Lager
Chanson italienne – Lager – Francesco Guccini – 1981
LAGER
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 22/1/2016 - 22:42
Tutta colpa dei governanti
(2015)
Di bolina
Di bolina
Questa terra è la mia terra ma è straziata da una guerra
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 22/1/2016 - 18:27
Clemente la bomba inteligente
2014
Il signor GGG
Il signor GGG
Sono una bomba vispa e intelligente ed ho un certo fascino latino decadente
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 22/1/2016 - 18:21
Ballad of the Skeletons
[1995]
A Poem by Allen Ginsberg [2/12-16, 1995]
First published by the Newspaper "The Nation"
Music by Allen Ginsberg, Paul McCartney and Philip Glass (1995)
Versi di Allen Ginsberg [12/16 febbraio 1995]
Pubblicati per la prima volta dal giornale "The Nation"
Musica di Allen Ginsberg, Paul McCartney e Philip Glass (1995)
Allen Ginsberg pubblicò la sua "Ballad of the Skeletons" sulle pagine del giornale "The Nation" tra il 12 e il 16 febbraio del 1995. Nello stesso anno la mise in musica, in collaborazione con Paul McCartney, Philip Glass e Lenny Kaye. Il poeta della "Beat Generation" aveva una propria etichetta discografica, la Ginsberg Recordings; recentemente la poesia/canzone è tornata ad essere disponibile integralmente in Rete. La si potrebbe chiamare un ritratto complessivo delle contraddizioni del mondo, o meglio delle contraddizioni del 1995; alcune sono ancora disgraziatamente... (continuer)
A Poem by Allen Ginsberg [2/12-16, 1995]
First published by the Newspaper "The Nation"
Music by Allen Ginsberg, Paul McCartney and Philip Glass (1995)
Versi di Allen Ginsberg [12/16 febbraio 1995]
Pubblicati per la prima volta dal giornale "The Nation"
Musica di Allen Ginsberg, Paul McCartney e Philip Glass (1995)
Allen Ginsberg pubblicò la sua "Ballad of the Skeletons" sulle pagine del giornale "The Nation" tra il 12 e il 16 febbraio del 1995. Nello stesso anno la mise in musica, in collaborazione con Paul McCartney, Philip Glass e Lenny Kaye. Il poeta della "Beat Generation" aveva una propria etichetta discografica, la Ginsberg Recordings; recentemente la poesia/canzone è tornata ad essere disponibile integralmente in Rete. La si potrebbe chiamare un ritratto complessivo delle contraddizioni del mondo, o meglio delle contraddizioni del 1995; alcune sono ancora disgraziatamente... (continuer)
Said the Presidential skeleton
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/1/2016 - 15:47
Lo que más quiero
Bella traduzione di una bellissima poesia, dai versi solo in apparenza strani
Claudio 22/1/2016 - 14:56
Luglio, agosto, settembre (nero)
Versione solo Strumentale degli Area, con intro di chiavi....
22/1/2016 - 14:03
Call to Arms
2011
Call To Arms
Arriva il telegramma per la chiamata lle armi, ci sono due possibilità: accettare di partire in guerra sperando di tornare a casa dalla propria amata... o disertare. In questo caso lo sfortunato partirà.
Call To Arms
Arriva il telegramma per la chiamata lle armi, ci sono due possibilità: accettare di partire in guerra sperando di tornare a casa dalla propria amata... o disertare. In questo caso lo sfortunato partirà.
The telegram came today taking me far away
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 22/1/2016 - 11:44
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
The Kingdom of the Cross
2015
Battering Ram
There is also the album's closing cut, haunting, gripping, melancholic tale of the First World War, "The Kingdom Of The Cross", where a poem unfurls the feelings and horrors which comprised this most brutal of global conflicts. "This year is the centenary of the end of the First World War. Nigel had a piece of music which he played on a synthesizer for a couple of years that I really liked. We had an actor (and singer), David Bower from the band HELL, read the poem and I sang the choruses. I didn't want it to be typical SAXON, so it is just keyboards, bass, me and Dave."
