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Singt ein Vogel am See

Singt ein Vogel am See
Parole e musica di Eva Rutkowski Lippold (1909-1994), poetessa e scrittrice, militante comunista, attivista ‎del Soccorso Rosso tedesco e componente della resistenza antinazista a Berlino.
Una delle canzoni scritte dalla Lippold durante i lunghi anni di detenzione nelle carceri naziste di Jauer (Jawor, in Polonia) e Waldheim (Sassonia).
Testo trovato sul sito Mes musiques régénérées – Jewish Music curato da Claude Torres, come ripreso dal Volks Lieder Archive
Nella raccolta che ha come titolo un’altra composizione della Lippold, “O bittre Zeit - Lagerlieder 1933-1945”

Trovo il brano anche nel settimo CD della raccolta “KZ-Musik”, enciclopedia della musica concentrazionaria curata dal compositore e pianista pugliese Francesco Lotoro.

Eva Rutkowski in Lippold (1909-1994) era di origini proletarie: 12 fratelli, madre lavandaia, padre sconosciuto. Lei divenne stenografa e dattilografa, e... (continuer)
Singt ein Vogel am See
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/2/2016 - 09:37
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Frañsez Laorañs

Frañsez Laorañs
Canzone Popolare
Son Poblel
Chanson Populaire
Arrangiamento / Aranjemañt / Arrangement:
Gweltaz Ar Fur / M. Hanly
Interprete / Jubennour / Interprète:
Gweltaz Ar Fur, "Bonedoù Ruz", 1975.

Questa è la storia del soldato semplice Frañsez Laorañs, che naturalmente non si poteva chiamare così, col suo nome e cognome. Si doveva chiamare com'era stato registrato all'anagrafe del suo paese: François-Marie Laurent. Era nato il 30 gennaio 1885 a Mellionnec (Melioneg), piccolo comune del dipartimento bretone delle Côtes d'Armor (allora Côtes du Nord), faceva il contadino, era sposato e aveva due figli.

Il 1° agosto 1914, per decreto del Presidente della Repubblica Francese, Raymond Poincaré, viene ordinata la mobilitazione generale delle armate di terra e di mare: inizia la “Grande Guerra”. Il 3 agosto la Germania dichiara guerra alla Francia; il 5 agosto il soldato François-Marie Laurent,... (continuer)
E-men ‘mañ aet Frañsez Laorañs,
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 2/2/2016 - 02:18
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Ein alter Mann geht vorüber

Ein alter Mann geht vorüber
Ein alter Mann geht vorüber

Erich Kästner – 1933
Ich war einmal ein Kind. Genau wie ihr.
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 1/2/2016 - 22:33
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Son ar Bonedoù Ruz

Son ar Bonedoù Ruz
[1973]
Pozhioù: Gweltaz Ar Fur
Sonerezh: Iwerzhon hengounel
Testo: Gweltaz Ar Fur
Musica: Tradizionale irlandese
Paroles: Gweltaz Ar Fur
Musique: Traditionnelle irlandaise
Album: Bonedoù Ruz

Con Gweltaz Ar Fur, o Gildas Le Fur in versione francese, abbiamo già avuto a che fare con la canzone scritta da suo padre, Er soudarded zo gùisket é ru. Un autore tanto fondamentale quanto poco noto della rinascenza musicale bretone, la cui parabola si è intrecciata indissolubilmente con quella di Glenmor e di Gilles Servat. Dal suo album "Bonedoù Ruz" del 1975, una canzone dedicata ad un episodio-chiave delle lotte in Bretagna, la rivolta dei Berretti Rossi del 1675; ma per tutto ciò che riguarda tale fatto, si rimanda a Hañvezh ar bonedoù ruz dei Tri Yann, pagina nella quale la Rivolta è raccontata fin nei minimi dettagli. [R.Gw.]
Er bloaz mil c'hwec'h kant pemzek ha tri-ugent
(continuer)
envoyé par Richard Gwenndour 1/2/2016 - 21:53
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Cinq minutes avant diane

Cinq minutes avant diane
A droite, à gauche et en bas,
(continuer)
1/2/2016 - 21:13
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Recrue Baba-cool blues

Recrue Baba-cool blues
Ce matin, j’ai été réveillé,
(continuer)
1/2/2016 - 21:06
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Alarm char

Alarm char
Album: Permafrost
Nous sommes 32 entassés sur un camion.
(continuer)
1/2/2016 - 21:01
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Apte au service

