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Τῆς Ἁγίας Σοφίας [Σώπασε κυρὰ Δέσποινα]

anonimo
Τῆς Ἁγίας Σοφίας [Σώπασε κυρὰ Δέσποινα]
Tîs Agías Sofías [Sópase kyrà Déspoina]
Tradizionale / Παραδοσιακό
XV secolo [?] / 15. Αιώνας [?]

Sebbene, propriamente, a questo canto popolare non possa essere attribuita una precisa epoca di origine, è quantomeno probabile che le sue radici affondino all'epoca stessa, o quantomeno all'indomani immediato, della presa di Costantinopoli da parte dei turchi. Questa data, tra le più importanti dell'intera storia europea, è il 29 maggio 1453.

Riuscire a percepire adesso ciò che ebbe a significare quell'avvenimento, risulta però difficile; così come, senz'altro, è perduta la coscienza delle mille ramificazioni che la conquista ottomana della Polis, vale a dire dell'ultimo frammento storico dell'Impero Romano, ebbe a formare. Eppure sono avvenimenti che, in ultima analisi, si sono trasmessi fino ai giorni nostri: non la storia della Grecia e dei Balcani interi, ma quella dell'intera Europa... (continua)
Σημαίνει ὁ Θεός, σημαίνει ἡ γῆς, σημαίνουν τὰ ἐπουράνια,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 24/4/2015 - 20:40
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We Just Come to Work Here, We Don’t Come to Die

We Just Come to Work Here, We Don’t Come to Die
Parole e musica di Harry Stamper, uno scaricatore di porto di Coos Bay, Oregon, che fu anche sindacalista e cantautore. Credo che il testo sia stato riveduto e corretto dalla Feeney.
Nella raccolta “Classic Labor Songs” pubblicata dalla Smithsonian Folkways nel 2006.

Harry Stamper scrisse questa canzone quando un giorno la compagnia per la quale lavorava gli ordinò di muovere una gran pila di tronchi senza che vi fossero le necessarie condizioni di sicurezza. Lui si rifiutò e fu licenziato. Fece causa, il giudice gli diede ragione e fu reintegrato e risarcito.
“OSHA”, nel ritornello, è l’acronimo dell’“Occupational Safety and Health Administration”, l’agenzia federale statunitense che vigila sulla sicurezza e salute sui posti di lavoro.
Well I’ve been working here for fifteen years
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 14:16
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The Song of the Rail

The Song of the Rail
[1920s]
Versi di Ralph Chaplin
Musica di Mark Ross
Nella raccolta “Rebel Voices: Songs Of The Industrial Workers Of The World”, 1988
Life here in town is too damn monotonous,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 13:50

The Strike

The Strike
[1910s]
Versi di Covington Hall, che spesso si firmava col nome di penna “Covami” (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Nella sua raccolta intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915.
Say what ye will, ye owls of night,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 13:13

Battle Hymn of Toil

Battle Hymn of Toil
[1910]
Versi di Covington Hall, che spesso si firmava col nome di penna “Covami” (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Questa è forse la sua canzone più famosa, sulla falsariga de “The Battle Hymn of the Republic”, che a sua volta usava la melodia di “John Brown's Body”.
Nella raccolta di Covington Hall intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915.
Onward! Onward! Onward!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 13:04

Why I Am a Revolutionist

Why I Am a Revolutionist
[1910]
Versi di Covington Hall, che spesso si firmava col nome di penna “Covami” (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Ignoro se questa poesia – conosciuta anche con il titolo “Why I Am A Socialist” - sia stata messa in musica, ma come tutte le poesie di “Covami” nacque come canzone e fu infatti inclusa nella sua raccolta intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915.
I have heard the child-slaves weeping when the world was fair and bright,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 12:51
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The Red Feast

The Red Feast
[1914]
Versi di Ralph Chaplin, originariamente pubblicati nella raccolta autoprodotta intitolata “When The Leaves Come Out And Other Rebel Verses By Ralph Chaplin”, Cleveland, 1917.
Poi in “Bars and Shadows. The Prison Poems of Ralph Chaplin”, raccolta pubblicata nel 1922.
Interpretata da Willard Losinger sulla musica di "Hatikva" (l'inno nazionale israeliano)

Propongo questi versi di Ralph Chaplin come Extra solo perchè non sono certo che siano mai stati messi in musica, come peraltro invece lo furono molte sue poesie (* nota: avendo trovato la versione musicata la abbiamo poi tolta dagli extra).
Ma mi pareva che questo intenso appello contro la guerra non potesse mancare sulle CCG/AWS.
Schierarsi contro la guerra, specie quando ne risuonano i tamburi o già le esplosioni, è sempre molto coraggioso e pericoloso. Ne sapevano qualcosa Ralph Chaplin, Joe Hill, Frank Little, Wesley Everest... (continua)
Go fight, you fools! Tear up the earth with strife
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 11:56

Blasphemy

Blasphemy
Canzone a firma “Covami”, nome di penna di Covington Hall (1871-1952), giornalista, poeta e militante sindacale originario del Mississippi.
Fu autore di una raccolta di canzoni intitolata “Songs of Love and Rebellion” pubblicata nel 1915, ma questa “Blasphemy” – dove il “wobbly” imprigionato e giustiziato è paragonato a Cristo – non vi è inclusa ed è sicuramente precedente, facendo parte della collezione del militante anarchico Jo Labadie, da lui conferita all’Università del Michigan nel 1911. La “Labadie Collection” è forse la più completa raccolta di materiale sulle lotte anarco-sindacali negli USA tra fine 800 ed inizio 900.
Testo trovato su “Rebel Voices: An IWW Anthology”, a cura di Joyce L. Kornbluh, USA 1964.

