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Treblinka

Treblinka
2008
Bracana

Paroles:JeanYvesAcquaviva
Musique: Jean-Claude Acquaviva

Su Treblinka si veda Treblinka
Di notte è pò di nebbia ne era u viaghju
(continuer)
envoyé par dq82 8/12/2016 - 16:31
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Liberata

Liberata
2008
Bracana

Dedicata a Pierre Griffi, detto "Denis"
Nato ad Algeri 13 maggio 1914, ucciso a Bastia dai fascisti italiani il 18 agosto 1943
Membro delle brigate internazionali durante la guerra di Spagna. Membro dell'operazione Pearl harbour. arrestato dall'OVRA verrà fucilato a Bastia.
Alba in le corte nielle
(continuer)
envoyé par dq82 8/12/2016 - 16:27
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Dopo la pioggia

Dopo la pioggia
1997
Fuori Dal controllo

Dopo la pioggia, contenuta nell’album “Fuori dal controllo” del 1997, contiene in sé la storia, non narrata ma evocata, di Maria Goretti. I riferimenti vanno cercati tra i versi: l’accenno alla “carnale violenza” ed alla “serpe che striscia / di Maria fra le cosce”, ma anche la contestualizzazione, la malaria, il ponte di nebbia sono un richiamo alle paludi pontine teatro del fatto di sangue.
Maria Goretti fu uccisa a 12 anni, pugnalata con un punteruolo da un vicino di casa che tentò di violentarla, nel luglio del 1902.
Il contesto in cui si svolge il fatto è quello delle Ferriere di Conca, in provincia di Latina, pianure malariche dove la famiglia Goretti si trasferisce dalla nativa Corinaldo, in provincia di Ancona.
In realtà l’omicidio di Maria è un fatto di cronaca non diverso dai molti che i registri dei tribunali dell’epoca riportano: Maria era una bambina... (continuer)
Nella notte che avanza
(continuer)
envoyé par dq82 8/12/2016 - 16:12
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Meditate

Meditate
2014
Requiem pour deux regards

Texte extrait de « Se questo è un uomo » di Primo Levi
Traduction en français : Martine Schruoffeneger
Musique : Jean-Claude Acquaviva
Meditate che questo è stato :
(continuer)
envoyé par dq82 8/12/2016 - 16:07
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Rigoberta

Rigoberta
1995
Un'ideale

Dedicata a Rigoberta Menchu premio nobel per la pace 1992
Nant'à e petre di l'Altiplano
(continuer)
envoyé par dq82 8/12/2016 - 15:57
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A nostra indiatura

A nostra indiatura
2013
Indiature
Per tutti quelli Corsi spatriati
(continuer)
envoyé par dq82 8/12/2016 - 15:50
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1769

1769
1996
Pueta

La Repubblica Corsa fu uno Stato sovrano istituito nel novembre 1755 in Corsica, quando Pasquale Paoli proclamò l'indipendenza dell'isola dalla Repubblica di Genova. Lo stesso Paoli stilò la Costituzione della Corsica, revocata dai francesi quando conquistarono l'isola nel 1769, che fu la prima costituzione al mondo scritta secondo i principi dell'Illuminismo, e comprendeva la prima implementazione del suffragio femminile. La repubblica creò una propria amministrazione, una propria magistratura e un proprio esercito.
Sunniatu mi so' di un ponte
(continuer)
envoyé par dq82 8/12/2016 - 15:39
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Senti figliolu

Senti figliolu
1979
Diana di l'alba

Una ninna nanna contro la guerra
Senti figliolu chi cantanu l'accelli
(continuer)
envoyé par dq82 8/12/2016 - 15:27

Río Verde

anonyme
Río Verde
[Origini: Attorno al 1491 ?]
[Origin: about 1491 ?]
[Orígenes: cerca de 1491 ?]
Romance popolare spagnolo
Spanish popular Romance
Romance popular Español
Fonte / Source / Fuente:
Historia de los Vandos, Cegries, Abencerrages, Cavalleros Moros de Granada, y las Civiles Guerras que huvo en ella, hasta que el Rey don Fernando el Quinto la ganó, Barcelona, 1757

1. La Guerra di Granada e la caduta del regno Nasride.

La Guerra di Granada (che ebbe tutte le caratteristiche di una guerra civile), durata dal 1482 al 1491, fu l'ultimo atto della Reconquista spagnola. Si svolse durante il regno dei “Re Cattolici”, Ferdinando II di Aragona e Isabella di Castiglia, all'interno dell'ultimo lembo di Spagna araba, Il Sultanato di Granada retto dalla dinastia dei Nasridi, e culminò con l'assedio della stessa Granada e la resa negoziata dell'ultimo Sultano, Abū ‘Abd Allāh Muhammad XII detto “Boabdil”... (continuer)
Primera versión / Prima versione / First Version
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/12/2016 - 12:19
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Disiu di tìa

Disiu di tìa
2003
Cantu

2016
Francesco Benozzo/Fabio Bonvicini/Fratelli Mancuso – Un requiem laico (Arci Reggio Emilia/Fondazione Ex Campo di Fossoli 2016)

L’estratto di una lettera (datata giugno 1944) tratta dal carteggio tra Giangio Banfi, rinchiuso a Fossoli, morto poi a Mathausen, e la moglie Julia Bertolotti.*
Oi mi liggiu ’na poesia
(continuer)
envoyé par Dq82 7/12/2016 - 10:24

6 dicembre 1990

6 dicembre 1990
Sulle note di 4 maggio 1944 - In memoria dei Gang.

Le canzoni a volte fanno dei grandi giri.
Marino Severini sulla pagina Fb Gang Communia citava questo vecchio post di Riccardo sulla tragedia di Casalecchio di Reno, che osservava l'assenza di una canzone a riguardo. Ora la canzone c'è, sulla falsariga e sulle note proprio di una canzone dei Gang



Per dodici ragazzi senza una canzone

Sarebbe inutile cercare, anche tra le quasi venticinquemila canzoni di questo sito, qualcosa che parli della strage dell’Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna. Nulla. Perché, in realtà, pare non sia successo nulla. Il sei dicembre millenovecentonovanta, a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, non è successo nulla. Alle ore dieci e trentasei di quel giorno, a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, non è successo assolutamente nulla. Un semplice guasto di un aviogetto... (continuer)
Alle dieci del 6 di Dicembre
(continuer)
envoyé par Tj Dj 7/12/2016 - 00:10
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Ain't This the Life

Ain't This the Life
[1979]
Uno dei primi brani composti dalla new wave band californiana degli Oingo Boingo.

