The Old Contraband
John L. Zieber
![The Old Contraband](img/upl/Fort_monroe_doctrine_cartoon.jpg)
“Contraband” oggi non significa altro che “contrabbando” ma all’epoca erano chiamati “contrabands” gli schiavi afroamericani fuggiaschi che ancora non erano stati dichiarati liberi o che si univano alle truppe dell’Unione. “Contraband” significava quindi che quel negro non era più schiavo ma nemmeno ancora libero. I contrabands si raccoglievano in campi quasi sempre posti nelle vicinanze di un accampamento militare o di un fortino nordista, ma vivevano in completa separazione dai bianchi, anche se da questi assistiti.
Molti contrabands chiesero ed ottennero (o fu loro imposto, o non avevano molte alternative…) di combattere nelle fila dell’Unione, ma i vertici militari non consentirono la creazione di unità miste: i contrabands furono destinati ai reggimenti delle United States Colored Troops, dove già erano integrati americani di origine asiatica, o delle isole del Pacifico, o indigeni... (continuer)
Molti contrabands chiesero ed ottennero (o fu loro imposto, o non avevano molte alternative…) di combattere nelle fila dell’Unione, ma i vertici militari non consentirono la creazione di unità miste: i contrabands furono destinati ai reggimenti delle United States Colored Troops, dove già erano integrati americani di origine asiatica, o delle isole del Pacifico, o indigeni... (continuer)
Bernart Bartleby 28/8/2015 - 14:33
Contraband Now
Frank Wardlaw
![Contraband Now](img/thumb/c50507_130x140.jpeg?1440714627)
Scusate, direi di mettere da parte, almeno per il momento questa canzone perchè potrebbe trattarsi (vedi anche il "nigger speak" adottato) di un testo nostalgico dei tempi della schiavitù: "I giorni migliori per zio Sambo sono passati, adesso lui è soltanto un contraband"...
La questione non è semplice perchè l'abolizionismo nordista non fu sempre genuino (in fondo l'Unità degli USA non fu poi tanto diversa dall'Unità d'Italia, una guerra di occupazione), il Sud aveva le sue ragioni da difendere e l'"emancipazione" dei neri fu spesso un pretesto, tant'è che al sud lo schiavismo non fu affatto sradicato e tutt'al più si passò al segregazionismo.
La questione non è semplice perchè l'abolizionismo nordista non fu sempre genuino (in fondo l'Unità degli USA non fu poi tanto diversa dall'Unità d'Italia, una guerra di occupazione), il Sud aveva le sue ragioni da difendere e l'"emancipazione" dei neri fu spesso un pretesto, tant'è che al sud lo schiavismo non fu affatto sradicato e tutt'al più si passò al segregazionismo.
Bernart Bartleby 28/8/2015 - 09:47
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Corazón maldito
![Corazón maldito](img/thumb/c50509_130x140.jpeg?1440718296)
Firenze, 28 agosto 2014
Due parole del traduttore. Come detto nell'introduzione, in italiano, seppure oramai introvabile, esiste già una traduzione di questa canzone. Fatta dal catalanista e ispanista sardo Ignazio Delogu nel 1977 per un volumetto di canzoni degli Inti-Illimani pubblicato dalla casa editrice Newton Compton. Senza togliere nessun valore alle traduzioni di Delogu, avevo sempre desiderato fare una traduzione più "secca" di questa canzone, fatta esclusivamente di parole comuni e senza nessuna concessione al lirismo. Spero, almeno in parte, di esserci riuscito.
Due parole del traduttore. Come detto nell'introduzione, in italiano, seppure oramai introvabile, esiste già una traduzione di questa canzone. Fatta dal catalanista e ispanista sardo Ignazio Delogu nel 1977 per un volumetto di canzoni degli Inti-Illimani pubblicato dalla casa editrice Newton Compton. Senza togliere nessun valore alle traduzioni di Delogu, avevo sempre desiderato fare una traduzione più "secca" di questa canzone, fatta esclusivamente di parole comuni e senza nessuna concessione al lirismo. Spero, almeno in parte, di esserci riuscito.
