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Mãe Preta

Mãe Preta
[193?]
Parole e musica di Caco Velho, nome d’arte di Mateus Nunes (1920-1971), cantante, compositore e musicista brasiliano
Arrangiamento di Piratini, nome d’arte di António Amabile

Un brano assai famoso che ha una storia del tutto particolare.

Nacque come canzone sulla condizione degli schiavi di origine africana nel Brasile prima della cosiddetta “Lei Áurea” che nel 1888 abolì (ma solo ufficialmente) la schiavitù.
Con la voce della fadista Maria da Conceição nei primi anni 40 approdò poi in Portogallo, dove il suo successo fu rinnovato e moltiplicato. Tutte le radio trasmettevano ininterrottamente il motivo e la gente la cantava per le strade fino al giorno in cui, di punto in bianco, “Mãe Preta” semplicemente scomparve. La censura salazarista si era finalmente accorta della valenza del testo e l’aveva vietata: “Mentre la frusta colpisce il suo amore / Madre Nera culla il figlio bianco... (continuer)
Pele encarquilhada carapinha branca
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/9/2015 - 16:13
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Écloga em tempo de guerra

Écloga em tempo de guerra
[secondo dopoguerra]
Versi di David de Jesus Mourão-Ferreira (1927-1996), scrittore e poeta portoghese, autore di alcune delle canzoni più famose di Amália Rodrigues, come Abandono (Fado Peniche) e Libertação.
Nella raccolta “Tempestade de Verão” pubblicata nel 1954.

Messi in musica da Luís Cília nel 1971
Nel suo album intitolato "Penumbra - A poesia de David Mourão Ferreira" pubblicato nel 1987
Só grilos desafinados
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/9/2015 - 15:03
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Crow and Pie

anonyme
Crow and Pie
[Early XVI Century / Inizi del XVI secolo]
Child #111
Ms. Rawlinson C813, f. 27b
Tune: Unknown
Musica: Non attestata

Tempi antichi, tempi moderni

La ballata Crow and Pie è una delle più antiche, quanto a tradizione manoscritta, dell'intero corpus Childiano. Risalente a circa il 1500, fu pubblicata dal Child nella seconda parte del II volume della sua opera, con un'introduzione parecchio stringata; la sua prima attestazione scritta si trova nel manoscritto Rawlinson C813, folio 27b, della Bodleian Library, mentre per un'edizione a stampa occorse attendere le Nugæ Poeticæ: Select Pieces of Old English Popular Poetry illustrating the Manners and Arts of the fifteenth Century, pubblicate da James Orchard Halliwell-Phillipps nel 1844. Child riconobbe subito che non si trattava, almeno interamente, di una vera ballata popolare, bensì rientrava nel genere che, per convenienza, viene detto... (continuer)
Throughe a forest as I can ryde,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 22/9/2015 - 13:40

A guerra

A guerra
Versi di Nicolau Tolentino de Almeida (1740-1811), poeta portoghese
Musica di José Luís Cerqueira de Mattos e Silva Tinoco (1932-), architetto, artista, musicista polistrumentista, compositore ed autore.
In “Saga” (1976), unico lavoro del gruppo rock progressive portoghese “Homo Sapiens”

Poesia satirica, illuminista, che denuncia la mentalità guerrafondaia del tempo, accentuando ironicamente il contrasto tra le definizioni retoriche ed antisonanti che celebrano la guerra e la verità di tutto l’orrore (morti, feriti, mutilati, straziati, storpiati,…) che invece provoca…

«Vejo a Europa em armas; ouço o flagelo da guerra ao redor os confins da minha pátria; e parece-me que não desaprovaria esta sátira aquele ministro hábil que, debaixo da direcção dos seus soberanos. intenta manter uma paz profunda no meio dos fogos das nações armadas».
(dalla dedica dell’autore al visconte di Vila Nova de Cerveira.)
Musa, pois cuidas que é sal
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/9/2015 - 11:57

Invasão

Invasão
[1940-41]
Versi di José Gomes Ferreira (1900-1985), scrittore e poeta, militante antifascista.
Musica di José Luís Cerqueira de Mattos e Silva Tinoco (1932-), architetto, artista, musicista polistrumentista, compositore ed autore.
In “Saga” (1976), unico lavoro del gruppo rock progressive portoghese “Homo Sapiens”
(Legenda escrita com sangue num
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/9/2015 - 10:59
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Last Shift

