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You Can (Mass Trespass, 1932)

You Can (Mass Trespass, 1932)
2005
Dall'album "A Singsong and a scrap"

Per il ramblers mass trespass si veda The Manchester Rambler
For all those feet in ancient times
(continuer)
envoyé par dq82 24/5/2015 - 20:32
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Fields of St. Etienne

Fields of St. Etienne
Testo / Lyrics: Graham Lyle
Through the fields of St. Etienne
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 24/5/2015 - 17:05
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Geh mit uns

Musica / Music / Musik: »Bye And Bye«
Testo / Lyrics / Text: Gerd Semmer
Halt, bleib stehen, geh nicht an uns vorbei.
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 24/5/2015 - 15:33
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Lied des Händlers, oder Song von der Ware, oder weiter Angebot & Nachfrage

Lied des Händlers, <i>oder</i> Song von der Ware, <i>oder weiter</i> Angebot & Nachfrage
[1930]
Ein Song von Bert Brecht mit Musik von Hanns Eisler
Aus dem Lehrstück Die Maßnahme
Un Song di Bert Brecht con musica di Hanns Eisler
Dal dramma didattico La linea di condotta



La foto mostra un Bert Brecht trentaduenne, coi capelli a spazzola, un maestoso sigaro in bocca e di adesione abbastanza fresca al marxismo-leninismo. Die Maßnahme (“La linea di condotta” in italiano) è uno dei suoi drammi didattici (Lehrstücke) di quegli anni in cui, in forma di teatro musicale con la collaborazione del fido Hanns Eisler, Brecht mette appunto in scena i princìpi del leninismo; questa Canzone del commerciante (o “della merce”, oppure ancora “Domanda e offerta”) ne scaturisce. Comunque la si pensi, e tenendo conto che il buon Carlo Marx da Treviri non diceva certo bischerate, sarà bene rileggersi attentamente questa elementare lezione di economia messa in musica. Si tratta di qualcosa che... (continuer)
Reis gibt es unten am Flusse.
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 23/5/2015 - 17:25

Sundown

Sundown
[1937]
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham
Nella raccolta intitolata “Sis Cunningham - Broadside Ballads, Vol. 9: Sundown”, pubblicato dalla Folkways Records nel 1976.

Una canzone dai campi di cotone nel Missouri degli anni 30.
Per combattere la depressione e l’inaridimento dei terreni agricoli, l’Agricultural Adjustment Administration (AAA) di Roosevelt fece applicare nuovi metodi di coltivazione e abbassare drasticamente la produzione, in modo che i prodotti raggiungessero un prezzo di mercato minimo significativo. Per fare questo il settore agricolo fu fortemente sovvenzionato con assegni federali, che però s’intascarono interamente i proprietari. Come al solito furono i ricchi ad arricchirsi e i poveri ad impoverirsi ulteriormente.

Sfruttati come sempre e, per di più, presi per il culo, gli “sharecroppers” si organizzarono in sindacato, la Southern Tenant Farmers' Union (STFU),... (continuer)
Down in the cotton row, pickin in the sun
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/5/2015 - 13:12
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Unemployment Stomp

Unemployment Stomp
[1938]
Parole e musica di William Lee Conley (“Big Bill”) Broonzy (1893–1959), uno dei 17 figli di un “sharecropper”, un mezzadro di Scott, Mississippi.
Trovo il brano nelle raccolte “Brother, Can You Spare A Dime?: American Song During The Great Depression” (New World Records, 1977) e “Complete Recorded Works, Vol. 7 (1937-1938)”, pubblicata dalla Document Records nel 1992.

