Supper's Ready
Ciao, sarebbe carino che gli asterischi che rimandano alle note fossero ipertestuali.
TheRhythmOfTheHeat 19/6/2015 - 23:57
Chi ha ucciso Ilaria Alpi?
Team 6, killer di Stato: chi e perché ha ucciso Ilaria Alpi
Libre - La docufiction “Ilaria Alpi – L’ultimo viaggio” (visibile sul sito di Rai Tre) getta luce, soprattutto grazie a prove scoperte dal giornalista Luigi Grimaldi, sull’omicidio della giornalista e del suo operatore Miran Hrovatin il 20 marzo 1994 a Mogadiscio. Furono assassinati, in un agguato organizzato dalla Cia con l’aiuto di Gladio e servizi segreti italiani, perché avevano scoperto un traffico di armi gestito dalla Cia attraverso la flotta della società Schifco, donata dalla Cooperazione italiana alla Somalia ufficialmente per la pesca. In realtà, agli inizi degli anni Novanta, le navi della Shifco erano usate, insieme a navi della Lettonia, per trasportare armi Usa e rifiuti tossici anche radioattivi in Somalia e per rifornire di armi la Croazia in guerra contro la Jugoslavia. Anche se nella docufiction non se ne parla,... (continuer)
Libre - La docufiction “Ilaria Alpi – L’ultimo viaggio” (visibile sul sito di Rai Tre) getta luce, soprattutto grazie a prove scoperte dal giornalista Luigi Grimaldi, sull’omicidio della giornalista e del suo operatore Miran Hrovatin il 20 marzo 1994 a Mogadiscio. Furono assassinati, in un agguato organizzato dalla Cia con l’aiuto di Gladio e servizi segreti italiani, perché avevano scoperto un traffico di armi gestito dalla Cia attraverso la flotta della società Schifco, donata dalla Cooperazione italiana alla Somalia ufficialmente per la pesca. In realtà, agli inizi degli anni Novanta, le navi della Shifco erano usate, insieme a navi della Lettonia, per trasportare armi Usa e rifiuti tossici anche radioattivi in Somalia e per rifornire di armi la Croazia in guerra contro la Jugoslavia. Anche se nella docufiction non se ne parla,... (continuer)
dq82 19/6/2015 - 18:37
Marzo
(2014)
Resto fuori
Il brano affronta la tematica dei ragazzi uccisi dalle forze dell'ordine, in particolare la storia riportata si può accostare a quella di Stefano Cucchi. Il testo si divide in due parti, nella prima parte si rappresenta la cattura, e la presa di coscienza da parte del ragazzo che la storia non andrà a finire bene, nella seconda parte l'anima della vittima ricorda la violenza e il dolore inflittogli dai servi dello stato.
Il ritornello “Non la voglio più sentire io questa storia!” è la denuncia di una gioventù stanca di piangere i suoi morti ammazzati.
Resto fuori
Il brano affronta la tematica dei ragazzi uccisi dalle forze dell'ordine, in particolare la storia riportata si può accostare a quella di Stefano Cucchi. Il testo si divide in due parti, nella prima parte si rappresenta la cattura, e la presa di coscienza da parte del ragazzo che la storia non andrà a finire bene, nella seconda parte l'anima della vittima ricorda la violenza e il dolore inflittogli dai servi dello stato.
Il ritornello “Non la voglio più sentire io questa storia!” è la denuncia di una gioventù stanca di piangere i suoi morti ammazzati.
Marzo mi ha lasciato due ferite sopra il petto, spero che potro' morire ma per quello non c'è fretta.
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 19/6/2015 - 15:09
Cinesi
2013
Ridi Paiasso
Music by Andrea Manzo - Alessandro Numa - Roberto Pettenello - Skardy
Lyrics by Alessandro Numa - Skardy
Introdotto da Natalino Balasso, questo pezzo dancehall si scaglia contro l’attuale “modello cinese” che ci danneggia nella sua declinazione italiana. Interviene un Elio (delle Storie tese) dalle rime pungenti che canta in perfetto veneziano e che si mimetizza nello spirito del brano proprio come sanno fare i cinesi. Nel finale si gioca con le barzellette degli anni 70/80 sui nomi cinesi.
