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How Far We Have Come?

How Far We Have Come?
(1965)

da Broadside #65 dicembre 1965

Parole e musica di Bill Frederick, sul quale poche informazioni sono reperibili in Rete.
Nei primi anni 60 era un giovane studente in chimica ed obiettore di coscienza al servizio militare in Vietnam.
Contribuì alcune sue canzoni su Broadside Magazine. Si veda anche Just Another Day
Questa fu pubblicata sul # 61 del 15 agosto 1965.
Nel 1967 le canzoni di Bill Frederick vennero raccolte nel disco intitolato “Hey, Hey… LBJ! Songs of the U.S. Anti-War Movement”

Una completa storia degli Stati Uniti, dallo sterminio dei nativi all'imperialismo.
When our fathers came to this golden land
(continuer)
28/10/2016 - 18:01
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Valet

Valet
[1986]
Testo di Mikael Wiehe
Musica: Peggy Seeger
Album: Björn Afzelius & Mikael Wiehe

Lyrics by Mikael Wiehe
Music by Peggy Seeger
Album: Björn Afzelius & Mikael Wiehe

Text av Mikael Wiehe
Originalmusik av Peggy Seeger
Album: Björn Afzelius & Mikael Wiehe

1986: I due principali “mostri sacri” della canzone d'autore e militante svedese, Björn Afzelius e Mikael Wiehe, si uniscono in un “duo” alla Dalla & De Gregori, per fare un sia pur minimo paragone più vicino a casa nostra. Sono passati pochi mesi dall'assassinio a sangue freddo del primo ministro antifascista Olof Palme (28 febbraio 1986), di cui ho un ricordo diretto delle lacrime della mia insegnante di letteratura svedese, Birgitta Ottosson, la mattina dopo in facoltà; e non erano lacrime finte o di circostanza. Così come ho ancora negli orecchi la stessa insegnante che diceva che erano stati i fascisti dentro... (continuer)
Fröna växer sakta under ytan. Dom trivs där det är fuktigt, mörkt och kallt.
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 28/10/2016 - 09:51
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Io dico no

Io dico no
"Io dico no" è una canzone che vuole mettere in luce i controsensi della globalizzazione moderna, della omertà sociale, dell egoismo, della ricchezza smodata e della ricerca metodica del successo economico, il video riprende le conseguenze di tali azioni.
mentre il mondo sta impazzendo
(continuer)
envoyé par Andalò Leonardo 28/10/2016 - 08:11
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Ensam kvar

Ensam kvar
[1995]
Per Granberg - Johnny Smedberg
Album: Lilla björn och lilla tiger


Fascisterna marcherar igen.
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 28/10/2016 - 07:24

Lamento per i bambini di Beslan e gli altri

Lamento per i bambini di Beslan e gli altri
[2005]
Parole e musica di Claudio Canal
Con Simona Sordo (voce), Claudio Canal (organo), Daniele Ughetto (basso elettrico)
Presentato il 19 febbraio 2005 presso il Tempio Valdese di Torino

A Beslan, Ossezia del Nord, il 1 settembre 2004 un grosso commando di fondamentalisti islamici ceceni agli ordini del militante islamista e leader indipendentista ceceno Šamil Basaev (1965-2006) occupò una scuola della città, sequestrando 1200 persone, moltissimi i bambini. Gli obiettivi dell'azione erano costringere il governo russo a porre fine all'occupazione militare della Cecenia e fomentare, attraverso un'azione terroristica particolarmente efferata ed odiosa, l'estendersi del conflitto etnico e religioso in tutto il Caucaso.
Il 3 settembre, dopo aver anche attuato un feroce controsequestro di uomini, donne e bambini ceceni in una base nei pressi di Grozny, le forze speciali russe fecero irruzione... (continuer)
Questo è un lamento, non un requiem.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/10/2016 - 23:26