Battering Ram
There is also the album's closing cut, haunting, gripping, melancholic tale of the First World War, "The Kingdom Of The Cross", where a poem unfurls the feelings and horrors which comprised this most brutal of global conflicts. "This year is the centenary of the end of the First World War. Nigel had a piece of music which he played on a synthesizer for a couple of years that I really liked. We had an actor (and singer), David Bower from the band HELL, read the poem and I sang the choruses. I didn't want it to be typical SAXON, so it is just keyboards, bass, me and Dave."
What is this place across the field
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 22/1/2016 - 11:37
The Last Man and the Last Shilling
With war looming in Europe in 1914 Australian political parties competed to outdo one another in expressing loyalty to Britain in what was essentially a 'khaki election'. Labor Party leader Fisher promised that Australia would support Britain to the last man and the last shilling.
A bloodied young digger lay dying
(continuer)
(continuer)
envoyé par Tony Smith 22/1/2016 - 10:44
Parcours:
La Grande Guerre (1914-1918)
There's Peace in Korea
[1953]
Scritta da Rosetta Tharpe e M. Asher
Testo trovato su The Authentic History Center
Trovo il brano nella raccolta intitolata “Complete Sister Rosetta Tharpe Vol. 4: 1951-1953”, Frémeaux & Associés, Francia, 2005.
Nei tre anni che durò (1950-53) la guerra in Corea fece quasi 200.000 fra i soldati della coalizione ONU a guida statunitense (soprattutto sudcoreani – 140.000 ca – e americani – 35.000 ca) e tra i 350.000 e i 750.000 morti tra quelli nordcoreani e cinesi. Cifre impressionanti che però non sono nulla rispetto agli oltre 2 milioni di morti patiti dalla popolazione civile.
Scritta da Rosetta Tharpe e M. Asher
Testo trovato su The Authentic History Center
Trovo il brano nella raccolta intitolata “Complete Sister Rosetta Tharpe Vol. 4: 1951-1953”, Frémeaux & Associés, Francia, 2005.
Nei tre anni che durò (1950-53) la guerra in Corea fece quasi 200.000 fra i soldati della coalizione ONU a guida statunitense (soprattutto sudcoreani – 140.000 ca – e americani – 35.000 ca) e tra i 350.000 e i 750.000 morti tra quelli nordcoreani e cinesi. Cifre impressionanti che però non sono nulla rispetto agli oltre 2 milioni di morti patiti dalla popolazione civile.
I'm so glad at last, there's peace in Korea
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/1/2016 - 10:23
Più forte della Morte è l’Amore
Intervista esclusiva a un protagonista: Pierluigi Ontanetti
da "Il Resto del Carlino" del 12/01/99
"Aiuti umanitari e caschi blu: il grande affare della guerra"
SARAJEVO - Chi ha ucciso Gabriele Moreno Locatelli e perche'? Aveva 34 anni, era disarmato, attraversava in pace e per la pace il ponte simbolo di Sarajevo, citta` martire di questo secolo di sangue e tragedie. Sul ponte Vrbanja insieme a Moreno erano saliti altri quattro italiani. Sulle due sponde del fiume Miliacka, divise dalla guerra, i fucili erano puntati. Sopra il ponte camminava la speranza, coi passi lenti e misurati di un gesto politico non violento, cosi` mite ma cosi` dirompente in una citta` divorata dalla guerra. Chi e perche' ha ordinato quella spietata esecuzione? Dopo oltre cinque anni da quella tragica domenica 3 ottobre 1993 la giustizia italiana dovra` porsi ufficialmente queste domande. Il ministro della... (continuer)
da "Il Resto del Carlino" del 12/01/99
"Aiuti umanitari e caschi blu: il grande affare della guerra"
SARAJEVO - Chi ha ucciso Gabriele Moreno Locatelli e perche'? Aveva 34 anni, era disarmato, attraversava in pace e per la pace il ponte simbolo di Sarajevo, citta` martire di questo secolo di sangue e tragedie. Sul ponte Vrbanja insieme a Moreno erano saliti altri quattro italiani. Sulle due sponde del fiume Miliacka, divise dalla guerra, i fucili erano puntati. Sopra il ponte camminava la speranza, coi passi lenti e misurati di un gesto politico non violento, cosi` mite ma cosi` dirompente in una citta` divorata dalla guerra. Chi e perche' ha ordinato quella spietata esecuzione? Dopo oltre cinque anni da quella tragica domenica 3 ottobre 1993 la giustizia italiana dovra` porsi ufficialmente queste domande. Il ministro della... (continuer)
22/1/2016 - 00:21
El pueblo unido jamás será vencido
Esperantiĝis Renato Corsetti
Interpretata da Gianfranco Molle nell'album Horo da opozicio [1979]
Kantisto: Gianfranco Molle
Albumo: Horo da opozicio
Jaro: 1979
Kantisto: Gianfranco Molle
Albumo: Horo da opozicio
Jaro: 1979
El pueblo unido jamás será vencido!
