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And Freedom Too
![And Freedom Too](img/upl/and_freedom.png)
From the steaming Mekong Delta
(continuer)
(continuer)
26/10/2016 - 23:19
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
O pescecan terribile
![O pescecan terribile](img/upl/a54a8e0492454ab3b50ab6eca281b580-1.jpg)
[primi anni del 900]
Parole e musica di Antonio Mazzuccato, direttore del Gruppo corale Borgo Vittoria di Torino negli anni tra il 1908 e il 1922, così come eseguito nel 1973 da Angelo Giorcelli, classe 1890, operaio FIAT, membro originario del coro, durante un'intervista condotta da Emilio Jona e Sergio Liberovici
In Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto - "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi", Donzelli 2008.
La corale nacque nel 1903 all’interno del Circolo Educativo Socialista di Borgo Vittoria, che poi ebbe sede presso l'imponente edificio della Casa del Popolo di Borgo Vittoria e Madonna di Campagna, costruito intorno al 1910 con il finanziamento e la forza lavoro dei circoli rionali socialisti, e incendiato dai fascisti nel 1922. In seguito, sulle sue ceneri, venne allestita una sala cinematografica, l'Apollo, con annessa sala danze. Oggi vi sorge... (continuer)
Parole e musica di Antonio Mazzuccato, direttore del Gruppo corale Borgo Vittoria di Torino negli anni tra il 1908 e il 1922, così come eseguito nel 1973 da Angelo Giorcelli, classe 1890, operaio FIAT, membro originario del coro, durante un'intervista condotta da Emilio Jona e Sergio Liberovici
In Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto - "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi", Donzelli 2008.
La corale nacque nel 1903 all’interno del Circolo Educativo Socialista di Borgo Vittoria, che poi ebbe sede presso l'imponente edificio della Casa del Popolo di Borgo Vittoria e Madonna di Campagna, costruito intorno al 1910 con il finanziamento e la forza lavoro dei circoli rionali socialisti, e incendiato dai fascisti nel 1922. In seguito, sulle sue ceneri, venne allestita una sala cinematografica, l'Apollo, con annessa sala danze. Oggi vi sorge... (continuer)
O pescecan terribile
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 26/10/2016 - 22:55
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War Machine
![War Machine](img/upl/Bill-Fay-2015-photo-by-Steve-Gullick.jpg)
Album: "Who Is the Sender?" (2015)
Bill Fay dopo aver pubblicato negli anni '70 due dischi acclamati dalla critica ma di scarso successo commerciale, è tornato dopo più di 40 anni a incidere dischi, prima con Life is People del 2012 poi con questo Who is the Sender?.
Più ancora che il precedente, il nuovo album esprime frustrazione e costernazione per lo stato in cui è ridotto il mondo, guerre e persecuzione.
Questa War Machine è un'amara descrizione della natura umana pronta ad uccidere finanziando senza fare domande una micidiale macchina da guerra.
Bill Fay dopo aver pubblicato negli anni '70 due dischi acclamati dalla critica ma di scarso successo commerciale, è tornato dopo più di 40 anni a incidere dischi, prima con Life is People del 2012 poi con questo Who is the Sender?.
Più ancora che il precedente, il nuovo album esprime frustrazione e costernazione per lo stato in cui è ridotto il mondo, guerre e persecuzione.
Questa War Machine è un'amara descrizione della natura umana pronta ad uccidere finanziando senza fare domande una micidiale macchina da guerra.
All the leaves are falling
(continuer)
(continuer)
26/10/2016 - 22:32
Ballad for Bill Moore
![Ballad for Bill Moore](img/upl/BillMoore.jpg)
1963
Broadside #26, maggio 1963
Tune: "That Lonesome Valley"
Hanno scritto canzoni per William Moore anche Phil Ochs, Wolf Biermann e Pete Seeger
On April 17,1963 Rev. Billy Graham wired Rev. Martin Luther King Jr. to “Put the brakes on a little bit."
On April 26 an Alabama judge found Rev. King and nine other Negro leaders guilty of contempt and gave a fine and jail sentences...
Meanwhile U.S. Attorney General Robert Kennedy paid a "courtesy call“ on the Alabama governor....Then flying back to the Capitol, he, with other Washington officials, went hiking along the Chesapeake & Ohio Canal on April 27.
During this period another hiker, William Moore, walked
southern roads carrying a message with an appeal for
decency to southern governors. A big friendly, smiling, peaceable family man with three children, Bill Moore carried a sign: “End Segregation in America - Eat At Joe's... (continuer)
Broadside #26, maggio 1963
Tune: "That Lonesome Valley"
Hanno scritto canzoni per William Moore anche Phil Ochs, Wolf Biermann e Pete Seeger
On April 17,1963 Rev. Billy Graham wired Rev. Martin Luther King Jr. to “Put the brakes on a little bit."
On April 26 an Alabama judge found Rev. King and nine other Negro leaders guilty of contempt and gave a fine and jail sentences...
Meanwhile U.S. Attorney General Robert Kennedy paid a "courtesy call“ on the Alabama governor....Then flying back to the Capitol, he, with other Washington officials, went hiking along the Chesapeake & Ohio Canal on April 27.