CUORE MALEDETTO
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28/8/2015 - 01:06
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'O surdato 'nnammurato
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Pochi lo fanno notare ma il verso "Sei stato lo prim'ammore" seguito da " lo primo e l'ultimo sarai per me" sottintende il timore - quasi la consapevolezza, data l'alta percentuale di caduti al fronte della guerra 15-18 - che la morte impedirà comunque un'altra relazione amorosa.
Gianni G. 27/8/2015 - 22:22
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Gracias a la vida
![Gracias a la vida](img/thumb/c168_130x140.jpeg?1328478417)
Una cosa curiosa: mi sono ricordata di aver trovato una traduzioine italiana di "Gracias a la vida" nel libro dei canti di una parrocchia marchigiana, neppure di quelle ispirate al Concilio Vaticano Secondo. Anche la mia amica di Roma si ricorda di averla cantata in chiesa. Mahhh.....
Maria Cristina Costantini 27/8/2015 - 20:30
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Azadî bo Kurdistan
segnalo in ETNIE, la lotta dei curdi è per l'umanità" intervista ai rappresentanti del popolo curdo in Italia (UIKI Onlus) di Gianni Sartori
Gianni Sartori 27/8/2015 - 16:30
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Rob Roy MacGregor, O!
![Rob Roy MacGregor, O!](img/thumb/c50506_130x140.jpeg?1573748433)
Mi dice un intenditore che nel cocktail l'alternativa, o l'accompagnamento, alla ciliegia è una scorza di limone, non una spruzzata di succo...
B.B. 27/8/2015 - 13:37
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Nella Somalia bella
anonyme
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PENA GIUNTO AL MIO REGGIMENTO
(continuer)
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envoyé par Donquijote82 27/8/2015 - 10:20
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Nella Somalia bella
anonyme
Il secondo esempio che darò è più recente. Premetto che negli anni della prima guerra mondiale una enorme quantità di soldati, che erano poi dei contadini reclutati in tutte le regioni italiane, fu ammassata nelle trincee. Lì non soltanto cominciò ad instaurarsi una comunicazione sovradialettale, resa necessaria dalla loro diversa provenienza (e questa è l'origine del così detto “italiano popolare”, ma il patrimonio culturale dei contadini-soldati attraversò enormi mutazioni. Molte canzoni si trasformarono, si adattarono alla nuova situazione, furono tradotte in italiano. Esse passarono al repertorio alpino diffuso in tutta l'Italia settentrionale, e poi al repertorio da osteria. Modificazioni notevoli subì anche il canto “La sposa morta”. Nella versione cantata dai fanti e dagli alpini c'è ancora il motivo del funerale e del bacio, ma il contesto è diverso; protagonista non è più un giovane... (continuer)
LA SPOSA MORTA (Versione arcaica)
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envoyé par Donquijote82 27/8/2015 - 10:15
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Eusko gudariak
![Eusko gudariak](img/thumb/c7462_130x140.jpeg?1328359933)
segnalo, sempre in ETNIE ", storia del paese basco a fumetti di Gianni Sartori, SECONDA puntata"
CIAO
GS
CIAO
GS
GIANNI SARTORI 27/8/2015 - 09:28
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Zolletta (Lettera a Enzo G. Baldoni)
![Zolletta (Lettera a Enzo G. Baldoni)](img/thumb/c3641_130x140.jpeg?1372773073)
Un giorno inevitabilmente il sole contemplerà la ruggine degli inutili cannoni. C'è stato un tempo in cui è vissuto chi ha creduto che ciò fosse possibile prima dell'estinzione dell'umanità.