(continuer)
(continuer)
envoyé par ZugNachPankow + DQ82 + RV 21/1/2016 - 23:52
Allora il mondo finirà
Chanson italienne – Allora il mondo finirà – Francesco Guccini – 1967
Petite introduction de Lucien Lane.
“Every one of us is, in the cosmic perspective, precious. If a human disagrees with you, let them live. In a hundred billion galaxies, you will not find another.”
~ Carl Sagan, Cosmos
« Chacun de nous est, dans la perspective cosmique, précieux. Si un humain est en désaccord avec vous, laissez-le vivre. Dans cent milliards de galaxies, vous n’en trouverez pas un autre ».
Quoique si vous rencontrez Hitler ou Mussolini… N’hésitez pas, tuez-le. Car, dans cent milliards de galaxies, vous n’en trouverez pas un autre.
Du moins, il faut l’espérer, dit Lucien l’âne.
Ce n’est pas un nouveau morceau, seulement une reprise du disque Folk beat n°1 de Guccini, et il fait référence à une apocalypse nucléaire, déjà présente dans autres morceaux de cet album :
L’atomica cinese (L’atomique... (continuer)
Petite introduction de Lucien Lane.
“Every one of us is, in the cosmic perspective, precious. If a human disagrees with you, let them live. In a hundred billion galaxies, you will not find another.”
~ Carl Sagan, Cosmos
« Chacun de nous est, dans la perspective cosmique, précieux. Si un humain est en désaccord avec vous, laissez-le vivre. Dans cent milliards de galaxies, vous n’en trouverez pas un autre ».
Quoique si vous rencontrez Hitler ou Mussolini… N’hésitez pas, tuez-le. Car, dans cent milliards de galaxies, vous n’en trouverez pas un autre.
Du moins, il faut l’espérer, dit Lucien l’âne.
Ce n’est pas un nouveau morceau, seulement une reprise du disque Folk beat n°1 de Guccini, et il fait référence à une apocalypse nucléaire, déjà présente dans autres morceaux de cet album :
L’atomica cinese (L’atomique... (continuer)
ALORS LE MONDE FINIRA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 21/1/2016 - 17:25
Amici come prima: Berlusconi e Gheddafi
Verso una nuova guerra dell’Italia in #Libia? Ricordiamo cosa abbiamo fatto in quel paese.
articolo da Giap
articolo da Giap
CCG Staff 21/1/2016 - 15:52
Better Is Peace
Musica di Karl Jenkins (1944-), compositore gallese
Nella sua “The Armed Man. A Mass for Peace”, una messa che Jenkins compose nel 1999 su commissione dell’Armeria Reale inglese, che ha la sua sede storica nella Torre di Londra ma che negli anni 90 spostò il grosso delle collezioni in un nuovo spazio espositivo a Leeds.
L’autore dedicò la sua Messa alle vittime della guerra in Kosovo.