“When you work twelve months of the year as a farmer and don’t come out of debt, and the boss has to give you food on credit ’til the crop is sold, you can’t do nothing but get the blues.”, scriveva Big Bill Broonzy nella sua autobiografia intitolata “Big Bill’s Blues”.
Negli anni 20, come molti altri giovani neri, anche Big Bill prese la via del nord e a Chicago, nel 1927, incise la sua prima canzone, “House Rent Stomp”.
Molte delle sue canzoni raccontano della vita difficile degli afroamericani negli anni 30:... (continuer)
I'm a law abiding citizen, and my debts I sure will pay,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 22/5/2015 - 10:15

Et quand ma vie parait une jachère vide

Ça pourrait avoir l'influence de la chanson courageuse de Pauvre Martin.
Et quand ma vie parait une jachère vide
(continuer)
envoyé par Carles Viadel 22/5/2015 - 04:52

Good Music Against Grief

Goodbye grief!
(continuer)
envoyé par Carles Viadel 22/5/2015 - 04:46
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Bajka o misiu (tom pierwszy)

Bajka o misiu (tom pierwszy)
[2015]
Testo di Hubert Dobaczewski
Musica di Lao Che
Dall'album "Dzieciom"(A bambini)
Da tekstowo.pl

http://everel.w.interia.pl/34.bmp
Córeńko,
(continuer)
envoyé par Krzysiek 22/5/2015 - 02:39

Quelque chose restera toujours

Quelque chose restera toujours
(continuer)
envoyé par Carles Viadel 21/5/2015 - 23:59

La Confession d'Arlequin

La Confession d'Arlequin
La Confession d'Arlequin

Chanson française – La Confession d'Arlequin – Marco Valdo M.I. – 2015

ARLEQUIN AMOUREUX – 8

Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.



Donc, Lucien l'âne mon ami, il te souviendra que notre Arlecchino, déserteur de son état, avait été proprement viré du château et de son titre ronflant de conseiller in teatro après avoir chu sur la scène et avoir ainsi montré son cul aux invités du Comte Wallenstein. Il avait touché son salaire et s'en était allé malencontreusement dîner à l'auberge, endroit où il fut reconnu par le capitaine Benda... (continuer)
Content Maestro ? Le pain est bon ?
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 21/5/2015 - 23:15
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Bye Bye Badman

Bye Bye Badman
[1988-89]
Parole e musica di Ian Brown e John Squire.
Nell’album di debutto eponimo della band britannica.

Una canzone che, su note quasi “beachboysiane”, esaltava il rifiuto e la rivolta contro il sistema, lo “status quo” che rende schiavi: “Ho cattive intenzioni, voglio buttarti giù, queste pietre che tiro, questi baci alla francese, sono la sola via che ho trovato...”
Il riferimento è chiaramente al Maggio francese del 1968, ma 20 anni dopo Ian Brown non poteva non alludere all’odiato regime di Margaret Thatcher, che proprio all’epoca viveva le sue battute finali dopo oltre 10 anni di potere e di braccio di ferro ininterotto con la base della società britannica...
Soak me to my skin
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/5/2015 - 22:45

Un mur n'est pas inébranlable

Un mur n’est pas inébranlable
(continuer)
envoyé par Carles Viadel 21/5/2015 - 22:15
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Chiaramonte Gulfi

Chiaramonte Gulfi
[2005]
Parole e musica di Pippo Pollina
Nell’album intitolato “Bar Casablanca”

Chiaramonte Gulfi (Ciaramùnti in siciliano), l’antica colonia greca di Akrillai, rifondato nel 300 dal nobile Manfredi Chiaramonte, è un paese nella provincia di Ragusa...
Ci torno spesso a Chiaramonte Gulfi
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/5/2015 - 22:08
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Por aquí pasaron (Mártires de Uchuraccay)

Por aquí pasaron (Mártires de Uchuraccay)
[1983]
Parole di Luis Abelardo Takanashi Nuñez
Musica del Grupo Alturas
La canzone che dà il titolo all’LP del gruppo pubblicato nel 1988.

Stamattina, tra le varie notizie ferali, c’era quella dell’assassinio di Evany Josè Metzker, 67 anni, giornalista brasiliano del Minas Gerais che indagava su narcotraffico e prostituzione minorile. Era scomparso da qualche giorno ed il suo corpo decapitato, con le mani legate ed evidenti segni di tortura, è stato ritrovato ieri in una zona rurale dello Stato del sud-est.

Così mi sono messo a cercare canzoni dedicate al tema dei giornalisti eliminati perché scomodi testimoni dei delitti di potenti e criminali.