Guido io vorrei che tu, tuo padre ed io
fossimo presi per incantamento
e messi a chiacchierare controvento
per un progetto nostro, vostro, mio
io mi ricordo, ti sei avvicinato
e detto m’hai “grazie per Zolletta”
ed io sentii nel cuore mio una stretta
che s’è addolcita quando abbian suonato
e se nei primi tempi io mi dicevo
chissà com’è ‘sto figlio del Baldoni
che mi era caro, e se ci penso rido
ora mi chiedo, mentre mangio o bevo
mentre scherziamo o mentre provo i suoni
chissà com’era ‘sto papà del Guido?
(Alessio Lega)
Guido io vorrei che tu, tuo padre ed io
fossimo presi per incantamento
e messi a chiacchierare controvento
per un progetto nostro, vostro, mio
io mi ricordo, ti sei avvicinato
e detto m’hai “grazie per Zolletta”
ed io sentii nel cuore mio una stretta
che s’è addolcita quando abbian suonato
e se nei primi tempi io mi dicevo
chissà com’è ‘sto figlio del Baldoni
che mi era caro, e se ci penso rido
ora mi chiedo, mentre mangio o bevo
mentre scherziamo o mentre provo i suoni
chissà com’era ‘sto papà del Guido?
(Alessio Lega)
26/8/2015 - 23:28
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Giovanni Passannante
![Giovanni Passannante](img/thumb/c38862_130x140.jpeg?1328620038)
Segnaliamo sul blog Sullo stato di mente di Giovanni Passanante una sintesi e parziale trascrizione - a cura di Maria Cristina Costantini - della perizia psichiatrica cui fu sottoposto Passannante.
CCG Staff 26/8/2015 - 23:11
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Nella Somalia bella
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La versione de La Macina , con la partecipazione di Marino Severini in Aedo Malinconico Ed Ardente, Fuoco d'Acque Di Canto vol.2" sebbene intitolato "La sposa morta" riprende questo canto
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LA SPOSA MORTA
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envoyé par dq82 26/8/2015 - 13:04
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Violeta Parra: El Amor
![Violeta Parra: El Amor](img/thumb/c6466_130x140.jpeg?1328284449)
Versão portuguesa de Riccardo Venturi
Versione portoghese di Riccardo Venturi
Firenze, 26 agosto 2015
Due parole del traduttore. Non poche traduzioni che ho fatto sono nate camminando. Non di rado, camminando mi viene da cantarmi una canzone che conosco, ma in una lingua diversa da quella in cui è stata scritta. In questo caso mi sono accorto che, in portoghese, le parole quasi si sovrapponevano a quelle di Violeta Parra; e se non si sovrapponevano, cantavo liberamente come mi veniva. E' un meccanismo mentale del tutto personale che non saprei spiegare bene; appena possibile devo trascrivere tutto perché è qualcosa che svanisce all'improvviso come all'improvviso arriva. E' chiaro poi che ho un rapporto del tutto speciale, anzi unico, con questa canzone; e anche questo non è facile da spiegare.
Versione portoghese di Riccardo Venturi
Firenze, 26 agosto 2015
Due parole del traduttore. Non poche traduzioni che ho fatto sono nate camminando. Non di rado, camminando mi viene da cantarmi una canzone che conosco, ma in una lingua diversa da quella in cui è stata scritta. In questo caso mi sono accorto che, in portoghese, le parole quasi si sovrapponevano a quelle di Violeta Parra; e se non si sovrapponevano, cantavo liberamente come mi veniva. E' un meccanismo mentale del tutto personale che non saprei spiegare bene; appena possibile devo trascrivere tutto perché è qualcosa che svanisce all'improvviso come all'improvviso arriva. E' chiaro poi che ho un rapporto del tutto speciale, anzi unico, con questa canzone; e anche questo non è facile da spiegare.
O AMOR
(continuer)
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26/8/2015 - 10:45
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Francesco Guccini: Bologna
![Francesco Guccini: Bologna](img/upl/231243182-cef9aa80-cd92-4b95-8d3d-ab0cc5d1262d.jpg)
Chanson italienne – Bologna – Francesco Guccini – 1980
Francesco Guccini, Bologne et le 2 Août, ce train manqué il y a 35 ans pour un concert annulé sans préavis. Et encore, la déception d'aujourd'hui : « Je ne crois pas on arrivera à la vérité ».