During this period another hiker, William Moore, walked
southern roads carrying a message with an appeal for
decency to southern governors. A big friendly, smiling, peaceable family man with three children, Bill Moore carried a sign: “End Segregation in America - Eat At Joe's... (continuer)
O Bill Moore walked that lonesome highway,
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 26/10/2016 - 21:29
Ballad of Hattie Carroll
![Ballad of Hattie Carroll](img/upl/Hattie.jpg)
1963
Broadsides #23 marzo 1963
Musica di sua figlia Hedy West da Broadsides #26 maggio 1963
La versione ufficiale dei fatti: l’incidente tra William Devereux Zantzinger (le fonti non concordano mai sulla corretta grafia del nome, se sia Zanzinger o Zantzinger, che è la versione usata da Dylan) e Hattie Carroll avviene all’una e quaranta nella notte tra l’8 e il 9 febbraio 1963 all’Emerson Hotel di Baltimore, durante una festa di beneficenza nota come “Il ballo delle zitelle” [The Spinsters’ Ball]. All’una e trenta il comportamento di Zantzinger, 24 anni, probabilmente ubriaco, si fa pericoloso. Con un finto bastone da parata, pare di legno, insegue una cameriera nera di trent’anni di nome Ethel Hill, picchiandola ripetutamente. Dieci minuti dopo chiede un bicchiere di bourbon e ginger ale a un’altra cameriera di nome Hattie Carroll, 51 anni, madre di undici figli, sofferente di ingrossamento... (continuer)
Broadsides #23 marzo 1963
Musica di sua figlia Hedy West da Broadsides #26 maggio 1963
La versione ufficiale dei fatti: l’incidente tra William Devereux Zantzinger (le fonti non concordano mai sulla corretta grafia del nome, se sia Zanzinger o Zantzinger, che è la versione usata da Dylan) e Hattie Carroll avviene all’una e quaranta nella notte tra l’8 e il 9 febbraio 1963 all’Emerson Hotel di Baltimore, durante una festa di beneficenza nota come “Il ballo delle zitelle” [The Spinsters’ Ball]. All’una e trenta il comportamento di Zantzinger, 24 anni, probabilmente ubriaco, si fa pericoloso. Con un finto bastone da parata, pare di legno, insegue una cameriera nera di trent’anni di nome Ethel Hill, picchiandola ripetutamente. Dieci minuti dopo chiede un bicchiere di bourbon e ginger ale a un’altra cameriera di nome Hattie Carroll, 51 anni, madre di undici figli, sofferente di ingrossamento... (continuer)
Come all you poor & honest people
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 26/10/2016 - 18:03
The Sharpsville Massacre
John Steele
![The Sharpsville Massacre](img/upl/sharpeville2-news.png_650889374.png)
1963
Broadside #23, marzo 1963
(Tune: "Streets Of Laredo")
The world grows small. Eighty-three men, women and children lie dead in the hot streets of Sharpsville in South Africa. On the other side of the globe a Canadian writes a song So that they shall not be forgotten: "A song is one of the most effective ways of keeping alive an event in history... Sharpsville is a symbol ... of dynamic change and we sing it to remind the many people who enjoy South African fruit, holidays and wealth that the change is a reality" John Steele.
Il massacro di Sharpeville avvenne in Sudafrica il 21 marzo 1960, nel periodo di massima intensità delle proteste popolari contro la politica dell'apartheid messa in atto dal National Party. Durante una manifestazione pacifica a Sharpeville, la polizia sudafricana aprì il fuoco sulla folla dei dimostranti, uccidendo 69 persone.
Broadside #23, marzo 1963
(Tune: "Streets Of Laredo")
The world grows small. Eighty-three men, women and children lie dead in the hot streets of Sharpsville in South Africa. On the other side of the globe a Canadian writes a song So that they shall not be forgotten: "A song is one of the most effective ways of keeping alive an event in history... Sharpsville is a symbol ... of dynamic change and we sing it to remind the many people who enjoy South African fruit, holidays and wealth that the change is a reality" John Steele.
Il massacro di Sharpeville avvenne in Sudafrica il 21 marzo 1960, nel periodo di massima intensità delle proteste popolari contro la politica dell'apartheid messa in atto dal National Party. Durante una manifestazione pacifica a Sharpeville, la polizia sudafricana aprì il fuoco sulla folla dei dimostranti, uccidendo 69 persone.
As I walked out in the hot streets of Sharpsville,
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 26/10/2016 - 17:23
Talking Riot Blues
![Talking Riot Blues](img/upl/peace.jpg)
The witch-hunters came to Frisco town
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 26/10/2016 - 17:01
Peace March Song
1962
Broadside #5
Broadside #5
Two by two we walk a - long,
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 26/10/2016 - 16:42
Parcours:
Contre le Nucléaire
In Roma fu rapito
anonyme
![In Roma fu rapito](img/upl/138890.jpg)
[1924]
Una delle tante cantate che si diffusero in tutta Italia dopo il rapimento e l’assassinio del deputato Giacomo Matteotti, segretario del Partito Socialista Unitario
Riferita nel 1960 a Jona e Liberovici da alcuni informatori anonimi nel mantovano.
In “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.
Sulla stessa aria di Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio
Nell’ultima strofa sono ricordati i nomi di altri due figure importanti del socialismo di allora, il pugliese Giuseppe Di Vagno e l’emiliano Antonio Piccinini.
L’avvocato e parlamentare socialista Di Vagno – che abbiamo già incontrato citato nella canzone Bandiera rossa – fu ucciso da squadristi a colpi di pistola nel 1921 durante un comizio a Mola di Bari.
Antonio Piccinini era di Reggio Emilia,... (continuer)
Una delle tante cantate che si diffusero in tutta Italia dopo il rapimento e l’assassinio del deputato Giacomo Matteotti, segretario del Partito Socialista Unitario
Riferita nel 1960 a Jona e Liberovici da alcuni informatori anonimi nel mantovano.
In “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.
Sulla stessa aria di Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio
Nell’ultima strofa sono ricordati i nomi di altri due figure importanti del socialismo di allora, il pugliese Giuseppe Di Vagno e l’emiliano Antonio Piccinini.
L’avvocato e parlamentare socialista Di Vagno – che abbiamo già incontrato citato nella canzone Bandiera rossa – fu ucciso da squadristi a colpi di pistola nel 1921 durante un comizio a Mola di Bari.
Antonio Piccinini era di Reggio Emilia,... (continuer)
In Roma fu rapito
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/10/2016 - 16:02
A lavorare noi siam condannati (o Il contadino)
anonyme
![A lavorare noi siam condannati (<em>o</em> Il contadino)](img/upl/DSC_8971-h768.jpg)
[primi anni del 900]
Una cantata operaia riferita da Giuseppe Bertolino, classe 1895, piemontese, operaio meccanico, socialista e poi, dopo la scissione di Livorno del 1921, comunista.
Bertolino riferiva di aver imparato questo canto frequentando la Società operaia di mutuo soccorso “Fratellanza” di Mondovì, Cuneo.
In “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.
Una cantata operaia riferita da Giuseppe Bertolino, classe 1895, piemontese, operaio meccanico, socialista e poi, dopo la scissione di Livorno del 1921, comunista.
Bertolino riferiva di aver imparato questo canto frequentando la Società operaia di mutuo soccorso “Fratellanza” di Mondovì, Cuneo.
In “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.
A lavorare noi siam condannati
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/10/2016 - 13:05
Inno anticlericale
anonyme
[1907-08?]
Sull’aria dell’Inno di Mameli, testo reperito in un quaderno manoscritto di canzoni compilato da Emilio Grosso, operaio tessile di Vallemosso (Vercelli)
In “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.
Sull’aria dell’Inno di Mameli, testo reperito in un quaderno manoscritto di canzoni compilato da Emilio Grosso, operaio tessile di Vallemosso (Vercelli)
In “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.
