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Luca Marenzio: Solo e pensoso i più deserti campi

Luca Marenzio: Solo e pensoso i più deserti campi
[1581]
Di Luca Marenzio il Nono Libro de Madrigali a cinque voci
Nouamente composto & dato in luce. In Venetia,
Appresso Angelo Gardano. 1599.
Sonetto XXXV dal Canzoniere di Francesco Petrarca [prima del 1337]







Il fatto che oggi sia domenica quattordici febbraio, e che in mezzo mondo oggi sia il giorno deputato all’amore ha, evidentemente, assai poco a che vedere con questa mia consueta inattualità. Si tratta, come tutti sapranno, di uno dei sonetti più celebri del Canzoniere petrarchesco, composto prima del 1337, in cui Petrarca descrive se stesso intento a camminare in luoghi remoti e selvaggi, nel tentativo (vano) di evitare i suoi pensieri amorosi e, soprattutto, per non mostrare agli altri il suo aspetto afflitto che rivela le sue pene sentimentali. Il sentimento interiore, si dice nelle storie della letteratura, è oggettivato attraverso il paesaggio esterno, poiché la... (continuer)
Solo et pensoso [1] i più deserti campi
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 14/2/2016 - 08:05
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I'm Afraid of Americans

I'm Afraid of Americans
[1997]
Written by David Bowie and Brian Eno
Scritta da David Bowie e Brian Eno
Featuring: Nine Inch Nails
Single / Singolo [14.X.1997]
Album: Earthling


I'm Afraid of Americans è un singolo di David Bowie estratto dall'album Earthling nel 1997. La canzone, scritta da Bowie e da Brian Eno, fu originariamente realizzata durante le sessioni in studio di Bowie per l'album del 1995 1.Outside, ma non fu pubblicata fino al rough mix apparso nella colonna sonora del film Showgirls. Il brano fu infine edito nuovamente per l'inclusione in Earthling.

Bowie spiegò in questo modo il significato del brano, il cui titolo tradotto in italiano significa letteralmente "Ho paura degli americani":


« It's not as truly hostile about Americans as say Born in the U.S.A.: it's merely sardonic. I was traveling in Java when [its] first McDonald's went up: it was like, "for fuck's sake." The invasion by any... (continuer)
Uh-uh-uh uh, uh, uh-uh uh-uh-uh
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/2/2016 - 23:17

Vengeance et Mort – Till et Nelle (4)

Vengeance et Mort – Till et Nelle (4)
Vengeance et Mort – Till et Nelle (4)

Chanson française – Le Printemps – Till et Nelle (2) – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 29

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXXV)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails... (continuer)
Altesses divines, les cendres battent sur mon cœur.
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 13/2/2016 - 18:38
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Papaoutai

Papaoutai
(2013)
Album Racine carrée

Nel video viene mostrato un bambino che cerca di interagire con il padre (interpretato da Stromae) che siede su una poltrona con un'espressione che ricorda quella di un manichino mentre gli altri bambini danzano insieme ai propri padri. Nel finale il bambino si siede a fianco del padre assumendo la stessa rigida posizione. Il video ha ricevuto oltre 300 milioni di visualizzazioni ed è anche il video in lingua francese più visto di sempre su YouTube.

Il controverso significato del video rimase nascosto fino a quando Stromae in un'intervista dichiara che il video è una sorta di interpretazione della sua infanzia vissuta in mancanza del padre ucciso nel genocidio del Ruanda.

wikipedia
Dites-moi d'où il vient
(continuer)
12/2/2016 - 23:52

Le Printemps – Till et Nelle (3)

Le Printemps – Till et Nelle (3)
Le Printemps – Till et Nelle (3)

Chanson française – Le Printemps – Till et Nelle (2) – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 28

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXXV)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails... (continuer)
Les esprits de la terre
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 12/2/2016 - 19:39

The Factory Slave

The Factory Slave
[1880s]
Parole di Thomas Phillips Thompson (1843-1933), inglese di nascita ma trapiantato in Canada, giornalista, militante del Knights of Labor e poi del Partito socialista. Autore del volumetto di canzoni “The labor reform songster” pubblicato nel 1892 sul “Journal of the Knights of Labor”
Sulla melodia della popolare “Way Down upon the Swanee River”
Toiling amid the smoke and clamor
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 12/2/2016 - 10:43
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La conduite

La conduite
Traditionnel / Tradizionale
Arrangement / Arrangiamento:
Gabriel Yacoub / Malicorne
Album: L'extraordinaire tour de France
d'Adélard Rousseau, dit
Nivernais La Clef des Cœurs,
Compagnon charpentier du Devoir [1978]

Come (quasi) sempre per le canzoni popolari “ristrutturate” dai Malicorne, è praticamente inutile cercare negli album dei riferimenti storici precisi. Non erano del resto, e non sono mai stati, dei “folkloristi” nel senso autentico del termine, bensì dei musicisti che intendevano reimpiantare un discorso musicale assai moderno su una tradizione molto antica e ricca. Per andare a saperne qualcosa di più e di meglio su questa canzone, probabilmente sei-settecentesca, siamo quindi dovuti ricorrere a un “forgotten book”, vale a dire l’Histoire de la chanson populaire en France di Julien Tiersot, pubblicato nel 1889 e ripubblicato nel 2013 a Londra da una casa editrice di testi... (continuer)
Partons chers compagnons, le devoir nous l’ordonne
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 + CCG/AWS Staff 12/2/2016 - 06:20

Le Roi Printemps – Till et Nelle (2)

Le Roi Printemps – Till et Nelle (2)
Le Roi Printemps – Till et Nelle (2)

Chanson française – Le Roi Printemps – Till et Nelle (2) – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 27

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXXV)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de... (continuer)
Au souffle tiède du roi Printemps
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 11/2/2016 - 21:03
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Amen

Amen
(2016)
vincitore di Sanremo Giovani
Testo di Fabio Ilacqua
Musica di Francesco Gabbani e Fabio Ilacqua

Ora io sono quasi per l'ateismo di Stato, ma se soprassedete su questo, nonché sul fatto che 'sto tizio ha partecipato a quella sagra, fiera, Expo del nulla - esistenziale, musicale, sociale, morale e culturale - che è Sanremo, e provate ad ascoltare senza pregiudizi questo brano, forse converrete con me quando dico che che le nuove leve del cantautorato italiano hanno ancora qualche colpo da sparare, che non sono tutti delle 'Emma', la quale a sua volta, veleggia sempre in alto mare nelle classifiche di vendita, eventi infausti sui quali non ho niente da dire. Veramente. Quindi siamo in due a non aver niente da dire.

Venendo a questo pezzo, l'ho sentito per caso in auto, una sera che ero piuttosto alticcio, e che forse giusto le invocazioni di quelle anime pie sempre ansiose e desiderose... (continuer)
Alla porta i barbari, nascondi provviste e spiccioli
(continuer)
envoyé par Alessandro Carènzan 11/2/2016 - 16:06

Oh com’è bella la vita

anonyme
Oh com’è bella la vita
[1941]
Canto parodistico raccolto nel 1963-64 da Cesare Bermani dalla voce di una mondina di Novellara, Reggio Emilia, che lo cantava nel 1944.
Testo trovato in “Due ricerche negli anni Sessanta del Novecento nel novarese e vercellese”, trascrizione di un intervento di Bermani ad un seminario musicale tenutosi ad Orta San Giulio nel 2015 e pubblicati sulla rivista La Piva dal Carner, ottobre 2015.
Lo trovo pure in “Quella fame terribile tra fascismo e guerra”, ricerca di Filippo Colombara pubblicata su Patria Indipendente del 16 dicembre 2007.