Nella prima demo e poi nel primo EP del gruppo.

Il brano si trova anche nella colonna sonora del film musicale “Urgh! A Music War” (1982)

“Uno stile di vita da superattico / bistecche speciali e Martini Dry / La gente di sotto dice che non è giusto / Che vadano all’inferno! Non me ne importa nulla / Joie de vivre, mon amie / Non è questa la vita?!?”

Dal piccolo Lapo El Can al grande Donald "Bully" Trump, una sequela senza fine di riccastri affamatori dei popoli...
Livin' way up now in a penthouse high
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2016 - 13:31
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Back in Flesh

Back in Flesh
[1980]
Scritta dai Wall of Voodoo (Stan Ridgway, Marc Moreland, Bruce Moreland, Chas Gray e Joe Nanini), quelli dell’indimenticabile “Mexican Radio

Nell’album d’esordio (se si eccettua un precedente EP) della band californiana, intitolato “Dark Continent”, pubblicato nel 1981.

Il brano si trova anche nella colonna sonora del film musicale “Urgh! A Music War” (1982)
Someone smashed my alarm
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2016 - 12:58
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Ai caduti della Thyssenkrupp di Torino

Ai caduti della Thyssenkrupp di Torino
Canto sociale dedicato agli operai della società multinazionale tedesca bruciati vivi (per la mancanza del rispetto delle norme di sicurezza) in nome del profitto degli azionisti di una banda di avvoltoi assassini.
Tra il 5 e il 6 di dicembre a Torino,
(continuer)
envoyé par adriana 6/12/2016 - 10:02
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Odio

Odio
[1984-86]
“Topi Puzzolenti”, HC Punk band torinese, dai profondi anni 80.
Brano presente nel MiniLP intitolato “Vergognati”, pubblicato nel 1986.
Nel 2009 è stata pubblicata una compilation con la loro opera omnia, consistente in una sola demo e nel MLP citato, un pugno di canzoni brutte ma incazzate.
La produzione era della Chaos (l'etichetta dei Wretched) e della Blu Bus (l'etichetta dei Kina). Il mixaggio avvenne nel mitico studio chivassese di Beppe Crovella (1952-), compositore, tastierista e produttore discografico. Al mixer c’era anche Zazzo dei Negazione.
Testo trovato su Punk4Free
Laghi di sangue tutti intorno a me
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2016 - 09:12
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Uomo

Uomo
[1984-86]
“Topi Puzzolenti”, HC Punk band torinese, dai profondi anni 80.
Brano presente nel MiniLP intitolato “Vergognati”, pubblicato nel 1986.
Nel 2009 è stata pubblicata una compilation con la loro opera omnia, consistente in una sola demo e nel MLP citato, un pugno di canzoni brutte ma incazzate.
La produzione era della Chaos (l'etichetta dei Wretched) e della Blu Bus (l'etichetta dei Kina). Il mixaggio avvenne nel mitico studio chivassese di Beppe Crovella (1952-), compositore, tastierista e produttore discografico. Al mixer c’era anche Zazzo dei Negazione.
Testo trovato su Punk4Free
La guerra è finita
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2016 - 08:41
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Spara Prega Compra Uccidi

Spara Prega Compra Uccidi
[1984-86]
“Topi Puzzolenti”, HC Punk band torinese, dai profondi anni 80.
Brano che non venne inserito nell’originario MiniLP intitolato “Vergognati”, pubblicato nel 1986.
Nel 2009 è stato invece ripreso in una compilation con la loro opera omnia, consistente in una sola demo e nel MLP citato, un pugno di canzoni brutte ma incazzate.
La produzione era della Chaos (l'etichetta dei Wretched) e della Blu Bus (l'etichetta dei Kina). Il mixaggio avvenne nel mitico studio chivassese di Beppe Crovella (1952-), compositore, tastierista e produttore discografico. Al mix c’era anche Zazzo dei Negazione.
Testo trovato su Punk4Free
Oh dio, benedici le nostre armi
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 6/12/2016 - 08:22
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Serge Gainsbourg: Requiem pour un con

Serge Gainsbourg: Requiem pour un con
[1968]
Parole e musica di Serge Gainsbourg.
Un proto-rap la cui melodia pare fu ispirata a Gainsbourg dall'ascolto di un movimento dalla “Sinfonia del Nuovo Mondo” di Dvořák.
Nella colonna sonora del film poliziesco “Le Pacha” diretto nel 1968 da Georges Lautner, con Jean Gabin.

Spero che nessuno chieda oggi per quale motivo ho proposto questo brano e a chi lo dedico...
Se comunque a qualcuno pungesse vaghezza in tal senso, prego di fare riferimento ad una canzone già contenuta sulle CCG/AWS, un'antica ballata inglese ritenuta perduta ma recentemente riscoperta nel “Percy's Folio” e ricondotta senza ombra di dubbio a “The English and Scottish Popular Ballads”, la celebre raccolta ottocentesca curata da Francis James Child...
Parlo ovviamente di Matty Rentz (Child #306).

