In “Testimonio I” (registrazione dal vivo in Germania nel 1984) e in “La guitarra (Grabaciones inéditas)” (registrazione dal vivo a Parigi nel 1988).
Testo trovato su Cancioneros.com
Tra il 1945 e il 1952 più di 70.000 bambini del Sud più svantaggiato furono ospitati temporaneamente da famiglie del Centro-Nord. Quei bambini presero in quegli anni il primo treno della loro vita, per lasciarsi alle spalle la povertà e le macerie del dopoguerra e vivere un’esperienza che non avrebbero mai più dimenticato. Pasta Nera riporta alla luce uno dei migliori esempi di solidarietà e spirito unitario nella storia del nostro Paese.
Matteo non era un intellettuale, anzi era un semi analfabeta e da certi suoi versi appaiono talvolta delle conoscenze abbastanza inspiegabili.....mi piacerebbe fosse inserito fra i precursori della moderna canzone d'autore, comunque tutto quello che ha cantato l'ha vissuto in prima persona:una sua sorellina è davvero morta di denutrizione in casa quando lui era ancora bambino....a questo proposito lascia senza parole il racconto che ne fa quando si sofferma sulla scena di un sacchetto di confetti portati dai paesani per essere messi fra le mani della piccola e che lui si tolse letteralmente dalla bocca solo perchè lo sguardo della madre lo fulminò
Grazie Flavio, credo che anche su queste pagine ci sia molto da dire, da scrivere ancora su Matteo Salvatore. Davvero, come hai detto bene, è stato il nostro Atahualpa Yupanqui. E infatti l'ascolto di questa e di altre sue canzoni mi fa venire i brividi come per Coplas del payador perseguido, o Preguntitas sobre Dios, o El poeta (Te dicen poeta), o El primer verso (o Nada más).
Senz'altro, per storia e cultura, sono stati diversi, ma molto simili per ternura y furor...
Un abbraccio
Errore di data: il 2 settembre 1870 e non il 20, ci fu la disfatta di Sedan. Errore di nome di località: Sedan si scrive senza l'accento acuto sulla e.
Grazie per il vostro contributo.
Altra versione de La llorona dedicata ai 43 normalisti di Ayotzinapa. Versi di Luisa Fernanda Patrón. Grupo Tayer di Monterrey. (Trascritta all'ascolto. Non sono riuscita a decifrare l'inizio del terzo verso della seconda strofa)
LLORONA DE AYOTZINAPA
No creas que porque canto, llorona
tengo el corazón alegre.
También de dolor se canta llorona
cuando llorar non se puede.
Ay de mí llorona
nuestro país se desquicia
(???) a los mexicanos y al mundo
esta espantosa injusticia.
Normalistas de Guerrero, llorona
siguen desaparecidos
no son de la aristocracia, llorona
sino del pueblo oprimido.
Ay Virgencita, llorona
protégelos con tu capa,
queremos volver a verlos, llorona
vivos en Ayotzinapa.
Esta pena no es ajena, llorona
ni pa' ti ni para mí,
cuarenta y tres estudiantes
son hijos de este país.
Ay de mí llorona, llorona
virgen de mi corazón
aunque la vida nos cueste,... (continuer)