Questo “huayno ayacuchano” racconta una delle tante terribili stragi accadute negli anni 80 e 90 in Perù, in particolare nelle aree rurali della provincia di Huamanga (il cui capoluogo è Ayacucho), dove si consumò una vera e propria guerra... (continuer)
Por los caminos de Ayacucho,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/5/2015 - 16:53

Ambaradan

Antiwar Songs Blog
Ambaradan
Che cosa mai vorrà dire “ambaradan” una parola così sbarazzina ma che casino, cos’è ‘sto ambaradan? Una reminiscenza abissina. La simpatica parola “ambaradan” (o “ambaradam”), che in italiano colloquiale significa “casino, confusione, baraonda”, non ha un’origine tanto simpatica, come già abbiamo avuto modo di dire nell’introduzione ad un’ omonima canzone degli Yo Yo Mundi, “Ambaradan” […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-21 16:26:00

Pablo amigo

Pablo amigo
[2014]
Parole e musica di Julio César Ferreira, cantautore paraguayo
Arrangiamento musicale di Cristian Chaparro

Stamattina, tra le varie notizie ferali, c’era quella dell’assassinio di Evany Josè Metzker, 67 anni, giornalista brasiliano del Minas Gerais che indagava su narcotraffico e prostituzione minorile. Era scomparso da qualche giorno ed il suo corpo decapitato, con le mani legate ed evidenti segni di tortura, è stato ritrovato ieri in una zona rurale dello Stato del sud-est.

Il Committee to Protect Journalists (CPJ), organizzazione indipendente che promuove la libertà di stampa, riporta che dal 1992 ad oggi nel mondo sono stati assassinati 1127 giornalisti, 61 dei quali nell’anno passato e 25 nei primi 5 mesi di questo 2015.

Così ho provato a cercare, cominciando proprio dall’America Latina, se vi fosse qualche altra canzone, oltre a quelle già presenti sulle CCG (per esempio,... (continuer)
La pluma en mi país está de duelo
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 21/5/2015 - 14:06
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Francesco Guccini: Lui e lei

Francesco Guccini: Lui e lei
[1970]
Testo e musica di Francesco Guccini
Lyrics and music by Francesco Guccini
Album: Due anni dopo




A leggere i poeti (che nessuno al mondo , poi, leggerà mai)
di Riccardo Venturi

Quei poeti, che nessuno al mondo (poi) avrebbe mai letto, avevano un nome e un cognome. Erano quasi tutti di paesi strani e le loro poesie le avevano scritte in lingue anche più strane dei loro paesi; ogni tanto, però, provavo uno strano piacere nell'andare a cercare in mezzo ai classici, quelli che ci erano inflitti a scuola, per trovare la “perla sconosciuta” il cui autore non era da dire immediatamente. Sennò la sorpresa andava a farsi fottere, lo sgranamento degli occhi che era l'attesa conclusione quando il nome veniva finalmente rivelato. L'autore di quei versi che, per due o tre minuti, avevano fatto un po' sognare era lo stesso che, la mattina fra i banchi di classe, ci faceva caramellare i coglioni... (continuer)
Lui e lei
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/5/2015 - 22:25
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Ambaradan

Ambaradan
[2015]
Testo e musica di Alessio Lega
Lyrics and music by Alessio Lega
dall'album ALESSIO LEGA e i MALFATTORI - AlbumConcerto (2016)

La simpatica parola “ambaradan” (o “ambaradam”), che in italiano colloquiale significa “casino, confusione, baraonda”, non ha un'origine tanto simpatica, come già abbiamo avuto modo di dire nell'introduzione ad un' omonima canzone degli Yo Yo Mundi, “Ambaradan” (del 2002). La battaglia per la conquista dell'Amba Aradam (nell'Etiopia Settentrionale) da parte delle truppe italiane durante la guerra abissina si svolse a partire dal 12 febbraio 1936 e fu un massacro dai risvolti, però, assai particolari. Nella battaglia dell'Amba Aradam, infatti, le truppe italiane erano alleate con delle tribù locali che, a loro volta, avevano stretto legami anche con gli etiopi. Nello scontro si creò ad un certo punto una tale confusione per cui nessuno era più in grado di... (continuer)
Ambaradurambaradirambaradan
(continuer)
envoyé par daniela -k.d.- & Riccardo Venturi 20/5/2015 - 21:21
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La marcia dei suicidi

La marcia dei suicidi
[2013]
Scritta da Gianni Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Written by Gianni Symbolo, that is Fabio Ghelli
Interpretata da Davide Giromini
Performed by Davide Giromini


RIVOLUZIONI SEQUESTRATE
...e fu così che diventai un robot


La primitiva grafica dell'album/libro (2013)



La grafica definitiva (di Lavinia Mancini). Da tenere conto che Fragole e sangue non è effettivamente presente nell'album.