Apte au service
Album: Permafrost

Una divertente scenetta sulla selezione per il glorioso esercito svizzero.

dal sito dedicato alla band punk di Losanna
Ils mont invité
(continuer)
1/2/2016 - 20:57

Des Morgens um halb fünfe

anonyme
Des Morgens um halb fünfe
[1934-35]
Versi di anonimo trascritti su di un libretto da un prigioniero del campo di concentramento di Esterwegen (Bassa Sassonia), tal Hugo Gefroi.
Sulla melodia de “Wir sind die Musketiere vom 10. Regiment”, canzone risalente alla Grande Guerra.
Trovata su Volksliederarchiv (con la speranza che il testo sia corretto…)
Testo contenuto in “Des Lagers Stimme. Musik im KZ. Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933 bis 1936.”, a cura di Guido Fackler, Edizioni Temmen, Brema, 2000.

Al proposito, si veda anche Esterwegenlied
Des Morgens um halb fünfe
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/2/2016 - 16:53
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Questa è la mia città

Questa è la mia città
[2012]
Parole di Pietro Di Dionisio
Musica di Pietro Di Dionisio e I Mostri
Nell’album “La gente muore di fame”

Ha già tre anni l’esordio de I Mostri ma mi pare che il brano di apertura del disco descriva bene la Città Eterna. E poi qualcuno insiste ancora nel dire che “Mafia Capitale” è stato un fulmine a ciel sereno… Da ringraziare fascisti e sfascisti, a cominciare da quelli – come cantano i Mostri – che riposano nelle Chiese (il riferimento è ad Enrico De Pedis, detto “Renatino”, boss della banda della Magliana, sepolto nella basilica si Sant’Apollinare come “benefattore”), passando dai terroristi neofascisti come Fioravanti e Mambro, per finire agli Alemanno, ai Carminati, ai Mokbel e alle “pompe magne” dei Casamonica…
infrastrutture di cemento
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 1/2/2016 - 14:02
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My Shit's Fucked Up

My Shit's Fucked Up
[2000]
Testo e musica di Warren Zevon
Dall'album "Life'll Kill Ya"
Da metrolyrics (che sono, liriche al metro?!? /Rbw/)
Well, I went to the doctor
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 1/2/2016 - 00:33
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The Envoy

The Envoy
[1982]
Testo e musica di Warren Zevon
Dall'album eponimo "The Envoy"
Da www.metrolyrics.com
Nuclear arms in the Middle East
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 1/2/2016 - 00:15
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Si hei dr Wilhälm Täll ufgfüert

Si hei dr Wilhälm Täll ufgfüert
[1966]
Testo e musica: Mani Matter
Worte und Musik: Mani Matter
Lyrics and Music: Mani Matter
Paroles et Musique: Mani Matter
Album: I han en Uhr erfunde ("Ho trovato un orologio")

All'osteria „Il Leone“ di Nottiswil, un immaginario paesino della Svizzera profonda, una sera va in scena il „Guglielmo Tell“ di Schiller, con modalità da sceneggiata napoletana: metà del paese recita, e l'altra metà è il pubblico, munito di enormi boccali di birra. Chiamare Mani Matter il „Brassens svizzero“ non è granché originale, dato che Mani Matter stesso, fin dai suoi primissimi inizi, aveva dichiarato a chiare lettere di ispirarsi in tutto e per tutto a Brassens. Certo è che, tra le canzoni di Mani Matter, questa è una delle più „brassensiane“ in assoluto, financo nella musica; come Brassens, si esibiva da solo con la sua chitarra e non è da escludere che anche i suoi baffoni neri non fossero, in... (continuer)
Si hei dr Wilhälm Täll ufgfüert im Löie z Nottiswil
(continuer)
envoyé par Gaspard de la Nuit 31/1/2016 - 23:54
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Wisława Szymborska: Kot w pustym mieszkaniu

Wisława Szymborska: Kot w pustym mieszkaniu
Umrzeć — tego nie robi się kotu.
(continuer)
envoyé par Gaspard de la Nuit 31/1/2016 - 03:24
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Red Flowers

Red Flowers
(1962?)
dall'album "Tear Down The Walls" (1964) con Vince Martin

“It’s an anti-war song by Fred Neil which was written after the US dropped atomic bombs on Hiroshima and Nagasaki. The red canna flowers were the first flowers to bloom in the charred rubble, they became a symbol of courage and hope to the survivors.”
(Alex Gallacher, “The Attic Story and Karen Dalton – Red Are The Flowers”, su Folk Radio UK (FRUK))

Fred Neil scrisse questa canzone ben prima del 1964, anno di pubblicazione dell’album “Tear Down The Walls”. Infatti il brano si trova già interpretato da Karen Dalton nel disco “Cotton Eyed Joe”, un’incisione domestica realizzata nel 1962 a Boulder, Colorado, e riproposta in versione rimasterizzata nel 2007.