Sull’aria della famosissima strappalacrime “Mamma” composta nel 1940 da Bixio Cherubini e cantata da Beniamino Gigli, anche come protagonista dell’omonimo film diretto nel 1941 da Guido Brignone.
Oh com’è bella la vita
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/2/2016 - 14:47

Capitano, non voglio l’acqua

anonyme
Capitano, non voglio l’acqua
[1941]
Strofe raccolte nel bergamasco, parodia della littoria “La Sagra di Giarabub” (di Simeoni, De Torres, Ruccioni), celebrazione della battaglia dell’oasi libica di Jaghbub / الجغبوب, italianizzato nel ridicolo Giarabub (dicembre 1940 – marzo 1941)
Testo trovato in “Quella fame terribile tra fascismo e guerra”, ricerca di Filippo Colombara pubblicata su Patria Indipendente del 16 dicembre 2007.

Con “La Sagra di Giarabub”, strombazzata a tutto spiano dell’emittente radiofonica nazionale, il regime fascista intendeva celebrare l’eroica resistenza italiana contro gli inglesi, omettendo completamente il fatto che lo scontro in quel di Libia si era già concluso diverse settimane prima con la totale disfatta italiana: oltre 5.500 morti, contro i 500 inglesi, 10.000 feriti e 115.000 catturati… “La fine della mia terra la incomincia da Giarabub…”

La macchina della propaganda di guerra ci... (continuer)
Capitano, non voglio l’acqua
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/2/2016 - 13:43
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N.E.G.R.A.

N.E.G.R.A.
2015

N.E.G.R.A. è il titolo della canzone con la quale Cecile Vanessa Ngo Noug, ha partecipeto a Sanremo Giovani 2016, la sezione Nuove Proposte per intenderci, eliminata alla prima serata.

Come si evince dal titolo, la canzone parla di razzismo e vuole lanciare un messaggio agli uomini, che considerano le persone, nella fattispecie, le donne con la pelle scura come se fossero esseri inferiori, quando in realtà quello che cambia è il solo colore della pelle. Tuttavia, quando i maschietti vedono una donna “negra” ma nuda, allora non gli interessa più del colore della pelle. La conclusione è che le donne dalla carnagione scura, vengono considerate per soli scopi sessuali, per un’avventura e via.

L’emergente cantante romana di origine camerunense classe ’94, non poteva che essere parzialmente nuda (nulla di scandaloso per intenderci) nel video ufficiale di questo pezzo, che ascolteremo alla sessantaseiesima... (continuer)
[Introduzione]
(continuer)
envoyé par Donquijote82 11/2/2016 - 11:14
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سپاہی

سپاہی
[1939-40]
Versi di Makhdoom Mohiuddin (1908-1969), poeta Urdu, militante comunista e rivoluzionario originario dello Stato indiano dell’Hyderābād. Nella raccolta il cui titolo (in hindi) è “Surkh Savera” (“Alba Rossa”) del 1944.
Musica di Salil Chowdhury (1923-1995), compositore indiano, bengalese, autore delle colonne sonore di moltissimi film, dagli anni 50 e fino alla sua morte.
Testo in urdu, hindi e inglese trovato su questo sito gestito da Noaman Ali
Nella colonna sonora del film “Usne Kaha Tha”, diretto nel 1960 da Moni Bhattacharjee. Qui il testo della canzone è tradotto in hindi ed accreditato al liricista Shankardas Kesarilal, detto Shailendra (1921-1966), con il titolo “Jaane Waale Sipahi Se Poochho”. Viene omessa l’ultima strofa del testo originale.

Il poeta Makhdoom Mohiuddin scrisse questi versi in urdu all’inizio della seconda guerra mondiale. Da comunista rivoluzionario... (continuer)
جانے والے سپاہی سے پوچھو
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 11/2/2016 - 11:06
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A mare si gioca

A mare si gioca
Il finale della seconda serata di Sanremo 2016 è stata caratterizzata dall’esibizione di Nino Frassica, che si è esibito nell’interpretazione di una poesia, di un testo scritto da Tony Canto, compositore e cantautore siciliano, nato a Messina il 6 novembre 1964. Come autore ha scritto per molti cantanti come Nina Zilli, Mannarino, Pilar, Bungaro.

Questo testo – spiegano i due – nasce dall’esigenza di spiegare ad un bambino la tragedia degli esseri umani che ogni giorno perdono la vita nel Mar Mediterraneo. Da questa esigenza, appunto, nasce A Mare si Gioca una favola dolce-amara in musica. E proprio Nino Frassica, davanti a una platea attenta,  ha recitato in musica questo testo.

Forse questo testo potrebbe meritarsi il bollino Bleah, non tanto per il contenuto, che nell'interpretazione di Nino Frassica è anche più commovente, ma per l'operazione che ne sta dietro. Diffido della spettacolarizzazione... (continuer)
A mare si gioca
(continuer)
envoyé par dq82 11/2/2016 - 10:49
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Adieu minette

Adieu minette
[1977]
Paroles et musique: Renaud Séchan
Parole e musica: Renaud Séchan
Album: Laisse béton

Dunque, quando è sortita questa canzone di Renaud (che vedo molto presente in questo sito…e ti pareva!) ero parecchio, parecchio più giovane; beh, comunque non una ragazzina perché la canzone è del 1977 e avevo trentasette anni e faceva un po’ senso allora che una seria avvocatessa ascoltasse gente tipo Renaud, che allora non era roba da brave ragazze. Però devo dire che me ne fregavo molto pure allora, e figuriamoci ora che sono una nonnina. Aveva scritto questa canzonaccia, Renaud, con una bella arietta da ballabile, anzi da lento, di quelle cose che si ballano appiccicati alle feste, zumpappà, zumpappà, e parlava di un amore tra un proletario, o sottoproletario, della Courneuve e una ragazza ricca, dell’alta borghesia parigina. In pratica parlava di se stesso, perché Renaud alla Courneuve, che... (continuer)
Sous tes cheveux beaucoup trop blonds
(continuer)
envoyé par Avv. Jeanne Auban Colvieil, Arles (France) 11/2/2016 - 09:12

Le Géant Hiver – Till et Nelle (1)

Le Géant Hiver – Till et Nelle (1)
Le Géant Hiver – Till et Nelle (1)

Chanson française – Le Géant Hiver – Till et Nelle (1) – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 26

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXXIV)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails... (continuer)
La graisse des victimes fume
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 10/2/2016 - 23:57
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La pell de brau XLVI

La pell de brau XLVI
Versi di Salvador Espriu (1961)
Musica di Pau Alabajos (2016)
dall'album "L'amor i la ferocitat"

Abbiamo gia incontrato il poeta catalano Salvador Espriu su queste pagine (vedi No convé que diguem el nom e Indesinenter). Questi versi sono tratti da "La pell de brau" (La pelle del toro) una raccolta di riflessioni sulla Spagna sotto la dittatura franchista. Il cantautore valenciano Pau Alabajos li ha messi in musica nel suo album "L'amor i la ferocitat". Precedentemente erano stati musicati da Elies Montxolí Cerveró.

Sepharad (o Sefarad) è un toponimo biblico che la tradizione ebraica ha identificato con la Spagna. ‎I sefarditi sono infatti i discendenti degli ebrei originari di Spagna e Portogallo.‎
De vegades és necessari i forçós
(continuer)
10/2/2016 - 21:54

Who's Gonna Investigate the Man Who Investigates Me?

