Il simple soldier boy è un giovane sempliciotto, con un risolino vuoto stampato sul volto ... molti soldati venivano reclutati anche se leggermente 'bacati', come suggerisce empty joy, oltre all'aggettivo simple.
Crump nel linguaggio militare indica le esplosioni ...
Οι Marlene Kuntz, εμπνευσμένοι από τη φιγούρα του Ρώσου συγγραφέα και ιδρυτή του κινήματος του ακμεϊσμού Osip Mandelstam (Osja), έγραψαν αυτό το καταπληκτικό ερωτικό ποίημα, στη γλώσσα της συζύγου του συγγραφέα.
Πράγματι το τραγούδι είναι γραμμένο από την άποψη της συζύγου του, ζωγράφου και συγγραφέα Nadezhda Yakovlevna Mandelstam. Κατά τη διάρκεια των ετών του αναγκαστικού χωρισμού από το σύζυγό της, θύμα της δίωξης των μεγάλων σταλινικών εκκαθαρίσεων, η Νάντια αποφασίζει σε ένα ξέσπασμα της αγάπης της να απομνημονεύσει όλους τους στίχους του αγαπημένου της έτσι ώστε να είναι σε θέση να τους περάσει στις μελλοντικές γενιές.
Nekwni S warrach N Lezzayer interpretata da Tactikollectif in Motivés - Chants de Lutte
Nekwni S warrach N Lezzayer interprétatée par Tactikollectif dans Motivés - Chants de Lutte
« Dans cette époque qui accorde tant de crédits aux injustices sociales, les rêves de révolte et de bonheur semblent bien dérisoires. Pourtant les hommes aspirent au droit le plus élémentaire.Celui de vivre en toute dignité. Bien sûr, il reste des cohortes de prétendants pour organiser ce prétendu bonheur. Qu’il soit d’ordre individuel ou collectif. On les appelle les politiques lorsqu’ils obéissent aux règles démocratiques, dictateurs dès qu’ils imposent un culte à leur personne. Aujourd’hui tout se confond et l’on voit même les démocraties faire, malgré elles, le lit de l’intolérance et du fascisme (quatre villes sont déjà prises). Nous, le Tactikollectif, collectif parmi d’autres collectifs, voulons rester... (continuer)
Nota. Trattandosi della traduzione di una traduzione, mi sono attenuto scrupolosamente alla lettera. Nel testo ci sono però un paio di incertezze segnalate in nota.
Ho selezionato come lingua l'inglese perchè siamo qui nel 700 avanzato, ma molti termini nella canzone mi sembrano proprio "Ænglisc", vero Riccardo? O sbaglio?
Saluti
B.B. 28/11/2016 - 09:08
Gnognò, BB...la ballata è in scozzese. Il quale, questo è vero, è sempre molto arcaico nel suo aspetto (ma questo anche tuttora) e nella sua terminologia (ad esempio, al posto di "must" usa "maun", che si rifà direttamente al norreno / islandese munu "dovere", ecc.). In effetti, lo scozzese è rimasto molto più vicino all'anglosassone di quanto non lo sia rimasto l'inglese standard. Lo scozzese lo riconosci spesso per la sua tendenza a eliminare certe consonanti tra due vocali: ad esempio qui hai il comunissimo "hae" per "have". Un'altro "hint": se trovi un'onnipresenza di "au" (qui "daur" = "dare", osare) e "ui" (ad es. "luik" per "look", "guid" per "good" ecc.), è scozzese al 100%. In linea di massima, il testo è perfettamente in linea con lo scozzese settecentesco (un'epoca d'oro della lingua). Salud!
I'm fucking sorry! E' che ho pensato che nelle terra dei Geordies non si parlasse lo scozzese (o non furono sempre acerrimi nemici?) e che nella parlata locale fosse invece rimasto molto dell'anglo-sassone delle origini.
Grazie per aver risposto al mio interrogativo e corretto l'errore.
Ma guarda che nella terra dei Geordies, il dialetto storico è già una via di mezzo tra i dialetti inglesi propriamente detti e quelli scozzesi. Inoltre bisognerebbe stabilire con certezza da dove provenisse questa versione della ballata; niente vieta, ad esempio, che il cantore di strada dal quale l'uomo politico di Castelnuovo sulla Tyne l'aveva sentita, fosse scozzese di origine. I cantori di strada provenivano comunque quasi sempre da zone rurali, e la ballata è un genere rurale; non bisogna mai pensare a una parlata di città, per una ballata. Le questioni sono, ovviamente, molto complesse, specie per quanto riguarda quella zona che in senso lato è detta "Scottish Border" (la quale, per altro, ha anche un genere di ballate tutto a se stante). L'anglosassone delle origini è comunque ben più presente, a livello fonologico e morfosintattico, nello scozzese storico. Però il dialetto storico... (continuer)
English Lyrics: Zilphia Horton, Frank Hamilton,
Guy Carawan, Pete Seeger –1960;
Spanish Lyrics: Members of El Teatro Campesino;
Music: Traditional, based on a mid-19th Century revival
hymn “I’ll Overcome”
Sadly enough, lyrics in Gurmukhi script seem not to exist on the Web; only the following, pronunciation-based transcription is available. The version is from 1976.