(Bernart Bartleby)
Red were the flowers
(continuer)
30/1/2016 - 18:53
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Tear Down the Walls

Tear Down the Walls
(1964)

dall'album omonimo con Vince Martin.

Una bella canzone di libertà il cui slogan è stata poi ripresa dai Jefferson Airplane in We Can Be Together
Tear down the walls
(continuer)
30/1/2016 - 18:47

Song for the Luddites

Song for the Luddites
24 December 1816
Written by George Gordon Noel, 6th Baron of Byron
24 Dicembre 1816
Scritta da Georges Gordon Noel, VI Barone di Byron
in: Thomas Moore's Letters and Journals of Lord Byron
in: Lettere e Diari di Lord Byron di Thomas Moore
Musica : Può darsi che ci sia
Music: It may exist

Il "Canto dei Luddisti" di Lord Byron fu scritto il 24 dicembre 1816 e da lui spedito a Thomas Moore in una lettera, facente parte dell'epistolario che i due si scambiavano. Il Canto fu pubblicato soltanto nel 1830, quando Thomas Moore diede alle stampe il vasto epistolario assieme ai diari di Byron.

Alla fine del 1816, l' “anno senza estate” che fu detto anche “Eighteen Hundred an' Frozen to Death”, George Gordon Noel, VI barone di Byron, scrisse questo “Canto dei Luddisti”, intendendolo, fin dal titolo, proprio come un componimento che dovesse essere non soltanto cantato, ma cantato per una lotta.... (continuer)
As the Liberty lads o'er the sea
(continuer)
envoyé par Gaspard de la Nuit 30/1/2016 - 04:54
En mémoire de Paul Kantner: We Can Be Together, un puissant hymne générationnel contre le pouvoir belliciste et conservateur.
Lorenzo Masetti 30/1/2016 - 00:27
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Maggie Holland: Black Cat

Maggie Holland: Black Cat
[1983]
A cat-rewriting by Maggie Holland
of Jesse Winchester's Black Dog [1970]
Album: Still Pause

Una riscrittura felina di Maggie Holland
di Black Dog di Jesse Winchester [1970]
Album: Still Pause

Poiché la Gatta Nera è la tua cattiva coscienza, altresì detta il Diavolo, non sperare che ti faccia vivere in tranquillità. Se ne sta in giro per tutto il giorno, la Gatta Nera, ma poi arriva a tormentarti il sonno. Non sai da dove sia venuta, quella Gatta Nera che non crede al peccato e non dubita mai del tuo desiderio; ma lo sai benissimo, invece, da dove sia arrivata perché quella Gatta Nera sei tu. Tu nel tuo vagare, tu nella tua vita inquieta e senza pace, tu che hai affidato a quella bestia nera i tuoi desideri e la tua voglia di non fermarti, e magari anche le tue pulsioni più terribili. Se la chiami, non viene; non è nata per obbedirti. Per quanto tu la rifiuti, per quanto tu dica... (continuer)
Black cat up and sniffs her plate
(continuer)
envoyé par Gaspard de la Nuit 29/1/2016 - 23:09

We are forces of chaos and anarchy

Antiwar Songs Blog
We are forces of chaos and anarchy
We Can Be Together è una canzone incredibile – che inseriamo oggi in memoria di Paul Kantner – che apre lo storico album Volunteers, quello con la copertina che ritrae i membri del gruppo davanti alla bandiera statunitense vestiti (o parzialmente vestiti) in modo del tutto eccentrico. La copertina si riferisce ovviamente alla title track […]
Antiwar Songs Staff 2016-01-29 23:04:00
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We Can Be Together

We Can Be Together
[1969]
dall'album Volunteers
Parole e musica di Paul Kantner

Questa incredibile canzone - che inseriamo oggi in memoria del chitarrista dei JA - apre lo storico album Volunteers, quello con la copertina che ritrae i membri del gruppo davanti alla bandiera statunitense vestiti (o parzialmente vestiti) in modo del tutto eccentrico. La copertina si riferisce ovviamente alla title track (l'ultima in scaletta) in cui il gruppo afferma "we are volunteers of America.". We Can Be Together è simile musicalmente e tematicamente.

