vinci, invoca legge ed ordine (quando non la forca) e un “short, sharp shock” (una veloce, severa punizione) per la piccola criminalità, i marginali e gli immigrati, mentre ricchi e potenti continuano a farsi tutti i cazzi loro alla stragrande, ad accumulare fortune predatorie e a preparare nuove crisi e nuove guerre…
It says here that the Unions will never learn
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/2/2016 - 11:07
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I Hate the Whiteman

I Hate the Whiteman
[1969]
Parole e musica di Roy Harper
Nel disco “Flat Baroque and Berserk” pubblicato nel 1970

[…] la meravigliosa "I Hate The White Man" invettiva torrenziale, ballata anti-imperialista e anti-colonialista satura di intensità, dove svetta il canto nitido e sofferto del nostro Roy Harper […]
(dalla recensione di bluesboy94 per DeBaser)

When Roy Harper wrote these words he was attacking all the things about the society he was spawned from that he found detestable. He was in effect taking on the brunt of the establishment. Who would have thought that it would take forty years for it to come and bite him on the bum.
The young Roy Harper was vitriolic in his attack on what the pervading culture of the ‘White Man’ was doing around the world with its creed of selfishness, exploitation and greed.
He harks back to an age where men were free to walk, hunt and live without the petty restrictions,... (continuer)
Far across the ocean
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/2/2016 - 09:11
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Bon ön e bon spranza

Bon ön e bon spranza
2007
Che bel ch inè l Comelgo
El söre d fin d ön
(continuer)
envoyé par Donquijote82 24/2/2016 - 22:11
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L'alpin dal Popera

L'alpin dal Popera
2007
Che bel ch inè l Comelgo

Canzone dettata dal ritrovamento del corpo di un alpino italiano sul Popera. Era un combattente della prima guerra mondiale, i cui resti furono restituiti dai ghiacci qualche anno fa. Egli fu inumato con tutti gli onori nel cimitero militare di Santo Stefano di Cadore, ove riposano militi italiani ed austriaci, vittime dell'uragano che li travolse. una poesia che si collega alla precedente, in quanto contro una certa retorica della guerra. Versi ricchi di umanit: un uomo che morto, proprio quando aleggiava la primavera e un vento foriero di risveglio cominciava ad accarezzare il recente verde dei prati.
(Donquijote82)
Crode zenza vita
(continuer)
envoyé par dq82 24/2/2016 - 21:51
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McGoohan’s Blues

McGoohan’s Blues
[1969]
Parole e musica di Roy Harper
Nell’album intitolato “Folkjokeopus”

I was eighteen when I first heard Roy Harper sing this song live and it shook me. I’d never heard a song so packed with angst, insight and social commentary. There was so much to absorb.

‘And the bankers and tycoons and hoarders of money and art
Full up with baubles and bibles and full of no heart
Who travel first class on a pleasure excursion to fame
Are the eyes that are guiding society’s ludicrous aim’

It could have been written about now, couldn’t it?

Roy sang the whole 20 minute epic with passion and gusto and it hit me like a hammer. I had to listen time and again to internalise the information it was giving out. For me it was the most important song I had ever heard; a poem put to music. Roy was articulating the thoughts that were chasing around in my head.

I love songs stuffed with thought-provoking... (continuer)
Nicky my child he stands there with the wind in his hair
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/2/2016 - 15:17
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Himno de la Cruzada Nacional de Alfabetización

Himno de la Cruzada Nacional de Alfabetización


Da Forum insegnanti - pagina di resistenza

Scompare Fernando Cardenal, sacerdote protagonista della rivoluzione sandinista, della teologia della liberazione e di aspri scontri con le gerarchie vaticane, recentemente sanati da Papa Francesco. Vogliamo ricordarlo con alcune immagini della "Cruzada Nacional de Alfabetizacion" la straordinaria campagna, di cui padre Cardenal fu tra i massimi organizzatori, con cui il governo rivoluzionario del Nicaragua sconfisse un secolare analfabetismo. [Luca Cangemi]
Avancemos, brigadistas,
(continuer)
envoyé par adriana 24/2/2016 - 13:30
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Uommene

