Der Beginn des Weltkrieges 1914 (unter Zuhilfenahme eines Tierstimmenimitators)
Chanson allemande – Der Beginn des Weltkrieges 1914 (unter Zuhilfenahme eines Tierstimmenimitators) – Einstürzende Neubauten – 2014
Maintenant, Lucien l'âne mon ami, je pense qu'elle va bien te plaire cette canzone, qui est une authentique Canzone contre la Guerre, mais en même temps une chanson drôle où interviennent les animaux. En somme, c'est le début de la Guerre mondiale vu par les animaux.
En effet, cela devrait me plaire et j'ai hâte de la découvrir. Cependant, dis-moi Marco Valdo M.I. mon ami, parmi tous ces animaux qui assistent au début d'une des plus grandes tueries parmi les hommes, y a-t-il un âne ?
Malheureusement non. Mais depuis ton intervention ici-même, oui. Cependant, je voudrais te rassurer en rappelant que La Déclaration Universelle des Droits de l'Âne – et cette fois, de l'âne seul – se voulait valoir pour toutes espèces, l'humaine y compris. Inversement, ici,... (continuer)
Maintenant, Lucien l'âne mon ami, je pense qu'elle va bien te plaire cette canzone, qui est une authentique Canzone contre la Guerre, mais en même temps une chanson drôle où interviennent les animaux. En somme, c'est le début de la Guerre mondiale vu par les animaux.
En effet, cela devrait me plaire et j'ai hâte de la découvrir. Cependant, dis-moi Marco Valdo M.I. mon ami, parmi tous ces animaux qui assistent au début d'une des plus grandes tueries parmi les hommes, y a-t-il un âne ?
Malheureusement non. Mais depuis ton intervention ici-même, oui. Cependant, je voudrais te rassurer en rappelant que La Déclaration Universelle des Droits de l'Âne – et cette fois, de l'âne seul – se voulait valoir pour toutes espèces, l'humaine y compris. Inversement, ici,... (continuer)
LE DÉBUT DE LA GUERRE MONDIALE EN 1914 (avec l'aide d'un imitateur de voix animales)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 30/4/2015 - 20:37
La Butte Rouge
Versione neerlandese del cantante belga Wim De Craene, morto suicida nel 1990 a soli 40 anni.
Musica di Jaap van de Merwe, dall’album “[[|Wim De Craene]]” del 1973.
DE RODE HEUVEL
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2015 - 14:35
There's a Long, Long Trail
[1913]
Parole di Stoddard King (1889–1933), autore e cantautore
Musica di Alonzo "Zo" Elliott (1891-1964), compositore e cantautore
L’interpretazione più nota è quella del grande tenore irlandese John McCormack, nel 1917.
June Tabor ne ha offerta una propria versione – intitolata “The Long, Long Trail” - nel disco collettivo “We Died in Hell—They Called it Passchendaele” (1993)
La canzone fu pubblicata negli USA nel 1914, poco prima dello scoppio della guerra in Europa e divenne immediatamente popolarissima tra i soldati americani lì spediti a combattere a partire dall’aprile del 1917. Veniva usata spesso per chiudere i concerti per le truppe e l’esecuzione era sempre seguita da un lungo, commosso e significativo silenzio.
Parole di Stoddard King (1889–1933), autore e cantautore
Musica di Alonzo "Zo" Elliott (1891-1964), compositore e cantautore
L’interpretazione più nota è quella del grande tenore irlandese John McCormack, nel 1917.
June Tabor ne ha offerta una propria versione – intitolata “The Long, Long Trail” - nel disco collettivo “We Died in Hell—They Called it Passchendaele” (1993)
La canzone fu pubblicata negli USA nel 1914, poco prima dello scoppio della guerra in Europa e divenne immediatamente popolarissima tra i soldati americani lì spediti a combattere a partire dall’aprile del 1917. Veniva usata spesso per chiudere i concerti per le truppe e l’esecuzione era sempre seguita da un lungo, commosso e significativo silenzio.
Nights are growing very lonely,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2015 - 14:02
Will Ye Go To Flanders
anonyme
nell'album "Fairest Floo'er" del 2007
WILL YE GO TAE FLANDERS?
(continuer)
(continuer)
30/4/2015 - 12:14
Little Yellow Roses
[1961]
Parole e musica di Trevor Peacock (1931-), attore shakespeariano e occasionalmente songwriter.