Qual è la differenza tra Cristo e il militante sindacale? Nessuna: entrambi furono arrestati, torturati ed uccisi con l’accusa di aver voluto “detronizzare Dio e sovvertire l’ordine costituito”…
"You shall not kill. You shall love your neighbor as yourself
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 11:13
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Fifty Thousand Lumberjacks

anonimo
Fifty Thousand Lumberjacks
[1917]
Versi di autore anonimo, sull’aria di una canzone carceraria, “Portland County Jail”.
Canzone pubblicata sull’edizione del 1917 del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW).
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org

Una brano cantato dai taglialegna della regione del Pacific Northwest (comunemente compresa tra Oregon, Washington e British Columbia canadese) durante un grande sciopero per le 8 ore tenutosi nel 1917.
Il fatto che la prima motosega portatile sia stata inventata in Germania nel 1925 e commercializzata solo nei primi anni 30 fa immediatamente pensare a quanto questo lavoro, già di per sé ancora oggi faticoso, sia stato più duro assai fino a quel momento…
Fifty thousand lumberjacks; fifty thousand packs;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2015 - 14:16

In the Good Old Picket Line

anonimo
In the Good Old Picket Line
[1912]
Canzone di autore anonimo direttamente dal “Lawrence textile strike”, Lawrence, Massachusetts, 1912, diretto dall’Industrial Workers of the World (IWW).
Testo trovato su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009.
Al proposito si vedano anche John Golden and the Lawrence Strike, Bread and Roses di Arturo Giovannitti, Bread and Roses di Judy Collins e Few of Them Are Scabbing It.

“Mr. Lowe” è Arthur H. Lowe, manager della Lancaster Mills Corporation, allora proprietaria di gran parte degli impianti di Lawrence.

Elizabeth Gurley Flynn (1890-1964), wobbly ed esponente comunista, fu invece uno dei leader dello sciopero.
In the good old picket line,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2015 - 11:50

Few of Them Are Scabbing It

anonimo
Few of Them Are Scabbing It
[1912]
Canzone di autore anonimo, sulla melodia di “Everybody’s Doing It” di Irving Berlin.
Canzone anti-crumiri direttamente dal “Lawrence textile strike”, Lawrence, Massachusetts, 1912, diretto dall’Industrial Workers of the World (IWW).
Testo trovato su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009.
Al proposito si vedano anche John Golden and the Lawrence Strike, Bread and Roses di Arturo Giovannitti e Bread and Roses di Judy Collins.

“Mr. Lowe” è Arthur H. Lowe, manager della Lancaster Mills Corporation, allora proprietaria di gran parte degli impianti di Lawrence.
Few of them are scabbing it, scabbing it, scabbing it,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2015 - 11:28

The Strike

anonimo
The Strike
[1877]
Canzone di autore anonimo dal “Great Railroad Strike of 1877”, anche noto come “Great Upheaval”.
Testo trovato su “The Encylopedia Of Strikes In American History”, a cura di Aaron Brenner, Benjamin Day ed Immanuel Ness, USA 2009.

Alla fine della Guerra Civile si verificò il boom delle costruzioni ferroviarie. Solo tra il 1866 ed il 1873 vennero posati 55.000 km di binari, coast to coast! I cantieri assorbivano quasi più lavoratori che in agricoltura. Il giro di investimenti ed il loro alto rischio erano abnormi, con l’esposizione diretta di banche ed istituti privati che però agivano spesso anche come agenzie governative. La bolla speculativa esplose con il “Panic of 1873”, la solita periodica crisi di “riaggiustamento strutturale” dei mercati, e naturalmente il botto travolse i lavoratori. Il taglio dei salari e il peggioramento repentino delle condizioni di lavoro e di vita portarono... (continua)
Aye, listen, ye millionaires, listen!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2015 - 10:52

I Won’t Be a Slave

anonimo
I Won’t Be a Slave
[1836]
Canzone delle “Lowell Mill Girls”, le operaie tessili di Lowell, Massachusetts, protagoniste di diversi scioperi tra il 1834 ed il 1836 e tra le prime ad organizzarsi in una sorta di proto-sindacato, la Factory Girls Association.
Sull’aria di una famosa canzone del Music Hall intitolata “I Won't Be A Nun”

Nel 1834 i padroni imposero un taglio salariale del 15%. Le giovani operaie – tra i 13 e i 30 anni – entrarono in sciopero ma erano poco organizzate e fallirono. Nel 1836 la situazione si ripropose ma questa volta i padroni trovarono le operaie preparate: furono in 1.500 a fermarsi ed ebbero un forte sostegno da parte della comunità.