Uommene
2013
Uommene

Il testo è stato trascritto dal video, quindi non garantisco in alcun modo la grafia, però con i vari dialetti si capisce il senso generale

testo e musica di Gino Magurno

Il dramma della violenza fisica e psicologica sulle donne, i tanti casi di femminicidio sono temi che tristemente incontriamo ogni giorno sulle pagine dei giornali come in televisione, allo stesso modo anche le statistiche raccontano di un susseguirsi angoscioso di dati sempre più allarmanti, e ciò negli ultimi tempi ha riacceso i riflettori su un dramma sociale, le cui radici sono lontane nel tempo ed hanno come denominatore comune: la violenza, l’ignoranza, l’arroganza e la sopraffazione. A questo dramma di così grande rilievo sociale si è ispirato l’autore e compositore Gino Magurno, per la scrittura di “Uommene”, brano di grande intensità e dal testo particolarmente vibrante, che ha suscitato subito... (continuer)
Uommene ca se pensano
(continuer)
envoyé par dq82 24/2/2016 - 11:37
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Il migliore dei mondi possibili

Il migliore dei mondi possibili
2015
Massimo

Musica da We Take Care of Our Own di Bruce Springsteen

Ognuno difende il proprio particolare.
E pochi sentono davvero il bisogno di bene comune. Chi ha il culo protetto guarda chi non ce la fa. E’ questo che vuoi?
In quel caso ignora IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI. In caso contrario, ascolta e vivi questa canzone. Ognuno di noi ha il dovere, per quel che gli compete, di far del suo meglio perché forse, un giorno, il nostro sia il migliore dei mondi possibili.” Massimo Priviero

Il concetto de "Il migliore dei mondi possibili" è un concetto filosofico di Gottfried Wilhelm von Leibniz.
In ogni giorno che viene di vita mia
(continuer)
envoyé par dq82 24/2/2016 - 10:28
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Mpami e Farisei

Mpami e Farisei
2012
Disperanza

Canzone che riflette sulla giustizia e sul potere, ovviamente in chiave "religiosa"
Di 'mpami e farisei lu mundu è paru
(continuer)
envoyé par dq82 24/2/2016 - 09:51
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Marzo 1811

Marzo 1811
2012
Disperanza


Quel marzo 1811, quando i francesi chiusero le chiese
Scritto da Mirko Tassone

Il “decennio francese”, il periodo storico iniziato, nel 1806, con l’invasione napoleonica del regno di Napoli e concluso, nel 1815, con la cattura e la fucilazione di Gioacchino Murat, rappresenta, anche per la Calabria, un’epoca particolarmente densa di avvenimenti. Ogni angolo della regione venne investito da un generale stato di agitazione. Ad esacerbare gli animi, da una parte, l’oro inglese, dall’altra, gli agenti borbonici che dalla Sicilia alimentavano l’ansia di rivincita di re Ferdinando e della regina Carolina. A fare il resto lo sprezzante atteggiamento della soldataglia francese che, come ricorda Sharo Gambino, arrivava «in Calabria convinta di essere giunta tra i “savauges d’Europe”». Le continue vessazioni e gli oltraggi subiti scatenarono il risentimento di una popolazione... (continuer)
Era lu misi di Marzu
(continuer)
envoyé par dq82 24/2/2016 - 09:39

L’Araignée de l’Escurial

L’Araignée de l’Escurial
L’Araignée de l’Escurial

Chanson française – L’Araignée de l’Escurial – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 30

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXXV)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas... (continuer)
Philippe le roi morne
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 23/2/2016 - 22:37
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Чайки

Чайки
Čajki
[2016]
Testo trovato su Lyricstranslate come contribuito, con tanto di note, da Alexander Laskavcev.

L’ultima canzone del collettivo femminista protestario anarco-punk moscovita Пусси Райот, ancora una feroce e divertente invettiva contro il sistema mafioso-autoritario che governa la Russia dello Zar Vladimir Putin e, in particolare, contro il procuratore generale Yury Čajka (Юрий Яковлевич Чайка).