Ça c'est génial!
Écoute les orgues
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/12/2016 - 22:29
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Tra cielo e terra

Tra cielo e terra

Nel 2001 uscì per Mescal "900", un album apprezzato dalla critica e amato da un pubblico che fedelmente seguì la "Casa del Vento" attraverso una coinvolgente tournèe . "900" oltre a contenuti di spessore e suoni coloratissimi, aveva uno specialissimo ospite: "Cisco" Bellotti, cantante dei Modena City Ramblers. Il 15 Luglio 2002 Mescal e Social Forum presentano un importantissimo progetto con la band aretina. Dopo i fatti di Genova, e già sulla scia di brani intensi come A las barricadas, che trattavano questioni legati ai problemi della globalizzazione, il gruppo ha incentrato il proprio interesse artistico verso le riflessioni sociali e culturali che il movimento sta perseguendo. Con Vittorio Agnoletto e gli altri portavoce del Social Forum si è deciso di proporre anche qualcosa di musicalmente significativo per il movimento; ecco allora i due brani che la band di Arezzo aveva scritto subito... (continuer)
Perché continuate a farci sperare
(continuer)
envoyé par Dq82 5/12/2016 - 22:18
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Escape From Planet Earth

Escape From Planet Earth
[1982]
Traccia che dà il titolo al secondo ed ultimo album di questi “Gatti Randagi” californiani
Il brano viene con una certa ragione riconosciuto come uno dei più grandiosi pezzi punk-rock della storia

“La fuga dal pianeta Terra che tentano gli Alley Cats è purtroppo solo metaforica, come tutti noi anche loro sono costretti a rimanerci, ma su questa terribile condizione – una moderna presa di coscienza della alienazione industriale (uno dei temi portanti della new wave fra l’altro), gli Alley Cats ci costruiranno un sound unico e irripetibile.” (Genericamentegiuseppe, sul suo blog Una volta ho suonato il sassofono)
Bound together by doomsday chains
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/12/2016 - 12:27
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Levi Stubbs' Tears

Levi Stubbs' Tears
[1986]
Parole e musica di Billy Bragg
Il primo singolo estratto dall’album “Talking with the Taxman about Poetry”

Il titolo fa riferimento a Levi Stubbs (1936-2008), baritono del celebre gruppo vocale The Four Tops, gli interpreti di brani memorabili come "I Can't Help Myself (Sugar Pie Honey Bunch)", "Loving You Is Sweeter Than Ever" e "Reach Out I'll Be There".
Si legga al proposito A love letter to the lyrics of Levi Stubbs’ Tears by Billy Bragg, un bell’omaggio a qusta canzone firmato da Phil Adams.

L’inizio della canzone è anche l’esito del racconto.
Storia di una donna abusata e quasi uccisa dal marito stupido e violento, sposato da ragazzina.
Traumatizzata, rimasta sola contro un mondo di irresponsabili, con i quattro soldi ricevuti come risarcimento per una vita distrutta, la protagonista acquista un camper per andarsene via, finalmente sola, finalmente libera, con l’unico... (continuer)
With the money from her accident she bought herself a mobile home
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 5/12/2016 - 09:02
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Baba O'Riley

Baba O'Riley
[1971]
Parole e musica di Pete Townshend
La canzone che apre l'album intitolato “Who's Next”
Al violino sul finale: Dave Arbus della band progressive East of Eden.

(significativa copertina dove i nostri Who hanno appena pisciato su di un pilone di cemento armato piantato in mezzo ad una wasteland)

Devo confessare che è da parecchio tempo che penso di proporre “Baba O'Riley” come CCG/AWS.
L'avrei comunque suggerito come Extra, con egoistico escamotage solo per vedere pubblicato il mio brano di musica rock preferito, ed uno dei più belli di sempre nel genere, un capolavoro di potenza ed eleganza.
Poi ho approfondito il testo e la storia della sua composizione e mi sono convinto che “Baba O'Riley” È una canzone contro la guerra.

Il titolo è un omaggio che Townshend fece a due suoi maestri, Meher Baba (1894-1969), quello spirituale, e Terry Riley (classe 1935, vivente), compositore... (continuer)
Out here in the fields,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/12/2016 - 22:20
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Preghiera

Preghiera
1991
Preghiera

poi nell'album Chiamalavita (2005)
Ho visto angeli forse stanchi
(continuer)
envoyé par dq82 4/12/2016 - 17:44
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Liberare il Nano

Liberare il Nano
Inno del MALAG
Movimento di Liberazione dei Nani da Giardino
Io sono come te che vivi la tua vita
(continuer)
envoyé par R.V. e daniela -k.d.- 4/12/2016 - 16:08

Vară, vară, primăvară

anonyme
[1943/44]
Rielaborazione di una doină (canto popolare rumeno)
forse del XVII secolo

La doină Vară, vară, primăvară (“Vera, vera, primavera”, anche se vară di per sé significa “estate”) è un canto popolare diffuso almeno fin dal XVII secolo in tutte le terre di lingua rumena; è, propriamente, un canto gioioso che parla della fine del lungo inverno, e del ritorno al lavoro nei campi. Per contrasto, durante i terribili anni della II guerra mondiale ne scaturì una versione in cui si descrive cosa accade in un villaggio contadino in tempo di guerra, con gli uomini al fronte russo. Un testo fu pubblicato sul giornale Unirea Poporului (“L'Unione del Popolo”) del 5 marzo 1944, da dove l'ho ripreso; in una brevissima nota finale si legge che il canto fu udito dal soldato Vasile Petean del distretto (judeţ) di Buzău, e raccolto da tale T. Seiceanu. Il distretto di Buzău si trova nella storica... (continuer)
Vară, vară, primăvară,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 4/12/2016 - 08:19
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The Charade

The Charade
(2014)
Album: Black Messiah - D'Angelo and The Vanguard

Un brano sulla condizione dei neri nella società americana, con riferimenti espliciti agli assassini di neri disarmati da parte della polizia negli Stati Uniti.
Crawling through a systematic maze to demise
(continuer)
4/12/2016 - 00:26

Bangladeshot hijrot gorilam boyonda ghor feli

anonyme
Terzo testo raccolto tra i Rohingya profughi in Bangladesh

Testo trovato in Farzana, K. F. (2011). Music and Artistic Artefacts: Symbols of Rohingya Identity and Everyday Resistance in Borderlands. ASEAS – Austrian Journal of South-East Asian Studies, 4(2), 215-236.