La musica introduttiva è quasi marziale, ritmata, con batteria chitarra e piano che scandiscono il tempo di una marcia La chitarra solista e distorta di Kaukonen entra improvvisamente, come in una chiamata all'azione, introducendo il carattere di inno generazionale. Poi la musica si fa più tranquilla, e le parole potrebbero quasi far pensare ad una canzone d'amore,... (continuer)
We can be together.
(continuer)
29/1/2016 - 22:29

Trois cents ans de torture

Trois cents ans de torture
Trois cents ans de torture

Chanson française – Trois cents ans de torture – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 24

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXIX)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent... (continuer)
À son ami le Christ, Lucifer demande alors :
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 29/1/2016 - 14:51
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Slint

Slint
2015
Il teatro degli orrori

Il titolo richiama il nome della band statunitense e il testo parla di un tema delicato, di un uomo in un manicomio, una questione a voi cara visto che sostenete la campagna per l’abolizione della costrizione meccanica. P: Slint è un pezzo molto complesso, soprattutto dal punto di vista narrativo. Il titolo sì, suggerisce il gruppo, che fa parte del nostro percorso culturale e artistico in modo cruciale, tutti noi amiamo Spiderland e, in Spiderland, amiamo in particolar modo quel capolavoro che è Washer, uno di quei pezzi indimenticabili che ti restano dentro al cuore, dalla cui bellezza è impossibile fuggire. Slint, però, nel vocabolario urbano inglese indica anche un sottilissimo raggio di luce. Detto questo, io ho cercato di immaginare un possibile, verosimile me stesso, imprigionato in un SPDC, ovvero in un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, cosa che... (continuer)
A volte non so perché
(continuer)
envoyé par dq82 28/1/2016 - 12:26

Imparare a non dimenticare

Antiwar Songs Blog
Imparare a non dimenticare
Primo on The Parapet è una canzone scritta da Peter Hammill per Primo Levi. Scritta nel 1992, alcuni anni dopo la sua morte, avvenuta a Torino l’11 aprile del 1987.  Primo Levi cadde nel vuoto, nella tromba delle scale del suo palazzo torinese. Ancora oggi non si sa con certezza se si sia trattato di […]
Antiwar Songs Staff 2016-01-27 21:24:00
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Marat ve vaně

Marat ve vaně
[1969]
Testo e musica di Karel Kryl
Dal suo secondo album "Rakovina"
Trovato qui http://basne.webzdarma.cz/kryl_marat_v...


Recitazione:
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 27/1/2016 - 21:15
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Píseň neznámého vojína

Píseň neznámého vojína
PIEŚŃ NIEZNANEGO ŻOŁNIERZA
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 27/1/2016 - 19:11

Charles et Claes

Charles et Claes
Charles et Claes

Chanson française – Charles et Claes – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 23

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXIX)

Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas ici.

Nous... (continuer)
En l’an cinquante-huit du siècle,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 27/1/2016 - 16:15
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Mio angelo di cenere

Mio angelo di cenere
Mio Angelo di cenere [2007]

Traduzione Anna Ruchat di una poesia di Mariella Mehr

Si veda Kein Meer lag uns zu Füßen per saperne di più su Mariella Mehr, e la sua opera. Al momento non è reperibile le verisone originale della poesia
Mio angelo di cenere.
(continuer)
envoyé par dq82 27/1/2016 - 10:27
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The Soldier's Dream

The Soldier's Dream
The Soldier’s Dream
© Tony Smith 2015
Oh once there was a desert war and it was a time of joy
(continuer)
envoyé par Tony Smith 27/1/2016 - 10:11
Parcours: Héros
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I han es Zündhölzli azündt

I han es Zündhölzli azündt
(27.1.16)
HO ACCESO UN FIAMMIFERO
(continuer)
27/1/2016 - 06:33
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Es hätt e Bur es Töchterli

anonyme
[1781]
Testo e melodie: Anonimo
Worte und Melodien: Anonym
Lyrics and Tunes: Anonymous
Paroles et mélodies: Anonyme
Fonti / Quellen / Sources:
a) Testo / Worte / Lyrics / Paroles:
J. R. Wyß : Texte zu der Sammlung von Schweizer Kühreihen und Volksliedern 4 Ausg. Bern 1826 m S. 61
b) Melodie / Melodien / Tunes / Mélodies:
Deutscher Liederhort, 1) 1781 2) 1812
Es hätt e Bur es Töchterli
(continuer)
envoyé par Gaspard de la Nuit 27/1/2016 - 05:49
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Danny Deever