(Francesco Guccini interviewé par Ilaria Venturi, La Repubblica del 3 agosto 2015)
Tout en ayant raconté Bologne nombre de fois et de moult façons, vous n'avez jamais voulu écrire à propos du massacre du Deux août pourquoi ?
«Au débotté, il était impossible de le faire. Et même après, cela m'a toujours été difficile, le risque était de tomber dans la rhétorique. Et je ne voulais pas le courir. Mais j'ai inséré un vers dans la chanson Bologne ».
Une chanson sortie presque immédiatement après le massacre
"Bologna capace d'amore, capace di morte: quella mattina è tutta in questa frase".
Ce matin-là, vous deviez prendre un train à Bologne.
« J'avais... (continuer)
Francesco Guccini, Bologne et le 2 Août, ce train manqué il y a 35 ans pour un concert annulé sans préavis. Et encore, la déception d'aujourd'hui : « Je ne crois pas on arrivera à la vérité ».
(Francesco Guccini interviewé par Ilaria Venturi, La Repubblica del 3 agosto 2015)
Tout en ayant raconté Bologne nombre de fois et de moult façons, vous n'avez jamais voulu écrire à propos du massacre du Deux août pourquoi ?
«Au débotté, il était impossible de le faire. Et même après, cela m'a toujours été difficile, le risque était de tomber dans la rhétorique. Et je ne voulais pas le courir. Mais j'ai inséré un vers dans la chanson Bologne ».
Une chanson sortie presque immédiatement après le massacre
"Bologna capace d'amore, capace di morte: quella mattina è tutta in questa frase".
Ce matin-là, vous deviez prendre un train à Bologne.
« J'avais... (continuer)
BOLOGNE
(continuer)
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envoyé par Marco Valdo M.I. 25/8/2015 - 22:45
Déclaration universelle des droits de l'âne
![Déclaration universelle des droits de l'âne](img/upl/rifugio_asinelli.jpg)
Nei giorni scorsi il Rifugio degli Asinelli di Sala Biellese ha festeggiato i 6 anni di attività, con 145 asini, muli e bardotti residenti e una cinquantina affidati a privati od ospiti presso sedi distaccate.
Auguri asinelli!
Auguri asinelli!
Bernart Bartleby 25/8/2015 - 14:29
L'eccidio di Fucecchio
anonyme
![L'eccidio di Fucecchio](img/thumb/c39745_130x140.jpeg?1338803357)
Poveri cuori umani
di Luca Baiada
da carmilla online
«Eran tutti innocenti, / poveri cuori umani. / Dissén que’ malviventi: “Voi siete partigiani”. / Vecchi e ragazzi, donne e bambini, / barbaramente fecen morì. / Teniamo in mente tutti / quell’accaduto atroce / ci hanno pieno di lutti / spregiando anche la croce…». Sono le parole di una ballata popolare, è vano cercarne l’autore. Un barrocciaio di Larciano, dicono, forse della Colonna di San Rocco: uno che cantava e poetava guidando il carretto, al tempo in cui brillavano le lucciole e non gli schermi elettronici. Magari stava a cassetta su uno di quei lenti carri che percorrevano la Toscana coperti da una piramide di fiaschi. Ma forse non era lui, forse la ballata è nata da sé, fra i contadini e i cacciatori del Padule di Fucecchio.