La Messa per la pace di Karl Jenkins si conclude con una collezione composta da una citazione da “Le Morte d'Arthur”, attribuita allo scrittore inglese Sir Thomas Malory (1405-1471), la riproposizione dell’incipit con "L'homme armé" (si veda Save Me From Bloody Men), alcuni versi del poeta Alfred Tennyson (1809-1892) e un versetto dall’Apocalisse di Giovanni, o Libro della Rivelazione.
Nella sua “The Armed Man. A Mass for Peace”, una messa che Jenkins compose nel 1999 su commissione dell’Armeria Reale inglese, che ha la sua sede storica nella Torre di Londra ma che negli anni 90 spostò il grosso delle collezioni in un nuovo spazio espositivo a Leeds.
L’autore dedicò la sua Messa alle vittime della guerra in Kosovo.
La Messa per la pace di Karl Jenkins si conclude con una collezione composta da una citazione da “Le Morte d'Arthur”, attribuita allo scrittore inglese Sir Thomas Malory (1405-1471), la riproposizione dell’incipit con "L'homme armé" (si veda Save Me From Bloody Men), alcuni versi del poeta Alfred Tennyson (1809-1892) e un versetto dall’Apocalisse di Giovanni, o Libro della Rivelazione.
Lancelot - Better is peace than always war
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/1/2016 - 15:41
Parcours:
Musique classique contre la guerre
Osposidda
Caro Rino, cosa intendi quando scrivi "la foga di uccidere, di cancellare, di colpire ed eliminare l'errore "? Le elementari regole di umanità, ancor prima che di giustizia, erano state infrante da coloro i quali hanno privato della libertà un cittadino onesto e generoso. Le forze dell'ordine avranno fatto i loro sbagli ma non dimentichiamoci che se non ci fosse stato il sequestro non ci sarebbe stato nemmeno questo tragico epilogo.
Massimo 21/1/2016 - 11:53
Le donne di Carrara
OGGI O PIANTO...PERO MI A FATTO TANTA ALLEGRIA INCONTRARE QUESTA CANZONE, UN STRETTO ABBRACCIO DAL'ARGENTINA.
GIUSEPPE PEDONESE, NATO A CARRARA NEL 1946 E PORTATO IN ARGENTINA NEL 1949
GIUSEPPE PEDONESE, NATO A CARRARA NEL 1946 E PORTATO IN ARGENTINA NEL 1949
GIUSEPPE PEDONESE 21/1/2016 - 00:37
Mondo politico
(2015)
Da "9", il nono album della rock band toscana.
Da "9", il nono album della rock band toscana.
Io l’ho visto scritto vent'anni fa
(continuer)
(continuer)
20/1/2016 - 23:58
Enzo Jannacci: El purtava i scarp de tennis
solo chi ha provato ad essere emarginato dalla societa ma per sempre onesto ,dignitoso,
e rispettoso verso gli altri ,questa canzone .questa poesia che negli anni ancora è attuale , questo barbone con una grande dignità dice fermati che voglio scendere ,non è che lei è meglio di mè (sicuramente come dicevano una volta in dialetto cremasco:(non ti porta neanche le scarpe )sei superiore , quello è solo un cafone ignorante che offende la dignità di un barbone ,che nella realtà sicuramente ,non è l'abito che fa il monaco .
voglio solo dire che jannacci è sempre stato dalla parte dei più deboli ,mario,vincenzina all fabbrica me lo dicevi prima .ecc,ecc sei stato un cantautore che negli anni 60 70 80 un grande ,grazie jannacci,!!!mi hai comosso . ciao.
e rispettoso verso gli altri ,questa canzone .questa poesia che negli anni ancora è attuale , questo barbone con una grande dignità dice fermati che voglio scendere ,non è che lei è meglio di mè (sicuramente come dicevano una volta in dialetto cremasco:(non ti porta neanche le scarpe )sei superiore , quello è solo un cafone ignorante che offende la dignità di un barbone ,che nella realtà sicuramente ,non è l'abito che fa il monaco .
voglio solo dire che jannacci è sempre stato dalla parte dei più deboli ,mario,vincenzina all fabbrica me lo dicevi prima .ecc,ecc sei stato un cantautore che negli anni 60 70 80 un grande ,grazie jannacci,!!!mi hai comosso . ciao.
dossena tino 20/1/2016 - 21:26
Telle est la Question
Telle est la Question
Chanson française – Telle est la Question – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 22
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXVIII)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas... (continuer)
Chanson française – Telle est la Question – Marco Valdo M.I. – 2016
Ulenspiegel le Gueux – 22
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – I, LXXVIII)
Cette numérotation particulière : (Ulenspiegel – I, I), signifie très exactement ceci :
Ulenspiegel : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs, dans le texte de l’édition de 1867.