Letter From Vietnam

Letter From Vietnam
Parole e musica di Ruth Jacobs
Testo da Broadside #64 , novembre 1965
I had a dream, Mom, I had it last night
(continuer)
27/10/2016 - 22:17

McGeorgie McPorgie

McGeorgie McPorgie
(1965)
Pubblicato su Broadside #62
McGeorgie McPorgie McPuddin' McPie
(continuer)
27/10/2016 - 22:03

There's Rain in the Forest

There's Rain in the Forest
(1965)
da Broadside #60 luglio 1965

Parole del Dr. Alex Comfort
Musica: The Cruel Wars (High Germany)
There's rain in the forest there's planes in the sky
(continuer)
27/10/2016 - 21:14
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You're on Your Last Go 'Round

You're on Your Last Go 'Round
1940
Pubblicata in Broadside #40, late february 1964 con un'introduzione dello stesso Guthrie.
Non mi risulta sia mai stata incisa.

La canzone parla dei politici che baciano i bambini negli incontri pubblici. Guthrie indica di chiedergli cosa hanno votato riguardo alla guerra, al lavoro, alla casa

Every time a guy that's a running for office comes around he kisses your kids, hugs your wife, cranks your car, winds up your cat, and puts out your clock.. He'll Kid you and skid you, he’ll pull you and bull you, he’ll take you and shake you, he'll scrape you and rape you, he'll kiss you and miss you, he'll smell you and sell you, he'll promise to live with you, marry you, send you money, give you a job, put you up in business, build you a hornet plant you a garden, ship you some chickens and smuggle you a bottle of whiskey from Old Mexico .. He'll promise you everything you need and say the... (continuer)
Now, I'n a gonna toll you what to do,
(continuer)
envoyé par Dq82 27/10/2016 - 12:39

Medgar Evers

Medgar Evers
1963
Tune: Jesse James
Broadside #37, gennaio 1964


Canzoni su, o con riferimenti a, Medgar Evers
Songs on, or referring to, Medgar Evers



Medgar Evers was a man, he tried to stop the Klan,
(continuer)
envoyé par Dq82. 27/10/2016 - 12:15
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Sådan er kapitalismen

Sådan er kapitalismen
[1966]
Testo e musica di Per Dich
Lyrics and music by Per Dich
Tekst og musik af Per Dich
Single : 1966
Album: Surt og sødt [1966]

Qualcuno, per caso, si ricorda di Per Dich? Beh, capisco che bisognerebbe avere ottima memoria e conoscere davvero questo sito a menadito, cosa oramai impossibile. Vi darò un aiuto: Per Dich è l'autore di una delle versioni danesi de Le déserteur, che è del 1964 e precede quindi di due anni la famosa versione di Peter, Paul and Mary che “disseppellì” la canzone di Boris Vian facendola assurgere a simbolo e a mito. Però, in un piccolo paese nordico, di quella canzone si erano già accorti; anzi, se n'era già accorto Per Dich, nato nel Sjælland il 4 aprile 1926. Scriveva canzoni fin da ragazzo; però era stato, nell'ordine: lavoratore portuale, contadino, boscaiolo. Poi era andato a lavorare come operaio in un birrificio, aveva fatto lo scaricatore di carbone... (continuer)
Hun var fattig, men så ærlig
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 27/10/2016 - 01:25
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یار دبستانی من

یار دبستانی من
Yare dabestaniye man
[1976]
Testo e musica di Fereydoun Foroughi
Lyrics and music by Fereydoun Foroughi

Written and performed in the mid 1970s by the well known Iranian musician, composer and actor Fereydoun Foroughi [*] (Tehran, 29-1-1951, Tehran 5-10-2001), the song Yare dabestaniye man (“My grade schoolmate”, or “Schooldays friend of mine”) became very popular with the anti-Shah students in the colleges and universities. Ironically enough, this song like many others later was revived against the Islamic regime by the anti-Islamic revolutionary students.