Who's Gonna Investigate the Man Who Investigates Me?
[1939]
Parole e musica di Harold Rome
Testo trovato su Labor Arts

Harold Rome (1908-1993) è stato un famoso compositore e autore americano di musical. Ebbe un grande successo a Broadway a cominciare dal secondo dopoguerra, ma già prima era diventato noto per aver realizzato la rivista musicale “Pins and Needles”, commissionatagli dal sindacato International Ladies' Garment Workers' Union (ILGWU), con le stesse lavoratrici e lavoratori come protagonisti, “the only hit ever produced by a labor union, and the only time when a group of unknown non-professionals brought a successful musical to Broadway” (John Kenrick)

Dopo Gee, but I’d Like to Be a G-Man, ancora una canzone di Rome diretta contro John Edgar Hoover, per 48 anni consecutivi direttore dell’FBI, mezzo secolo di potere totale ed incondizionato interrotto soltanto dalla sua morte (naturale)… Un vero sceriffo, un G-man, che usò il pugno di ferro, e parecchio piombo, non solo contro gangster e mafia ma pure contro comunisti, radicali ed oppositori politici in genere…
I’ve got a problem that is bothering me.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/2/2016 - 14:00

Gee, but I’d Like to Be a G-Man

Gee, but I’d Like to Be a G-Man
[1938]
Parole e musica di Harold Rome
Credo che però la melodia riprenda, parodisticamente, quella di “Gee, But I'd Like to Make You Happy” (di Larry Shay, Ward & Montgomery), successo del 1930.
Testo trovato su Labor Arts

Harold Rome (1908-1993) è stato un famoso compositore e autore americano di musical. Ebbe un grande successo a Broadway a cominciare dal secondo dopoguerra, ma già prima era diventato noto per aver realizzato la rivista musicale “Pins and Needles”, commissionatagli dal sindacato International Ladies' Garment Workers' Union (ILGWU), con le stesse lavoratrici e lavoratori come protagonisti, “the only hit ever produced by a labor union, and the only time when a group of unknown non-professionals brought a successful musical to Broadway” (John Kenrick)

Questa canzone di Harold Rome è è diretta contro John Edgar Hoover che all’epoca era già direttore dell’FBI da oltre... (continuer)
When I grow up, I don’t want to be a fireman.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/2/2016 - 13:38

The Ballad of Morris Schappes

The Ballad of Morris Schappes
[1942]
Scritta da Norman Franklin (?) ed Henry Foner (1919-2017), sindacalista, militante per i diritti civili e contro la guerra in Vietnam.
Testo trovato su Labor Arts

Negli anni 40, giovane studente comunista, Henry Foner fu lui stesso vittima delle epurazioni nelle scuole newyorkesi stabilite dal Joint Legislative Committee to Investigate the Educational System, uno dei tanti comitati che si occupavano della “bonifica” dei comunisti negli apparati pubblici.

Canzone in onore di Morris U. Schappes (1907–2004, nato Moishe Shapshilevich, di origine ucraina), la più illustre ed irriducibile delle vittime del Joint Legislative Committee to Investigate the Educational System of the State of New York, il cosiddetto “Rapp-Coudert Committee”, uno dei comitati precursori della caccia alle streghe anticomunista che avrebbe visto il suo apice nei primi anni 50 con il senatore Joseph McCarthy.... (continuer)
When I put on long britches,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/2/2016 - 12:50
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Malèvera

Malèvera
2011
La Stessa Barca

Per Stefano Cucchi
Nun s'adda sape' comme è fernuto chillu llà
(continuer)
envoyé par dq82 10/2/2016 - 12:12
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Pe' Stefano

Senza Collare (2009)
Scrivo sto testo che incomincia al participio passato,
(continuer)
envoyé par dq82 10/2/2016 - 11:22

La justice

La justice
Alerta antifachista

[1973]
Texte remanié en 1980. A la mémoire de Christian Ranucci.
Dans un pays comme la France, l'accusé n'a pas toujours le bénéfice du doute. Ranucci a été l'avant-dernier condamné à mort et éxécuté de France. Il a été guillotiné à la prison des Baumettes à Marseille le 28 juillet 1976.La peine de mort a été abolie le 18 septembre 1981.
C’est une vieille fille usée par de nombreux liftings
(continuer)
envoyé par dq82 10/2/2016 - 10:12

La Déchirure

La Déchirure
Alerta antifachista

En 1962 j'ai 16 ans, j'écris et je chante mes premières chansons. "La déchirure" est un texte sur la guerre d'Algérie. Je l'ai interprété à Lezoux (Puy de Dome) à l'occasion de la fête du village, le public l'a copieusement sifflé en geulant "Algérie Française" et à la fin du morceau certains ont entonné "La Marseillaise". Un peu plus tard trois individus me sont tombés dessus pour me corriger, des copains m'ont défendu et je m'en suis plustôt bien sorti. 41 ans plus tard je n'enlève pas une virgule à ce que j'ai écris à l'époque et comme beaucoup d'autres camarades, j'attends que la France reconnaisse le génocide des Algériens.
En octobre 61 à Paris une manifestation des opposants à la guerre se termine par une repression policière sanglante, des dizaine de cadavres d'Algériens sont repêchés dans la Seine.Le préfet de police de l'époque s'appelait Maurice Papon. Cet... (continuer)
Certains Français en Algérie
(continuer)
envoyé par dq82 10/2/2016 - 10:10

The General and the Goats

The General and the Goats
[1939 o 1940]
Parole di Mike Stratton
Musica di Saul Aarons
Musica di Mike Stratton
Testo trovato su Labor Arts

Pochissime le notizie reperibilin Rete sul conto di questo duo composto da Saul Aarons e Mike Stratton. Furono di certo, seppur marginalmente, due songwriter e a New York fecero parte dell’organizzazione “People’s Songs”, lì fondata nel 1945 da Pete Seeger, Alan Lomax e Lee Hays, nata per promuovere le canzoni provenienti dal movimento operaio americano.
Saul Aarons e Mike Stratton non sono passati alla storia perché le loro canzoni erano lunghe e difficili, più adatte al teatro musicale o al cabaret… E poi mica tutti possono diventare dei Pete Seeger! Comunque il buon vecchio Pete di certo si avvalse del lavoro di tanti come Aarons e Stratton.

Questa canzone fu scritta mentre in Europa si “combatteva” la cosiddetta “Phoney War” (la “Strana Guerra”, o in francese “drôle... (continuer)
[Narrator]
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 10/2/2016 - 09:49
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Blu

Blu
di I. Fornaciari – B. Dati – D. Calvetti – B. Dati – M. Fontana
Ed. Warner Chappell Music Italiana/La Ripa/Zucchero & Fornaciari Music – Milano – San Gimignano (SI) – Marina di Carrara (MS)

Direttamente da Sanremo, tra gli autori B.Dati, lo stesso di Cirano di Guccini, una onesta canzone sui viaggi della speranza sul mare, in quella specie di luna park del cuore-amore che è il festival di Sanremo.
C’è una donna in riva al mare
(continuer)
envoyé par dq82 10/2/2016 - 09:43
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Capitalistic Boss

Capitalistic Boss
[1937 o 1941]
Parole di Saul Aarons
Musica di Mike Stratton
Testo trovato su Labor Arts
Canzone inclusa nella raccolta “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” (1996)
Originariamente pubblicato sul Volume III (nn. 6 e 7, luglio/agosto 1948) del “People's Song Bulletin”

Non ci sono molto notizie in Rete sull’autore di questa allegra e sarcastica canzoncina, dotata di un umorismo marcatamente “yiddish”… Mettendo insieme alcuni frammenti, Saul Aarons deve essere stato, seppur marginalmente, un songwriter che a New York fece parte dell’organizzazione “People’s Songs”, lì fondata nel 1945 da Pete Seeger, Alan Lomax e Lee Hays, nata per promuovere le canzoni provenienti dal movimento operaio americano.