Fratelli d’Italia
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/10/2016 - 09:55
Parcours:
Antiwar Anticléricale
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När småfåglar dör
![När småfåglar dör](img/upl/gnaellspik.jpg)
[1982]
Testo e musica: Allan Edwall
Lyrics and music: Allan Edwall
Text och musik: Allan Edwall
Album: Gnällspik
Definire Allan Edwall un artista poliedrico sarebbe forse riduttivo: come ebbe a dire uno dei più famosi attori svedesi, Erland Josephson, “Era un tipo strano. Però riusciva ad essere un tipo strano in modo universale”. Allan Edwall era un attore che svariava da Ingmar Bergman (Fanny e Alexander) agli adattamenti televisivi dei racconti di Astrid Lindgren; proveniva dalla Real Scuola d'Arte Drammatica di Stoccolma. Ma fu anche regista, scrittore, musicista e autore di canzoni, appunto. Nelle sue canzoni si rifaceva alla musica popolare svedese, con tanto di violino e fisarmonica; canzoni nelle quali Allan Edwall prendeva di mira ogni ingiustizia sociale che gli capitava a tiro.
Questa canzone, musicalmente un valzerino facile e leggero, è del 1982. Non è dato sapere se... (continuer)
Testo e musica: Allan Edwall
Lyrics and music: Allan Edwall
Text och musik: Allan Edwall
Album: Gnällspik
Definire Allan Edwall un artista poliedrico sarebbe forse riduttivo: come ebbe a dire uno dei più famosi attori svedesi, Erland Josephson, “Era un tipo strano. Però riusciva ad essere un tipo strano in modo universale”. Allan Edwall era un attore che svariava da Ingmar Bergman (Fanny e Alexander) agli adattamenti televisivi dei racconti di Astrid Lindgren; proveniva dalla Real Scuola d'Arte Drammatica di Stoccolma. Ma fu anche regista, scrittore, musicista e autore di canzoni, appunto. Nelle sue canzoni si rifaceva alla musica popolare svedese, con tanto di violino e fisarmonica; canzoni nelle quali Allan Edwall prendeva di mira ogni ingiustizia sociale che gli capitava a tiro.
Questa canzone, musicalmente un valzerino facile e leggero, è del 1982. Non è dato sapere se... (continuer)
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envoyé par Riccardo Venturi 26/10/2016 - 01:48
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Omissis
![Omissis](img/upl/a2222684573_10.jpg)
2016
Stato d'eccezione
Omissis: parti di testo, parole o frasi di atti o documenti che sono state tralasciate o sottaciute in quanto ritenute non necessarie, o molto più spesso 'da secretare' per motivi di sicurezza militare o di convenienza politica. Per decenni e decenni gli 'omissis' hanno coperto nomi e responsabilità di mandanti, esecutori e complici delle stragi compiute durante il periodo della storia italiana che viene ricordato come come 'Strategia della Tensione'. A più riprese, ma anche recentemente, si è ricorso all'uso strumentale e politicamente propagandistico di annunci di 'desecretamento' di fonti che invece ancora ai giorni nostri sono chiuse e non lasciano fluire la verità sui misteri di quegli anni. Ciò che risulta lampante è la permanente mancanza di volontà politica di voler definitivamente fare chiarezza su quelle stragi di Stato e sui depistaggi conseguenti la cui... (continuer)
Stato d'eccezione
Omissis: parti di testo, parole o frasi di atti o documenti che sono state tralasciate o sottaciute in quanto ritenute non necessarie, o molto più spesso 'da secretare' per motivi di sicurezza militare o di convenienza politica. Per decenni e decenni gli 'omissis' hanno coperto nomi e responsabilità di mandanti, esecutori e complici delle stragi compiute durante il periodo della storia italiana che viene ricordato come come 'Strategia della Tensione'. A più riprese, ma anche recentemente, si è ricorso all'uso strumentale e politicamente propagandistico di annunci di 'desecretamento' di fonti che invece ancora ai giorni nostri sono chiuse e non lasciano fluire la verità sui misteri di quegli anni. Ciò che risulta lampante è la permanente mancanza di volontà politica di voler definitivamente fare chiarezza su quelle stragi di Stato e sui depistaggi conseguenti la cui... (continuer)
Omissis…Omissis…Omissis!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dq82 25/10/2016 - 23:16
War Blues
Ronnie Petersen
![War Blues](img/upl/66618e1895e4b667b6f4ab6ac35c1932.jpg)
(1966)
Broadside #78
Broadside #78
Well I'm thinkin' about the war
(continuer)
(continuer)
25/10/2016 - 22:05
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
The Same Old Song
![The Same Old Song](img/upl/slide_247476_1445862_free.jpg)
(1966)
da Broadside #78
da Broadside #78
My country, right or wrong, boys
(continuer)
(continuer)
25/10/2016 - 21:51
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Kriege wird es immer geben
![Kriege wird es immer geben](img/upl/_dwn1477425274_866804569.jpg)
[1947?]
Versi di Joachim Hackethal (1924-2003), attore e cabarettista tedesco
Musica degli Amnestierten
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.
“Die Amnestierten, gli Amnistiati, fu un gruppo di Kabarett itinerante creato nel 1947 da alcuni studenti in filologia dell’Università di Kiel (Schleswig-Holstein, vicino al Mar Baltico) e capeggiato da Joachim Hackethal.
Gli Amnistiati cominciarono a esibirsi nella mensa universitaria dove avevano improvvisato un palcoscenico; cominciarono con le parodie di scrittori come Hermann Hesse e Thomas Mann.
Gli Amnistiati scorrazzavano per la tutta la Germania su un malconcio autobus rosso, si esibivano dove potevano, non conoscevano compromessi né tabù di sorta e distruggevano senza pietà “gli eterni valori tedeschi”: attaccavano... (continuer)
Versi di Joachim Hackethal (1924-2003), attore e cabarettista tedesco
Musica degli Amnestierten
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.
“Die Amnestierten, gli Amnistiati, fu un gruppo di Kabarett itinerante creato nel 1947 da alcuni studenti in filologia dell’Università di Kiel (Schleswig-Holstein, vicino al Mar Baltico) e capeggiato da Joachim Hackethal.
Gli Amnistiati cominciarono a esibirsi nella mensa universitaria dove avevano improvvisato un palcoscenico; cominciarono con le parodie di scrittori come Hermann Hesse e Thomas Mann.
Gli Amnistiati scorrazzavano per la tutta la Germania su un malconcio autobus rosso, si esibivano dove potevano, non conoscevano compromessi né tabù di sorta e distruggevano senza pietà “gli eterni valori tedeschi”: attaccavano... (continuer)
Kriege wird es immer geben
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 25/10/2016 - 21:51
Amnestierten-Song
![Amnestierten-Song](img/upl/_dwn1477426641_575441802.jpg)
[1947]
Versi di Joachim Hackethal (1924-2003), attore e cabarettista tedesco
Musica degli Amnestierten
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.