Arrangiamento di John Barry (1933-2011), grande compositore inglese, soprattutto di colonne sonore per il cinema (sue gran parte di quelle della serie su James Bond 007).
Interpretata dalla popstar Adam Faith (1940-2003) nel suo disco eponimo del 1962.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music.
Una canzone sulla guerra di Spagna o, comunque, su chiunque abbia combattuto per la libertà e l’uguaglianza: “Mio padre mi ha insegnato che tutti gli uomini sono uguali / Qualunque sia il colore, la religione o la provenienza; / Mi ha detto di lottare per le cose in cui ho creduto / Ed è quello che ho fatto, con una pistola in mano.”
Parole e musica di Trevor Peacock (1931-), attore shakespeariano e occasionalmente songwriter.
Arrangiamento di John Barry (1933-2011), grande compositore inglese, soprattutto di colonne sonore per il cinema (sue gran parte di quelle della serie su James Bond 007).
Interpretata dalla popstar Adam Faith (1940-2003) nel suo disco eponimo del 1962.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music.
Una canzone sulla guerra di Spagna o, comunque, su chiunque abbia combattuto per la libertà e l’uguaglianza: “Mio padre mi ha insegnato che tutti gli uomini sono uguali / Qualunque sia il colore, la religione o la provenienza; / Mi ha detto di lottare per le cose in cui ho creduto / Ed è quello che ho fatto, con una pistola in mano.”
Laid on my back with the sun in my eyes;
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2015 - 11:17
Declaring Peace
1985
The unfairy tale
The unfairy tale
Whisper the words of wisdom no more
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 30/4/2015 - 11:03
Parcours:
La guerre des Falklands/Malouines
Flesh and Blood and Feelings
1987
Bigger than Jesus
Came in a 12 page booklet sleeve, housed in a brown paper bag due to the "controversial" nature of the front cover...
Bigger than Jesus
Came in a 12 page booklet sleeve, housed in a brown paper bag due to the "controversial" nature of the front cover...
Margaret thatcher lives in ronald reagan's underpants
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 30/4/2015 - 11:00
Parcours:
Miss Maggie Thatcher
Times of Crisis
1985
The unfairy tale
The unfairy tale
It gets worse... the earth, if looked after properly, has an estimated lifespan of another four billion years, but in 1983 there were two false alarms of impending nuclear war every three days. They say that such alarms are normal, and present no problem provided they can be identified as false alarms. I said in 1983 there were two false alarms of impending nuclear war, every three days, but in times of crisis with weapons systems already on the alert, there is less than eight minutes to decide whether an attack is underway or not. And there are over forty conventional wars going on in the world today. Times of crisis, you might say. They say that waiting longer than eight minutes would risk a surprise attack, and a loss of command and control. In the trade this is called the "use them or lose... (continuer)
envoyé par dq82 30/4/2015 - 10:54
The Birmingham Six
1989
Why Are We Still In Ireland?
Per approfondimenti sui "Sei di Birmingham" si veda l'omonima canzone dei Pogues
Why Are We Still In Ireland?
Per approfondimenti sui "Sei di Birmingham" si veda l'omonima canzone dei Pogues
Birmingham, 1974, there occurred a bloody murder
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 30/4/2015 - 10:43
Parcours:
Les conflits irlandais
Why Are We Still in Ireland? (Part One)
1989
Why Are We Still In Ireland?
Why Are We Still In Ireland?
Our settlers calling our kingdom great
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 30/4/2015 - 10:39
Parcours:
Les conflits irlandais
My Love Has Listed (or the White Cockade)
anonyme
[Fine 700, inizio 800]
Ballata di autore anonimo risalente con tutta probabilità alle guerre napoleoniche, raccolta a Newcastle nel 1821 e pubblicata sulla Blackwood's Magazine di Edimburgo.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music.
La prima incisione dovrebbe essere quella di Bob Davenport nel suo EP “Geordie Songs” del 1959.
La versione qui riportata è quella di Norma Waterson con i suoi familiari (The Watersons) presente nel disco intitolato “A Yorkshire Garland” del 1966.
Una canzone molto interessante, in cui ben due strofe sono dedicate alle colorite maledizioni lanciate da una giovane all’indirizzo dell’esercito e di coloro che hanno indotto il suo fidanzato ad arruolarsi per la guerra…
Ballata di autore anonimo risalente con tutta probabilità alle guerre napoleoniche, raccolta a Newcastle nel 1821 e pubblicata sulla Blackwood's Magazine di Edimburgo.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music.