Davvero, eran tutti innocenti, il 23 agosto 1944, quando i tedeschi, accompagnati da fascisti italiani,... (continuer)
di Luca Baiada
da carmilla online
«Eran tutti innocenti, / poveri cuori umani. / Dissén que’ malviventi: “Voi siete partigiani”. / Vecchi e ragazzi, donne e bambini, / barbaramente fecen morì. / Teniamo in mente tutti / quell’accaduto atroce / ci hanno pieno di lutti / spregiando anche la croce…». Sono le parole di una ballata popolare, è vano cercarne l’autore. Un barrocciaio di Larciano, dicono, forse della Colonna di San Rocco: uno che cantava e poetava guidando il carretto, al tempo in cui brillavano le lucciole e non gli schermi elettronici. Magari stava a cassetta su uno di quei lenti carri che percorrevano la Toscana coperti da una piramide di fiaschi. Ma forse non era lui, forse la ballata è nata da sé, fra i contadini e i cacciatori del Padule di Fucecchio.
Davvero, eran tutti innocenti, il 23 agosto 1944, quando i tedeschi, accompagnati da fascisti italiani,... (continuer)
daniela -k.d.- 24/8/2015 - 08:55
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Varsavia
![Varsavia](img/thumb/c71_130x140.jpeg?1512858011)
Una spruzzatina di propaganda patriottarda, cioè Varsavia oggi secondo sappiamo chi : D
https://www.youtube.com/watch?v=qTWOhggtCQQ
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krzyś 23/8/2015 - 23:49
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Vietnam Love Song
![Vietnam Love Song](img/thumb/c12503_130x140.jpeg?1328395141)
Died at the entrance to the pass
Heard Ms Collins sing this in concert many years ago.
Thank you for the Vietnamese place names.
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Steve Carr 23/8/2015 - 16:31
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Nuclear
![Nuclear](img/thumb/c48104_130x140.jpeg?1410259772)
Questa canzone è perfetta per quel gioco. Se sarà come i precedenti parlerà di un soldato e di come la guerra cambia la gente. Non è un gioco che esalta la guerra, tutt‘altro
Stefano 23/8/2015 - 13:55
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What Did You Do in the War, Dad?
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PAPÀ, CHE COSA HAI FATTO IN GUERRA?
(continuer)
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envoyé par Vincenzo 22/8/2015 - 14:34
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Il giorno di San Patrizio
![Il giorno di San Patrizio](img/thumb/c12093_130x140.jpeg?1328311381)
IN MEMORIA DI PEGGY O'HARA
(Gianni Sartori)
Avevo conosciuto Peggy e Jim O'Hara, la madre e il padre di Patsy O'Hara (il quarto tra i dieci prigionieri politici repubblicani che nel 1981 si erano lasciati morire di fame a Long Kesh), grazie a Tony Gillespie nella loro casa di Hardfoyle a Derry nel 1985. L'avevo poi rivista in occasione di altri viaggi in Irlanda e nel 1986 l'avevo intervistata sulla tragica vicenda del figlio, morto il 21 maggio 1981 dopo 60 giorni di sciopero della fame. Patsy, militante dell'INLA (Esercito Irlandese di Liberazione Nazionale, considerato il braccio armato dell'IRSP), ebbe un ruolo fondamentale nell'organizzare e gestire la protesta del 1981, in perfetta coerenza con l'impegno fino ad allora dimostrato all'interno delle lotte del quartiere dove viveva. Il padre, Jim, ricordava come Patsy avesse “combattuto con la parola prima ancora che con le armi contro... (continuer)
(Gianni Sartori)
Avevo conosciuto Peggy e Jim O'Hara, la madre e il padre di Patsy O'Hara (il quarto tra i dieci prigionieri politici repubblicani che nel 1981 si erano lasciati morire di fame a Long Kesh), grazie a Tony Gillespie nella loro casa di Hardfoyle a Derry nel 1985. L'avevo poi rivista in occasione di altri viaggi in Irlanda e nel 1986 l'avevo intervistata sulla tragica vicenda del figlio, morto il 21 maggio 1981 dopo 60 giorni di sciopero della fame. Patsy, militante dell'INLA (Esercito Irlandese di Liberazione Nazionale, considerato il braccio armato dell'IRSP), ebbe un ruolo fondamentale nell'organizzare e gestire la protesta del 1981, in perfetta coerenza con l'impegno fino ad allora dimostrato all'interno delle lotte del quartiere dove viveva. Il padre, Jim, ricordava come Patsy avesse “combattuto con la parola prima ancora che con le armi contro... (continuer)