For the refugees, songs are used as a glue for community bonding. Besides singing individually, refugees in Nayapara occasionally camp out, once or twice a month, for small singing programmes, usually on a moonlit night, within their small boundary between huts and only with the consent of the Camp-in-Charge.14 At these gatherings, they use their traditional instruments (juri and tobla) and sing country songs, religious or philosophical songs, and songs that represent their everyday issues in the camp. Although the group performances in camp are mostly by men, women are welcome as well. As these gatherings... (continuer)
Chalot chaile choyer bora
(continuer)
envoyé par dq82 3/12/2016 - 11:35

Ara hoilam porbashi

anonyme
I Rohingya sono perseguitati in Birmania (ormai anche la speranza che Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace , potesse risolvere la questione è vana), apolidi, vittime di uccisioni pulizia etnica e stupri, profughi in Bangladesh o in Malesya o in India.

I racconti dei profughi hanno portato un alto funzionario dell’agenzia dei rifugiati dell’ONU dal Bangladesh a parlare apertamente di “pulizia etnica”, posizione non condivisa a livello ufficiale dall’organizzazione. Una fonte interna alle Nazioni Unite, che ha chiesto a Panorama di rimanere anonima, spiega che nessuno sa cosa stia davvero succedendo. L’ipotesi è quella di una reazione sproporzionata dell’esercito agli attacchi di natura para-terroristica con probabili connessioni locali, a discapito della popolazione civile. Immagini satellitari ottenute da Human Rights Watch danno le prime certezze, mostrando circa 1200 abitazioni... (continuer)
Oh Allah Gafure-rahim,
(continuer)
envoyé par dq82 3/12/2016 - 11:16

Kandi kandi din katailam

anonyme
Kandi kandi din katailam
I Rohingya sono classificati come il popolo più perseguitato dell'epoca moderna.
Sono una popolazione musulmana, probabilmente proveniente dal Bangladesh, stanziata in Birmania. Dal 1982 la giunta militare birmana privò i Rohingya della cittadinanza birmana facendone degli apolidi, li ha poi rinchiusi in dei "campi profughi" per la loro sicurezza, in realtà si tratta di campi di prigionia.
L'unica soluzione è la fuga via mare verso la Malesya, ma si pensi ai naufragi nel "tranquillo" Mediterraneo, facile immaginare nell'Oceano.
dailymail.co.uk

Testo trovato in Farzana, K. F. (2011). Music and Artistic Artefacts: Symbols of Rohingya Identity and Everyday Resistance in Borderlands. ASEAS – Austrian Journal of South-East Asian Studies, 4(2), 215-236.

La seguente tarana (poesia/canzone) è stata raccolta da Aleya Bahu, emigrata in Bangladesh nel 1991 da Arakan

The following... (continuer)
Kandi kandi din katailam
(continuer)
envoyé par Dq82 2/12/2016 - 14:52
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Spiaggia libera

Spiaggia libera
[2016]
Album: Mille Gruppi Avanzano

Con la collaborazione di Inoki Ness e dei ragazzi dei Social Days di Ostia.
Il video è girato sulle spiagge di Castel Porziano e a Ostia dove l'anno scorso il presidente del municipio è stato arrestato nell"inchiesta mafia capitale, un territorio quello dove le spiagge sono state quasi tutte privatizzate con bandi sospetti che andrebbero rivisti e cancellati.
E' una canzone d'amore per le nostre spiagge italiane, spiagge belle, fantastiche, che sono di tutti, del popolo e di cui siamo derubati da gente insopportabile che ci mettono davanti cancelli, alzano muri, pagano guardiani, escludono, soffocano, imponendo stili di vita che non ci piacciono e che combattiamo. Dedicata alla generosa umanità che tiene vivo lo spirito della spiaggia libera.
Sulla spiaggia libera… e chi non c’è cresciuto?
(continuer)
envoyé par adriana 2/12/2016 - 08:54

In Junkers Kneipe

anonyme
In Junkers Kneipe
[anni 40]
“In Junkers Kneipe” era originariamente una canzone goliardica, da osteria o da caserma, che gli Edelweißpiraten di Monaco fecero propria in chiave anti hitleriana.
Testo trovato su Von Navajos und Edelweißpiraten – Unangepasstes Jugendverhalten in Köln 1933 – 1945, sito dedicato ai gruppi giovanili tedeschi che si opposero al nazismo.
In Junkers Kneipe bei Bier und Wein,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/12/2016 - 08:46

Es steht an der Grenze die Edelweißschar

anonyme
Es steht an der Grenze die Edelweißschar
[anni 40]
In un rapporto redatto nel marzo 1943 dal Reichssicherheitshauptamt (RSHA), l’Ufficio centrale per la sicurezza del Reich, si riporta questa strofa cantata dagli Edelweißpiraten di Gelsenkirchen, Renania Vestfalia.
Testo trovato su Von Navajos und Edelweißpiraten – Unangepasstes Jugendverhalten in Köln 1933 – 1945, sito dedicato ai gruppi giovanili tedeschi che si opposero al nazismo.
Es steht an der Grenze die Edelweißschar
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/12/2016 - 08:20
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Greensleeves

Greensleeves
[XVI secolo / 16th Century]
Canzone tradizionale inglese
English traditional Folksong
Testo qui presente / Lyrics included here:
A Handful of Pleasant Delights
By Clement Robinson & Divers Others [1584]

Questo sito, come sa bene chiunque lo frequenti più o meno regolarmente, ospita da tempo parecchie antiche ballate e canzoni britanniche tradizionali, che si sono guadagnate anche un apposito percorso. Vorrei quindi, oggi, effettuare una sorta di omaggio alla canzone inglese tradizionale più famosa di ogni epoca, quella di cui chissà quante o quanti di voi si saranno magari ritrovati a canticchiare o fischiettare la bellissima e celeberrima melodia per averla sentita in qualche film, o alla televisione, alla radio o chissà dove, chiedendosi “chi l'abbia scritta” o comunque da dove venga. Questa, insomma:



E' un particolare arrangiamento per violino solo, con introduzione pizzicata,... (continuer)
A new Courtly Sonet, of the Lady Green
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/12/2016 - 08:11
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Vurdular bizi

Vurdular bizi
Album: Kobani (2016)

Sabato 10 ottobre 2015 ad Ankara si tiene una grande manifestazione organizzata dai partiti curdi e della sinistra per chiedere la pace nel Kurdistan turco. Due kamikaze si fanno saltare in aria uccidendo quasi 100 persone. Il governo turco attribuisce l'attentato all'ISIS ma gli organizzatori della manifestazione accusano direttamente il governo turco di aver pianificato o almeno non impedito l'attacco.
Barış olsun diye düştük yollara
(continuer)
1/12/2016 - 22:43
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Iminig n-yiḍ

Iminig n-yiḍ
[1996]
Parole e musica: Lounis Aït Menguellet
Paroles et musique: Lounis Aït Menguellet
Album: Iminig n-yiḍ [Iminig g-giḍ] (Voyageur de la nuit)

Il testo cabilo e la traduzione francese sono ripresi direttamente da aitmenguellet.net, il sito ufficiale dell'artista.