Čajka raggiunse i vertici della magistratura inquirente a metà degli anni 90 quando l’allora procuratore generale Jurij Skuratov (Юрий Ильич Скуратов) lo nominò suo vice. Poi Skuratov, che aveva cercato di combattere la corruzione dilagante ai vertici dello Stato, nel 1999 fu silurato per via di uno scandalo sessuale dimostrato attraverso un video reso pubblico da un certo Vladimir Putin, allora a capo dei servizi federali, e che solo qualche settimana dopo sarebbe diventato primo ministro,... (continuer)
Будь смиренным, будь кротким, не заботься о тленном
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 23/2/2016 - 10:04
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October 12th

October 12th
[1966]
Parole e musica di Roy Harper
Nel suo disco d’esordio, “Sophisticated Beggar”

“October 12th” is a poignant protest song dealing with religion, war, environment, and self. This is Harper’s “Masters Of War” or “Working Class Hero”, but unlike those masterpieces that blame the government, Harper blames himself: “I think you're all right and it's me that's all wrong.”
(da Almost Credible Reviews)
Why throw flowers on my grave when I'm dead?
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/2/2016 - 09:41
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The Free Mexican Airforce

The Free Mexican Airforce
Canzone libertaria. La libera aviazione messicana vola alto usando erbe e altri frutti della terra messicana e lotta contro i poteri dell'oscurità.

Difficilmente Peter Rowan canta tutte le strofe e tende ad alternare alcune di quelle centrali

La "City of Angels" della seconda strofa viene in genere sostituita con il nome del posto dove si trova a cantare, e il cowboy con una cowgirl.
In the Morenos Mountains campesinos are planting their fields
(continuer)
envoyé par Piersante Sestini 21/2/2016 - 12:52
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Bottiglie e battaglie

Bottiglie e battaglie
Ogni volta che soffia quel vento mi tornano in mente le vecchie canzoni
(continuer)
envoyé par Luca 'The River' 20/2/2016 - 17:18

Attenti al leghista!

Attenti al leghista!
[20 febbraio 2016]
Sull'aria (ovviamente)
del Gorille di Georges Brassens
(o del Gorilla di Fabrizio De André)
Sulla piazza di una città
(continuer)
20/2/2016 - 09:34
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Cayenne

anonyme
Cayenne

Chanson française – Cayenne – anonyme – vers 1900.
Interprétation : Parabellum

Cette chanson anarchiste des environs de 1900 souvent chantée au bagne de Cayenne, souvent attribuée à Bruant. Elle fut reprise avec succès par le groupe de rock Parabellum en 1986, mais le dernier couplet a volontairement été omis par le parolier de l'époque. Puis par Les Amis d'ta femme, en 2000. Ces derniers donneront une alternative au refrain à la fin de la chanson. Opium du peuple a fait une reprise de la version de Parabellum en 2014 ; version intégrée sur l'album La revanche des clones en 2015.
Elle est parfois également interprétée par Sanseverino lors de ses concerts, de même pour le groupe "Le grôs tour".

Le dialogue maïeutique avec l'âne

Voici encore, Lucien l'âne mon ami, une chanson à propos de Cayenne, ce terrible bagne que la France entretînt en Guyane jusqu'en 1946 ; du moins,... (continuer)
Je me souviens encore de ma première femme ;
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 19/2/2016 - 22:37
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Il giorno prima

Il giorno prima
(1984)
Album: "Aloha"
Può accadere senza che la sveglia suoni, a metà di un sogno o un tiro di pallone
(continuer)
envoyé par Lucia Pergher 19/2/2016 - 20:28
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Dall'altra parte

Dall'altra parte
Album: "Il colore dei pensieri" (1987)

La descrizione malinconica di come si vive nei paesi del Patto di Varsavia porta l'ascoltatore a commuoversi e a riflettere sulle note di Dall'altra parte, brano conclusivo dell'album, che si apre con una introduzione al pianoforte molto malinconica, che lo stesso Facchinetti ammette di aver mutuato da una composizione sentita quasi un decennio prima durante un soggiorno in Romania in occasione della loro tournée nei paesi dell'Est Europa.
Dall'altra parte fanno estate i girasoli
(continuer)
envoyé par Lucia Pergher 19/2/2016 - 20:25
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Les Bambous

Les Bambous
Les Bambous

Chanson française – Les Bambous – Maurice Dulac – 1970

Texte : Boris Bergman (interprétation 1974 – Album : Le Tzigane et la fourmi)
Musique : Maurice Dulac



Lucien l’âne mon ami, toi qui es foncièrement herbivore, tu auras certainement souvenance de la chanson de Karel Kryl que j’avais mise en langue française l’autre jour et qui s’intitule HERBE [(Tráva).