Il brano si può ascoltare nella corposa (in 7 CD!) raccolta “Kabarett 1946 – 1969” edita dalla tedesca Polyphon.
“Die Amnestierten, gli Amnistiati, fu un gruppo di Kabarett itinerante creato nel 1947 da alcuni studenti in filologia dell’Università di Kiel (Schleswig-Holstein, vicino al Mar Baltico) e capeggiato da Joachim Hackethal.
Gli Amnistiati cominciarono a esibirsi nella mensa universitaria dove avevano improvvisato un palcoscenico; cominciarono con le parodie di scrittori come Hermann Hesse e Thomas Mann.
Gli Amnistiati scorrazzavano per la tutta la Germania su un malconcio autobus rosso, si esibivano dove potevano, non... (continuer)
Versi di Joachim Hackethal (1924-2003), attore e cabarettista tedesco
Musica degli Amnestierten
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.
Il brano si può ascoltare nella corposa (in 7 CD!) raccolta “Kabarett 1946 – 1969” edita dalla tedesca Polyphon.
“Die Amnestierten, gli Amnistiati, fu un gruppo di Kabarett itinerante creato nel 1947 da alcuni studenti in filologia dell’Università di Kiel (Schleswig-Holstein, vicino al Mar Baltico) e capeggiato da Joachim Hackethal.
Gli Amnistiati cominciarono a esibirsi nella mensa universitaria dove avevano improvvisato un palcoscenico; cominciarono con le parodie di scrittori come Hermann Hesse e Thomas Mann.
Gli Amnistiati scorrazzavano per la tutta la Germania su un malconcio autobus rosso, si esibivano dove potevano, non... (continuer)
Unbelastet,
(continuer)
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envoyé par Bernart Bartleby 25/10/2016 - 21:19
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Corbari
![Corbari](img/upl/a2222684573_10.jpg)
2016
Stato d'eccezione
Operaio e attore in tempo di pace, Sirio Corbari divenne dopo l'8 settembre 1943 comandante di una unità partigiana indipendente, La Banda Corbari, che imperversò nella zona dell'Appennino tra Ravenna e Forlì, distinguendosi non solo nel compiere azioni militari di notevole ardimento, ma anche nella tendenza a porre l'avversario in situazioni ridicole, sfruttando l'elemento della derisione e della beffa quale arma propagandistica della propria lotta. Corbari non era particolarmente amato né dal CLN, che Iui stesso considerava vittima delle "beghe da politicanti", né dal PCI, che lo definiva spregiativamente "comunista romantico". Amato e sostenuto dalle popolazioni che vivevano nella sua zona di azione, Corbari divenne presto una sorta di mito che si alimentava continuamente di nuovi aneddoti e racconti. Caduto vittima di un tradimento, Corbari rimase ferito in uno... (continuer)
Stato d'eccezione
Operaio e attore in tempo di pace, Sirio Corbari divenne dopo l'8 settembre 1943 comandante di una unità partigiana indipendente, La Banda Corbari, che imperversò nella zona dell'Appennino tra Ravenna e Forlì, distinguendosi non solo nel compiere azioni militari di notevole ardimento, ma anche nella tendenza a porre l'avversario in situazioni ridicole, sfruttando l'elemento della derisione e della beffa quale arma propagandistica della propria lotta. Corbari non era particolarmente amato né dal CLN, che Iui stesso considerava vittima delle "beghe da politicanti", né dal PCI, che lo definiva spregiativamente "comunista romantico". Amato e sostenuto dalle popolazioni che vivevano nella sua zona di azione, Corbari divenne presto una sorta di mito che si alimentava continuamente di nuovi aneddoti e racconti. Caduto vittima di un tradimento, Corbari rimase ferito in uno... (continuer)
Corbari è partigiano, è anche comandante
(continuer)
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envoyé par Dq82 25/10/2016 - 12:59
Citizen of Wallonia ! Et ric et rac !
![Citizen of Wallonia ! Et ric et rac !](img/upl/ob_d91c3c_citizen-of-wallonia.png)
Citizen of Wallonia ! Et ric et rac !
Filastroque wallonne à l’usage des riches et des puissants d’Europe et du Nouveau Monde.
Marco Valdo M.I. – 2016
Lucien l’âne mon ami, tu te souviens sans doute de cette récente version française d’une chanson de Dario Fo, intitulée « Peuple qui de toujours » (Popolo che da sempre) et du commentaire où je faisais allusion à la petite ritournelle de révolte wallonne : « Et ric et rac ». Eh bien, aujourd’hui, je vais en faire une chanson pour saluer la résistance qui se dessine face aux impératifs des grands d’Europe et du Nouveau Monde par le biais du refus d’accepter le fait accompli du CETA.
« Et ric et rac ! », c’est formidable, Marco Valdo M.I., car je l’aime bien cette ritournelle. Et puis, c’est bien mieux et moins langoureux que « Ma Cabane au Canada », qui comme tout le monde sait « est blottie au fond des bois, on y voit des écureuils sur... (continuer)
Filastroque wallonne à l’usage des riches et des puissants d’Europe et du Nouveau Monde.
Marco Valdo M.I. – 2016
Lucien l’âne mon ami, tu te souviens sans doute de cette récente version française d’une chanson de Dario Fo, intitulée « Peuple qui de toujours » (Popolo che da sempre) et du commentaire où je faisais allusion à la petite ritournelle de révolte wallonne : « Et ric et rac ». Eh bien, aujourd’hui, je vais en faire une chanson pour saluer la résistance qui se dessine face aux impératifs des grands d’Europe et du Nouveau Monde par le biais du refus d’accepter le fait accompli du CETA.
« Et ric et rac ! », c’est formidable, Marco Valdo M.I., car je l’aime bien cette ritournelle. Et puis, c’est bien mieux et moins langoureux que « Ma Cabane au Canada », qui comme tout le monde sait « est blottie au fond des bois, on y voit des écureuils sur... (continuer)
Citizen of Wallonia !
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envoyé par Marco Valdo M.I. 25/10/2016 - 12:28
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Memoria con divisa
![Memoria con divisa](img/upl/a2222684573_10.jpg)
2016
Stato d'eccezione
Risposta a Cristicchi e all'operazione di propaganda avviata con lo spettacolo Magazzino 18.