Les paroles kabyles et la traduction française ont été tirées directement de aitmenguellet.net, le site officiel de l'artiste.
Ma tessneḍ abrid-ik
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 1/12/2016 - 02:38
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Canzone per Fausto e Iaio

Canzone per Fausto e Iaio
(S. Gnudi - G. Giampà)

"Canzone per Fausto e Iaio" è una canzone scritta da Sergio Gnudi e Beppe Giampà che assieme alle canzoni dei Gang, Massimo Priviero, Gaetano Liguori e Andrea Sigona, fa parte della la colonna sonora del film di Daniele Biacchessi e Giulio Peranzoni: "Il sogno di Fausto e Iaio".
E allora chi ha ucciso Fausto e Iaio?
(continuer)
envoyé par Valerio 30/11/2016 - 18:57
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Apriti cielo

Apriti cielo
[2016]
Parole e musica di Alessandro Mannarino
Il singolo che dà il titolo al suo nuovo album di prossima uscita
Testo trovato su Spettakolo! e sistemato un po’ all’ascolto (c’è però ogni tanto un coro in inglese che non mi riesce di capire…)

Sentita stamattina alla radio: molto bella!
Apriti cielo
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/11/2016 - 08:30
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Son Charlie! Son l’Hebdo!

Son Charlie! Son l’Hebdo!
da cantassi sull’aria d’i’ caprone
Giovanni Bartolomei da Prato, 9 gennaio 2015

dio scritto con la minuscola non è casuale
Co’ pugnali e co’ cuttelli
(continuer)
29/11/2016 - 21:33
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Il Testamento

Il Testamento
(2013)

Testo e musica di Andrea Appino noto come Appino, cantante degli Zen Circus.
Title track del suo primo album da solista

29 novembre 2010. Sei anni fa. Il regista viareggino Mario Monicelli è ricoverato all'ospedale San Giovanni di Roma per un tumore alla prostata in fase terminale. Ha 95 anni e ha quasi completamente perso la vista. Rimasto solo nella camera, raggiunge la finestra e si getta nel vuoto.

«Non so che cosa si dirà domani di quello che è successo - è il commento a caldo del regista Giovanni Veronesi - ma una cosa va detta: non ho mai sentito nessuno che si suicida a novantacinque anni. Era davvero speciale»

Anche Tomaso Monicelli, padre di Mario, giornalista e drammaturgo, si era suicidato nel 1946. A proposito della morte del padre, Monicelli aveva detto:

« Ho capito il suo gesto La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa... (continuer)
Ho dieci strofe per per lasciare un bel ricordo
(continuer)
envoyé par Lorenzo 29/11/2016 - 21:02
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Nekni s warrac n Lzzayer

Nekni s warrac n Lzzayer
[1982]
Paroles kabyles et musique: Lounis Aït Menguellet
Testo cabilo e musica: Lounis Aït Menguellet
Album: Ṭṭes ṭṭes (Dormi, dormi / Dors, dors)
Altri interpreti / Autres interprètes: Tactikollectif (in/dans Motivés - Chants de Lutte, 2015)

Un contributore esterno, che si firma Luca :-) [emoticon compresa, ndr], ci ha sottoposto questo brano in lingua cabila (berbera algerina) del cantante e poeta Lounis Aït Menguellet. E così noialtri, che notoriamente non dormiamo mai, ci siamo ritrovati di fronte ad un brano (del 1982) tratto da un album che s’intitola, traducendo alla lettera dal cabilo, “Dormi, dormi”. Accettando lo squisito umorismo della sorte, dobbiamo dire che il contributo dell’amico Luca :-) era quantomeno curioso: una breve introduzione (a cura di Tactikollectif) per un album sotto la denominazione “Motivés - Chants de Lutte”) che così suona, Nekwni S Warrach N Lezzayer... (continuer)
Tekker tmas, tuγal tensa
(continuer)
envoyé par Luca :-) + CCG/AWS Staff 29/11/2016 - 04:34
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Elvis Presley: Jailhouse Rock

Elvis Presley: Jailhouse Rock
[1957]
Scritta dal mitico duo Jerry Leiber (liricista) e Mike Stoller (compositore), autori di tantissime hits negli anni 50 e 60.
Registrata da Elvis Presley il 30 aprile 1957 ad Hollywood. Il singolo uscì il successivo 24 settembre... e fu il delirio, tanto che se ne fece pure un film.

Per il percorso “Dalle galere del mondo”... Serve aggiungere altro?

Ah, sì... “Jailhouse Rock” è il titolo e la sigla di una bella trasmissione radiofonica che ho scoperto stasera ascoltando Radio Flash di Torino (97.6 FM). I conduttori - Patrizio Gonnella e Susanna Marietti – sono dell'Associazione Antigone ed il sottotitolo della loro trasmissione è Suoni, suonatori e suonati dal mondo delle prigioni... Pensate che la puntata di stasera era dedicata integralmente a Steve Earle, chiusa con un suo splendido spoken blues intitolato “Tennessee Kid”, dall'ultimo album con The Dukes, “Terraplane” (il diavolo, l'uomo all'incrocio, l'anima, la musica, Robert Johnson, Terraplane Blues, 1936, ecc. ecc.)
The warden threw a party in the county jail.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/11/2016 - 22:16
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Be Deutsch