Scritta e interpretata a metà degli anni '70 dal noto musicista, compositore e attore iraniano Fereydoun Foroughi [*] (Teheran, 29-1-1951, Teheran 5-10-2001), la canzone Yare dabestaniye man (“Mio vecchio compagno di scuola”) divenne popolarissima presso gli studenti che si opponevano allo Scià nelle università e nelle scuole superiori.... (continuer)
یار دبستانی من، با من و همراه منی
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 27/10/2016 - 00:12
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And Freedom Too

And Freedom Too
Parole e musica di Bill Frederick, sul quale poche informazioni sono reperibili in Rete.
Nei primi anni 60 era un giovane studente in chimica ed obiettore di coscienza al servizio militare in Vietnam.
Contribuì alcune sue canzoni su Broadside Magazine. Si veda anche Just Another Day
Questa fu pubblicata sul # 58 del 15 maggio 1965.
Nel 1967 le canzoni di Bill Frederick vennero raccolte nel disco intitolato “Hey, Hey… LBJ! Songs of the U.S. Anti-War Movement”

Una canzone ironica che spiega che cosa ci fosse dietro ai proclami di voler "difendere la libertà dal Comunismo" in Vietnam.

"Now let us assume that we lost Indo-China. If Indo-China goes, several things happen right away. The peninsula, the, last bit of land hanging on down there, would be scarcely defensible. The tin and tungsten that we so greatly value from that area would cease coming.... So when the U.S. votes $400,000,000... (continuer)
From the steaming Mekong Delta
(continuer)
26/10/2016 - 23:19

O pescecan terribile

O pescecan terribile
[primi anni del 900]
Parole e musica di Antonio Mazzuccato, direttore del Gruppo corale Borgo Vittoria di Torino negli anni tra il 1908 e il 1922, così come eseguito nel 1973 da Angelo Giorcelli, classe 1890, operaio FIAT, membro originario del coro, durante un'intervista condotta da Emilio Jona e Sergio Liberovici
In Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto - "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi", Donzelli 2008.


La corale nacque nel 1903 all’interno del Circolo Educativo Socialista di Borgo Vittoria, che poi ebbe sede presso l'imponente edificio della Casa del Popolo di Borgo Vittoria e Madonna di Campagna, costruito intorno al 1910 con il finanziamento e la forza lavoro dei circoli rionali socialisti, e incendiato dai fascisti nel 1922. In seguito, sulle sue ceneri, venne allestita una sala cinematografica, l'Apollo, con annessa sala danze. Oggi vi sorge... (continuer)
O pescecan terribile
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/10/2016 - 22:55
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War Machine

War Machine
Album: "Who Is the Sender?" (2015)

Bill Fay dopo aver pubblicato negli anni '70 due dischi acclamati dalla critica ma di scarso successo commerciale, è tornato dopo più di 40 anni a incidere dischi, prima con Life is People del 2012 poi con questo Who is the Sender?.

Più ancora che il precedente, il nuovo album esprime frustrazione e costernazione per lo stato in cui è ridotto il mondo, guerre e persecuzione.

Questa War Machine è un'amara descrizione della natura umana pronta ad uccidere finanziando senza fare domande una micidiale macchina da guerra.
All the leaves are falling
(continuer)
26/10/2016 - 22:32

Ballad for Bill Moore

Ballad for Bill Moore
1963
Broadside #26, maggio 1963
Tune: "That Lonesome Valley"

Hanno scritto canzoni per William Moore anche Phil Ochs, Wolf Biermann e Pete Seeger

On April 17,1963 Rev. Billy Graham wired Rev. Martin Luther King Jr. to “Put the brakes on a little bit."
On April 26 an Alabama judge found Rev. King and nine other Negro leaders guilty of contempt and gave a fine and jail sentences...
Meanwhile U.S. Attorney General Robert Kennedy paid a "courtesy call“ on the Alabama governor....Then flying back to the Capitol, he, with other Washington officials, went hiking along the Chesapeake & Ohio Canal on April 27.
During this period another hiker, William Moore, walked
southern roads carrying a message with an appeal for
decency to southern governors. A big friendly, smiling, peaceable family man with three children, Bill Moore carried a sign: “End Segregation in America - Eat At Joe's... (continuer)
O Bill Moore walked that lonesome highway,
(continuer)
envoyé par dq82 26/10/2016 - 21:29