Sono un boss capitalista… non sono cattivo, è che mi dipingono così… E’ vero, a volte mi comporto male ma non so spiegarmi il perché, c’è qualcosa che non va nel mio cervello… Sono malato di “capitalistite”!...
I'm the much-maligned capitalistic boss
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/2/2016 - 13:47
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Spring Song

Spring Song
[1941]
Versi di Harry Schachter
Musica di Earl Robinson
Trovo il brano in un paio di compilation, quella proveniente dalla DDR intitolata “Das Andere Amerika” (1966) e la più recente “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” (sempre tedesca ma del 1996)




Sicuramente una delle canzoni contro la guerra e pacifiste più sfigate della Storia.

Paul Robeson la incise nel maggio del 1941… Il 22 giugno Hitler invase l’Unione Sovietica… Il 7 luglio un contingente americano sbarcava in Islanda a sostegno delle truppe britanniche, primo assaggio del coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto, formalizzato poi a dicembre dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor…

La “Canzone della Primavera” la cantarono veramente in pochi e per poco…
Oh, I wonder will we be at war this spring.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/2/2016 - 11:37
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The Strange Funeral in Braddock

The Strange Funeral in Braddock
[1925]
Versi di Itzok Isaac Granich, in arte Michael "Mike" Gold (1894-1967), ebreo americano di origine rumena, scrittore, critico letterario, militante comunista

Musica di Elie Siegmeister (1909-1991), compositore ed autore

Nel 1936 il brano fu inciso da Mordecai Baumann (1912-2007), baritono newyorkese
Testo trovato qui

A Braddock, periferia di Pittsburgh, Pennsylvania, nel 1873 fu impiantato l’“Edgar Thomson Steel Works”, uno dei primi stabilimenti per la produzione dell’acciaio ad usare altiforni per il cosiddetto processo Bessemer, innovativi per l’epoca. La fabbrica richiamò un gran numero di immigrati, soprattutto da Croazia, Slovenia e Ungheria. La fortuna di Braddock, fondata sulla “monocoltura” dell’acciaio, ebbe tragicamente termine tra gli anni 70 e gli 80 del secolo scorso. La crisi produttiva ed occupazionale, unitamente alla diffusione massiccia di crack e cocaina, distrussero... (continuer)
Listen to the drums of a strange American funeral.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 9/2/2016 - 10:24
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Cotton Fields

Cotton Fields
[1940]
Parole e musica di Huddie Ledbetter, detto Leadbelly, che incise questo brano autobiografico nel 1940. Però i primi ad includere la canzone in album e a renderla uno standard, non solo della musica nera (dato anche il suo ritmo originario, comunque “country”) furono Odetta (“The Tin Angel”, 1954, con Lawrence B. Mohr) ed Harry Belafonte (“Belafonte Sings the Blues”, 1958).
Poi le moltissime cover, fra cui spiccano quelle dei Beach Boys e dei Creedence Clearwater Revival, nonchè quelle dei soliti “saccheggiatori” Johnny Cash ed Elvis Presley.

Propongo questo brano perchè, al di là del suo ritmo scanzonato, racconta della durezza della vita dei neri nel profondo sud degli USA alla fine dell’800, quando Leadbelly era un bimbo. I campi di cotone a perdita d’occhio erano il solo paesaggio, che la raccolta andasse bene e il prezioso vegetale non marcisse a causa del parassita “boll weevil”... (continuer)
When I was a little baby
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/2/2016 - 22:03
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Timber (Jerry the Mule)

Timber (Jerry the Mule)
[19??]
Ancora una canzone attribuita a Josh White, da lui più volte incisa negli anni 50 e 60. Ma – come denuncia il titolo stesso del primo album di White in cui è contenuta, “Spirituals and Ballads”, pubblicato dalla Nuova Mayor di Milano (!) nel 1952 – il testo risale sicuramente ad una work song precedente di autore anonimo. Un testo simile si trova col titolo “Mule On De Mount” nella raccolta “Mules and Men”, a cura di Zora Neale Hurston, pubblicata nel 1935.

Nelle note di un altro disco, “Josh At Midnight” del 1956, si può leggere quanto segue:

When Josh and Sam Gary wrote this song over ten years ago, they had in mind the Negro convicts in country road gangs which they frequently saw in their travels. Wondering how men could take the kind of treatment at which any mule would have balked, this song was a natural expression of their feeling. It's the story of a mule who had the sense... (continuer)
Got to pull this timber 'fore the sun goes down,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/2/2016 - 16:16
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Cent'anni

Cent'anni
2016
Kidz against Renzi
Mi sono informato , c'e' un treno
(continuer)
envoyé par dq82 8/2/2016 - 15:43
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Told My Cap'n

Told My Cap'n
[1940]
Nel disco intitolato “Chain Gang”, con il gruppo dei Carolinians

"Columbia Records proudly presents what is perhaps the most genuine folk music of our times... Seven Negro laments of the chain gang sung by Joshua White and his Carolinians" (from liner notes)

Ancora una canzone sulle chain gang, le squadre di prigionieri alla catena, o work gang, sempre composte in gran parte da neri, data la loro altissima percentuale fra la popolazione carceraria.
Anche qui il captain (in altre canzoni è il walker) esercita il totale arbitrio e la più spietata violenza sui prigionieri, arrivando ad ucciderne uno a sangue freddo… Ma – come in Nine Foot Shovel – il carnefice ha le ore contate…
Senz’altro il testo non è farina del sacco di White ma deriva da canti dei detenuti nelle prison farms del Sud negli anni 20, come la Grade Song che trovo su Mudcat Café…
Told my cap'n
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/2/2016 - 15:22
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Il chimerico Morfeo

Il chimerico Morfeo
2015
La donna, la taverna, il dado
Ho visto grandi delle multinazionali donare terre, costruzioni e anche denari
(continuer)
envoyé par dq82 8/2/2016 - 15:18
Parcours: Déserteurs
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Il canto del coprifuoco

Il canto del coprifuoco
2015
La donna, la taverna, il dado

feat. Enrico Capuano
Proponiamo questo canto qua,
(continuer)
envoyé par dq82 8/2/2016 - 15:11
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Auf den Tod eines Fußballspielers

Auf den Tod eines Fußballspielers
[1945]
Versi di Friedrich Torberg, pseudonimo di Friedrich Ephraim Kantor-Berg (1908-1979), scrittore, giornalista ebreo austriaco, di origine ceca.
Musicata da Christoph Holzhöfer

Approfondendo la vicenda di Johann Trollmann Rukelie, il grande pugile zingaro tedesco che si battè fino alla fine contro i nazisti, ho scoperto un’altra storia di un campione dello sport che non piegò la testa e che sfidò apertamente Hitler.