Ridi Paiasso
Music by Andrea Manzo - Alessandro Numa - Roberto Pettenello - Skardy
Lyrics by Alessandro Numa - Skardy
Introdotto da Natalino Balasso, questo pezzo dancehall si scaglia contro l’attuale “modello cinese” che ci danneggia nella sua declinazione italiana. Interviene un Elio (delle Storie tese) dalle rime pungenti che canta in perfetto veneziano e che si mimetizza nello spirito del brano proprio come sanno fare i cinesi. Nel finale si gioca con le barzellette degli anni 70/80 sui nomi cinesi.
Che novità porti dalla grande muraglia?
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 19/6/2015 - 12:19
Black hills
2015
Black Hills
feat. Marino Severini
Black Hills è stato prodotto con il sostegno di ANPI Provinciale Parma, e cerca di rileggere la Lotta di Liberazione e di reinterpretare il senso di Resistenza nel suo senso più ampio possibile.
In questo caso specifico, infatti, abbiamo giocato con giustapposizioni e analogie storico-geografiche nuove, allineando la nostra Resistenza a quella delle Black Hills: la lotta di un popolo nativo americano, i Lakota-Sioux, in resistenza contro lo sfruttamento, la prevaricazione, l'occupazione di pionieri “occidentali”. Abbiamo costruito immagini astratte e concetti diretti. Abbiamo scritto questa canzone.
Le musiche del Collettivo Musicale EMILY si sono incontrate ancora una volta con i testi del cantautore parmense Francesco Pelosi, e sono state arricchite dalla collaborazione con Marino Severini - voce e fondatore de' The Gang.
In un periodo in cui... (continuer)
Black Hills
feat. Marino Severini
Black Hills è stato prodotto con il sostegno di ANPI Provinciale Parma, e cerca di rileggere la Lotta di Liberazione e di reinterpretare il senso di Resistenza nel suo senso più ampio possibile.
In questo caso specifico, infatti, abbiamo giocato con giustapposizioni e analogie storico-geografiche nuove, allineando la nostra Resistenza a quella delle Black Hills: la lotta di un popolo nativo americano, i Lakota-Sioux, in resistenza contro lo sfruttamento, la prevaricazione, l'occupazione di pionieri “occidentali”. Abbiamo costruito immagini astratte e concetti diretti. Abbiamo scritto questa canzone.
Le musiche del Collettivo Musicale EMILY si sono incontrate ancora una volta con i testi del cantautore parmense Francesco Pelosi, e sono state arricchite dalla collaborazione con Marino Severini - voce e fondatore de' The Gang.
In un periodo in cui... (continuer)
Stelle,
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 19/6/2015 - 12:01
Caryl Chessman
Chanson italienne – Caryl Chessman – Lorenzo De Antiquis – 1960
À chanter sur l'air de Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio.
CARYL CHESSMAN, LE BANDIT À LA LUMIÈRE ROUGE
Le cas de Caryl Chessman, dans les années 1950, réussit plus que tout autre à ameuter l'opinion publique contre la peine de mort, tant aux États-Unis qu'à l'étranger (témoin cette chanson d'un des plus populaires aèdes italiens, qui ne choisit pas par hasard l'air de Caserio.
Né en 1921, Caryl Chessman était un cambrioleur de profession qui avait passé une grande partie de sa vie en prison. Libéré par une mesure de grâce de la prison de Folsom, en janvier de 1948, il fut à nouveau arrêté à Los Angeles comme le « Bandit à la lumière rouge». Il s'agissait d'un criminel qui attaquait surtout des petits couples à l'écart dans les parkings et dans d'autres endroits isolés, en utilisant un clignotant rouge comme... (continuer)
À chanter sur l'air de Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio.
CARYL CHESSMAN, LE BANDIT À LA LUMIÈRE ROUGE
Le cas de Caryl Chessman, dans les années 1950, réussit plus que tout autre à ameuter l'opinion publique contre la peine de mort, tant aux États-Unis qu'à l'étranger (témoin cette chanson d'un des plus populaires aèdes italiens, qui ne choisit pas par hasard l'air de Caserio.
Né en 1921, Caryl Chessman était un cambrioleur de profession qui avait passé une grande partie de sa vie en prison. Libéré par une mesure de grâce de la prison de Folsom, en janvier de 1948, il fut à nouveau arrêté à Los Angeles comme le « Bandit à la lumière rouge». Il s'agissait d'un criminel qui attaquait surtout des petits couples à l'écart dans les parkings et dans d'autres endroits isolés, en utilisant un clignotant rouge comme... (continuer)
CARYL CHESSMAN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/6/2015 - 22:10
Il libro in una mano, la bomba nell'altra
Chanson italienne – Col Libro In Una Mano, La Bomba Nell’altra – Negrita – 2008
Texte et musique : Negrita
Texte et musique : Negrita
AVEC LE LIVRE DANS UNE MAIN ET LA BOMBE DANS L'AUTRE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 18/6/2015 - 19:23
L’école
[1961]
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
In un 45 giri del 1961.