Gianni Sartori 22/8/2015 - 13:53
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L'Internationale
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Le origini dell'Internazionale nelle memorie dell'anarchico italiano Armando Borghi
Le memorie dell'anarchico italiano Armando Borghi, pubblicate nel 1954 con il titolo di "Mezzo secolo di Anarchia 1898-1954" dalle Edizioni Scientifiche Italiane (con prefazione di Gaetano Salvemini), si chiudono (pp. 362/363 nella ristampa del 1978 pubblicata dalle Edizioni Anarchismo di Alfredo Maria Bonanno) con un interessante storia di una ricerca effettuata dall'autore quando ancora si trovava rifugiato negli Stati Uniti: la ricerca sulle origini dell' "Internazionale". La ricerca si svolse sul finire del 1943 ed è collegata all'esecuzione dell'Internazionale (in quanto, allora, inno dell'Unione Sovietica alleata degli USA, della Gran Bretagna e della Francia) da parte di Arturo Toscanini. Chiunque abbia dimestichezza con questa pagina del sito leggerà qui di seguito delle cose già ben note; ma occorre... (continuer)
Le memorie dell'anarchico italiano Armando Borghi, pubblicate nel 1954 con il titolo di "Mezzo secolo di Anarchia 1898-1954" dalle Edizioni Scientifiche Italiane (con prefazione di Gaetano Salvemini), si chiudono (pp. 362/363 nella ristampa del 1978 pubblicata dalle Edizioni Anarchismo di Alfredo Maria Bonanno) con un interessante storia di una ricerca effettuata dall'autore quando ancora si trovava rifugiato negli Stati Uniti: la ricerca sulle origini dell' "Internazionale". La ricerca si svolse sul finire del 1943 ed è collegata all'esecuzione dell'Internazionale (in quanto, allora, inno dell'Unione Sovietica alleata degli USA, della Gran Bretagna e della Francia) da parte di Arturo Toscanini. Chiunque abbia dimestichezza con questa pagina del sito leggerà qui di seguito delle cose già ben note; ma occorre... (continuer)
Riccardo Venturi 22/8/2015 - 12:55
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Friday Morning
![Friday Morning](img/thumb/c47355_130x140.jpeg?1400349166)
Vorrei ricordare anche le versioni di Bob and Carole Pegg e di Robert Johnson presenti rispettivamente in "And Now It Is So Early" e in "Lovely In The Dances", due eccellenti omaggi del folk inglese alle canzoni di Sydney Carter.
Flavio Poltronieri 22/8/2015 - 12:40
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A Song for Alan Turing
![A Song for Alan Turing](img/thumb/c46363_130x140.jpeg?1388175897)
Piacenza, 22 agosto 2015
CANZONE PER ALAN TURING
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22/8/2015 - 01:00
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La ballata della mietitura
![La ballata della mietitura](img/thumb/c50490_130x140.jpeg?1440167739)
Braccianti e terre sottratte ai boss: "Siamo rimasti senza manodopera"
Una cooperativa di Gioia Tauro denuncia il boicottaggio dei clan
di Giuseppe Baldessarro, da La Repubblica del 21 agosto 2015
GIOIA TAURO. Il meccanico che si occupava della manutenzione dei trattori è andato via senza dare una spiegazione. Le ditte che venivano chiamate per sgomberare gli agrumeti dalla legna delle potature sono tutte sparite. Da mesi anche affittare una motozappa per qualche ora di lavoro è diventato impossibile. Non si trovano più neppure braccianti nella Piana di Gioia Tauro. O meglio, non se ne trovano disposti a lavorare sulle terre sequestrate al Gruppo Oliveri.