Last Shift
1997
Industry

Industry, un disco del secolo scorso, uno di quelli che riesce a commuoverti e farti incazzare allo stesso tempo; gli argomenti sono le vertenze di lavoro nell'acciaieria, i bambini al lavoro nelle miniere di carbone, la desolazione della dissocupazione, il paesaggio che cambia dopo la fine dell'era industriale e ancora picchetti di donne e potenziali operai sabotatori ipnotizzati dalla mostruosa macchina che oramai governa completamente la loro vita. Un disco anche memorabile musicalmente grazie al contributo di Danny Thompson, altro "grande vecchio" del folk inglese.
Flavio Poltronieri
Stow your gear and charge your lamp
(continuer)
envoyé par dq82 22/9/2015 - 09:45
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Saboteur

Saboteur
1997
Industry

Industry, un disco del secolo scorso, uno di quelli che riesce a commuoverti e farti incazzare allo stesso tempo; gli argomenti sono le vertenze di lavoro nell'acciaieria, i bambini al lavoro nelle miniere di carbone, la desolazione della dissocupazione, il paesaggio che cambia dopo la fine dell'era industriale e ancora picchetti di donne e potenziali operai sabotatori ipnotizzati dalla mostruosa macchina che oramai governa completamente la loro vita. Un disco anche memorabile musicalmente grazie al contributo di Danny Thompson, altro "grande vecchio" del folk inglese.
Flavio Poltronieri
The song of wheels is in my head and mutiny in my hands
(continuer)
envoyé par dq82 22/9/2015 - 09:42
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Drifting Through the Days

Drifting Through the Days
1997
Industry

Industry, un disco del secolo scorso, uno di quelli che riesce a commuoverti e farti incazzare allo stesso tempo; gli argomenti sono le vertenze di lavoro nell'acciaieria, i bambini al lavoro nelle miniere di carbone, la desolazione della dissocupazione, il paesaggio che cambia dopo la fine dell'era industriale e ancora picchetti di donne e potenziali operai sabotatori ipnotizzati dalla mostruosa macchina che oramai governa completamente la loro vita. Un disco anche memorabile musicalmente grazie al contributo di Danny Thompson, altro "grande vecchio" del folk inglese.
Flavio Poltronieri
Sitting in the evening
(continuer)
envoyé par dq82 22/9/2015 - 09:38
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Big Chimney

Big Chimney
1997
Industry

Industry, un disco del secolo scorso, uno di quelli che riesce a commuoverti e farti incazzare allo stesso tempo; gli argomenti sono le vertenze di lavoro nell'acciaieria, i bambini al lavoro nelle miniere di carbone, la desolazione della dissocupazione, il paesaggio che cambia dopo la fine dell'era industriale e ancora picchetti di donne e potenziali operai sabotatori ipnotizzati dalla mostruosa macchina che oramai governa completamente la loro vita. Un disco anche memorabile musicalmente grazie al contributo di Danny Thompson, altro "grande vecchio" del folk inglese.
Flavio Poltronieri
All of my life I feed the big chimney
(continuer)
envoyé par dq82 22/9/2015 - 09:34
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Sweetheart on the Barricade

Sweetheart on the Barricade
1997
Industry

Inserisco la prima canzone da Industry, album che ci era stato segnalato da Flavio Poltronieri, inciso in collaborazione con Danny Thompson.

Industry, the first official collaborative release from singer/songwriter/guitarist Richard Thompson and double bassist Danny Thompson, is a superb collection of pieces: six songs by Richard and five instrumentals by Danny, revolving around the impact of the industrial age from the 18th century to the 1990s. The record doesn't come across as, and isn't meant to be, a history lesson, but rather an attempt to evoke the feel of the times and capture the lives of the people who lived and worked through the period. The Thompsons, joined by members of Danny's band Whatever, as well as his uncles Albert and Harry Thompson on trombones and Richard's longtime associates Dave Mattacks on drums and Christine Collister on backing vocals, incorporate... (continuer)
They closed up the sooty gates of Ayres and Company
(continuer)
envoyé par dq82 22/9/2015 - 09:28
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Lutaremos, meu amor