Bien évidemment que je m’en souviens. C’était il y a deux ou trois jours. Je ne suis quand même pas gâteux malgré mon âge millénaire. Mais comme tu le sais, vivre en écriture, ça conserve. Dans cette chanson, il était question de la guerre du Vietnam et de bambous.

Précisément. Et à propos de bambous encore, au moment où je transcrivais cette version française d’une chanson tchèque, s’est mis à me trottiner dans la tête un air entendu autrefois. C’était la ritournelle d’une chanson où il était question de bambous et... (continuer)
Tu dors sous les bambous, les bambous, les bambous,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/2/2016 - 21:46
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The Unknown Soldier

The Unknown Soldier
[1980]
Parole e musica di Roy Harper
La traccia che dà il titolo (e la copertina) all’album

Una canzone nata dopo una visita a Verdun…
Negli ultimi versi, un’attualizzazione: il soldato morto sui campi della Grande Guerra veglia sul sonno e sui sogni degli innocenti, dei bambini, e insieme a loro andrà a fare a pezzi il bastardo che tiene il dito sul pulsante che può scatenare la guerra finale, quella nucleare…

[…] Perhaps the most remarkable moment in the history of the making of this record was the trip I made with Adrian Boot, later to photograph Bob Marley so completely, to the battlefield at Verdun in France to take the pictures for the sleeve. Pete (Jenner) had just read a book called- 'The Price Of Glory' Verdun 1916, by Alistair Horne, and he suggested Verdun as an idea. I seized on the idea immediately and Adrian and I were soon disembarking at Boulogne in an undrivable hired... (continuer)
I am an old soldier
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/2/2016 - 15:45
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Le cul entre deux chaises

Le cul entre deux chaises
Le cul entre deux chaises

Chanson française – Le cul entre deux chaises – Maurice Dulac – 1975

Texte : Jacqueline Sorano – Maurice Dulac

Il y a des chansons et en corollaire, des chanteurs et même, des chanteuses de ces chansons qu’on découvre bien longtemps après le moment de leur floraison et même qu’ils aient fini de la chanter. Mais, te souviens-tu précisément, de ceci :
« Longtemps, longtemps après que les poètes ont disparu,
Leurs chansons courent encore dans les rues. », que disait, chantonnait Trenet. C’est le cas de cette chanson de Jacqueline Sorano, interprétée par Maurice Dulac en 1975. Elle s’intitule « Le cul entre deux chaises », mais, à voir ton œil égrillard, je te précise tout de suite ce n’est pas le cul de la patronne.

Là Marco Valdo M.I. mon ami, je t’arrête. C’est dommage, car comme tu le devines, j’aime beaucoup le cul de la patronne, c’est toujours pour moi,... (continuer)
Je suis né sous le signe de la balance,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 17/2/2016 - 23:26
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A Good Man Is Hard to Find (Pittsburgh)

A Good Man Is Hard to Find (Pittsburgh)
(1982)
Registrata durante le sessioni di Born in the U.S.A. e pubblicata in seguito in Tracks (1998)

Bruce Springsteen told Mark Hagen in an interview published in Mojo Magazine in January 1999: "The late '70s and early '80s was the first time when literature and films began to be made about Vietnam. There was a subtext on a few earlier things, there was a movie called 'Who'll Stop The Rain' with Nick Nolte, but all of a sudden it began to become very directly addressed. It began with a strange experience when I was driving across the country and I stopped in Arizona at a chug store and I bought a book called 'Born On The Fourth Of July'. I drove on to Los Angeles, and was at this little motel sitting at the pool and a fella came up, started talking and introduced himself: Ron Kovic. I thought, I must have met this fella, his name sounds real familiar, and he said, 'I wrote a book called... (continuer)
It's cloudy out in Pittsburgh, it's raining in Saigon
(continuer)
17/2/2016 - 22:24
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Hand-Loom Weaver’s Lament

Hand-Loom Weaver’s Lament
[1820s]
Testo scritto da John Grimshaw, tale dei dintorni di Manchester di cui non mi pare ci siano tracce precise nella Rete.
Sicchè l’ho attibuita ad Harry Boardman (1930–1987), folksinger del Lancashire, che nel 1964 la incise (con il titolo “The Hand-Loom Versus The Power-Loom) nel disco collettivo intitolato “New Voices”, con Maureen Craik e The Waterson Family
Sulla melodia della popolare “A-Hunting We Will Go”