C'è puzza di 'ndrangheta nella storia denunciata dalla cooperativa Giovani in Vita, che si occupa di gestire i patrimoni che lo Stato ha sottratto ai criminali della provincia reggina. Un tanfo che si sente lontano un miglio e rischia... (continuer)
Bernart Bartleby 21/8/2015 - 14:26
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Mamma Roma Addio
![Mamma Roma Addio](img/upl/GIANNI-ALEMANNO-Casamonica-Foto-e1395670148781.jpg)
Addio Roma!
(Va detto che all'evento durante il quale l'incauto postfascistone si fece fotografare con il boss erano presenti anche diversi piddini, tra cui l'attuale ministro del lavoro Poletti...)
(Va detto che all'evento durante il quale l'incauto postfascistone si fece fotografare con il boss erano presenti anche diversi piddini, tra cui l'attuale ministro del lavoro Poletti...)
Bernart Bartleby 21/8/2015 - 12:50
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Gloire au Dix-septième
![Gloire au Dix-septième](img/thumb/c704_130x140.jpeg?1361734197)
Gloire au 17ème nelle memorie dell'anarchico italiano Armando Borghi, rifugiato in Francia
L'anarchico italiano Armando Borghi (Castel Bolognese, 6 aprile 1882 - Roma, 21 aprile 1968) è l'autore di importantissime memorie (pubblicate nel 1954 dalle Edizioni Scientifiche Italiane con prefazione di Gaetano Salvemini, e ripubblicate nel 1978 dalle Edizioni Anarchismo), intitolate "Mezzo Secolo di Anarchia". Nel 1912 Armando Borghi, per sfuggire ad una delle sue numerose carcerazioni in Italia, si trovava rifugiato a Parigi (dove conobbe e frequentò, tra gli altri, il famoso e quasi mitico Amilcare Cipriani); a pagina 124 del volume si trova la seguente testimonianza su questa canzone di Montéhus, quasi sicuramente la prima e forse l'unica in lingua italiana e resa pochissimi anni dopo la sua composizione:
"[...] Spesso mi sorprendo ancor oggi [Borghi scrive tra il 1945 e il 1946, ndr] ad ascoltare... (continuer)
L'anarchico italiano Armando Borghi (Castel Bolognese, 6 aprile 1882 - Roma, 21 aprile 1968) è l'autore di importantissime memorie (pubblicate nel 1954 dalle Edizioni Scientifiche Italiane con prefazione di Gaetano Salvemini, e ripubblicate nel 1978 dalle Edizioni Anarchismo), intitolate "Mezzo Secolo di Anarchia". Nel 1912 Armando Borghi, per sfuggire ad una delle sue numerose carcerazioni in Italia, si trovava rifugiato a Parigi (dove conobbe e frequentò, tra gli altri, il famoso e quasi mitico Amilcare Cipriani); a pagina 124 del volume si trova la seguente testimonianza su questa canzone di Montéhus, quasi sicuramente la prima e forse l'unica in lingua italiana e resa pochissimi anni dopo la sua composizione:
"[...] Spesso mi sorprendo ancor oggi [Borghi scrive tra il 1945 e il 1946, ndr] ad ascoltare... (continuer)
Riccardo Venturi 21/8/2015 - 11:22
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Nustalgia (Nostalgia di Ribera)
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La canzone venne in seguito introdotta da una breve parte recitata tratta da uno scritto di Leonardo Sciascia:
Matri, pirchì ti siccaru li vini ? si matri terra, t'asciucasti tutti li tò sciumi. Foru li tò figli tinti, però, matri, tu hai figli boni. E iu, matri terra sugnu un figliu bonu, un figliu sanu, unu chi cu orgogliu grida: "Sugnu sicilianu!"
Bernart Bartleby 21/8/2015 - 09:20
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Raskolnikow
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Casamonica a Roma! Oi!
... una rosa è una rosa, è una rosa, è una rosa...
Il mondo rimane rigido nella sua pazzia
Oi!
... una rosa è una rosa, è una rosa, è una rosa...
Il mondo rimane rigido nella sua pazzia
Oi!
krzyś 21/8/2015 - 00:41
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