Be Deutsch
Canzone satirica del presentatore televisivo tedesco Jan Böhmermann (già noto per aver causato una breve crisi diplomatica tra Turchia e Germania dopo un certo poema non gradito al sultano Erdogan) in cui ci si fa beffe dell'ondata di nazionalismo che si respira di recente in Europa.
Remember, Remember
(continuer)
envoyé par leoskini 28/11/2016 - 19:17
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Captain Bover

anonyme
Captain Bover
[18° secolo]
Una ballata raccolta da John Stokoe nel suo “Songs and Ballads of Northern England”, 1899.
Si tratta certamente del frammento di una canzone più lunga, che Stokoe apprese da Thomas Doubleday, un uomo politico di Newcastle-on-Tyne, che a sua volta l’aveva sentita da una cantante di strada.
Testo trovato su English Folk Music
Interpretata da molti artisti: The High Level Ranters, Ray Fisher, Corrina Heward e Kathryn Tickell, Graham and Sam Pirt…

Il capitano Bover, di nome John, è un personaggio realmente esistito, un ufficiale della Royal Navy che operò nella contea di Tyne and Wear nella seconda metà del 700. Era molto temuto dai locali, in particolare dai barcaioli che lavoravano al trasporto del carbone e delle merci sul fiume Tyne, perché tra i compiti affidati a Bover e ai suoi soldati, una vera e propria press-gang, era quello di reclutare, anche con la forza, uomini... (continuer)
Whaur hae ye been, my canny hinny?
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/11/2016 - 09:05
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El pecado original

El pecado original
(1994)

Una canzone dedicata da Pablo Milanes al suo amico e produttore artistico Lázaro Gómez, gay dichiarato, morto nel 2002.

Negli anni '60 l'omosessualità a Cuba era considerata incompatibile con i principi della Rivoluzione e molti omosessuali furono mandati a lavorare nei campi di lavoro forzati detti "Unidades Militares de Ayuda a la Producción". I campi furono chiusi in seguito a varie proteste nel 1968. Negli anni '70 i pregiudizi contro gli omosessuali continuarono a fare parte della dottrina ufficiale e delle leggi del governo socialista. A partire dal 1979 l'omosessualità fu depenalizzata e nel corso degli anni 80 vennero abrogate diverse leggi discriminatorie in base all'orientamento sessuale.

Nel 1994 il famoso film cubano "Fresa y chocolate", ambientato negli anni '70 e che racconta l'amicizia tra Diego un giovane intellettuale omosessuale e David un ardente rivoluzionario... (continuer)
Dos almas
(continuer)
27/11/2016 - 22:08
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The Riverbank

The Riverbank
[2016]
Parole e musica di Paul Simon
Dal suo ultimo album intitolato “Stranger to Stranger”

The Riverbank was inspired by a visit to wounded veterans at Walter Reed Hospital and the funeral of a teacher Simon knew that was murdered in the 2012 Sandy Hook Elementary School massacre.” (Rolling Stone)

Una canzone sulle persone segnate dalla violenza, ispirata all'incontro che Paul Simon fece con alcuni mutilati, veterani di guerra, e alla morte di una sua conoscente, un'insegnante della scuola elementare Sandy Hook che fu tra le vittime di Adam Peter Lanza.

Il 14 dicembre 2012 a Newtown, Connecticut, un giovane di nome Adam Peter Lanza uccise 27 persone, tra cui 20 bambini, dopo essersi introdotto in una scuola elementare a Sandy Hook. L’assassino, 20 anni, aveva gravi problemi mentali fin dall’infanzia, ma nessuno gli aveva impedito l’acquisto di armi letalissime, come un fucile mitragliatore Bushmaster e una pistola Glock.
Frightened by the tone of a phone
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/11/2016 - 17:33
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Sacrifice

Sacrifice
[1977]
Parole e musica di Gregory Isaacs (1951-2010), musicista reggae giamaicano, soprannominato “Cool Ruler”
La traccia che apre il disco “Mr. Isaacs”
Testo trovato su Jah Lyrics

“Fui offerto in sacrificio per costruire l'inferno dell'uomo nero ed il paradiso dell'uomo bianco, ma ora che so è tempo di andare, Signore, il cammino si presenta così doloroso e lento. Ho tratto la ricchezza da ogni angolo della terra, picchiato ed incatenato, solo per aiutarli a diventare re, duchi e conti. Ma ora che so... ciò che ho dato è ciò che mi riprenderò, ho dato amore e non voglio avere odio.”
La-da-da, mmmm-hmmmm
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/11/2016 - 15:21
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Lotus Man

Lotus Man
[1968]
Parole e musica di David Ackles
Nel suo album d'esordio, intitolato semplicemente “David Ackles”
Testo trovato su David Ackles Chords, un blog interamente dedicato al grande e misconosciuto cantautore e pianista originario di Rock Island, Illinois.

“All'alba, ascoltando i tamburi lontani, ed il cannone lontano che spara, noi ce ne saremo andati molto prima che la battagli arrivi. Già solo il pensiero delle guerra è faticoso. E noi trascorreremo le ore, getteremo via i giorni. Circonderemo il nostro mondo di fiori mentre l'altro mondo va in rovina.”
In the sand, listening to the water's song,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/11/2016 - 11:43
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Aberfan

Aberfan
[1973]
Parole e musica di David Ackles (1937-1999), cantautore e pianista statunitense
Nel disco intitolato “Five & Dime”

David Ackles è stato un grandissimo cantautore e musicista, purtroppo molto sottovalutato e sfortunato.
Tra il 1968 ed il 1973 fece quattro dischi (“Five & Dime” è l'ultimo) che non ebbero nessun successo di pubblico.
Nel 1981 ebbe un brutto incidente d'auto, travolto da un altro conducente ubriaco, e quasi perse un braccio. Non glielo amputarono, con una grande forza di volontà, esercizio e disciplina lui tornò a suonare, ma non fu più come prima.
Un cancro se l'è portato via nel 1999.