Questa poesia di Friedrich Torberg – che negli anni 40 finì esule negli USA dopo aver lungo vagato per l’Europa, braccato dai nazisti – è dedicata a Matthias Sindelar (1903-1939), il più forte calciatore austriaco di sempre, centrocampista ed attaccante del “Wunderteam”, la meravigliosa nazionale austriaca degli anni 30. Soprannominato “Der Papierene”, ossia “carta velina”, per via della sua figura sottile, o anche il “Mozart del pallone”, per l’eleganza del movimento... (continuer)
Er war ein Kind aus Favoriten
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/2/2016 - 13:07
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Georges Brassens: Marquise

Georges Brassens: Marquise
[1962]
Testo / Paroles:
1. Stances à Marquise, Pierre Corneille (1658), st. 1-3
2. Tristan Bernard, 1926 (st. 4)
Musica / Musique: Georges Brassens (1962)
Album: Les trompettes de la renommée

Marquise-Thérèse de Gorla, nata forse a Lione nel 1633, era figlia dell’italiano Giacomo de Gorla, che allora batteva le campagne francesi “facendo le fiere” come imbonitore e capoguitto, facendo danzare la giovanissima e bellissima figlia. Certamente a Lione, nel 1653, ebbe modo di incontrare la troupe di Molière, che allora girava ancora per la Francia; ne fu scritturata, e il 23 febbraio dello stesso anno 1653 sposò un giovane attore della compagnia, René Berthelot Du Parc. E’ per questo motivo che è passata alla storia con il nome di “Marquise Du Parc” o “Mademoiselle Du Parc”. Per tutta la vita fece parte della compagnia di Molière, divenendo la più celebrata attrice di Francia.

Nota fin... (continuer)
Marquise, si mon visage
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/2/2016 - 07:47
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Bernardo l'Eremita

Bernardo l'Eremita
[1976]
Testo: Giorgio Laneve e Luciano Beretta
Musica: Giorgio Laneve e Giovanni Bobbio
Arrangiamenti e direzione: Giovanni Bobbio
Interpreti: Giorgio Laneve e coro Le Mele Verdi di Mitzi Amoroso
Anno di incisione: 1976
Pubblicazione: 33 giri e MC, Divergo, 1976




Accenti è il secondo LP delle Mele Verdi, inciso con Giorgio Laneve; pubblicato su 33 giri dalla Divergo, e su musicasseta (attualmente introvabile). La registrazione è avvenuta al Central Studio e allo Studio Trevisani di Milano ed è terminata l’11 novembre 1976. All'interno della copertina del 33 giri sono pubblicati i testi delle canzoni. Nel 1977 è uscito anche un singolo (45 giri) contenente due canzoni tratte dall'LP: Accenti e La girandola. Musicisti: Giovanni Bobbio (chitarra, basso, flauto, tastiere), Reddy Bobbio (tastiere); Giulio del santo (tastiere); Mario Lamberti (effetti sonori); Giorgio Laneve (chitarra);... (continuer)
Come avviene sulla terra
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/2/2016 - 06:48
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C'era una volta

C'era una volta
[1976]
Testo: Giorgio Laneve
Musica: Giorgio Laneve e Giovani Bobbio
Arrangiamenti e direzione: Marcello Minerbi
Interpreti: Giorgio Laneve e coro Le Mele Verdi di Mitzi Amoroso
Anno di incisione: 1976
Pubblicazione: 33 giri e MC, Divergo, 1976




Accenti è il secondo LP delle Mele Verdi, inciso con Giorgio Laneve; pubblicato su 33 giri dalla Divergo, e su musicasseta (attualmente introvabile). La registrazione è avvenuta al Central Studio e allo Studio Trevisani di Milano ed è terminata l’11 novembre 1976. All'interno della copertina del 33 giri sono pubblicati i testi delle canzoni. Nel 1977 è uscito anche un singolo (45 giri) contenente due canzoni tratte dall'LP: Accenti e La girandola. Musicisti: Giovanni Bobbio (chitarra, basso, flauto, tastiere), Reddy Bobbio (tastiere); Giulio del santo (tastiere); Mario Lamberti (effetti sonori); Giorgio Laneve (chitarra); Walter Scebran... (continuer)
C'era una volta... ragazzi, che volta!
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/2/2016 - 06:00
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Le formiche

Le formiche
[1976]
Testo: Giorgio Laneve
Musica: Pearsall
Arrangiamenti e direzione: Giovanni Bobbio
Interpreti: Giorgio Laneve e coro Le Mele Verdi di Mitzi Amoroso
Anno di incisione: 1976
Pubblicazione: 33 giri e MC, Divergo, 1976




Accenti è il secondo LP delle Mele Verdi, inciso con Giorgio Laneve; pubblicato su 33 giri dalla Divergo, e su musicasseta (attualmente introvabile). La registrazione è avvenuta al Central Studio e allo Studio Trevisani di Milano ed è terminata l’11 novembre 1976. All'interno della copertina del 33 giri sono pubblicati i testi delle canzoni. Nel 1977 è uscito anche un singolo (45 giri) contenente due canzoni tratte dall'LP: Accenti e La girandola. Musicisti: Giovanni Bobbio (chitarra, basso, flauto, tastiere), Reddy Bobbio (tastiere); Giulio del santo (tastiere); Mario Lamberti (effetti sonori); Giorgio Laneve (chitarra); Walter Scebran (batteria); Riccardo... (continuer)
Per un po’ di terra
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/2/2016 - 05:15
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Forgive Them Father

Forgive Them Father
(1998)

feat. Shelly Thunder
dall'album "The Miseducation of Lauryn Hill", il primo e sinora unico album solista della cantante dei Fugees
ispirata a "Concrete Jungle" di Bob Marley

Una canzone zeppa di citazioni bibliche, sul perdonare i traditori pronti a calpestarti per raggiungere i loro sporchi fini, con riferimenti diretti alle battaglie per i diritti civili e contro l'Apartheid in Sudafrica.
Forgive us our trespasses as we forgive those that trespass against us
(continuer)
7/2/2016 - 19:58
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Đorđe Balašević: Život je more

Đorđe Balašević: Život je more
(1978)
Parole e musica di Đorđe Balašević / Ђорђе Балашевић
Pubblicata nel 1978 come singolo (Oprosti Mi, Katrin / Život Je More) poi nell'album “Odlazi cirkus” (1980) a nome della band Rani Mraz in cui Balašević duettava con la cantante Bilja Krstić

Život je more (La vita è un mare) è una delle più famose canzoni del grande cantautore serbo Đorđe Balašević.

In un'interpretazione dal vivo Balašević introduce ironicamente la canzone dicendo "Io canto più che altro canzoni noiose, d'amore e patetiche" ("Ja pevam uglavnom dosadne, ljubavne i patetične pesme") e questa si potrebbe tranquillamente classificare tra quelle d'amore.