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
In un 45 giri del 1961.
Elle sourit de toutes ses grilles,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/6/2015 - 16:45
Parcours:
Violence sur l'enfance
Quel Monde?
[1974]
Parole e musica di Elté e Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
Nell’ultimo album di Selos, intitolato “Un regard”, con Elté, ossia tal Laurent Terrisse, che all’epoca era un ragazzino di 13 anni (ignoro chi fosse e cosa ne sia stato dopo).
Parole e musica di Elté e Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
Nell’ultimo album di Selos, intitolato “Un regard”, con Elté, ossia tal Laurent Terrisse, che all’epoca era un ragazzino di 13 anni (ignoro chi fosse e cosa ne sia stato dopo).
Sans vouloir à tout prix vous pousser dans la tombe
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/6/2015 - 16:38
Parcours:
Guerre à la Terre
Occitanie
[1972]
Parole di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
Musica di Pierre Selos e Bruno Bontempelli
Nel LP intitolato “L’armateur”
Parole di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
Musica di Pierre Selos e Bruno Bontempelli
Nel LP intitolato “L’armateur”
En ce temps là, chez moi, on cueillait des oranges ;
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/6/2015 - 16:00
Murales contro la guerra e di lotta da tutto il mondo / Antiwar and Militant Murals Around the World
Scuola Pertini, Montanaro, Torino
Bozzetto di Zerocalcare
Giuseppe Prono fu il primo montanarese a salire in montagna dopo l’8 settembre 1943. Era il figlio di Antonio Prono, uno dei locali dirigenti del PCI. Non essendo ancora costituito nessun gruppo nell’alto Canavese, Prono si unì alle bande della Valle di Lanzo. Durante un rastrellamento tedesco presso il ponte di ferro della ferrovia Ciriè-Lanzo alla periferia di Ceres, venne ferito e catturato dai tedeschi. Trascinato da questi per un centinaio di metri fino in fondo alla scarpata venne fucilato senza processo. Giuseppe Prono fu il primo partigiano montanarese a cadere durante i 20 mesi di guerra. Aveva soltanto 19 anni. (tratto da “I giorni della Libertà”)
Bozzetto di Zerocalcare
Giuseppe Prono fu il primo montanarese a salire in montagna dopo l’8 settembre 1943. Era il figlio di Antonio Prono, uno dei locali dirigenti del PCI. Non essendo ancora costituito nessun gruppo nell’alto Canavese, Prono si unì alle bande della Valle di Lanzo. Durante un rastrellamento tedesco presso il ponte di ferro della ferrovia Ciriè-Lanzo alla periferia di Ceres, venne ferito e catturato dai tedeschi. Trascinato da questi per un centinaio di metri fino in fondo alla scarpata venne fucilato senza processo. Giuseppe Prono fu il primo partigiano montanarese a cadere durante i 20 mesi di guerra. Aveva soltanto 19 anni. (tratto da “I giorni della Libertà”)
dq82 18/6/2015 - 15:42
Mon frère m'a dit
[1965]
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
“Mio fratello mi ha detto: - Sulla mia collina la primavera non è tornata. Rifioriranno i biancospini quando i cannoni taceranno…”
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
“Mio fratello mi ha detto: - Sulla mia collina la primavera non è tornata. Rifioriranno i biancospini quando i cannoni taceranno…”
Mon frère m'a dit "Sur ma colline
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/6/2015 - 15:35
Martin Luther King
[1969]
Parole di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
Musica di Pierre Selos e François Rauber
Parole di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
Musica di Pierre Selos e François Rauber
(Martin Luther King)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/6/2015 - 15:26
Les cons sont là!
[1981]
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
E infatti l’ultimo album di Selos è del 1974, “Un regard”. Allora lasciò il cantautorato per dedicarsi alla scrittura e, proprio nel 1974, fondò una rivista intitolata “Possible”. Nel 1981, come supplemento alla pubblicazione, Selos allegò una musicasetta intitolata “Salut!” da cui è tratta questa canzone. Da allora non ha più pubblicato nulla in ambito musicale.