Ballad of Hattie Carroll

Ballad of Hattie Carroll
1963
Broadsides #23 marzo 1963
Musica di sua figlia Hedy West da Broadsides #26 maggio 1963

La versione ufficiale dei fatti: l’incidente tra William Devereux Zantzinger (le fonti non concordano mai sulla corretta grafia del nome, se sia Zanzinger o Zantzinger, che è la versione usata da Dylan) e Hattie Carroll avviene all’una e quaranta nella notte tra l’8 e il 9 febbraio 1963 all’Emerson Hotel di Baltimore, durante una festa di beneficenza nota come “Il ballo delle zitelle” [The Spinsters’ Ball]. All’una e trenta il comportamento di Zantzinger, 24 anni, probabilmente ubriaco, si fa pericoloso. Con un finto bastone da parata, pare di legno, insegue una cameriera nera di trent’anni di nome Ethel Hill, picchiandola ripetutamente. Dieci minuti dopo chiede un bicchiere di bourbon e ginger ale a un’altra cameriera di nome Hattie Carroll, 51 anni, madre di undici figli, sofferente di ingrossamento... (continuer)
Come all you poor & honest people
(continuer)
envoyé par dq82 26/10/2016 - 18:03

The Sharpsville Massacre

John Steele
The Sharpsville Massacre
1963
Broadside #23, marzo 1963
(Tune: "Streets Of Laredo")

The world grows small. Eighty-three men, women and children lie dead in the hot streets of Sharpsville in South Africa. On the other side of the globe a Canadian writes a song So that they shall not be forgotten: "A song is one of the most effective ways of keeping alive an event in history... Sharpsville is a symbol ... of dynamic change and we sing it to remind the many people who enjoy South African fruit, holidays and wealth that the change is a reality" John Steele.

Il massacro di Sharpeville avvenne in Sudafrica il 21 marzo 1960, nel periodo di massima intensità delle proteste popolari contro la politica dell'apartheid messa in atto dal National Party. Durante una manifestazione pacifica a Sharpeville, la polizia sudafricana aprì il fuoco sulla folla dei dimostranti, uccidendo 69 persone.
As I walked out in the hot streets of Sharpsville,
(continuer)
envoyé par dq82 26/10/2016 - 17:23

Talking Riot Blues

Talking Riot Blues
1963
Broadside 20, Febbraio 1963
Sullo stesso broadside compare Masters Of War di Dylan
The witch-hunters came to Frisco town
(continuer)
envoyé par dq82 26/10/2016 - 17:01

Peace March Song

Two by two we walk a - long,
(continuer)
envoyé par dq82 26/10/2016 - 16:42

In Roma fu rapito

anonyme
In Roma fu rapito
[1924]
Una delle tante cantate che si diffusero in tutta Italia dopo il rapimento e l’assassinio del deputato Giacomo Matteotti, segretario del Partito Socialista Unitario
Riferita nel 1960 a Jona e Liberovici da alcuni informatori anonimi nel mantovano.
In “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.
Sulla stessa aria di Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio

Nell’ultima strofa sono ricordati i nomi di altri due figure importanti del socialismo di allora, il pugliese Giuseppe Di Vagno e l’emiliano Antonio Piccinini.
L’avvocato e parlamentare socialista Di Vagno – che abbiamo già incontrato citato nella canzone Bandiera rossa – fu ucciso da squadristi a colpi di pistola nel 1921 durante un comizio a Mola di Bari.