Dopo un ventennio di martellante e grossolano "revisionismo", la memoria storica degli italiani assume un carattere autoassolutorio grottesco; così oggi, per esempio, i più sanno - com'è giusto che sia - cosa sono le foibe e l'esodo degli italiani dall'Istria, ma ignorano che nell'Aprile 1941 l'Italia alleata della Germania nazista invase la Jugoslavia, annettendosi con le armi interi territori e attuando una criminale bonifica etnica con la deportazione di interi villaggi. Per non parlare delle nostre avventure coloniali, culminate con la guerra d'Etiopia e "l'impiego di gas di qualunque specie e su qualunque scala" (parole del Duce). Ha scritto Angelo Del Boca: "Gli italiani, però, si differenziano nettamente dagli altri popoli per il continuo ricorso a uno strumento autoconsolatorio,... (continuer)
Stato d'eccezione
Risposta a Cristicchi e all'operazione di propaganda avviata con lo spettacolo Magazzino 18.
Dopo un ventennio di martellante e grossolano "revisionismo", la memoria storica degli italiani assume un carattere autoassolutorio grottesco; così oggi, per esempio, i più sanno - com'è giusto che sia - cosa sono le foibe e l'esodo degli italiani dall'Istria, ma ignorano che nell'Aprile 1941 l'Italia alleata della Germania nazista invase la Jugoslavia, annettendosi con le armi interi territori e attuando una criminale bonifica etnica con la deportazione di interi villaggi. Per non parlare delle nostre avventure coloniali, culminate con la guerra d'Etiopia e "l'impiego di gas di qualunque specie e su qualunque scala" (parole del Duce). Ha scritto Angelo Del Boca: "Gli italiani, però, si differenziano nettamente dagli altri popoli per il continuo ricorso a uno strumento autoconsolatorio,... (continuer)
Mistificatore della storia
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envoyé par Dq82 25/10/2016 - 12:14
Leg weg das Strickzeug, liebe Olga
anonyme
![Leg weg das Strickzeug, liebe Olga](img/upl/Faust.jpg)
[fine 1944]
Parole e musica di autore anonimo.
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.
Si tratta di versi stampati su fogli volanti che comparvero a Berlino alla fine del 1944, quando ormai la Germania era sull’orlo della capitolazione ed Hitler chiamava a raccolta il “Volkssturm”, letteralmente “Assalto popolare”, una milizia di vecchi e ragazzini e anche invalidi e donne, armati con qualche fucile e Panzerfaust, che avrebbe dovuto opporsi alle armate sovietiche ed alleate in inarrestabile avanzata…
Parole e musica di autore anonimo.
Trovo il testo sul bel lavoro di Christian Hörburger intitolato “Nihilisten - Pazifisten – Nestbeschmutzer. Gesichtete Zeit im Spiegel des Kabaretts”, 1993.
Si tratta di versi stampati su fogli volanti che comparvero a Berlino alla fine del 1944, quando ormai la Germania era sull’orlo della capitolazione ed Hitler chiamava a raccolta il “Volkssturm”, letteralmente “Assalto popolare”, una milizia di vecchi e ragazzini e anche invalidi e donne, armati con qualche fucile e Panzerfaust, che avrebbe dovuto opporsi alle armate sovietiche ed alleate in inarrestabile avanzata…
Leg weg das Strickzeug, liebe Olga,
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envoyé par Bernart Bartleby 25/10/2016 - 08:51
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De mördades fria republik
![De mördades fria republik](img/upl/jaernarbetare.jpg)
[1973]
Testo e musica: Dan Berglund
Lyrics & Music: Dan Berglund
Text och musik: Dan Berglund
Album: 1. Stöd de strejkande hamnarbertarna [1974]
2. En järnarbetares visor [1975]
Dan Frejvid Berglund è finlandese di nascita: è nato infatti a Helsinki il 16 marzo 1954. Trasferitosi in Svezia, a Göteborg, nei primissimi anni di vita, negli anni '70 è stato forse il più noto protest singer svedese; era iscritto al KP ML, il Partito Comunista Marxista-Leninista di Svezia (l'attuale Kommunistiska Partiet). Il suo esordio come cantautore avvenne nel 1974, con un concerto per i lavoratori portuali di Göteborg in sciopero; tra le canzoni, questa possente ballata che tuttora rappresenta la sua canzone più nota, un evergreen persino in questi tempi cambiati. Il concerto per i portuali di Göteborg in sciopero divenne il suo primo album, Stöd de strejkande hamnarbetarna (“Sostenete i lavoratori... (continuer)
Testo e musica: Dan Berglund
Lyrics & Music: Dan Berglund
Text och musik: Dan Berglund
Album: 1. Stöd de strejkande hamnarbertarna [1974]
2. En järnarbetares visor [1975]
Dan Frejvid Berglund è finlandese di nascita: è nato infatti a Helsinki il 16 marzo 1954. Trasferitosi in Svezia, a Göteborg, nei primissimi anni di vita, negli anni '70 è stato forse il più noto protest singer svedese; era iscritto al KP ML, il Partito Comunista Marxista-Leninista di Svezia (l'attuale Kommunistiska Partiet). Il suo esordio come cantautore avvenne nel 1974, con un concerto per i lavoratori portuali di Göteborg in sciopero; tra le canzoni, questa possente ballata che tuttora rappresenta la sua canzone più nota, un evergreen persino in questi tempi cambiati. Il concerto per i portuali di Göteborg in sciopero divenne il suo primo album, Stöd de strejkande hamnarbetarna (“Sostenete i lavoratori... (continuer)
Jag åt min gröt och läste tidningen
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envoyé par Riccardo Venturi 25/10/2016 - 03:24
Truce Carol
![Truce Carol](img/upl/1968187998.jpg)
(1966)
Parole e musica di Mike Kellin
da Broadside #77
Un appello dal Vietnam per una tregua di Natale, come nella prima guerra mondiale che duri però non trenta giorni ma almeno trent'anni.
Parole e musica di Mike Kellin
da Broadside #77
Un appello dal Vietnam per una tregua di Natale, come nella prima guerra mondiale che duri però non trenta giorni ma almeno trent'anni.
The news is out tonight we're gonna stop the fight,
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24/10/2016 - 23:22
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Found in a Pocket
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Dear Mom and Dad, please don't be sad
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24/10/2016 - 22:26
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Talking Ole Miss
Gene Greenblath
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Broadside #16, november 1962
"A Louisiana legislator has predicted that Negro stUdent James Mere-dith will be killed if he remains at the University of Mississippi. State Rep. Wellborn Jack of Shreveport told a White Citizens Council rally, .that he had met persons in Mississippi who will kill Meredith as soon as there is a chance. Meredith himself shrugged off the warning~ "Negroes have been getting threats as long as there have been Negroes in Mississippi and one more. doesn't make any difference" he said. N.Y. POST, Tuesday, November 13, 1962....