La prima incisione dovrebbe essere quella di Bob Davenport nel suo EP “Geordie Songs” del 1959.
La versione qui riportata è quella di Norma Waterson con i suoi familiari (The Watersons) presente nel disco intitolato “A Yorkshire Garland” del 1966.
Una canzone molto interessante, in cui ben due strofe sono dedicate alle colorite maledizioni lanciate da una giovane all’indirizzo dell’esercito e di coloro che hanno indotto il suo fidanzato ad arruolarsi per la guerra…
'Tis true, my love's enlisted and he wears a white cockade.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2015 - 10:36
Will Ye Go To Flanders
anonyme
Versione di June Tabor dal disco collettivo intitolato “We Died in Hell—They Called it Passchendaele” pubblicato nel 1993.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music, dove si fa risalire l’origine della ballata al periodo della guerra di successione spagnola (1702-13)
WILL YE GO TO FLANDERS?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2015 - 10:03
Home Fit for Heroes
[1992]
Parole di Les Barker (1947-), poeta di Manchester.
Musica di Martin Carthy.
Interpretata da Norma Waterson nel disco di Les Barker intitolato “Some Love”, con June Tabor, Roy Bailey, Eliza e Martin Carthy, Chris Harvey, Ken Nicol e molti altri
Parole di Les Barker (1947-), poeta di Manchester.
Musica di Martin Carthy.
Interpretata da Norma Waterson nel disco di Les Barker intitolato “Some Love”, con June Tabor, Roy Bailey, Eliza e Martin Carthy, Chris Harvey, Ken Nicol e molti altri
They died in their millions,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/4/2015 - 08:49
Parcours:
Héros, La Grande Guerre (1914-1918)
La Tirolese (E semo livornesi)
anonyme
è una delle due canzoni eponime del Coro Garibaldi d'assalto, ideato e diretto da Pardo Fornaciari, che ne esegue tutte e due le versioni di seguito.
invece che " a prenderci c'è l'osso" si canta " dentro di noi c'è l'osso"
invece che " a prenderci c'è l'osso" si canta " dentro di noi c'è l'osso"
Duccio Arrighi 30/4/2015 - 00:16
The Flowers O' the Forest
Incisa insieme ad Andy Irvine nel loro disco intitolato “Parallel Lines” pubblicato nel 1982.
The Floo’ers o’ the Forest
The Floo’ers o’ the Forest
THE FLOO’ERS O’ THE FOREST
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/4/2015 - 23:02
The Flowers O' the Forest
Quello di "The Flowers of the Forest" fu il motivo che un suonatore di cornamusa intonò il 27 aprile 1978 al Putney Vale Cemetery di Londra durante la cerimonia di inumazione della folk rock singer Sandy Denny, morta a soli 31 anni. (en.wikipedia)
Bernart Bartleby 29/4/2015 - 15:31
Va, pensiero
Mi permetto di replicare all'amico che biasima questo inno irredentista: questo inno dovrebbe ricordare ad ogni italiano che se oggi si può permettere il lusso di parlare di pace è perchè la guerra la hanno fatta altri 150 e più anni fa al posto suo. Senza di loro forse parleremmo austriaco o qualche altra lingua, e questo sito non esisterebbe affatto. La pace è bella ed è giusto celebrarla, ma bisogna ricordarsi che è pur sempre un regalo che qualcun'altro ci ha fatto pagandola magari con la propria vita. Questo coro è perciò oggi un inno alla pace, così come allora lo è stato di irredentismo e libertà. Caro Rodolfo il pacifismo da salotto è tanto stupido quanto il federalismo da battaglia che alle orate da ali per volare (vedi la foto).
Cristiano 29/4/2015 - 00:08
Records d'un vençut
d'après la version espagnole de Caballero Bonald (RECUERDOS DE UN VENCIDO)
d'une chanson catalane – Records d'un vençut – Joan Isaac – 1977
L'histoire d'un vaincu de la guerre civile. L'exil en France, la tentative de recommencer une nouvelle vie, le rêve – qui pour beaucoup ne fut pas possible ou fut trop tardif – d'un retour dans une patrie libérée de la dictature.