Matteo Fiorino Torre e Davide Giromini mentre eseguono per la prima volta le canzoni di Rivoluzioni Sequestrate in pubblico. Carrara, Palco 38, 18 gennaio 2013.



”È molto semplice. Un giorno vidi uno spettacolo teatrale sulla guerra di Spagna. Il teatro era molto piccolo, gli attori attempati e novecenteschi. Eravamo in cinque o sei in platea. Uno magro e brizzolato, che si vedeva essere stato un bell'uomo da giovane, ma ormai canuto e decadente, interpretava il ruolo di un intellettuale anarchico... (continuer)
C'è chi la chiama diserzione
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/5/2015 - 19:15
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La luna sulle vette

La luna sulle vette
Non solo in Germania lo scoutismo dette origine ad esperienze resistenziali, come i “Navajos” di Colonia, in Italia vi fu l'importante esperienza delle Aquile Randagie



Nell'ottobre del 1922 sale al potere il partito fascista che si prefigge uno stato totalitario e dunque un controllo sulle idee della popolazione italiana, per raggiungere questo obiettivo pone subito molta attenzione all'educazione dei giovani, e quindi, il 14 gennaio 1923 nasce l'ONB (Opera Nazionale Balilla) e vengono sciolte tutte le organizzazioni a carattere o inquadramento militare. Alcuni prefetti applicano questa classificazione anche alle organizzazioni scout, nonostante spesso le autorità ecclesiastiche intervengano in loro difesa, e molte camicie nere cominciano a compiere atti di violenza contro appartenenti a gruppi scout, tanto che ad Argenta viene ucciso Don Minzoni, fondatore del gruppo scout locale.

Per... (continuer)
La luna che risplende inonda di luce
(continuer)
envoyé par dq82 20/5/2015 - 18:06

Lied Von Navajos

anonyme
Lied Von Navajos
[1930s]
Inno dei “Navajos” di Colonia, gruppo di giovanissimi anti-hitleriani che si riconosceva nell’organizzazione degli “Edelweißpiraten”.
Testo originale e traduzione inglese da en.wikipedia

Se negli anni 30, quelli dell’avvento e del consolidamento del nazismo, gli Edelweißpiraten non furono che un’organizzazione giovanile di matrice scoutistica che si opponeva in modo spontaneistico all’autoritarismo e al militarismo cui erano improntati i gruppi giovanili nazisti, nel corso della guerra assunsero sempre di più una fisionomia resistenziale. Colonia fu la loro roccaforte, anche perché lì l’ombra della sconfitta del tracotante Terzo Reich fu visibile molto prima che altrove: la città fu infatti scelta dagli alleati come laboratorio della dottrina del bombardamento a tappeto e fu costantemente martellata fin dal maggio 1942 e quasi interamente distrutta.

Fu nelle cantine del quartiere... (continuer)
Des Hitlers Zwang, der macht uns klein,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/5/2015 - 15:53
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Das weiche Wasser

Das weiche Wasser
[1988]
Testo / Lyrics / Text: Diether Dehm
Interpretata dall'autore e dai Bots
Performed by the author and by Bots