Il 29 settembre 1962, James Howard Meredith dichiarò la sua intenzione di iscriversi all'Università del Mississippi e il giorno seguente divenne il primo studente afro-americano ad essere iscritto presso tale istituto.[1] Il suo ingresso era già stato ostacolato dal governatore segregazionista Ross Barnett, sebbene precedentemente si era pronunciato... (continuer)
"A Louisiana legislator has predicted that Negro stUdent James Mere-dith will be killed if he remains at the University of Mississippi. State Rep. Wellborn Jack of Shreveport told a White Citizens Council rally, .that he had met persons in Mississippi who will kill Meredith as soon as there is a chance. Meredith himself shrugged off the warning~ "Negroes have been getting threats as long as there have been Negroes in Mississippi and one more. doesn't make any difference" he said. N.Y. POST, Tuesday, November 13, 1962....
Il 29 settembre 1962, James Howard Meredith dichiarò la sua intenzione di iscriversi all'Università del Mississippi e il giorno seguente divenne il primo studente afro-americano ad essere iscritto presso tale istituto.[1] Il suo ingresso era già stato ostacolato dal governatore segregazionista Ross Barnett, sebbene precedentemente si era pronunciato... (continuer)
Well, if you wanna go to college down in Mississippi,
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envoyé par Dq82 24/10/2016 - 21:45
La ballata del ciucciocorno
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[1973]
Versi di Dario Fo, con Franca Rame
Dallo spettacolo del collettivo teatrale La Comune intitolato “Guerra di popolo in Cile”, diretto da Dario Fo e presentato subito dopo il golpe in Cile.
La canzone era interpretata da Ciccio Busacca
Testo trovato e trascritto dall'Archivio Franca Rame
Chiedo innanzitutto scusa a Lucien Lane se qui l'asino non ci fa una bella figura, anzi, ci fa proprio quella del ciuccio...
Durante una delle tappe della tournée dello spettacolo, quella di Sassari, Dario Fo fu arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, ma liberato 18 ore dopo a furor di popolo...
Versi di Dario Fo, con Franca Rame
Dallo spettacolo del collettivo teatrale La Comune intitolato “Guerra di popolo in Cile”, diretto da Dario Fo e presentato subito dopo il golpe in Cile.
La canzone era interpretata da Ciccio Busacca
Testo trovato e trascritto dall'Archivio Franca Rame
Chiedo innanzitutto scusa a Lucien Lane se qui l'asino non ci fa una bella figura, anzi, ci fa proprio quella del ciuccio...
Durante una delle tappe della tournée dello spettacolo, quella di Sassari, Dario Fo fu arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, ma liberato 18 ore dopo a furor di popolo...
Il leone ha scoperto in un libro delle curia
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envoyé par Bernart Bartleby 24/10/2016 - 21:07
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Recoged esta voz
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[1937]
Versi del grande poeta e drammaturgo spagnolo, nella raccolta “Viento del pueblo. Poesía en la guerra” pubblicata a Valencia dal Socorro Rojo Internacional nel 1937, nel pieno della guerra civile.
Su YouTube trovo un paio di versioni (parziali) musicate di questa poesia. La principale è quella del cantautore e chitarrista Rubén Suárez.
Versi del grande poeta e drammaturgo spagnolo, nella raccolta “Viento del pueblo. Poesía en la guerra” pubblicata a Valencia dal Socorro Rojo Internacional nel 1937, nel pieno della guerra civile.
Su YouTube trovo un paio di versioni (parziali) musicate di questa poesia. La principale è quella del cantautore e chitarrista Rubén Suárez.
I
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envoyé par Bernart Bartleby 24/10/2016 - 08:27
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D'un tratto gridò
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[1932/1967]
Testo di Franco Fortini, ma si tratta di una rivisitazione dei versi finali della poesia “Fumatori di carta” di Cesare Pavese risalente al 1932 e inclusa nella raccolta “Lavorare stanca”, pubblicata nel 1936.
Musica di Sergio Liberovici, nel suo album del 1967 intitolato “Ogni giorno, tutti i giorni”, pubblicato da I Dischi del Sole.
Interpretata anche da Margot
Testo di Franco Fortini, ma si tratta di una rivisitazione dei versi finali della poesia “Fumatori di carta” di Cesare Pavese risalente al 1932 e inclusa nella raccolta “Lavorare stanca”, pubblicata nel 1936.
Musica di Sergio Liberovici, nel suo album del 1967 intitolato “Ogni giorno, tutti i giorni”, pubblicato da I Dischi del Sole.
Interpretata anche da Margot
D’un tratto gridò
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envoyé par Bernart Bartleby 23/10/2016 - 22:11
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E qualcuno poi disse
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Terapia o tortura?
(estratto da La fabbrica della cura mentale – elèuthera 2013)
di Piero Cipriano
[...]
Il rapporto tra torturato e torturatore non è, talvolta, molto diverso dal rapporto che lega il ricoverato in SPDC con lo psichiatra che lo lega al letto.
Trascriverò, in corsivo, alcune considerazioni di Françoise Sironi, una delle maggiori esperte al mondo in tema di tortura, tratte dal suo libro, Persecutori e vittime. Proverò a riformulare le sue stesse affermazioni, adattandole al mondo dell’assistenza psichiatrica.
Come si può curare chi è stato vittima di torture? Io la riformulo: come si può pensare di curare chi ha subìto un ricovero psichiatrico, magari coatto, dove è stato immobilizzato, legato, sedato, addormentato con una terapia del sonno? Come può la psichiatria curare una vittima della psichiatria? Come può lo psichiatra curare ciò che lui stesso ha prodotto?
La... (continuer)
(estratto da La fabbrica della cura mentale – elèuthera 2013)
di Piero Cipriano
[...]
Il rapporto tra torturato e torturatore non è, talvolta, molto diverso dal rapporto che lega il ricoverato in SPDC con lo psichiatra che lo lega al letto.
Trascriverò, in corsivo, alcune considerazioni di Françoise Sironi, una delle maggiori esperte al mondo in tema di tortura, tratte dal suo libro, Persecutori e vittime. Proverò a riformulare le sue stesse affermazioni, adattandole al mondo dell’assistenza psichiatrica.
Come si può curare chi è stato vittima di torture? Io la riformulo: come si può pensare di curare chi ha subìto un ricovero psichiatrico, magari coatto, dove è stato immobilizzato, legato, sedato, addormentato con una terapia del sonno? Come può la psichiatria curare una vittima della psichiatria? Come può lo psichiatra curare ciò che lui stesso ha prodotto?