Ma non ci sono solo le pene d'amore in questa canzone. Il mare aperto, nero, pericoloso è il simbolo delle difficoltà che la vita inevitabilmente mette sulla nostra strada. Come scriveva Kavafis: “i Lestrigoni e i Ciclopi, l'infuriato Poseidone non temere...”.... (continuer)
Život je more, pučina crna,
(continuer)
envoyé par Monia & Lorenzo 6/2/2016 - 23:40

Revolte sur les terres occupées

Revolte sur les terres occupées
Album: En Attendant Demain (1990)
Folie meurtrière et guerre sanguinaire
(continuer)
6/2/2016 - 23:12
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Rukelie

Rukelie
[2006]
Parole e musica dei Ratatouille, band tedesca da Bochum dedita ad uno stile che è una mescolanza di Ska, Dub, Rocksteady, Polka e Swing
Nel loro disco intitolato “Techno”



Stamattina, mentre sbocconcellavo una pasta di meliga per colazione, ascoltavo senza attenzione la radio. Su Radio2 era in onda la trasmissione “Miracolo italiano” e i due conduttori - Fabio Canino e LaLaura (Laura Piazzi) - avevano invitato Mauro Garofalo, scrittore, giornalista e fotoreporter, a parlare del suo ultimo libro, pubblicato da Frassinelli, che s’intitola “Alla fine di ogni cosa”, un romanzo biografico che racconta la storia di un boxeur tedesco, Johann Trollmann, soprannominato “Rukeli”, una parola in romanes che sull’“Angloromani Dictionary” vedo che ha che fare con la radice di “ruk”, albero, ma anche di “rukkelo”, ragazzo. Comunque, potrà dire meglio Riccardo al proposito... Il sottotitolo del... (continuer)
This is a song, not like the others you know from this band
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/2/2016 - 14:07
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Le transporté (La chanson de Jean Fagot)

Le transporté (La chanson de Jean Fagot)
[1912 ?]
(Écrite peut-être par le bagnard Miet)
(Scritta forse da Miet, condannato al bagno penale)
Riportata in “Comment j'ai subi quinze de bagne”, edito nel 1924
(Libro di memorie di Antoine ‎Mesclon, un sopravvissuto ai “bagni”.)‎
Interprétation / Interpreti
Patric Denain et Daniel Dénecheau
Presente pure nel disco di Jacques Marchais “On a chanté les voyous”, 1968‎

"Nous ne connaissons pas l'auteur de cette chanson écrite vers 1912. Certains ont pu l'attribuer au bagnard Miet. Elle est publiée en 1924 par les soins d'Antoine Mesclon mais ne semble pas avoir connu un certain succès. Les bagnards préfèrent de toute évidence entonner le Chant de l'Orapu‎. Les éditions L'Insomniaque l'incluent une première fois, en 2000, dans le cd accompagnant le livre Au pied du mur, anthologie de textes sur la prison, puis, en 2004 dans le cd de la réédition des Ecrits de Jacob. Elle est donc... (continuer)
C'est Jean Fagot qu'on me surnomme,
(continuer)
envoyé par Avv. Jeanne Auban Colvieil, Arles (France) 5/2/2016 - 23:27

À la P'tite

À la P'tite
Écrite et chantée par Patrick Denain et Daniel Dénecheau
Scritta e cantata da Patrick Denain e Daniel Dénecheau

Buonasera a tutti voi! Eccomi di nuovo qua con una canzone che, forse, non vi potreste procurare molto facilmente e che ho preparato un po' dato che non la si trova neppure in rete e ho dovuto ricopiarla di sana pianta dal volume di canti di una corale che ho a casa. Gli autori, Patrick Denain e Daniel Dénecheau, sono due cantanti popolari e fisarmonicisti del Nord (Denain si chiama anche una città del dip. del Nord), hanno tutti e due due un bel paio di baffoni e può darsi che scrivano anche delle belle canzoni, però non le conosco a parte questa e un'altra, che sto pure preparando.

Questa qua parla del vecchio carcere minorile di Parigi, che si chiamava le “Prisons de la Roquette” perché, appunto, si trovava nella rue de la Roquette nell' 11° Arrondissement, vicino al cimitero... (continuer)
Ceux qui ding' qu'ont pas dix-huit ans,
(continuer)
envoyé par Avv. Jeanne Auban Colvieil, Arles (France) 5/2/2016 - 20:35
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No al TPP

No al TPP
(2013)

La guerra per la supremazia economica è una vera e propria guerra che farà numerose vittime, un episodio della guerra dei centomila anni.

In particolare pochi giorni fa ad Auckland è stato firmato il famigerato TPP (Trans-Pacific Partnership), un accordo internazionale i cui termini sono stati negoziati a porte chiuse tra dodici paesi che si affacciano sul Pacifico: USA, Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam. Presentato come un semplice trattato di libero scambio con il fine di favorire i commerci sul Pacifico, in realtà il TPP limiterà la libertà dei paesi aderenti di legiferare per proteggere i consumatori, gli utenti di internet, i lavoratori e l'ambiente. Un analogo accordo, il TTIP minaccia invece l'Europa.

Per questo la cantante cilena Ana Tijoux ha scritto questa canzone dedicata alla lotta contro questo accordo... (continuer)
A puertas cerradas se decide nuestro porvenir
(continuer)
5/2/2016 - 19:40
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An' He Never Said a Mumberlin’ Word

anonyme
An' He Never Said a Mumberlin’ Word
Uno spiritual afroamericano noto anche con i titoli “And He Never Said a Mumblin' Word”, "They Hung Him on a Cross", “Mumblin' Word”, "Crucifixion" ed "Easter".
La varietà dei titoli è direttamente proporzionale alle differenti versioni esistenti.
Io ho scelto – sulla base delle informazioni fornite su Bluegrass Messengers – quella risalente agli anni 20 e attribuita ai Fisk Jubilee Singers, il famoso gruppo vocale nero di fine 800.

Negli anni 30 e 40 furono i Lomax a raccogliere varie esecuzioni del brano in giro per i penitenziari e le prison farms di Mississippi e Louisiana. Ed è in una di queste che i mitici etnomusicologi nel 1933 scoprirono un bluesman straordinario, tal Huddie William Ledbetter, detto “Leadbelly”, che in seguito, negli anni 40, incise più volte “Ed Egli non emise mai un lamento”.

La versione di Leadbelly era una delle canzoni preferite da Kurt Cobain dei Nirvana,... (continuer)
Wasn’t it a pity an’ a shame!
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/2/2016 - 14:15
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Landlord

Landlord
[194?]
Parole e musica di Eugene Raskin (1909-2004), musicista, cantautore, architetto e docente alla Columbia University.
Una canzone scritta negli anni della guerra, incisa da Josh White nel 1945 su acetato ma mai pubblicata su disco.
Ripresa nel 1998 dalla Smithsonian Folkways Recordings per la realizzazione di una raccolta dedicata a Josh White e intitolata Free and Equal Blues
Testo trovato sul blog francese Folk & Politique

Una canzone contro i locatori squali che Raskin compose probabilmente su commissione per un sindacato di inquilini di New York…
Paint peelin’ off my walls,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/2/2016 - 11:15
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Oh Shenandoah

anonyme
Oh Shenandoah
Lyrics from prior to 1860, as given in Sea Songs and Shanties, collected by W.B. Whall, Master Mariner (1910)

Testo ripreso da Terre Celtiche a cura della bravissima Cattia Salto, e da wikipedia

“Oh Shenandoah” è una canzone folk americana dalle origini incerte, ma si ritiene faccia parte dei canti dei viaggiatori canadesi e americani che attraversavano il fiume Missouri con le canoe per cacciare o commerciare con i nativi americani. Siamo nell’epoca dei trappers e dei commercianti di pellicce, i primi bianchi che si avventuravano nei territori sconosciuti e selvaggi dell’Ovest, ricchi di foreste e di praterie sconfinate.