Handloom weavers were generally poor but at least they had a measure of independence, whether they were itinerate or working at home in their own cottages. But with the coming of the Industrial Revolution and the machine-looms, their independence went and they had to crowd into factories under the eye of the overseer. This song relates to the period towards the end of the eighteenth century when the switchover from hand-weaving to power-weaving was taking place. It's printed... (continuer)
You gentlemen and tradesmen that ride about at will,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/2/2016 - 11:48

Farewell Address

anonyme
Farewell Address
[1842]
Ballata di anonimo autore inglese raccolta da John Bell, ricercatore folklorico e bibliotecario in Newcastle
Nel primo volume di una raccolta di broadsides conservata presso gli archivi dell’Università di Newcastle upon Tyne, Inghilterra.
Testo trovato sul sito del FARNE, Folk Archive Resource North East

Lament on the transportation of criminals to the colonies.

At the time this song was printed, the British penal code was extremely harsh. In the late eighteenth century Parliament had dramatically increased the number of capital offences and it was said that there were more executions annually in England than in all the rest of Europe. In Newcastle until well on into the second quarter of the nineteenth century, prisoners were hanged at Morpeth, Durham and Newcastle, before a great crowd of spectators, it being usual practice at Newcastle to hand over the body afterwards to the... (continuer)
To their countrymen and friends, of all those unfortunate men who received their several sentences of transportation, at the Summer Assizes for the year 1842, by the judges on the Northern Circuit.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/2/2016 - 10:34
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Truth Is

Truth Is
[2011]
Parole e musica di Gary Shearston (1939-2013), cantautore australiano.
Nell’album intitolato “Renegade”
Testo trovato sul sito dell’autore

Gary Shearston è morto nel 2013, ma ha avuto ancora tempo di realizzare quattro album dopo questo “Renegade”, dove il rinnegato è lui stesso che fa un bilancio della sua vita, un’esistenza piuttosto movimentata. Essere cantautore negli anni 60 – in Australia, come negli USA, come in Italia – significava spesso dare voce a delle istanze politiche, e anche Gary Shearston lo fece, schierandosi apertamente contro la guerra in Vietnam e la partecipazione dell’Australia a quell’aggressione americana, partecipando alle campagne in difese dei diritti degli aborigeni, prendendo posizione in favore del disarmo nucleare… Per queste sue posizioni Gary Shearston – che oltre tutto non aveva a difenderlo la notorietà di un John Lennon – pagò un prezzo piuttosto... (continuer)
For a while, I forgot who I was,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/2/2016 - 09:33
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Ballad of William White

Ballad of William White
[1966]
Parole di Katherine Faith Macky (1921-2006), conosciuta come Willow Macky, cantautrice neozelandese
Sulla melodia dell’ottocentesca The Wild Colonial Boy

Canzone inclusa nella prima edizione del “The Vietnam Songbook”, realizzata nel 1969 da Barbara Dane ed Irwin Silber (1925-2010), editore, scrittore, militante socialista e cofondatore “Sing Out!”

Testo trovato sul sito Raymond’s Folk Song Page curato da Raymond Crooke, che di ogni canzone offre anche una sua cover. Pure l’introduzione che segue è sua:

A few days ago I put up a song called "The Ballad of Bill White", by Glen Tomasetti, about an Australian teacher who was jailed as a conscientious objector to the Vietnam war. This is another song about the same story, written by a New Zealander, to the tune of "The Wild Colonial Boy", and published in Barbara Dane's and Irwin Silber's "The Vietnam Songbook" (1969). Macky is quoted... (continuer)
There was a young Australian boy, his name was William White.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/2/2016 - 15:54
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The Ballad of Bill White

The Ballad of Bill White
[1968]
Parole e musica di Glen Tomasetti (1929-2003)
Il lato A di un 45” di questa oggi misconosciuta cantautrice australiana che negli anni 60 fu - prima ‎ancora di Eric Bogle - la voce più importante contro il coinvolgimento dell’Australia nella ‎guerra in Vietnam.‎
Testo trascritto da Raymond Crooke e contribuito – insieme alla cover - sul suo bel sito Raymond’s Folk Song Page. Anche l’introduzione che segue è di Raymond Crooke, cui il disco della Tomasetti fu regalato da uno zio quando era ragazzo.
Finora era stato possibile reperire in Rete solo il testo del brano sul lato B, The Army’s Appeal to Mothers