Antonio Piccinini era di Reggio Emilia,... (continuer)
In Roma fu rapito
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/10/2016 - 16:02

A lavorare noi siam condannati (o Il contadino)

anonyme
A lavorare noi siam condannati (<em>o</em> Il contadino)
[primi anni del 900]
Una cantata operaia riferita da Giuseppe Bertolino, classe 1895, piemontese, operaio meccanico, socialista e poi, dopo la scissione di Livorno del 1921, comunista.
Bertolino riferiva di aver imparato questo canto frequentando la Società operaia di mutuo soccorso “Fratellanza” di Mondovì, Cuneo.

In “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.
A lavorare noi siam condannati
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/10/2016 - 13:05

Inno anticlericale

anonyme
[1907-08?]
Sull’aria dell’Inno di Mameli, testo reperito in un quaderno manoscritto di canzoni compilato da Emilio Grosso, operaio tessile di Vallemosso (Vercelli)
In “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.
Fratelli d’Italia
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/10/2016 - 09:55
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När småfåglar dör

När småfåglar dör
[1982]
Testo e musica: Allan Edwall
Lyrics and music: Allan Edwall
Text och musik: Allan Edwall
Album: Gnällspik



Definire Allan Edwall un artista poliedrico sarebbe forse riduttivo: come ebbe a dire uno dei più famosi attori svedesi, Erland Josephson, “Era un tipo strano. Però riusciva ad essere un tipo strano in modo universale”. Allan Edwall era un attore che svariava da Ingmar Bergman (Fanny e Alexander) agli adattamenti televisivi dei racconti di Astrid Lindgren; proveniva dalla Real Scuola d'Arte Drammatica di Stoccolma. Ma fu anche regista, scrittore, musicista e autore di canzoni, appunto. Nelle sue canzoni si rifaceva alla musica popolare svedese, con tanto di violino e fisarmonica; canzoni nelle quali Allan Edwall prendeva di mira ogni ingiustizia sociale che gli capitava a tiro.

Questa canzone, musicalmente un valzerino facile e leggero, è del 1982. Non è dato sapere se... (continuer)
Vi har startat en ny produktion på försök
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 26/10/2016 - 01:48
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Omissis

Omissis
2016
Stato d'eccezione

Omissis: parti di testo, parole o frasi di atti o documenti che sono state tralasciate o sottaciute in quanto ritenute non necessarie, o molto più spesso 'da secretare' per motivi di sicurezza militare o di convenienza politica. Per decenni e decenni gli 'omissis' hanno coperto nomi e responsabilità di mandanti, esecutori e complici delle stragi compiute durante il periodo della storia italiana che viene ricordato come come 'Strategia della Tensione'. A più riprese, ma anche recentemente, si è ricorso all'uso strumentale e politicamente propagandistico di annunci di 'desecretamento' di fonti che invece ancora ai giorni nostri sono chiuse e non lasciano fluire la verità sui misteri di quegli anni. Ciò che risulta lampante è la permanente mancanza di volontà politica di voler definitivamente fare chiarezza su quelle stragi di Stato e sui depistaggi conseguenti la cui... (continuer)
Omissis…Omissis…Omissis!
(continuer)
envoyé par Dq82 25/10/2016 - 23:16

Let Us Have Peace

Let Us Have Peace
(1965)
Pubblicata su Broadside #82 luglio 1967

Slow, hymn-like
When all mankind forgets
(continuer)
25/10/2016 - 23:14

War Blues

Ronnie Petersen
War Blues
Well I'm thinkin' about the war
(continuer)
25/10/2016 - 22:05

The Same Old Song

The Same Old Song
(1966)
da Broadside #78
My country, right or wrong, boys
(continuer)
25/10/2016 - 21:51

Kriege wird es immer geben

Kriege wird es immer geben
[1947?]
Versi di Joachim Hackethal (1924-2003), attore e cabarettista tedesco
Musica degli Amnestierten
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.