Le versioni più “vecchie” raccontano un po’ tutta la storia o meglio la storiella con l’uomo bianco buono (un onesto commerciante di pelli, francese si presume) che si innamora della bella nativa americana, ma si arrende di fronte al rifiuto del padre; ecco che arriva... (continuer)
The Missouri(1), she’s a might river
(continuer)
envoyé par dq82 5/2/2016 - 09:22

Kimiad daou zoudard yaouank

anonyme
Kimiad daou zoudard yaouank
Canto popolare
Kanaouenn hengounel / Chant populaire
Auprès de Perrine Ollivier, de Trégunc
Publié dans "Chants populaires bretons du Pays de Cornouailles" en 1905
Recueil de 25 chansons avec partitions et notes de H. Guillerm, publié à Rennes chez Francis Simon en 1905
Raccolto dalla voce di Perrine Ollivier, di Trégunc
Pubblicato in "Canti popolari bretoni di Cornovaglia", 1905
Raccolta di 25 canzoni con spartiti e note di H. Guillerm,
pubblicata a Rennes presso Francis Simon nel 1905

H. Guillerm, il raccoglitore dei “25 canti bretoni” pubblicati a Rennes nel 1905, scrisse: “La persona che ha cantato questa canzone [la sig.ra Perrine Ollivier di Trègunc] non sa né leggere e né scrivere. Inoltre, non capisce nemmeno una parola di francese. Per questo motivo, il linguaggio di questo canto popolare è assai originale.” Seguono considerazioni linguistiche sui dialetti bretoni che, qui,... (continuer)
1. Selaouet hag e klefet kano ur son nevez savet
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 5/2/2016 - 00:01
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Un enfant

Un enfant
(Michel Fugain - Claude Lemesle / Michel Fugain)
Nel mini-album "Bon An Mal An, L'été" (2011)
Un enfant
(continuer)
4/2/2016 - 23:58
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Revolution

Revolution
(2015)

Canta tra i peshmerga per incitarli a combattere contro lo Stato Islamico (Is). E' la pop star curda Helly Luv, che ha diffuso un nuovo video del suo ultimo brano, 'Revolution', dove canta armata di fucile dall'alto del suo tacco 12 dorato. Il filmato, dedicato ''alle vittime della violenza e del terrorismo'', si apre con il dolore della perdita, con lo stravolgimento della vita quotidiana dovuto alla guerra, all'avanzata dei jihadisti nel nord dell'Iraq. Ci sono bambini che piangono, spaventati e disperati, e madri che tentano invano di riportare in vita i figli. In campo, tra i peshmerga e con il volto coperto da una keffiyeh, appare la stessa Helly Luv. ''Alzatevi in piedi, noi siamo uniti, insieme possiamo sopravvivere'', canta la pop star curda. ''E' una rivoluzione. Andiamo avanti a lottare. Non bisogna aver paura nel mondo. Uniamoci per far sapere loro che noi siamo qui'',... (continuer)
United,united we're marching there
(continuer)
4/2/2016 - 23:48
Parcours: Du Kurdistan
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Ciutat Morta

Ciutat Morta
Cançó inclosa a l'àbum de KOP "Radikal"
Propaganda pel Fet! (2016)

Videoclip rodat a Can Vies, escenari de l'última batalla guanyada a Barcelona contra la brutalitat policial i judicial. Gràcies a tots els companys i les companyes que desinteressadament heu participat per aixecar la veu contra aquesta "Ciutat Morta", sense vosaltres hagués estat impossible! AQUÍ NOMÉS, NOMÉS CALLEN ELS MORTS!!!

Vídeoclip filmado en Can Vies, escenario de la última batalla ganada en Barcelona contra la brutalidad policial y judicial. Gracias a todxs lxs que desinteresadamente habéis participado para levantar la voz contra esta "Ciudad Muerta", sin vosotros hubiera sido imposible! AQUÍ SÓLO CALLAN LOS MUERTOS!!!

Si veda Ciutat Morta
Una llibertat vigilada entre reixes, una injustícia sense justícia.
(continuer)
4/2/2016 - 21:41
Video!

Standing on the Outside of Your Shelter

Standing on the Outside of Your Shelter
[1962]
Parole e musica di Sheldon Allan "Shel" Silverstein (1930-1999), poeta, cantautore, fumettista e autore di libri per bambini.
Nel suo album intitolato “Inside Folk Songs”

La Guerra Fredda e le sue insidiose insidie raccontate con un umorismo molto yiddish...
I'm standing on the outside of your shelter, lookin' in
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/2/2016 - 21:12

Ode à Jésus : Personne ne connaît ma joie

Ode à Jésus : Personne ne connaît ma joie
Ode à Jésus : Personne ne connaît ma joie

Ode à Jésus : Personne ne connaît ma joie – Marco Valdo M.I. – 2016

Mon ami Lucien l’âne, je suis très content de te dédier cette petite chanson joyeuse, athée et impertinente. « Inspirée » par Jésus lui-même, elle est une ode au bonheur de vivre – même mal. Il existe d’ailleurs d’autres chansons qui se réfèrent à Jésus comme porte bonheur ; par exemple : la Jésus Java et le Jésus Tango.

Une ode à la joie, Marco Valdo M.I. mon ami, voilà une bien grande chose pour une chanson frivole, car elle m’a tout l’air d’être une parodie cette chanson-là. Une ode à la joie, rien moins que ça, comment y as-tu pensé ? Que peut-elle bien signifier ?

Laisse-moi te dire, et c’est important, Lucien l’âne mon ami, même si tu l’as compris – qu’il s’agit d’une chanson de paix, c’est-à-dire – selon toute évidence – d’une chanson contre la guerre. Mais il y a beaucoup... (continuer)
Personne ne sait ce trouble en moi !
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 4/2/2016 - 16:33
Parcours: Chats divers
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Images

Images
[1964-65]
Una canzone cantata “a cappella” da Nina Simone in una session dal vivo sui versi della poesia “No Images” scritta nel 1926 da William Waring Cuney (1906-1976), poeta esponente dell’“Harlem Renaissance”.
Presente in molti dischi della Simone, a cominciare da “Let It All Out” del 1966


She does not know
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/2/2016 - 11:03
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Jim Crow Train

Jim Crow Train
[1941]
Parole e musica di Josh White, in collaborazione con William Waring Cuney (1906-1976), poeta esponente dell’“Harlem Renaissance”.
Nel disco “Southern Exposure. An Album Of Jim Crow Blues sung by Joshua White”.
Testo trovato sul blog Pancocojams, come trascritto all’ascolto da Azizi Powell.

Il blues non esisterebbe senza “Jim Crow”. ‎
Con questo nome viene indicato il sistema istituzionale legislativamente fondato sul presupposto ‎della disuguaglianza e segregazione razziale che fu in vigore negli States dal 1876 (ma di fatto dalla ‎loro costituzione) al 1965 e che ha reso la vita un inferno per gli afro-americani specialmente negli ‎Stati del sud. Il nomignolo "Jim Crow" è da far risalire a "Jump Jim Crow", canzonetta popolare del ‎‎1828 di tal Thomas Dartmouth (T.D.) "Daddy" Rice, un cabarettista bianco che la interpretava ‎truccato da afroamericano.‎

Il “Jim Crow Train” di... (continuer)
Can't you hear that train whistle blow?
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/2/2016 - 10:40
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Southern Exposure

Southern Exposure
[1941]
Parole di Josh White, in collaborazione con William Waring Cuney (1906-1976), poeta esponente dell’“Harlem Renaissance”.
La musica rimanda a quella della tradizionale “Careless Love”
La canzone che dà il titolo al disco sottotitolato “An Album Of Jim Crow Blues sung by Joshua White”.
Testo trovato sul blog Pancocojams, come trascritto all’ascolto da Azizi Powell e Clyde Pickens.
Well, I work all the week in the blazing sun
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/2/2016 - 10:22
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Nobody Knows the Trouble I've Seen

anonyme
Nobody Knows the Trouble I've Seen
Spiritual afroamericano risalente a molto prima della guerra civile e dell’abolizione della schiavitù ma i cui versi furono pubblicati per la prima volta soltanto nel 1867, nella raccolta intitolata “Slave Songs of the United States” composta da 136 canti e curata dagli abolizionisti William Francis Allen, Lucy McKim Garrison e Charles Pickard Ware (tutti del nord, tutti bianchi…)

La prima incisione è del 1925 ad opera della contralto nera Marian Anderson (1897-1993), voce oggi purtroppo abbastanza dimenticata ma che è stata una delle cantanti più intense del XX secolo.