Vois-tu, Lucien l'âne mon ami, c'est une chanson qu'on dira – à juste titre, antifranquiste et conséquemment, antifasciste, antiféloniste et d'une façon doublement particulière :
d'une part, car ce sont les remembrances d'un vaincu, d'un de ceux qui durent connaître le dur exil – pour des raisons que nous connaissons et qui pèsent encore et que l'on appelle communément « real politic » ou en jouant sur les mots : de « reale politica », celle qui sévit toujours aujourd'hui en Espagne (Una, grande...) ;
d'autre part, car... (continuer)
d'une chanson catalane – Records d'un vençut – Joan Isaac – 1977
L'histoire d'un vaincu de la guerre civile. L'exil en France, la tentative de recommencer une nouvelle vie, le rêve – qui pour beaucoup ne fut pas possible ou fut trop tardif – d'un retour dans une patrie libérée de la dictature.
Vois-tu, Lucien l'âne mon ami, c'est une chanson qu'on dira – à juste titre, antifranquiste et conséquemment, antifasciste, antiféloniste et d'une façon doublement particulière :
d'une part, car ce sont les remembrances d'un vaincu, d'un de ceux qui durent connaître le dur exil – pour des raisons que nous connaissons et qui pèsent encore et que l'on appelle communément « real politic » ou en jouant sur les mots : de « reale politica », celle qui sévit toujours aujourd'hui en Espagne (Una, grande...) ;
d'autre part, car... (continuer)
SOUVENIRS D'UN VAINCU
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 28/4/2015 - 23:41
Where Have all the Flowers Gone
La versione in tedesco degli Einstürzende Neubauten tratta da Lament del 2014
dq82 28/4/2015 - 15:52
Bella Ciao
anonyme
Montesole, 26 aprile 2015
BELLA CIAO
il riallestimento del più importante spettacolo del Folk italiano diventa un disco.
con
Lucilla Galeazzi - voce,
Elena Ledda - voce,
Ginevra Di Marco - voce,
Alessio Lega - voce, chitarra
Andrea Salvadori - chitarra, tzouras, armonium, arrangiamenti
Gigi Biolcati - percussioni, voce
Riccardo Tesi - organetto, arrangiamenti, direzione musicale
BELLA CIAO
il riallestimento del più importante spettacolo del Folk italiano diventa un disco.
con
Lucilla Galeazzi - voce,
Elena Ledda - voce,
Ginevra Di Marco - voce,
Alessio Lega - voce, chitarra
Andrea Salvadori - chitarra, tzouras, armonium, arrangiamenti
Gigi Biolcati - percussioni, voce
Riccardo Tesi - organetto, arrangiamenti, direzione musicale
27/4/2015 - 22:58
Stelutis Alpinis
Ho 65 anni. Ho cominciato ad ascoltare questa "Preghiera di un popolo" (e che da questa terra friulana nasce)quando avevo 6-7 anni. La cantavano gli avventori dell'osteria dei miei,nelle sere d'inverno intorno alla stufa. Contadini , operai,con qualche "Ragazzo del '99" : gente seria e dura; ma, finito il canto, un lungo silenzio continuava a "cantare" ... nel Cuore e negli Occhi.
Ed io, ancora oggi ogni volta che l'ascolto, sento in gola quel famoso "grop".
Provo anch'io una "traduzione" delle ultime due strofe.
Prendi su, prendi una stellina:
è il ricordo del nostro amore.
Tu gli darai un piccolo bacio
e poi nascondila nel seno.
Quando a casa Tu sei sola
e con il Cuore preghi per me,
Il mio spirito Ti vola attorno,
io e la stella
siamo lì con Te.
Trovo Molto Bella anche la "versione" di De Gregori.
Ed io, ancora oggi ogni volta che l'ascolto, sento in gola quel famoso "grop".
Provo anch'io una "traduzione" delle ultime due strofe.
Prendi su, prendi una stellina:
è il ricordo del nostro amore.
Tu gli darai un piccolo bacio
e poi nascondila nel seno.
Quando a casa Tu sei sola
e con il Cuore preghi per me,
Il mio spirito Ti vola attorno,
io e la stella
siamo lì con Te.
Trovo Molto Bella anche la "versione" di De Gregori.
Luigi Girardi 27/4/2015 - 12:20
I Won’t Be a Slave
anonyme
La canzone femminista sulla cui melodia le Lowell Mill Girls costruirono il loro inno di sciopero.