Ciao dq82,
a proposito della versione ceca di questa canzone, propongo di inserire l'intero testo ceco di tre strofe e citare anche il nome dell'autore: Ivo Fischer.
Jednou budem dál, jednou budem dál,
jednou budem dál, já vím,
jen víru mít, doufat a jít,
jednou budem dál, já vím.
Cíl je blízko nás, cíl je blízko nás,
cíl je blízko nás, já vím,
jen víru mít, doufat a jít,
cíl je blízko nás, já vím.
Jednou přijde mír, jednou přijde mír,
jednou přijde mír, já vím,
jen víru mít, doufat a jít,
jednou přijde mír, já vím.
Di cantanti e gruppi cechi che hanno successivamente interpretato il brano ce ne sono stati molti, anche perché era una delle canzoni che hanno accompagnato la Rivoluzione di velluto dell'89. I principali interpreti erano gli Spirituál kvintet, ma basta mettere il titolo su youtube ed escono fuori tantissime versioni, tra cui anche quella bilingue che hai proposto tu (che mi pare molto bella).
Saluti!
grazie Stanislava, ho corretto come suggerito
Dq82
Di cantanti e gruppi cechi che hanno successivamente interpretato il brano ce ne sono stati molti, anche perché era una delle canzoni che hanno accompagnato la Rivoluzione di velluto dell'89. I principali interpreti erano gli Spirituál kvintet
Un ringraziamento enorme va a Flavio Poltronieri, per avere inserito il testo completo e corretto della canzone ed il rifacimento della traduzione in base ad esso. Un très grand merci, Flavio!
Riccardo Venturi 27/11/2016 - 18:39
Caro R, per farmi "perdonare" ti invio il breve, intenso testo di "Ar Vikinged" "I Vichinghi" dallo stesso disco, il quale offrirebbe in effetti parecchio materiale interessante, "Le Lamentations sur Saint-Aubin-du-Cormier" per esempio, che conclude ogni strofa con la frase:"Faites guerre à la guerre. La guerre est à damner."
Kenavo
F.
Tangwall ruz, ha tangwall du!
ha fuc'h! ha freuz! ha lazh!
int zo erruet da ouel yann vintin,
o deus hon taget pad an overn,
o deus dibennet an holl dud en iliz,
o deus drouklazhet eskob gunhard.
Incendie rouge, et incendie noir!
Et souffle de rage! Et destruction! Et meurtre!
Ils sont arrivés le matin de la fête de Saint Jean,
nous ont attaqué pendant la messe,
ont décapité tous les gens dans l'église,
ont assassiné l'évêque Gunhard.
Caro Flavio, non vedo proprio di che cosa tu avresti a fare "perdonare"; direi, anzi, che hai messo a posto questa pagina dove l'avviso di "lavori in corso" stazionava da più di tre anni. Trovare in rete i testi dei Tri Yann è sempre stata un'impresa abbastanza difficile, e le trascrizioni all'ascolto da qualsiasi lingua (ma il francese è una delle più dure da maneggiare, specie se modulata e abbinata a partiture musicali) sono sempre, e per forza di cose, labili e incerte.
Il "perdono" è per avere "osato" "correggere" il Sommo Maestro RV. Mi spiace che in effetti ci siano lacune così gravi in rete, come l'assenza di questi testi, ma a pensarci bene probabilmente sono lacune solo per 4 sparuti personaggi studiosi bretonanti (me, te e.....), non certo per una maggioranza (purtroppo neanche "silenziosa"!), comunque confermo che trascrivere ad orecchio il francese o il bretone o qualsiasi altra lingua può essere invero talvolta gran stressante (quando ero giovane trascrissi dalle registrazioni in cassetta, molti dei dialoghi col pubblico da parte di Leonard Cohen durante i suoi primi tours europei...non ti dico!!! Che tempi eroici però...quando lui mi scrisse su un foglietto il suo telefono e l'indirizzo per raggiungerlo...chissà dov'è andato adesso quell'uomo così affascinante e lento!). Comunque, tornando a noi, dopo "Rummadoù (Generations)", che è oramai di... (continuer)
Si si, scelte loro. Non mi metto a sindacare sulla libertà artistica. Però noto anche una certa tendenza a scegliere l'inglese - e solo l'inglese - come lingua dell'arte.
Qualche mese fa mi son chiesto che musica si ascolta in quel di Praga e ho dovuto scorrere otto gruppi metal Cechi, prima di trovarne uno che cantasse nella loro lingua.
"Lady Soul" Sharon Jones ha combattuto a lungo con il cancro.
Alla fine ha perso la battaglia ma ci ha lasciato un pugno di dischi veramente belli, penso soprattutto a "100 Days, 100 Nights" (2007), "I Learned the Hard Way" (2010) e "Give the People What They Want" (2014), quest'ultimo realizzato quando già il tumore al pancreas di cui soffriva la stava lentamente uccidendo.
Ma Sharon Jones non ha smesso di fare musica fino all'ultimo, esibendosi dal vivo con la consueta energia e completamente calva, a causa della chemioterapia, rifiutando di indossare una parrucca...