Notevoli pure le interpretazioni successive di Paul Robeson, Louis Armstrong, Sam Cooke, Lena Horne e Josh White
Molti compositori classici afroamericani – come Samuel Coleridge-Taylor, Henry Thacker Burleigh e James Rosamond Johnson - si sono cimentati nell’arrangiamento musicale del brano.

I Fisk Jubilee Singers – famoso... (continuer)
Nobody knows the trouble I've seen
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/2/2016 - 09:09
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Radio Maria

Radio Maria
[1992]
Testo e musica: Francesco Baccini
Lyrics and music: Francesco Baccini
Paroles et musique: Francesco Baccini
Album: Nomi e cognomi

Poiché, giusto oggi, il direttore di Radio Maria ha espresso l'assai cristiano augurio di voler fare il funerale alla Cirinnà (non specificando se alla Legge o alla signora Cirinnà in persona, forse a tutte e due), vorremmo dedicare sentitamente questa canzoncina di qualche anno fa, più di una ventina, dove si parla proprio di Radio Maria. Radio Maria, come pure specificò Baccini nel suo storico album "Nomi e cognomi", da cui è tratta, trasmette da Erba (Como), cittadina poi divenuta famosa per la strage di Olindo e Rosa. Col tempo è diventata una importante holding internazionale, nonché la radio preferita dai camionisti in transito da Roma Sud a Caianello. In Polonia ha una specie di filiale autonoma, "Radio Maryja" (i polacchi, come ci potrà confermare... (continuer)
Radio Maria, aiutaci
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 3/2/2016 - 21:39
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Soldat de plomb ou d'argent

Soldat de plomb ou d'argent
2006 : Le Combat est au jardin
Ils t'ont attrapé
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envoyé par dq82 3/2/2016 - 15:33
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Deeply Ordered Chaos

Deeply Ordered Chaos
(2015)
Album: "Hidden City"

Uno dei brani, Deeply Ordered Chaos, parla di terrorismo e dei fatti di Charlie Hebdo. È così?

"Quando ho scritto quella canzone stavo guardando quello che stava accadendo nel gennaio dello scorso anno. Fui scioccato da così tanta violenza. Quando stavo in Inghilterra ho vissuto il periodo del terrorismo dell'Ira, delle bombe nell'Irlanda del Nord e a Belfast. Ero a Los Angeles quando nel 1993 la città andò letteralmente in fiamme. Ero di nuovo a Londra nel luglio del 1995 quando scoppiarono le bombe nella metropolitana. Nulla di paragonabile a quanto accaduto a gennaio e poi a novembre al Bataclan, sempre a Parigi e sempre per mano dei fondamentalisti dell'Isis. C'erano persone che imploravano questi assassini, ma loro implacabili e spietati le hanno trucidate. Questo per me è stato un vero choc, ma lo fu anche per come i media, non esclusi i social, riportavano... (continuer)
I'm a European
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3/2/2016 - 12:33
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Ol’ Man River

Ol’ Man River
[1927]
Parole di Oscar Hammerstein II (1895-1960), librettista, produttore e direttore teatrale.
Musica di Jerome Kern (1885-1945), uno dei più grandi compositori americani della prima metà del 900.

Scritta per il musical “Show Boat” – tratto dall’omonimo romanzo di Edna Feder, melodramma a sfondo razziale - interpretata dall’orchestra di Paul Whiteman (grandissimo bandleader, detto “The King of Jazz”, 1890-1967) con il mitico Bix Beiderbecke (1903-1931) alla cornetta, fu cantata inizialmente da Bing Crosby, Jules Bledsoe e Irving Kaufman, ma l’interpretazione più famosa, per cui il brano è passato alla storia, è senz’altro quella resa da Paul Robeson nella riduzione cinematografica dello spettacolo “Show Boat”, datata 1936.
Il grande basso nero, e comunista, fu all’inizio fedele al testo originale ma poi, a partire dal 1938, inserì alcune sue modifiche ai versi.

In seguito la canzone... (continuer)
Dere's an ol' man called de Mississippi
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envoyé par Bernart Bartleby 3/2/2016 - 12:07
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Renegade

Renegade
[1991]
Testo e musica di Warren Zevon
Dall'album "Mr. Bad Example"
Da http://www.metrolyrics.com/renegade-ly...
Some prayers never reach the sky
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envoyé par Krzysiek Wrona 2/2/2016 - 19:14
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Lawyers, Guns and Money

Lawyers, Guns and Money
[1978]
Testo e musica di Warren Zevon
Dall'album "Excitable Boy"
Da http://www.metrolyrics.com/lawyers-gun...
I went home with the waitress, the way I always do
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envoyé par Krzysiek Wrona 2/2/2016 - 18:29

Au bord du canal

Au bord du canal
Au bord du canal

Chanson française – Au bord du canal – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 25

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXXIV)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas ici.

Nous... (continuer)
Un noir démon avait suborné Katheline
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envoyé par Marco Valdo M.I. 2/2/2016 - 15:41

Onze luis heeft neten gekregen

Onze luis heeft neten gekregen
[1944/1945]
Versi di Gisela Wieberdink-Söhnlein ed Henriette “Hetty” Vôute, militanti delle resistenza olandese con i nomi di battaglia di “Piglet” e “Pooh”, personaggi di “Winnie the Pooh” di Alan Alexander Milne.
Su di una qualche melodia popolare

Testo trovato su Volksliederarchiv
Nella raccolta in 3 CD “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”

Un’“allegra” filastrocca dedicata ad uno dei disagi quotidiani dei prigionieri nei campi: i pidocchi.
Onze luis heeft neten gekregen
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envoyé par Bernart Bartleby 2/2/2016 - 13:23

Moravo, Moravo

Moravo, Moravo
Parole e musica di Ludmila Peškařová (1890-1987), donna di nazionalità ceca che fu prigioniera a Ravensbrück.
Trovo il brano nel primo CD della raccolta “KZ-Musik”, enciclopedia della musica concentrazionaria curata dal compositore e pianista pugliese Francesco Lotoro.
L’interpretazione è di Rosa Sorice, voce, e dello stesso Lotoro, pianoforte.

Ludmila Kadlecova nacque a Sobotovice, vicino a Brno, nel 1890. Fece studi musicali e divenne insegnante di musica. Nel 1912 sposò Jan Peškař, un insegnante, da cui ebbe un figlio. La famiglia viveva a Rajhrad, sempre nel sud della Moravia. Nel 1939, dopo l’invasione nazista della Cecoslovacchia e la creazione del Protettorato di Boemia e Moravia, il marito di Ludmila si unì alla resistenza. Nel giugno del 1942 Jan Peškař fu arrestato nel corso dei rastrellamenti che seguirono l’assassinio del gerarca Reinhard Heydrich, avvenuto a Praga ad opera... (continuer)
Moravo, Moravo, Moravěnko drahá,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/2/2016 - 11:10




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