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
E infatti l’ultimo album di Selos è del 1974, “Un regard”. Allora lasciò il cantautorato per dedicarsi alla scrittura e, proprio nel 1974, fondò una rivista intitolata “Possible”. Nel 1981, come supplemento alla pubblicazione, Selos allegò una musicasetta intitolata “Salut!” da cui è tratta questa canzone. Da allora non ha più pubblicato nulla in ambito musicale.
Les cons sont là!
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/6/2015 - 15:15
La mine
[1965]
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
In un 45 giri del 1965.
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
In un 45 giri del 1965.
Tout au commencement
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/6/2015 - 14:59
Voilà voilà
In Italia come in Francia sembra che tutti i problemi vengano dagli stranieri e dagli immigrati. Il solito réfren!
Voilà, voilà, que ça recommence
(continuer)
(continuer)
envoyé par Donatella Leoni 18/6/2015 - 14:00
La bombe atomique
canzone ironica sulla bomba atomica
https://www.youtube.com/watch?v=ulmbBBL9r9Q
https://www.youtube.com/watch?v=ulmbBBL9r9Q
non ho trovato il testo
envoyé par Donatella Leoni 18/6/2015 - 13:46
Le cul de la patronne
Ici, in Belgio, on n'arrête pas de nous casser les noix avec la commémoration de la bataille de Waterloo... Nous proposons donc de diffuser dans tous les reportages, vidéos, commentaires, articles... relatifs à cette grande boucherie chevaline et humaine, ce Cul de la Patronne, immortel et impérissable barrage contre la guerre.
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Marco Valdo M.I. 18/6/2015 - 12:55
Avec les Juifs
[1963]
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
In un suo disco del 1963.
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
In un suo disco del 1963.
Jette encore un dernier regard
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/6/2015 - 10:38
Parcours:
Camps d'extermination
Mais pourquoi?
[1964]
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
Nel disco collettivo intitolato “Toi, qu'as-tu fait pour mon pays?”, un’iniziativa per la lotta contro la fame nel Terzo Mondo.
Risuona una certa retorica cattolica nella prima produzione di Selos ma scelgo comunque di proporre questo brano per via soprattutto di due versi della terza strofa, che recitano così: “Perché verrà il tempo, se noi continueremo ad ignorare il loro grido, verrà il tempo in cui quegli uomini verranno qui da noi…”
Parole e musica di Pierre Selos (1940-), cantautore originario di Tolosa, attivo solo fino al 1974.
Nel disco collettivo intitolato “Toi, qu'as-tu fait pour mon pays?”, un’iniziativa per la lotta contro la fame nel Terzo Mondo.
Risuona una certa retorica cattolica nella prima produzione di Selos ma scelgo comunque di proporre questo brano per via soprattutto di due versi della terza strofa, che recitano così: “Perché verrà il tempo, se noi continueremo ad ignorare il loro grido, verrà il tempo in cui quegli uomini verranno qui da noi…”
Il est des soleils qui ne font jamais lever les moissons,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/6/2015 - 10:17
Birmingham Sunday
Hate Crime. Nine Killed in Shooting at Black Church in Charleston SC
A white gunman opened fire Wednesday night at a historic black church in downtown Charleston, S.C., killing nine people before fleeing and setting off an overnight manhunt, the police said.
At a news conference with Charleston’s mayor early Thursday, the police chief, Greg Mullen, called the shooting a hate crime. (NYT)
A Charleston, lo scorso aprile, un afroamericano di nome Walter Scott era stato ucciso, colpito alla schiena (8 colpi!) mentre fuggiva, dal poliziotto bianco Michael Slager, poi incriminato per omicidio di primo grado, ma solo in seguito alla diffusione di un video amatoriale in cui si vede chiaramente il poliziotto che, senza essere minimamente in pericolo, abbatte il fuggiasco come un cane.
A white gunman opened fire Wednesday night at a historic black church in downtown Charleston, S.C., killing nine people before fleeing and setting off an overnight manhunt, the police said.
At a news conference with Charleston’s mayor early Thursday, the police chief, Greg Mullen, called the shooting a hate crime. (NYT)
A Charleston, lo scorso aprile, un afroamericano di nome Walter Scott era stato ucciso, colpito alla schiena (8 colpi!) mentre fuggiva, dal poliziotto bianco Michael Slager, poi incriminato per omicidio di primo grado, ma solo in seguito alla diffusione di un video amatoriale in cui si vede chiaramente il poliziotto che, senza essere minimamente in pericolo, abbatte il fuggiasco come un cane.