“Die Amnestierten, gli Amnistiati, fu un gruppo di Kabarett itinerante creato nel 1947 da alcuni studenti in filologia dell’Università di Kiel (Schleswig-Holstein, vicino al Mar Baltico) e capeggiato da Joachim Hackethal.
Gli Amnistiati cominciarono a esibirsi nella mensa universitaria dove avevano improvvisato un palcoscenico; cominciarono con le parodie di scrittori come Hermann Hesse e Thomas Mann.
Gli Amnistiati scorrazzavano per la tutta la Germania su un malconcio autobus rosso, si esibivano dove potevano, non conoscevano compromessi né tabù di sorta e distruggevano senza pietà “gli eterni valori tedeschi”: attaccavano... (continuer)
Kriege wird es immer geben
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/10/2016 - 21:51
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De mördades fria republik

De mördades fria republik
25 ottobre 2016 04:19


La versione da studio (polistrumentale e coro)
LA LIBERA REPUBBLICA DEI MORTI AMMAZZATI
(continuer)
25/10/2016 - 04:20
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El pueblo unido jamás será vencido

El pueblo unido jamás será vencido
Here's an audio link to El pueblo unido jamás será vencido performed live at a solidarity concert in Helsinki in January 1974 by Quilapayún together with the Finnish song group Agit Prop:



And here's a story behind the song:

At the time of the Chilean coup d'etat in the fall of 1973, Quilapayún were in Finland. Soon after the incidents of the first nine-eleven, a solidarity concert was arranged at the Old Student House in Helsinki. The concert started with one of the members of Quilapayún announcing from the stage that they had just become refugees having heard that there was no return for them to Chile.

Another Chile solidarity concert was then arranged in January 1974 at the Helsinki Exhibition Hall with Quilapayún together with Agit Prop performing in front of a full house including our then President Mr. Kekkonen. That was my first time ever to hear El pueblo unido jamás será vencido... (continuer)
Juha Rämö 23/10/2016 - 22:58
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D'un tratto gridò

D'un tratto gridò
Il testo integrale della poesia di Cesare Pavese

FUMATORI DI CARTA

Mi ha condotto a sentir la sua banda. Si siede in un angolo
e imbocca il clarino. Comincia un baccano d’inferno.
Fuori, un vento furioso e gli schiaffi, tra i lampi,
della pioggia fan sí che la luce vien tolta,
ogni cinque minuti. Nel buio, le facce
dànno dentro stravolte, a suonare a memoria
un ballabile. Energico, il povero amico
tiene tutti, dal fondo. E il clarino si torce,
rompe il chiasso sonoro, s’inoltra, si sfoga
come un’anima sola, in un secco silenzio.

Questi poveri ottoni son troppo sovente ammaccati:
contadine le mani che stringono i tasti,
e le fronti, caparbie, che guardano appena da terra.
Miserabile sangue fiaccato, estenuato
dalle troppe fatiche, si sente muggire
nelle note e l’amico li guida a fatica,
lui che ha mani indurite a picchiare una mazza,
a menare una pialla,... (continuer)
Bernart Bartleby 23/10/2016 - 22:23
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Mennyből az angyal

Mennyből az angyal
Olasz fordítás: Riccardo Venturi
23 ottobre 2016 / október 23-a, 2016 22:13

Due parole del traduttore. Si tratta di una traduzione poco meno che letterale, senza nessunissimo intento poetico. Esiste, in italiano, perlomeno una traduzione con intenti artistici, e in rima: quella di Francesco Vernazza. Un vero e proprio "tour de force" ritmico, a volte con soluzioni un po' arcaizzanti (tipo "tirarno") ma sicuramente assai degno di nota. Un'ulteriore traduzione italiana è quella della sig.ra Agnes Preszler, che già una volta, anni fa, ci ha diffidati per iscritto dall'inserire sue traduzioni senza autorizzazione; indi per cui mi sono deciso ad affrontare da solo il testo di Márai. La mia traduzione, oltre ad essere praticamente letterale, segue l'andamento della versione musicata e cantata. Non potrebbe naturalmente essere eseguita neppure da una banda di paese, a differenza di quella della... (continuer)
ANGELO DAL CIELO
(continuer)
23/10/2016 - 22:14
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Si me matan, bueno (Ante la vida, sereno)‎

Si me matan, bueno (Ante la vida, sereno)‎
Nel 1967 questa poesia di Miguel Hernández‎ fu messa in musica da Sergio Liberovici nel suo album "Ogni giorno, tutti i giorni", edito da I Dischi del Sole. Il titolo del brano è "Ante la vida".