“Aberfan” racconta di un disastro accaduto in quella cittadina mineraria gallese nel 1966.
Per 50 anni i detriti di lavorazione provenienti da una vicina miniera di carbone erano stati depositati a monte del villaggio, a formare poco alla volta un'enorme collina. Nei... (continuer)
It was rainy in the morning as the men left for the mine,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/11/2016 - 23:30
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Nessuna conseguenza

Nessuna conseguenza
(2016)
dall'album "Combattente"
Parole di Cheope, paroliere italiano figlio di Mogol
Musica di Federica Abbate

Il nuovo singolo di Fiorella Mannoia, accompagnato da un bellissimo video, esce oggi nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Le donne senza paura

Ci sono criminali che proclamano, così pieni di sé, « l’ho uccisa perché era mia ». Così, come se niente fosse. Come se si trattasse di una questione di buon senso, equa per la giustizia e per il diritto alla proprietà privata, che rende l’uomo padrone delle donne. Però nessuno, nessuno, nemmeno il più macho dei super-machi ha il coraggio di dire « l’ho ammazzata per paura ». Perché dopo tutto la paura della donna della violenza maschile è lo specchio della paura dell’uomo della donna senza paura.

Eduardo Galeano
A te che mi dicevi
(continuer)
envoyé par Lorenzo 25/11/2016 - 22:44

Dhudhummada aan jaraa

Il solitario lavoro di guardiano di notte è proprio quello che fa Geedi, quando riesce trovarlo. La solitudine dei migranti è correlativa alla separazione dalla famiglia, e al senso di risentimento di chi resta e si sente abbandonato da chi parte.[12] La seconda canzone composta da Geedi, che registrammo qualche tempo dopo, una dialogo fra l’emigrato e la moglie rimasta a casa, parla precisamente di questo.

Impronte digitali, frammenti significanti di essere umano. In un racconto di Cristiana Caldas Brito, scrittrice brasiliana che vive in Italia e scrive in italiano, si immagina che “cinquemila quattrocento ventidue polpastrelli, tutti imbrattati di inchiostro” si presentano un giorno alla Questura di Roma: “siamo entrati in questura in modo assolutamente pacifico e in ordinata fila, come si usa dalle nostre parti. Se proprio devo dire la verità, erano loro, i poliziotti, ad essere nervosi.... (continuer)
Dhulkii hooyo iyo hilmihii aad dhashiyo waxaad dhaafsatay
(continuer)
envoyé par Dq82 25/11/2016 - 19:00

Vengo da lontano

Vengo da lontano
Artisti Vari - We are not going back (Nota, 2016)

ancora più interessante la terza delle voci a cui è dedicato questo intervento, quella di Jagjit Rai Mehta, bracciante di stalla indiano in un’azienda agricola di Piadena, in provincia di Cremona: la voce di un’esperienza quasi utopica di condivisione e integrazione senz’altro insolita ma anche per questo segno di una possibilità alternativa. Tanto per cominciare, Jagjit, figlio di un cantore sacro Punjabi, canta su una specie di monodia affine a quelle del padre, ma in italiano:

Jagjit ha composto questa canzone (che di volta in volta improvvisa aggiungendo altri versi) in occasione della Festa della Lega di Cultura di Piadena a Pontirolo di Drizzona. Si tratta di un evento annuale al quale partecipano centinaia di persone venute letteralmente da tutta Europa, per cantare, chiacchierare, mangiare insieme sull’aia e nel prato della casa... (continuer)
Vengo da lontano
(continuer)
envoyé par Dq82 25/11/2016 - 18:51

Istaranyieri baan ahai

Istaranyieri baan ahai
Artisti Vari - We are not going back (Nota, 2016)

In un articolo del novembre 2009 sulla rivista Internazionale, la scrittrice italo-somala Cristina Ali Farah parlava di Geedi, un giovane migrante somalo, allievo della scuola di italiano per stranieri Asinitas, che aveva scritto una canzone intitolata “Istaranyieri baan ahai”, sono straniero. Da tempo, nel Circolo Gianni Bosio (un’organizzazione romana indipendente di ricerca sulle culture popolari, la musica popolare, la storia orale) ci stavamo chiedendo se la musica dei migranti che ascoltavamo nelle strade, nei tram, nelle metropolitane di Roma, non fosse davvero la nuova musica popolare della città multietnica e multiculturale. La notizia su Geedi, insieme ad altri incontri avvenuti in quei giorni, ci convinse che si poteva fare. L’incontro con lui qualche tempo dopo grazie a Cristina Ali Farah fu l’inizio di un progetto che va avanti... (continuer)
Istaranyeeri baan ahayoo
(continuer)
envoyé par Dq82 25/11/2016 - 18:35
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Anak

Anak
1978
Anak

Freddie Aguilar compose questa canzone sul rapporto conflittuale tra padre e figlio, in seguito alla sua fuga da casa a 18 anni.
Questa canzone è una CCG nella misura in cui compare nell'album We are not going back nell'interpretazione di Camilo Cosmecio.
Anak è una semplice canzone sul rapporto conflittuale padre figlio... sull'album we are not coming back, ne viene data una reinterpretazione che tronca alcune strofe finali, diventando quindi il lamento di un emigrato per la lontananza del figlio, secondo il principio che la musica dei migranti diviene materia terza rispetto sia al paese di provenienza che a quello di arrivo.
Noong isilang ka sa mundong ito
(continuer)
envoyé par Dq82 25/11/2016 - 18:07
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Poor Murdered Woman

anonyme
Poor Murdered Woman
[183?]
Una canzone il cui autore si dice sia stato tal Mr. Fairs, un fabbricante di mattoni di Leatherhead, nel Surrey inglese. Ma l’attribuzione è incerta.
Interpretata da diversi artisti inglesi, tra i quali Martin Carthy con Dave Swarbrick nel loro disco “But Two Came By” del 1968, e Shirley Collins in “No Roses” del 1971, con The Albion Country Band.
Testo trovato su English Folk Music.