Le premier chiffre romain correspond au numéro du Livre – le roman comporte 5 livres et le deuxième chiffre romain renvoie au chapitre d’où a été tirée la chanson. Ainsi, on peut – si le cœur vous en dit – retrouver le texte originel et plein de détails qui ne figurent pas... (continuer)
Le matin à dix heures
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 20/1/2016 - 21:13
Не для меня придёт весна
Vista la datazzione anche questo canto qua si qualificherebbe come una delle canzoni contro la guerra più antiche :)
Salud e grazie
Salud e grazie
Krzysiek 20/1/2016 - 21:02
High Germany
anonyme
Sottoscrivo quello che diceva Cattia Salto qualche mese fa: "High Germany" e "The Wars O' Germany" andrebbero ricongiunte
Faccio anche presente che su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music “The Wars of Germany”, “Higher Germanie” (o “High Germany”) e The Two Lovers (o “True Lovers”) sono canzoni che vengono assimilate.
La lezione più famosa sarebbe "Higher Germanie", di cui le versioni rese da Shirley Collins e da Martin Carthy.
Inoltre il testo della versione in inglese standard di “The Wars of Germany” sopra presentata coincide quasi integralmente con quello di “High Germany” nella versione proposta da Bram Taylor nel suo album “Pick of the Grinner” del 1997.
Propongo di seguito il testo di “Higher Germanie” nella versione di Shirley Collins, dalla raccolta di artisti vari intitolata “A Jug of Punch. Broadside Ballads Old and New”, 1959:
Faccio anche presente che su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music “The Wars of Germany”, “Higher Germanie” (o “High Germany”) e The Two Lovers (o “True Lovers”) sono canzoni che vengono assimilate.
La lezione più famosa sarebbe "Higher Germanie", di cui le versioni rese da Shirley Collins e da Martin Carthy.
Inoltre il testo della versione in inglese standard di “The Wars of Germany” sopra presentata coincide quasi integralmente con quello di “High Germany” nella versione proposta da Bram Taylor nel suo album “Pick of the Grinner” del 1997.
Propongo di seguito il testo di “Higher Germanie” nella versione di Shirley Collins, dalla raccolta di artisti vari intitolata “A Jug of Punch. Broadside Ballads Old and New”, 1959:
HIGHER GERMANIE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/1/2016 - 16:43
Περιμένοντας τοὺς βαρβάρους
Scusi, non riesco ad accedere a commentary, ma vorrei informarla che la foto "di Margherita Dalmati" è in realtà una foto di Cristina Campo/Vittoria Guerrini. Le due poetesse erano molto amiche ma certo non identiche. Quel che dice di Margherita, che era bellissima e finissima, comunque va bene per tutt'e due. Mi perdoni l'intrusione
Margheita Pieracci Harwell 20/1/2016 - 15:27
The Helmet Now
[XVII° secolo]
Versi di Ralph Knevet, sacerdote e poete seicentesco inglese, originario di Norfolk, prima cappellano di una famiglia aristocratica e poi pastore del villaggio di Lyng.
Musica del compositore inglese Gerald Finzi (1901 - 1956), per la cantata “Farewell To Arms, Op. 9” composta nel 1944 (?) e basata su questo sonetto seicentesco ed un altro del 500 – ai nostri fini meno significativo, a mio parere – di George Peele (c.1558–1597), poeta, traduttore e drammaturgo che fu amico e collaboratore di Shakespeare.