Lutaremos, meu amor
[1961]
Versi di Daniel Damásio Ascensão Filipe (1925-1964), poeta capoverdiano
Sesta parte della poesia “Canto e lamentação da cidade ocupada”, nella raccolta “A invenção do amor e outros poemas” pubblicata nel 1961
Musica di Manuel Freire, in apertura di un suo 45 giri del 1968
Poi anche nell’album “Dedicatória” del 1971, in collaborazione con Fernando Alvim e Pedro Caldeira Cabral




Emigrato con la famiglia in Portogallo che era ancora un bambino, Daniel Filipe fece gli studi liceali a Lisbona, Divenne poi giornalista e poeta e veemente oppositore della dittatura salazarista, cosa che gli valse arresti e torture. Morì prematuramente, a soli 39 anni, nel 1964.
Pelo silêncio na planície
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/9/2015 - 09:11

Breaking Down the Walls

Breaking Down the Walls
[2011]
Parole e musica di Richard Thompson
Nell’album intitolato “Cabaret of Souls” pubblicato nel 2012

Nel 2014 l’industria italiana delle armi ha fatturato per più di 2.5 miliardi di Euro, con un incremento del 23% rispetto all’anno precedente… Alla faccia della crisi!
E tra le “banche armate”, quelle che con i soldi di correntisti ed investitori finanziano l’industria bellica (Finmeccanica in testa, controllata dallo Stato italiano che ne detiene il 35% essendone il principale azionista), Unicredit, BNL e Banco di Brescia (UBI Banca) sfigurano soltanto davanti a colossi come Deutsche Bank, BNP Paribas e Barclays. (fonte: Banche Armate)
You don't often see my face
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/9/2015 - 16:22
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Hands Like Gloves

Hands Like Gloves
Connie says she's alright
(continuer)
envoyé par Luca 'The River' 21/9/2015 - 09:50
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Freedom!

Freedom!
[2015]
Parole e musica di Pharrell Williams
Singolo uscito il 30 giugno 2015

Nel video diverse citazioni, a cominciare dal celebre ciclo fotografico di Sebastião Salgado sui dannati della miniera d'oro di Serra Pelada, in Brasile.
La la la la la la la la la
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/9/2015 - 08:20
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République Liberté

République Liberté
(2015)

Suite à l'attentat contre Charlie-Hebdo du 7 janvier 2015 et la manifestation national du 11, nous avons réécrit les couplets de Vive la République, Vive la Liberté, un titre québécois d'origine nantaise, vraisemblablement composé durant la Révolution française, que nous avions enregistré en public en 1996.
Il était une barque, vion la,
(continuer)
19/9/2015 - 11:13
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Un món, dues classes de persones

Un món, dues classes de persones
(2001)
Album: Respira
Hi ha una veu trencada que s’ofega al mig del mar
(continuer)
19/9/2015 - 06:48
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Spalancate Milano

Spalancate Milano
Sulla stessa linea di Mamma, non sono più fascista i contromano danno voce ad un altro politico: Umberto Bossi.
Si noti il gioco di parole...
Laggiù, dove la nebbia annebbia la vista
(continuer)
envoyé par dq82 18/9/2015 - 16:42
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XI

XI
Testo e music di Buldog *anche in tedeschium
Dalll'allbuuum "Chrystus Miasta"
Qui trovaten http://www.tekstowo.pl/piosenka,buldog...
Myślałem, gdy świt różowiał:
(continuer)
envoyé par Krzysiek 17/9/2015 - 23:01
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Libertà

Libertà
"Una sera d'estate andando verso il molo
mi imbattei in due giovinette
una si chiamava Libertà e l'altra impresa
parlammo e loro mi raccontarono questa storia...."

Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature
come dire,senza lacrime;
una sorta di campo di concentramento indolore
per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà,
ma ne saranno piuttosto felici
La libertà sicura e persuasa
(continuer)
envoyé par LORENZO SPINELLI 16/9/2015 - 18:35
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L’anarchico e il generale

L’anarchico e il generale
Chanson italienne – L’anarchico e il generale – Zen Circus – 2014

Une chanson qui raconte un attentat contre un général et un attentat réussi, l'auteur est arrêté et mis en prison. Il y reste tellement longtemps… qu'à sa sortie, voir la suite dans la chanson. Et voilà que je tombe sur le thème du Livre Blanc, cycle que j'avais commencé et que je n'ai pas encore terminé, dans lequel le personnage principal marche au plafond et finira en prison, plutôt à l'asile et n'en sortira que des années plus tard… et à sa sortie…

Il faudra bien que tu finisses le cycle, on ne peut quand même pas laisser cette histoire en suspens. Quel suspense...

Certes, tu as bien raison, Lucien l'âne mon ami. Mais tout cela vient de ces satanées Chansons contre la Guerre, où il y a tant à faire et toujours du nouveau. Il faudra bien se rendre à l'évidence, on n'en viendra pas à bout. Pour en revenir à cette histoire... (continuer)
L'ANARCHISTE ET LE GÉNÉRAL
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 15/9/2015 - 21:41
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Partigiani di Castellino

anonyme
Partigiani di Castellino
Posso confermare che Renzo Cesale comandante della Brigata Castellino è lo stesso che tra il 1963 ed il 1974 è stato il comandante del CAR del 2º reggimento alpini di Cuneo. Aveva allora 23 anni... (nato il 25 aprile di 1920 in Castellino). Sono un suo nipote nato a Cuneo, attualmente in Argentina e mi fa molto piacere sentir parlare di mio zio. O pure il piacere di aver consciuto Mauri, Gildo Milano ed altri comandanti partiggiani.
Un saluto cordiale
Giusseppe Carlo Torrismondi
Giusseppe Carlo Torrismondi 15/9/2015 - 21:10
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Ἀμοργός

Ἀμοργός
una curiosità:
anni fa in Bretagna ho sentito musicare per voce e arpa un testo greco di Giorgos Andreou dal titolo "Lettera al Signor Nicos Gatsos" da parte del duo femminile Sedrenn.
Il testo recita tra l'altro:
Il violino spezzato del mondo urla ancora...dei soldati danzano tutte le notti dentro taverne vuote...noi aspettiamo tutte le primavere ciò che si allontana. Signor Nicos, amico mio, tutto è là, quello che hai lasciato e quel che conosci dopo gli anni d'angoscia e quando sarai tornato verrò a portarti nella caraffa dorata l'acqua amara della dimenticanza....per quanto tempo ancora sotto il giogo le povere madri morte nell'albergo di Ulisse...
Si può ascoltare qui:
Lettre à Monsieur Nicos Gatsos - YouTube
Flavio Poltronieri 15/9/2015 - 18:35
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Il galeone

Il galeone
Un'annotazione: si scrive pugniamo, anche se all'occhio "stona" un po'; perché la radice verbale è pugn-, e la desinenza del modo indicativo tempo presente prima persona plurale è -iamo per tutte le coniugazioni (cant-iamo, ten-iamo, cred-iamo, dorm-iamo).
Un suggerimento: sarebbe utile scrivere la parola coltrice con l'accento. Pochi infatti sanno che si pronuncia cóltrice (come cóntro); da cóltre - coperta, ma anche telo funebre.
P.S.: sì, è un testo un po' legnoso, sia da capire sia da pronunciare; ma una volta capito, è stupendo. ;)

(NOTA: "Pugniam" e' stato corretto nel testo)
Stefano Stronati 15/9/2015 - 12:22
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Supper's Ready

Supper's Ready
Questa è una canzone immortale e unica, come dimostrano questi commenti di anni ed anni...Avevo 3 anni quando questo capolavoro è stato pubblicato e mai mi stancherò di ascoltarlo e cantarlo. Grazie per la traduzione e la passione!
Luca 14/9/2015 - 19:11
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La vaccata

La vaccata
Chanson italienne – La vaccata – Ivan Della Mea – 2000

Langue: italien
[2000]
Texte : Ivan Della Mea
Musique : Paolo Ciarchi
Interprétation et guitare : Paolo Ciarchi
Album: La Cantagranda


Une vache demande l'asile politique et l'hospitalité à ses camarades ânes
de Rosa Luxembourg

Salut camarades. Je suis Rosa. Rosa Luxembourg. Longtemps j'ai été la vache d'Ivan Della Mea qui, par bonté, me gardait dans sa maison, à Milan, rue Montemartini, de Sudadio Giudabestia. Comme on voit, il écrivit aussi une chansonnette sur moi ; ô Dieu, une vraie vacherie – comme le dit du reste le titre – qu'il eut la bonne idée, dans l'album de la Cantagranda, de faire jouer et chanter par ce fou furieux de Paolo Ciarchi ; dans la chanson, d'autre part, il préfigurait mon abattage.