Bernart Bartleby 18/6/2015 - 09:46
Le bombe
[2012]
Scritta da Le Formiche (Giuseppe La Formica, Roberto Calabrese, Carmelo Drago, Valerio Mina), gruppo rock palermitano.
Singolo del 2012 poi incluso nell’album “Figli di nessuno” del 2014.
“La storia di Palermo è segnata dalle bombe: da quelle del ’43 e del '92, che ne hanno messo in ginocchio le speranze di giustizia, fino a quelle bombe invisibili dei giorni nostri, ugualmente violente e subdole che costringono generazioni intere a lasciare affetti e luoghi cari per andare lontano.
Le bombe porta in sé una risposta a queste condizioni.
La risposta è rimanere qui e lottare in prima linea per i propri sogni.” (Le Formiche)
Scritta da Le Formiche (Giuseppe La Formica, Roberto Calabrese, Carmelo Drago, Valerio Mina), gruppo rock palermitano.
Singolo del 2012 poi incluso nell’album “Figli di nessuno” del 2014.
“La storia di Palermo è segnata dalle bombe: da quelle del ’43 e del '92, che ne hanno messo in ginocchio le speranze di giustizia, fino a quelle bombe invisibili dei giorni nostri, ugualmente violente e subdole che costringono generazioni intere a lasciare affetti e luoghi cari per andare lontano.
Le bombe porta in sé una risposta a queste condizioni.
La risposta è rimanere qui e lottare in prima linea per i propri sogni.” (Le Formiche)
Il padre di mio padre aveva
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/6/2015 - 22:28
Le Retour du Printemps
Le Retour du Printemps
Chanson française – Le Retour du Printemps – Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 9
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Lucien l'âne mon ami, revoici donc notre ami Matthias, alias Matĕj, Matys, Matysek, Mathieu, Arlecchino le déserteur, cet Arlequin amoureux dont j'ai – peut-être imprudemment entrepris de conter l'histoire.
Pourquoi imprudemment ? Ça, je me le demande, car à mon sens, dans ces sortes de sagas en chansons, tu t'en tires assez bien. Je comprendrais ton inquiétude si c'était la première fois que tu te lançais... (continuer)
Chanson française – Le Retour du Printemps – Marco Valdo M.I. – 2015
ARLEQUIN AMOUREUX – 9
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Lucien l'âne mon ami, revoici donc notre ami Matthias, alias Matĕj, Matys, Matysek, Mathieu, Arlecchino le déserteur, cet Arlequin amoureux dont j'ai – peut-être imprudemment entrepris de conter l'histoire.
Pourquoi imprudemment ? Ça, je me le demande, car à mon sens, dans ces sortes de sagas en chansons, tu t'en tires assez bien. Je comprendrais ton inquiétude si c'était la première fois que tu te lançais... (continuer)
Un vulgaire pourceau
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 17/6/2015 - 20:43
À bas les gens qui bossent
[2008]
Parole e musica di Olivier Haudegond, in arte Didier Super.
Nel disco intitolato “Ben Quoi?”
Parole e musica di Olivier Haudegond, in arte Didier Super.
Nel disco intitolato “Ben Quoi?”
En fait la prochaine chanson, on... on a essayé d'faire un... un vrai tube de merde pour les grosses radios à la con.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/6/2015 - 16:24
Parcours:
Mort au Travail
La lutte en chantant
[2008]
Parole e musica della Compagnie Jolie Môme
Nel disco intitolato “Légitime Colère”
Parole e musica della Compagnie Jolie Môme
Nel disco intitolato “Légitime Colère”
Si nous descendons la rue en chantant
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/6/2015 - 15:25
C'est dans la rue qu'ça s'passe
[2011]
Parole e musica della Compagnie Jolie Môme
Nel disco intitolato “Parole de Mutins”
Parole e musica della Compagnie Jolie Môme
Nel disco intitolato “Parole de Mutins”
Tu peux voter, pétitionner
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/6/2015 - 15:03
L’apolitique
L'armée ne doit pas s'occuper de politique
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/6/2015 - 11:38
Why
[1973]
Parole e musica di Georges Moustaki
Nel disco intitolato “Déclaration”
Credo si tratti di una riflessione sul terrorismo/resistenza palestinese.
Nella prima strofa il riferimento è forse a “Settembre Nero” e alla strage alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Di seguito si accenna a sequestri e dirottamenti aerei, che i militanti palestinesi attuarono in più occasioni tra il 1968 ed il 1972, e poi anche dopo…
Parole e musica di Georges Moustaki
Nel disco intitolato “Déclaration”
Credo si tratti di una riflessione sul terrorismo/resistenza palestinese.