Testo trovato su Lieder.net
La cosa curiosa è che i due sonetti condividono un verso, evidentemente un modo di dire antico, “Ora nell’elmo fanno il nido le api”, come fossero le nostre espressioni “Appendere il fucile al chiodo” o “Gettare la pistola alle ortiche”…
Quello dell’elmo trasformato in alveare è un emblema dell’araldica inglese del 500, che trovo qui accompagnato... (continuer)
Versi di Ralph Knevet, sacerdote e poete seicentesco inglese, originario di Norfolk, prima cappellano di una famiglia aristocratica e poi pastore del villaggio di Lyng.
Musica del compositore inglese Gerald Finzi (1901 - 1956), per la cantata “Farewell To Arms, Op. 9” composta nel 1944 (?) e basata su questo sonetto seicentesco ed un altro del 500 – ai nostri fini meno significativo, a mio parere – di George Peele (c.1558–1597), poeta, traduttore e drammaturgo che fu amico e collaboratore di Shakespeare.
Testo trovato su Lieder.net
La cosa curiosa è che i due sonetti condividono un verso, evidentemente un modo di dire antico, “Ora nell’elmo fanno il nido le api”, come fossero le nostre espressioni “Appendere il fucile al chiodo” o “Gettare la pistola alle ortiche”…
Quello dell’elmo trasformato in alveare è un emblema dell’araldica inglese del 500, che trovo qui accompagnato... (continuer)
The helmet now an hive for bees becomes,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/1/2016 - 11:08
E io ero Sandokan
E' morto Ettore Scola, addio al maestro del cinema italiano
Il grande regista aveva 84 anni. Con i suoi capolavori, da "C'eravamo tanti amati" a "Una giornata particolare" a "La terrazza", ha raccontato l'Italia
Si intitola Ridendo e scherzando il film con cui Ettore Scola ha detto addio al cinema e al suo pubblico. Un documentario con cui le sue figlie, Paola e Silvia, lo hanno restituito nella sua complessità di regista, artista e padre. E ridendo e scherzando il regista, morto oggi all'età di 84 anni nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico di Roma, ha attraversato più di cinquant'anni di cinema e storia italiana. Con lui se ne va l'ultimo grande maestro della commedia italiana. Con il suo cinema ha raccontato l'Italia che si riscattava dal fascismo e cercava di dimenticare la guerra, con un linguaggio profondo ma lieve ha saputo tratteggiare tutti i tipi di italiani, dagli intellettuali... (continuer)
Il grande regista aveva 84 anni. Con i suoi capolavori, da "C'eravamo tanti amati" a "Una giornata particolare" a "La terrazza", ha raccontato l'Italia
Si intitola Ridendo e scherzando il film con cui Ettore Scola ha detto addio al cinema e al suo pubblico. Un documentario con cui le sue figlie, Paola e Silvia, lo hanno restituito nella sua complessità di regista, artista e padre. E ridendo e scherzando il regista, morto oggi all'età di 84 anni nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico di Roma, ha attraversato più di cinquant'anni di cinema e storia italiana. Con lui se ne va l'ultimo grande maestro della commedia italiana. Con il suo cinema ha raccontato l'Italia che si riscattava dal fascismo e cercava di dimenticare la guerra, con un linguaggio profondo ma lieve ha saputo tratteggiare tutti i tipi di italiani, dagli intellettuali... (continuer)
dq82 20/1/2016 - 09:29
I Wish You Peace
È morto Glenn Frey, la chitarra degli Eagles
Il cofondatore della band autrice negli anni 70 di grandi hit internazionali, come Hotel California, aveva 67 anni. Nel 2007 la reunion con un nuovo album e concerti
ADDIO a Glenn Frey. Il cofondatore degli Eagles è morto a New York a 67 anni. La causa della morte del chitarrista e cantante è legata a complicazioni per artrite reumatoide, polmonite e colite ulcerosa. Lo scorso dicembre era stato operato all'intestino e aveva dovuto annullare gli impegni ufficiale con il gruppo.