Le problème est que, le pauvre Ivan s'en est allé d'abord ; et je me suis retrouvée seule et sans but. Et où le trouverai-je... (continuer)
LA VACHERIE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 13/9/2015 - 21:41
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Τα τραγούδια του αγώνα

Τα τραγούδια του αγώνα
Curioso, sulla copertina, il circonflesso sull'articolo ma solo l'acuto su agOna.
Vasiloukos 13/9/2015 - 19:07

Déclaration universelle des droits de l'âne

Déclaration universelle des droits de l'âne
Una proposta della melodia ...
Non è proprio la versione migliore, ma ho scoperto stasera che sabato sera verso le 19.00 è molto difficile registrare quasiasi cosa sul YT, e cantare per la decima volta un pezzo grezzo stuffa assai :)
Diletanti specialmente
Vi voglio un sacco bene
Ciao
Pa
Krzyś

Krzysiek Wrona 12/9/2015 - 22:23
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Le Mantellate

Le Mantellate
gli autori non sono stati 3 milanesi. non so gli altri due, ma Giorgio Strehler era triestino
rebetiko 12/9/2015 - 20:32
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Contro

Contro
tantissimi "CONTRO",per un solo "a favore",LIBERTA'!Nomadi si nasce...
davide 12/9/2015 - 13:38
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Lamkin

anonyme
Lamkin
Questa versione è quella interpretata dagli "Steeleye Span" nel disco "Commoners Crown" nel 1975 con la voce di Maddy Prior.
Flavio Poltronieri 12/9/2015 - 13:09
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A Man's a Man for a' that

A Man's a Man for a' that
L’analisi del testo si presta a molteplici letture ideologiche, per cui alcuni vogliono vedere in Burns un rivoluzionario, un precursore del socialismo.
A mio avviso la lettura più coerente è quella che inquadra Burns come fratello massone e uomo del suo tempo; nella prima strofa Burns afferma che la ricchezza e la classe sociale non devono essere il metro con cui misurare il valore di un uomo, bensì il suo carattere. Il concetto si sviluppa nella seconda strofa: l’aspetto esteriore è solo apparenza e l’onestà vale più dei vestiti eleganti. E prosegue: il giovanotto elegante con il titolo di Lord (l’aristocratico) che si pavoneggia e riceve gli elogi è solo un idiota, mentre l’uomo “comune”, che impara a ragionare, non si lascia irretire (dalla ricchezza, dai privilegi, dalle consuetudini, dalle opinioni “comuni”. Infine nella quarta strofa si ribadisce che l’onestà (integrità) di un uomo... (continuer)
TUTTO E' PER QUESTO E PER QUELLO
(continuer)
envoyé par Cattia Salto 11/9/2015 - 23:49
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The Slave's Lament

The Slave's Lament
In “The Slave’s Lament” Burns accomuna il dolore dell’emigrante costretto dalle necessità a lasciare i suoi affetti, a quello dell’uomo nero messo in schiavitù e allontanato dal suo amato Senegal

L’atteggiamento di Burns nei confronti dello schiavismo è più blando e tuttavia importante: all’epoca ai neri si vuole negare l’appartenenza al genere umano, ritenendole creature prive di sentimenti umani, perciò sottolineare le eguaglianze negli affetti, contribuiva a far sorgere la compassione per la loro sofferenza. Questa propensione verso un trattamento più umano degli schiavi, non implicava però la denuncia del sistema e molti all’epoca consideravano la schiavitù come una necessità.
LAMENTO DELLO SCHIAVO
(continuer)
envoyé par Cattia Salto 11/9/2015 - 22:27




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