In molte raccolte della prima metà dell’800, come per esempio “The American Minstrel: A Choice Collection of the Most Popular Songs, Glees, Duets, Choruses, & C.”, a cura di J.A. James, Cincinnati, 1837. La data di composizione dovrebbe essere comunque precedente, primissimi anni dell’800.
In molte raccolte della prima metà dell’800, come per esempio “The American Minstrel: A Choice Collection of the Most Popular Songs, Glees, Duets, Choruses, & C.”, a cura di J.A. James, Cincinnati, 1837. La data di composizione dovrebbe essere comunque precedente, primissimi anni dell’800.
I WON'T BE A NUN
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/4/2015 - 10:46
Il crociato
Chanson italienne – Il crociato – Joe Fallisi – 2006
Texte inédit envoyé par Joe.
« Pour illustrer la barbarie de la conquête et les attitudes particulières de ses acteurs, voilà les réflexions de deux parmi rares critiques blancs contemporains des événements. Le missionnaire dominicain espagnol Bartolomé de Las Casas écrivait dans sa Brevísima relación de la destruyción de las Indias (1552) :
« Ils entraient dans les villages et ne laissaient ni enfants, ni vieux, ni femmes enceintes ou parturientes, si ce n'est après les avoir éventrées et coupées en morceaux. Ils pariaient lequel savait déchirer un homme d'un seul coup de couteau, ou lui coupait la tête d'un coup de pique, ou lui mettait à nu les viscères. Ils arrachaient les petits du sein des mères et leur claquaient la tête sur les roches. D'autres, de dessus leurs épaules, les lançaient dans les fleuves ; ils les embrochaient... (continuer)
Texte inédit envoyé par Joe.
« Pour illustrer la barbarie de la conquête et les attitudes particulières de ses acteurs, voilà les réflexions de deux parmi rares critiques blancs contemporains des événements. Le missionnaire dominicain espagnol Bartolomé de Las Casas écrivait dans sa Brevísima relación de la destruyción de las Indias (1552) :
« Ils entraient dans les villages et ne laissaient ni enfants, ni vieux, ni femmes enceintes ou parturientes, si ce n'est après les avoir éventrées et coupées en morceaux. Ils pariaient lequel savait déchirer un homme d'un seul coup de couteau, ou lui coupait la tête d'un coup de pique, ou lui mettait à nu les viscères. Ils arrachaient les petits du sein des mères et leur claquaient la tête sur les roches. D'autres, de dessus leurs épaules, les lançaient dans les fleuves ; ils les embrochaient... (continuer)
LE CROISÉ
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/4/2015 - 21:53
The Dominion of the Sword
Il testo della ballata originale, pubblicata nella raccolta “Loyal Garland” nel 1686 e rinvenibile in “The Cavalier Songs and Ballads of England from 1642 to 1684”, raccolta curata da Charles Mackay nel 1997 e disponibile in ebook su Project Gutenberg.
THE DOMINION OF THE SWORD
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/4/2015 - 21:40
A Margalida
Conocí a Margalida en 1974; unos amigos me la presentaron. Perdí su pista después del fusilamiento de Puig Antich. Ahora no sé lo que hace. Me parece que está por Mallorca pero no estoy seguro. ¿Por qué he realizado esta canción? Bueno, ademas que la conocía personalmente, hay cosas que todavía te recuerdan las paredes... Y no creo que sea oportunismo el haber hecho esta canción ahora, porque si fuera así la habría grabado hace dos o tres años.
Joan Isaac - entrevista en mundodiario, 6 diciembre 1977
Joan Isaac - entrevista en mundodiario, 6 diciembre 1977
26/4/2015 - 21:19
Get Your Filthy Hands Off My Desert
La frase "Took a Cruiser with all the hands" signigica più o meno "Ha preso un incrociatore con tutti gli effettivi", "all the handa" è un termine marinaresco che significa "tutte le mani (disponibili)". E' nato quando le navi andavano a vela e le mani servivano a manovrare le funi. E' poi rimasto indicando genericamente i marinai imbarcati.
casimiro 26/4/2015 - 00:55
The Lee Shore
Qui è spiegato - in Inglese - cosa si intende con "lee shore". Agli appassionati di nautica il compito di tradurcelo!
http://en.wikipedia.org/wiki/Lee_shore
http://en.wikipedia.org/wiki/Lee_shore
Luca 26/4/2015 - 00:19
Long Time Gone
La "foto antichizzata" è quella usata per la copertina di Déjà Vu. Il batterista è Dallas Taylor (morto a Gennaio 2015), e non Johnny Barbata!