Danny Deever
Caro Bernart, Peter Bellamy ha realizzato numerosi dischi musicando i testi di Kipling, talvolta utilizzando melodie della tradizione inglese, spesso a cappella e sempre comunque con risulatati di alto spessore artistico ed espressivo. Inutile aggiungere che il successo non gli sia venuto da questo tipo di canzoni e purtroppo lui se ne rammaricava perchè reputava i suoi dischi ben riusciti, purtroppo ciò contribuì non poco a portarlo al suicidio.
Flavio Poltronieri 26/1/2016 - 19:07
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Francesco Guccini: Canzone per un'amica (In morte di S.F.)

Francesco Guccini: Canzone per un'amica (In morte di S.F.)
"Ab opere F. Gucciniorum" (Gucciniorum ?!?!? O quanti Guccini ci sono?!?!?)

AMICAE CARMEN
(continuer)
26/1/2016 - 15:18
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Terra avvelenata

Terra avvelenata
2015

Un brano di denuncia, che dalla sincerità dell’indignazione e dalla forza del groove trae un’energia insolita.
Brano che ha partecipato a Musicultura Festival XXVI Edizione, nel 2015
Stammatin tengo paura
(continuer)
envoyé par dq82 26/1/2016 - 12:16
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Ricordati di Chico

Ricordati di Chico
….SI PARVA LICET...

Cari amici e compagni, invio questo testo, risalente ad una decina di anni fa, dove si paventava la definitiva trasformazione di un ambiente naturale raro e prezioso (Lumignano e dintorni, sui Colli Berici) in “parco giochi” per frustrati , figli -legittimi o meno- della società della merce e dello spettacolo. Purtroppo da allora la situazione si è ulteriormente degradata (v. la zona sopra Nanto) e con la nascita di associazioni come “Liberici” (che nel nome vorrebbero richiamarsi ad una malintesa “Libertà”, ma sono in realtà espressione di un liberismo consumista di marca capitalista e borghese) potrà soltanto peggiorare. Quanto all'obiezione: ma non ci sono problemi ambientali più “seri” in zona, ricordo che il sottoscritto si è occupato della Valdastico (Nord e Sud) già oltre 20 anni fa e così di tante altre vergogne ambientali di questo angolo del Nord-Est (dai materiali... (continuer)
Gianni Sartori 26/1/2016 - 07:53
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The Human Shields

The Human Shields
The human shields © Tony Smith
2016
Early in the century and early in the year
(continuer)
envoyé par Tony Smith 26/1/2016 - 04:27
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War to End All Wars

War to end all wars © Tony Smith 2014
In nineteen hundred and fourteen
(continuer)
envoyé par Tony Smith 25/1/2016 - 23:16
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Cacca nello spazio

Cacca nello spazio
Chanson italienne – Cacca nello spazio – CapaRezza – 2008
Album "Le dimensioni del mio caos"
CACA DANS L'ESPACE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 25/1/2016 - 22:54
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Dachau blues

Dachau blues
[1970]
Testo e musica di Karel Kryl
Dall'album "Maškary", stampato in 1000 copie in allora Germania Ovest dall'editore Caston. Le 300 copie sono arrivate in qualche modo in Cecoslovacchia, comunque.
Ripreso da YT.
Anche il dipinto sulla copertina è l'opera di Kryl.




Presente anche sull'album "Solidarita" uscito nel 2014, contenente la registrazione del concerto che ha avuto luogo a Haus der Begegnung a Monaco di Baviera il 21.gennaio 1982 ,durante il quale Karel Kryl ha cantato le sue canzoni in tre lingue: ceco, tedesco e polacco.
Když stíny k sobě v touze lnou,
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 25/1/2016 - 20:15
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Napalm Sticks To Kids

Napalm Sticks To Kids
Thanks a lot
Antoine 25/1/2016 - 19:38

Esterwegenlied

anonyme
Traduzione francese di Yves Kéler da Chants Protestants a partire dal testo in tedesco contenuto nel volume “Lieder aus den faschistischen Konzentrationslagern”, 1962, a cura della musicologa ebrea tedesca Inge Lammel (1924-2015) e di Günter Hofmeyer.
A ESTERWEGEN DANS LE CAMP
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/1/2016 - 15:57




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