La... (continuer)
daniela -k.d.- 23/10/2016 - 14:04
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Ottocento
![Ottocento](img/thumb/c45496_130x140.jpeg?1378841649)
A mio parere potrebbe esserci una qualche relazione tra l'uso del tedesco maccheronico in "Novecento" con l'uso della stessa lingua (ma in modo ancor più maccheronico...) in "Canzone per l'estate": che, seppur con altre modalità stilistiche, è anch'esso un "ritratto di borghesia" a mio parere, o per meglio dire di un imborghesimento.
Vito Vita 23/10/2016 - 13:42
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Gia tài của mẹ
![Gia tài của mẹ](img/upl/trinhcongson2.png)
pubblicato su Broadside #99, Giugno 1969
A MOTHER'S GIFT
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22/10/2016 - 22:04
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Masters Of War
![Masters Of War](img/thumb/c8_130x140.jpeg?1328911903)
FINLANDESE / FINNISH - Juha Rämö
Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
My heartiest congratulations to Mr. Zimmerman for the Nobel Prize. This song is one of the many by him that undoubtedly justifies the decision of the Swedish Academy.
Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
My heartiest congratulations to Mr. Zimmerman for the Nobel Prize. This song is one of the many by him that undoubtedly justifies the decision of the Swedish Academy.
SODAN TAKAPIRUT
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envoyé par Juha Rämö 22/10/2016 - 16:58
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Die Stasi-Ballade
Versione greca di Θάνος Μικρούτσικος/Thanos Mikroutsikos, Μαρία Δημητριάδη/Maria Dimitriadi: Nâzim Hikmet, Wolf Biermann – Πολιτικά Τραγούδια (1975)
![Die Stasi-Ballade](img/upl/R-4068302-1414699564-5778.jpeg.jpg)
ΜΠΑΛΆΝΤΑ ΓΙΑ ΤΟΥΣ ΑΣΦΑΛΊΤΕΣ
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22/10/2016 - 11:58
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Inno a Oberdan
anonyme
![Inno a Oberdan](img/thumb/c10742_130x140.jpeg?1328620025)
Dallo spettacolo "Passeranno gli anni dei nostri tormenti"
Giromini-Rosignoli-Pelosi
Giromini-Rosignoli-Pelosi
daniela -k.d.- 22/10/2016 - 11:04
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Brigante se more
![Brigante se more](img/thumb/c4065_130x140.jpeg?1328382328)
Ho letto con interesse la discussione e penso che questa bella canzone rispecchi i sentimenti e la coscienza dei "briganti", ma allo stesso tempo, proprio perché non è una canzone dell'epoca non si può sapere se i due versi incriminati sarebbero stati accettati dalle comunità dei combattenti. Manipolare i versi di una canzone spacciandoli per originali è sempre un operazione scorretta dal punto di vista letterario e artistico, ma ciò non significa che dal punto di vista storico ciò non abbia un senso. La canzone di Bennato e D'Angiò resta una interpretazione dei fatti ben documentata, ma comunque influenzata da ideologie e giudizi che non appartengono all'epoca narrata, ma agli anni settanta in cui era difficilissimo immedesimarsi nel tipo di fede cristiana, non proprio bigotta, e di fedeltà, neanch'essa bigotta, ai Borboni. Resta interessante comunque la posizione immaginata del brigante... (continuer)
Gianlu 22/10/2016 - 10:30
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Die Stasi-Ballade
![Die Stasi-Ballade](img/thumb/c19523_130x140.jpeg?1336268043)
una parte di questa canzone è stata, assieme ad altre di Biermann, messa in musica da Thanos Mikroutsikos nel '75.
mauro 22/10/2016 - 00:38
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Κόκκινη βροχή (Nesini söyleyim)
![Κόκκινη βροχή (Nesini söyleyim)](img/thumb/c37039_130x140.jpeg?1328655155)
Nesini söyleyim interpretata da / performed by İlkay Akkaya
Riccardo Venturi 21/10/2016 - 21:02
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Grey October
![Grey October](img/art/t755522.jpg)
And still it goes on and those responsible are not brought to justice.
21/10/2016 - 19:10
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La mauvaise réputation
Traduzione di Alberto Patrucco e Andrea Mirò dal loro disco "segni (e) particolari"
![La mauvaise réputation](img/thumb/c1661_130x140.jpeg?1328130392)
LA CATTIVA REPUTAZIONE
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envoyé par R. Solari 21/10/2016 - 17:46
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Le Semeur
![Le Semeur](img/thumb/c37216_130x140.jpeg?1332619013)
Cher Riccardo,
Dans les Chansons contre la Guerre, vu la taille du labyrinthe, il faut souvent un certain temps pour qu’une réponse parvienne, même amicale.
Cela dit, pour le Semeur – chanson toujours d’actualité – auquel on tient beaucoup par ici (question de racines européennes et rationalistes), il serait extrêmement bienvenu d’en donner une version italienne (une polonaise aussi…) et je vais t’aider à la confectionner en posant ici un texte martyr de la version de Georges Garnir (l’originale ; celle placée par nos soins dans les CCG ), qu’il te faudra sans doute corriger.
J’ai mille excuses à faire des erreurs ou à émettre des impropriétés, l’italien n’est pas la langue que je maîtrise le mieux.
Cela dit, je viens de trouver une version chantée de ce Semeur et j’en communique l’adresse.
Je rappelle cependant qu’il y manque la vraie fin de cette chanson qui est un vibrant « À bas... (continuer)
Dans les Chansons contre la Guerre, vu la taille du labyrinthe, il faut souvent un certain temps pour qu’une réponse parvienne, même amicale.
Cela dit, pour le Semeur – chanson toujours d’actualité – auquel on tient beaucoup par ici (question de racines européennes et rationalistes), il serait extrêmement bienvenu d’en donner une version italienne (une polonaise aussi…) et je vais t’aider à la confectionner en posant ici un texte martyr de la version de Georges Garnir (l’originale ; celle placée par nos soins dans les CCG ), qu’il te faudra sans doute corriger.
J’ai mille excuses à faire des erreurs ou à émettre des impropriétés, l’italien n’est pas la langue que je maîtrise le mieux.
Cela dit, je viens de trouver une version chantée de ce Semeur et j’en communique l’adresse.