Luca 26/4/2015 - 00:07
Se il papa è andato via
anonyme
Magnifica canzone. Sicuramente contro la guerra, perché è contro gli oppressori, i post su Bergoglio e Videla dovrebbero chiarire questa vicinanza a tutti...
Se il papa è andato via...buon viaggio e così sia!
Mai più sui troni siedano imperatori o re! :)
Se il papa è andato via...buon viaggio e così sia!
Mai più sui troni siedano imperatori o re! :)
Titus 25/4/2015 - 21:06
Otto settembre bella data
anonyme
Mi sembra che sia pressochè identica a Otto settembre, inserita da Riccardo già nel 2006...
B.B. 25/4/2015 - 16:45
Τῆς Ἁγίας Σοφίας [Σώπασε κυρὰ Δέσποινα]
anonyme
DI SANTA SOFIA [STA' CALMA, SANTA MADONNA]
(continuer)
(continuer)
24/4/2015 - 20:50
Joe Hill's Last Will
24 aprile 2015
Interpretata da Utah Phillips
Interpretata da Utah Phillips
IL TESTAMENTO DI JOE HILL
(continuer)
(continuer)
24/4/2015 - 15:27
Casey Jones, the Union Scab
24 aprile 2015
Due parole del traduttore, e forse anche tre. Probabilmente Joe Hill non ce l'aveva direttamente con il Casey Jones storico, nonostante le premesse non siano sbagliate; qui “Casey Jones” è una sorta di simbolo del crumiro, preso apposta perché considerato un eroe da tutti. La si potrebbe tranquillamente definire una provocazione. Il macchinista crumiro di questa canzone è, del resto, di Los Angeles (“an Angelino”) e lavora sulla linea South Pacific (SP), mentre Casey Jones era di Jackson, Tennessee ed aveva vissuto vicino a Cayce, Kentucky (da cui il soprannome “Casey”; il suo vero nome era Jonathan Luther Jones), e lavorava sulla linea Illinois Central Railroad (IC). Sebbene fosse considerato una persona ambiziosa, non risulta che avesse mai fatto il crumiro o che avesse mai danneggiato altri lavoratori. Il suo famoso incidente, avvenuto il 30 aprile 1900 alla guida della locomotiva “Cannonball”, fu in gran parte dovuto ad uno scambio bloccato che non gli era stato segnalato.
Due parole del traduttore, e forse anche tre. Probabilmente Joe Hill non ce l'aveva direttamente con il Casey Jones storico, nonostante le premesse non siano sbagliate; qui “Casey Jones” è una sorta di simbolo del crumiro, preso apposta perché considerato un eroe da tutti. La si potrebbe tranquillamente definire una provocazione. Il macchinista crumiro di questa canzone è, del resto, di Los Angeles (“an Angelino”) e lavora sulla linea South Pacific (SP), mentre Casey Jones era di Jackson, Tennessee ed aveva vissuto vicino a Cayce, Kentucky (da cui il soprannome “Casey”; il suo vero nome era Jonathan Luther Jones), e lavorava sulla linea Illinois Central Railroad (IC). Sebbene fosse considerato una persona ambiziosa, non risulta che avesse mai fatto il crumiro o che avesse mai danneggiato altri lavoratori. Il suo famoso incidente, avvenuto il 30 aprile 1900 alla guida della locomotiva “Cannonball”, fu in gran parte dovuto ad uno scambio bloccato che non gli era stato segnalato.
CASEY JONES IL CRUMIRO
(continuer)
(continuer)
24/4/2015 - 10:25
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"Oh Doberdò, tomba di ragazzi sloveni!" così recita questa canzone slovena risalente alla Grande Guerra. Doberdob è proprio il paese di Doberdò del lago (oggi in provincia di Gorizia) teatro tra il 1915 e il 1916 di dure e cruente battaglie e citato anche in Fuoco e mitragliatrici.
Questa canzone proviene dalle file dell'esercito austro-ungarico, dove trovarono la morte moltissimi sloveni.
Inseriamo questa canzone grazie alla preziosa segnalazione di Piero Purini - storico e musicista - che ha recentemente presentato lo spettacolo Rifiuto la guerra, che ripercorre l'opposizione alla prima guerra mondiale attraverso una scelta di brani italiani, sloveni, ungheresi, tedeschi, francesi, inglesi ed americani.