Non ho voluto proporre la versione di Martin Carthy, che pure è precedente, ma quella di una donna, Shirley Collins, per il motivo che il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Eppure credo che anche oggi saranno numerose le uccise, le ferite, le stuprate, che purtroppo It's a Man's Man's Man's World, un mondo in mano alla violenza dei maschi, potenti e/o impotenti, dove i più deboli (i maschi che rifiutano la violenza, e le donne non complici dei maschi aguzzini, e i bambini,... (continuer)
It was Hankey the Squire as I've heard men say
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/11/2016 - 14:31
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The Weary Cutters

anonyme
The Weary Cutters
[18° secolo]
Testo che compare in diversi pubblicazioni ottocentesche, come “Northumbrian Minstrelsy. A Collection of the Ballads, Melodies and Small-Pipe Tunes of Northumbria”, a cura di J. Collingwood Bruce e John Stokoe, pubblicata dalla Society of Antiquaries of Newcastle-upon-Tyne nel 1882.
Testo trovato su 52 Folk Songs interpretate da Phil Edwards.
Nel suo album “52 Folk Songs: Red”

Ma certamente il brano è da datarsi anteriormente, per via dell’esplicito riferimento all’ammiraglio britannico Horatio Nelson (1758-1805), uno che per mare cominciò ad andarci che non aveva ancora dieci anni e che a cavallo tra 700 e 800 combattè tante battaglie navali contro i francesi, fino all’ultima di Trafalgar del 1805, dove trovò la morte per mano di un cecchino.
E’ proprio durante la seconda metà del 700 che il sistema dell’“impressment”, dell’arruolamento forzato, cui ricorsero in particolare... (continuer)
Oh, the weary cutters and oh, the weary sea,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/11/2016 - 13:25
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Ja njewěm

Ja njewěm
[2009]
Uta Šwejdźic / Paul Nagel (Berlinska Dróha)
Album: Berlinska Dróha

Il più piccolo dei popoli slavi (se si escludono i Croati del Molise) è anche quello, probabilmente, che ha più nomi. Storicamente si chiamano “Vendi”, il nome con cui erano noti nel Medioevo; pare che tale denominazione debba essere ricondotta a quella di Veneti, onnipresente nell'antichità e di origine celtica (come il Gwened di Vannes in Bretagna, e come anche i Veneti di casa nostra). Insomma, un popolo celtico poi slavizzato stanziato in quella plaga dell'Europa orientale che è stata interamente slava nell'Alto Medioevo e che poi è stata germanizzata con le buone e con le cattive (più con le cattive). Accanto a altri popoli slavi dai nomi fantasmagorici (Slovinzi, Obodriti, Polabi...), formarono un tempo dei temibili popoli guerrieri che, verso il IX secolo, prima di essere schiacciati e ridotti pressoché in... (continuer)
Sym ja serb sym ja němc
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 24/11/2016 - 23:25
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Rifiuto

Rifiuto
[1984-86]
“Topi Puzzolenti”, HC Punk band torinese, dai profondi anni 80.
Dal MiniLP intitolato “Vergognati”, pubblicato nel 1986.
La produzione era della Chaos (l'etichetta dei Wretched) e della Blu Bus (l'etichetta dei Kina)
Nel 2009 è stata riproposta una compilation con la loro opera omnia, consistente in una sola demo e in questo MLP, un pugno di canzoni brutte ma incazzate.
Testo trovato su Punk4Free
Ti hanno ammaestrato a dir sempre di sì
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 24/11/2016 - 23:08
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I fabbricanti d'armi

I fabbricanti d'armi
Parole e musica di Valter Vaioli.
Lyrics and music by Valter Vaioli.

Testo trovato sul sito ufficiale di Valter Vaioli, ma non risulta sia stato pubblicato, né l'anno in cui è stata scritta.
I fabbricanti d’armi
(continuer)
envoyé par dq82 24/11/2016 - 10:43
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Drenica

Drenica
Parole e musica di Valter Vaioli.
Lyrics and music by Valter Vaioli.

La versione dal vivo è cantata da Giacomo Gentiluomo, con Giulia Lorimer (voce dei Whisky Trail).
Al violino una ragazza americana "Hellison"

Febbraio 1998. Il TG della sera manda in onda un servizio che si è impresso indelebilmente nella mia memoria: un paesaggio di campagna coperta di neve; sulla strada segni di pneumatici di camion. Dalle case si leva del fumo. Qua e là si scorgono, ai lati della strada e vicino alle case, delle macchie scure sulla neve. Ecco lo zoom della telecamera che lentamente avvicina la scena. In mezzo al fumo compaiono delle fiamme: le case stanno bruciando. L’ immagine si avvicina ancora e diventa più definita: le macchie scure sono i corpi immobili di persone uccise, uomini, donne, bambini e vecchi, ed ovunque sangue. In mezzo al massacro ti accorgi di quel silenzio assoluto dove non si... (continuer)
Fa freddo e nevica a Drenica
(continuer)
envoyé par dq82 24/11/2016 - 10:33
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Uğurlama

Uğurlama
Dq82 23/11/2016 - 22:04
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Funeral de um lavrador

Funeral de um lavrador
IL FUNERALE DI UN LAVORATORE
(continuer)
23/11/2016 - 17:37
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Vieni fuori compagno

Vieni fuori compagno
Vieni fuori, compagno! Rischia
(continuer)
envoyé par Dq82 23/11/2016 - 17:15
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Il violino di Vik

Il violino di Vik
2016
"Viva la lotta partigiana"
Soffia il grido della Nakba*
(continuer)
envoyé par Dq82 23/11/2016 - 17:04
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Farewell Angelina

Farewell Angelina
Sull’ultima nota, quella su Joe Hill, avevo preso una cantonata (una stecca?) confondendo la canzone di Pino Masi su Franco Serantini con quella di Della Mea. Me lo ha fatto notare il compagno Daniele Barbieri che ringrazio.
Quindi le ultime righe “suonerebbero” meglio così:

“Su quella stessa musica, con precisi riferimenti al ritornello di «I dreamed i save Joe Hill last Night» anche nel testo, Pino Masi scrisse «Quello che mai potranno fermare» – conosciuta anche come «Ho fatto un sogno questa notte» dedicandola a Franco Serantini; una canzone che talvolta viene confusa con altre due, scritte per Serantini da Piero Nissim e Ivan Della Mea”.

pardon per l'equivoco e buona serata
Gianni
Gianni Sartori 23/11/2016 - 16:38




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