Je rappelle cependant qu’il y manque la vraie fin de cette chanson qui est un vibrant « À bas... (continuer)
Arditi seminatori del sogno,
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 21/10/2016 - 14:45
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A Hard Rain's A-Gonna Fall
![A Hard Rain's A-Gonna Fall](img/thumb/c3_130x140.jpeg?1328914700)
MUSTA SADE ON LANKEAVA
(continuer)
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envoyé par Juha Rämö 21/10/2016 - 14:26
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Io non ho paura
![Io non ho paura](img/thumb/c53572_130x140.jpeg?1477035618)
Io invece un po' di paura ce l'ho, e non per i migranti o per gli sciroccati dell'ISIS, Al-Quaeda & C, ma per l'intolleranza e l'odio e la violenza e l'ignoranza montanti nelle nostra città d'Europa... Stamattina sentivo alla radio che nella sola Germania quest'anno sono stati già 800 gli assalti violenti di gruppi di razzisti e neonazisti ai centri di accoglienza per rifugiati...
Bernart Bartleby 21/10/2016 - 08:50
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We Gotta Get Out of This Place
![We Gotta Get Out of This Place](img/upl/Broadside82Animals.png)
Un interessante articolo apparso su Broadside #82 (Luglio 1967) conferma la popolarità della canzone degli Animals tra i soldati impegnati in Vietnam:
20/10/2016 - 22:57
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Canzone del cavallo bendato
![Canzone del cavallo bendato](img/upl/25C32589talon2Bcontre2Bl2527orage.png)
Chanson italienne – Canzone del cavallo bendato – Dario Fo – 1972
Ah, Lucien l’âne mon ami, voici une bien pénible histoire et même sans doute, plus pénible encore pour toi qui es aussi un ongulé. On avait déjà eu l’histoire du cheval pendu et celle du cheval de corbillard et celle du petit cheval, dont tu souviens certainement. Celle-ci est celle du cheval de monte lequel est forcément un étalon, mais certainement pas un de ces fiers étalons qui hantent les rêves des juments et de certaines jeunes cavalières. Il eût pu le devenir, s’il n’y avait les propriétaires de chevaux, les « maîtres » qui vont le réduire en esclavage et dans son cas, en esclavage sexuel ; le but est de recueillir sa semence pour la vendre aux éleveurs, eux-mêmes propriétaires de juments, qu’ils exploitent pareillement à des fins reproductrices. Il y a derrière tout ça un commerce ignoble, qui est dénoncé par la... (continuer)
Ah, Lucien l’âne mon ami, voici une bien pénible histoire et même sans doute, plus pénible encore pour toi qui es aussi un ongulé. On avait déjà eu l’histoire du cheval pendu et celle du cheval de corbillard et celle du petit cheval, dont tu souviens certainement. Celle-ci est celle du cheval de monte lequel est forcément un étalon, mais certainement pas un de ces fiers étalons qui hantent les rêves des juments et de certaines jeunes cavalières. Il eût pu le devenir, s’il n’y avait les propriétaires de chevaux, les « maîtres » qui vont le réduire en esclavage et dans son cas, en esclavage sexuel ; le but est de recueillir sa semence pour la vendre aux éleveurs, eux-mêmes propriétaires de juments, qu’ils exploitent pareillement à des fins reproductrices. Il y a derrière tout ça un commerce ignoble, qui est dénoncé par la... (continuer)
CHANSON DE L’ÉTALON EXPLOITÉ
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envoyé par Marco Valdo M.I. 20/10/2016 - 21:58
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A Hard Rain's A-Gonna Fall
Versione ebraica di Aviv Geffen dall'album Yomam Masa (2000)
![A Hard Rain's A-Gonna Fall](img/thumb/c3_130x140.jpeg?1328914700)
גשם כבד עומד ליפול
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envoyé par dq82 20/10/2016 - 13:26
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Tamburino del reggimento
![Tamburino del reggimento](img/thumb/c6845_130x140.jpeg?1338877117)
Una bellissima canzone, sostanzialmente atemporale. La presenza di una vivandiera fa pensare alle guerre dell'800 (già nella prima guerra mondiale non esistevano più le vivandiere, se non nell'esercito francese).
Emanuele 19/10/2016 - 21:53
Della moderna scuola il prence
La canzone fu scritta da Sacrovir Carlo Gagne intorno al 1919, dieci anni dopo l'assassinio di Francisco Ferrer.
L'autore prese in prestito la melodia di un inno composto in memoria di un generale, tal Arimondi, un colonialista massacratore che nel 1896 era finito massacrato a sua volta nel corso della battaglia di Adua. Al generale Arimondi fu assegnata la medaglia d'oro al valor militare alla memoria, ma la pesante sconfitta ad Adua fu anche causa sua, che era un arrogante ed insubordinato e per via della rivalità col suo comandante Baratieri (più posato, esperto e prudente) mise a repentaglio l'intera strategia della battaglia.
Informazioni da "Le ciminiere non fanno più fumo" citato in premessa e da it.wikipedia (dove purtroppo la descrizione della battaglia di Adua sembra scritta con la retorica patriottarda dell'epoca, o di epoca fascista: "I soldati di Arimondi, arroccati sul Monte... (continuer)
L'autore prese in prestito la melodia di un inno composto in memoria di un generale, tal Arimondi, un colonialista massacratore che nel 1896 era finito massacrato a sua volta nel corso della battaglia di Adua. Al generale Arimondi fu assegnata la medaglia d'oro al valor militare alla memoria, ma la pesante sconfitta ad Adua fu anche causa sua, che era un arrogante ed insubordinato e per via della rivalità col suo comandante Baratieri (più posato, esperto e prudente) mise a repentaglio l'intera strategia della battaglia.
Informazioni da "Le ciminiere non fanno più fumo" citato in premessa e da it.wikipedia (dove purtroppo la descrizione della battaglia di Adua sembra scritta con la retorica patriottarda dell'epoca, o di epoca fascista: "I soldati di Arimondi, arroccati sul Monte... (continuer)
Bernart Bartleby 19/10/2016 - 16:00
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Nei primi anni 60 era un giovane studente in chimica ed obiettore di coscienza al servizio militare in Vietnam.
Contribuì alcune sue canzoni su Broadside Magazine. Si veda anche Just Another Day
Questa fu pubblicata sul # 58 del 15 maggio 1965.
Nel 1967 le canzoni di Bill Frederick vennero raccolte nel disco intitolato “Hey, Hey… LBJ! Songs of the U.S. Anti-War Movement”
Una canzone ironica che spiega che cosa ci fosse dietro ai proclami di voler "difendere la libertà dal Comunismo" in Vietnam.
"Now let us assume that we lost Indo-China. If Indo-China goes, several things happen right away. The peninsula, the, last bit of land hanging on down there, would be scarcely defensible. The tin and tungsten that we so greatly value from that area would cease coming.... So when the U.S. votes $400,000,000... (continuer)