Nella prima strofa il riferimento è forse a “Settembre Nero” e alla strage alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Di seguito si accenna a sequestri e dirottamenti aerei, che i militanti palestinesi attuarono in più occasioni tra il 1968 ed il 1972, e poi anche dopo…
Why don't you stay in your villages
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/6/2015 - 11:23
Parcours:
L'Holocauste palestinien
Les marchands
[1972]
Parole e musica di Giuseppe Mustacchi, in arte Georges Moustaki
Nel disco “Moustaki” (quasi tutti i suoi dischi sono così semplicemente non-intitolati) del 1972
Parole e musica di Giuseppe Mustacchi, in arte Georges Moustaki
Nel disco “Moustaki” (quasi tutti i suoi dischi sono così semplicemente non-intitolati) del 1972
Il y avait des bois et des champs
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/6/2015 - 10:01
Espérance (Nos enfants)
Nous traçons des frontières
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/6/2015 - 09:42
Demain
Parole e musica di Giuseppe Mustacchi, in arte Georges Moustaki.
Trovo il brano nell’album “Méditérranéen” del 1992 ma potrebbe risalire a parecchi anni prima.
Trovo il brano nell’album “Méditérranéen” del 1992 ma potrebbe risalire a parecchi anni prima.
Demain nous n'aurons plus peur
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/6/2015 - 09:12
Giovanni Passannante
Chanson italienne – Giovanni Passannante – Airesis – 2010
On redira dans l'histoire :
Du bonnet du cuisinier
Nous ferons un étendard.
Un disque consacré à cinq personnages du passé qui ont fait quelque chose d'important, même seulement un simple geste, souvent payé très cher, par lequel ils ont tracé une voie pour les autres, pour le monde à venir. Et c'est pour ça qu'aujourd'hui on parle encore de Dante Di Nanni le partisan, de Vladimir Majakovskij le poète, de Tommie Smith le sprinter avec le poing ganté de noir, de Giovanni Passannante l'anarchiste et de Ferdinand Magellan le navigateur (qui – dit entre nous – avec les quatre autres n'a pas grand-chose en commun…)
Sur Giovanni Passannante, qui en 1878 fit un attentat exemplaire contre le bourreau de Savoie Umberto, qui pour cet attentat fut enterré vivant d'abord en prison et ensuite à l'asile, voir aussi Canzone che recita Giovanni... (continuer)
On redira dans l'histoire :
Du bonnet du cuisinier
Nous ferons un étendard.
Un disque consacré à cinq personnages du passé qui ont fait quelque chose d'important, même seulement un simple geste, souvent payé très cher, par lequel ils ont tracé une voie pour les autres, pour le monde à venir. Et c'est pour ça qu'aujourd'hui on parle encore de Dante Di Nanni le partisan, de Vladimir Majakovskij le poète, de Tommie Smith le sprinter avec le poing ganté de noir, de Giovanni Passannante l'anarchiste et de Ferdinand Magellan le navigateur (qui – dit entre nous – avec les quatre autres n'a pas grand-chose en commun…)
Sur Giovanni Passannante, qui en 1878 fit un attentat exemplaire contre le bourreau de Savoie Umberto, qui pour cet attentat fut enterré vivant d'abord en prison et ensuite à l'asile, voir aussi Canzone che recita Giovanni... (continuer)
GIOVANNI PASSANNANTE
(continuer)
(continuer)
16/6/2015 - 20:44
Kołysanka dla misiaków
[1983]
Testo di Andrzej Jakubowicz
Musica di Martyna Jakubowicz e Andrzej Nowak
Dall'album colletivo "I Ching", presente anche nel disco raccolta di Martyna Jakubowicz del 1991 intitolato "Total"
Qui trovato https://poema.pl/publikacja/108471-kol...
Testo di Andrzej Jakubowicz
Musica di Martyna Jakubowicz e Andrzej Nowak
Dall'album colletivo "I Ching", presente anche nel disco raccolta di Martyna Jakubowicz del 1991 intitolato "Total"
Qui trovato https://poema.pl/publikacja/108471-kol...