Bernart Bartleby 23/10/2016 - 21:30
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Andorra

Andorra
VAL SHENSON sends along these additional verses for "Andorra", which appeared in BROADSIDE # 5:
(from Broadside # 6, maggio 1962)
One day a councilman rose to say, "I think we're behind the times,
(continuer)
envoyé par dq82 23/10/2016 - 18:28
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El pueblo no olvidará

El pueblo no olvidará
KANSA EI UNOHDA
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 23/10/2016 - 15:59
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E qualcuno poi disse

E qualcuno poi disse
Terapia o tortura?
(estratto da La fabbrica della cura mentale – elèuthera 2013)
di Piero Cipriano

[...]
Il rapporto tra torturato e torturatore non è, talvolta, molto diverso dal rapporto che lega il ricoverato in SPDC con lo psichiatra che lo lega al letto.
Trascriverò, in corsivo, alcune considerazioni di Françoise Sironi, una delle maggiori esperte al mondo in tema di tortura, tratte dal suo libro, Persecutori e vittime. Proverò a riformulare le sue stesse affermazioni, adattandole al mondo dell’assistenza psichiatrica.
Come si può curare chi è stato vittima di torture? Io la riformulo: come si può pensare di curare chi ha subìto un ricovero psichiatrico, magari coatto, dove è stato immobilizzato, legato, sedato, addormentato con una terapia del sonno? Come può la psichiatria curare una vittima della psichiatria? Come può lo psichiatra curare ciò che lui stesso ha prodotto?
La... (continuer)
daniela -k.d.- 23/10/2016 - 14:04
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Blowin' in the Wind

Blowin' in the Wind
Una nota apparsa su Broadside 108 che propone un'interessante interpretazione dei versi di questa celeberrima canzone:

Many people have sung Bob Dylan's BLOWIN' IN THE WIND without realizing it is an attack on the flag. The title fits a quote from Emerson where he wondered about the things men will do just because of "an old rag of bunting blowing in the wind." "The answer, my friend..."
23/10/2016 - 11:02
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Luang Prabang

Luang Prabang
23 ottobre 2016, 10:26
LUANG PRABANG
(continuer)
23/10/2016 - 10:26
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Gia tài của mẹ

Gia tài của mẹ
pubblicato su Broadside #99, Giugno 1969
A MOTHER'S GIFT
(continuer)
22/10/2016 - 22:04
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Masters Of War

Masters Of War
FINLANDESE / FINNISH - Juha Rämö

Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö

My heartiest congratulations to Mr. Zimmerman for the Nobel Prize. This song is one of the many by him that undoubtedly justifies the decision of the Swedish Academy.
SODAN TAKAPIRUT
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 22/10/2016 - 16:58
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Die Stasi-Ballade

Versione greca di Θάνος Μικρούτσικος/Thanos Mikroutsikos, Μαρία Δημητριάδη/Maria Dimitriadi: Nâzim Hikmet, Wolf Biermann ‎– Πολιτικά Τραγούδια (1975)
Die Stasi-Ballade


ΜΠΑΛΆΝΤΑ ΓΙΑ ΤΟΥΣ ΑΣΦΑΛΊΤΕΣ
(continuer)
22/10/2016 - 11:58
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Inno a Oberdan

anonyme
Inno a Oberdan
Dallo spettacolo "Passeranno gli anni dei nostri tormenti"
Giromini-Rosignoli-Pelosi
daniela -k.d.- 22/10/2016 - 11:04
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Brigante se more