This song was released on an EP during the Vietnam war. The B side featured two songs, the better of which is the hard-hitting "The Army’s Appeal to Mothers", which was published in Barbara Dane's and Irwin Silber's "The Vietnam Songbook" (1969). However, this song, about a teacher... (continuer)
In New South Wales there lives a man, a teacher young and true,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/2/2016 - 15:05
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The Conscription Ramp

The Conscription Ramp
[1966]
Parole di Gary Shearston
La melodia è un adattamento della popolare inglese “The Derby Ram”
Nell’album intitolato “Gary Shearston Sings His Songs”
Testo trovato su YouTube come trascritto dal contributore, Artemis Fowl.


Canzone contro la coscrizione miliare voluta dal governo Australiano per sostenere la guerra americana in Vietnam.
Spesso infatti ci si dimentica che alcuni paesi mandarono in Indocina contingenti di soldati a sostegno degli USA. L’Australia, con 7.000 uomini, fu seconda soltanto alla Corea del Sud (48.000)…

“Perhaps this song, written a week after the announcement of conscription, anticipated the political and moral debates that were to come throughout Australia in following months. The tune is adapted from one of the fairly numerous Australian versions of an English folk song, The Derby Ram.”
(dalle note di copertina riportate sul sito dell’autore)
As I was walking down the street while on my twentieth birthday-oh!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/2/2016 - 14:10
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ما عاد بدو

ما عاد بدو
Ma Aad Beddo
[2014]
Scritta da Anas Maghrebi / أنس مغربي
Nell’album d’esordio eponimo di questa formazione di giovani siriani, tutti esuli dal loro paese in guerra.
Testo presente sul sito ufficiale del gruppo ma ripreso da Soundcloud

Nel 2011, all’inizio delle proteste di piazza contro il regime di Assad, Anas Maghrebi aveva già creato una sua band, gli “Ana” (“Io”). Il batterista, Rabia al-Ghazzi, uno che credeva molto nella “primavera” e che aveva partecipato attivamente a molte manifestazioni, un giorno fu seguito da alcuni uomini ed ucciso a sangue freddo, un’esecuzione. Il chitarrista fu chiamato sotto le armi e Anas fu costretto a chiudere col suo progetto, e smise anche di studiare e di lavorare. La Siria stessa, travolta dalla guerra, smise di poter fare qualsiasi cosa se non cercare di sopravvivere, o morire, o uccidere. Anas Maghrebi vide la morte in faccia in un paio... (continuer)
ما عاد بدو .. هوية
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/2/2016 - 09:41
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Canzone del padre

Canzone del padre
Bruay sur l'Escaut /59/, 15 settembre 2002
Version française de Riccardo Venturi et Joëlle Iannicelli
Bruay sur l'Escaut /59/, 15 septembre 2002


La traduzione è dedicata a Oreste Scalzone.
La traduction est dédiée à Oreste Scalzone.
CHANSON DU PÈRE
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/2/2016 - 09:08
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Il bombarolo

Il bombarolo
Dal blog Fabrizio de André in English

Upon his return to the dream, the worker has the clear idea of how to vent his rage: make a bomb and launch it against the powers that have disappointed him. According to the liner notes: "The worker knows what to do, where to go, who to hit and why. He goes straight to the Parliament to throw a real bomb and to kill real people, but his ability was only a dream: the bomb rolls down towards a magazine kiosk. His true defeat might be in seeing on all the newspaper covers the face of his fiancée, who decided to leave him after his actions. The bomber remains truly alone." - Dennis Criteser
THE BOMBER
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/2/2016 - 08:44
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Sogno numero due

Sogno numero due
Dal blog Fabrizio de André in English

The worker continues to dream, but now in court presumably after having been arrested for throwing the bomb. But the judge informs him that the bourgeois powers are in the know of his acts, and accusations of murder are transformed into thanks for having eliminated old remnants that were bothering power itself, which now has found another way of governing. The worker correctly used the instruments of law, and his gesture was nothing other than a search for personal power. He is welcomed, and his own liberty is placed at his disposal. - Dennis Criteser
DREAM #2
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 16/2/2016 - 08:38
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Hemmige

Hemmige
d’après la version italienne de Rob le Svizzero – Rob le Suisse d’une
Chanson en Bärndüdsch (alémanique bernois) – Hemmige – Mani Matter – 1970



Une chanson tellement fameuse qu’elle a été reprise par la plupart des principaux chanteurs suisses. On notera particulièrement l’interprétation de Stephan Eicher
Quand Eicher la chante en Suisse romande de langue française, le public est désormais capable de la chanter dans l’impossible allemand bernois.