W tym pokoju bardzo cicho dziś
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envoyé par Krzysiek Wrona 16/6/2015 - 20:14
Parcours:
Chansons d'amour contre la guerre
La madre dell’ufficiale
Antiwar Songs Blog
Matthieu Côte avrebbe potuto essere la novità della canzone francese. Teatrale, ironico, quasi un Jacques Brel moderno, la sua carriera è stata tragicamente interrotta da un cuore malato che l’ha portato via a solo 29 anni. Ha fatto tempo ad incidere solo un album solista in cui spicca La mère de l’officier, una canzone sarcastica […]
Antiwar Songs Staff 2015-06-16 19:22:00
Chanson-cri
[1976]
Parole e musica di Georges Moustaki
Singolo poi incluso nell’album intitolato “Moustaki”
Manifesto artistico e politico di Moustaki, dedicato in particolare alle femmes violées e a ceux qui cherchent la plage au-dessous des pavés …
Parole e musica di Georges Moustaki
Singolo poi incluso nell’album intitolato “Moustaki”
Manifesto artistico e politico di Moustaki, dedicato in particolare alle femmes violées e a ceux qui cherchent la plage au-dessous des pavés …
Je veux que ma chanson soit comme un cri d'alarme
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envoyé par Bernart Bartleby 16/6/2015 - 15:26
Le Droit à la paresse
[1974]
Parole e musica di Georges Moustaki
Nel disco intitolato “Les amis de Georges”
Canzone dedicata a Paul Lafargue (1842-1911), autore nel 1880 del famoso pamphlet “Le Droit à la paresse. Réfutation du « Droit au travail » de 1848”.
Parole e musica di Georges Moustaki
Nel disco intitolato “Les amis de Georges”
Canzone dedicata a Paul Lafargue (1842-1911), autore nel 1880 del famoso pamphlet “Le Droit à la paresse. Réfutation du « Droit au travail » de 1848”.
« O paresse, mère des arts et des nobles vertus, sois le baume des angoisses humaines ! »
« Une étrange folie possède les classes ouvrières des nations où règne la civilisation capitaliste. Cette folie traîne à sa suite des misères individuelles et sociales qui, depuis deux siècles, torturent la triste humanité. Cette folie est l'amour du travail, la passion moribonde du travail, poussée jusqu'à l'épuisement des forces vitales de l'individu et de sa progéniture... »
« Travaillez, travaillez, prolétaires, pour agrandir la fortune sociale et vos misères individuelles, travaillez, travaillez, pour que, devenant plus pauvres, vous ayez plus de raisons de travailler et d'être misérables. Telle est la loi inexorable de la production capitaliste. »
« Une étrange folie possède les classes ouvrières des nations où règne la civilisation capitaliste. Cette folie traîne à sa suite des misères individuelles et sociales qui, depuis deux siècles, torturent la triste humanité. Cette folie est l'amour du travail, la passion moribonde du travail, poussée jusqu'à l'épuisement des forces vitales de l'individu et de sa progéniture... »
« Travaillez, travaillez, prolétaires, pour agrandir la fortune sociale et vos misères individuelles, travaillez, travaillez, pour que, devenant plus pauvres, vous ayez plus de raisons de travailler et d'être misérables. Telle est la loi inexorable de la production capitaliste. »
Je voudrais rendre grâce a celui qui peut-être
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envoyé par Bernart Bartleby 16/6/2015 - 14:59
L’Internationale des enfants
[Fine 800?]
Versi di Sébastien Faure, pubblicati su di un numero del 1911 del Bulletin de « La Ruche », la scuola libertaria che lui stesso fondò a Rambouillet, Île-de-France, nel 1904
Sull’aria de L'Internationale di Eugène Pottier
Nel 1917 la guerra riuscì ad uccidere l’esperienza della scuola libertaria fortemente voluta e quasi del tutto finanziata da Faure:
« La guerre maudite est venue, soumettant "la Ruche" à la plus rude des épreuves. La mobilisation l'a privée brutalement de la presque totalité de ses collaborateurs ; nos modestes ateliers (...) ont été fermés et le sont restés depuis août 1914. Le droit de réunion étant supprimé, j'ai du renoncer à mes conférences dont le produit constituait 75% environ des recettes qui alimentaient la caisse... En février 1917 "la Ruche" mourut victime comme tant d'autres œuvres amoureusement édifiées, de la guerre à jamais abhorrée »
(da... (continuer)
Versi di Sébastien Faure, pubblicati su di un numero del 1911 del Bulletin de « La Ruche », la scuola libertaria che lui stesso fondò a Rambouillet, Île-de-France, nel 1904
Sull’aria de L'Internationale di Eugène Pottier
Nel 1917 la guerra riuscì ad uccidere l’esperienza della scuola libertaria fortemente voluta e quasi del tutto finanziata da Faure:
« La guerre maudite est venue, soumettant "la Ruche" à la plus rude des épreuves. La mobilisation l'a privée brutalement de la presque totalité de ses collaborateurs ; nos modestes ateliers (...) ont été fermés et le sont restés depuis août 1914. Le droit de réunion étant supprimé, j'ai du renoncer à mes conférences dont le produit constituait 75% environ des recettes qui alimentaient la caisse... En février 1917 "la Ruche" mourut victime comme tant d'autres œuvres amoureusement édifiées, de la guerre à jamais abhorrée »
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Debout ! les enfants de tout âge,
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envoyé par Bernart Bartleby 16/6/2015 - 12:02
Parcours:
Violence sur l'enfance
Aqualung
Bella traduzione. Anche io avrei preferito "esercito della salvezza" a "caritas". Ultima piccola annotazione, il cognome della moglie di Ian Anderson dovrebbe essere Franks e non Frank.