Interpretata dai Bots
Performed by Bots


È un curioso personaggio, Diether Dehm. Nato nel 1950 a Francoforte sul Meno, è sia un imprenditore discografico di successo, sia un cantautore assai engagé in proprio; ma notissima è anche la sua attività politica, che lo ha portato a far parte del Bundestag, il parlamento tedesco, dal 1994 al 2005. Nel 2015 ha annunciato il suo ritiro dalla scena politica attiva; aveva esordito nell' “ala sinistra” della SPD, la Sozialdemokratische Partei Deutschlands, ed è giustappunto questa sua canzone (conosciuta particolarmente nell'interpretazione dei Bots che qui conosciamo) che rappresenta da quando è stata scritta (1988) una sorta di “inno semi-ufficiale” del partito che fu del sig. Herbert Frahm, più noto come Willy Brandt; un nome... (continuer)
Europa hatte zweimal Krieg,
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 20/5/2015 - 13:35
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Nearer My Job to Thee

Nearer My Job to Thee
Musica / Music: »Nearer, My God, to Thee«
Nearer my job to thee,
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 20/5/2015 - 13:21

Hallelujah, I'm a Bum

Musica: overture all'opera »The Miller and his Men« (Il mugnaio e i suoi uomini)
Music: overture to the opera »The Miller and his Men«
»Oh, why don't you work
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 20/5/2015 - 13:16

Bronco Buster Flynn

Musica / Music: »Yankee Doodle«
I got your picture, Buster 1 dear,
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 20/5/2015 - 13:08

Everybody's Joining It

Musica / Music: »Everybody's Doing It Now«

Audio link to »Everybody's Doing It Now« from 1912
Fellow workers, can't you hear,
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 20/5/2015 - 13:04
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Lou Reed: Men of Good Fortune

Lou Reed: Men of Good Fortune
[1966?]
Parole e musica di Lou Reed
Un brano già documentato tra i bootleg live dei Velvet Underground ma assurto all’onore della storia in “Berlin”, concept album capolavoro inciso da Lou Reed nel 1973.

Si tratta di una scarna riflessione sulla “Guerra dei Centomila Anni” che i ricchi fanno ai poveri, un tema sempre più presente sulle CCG/AWS, ma propongo questa bellissima canzone come Extra per la sua visione cinica, dominata dall’ineluttabilità del destino di classe, una prospettiva così inevitabile da interessare in definitiva assai poco al protagonista... L’epico e mortale scontro tra chi ha tutto e chi non ha nulla in un’analisi biecamente “di pancia”, con i ricchi disegnati come tristi segaioli mantenuti e incapaci di tutto e i poveri attaccati furiosamente alla vita, pazzi d’invidia per coloro che hanno fatto fortuna e pronti in ogni momento ad emularli... “But me... I just don’t care at all.”
Men of good fortune
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/5/2015 - 22:18
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Factory Town

Factory Town
[1988]
Parole e musica di Danny Wayland "Dan" Seals (1948-2009), country singer e songwriter.
Nel suo album “Rage On” del 1988.
Billy came by this morning
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/5/2015 - 15:32
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The trumpets of Jericho

The trumpets of Jericho
La Storia dovrebbe insegnarci qualcosa
(continuer)
envoyé par dq82 19/5/2015 - 14:57
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Harlan County Blues

Harlan County Blues
[1940]
Parole e musica di George Davis (1906-1992), minatore, cantautore, conduttore radiofonico, testimone della lunghissima lotta dei minatori del Kentucky e, in particolare, di quelli della contea di Harlan, detta non a caso “Bloody Harlan County”, dove il confronto sanguinoso tra lavoratori, compagnie e strikebreakers durò quasi ininterrottamente dai primi del 900 fino agli anni 70 e alla crisi mondiale dell’estrazione del carbone.

Nel disco di George Davis intitolato “When Kentucky Had No Union Men”, pubblicato nel 1967 dalla Folkways Records.

Interpretata anche da Mike Seeger nel disco “Tipple, Loom & Rail - Songs Of The Industrialization Of The South” (Folkways Records, 1966)

Poi anche nella raccolta “Songs And Ballads Of The Bituminous Miners” edita nel 2002 dalla Biblioteca del Congresso USA.