Décidément, R.V. a raison quand il affirme que le Schwyzertüütsch, et a fortiori, le Bärndüdsch, version bernoise du précédent, est une langue impossible ou presque qui n’est pas né dedans.

On connaît ça ailleurs, dit Lucien l’âne en souriant des yeux. Ce n’est pas spécifique aux langues suisses alémaniques. En fait, c’est même assez général. Que sait-on, toi et moi de la quasi-totalité des 142 langues utilisées jusqu’à présent dans les Chansons... (continuer)
APPRÉHENSIONS
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 15/2/2016 - 22:59
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Non più andrai farfallone amoroso

Non più andrai farfallone amoroso
Scusate, vorrei soltanto sapere se le mie intuizioni incirca il significato che sia iscritto nel nome del principale e eponimo protagonista dell'opera sono giustificate. I dizionari dicono barbiere... cosa rasava allora???
Se ho ragione, quel francese era un genio, allora : D
Saludski

https://www.youtube.com/watch?v=TLb6L2KrQYQ
krzyś 15/2/2016 - 21:26
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Eusko gudariak

Eusko gudariak
Gianni Sartori 15/2/2016 - 20:05
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The Pogues & Kirsty MacColl: Fairytale of New York

Traduzione di Angelo Branduardi da "Così è se mi pare" (2010)
The Pogues & Kirsty MacColl: Fairytale of New York
Voce femminile: Fawzia Selama
FAVOLA DI NATALE A NEW YORK
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envoyé par dq82 15/2/2016 - 14:01
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Taita Atahualpa

Taita Atahualpa
[1987?]
Parole e musica di Ángel Parra
Nel disco dal vivo “Ángel Parra en Alemania” pubblicato nel 1988.
Una canzone, precisamente un “huayno” dedicato al grande Atahualpa Yupanqui che nel 1992 Parra ebbe la fortuna di cantare proprio davanti al suo maestro, nel corso di un concerto congiunto a Zurigo. Era l’8 febbraio del 1992 e il payador argentino si sarebbe spento poche settimane dopo, il 23 maggio.
Quello con Parra fu “El último recital” di Atahualpa Yupanqui.
Taita Atahualpa me lo enseñó:
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/2/2016 - 22:12
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Bella Ciao

anonyme
Bella Ciao
A Bologna , nella biblioteca comunale delle Lame , in via Marco Polo , fuori Porta Lame , dopo l'anno 2000 e' stato fondato l' imponente archivio storico-musicale del "Canzoniere delle Lame". E' visitabile solo su appuntamento. Contiene circa duemila libri , dischi , cassette , documenti , ecc. sul tema "musica politica di tutto il mondo". Contiene anche varie versioni di "Bella Ciao", raccolte ai festival mondiali della canzone politica che si tengono ogni anno alla fine di febbraio a Berlino Est , con gruppi di tutto il mondo. Questo festival esiste tuttora. Info presso la biblioteca comunale delle Lame di Bologna.
ginestri gianfranco del canzoniere delle lame di bologna 14/2/2016 - 22:08
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El forastero

El forastero
Sul nuovo sito della Fundación Atahualpa Yupanqui il testo de "El Forastero" compare nella raccolta di poesie "Payador Perseguido" del 1965 con il titolo "Hermanito del mundo".

In ogni caso, la canzone andrebbe datata almeno al 1965, non certo al 1992...
Bernart Bartleby 14/2/2016 - 21:37
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Dulce Et Decorum Est

Dulce Et Decorum Est
DULCE ET DECORUM EST
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envoyé par Bartleby + CCG Staff 14/2/2016 - 16:39
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Fly Over

Fly Over
imagine a time, where there's no war and enter a place near the heart
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envoyé par Zoran Krga 14/2/2016 - 09:07




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