A dare l'annuncio della sua morte è stato il sito ufficiale della band. "È con grande dispiacere che informiamo della scomparsa del nostro compagno e fondatore degli Eagles Glenn Frey, avvenuta a New York lunedì 18 gennaio 2016. Glenn ha combattuto nelle ultime settimane una battaglia coraggiosa", si legge nel comunicato, firmato dalla famiglia del musicista e dai componenti... (continuer)
Il cofondatore della band autrice negli anni 70 di grandi hit internazionali, come Hotel California, aveva 67 anni. Nel 2007 la reunion con un nuovo album e concerti
ADDIO a Glenn Frey. Il cofondatore degli Eagles è morto a New York a 67 anni. La causa della morte del chitarrista e cantante è legata a complicazioni per artrite reumatoide, polmonite e colite ulcerosa. Lo scorso dicembre era stato operato all'intestino e aveva dovuto annullare gli impegni ufficiale con il gruppo.
A dare l'annuncio della sua morte è stato il sito ufficiale della band. "È con grande dispiacere che informiamo della scomparsa del nostro compagno e fondatore degli Eagles Glenn Frey, avvenuta a New York lunedì 18 gennaio 2016. Glenn ha combattuto nelle ultime settimane una battaglia coraggiosa", si legge nel comunicato, firmato dalla famiglia del musicista e dai componenti... (continuer)
dq82 20/1/2016 - 09:13
Forbidden Colours
sperando di aver preso il meglio delle due...
COLORI PROIBITI
(continuer)
(continuer)
19/1/2016 - 12:04
La Locomotiva
BRETONE (BREZHONEG) / BRETON: Gwerz ar Marc'h-Du - Richard Gwenndour
Traduzione (forse cantabile) in bretone di Riccardo Venturi (Richard Gwenndour)
18 gennaio 2016
Due parole del traduttore. Durante una noiosissima riunione politica, mi veniva di canticchiarmi, boh, “La locomotiva” in bretone. Così me ne sono andato con una scusa, sono tornato a casa e ho rinunciato almeno finora alla cena. Ché tanto son pane burro e acciughe. Il punto di partenza dovrebbe essere stato quello che, in bretone, la locomotiva di fattura antica, quella a vapore insomma, si chiama “marc'h-du”: alla lettera vuol dire “cavallo nero”, e direi che agli anarchici sarebbe piaciuto parecchio (e spero un po' anche a voi, e magari pure a qualche bretone che non conosce Fañch Guccini). Ne è venuta fuori questa cosa, boh, magari pure cantabile con qualche sforzo. Nella traduzione mi sono addannato in modi che non sto... (continuer)
Traduzione (forse cantabile) in bretone di Riccardo Venturi (Richard Gwenndour)
18 gennaio 2016
Due parole del traduttore. Durante una noiosissima riunione politica, mi veniva di canticchiarmi, boh, “La locomotiva” in bretone. Così me ne sono andato con una scusa, sono tornato a casa e ho rinunciato almeno finora alla cena. Ché tanto son pane burro e acciughe. Il punto di partenza dovrebbe essere stato quello che, in bretone, la locomotiva di fattura antica, quella a vapore insomma, si chiama “marc'h-du”: alla lettera vuol dire “cavallo nero”, e direi che agli anarchici sarebbe piaciuto parecchio (e spero un po' anche a voi, e magari pure a qualche bretone che non conosce Fañch Guccini). Ne è venuta fuori questa cosa, boh, magari pure cantabile con qualche sforzo. Nella traduzione mi sono addannato in modi che non sto... (continuer)
GWERZ AR MARC'H-DU
(continuer)
(continuer)
19/1/2016 - 00:06
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Über jungen Dichter Pavel Friedman ist nur wenig bekannt. Es ist davon auszugehen, dass er 17 Jahre alt war, als er das Gedicht ‚Der Schmetterling’ am 4. Juni 1942 im Ghetto Theresienstadt schrieb. Sein Arbeiten wurde nach dem Zweiten Weltkrieg zusammen mit Kinderzeichnungen in einem geheimen Versteck gefunden.
Pavel Friedman wurde nach Auschwitz deportiert, dort kam er am 29. September 1944 um.