Brigante se more
Ho letto con interesse la discussione e penso che questa bella canzone rispecchi i sentimenti e la coscienza dei "briganti", ma allo stesso tempo, proprio perché non è una canzone dell'epoca non si può sapere se i due versi incriminati sarebbero stati accettati dalle comunità dei combattenti. Manipolare i versi di una canzone spacciandoli per originali è sempre un operazione scorretta dal punto di vista letterario e artistico, ma ciò non significa che dal punto di vista storico ciò non abbia un senso. La canzone di Bennato e D'Angiò resta una interpretazione dei fatti ben documentata, ma comunque influenzata da ideologie e giudizi che non appartengono all'epoca narrata, ma agli anni settanta in cui era difficilissimo immedesimarsi nel tipo di fede cristiana, non proprio bigotta, e di fedeltà, neanch'essa bigotta, ai Borboni. Resta interessante comunque la posizione immaginata del brigante... (continuer)
Gianlu 22/10/2016 - 10:30
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Die Stasi-Ballade

Die Stasi-Ballade
una parte di questa canzone è stata, assieme ad altre di Biermann, messa in musica da Thanos Mikroutsikos nel '75.
mauro 22/10/2016 - 00:38
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Κόκκινη βροχή (Nesini söyleyim)

Κόκκινη βροχή (Nesini söyleyim)
Nesini söyleyim interpretata da / performed by İlkay Akkaya

Riccardo Venturi 21/10/2016 - 21:02
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El Demagogo

El Demagogo
EL DEMAGOGO
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21/10/2016 - 20:31
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Grey October

Grey October
And still it goes on and those responsible are not brought to justice.
21/10/2016 - 19:10
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La mauvaise réputation

Traduzione di Alberto Patrucco e Andrea Mirò dal loro disco "segni (e) particolari"
La mauvaise réputation
LA CATTIVA REPUTAZIONE
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envoyé par R. Solari 21/10/2016 - 17:46
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Le Semeur

Le Semeur
Cher Riccardo,

Dans les Chansons contre la Guerre, vu la taille du labyrinthe, il faut souvent un certain temps pour qu’une réponse parvienne, même amicale.
Cela dit, pour le Semeur – chanson toujours d’actualité – auquel on tient beaucoup par ici (question de racines européennes et rationalistes), il serait extrêmement bienvenu d’en donner une version italienne (une polonaise aussi…) et je vais t’aider à la confectionner en posant ici un texte martyr de la version de Georges Garnir (l’originale ; celle placée par nos soins dans les CCG ), qu’il te faudra sans doute corriger.
J’ai mille excuses à faire des erreurs ou à émettre des impropriétés, l’italien n’est pas la langue que je maîtrise le mieux.
Cela dit, je viens de trouver une version chantée de ce Semeur et j’en communique l’adresse.

Je rappelle cependant qu’il y manque la vraie fin de cette chanson qui est un vibrant « À bas... (continuer)
Arditi seminatori del sogno,
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 21/10/2016 - 14:45
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A Hard Rain's A-Gonna Fall

A Hard Rain's A-Gonna Fall
MUSTA SADE ON LANKEAVA
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envoyé par Juha Rämö 21/10/2016 - 14:26
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Io non ho paura

Io non ho paura
Io invece un po' di paura ce l'ho, e non per i migranti o per gli sciroccati dell'ISIS, Al-Quaeda & C, ma per l'intolleranza e l'odio e la violenza e l'ignoranza montanti nelle nostra città d'Europa... Stamattina sentivo alla radio che nella sola Germania quest'anno sono stati già 800 gli assalti violenti di gruppi di razzisti e neonazisti ai centri di accoglienza per rifugiati...
Bernart Bartleby 21/10/2016 - 08:50
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We Gotta Get Out of This Place

We Gotta Get Out of This Place
Un interessante articolo apparso su Broadside #82 (Luglio 1967) conferma la popolarità della canzone degli Animals tra i soldati impegnati in Vietnam:
20/10/2016 - 22:57




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