Sono moltissime le canzoni già presenti sul sito dedicate alla “Harlan War”. Se... (continuer)
A bunch of fellers the other day
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/5/2015 - 14:52
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Spinning Room Blues

Spinning Room Blues
[1936/1965]
Canzone scritta da Dorsey Dixon e interpretata col fratello Howard, i Dixon Bothers. Entrambi furono operai tessili dall’adolescenza fino alla pensione. Le ultime tre strofe (indicate tra parentesi) furono aggiunte nel 1965, a mo’ di attualizzazione)
Un brano in qualche modo gemello di Weave Room Blues

Interpretata da Mike Seeger nel disco “Tipple, Loom & Rail - Songs Of The Industrialization Of The South” (Folkways Records, 1966)

Poi in diverse raccolte dedicate alla riscoperta dei Dixon Brothers.

Infine nel disco collettivo “Poor Man, Rich Man - American Country Songs Of Protest” (1989).
About the old spinning room I'm a-going to tell a tale
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/5/2015 - 13:28
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Death Of Mother Jones

Death Of Mother Jones
[1930]
Canzone di autore anonimo.
La prima incisione è di Gene Autry, 1931.
In alcune compilation, come “Brother, Can You Spare A Dime?: American Song During The Great Depression” (1977) e “Poor Man, Rich Man - American Country Songs Of Protest” (1989).
Testo trovato su Union Songs

Ripresa anche da Joe Glazer nel suo “Down In A Coal Mine” del 1974.

Quindi David Rovics – cui la canzone è stata impropriamente attribuita in origine – è solo l’ultimo arrivato in ordine di tempo…

Nel 1930 moriva, ultranovantenne, la leggendaria Mary Harris "Mother" Jones, insegnante ed ‎agitatrice sociale, organizzatrice dell’United Mine Workers e fondatrice dell’Industrial Workers of ‎the World, in prima linea in tutti i grandi scioperi dalla seconda metà dell’800 fino al massacro di Paint Creek (1912), a quelli di Ludlow‎‎ (1914) e Matewan (1920) e alla battaglia di Blair Mountain.

Quando scioperare significava davvero qualcosa e chi lo faceva sapeva cosa rischiava (non solo qualche ora di paga sulla pelle degli altri)…
Bernart Bartleby 19/5/2015 - 12:20
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Money Cravin' Folks

Money Cravin' Folks
[1929]
Parole e musica di Blind Alfred Reed.
Testo trovato sull’imprescindibile Mudcat Café
Nel disco collettivo “Poor Man, Rich Man - American Country Songs Of Protest”, pubblicato dalla statunitense Rounder Records nel 1989

Poi nella raccolta interamente dedicata a Blind Alfred Reed intitolata “Complete Recorded Works In Chronological Order (1927-1929)”, pubblicata dall’austriaca Document Records nel 1998.

Ripresa anche da Frank Tovey, in arte Fad Gadget, nel suo dico del 1989 intitolato “Tyranny And The Hired Hand”

I ricchi, gli avidi, gli usurai e gli affamatori, che il diavolo se li porti!
Let me tell you 'bout the money cravin' folks
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/5/2015 - 10:43
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The Crow On The Cradle

The Crow On The Cradle
KORPPI KEHDOLLA
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 19/5/2015 - 09:54
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When I'm Gone

When I'm Gone
SE KAI TÄYTYY TEHDÄ NYT
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 19/5/2015 - 09:52
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El derecho de vivir en paz

El derecho de vivir en paz
OIKEUS RAUHAAN JA ELÄMÄÄN
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 19/5/2015 - 09:50

Piero dei Fossi

Antiwar Songs Blog
Piero dei Fossi
È forse la prima volta in questo sito che la vera introduzione a una canzone viene affidata piuttosto al blog che alla pagina che la contiene e, in fondo, non ve n’è nessuna precisa ragione. Del resto, di fronte a Piero Ciampi, alla sua vita e alle sue canzoni è sempre bene non invocare troppe […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-18 23:29:00

La ballata di Piero dei fossi

La ballata di Piero dei fossi
May 14-19, 2015
Traduzione inglese integrale di Riccardo Venturi
14-19 maggio 2015

This long ballad by the anarchist Pino Bertelli tells about Piero Ciampi, Livorno and several other things.