Alfonso Balducci 16/6/2015 - 11:47
Noi siam poveri romagnoli
anonyme
[Seconda metà dell’800]
Canzone di autore anonimo, intonata da operai italiani partecipanti nel 1877 a Saint-Imier al congresso della “Fédération jurassienne”, la sezione svizzera dell’Internazionale anarchica e antiautoritaria, ispirata alle idee libertarie di Bakunin.
Testo del ritornello trovato nell’articolo “La chanson anarchiste dans la France de la belle époque”, a cura Gaetano Manfredonia, pubblicato nella Revue Française d'Histoire des Idées Politiques, 2007/2 (n°26).
Riscontrata per intero su Il Deposito, come tratta dal volume “Canti socialisti e comunisti”, a cura di Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti, 1976.
Canzone di autore anonimo, intonata da operai italiani partecipanti nel 1877 a Saint-Imier al congresso della “Fédération jurassienne”, la sezione svizzera dell’Internazionale anarchica e antiautoritaria, ispirata alle idee libertarie di Bakunin.
Testo del ritornello trovato nell’articolo “La chanson anarchiste dans la France de la belle époque”, a cura Gaetano Manfredonia, pubblicato nella Revue Française d'Histoire des Idées Politiques, 2007/2 (n°26).
Riscontrata per intero su Il Deposito, come tratta dal volume “Canti socialisti e comunisti”, a cura di Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti, 1976.
Noi siam poveri romagnoli
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envoyé par Bernart Bartleby 16/6/2015 - 11:28
Heureux temps
La canzone di Paul Paillette - al quale forse sarebbe meglio attribuirla - è inclusa nella raccolta intitolata “Les Tablettes d'un lézard” pubblicata nel 1892.
In seguito il testo comparve su molte riviste e pubblicazioni anarchiche.
In seguito il testo comparve su molte riviste e pubblicazioni anarchiche.
Bernart Bartleby 16/6/2015 - 10:52
Hammerhead
Questa "Hammerhead" non è soltanto - e non tanto - una CCG cantata dal punto di vista di un soldato. Il tema è quello delle stragi nelle scuole, molto frequenti negli USA. La più famosa di tutte - ma nemmeno la più tragica - è forse quella evvenuta alla Columbine High School di Denver, Colorado, nel 1999 e analizzata acutamente da Michael Moore nel suo film "Bowling for Columbine".
E il punto di vista accolto dagli Offspring è proprio lo stesso di Moore: tra le cause dell'altissima percentuale di episodi di "gun violence" negli USA, di cui sempre più spesso sono protagonisti minorenni, vi sono anche la mentalità imperialista, l'ideologia iperpatriottica distorta, la libera vendita di armi di ogni tipo e la supremazia della lobby industriale militare che finiscono col permeare la società.
Il video distopico che accompagna il brano, con quegli uccelli neri che poi sono aerei "Stealth" e maiali... (continuer)
E il punto di vista accolto dagli Offspring è proprio lo stesso di Moore: tra le cause dell'altissima percentuale di episodi di "gun violence" negli USA, di cui sempre più spesso sono protagonisti minorenni, vi sono anche la mentalità imperialista, l'ideologia iperpatriottica distorta, la libera vendita di armi di ogni tipo e la supremazia della lobby industriale militare che finiscono col permeare la società.
Il video distopico che accompagna il brano, con quegli uccelli neri che poi sono aerei "Stealth" e maiali... (continuer)
Bernart Bartleby 16/6/2015 - 09:24
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