Dear English-speaking reader. You are not supposed to know Piero Ciampi, his life, his poems, his songs and his wine. Should any of his songs one day be translated into English, you'd probably discover and/or think he was sort of poète maudit, but this wouldn't be fully correct; there's one article on him in the Italian Wikipedia, and one -God only knows why- in Polish. But the only thing one could reasonably say is that he was Piero Ciampi, and that's all. So, before some of his songs are finally translated, perhaps you won't object to some kind of presentation. In my opinion, the following, long ballad by Pino Bertelli is Piero Ciampi's best presentation ever written in any form, much better than... (continuer)
THE BALLAD OF PIERO OF THE FOSSI
(continuer)
18/5/2015 - 22:58
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A Maid That's Deep In Love

A Maid That's Deep In Love
Manca la traduzione e propongo quella di Musica & Memoria
Un brano romantico e molto semplice, parla di una ragazza che per seguire il suo innamorato nel Nuovo Mondo si traveste da uomo e si imbarca come mozzo su una nave, ma il suo capitano si innamora di lei; a riva svela il suo segreto e il capitano le giura amore eterno e la implora di sposarlo.
UNA FANCIULLA PERDUTAMENTE INNAMORATA
(continuer)
envoyé par Cattia Salto 18/5/2015 - 22:48

Le défilé de l'Empire

Le défilé de l'Empire
La dedica è ad un amico appartenente alla goguette della “Lice chansonnière”, una delle più celebri di Parigi, nata nel 1831 e scioltasi nel 1967.

A dicembre del 1851, a soli due anni e mezzo dopo la Rivoluzione repubblicana del 1848 ed il relativo bagno di sangue, si era consumato il colpo di Stato di Luigi Napoleone Bonaparte il quale, dopo aver sospeso ogni diritto democratico e proceduto ad un’ondata indiscriminata di arresti, si era cucito addosso la legittimazione con il plebiscito di dicembre. A gennaio dell’anno seguente, la monarchia e la sua corte di ufficiali, magistrati, accademici, banchieri e porporati sfilavano in pompa magna, ancora una volta restaurati, tra le nebbie dell’inverno parigino, quasi una processione di morti viventi…
Bernart Bartleby 18/5/2015 - 14:33
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Le Bal et la guillotine

Le Bal et la guillotine
[1849]
Versi di Gustave Leroy (1818-1860), celebre chansonier e goguettier amico di Charles Gille e con lui nella goguette parigina “des Animaux”.
Sull’“Air des faux dieux, faux timbre des Trois Couleurs”(ignoro di quale brano musicale si tratti).

Canzone che parla della repressione della “Primavera dei Popoli” in Francia, l’ennesima rivoluzione tradita. Infatti tra le forze che avevano travolto la monarchia prevalsero quelle più conservatrici, anti-popolari. Cosicchè nel giugno Parigi insorse di nuovo e la rivolta operaia fu schiacciata nel sangue dalle truppe del generale Louis Eugène Cavaignac.

Nel brano il racconto dell’esecuzione di due insorti, proprio mentre all’Eliseo il presidente – quel grande “repubblicano” di Carlo Luigi Napoleone Bonaparte, poi Napoleone III imperatore - dà un grande ricevimento di gala…

Nella vignetta – impostata come una scena dalla mitologia greca – il... (continuer)
C'est aujourd'hui qu'eut lieu le sacrifice,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/5/2015 - 13:48

Tuer l'ennui !

Tuer l'ennui !
[giugno 1848]
Versi di Eugène Pottier in “Chants révolutionnaires”, edizione del 1887.
Musica non indicata.
La dedica è ovviamente di molto successiva alla canzone (Pottier era del 1816 mentre Zola del 1840)
A Émile ZOLA.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/5/2015 - 13:08

Le Peuple

Le Peuple
[1848]
Versi di Eugène Pottier in “Chants révolutionnaires”, edizione del 1887.
Musica non indicata.
Quand tombait la pluie fine et qu’un manteau de glace
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/5/2015 - 12:54

Kumar Gautan: An Open Letter From Aruna Shanbaug

Kumar Gautan: An Open Letter From Aruna Shanbaug
[2011]
Versi di Kumar Gautan, poeta indiano.

Aruna Shanbaug – che l’autore fà parlare in prima persona in questa poesia – è morta oggi nell’ospedale King Edward Memorial Hospital di Mumbai dove si trovava ricoverata da 42 anni, quarantadue anni in stato vegetativo. La sua vita si era di fatto fermata nel 1973 quando, giovane infermiera, in quello stesso ospedale, era stata aggredita, violentata e strangolata da tal Sohanlal Bhartha Walmiki, un addetto alle pulizie. Costui, prima di brutalizzarla, era riuscito a passarle una catena intorno al collo, causandole così asfissia e danno spinale.
Lo stupratore se la cavò con sette anni di galera per aggressione e rapina, nel processo nemmeno rilevarono il tentato omicidio e la violenza sessuale.
La pena per Aruna Shanbaug è stata molto più lunga.

Nel 2010 la Corte Suprema indiana ha rigettato la richiesta di consentire l’eutanasia per Aruna... (continuer)
Please help me, I want to die…
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/5/2015 - 11:45
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Take Me to Church

Take Me to Church
PORTAMI IN CHIESA
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17/5/2015 - 23:41

302.0

Antiwar Songs Blog
302.0
Questa canzone è dedicata all’Organizzazione Mondiale della Sanità, è una canzone sulla medicina e riguarda una malattia la cui classificazione secondo la Classificazione Internazionale è 302.0. Con queste ironiche parole, alla fine degli anni ’70, la Tom Robinson Band introduceva una trascinante canzone intitolata Glad to be Gay. La dedica introduttiva si riferisce al fatto […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-17 19:55:00
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Он не вернулся из боя

Он не вернулся из боя
Finnish version by Kaj Chydenius
Kaj Chydeniuksen suomenkielinen versio
HÄN EI PALANNUT TAISTELUSTA
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envoyé par Juha Rämö 17/5/2015 - 19:06
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The Ballad of Ho Chi Minh

The Ballad of Ho Chi Minh
Interpretazione di Tomoya Takaishi, data di registrazione 9/6/1969 all'Osaka Festival Hall.
ホーチミンのバラード
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envoyé par dq82 17/5/2015 - 06:49

La Pécheresse aux jolis doigts

La Pécheresse aux jolis doigts
La Pécheresse aux jolis doigts

Chanson française – La Pécheresse aux jolis doigts – Marco Valdo M.I. – 2015

ARLEQUIN AMOUREUX – 7



Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.

Je pense avoir déjà dit que notre déserteur, notre Arlequin amoureux n'avait que de brèves rencontres avec son Arlecchina, laquelle suit son théâtre ambulant. Il ne la voit que très rarement et entretemps, il y rêve. Mais pour donner un peu de consistance à ces égarements songeurs, il s'est procuré une image, un portrait de sa belle. Ce portrait est une pièce de toile peinte qu'il a découpée... (continuer)
Cette pièce de toile roulée
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envoyé par Marco Valdo M.I. 16/5/2015 - 17:58
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Him

Him
LUI
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envoyé par Eleonora 16/5/2015 - 15:21

Unser täglich Brot (Der Lied von der Kuhle)

Unser täglich Brot (Der Lied von der Kuhle)
[1944]
Parole e musica di Emil František Burian (1904-1959), poeta, scrittore, cantante, musicista e compositore ceco.
Testo trovato su Volkslieder Archiv
Nella raccolta intitolata “Und weil der Mensch ein Mensch ist – Lager – Lieder – Widerstand” realizzata nel 2015 dal quartetto tedesco Die Grenzgänger (Michael Zachcial, Annette Rettich, Felix Kroll e Frederic Drobnjak).

Emil František Burian, che era pure un militante comunista, fu arrestato dai nazisti nel 1941 e venne internato a Theresienstadt, a Dachau e infine a Neuengamme. Questa canzone - che credo egli scrisse in tedesco perchè non mi pare ci sia traccia in Rete di un testo in ceco - fu composta proprio a Neuengamme, dove Emil František Burian era stato attivissimo nell’organizzare spettacoli clandestini di intrattenimento per gli internati (tra i quali quelli di lingua tedesca erano i più numerosi, dopo sovietici, polacchi... (continuer)
Unser täglich Brot
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envoyé par Bernart Bartleby 16/5/2015 - 14:51




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