Lo sciopero fu un successo ma le conquiste furono comunque travolte dal “Panic of 1837”, una delle ricorrenti crisi finanziarie che i potenti innescano periodicamente per colpire le masse, spartirsi nazioni e capitali e riequilibrare le sfere di influenza.
Oh! Isn’t it a pity
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2015 - 10:10

ILD Song

ILD Song
[1929]
Parole di Ella May Wiggins (1900-1929), sulla melodia di una qualche “old mountain ballad”.
Testo trovato sul sito del Ella May Wiggins Memorial Committee

Ella May Wiggins era madre di nove figli, quattro dei quali morirono di pertosse per l’impossibilità di curarli. Fu abbandonata dal marito e crebbe i suoi bambini lavorando come operaia tessile a 9 dollari la settimana. Nel 1929 partecipò attivamente allo sciopero dei tessili di Gastonia, unendosi alla National Textile Workers Union (NTWU) e all’International Labor Defense (ILD, il “Soccorso Rosso” americano, organizzazione vicina al Partito comunista).

Durante il lungo e violento sciopero compose una ventina di ballate, la testimonianza più diretta di quell’esperienza di lotta.
Quando i leader della protesta furono arrestati, in seguito all’omicidio di uno sceriffo, Ella May Wiggins e i suoi compagni cercarono di riprendere... (continua)
Toiling on life’s pilgrim pathway,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2015 - 09:00

Chief Aderholt

Chief Aderholt
[1929]
Parole di Ella May Wiggins (1900-1929), cantautrice, attivista sindacale e membro dell’International Labor Defense (IDL, il “Soccorso Rosso” americano), uccisa proprio nel 1929 durante lo sciopero alla Loray Mill, fabbrica tessile del gruppo Manville-Jenckes, a Gastonia, North Carolina

Canzone dedicata - ma giusto nel titolo - ad Orville Aderholt, uno sceriffo della contea di Gaston, il quale nel giugno del 1929, nel bel mezzo di uno sciopero piuttosto duro che si protraeva già da qualche settimana, decise di fare una spedizione notturna all’accampamento degli scioperanti con l’intento di requisirne le armi. L’idea non fu ben accolta dai manifestanti, tanto più che i poliziotti non potevano esibire un mandato del giudice... Beh, successe che qualcuno sparò e ci scapparono un morto - chief Aderholt, per l’appunto - e diversi feriti, tra poliziotti e lavoratori.

Naturalmente l’incidente... (continua)
Come all of you good people, and listen while I tell,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/4/2015 - 19:27

The Big Fat Boss and the Workers

The Big Fat Boss and the Workers
[1920s]
Parole di Ella Mae Wiggins (1900-1929), sulla melodia di “Polly Wolly Doodle”, canzoncina popolare risalente al 1880.
Testo trovato sul sito del Ella May Wiggins Memorial Committee

Ella Mae Wiggins, cantautrice, giovane sindacalista e militante dell’International Labor Defense (ILD, il “Soccorso Rosso” americano), fu assassinata il 14 settembre 1929 durante lo sciopero alla Loray Mill di Gastonia, North Carolina.
The boss man wants our labor, and money to packaway,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/4/2015 - 16:32
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Overalls and Snuff

anonimo
Overalls and Snuff
[1913]
Canzone di autore anonimo, sull’aria di The Wearing Of The Green, ballata irlandese risalente alla ribellione del 1798.
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org

Dalla ribellione settecentesca degli United Irishmen a quella dei braccianti californiani all’inizio del 900 il passo è breve…

Wheatland, Yuba County, California, torrida estate del 1913.
Il ranch di Ralph H. Durst era il più grande dello Stato ed ogni anno il raccolto impegnava centinaia di braccianti stagionali. Quell’anno si prevedeva una produzione eccezionale e il latifondista e miliardario Durst ebbe l’iniziativa di stampare migliaia di volantini in cui si prometteva lavoro per tutti (ma solo per i bianchi, no job for niggers) e buona paga. La voce si diffuse e a Wheatland arrivarono quasi 3.000 aspiranti, mentre il realtà c’era lavoro solo per la metà di loro. Conseguenze: la paga non fu più tanto buona, causa... (continua)
One day as I was walking along the railroad track,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/4/2015 - 15:15
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Itinerant Child

Itinerant Child
[1998]
Scritta da Ian Dury e Chas Jankel
In “Mr. Love Pants”, l’ultimo album in studio di Ian Dury prima della sua prematura scomparsa nel 2000. Con la sua formazione di allora, The Blockheads.

Una canzone che rievoca la cosiddetta “Battle Of The Beanfield”, la brutale repressione poliziesca che colpì il Peace Convoy dei New Age Travellers mentre, il 1 giugno 1985, cercava di recarsi a Stonehenge per celebrare l'annuale "Stonehenge Free Festival".
Si veda al proposito anche la canzone Back To The Stones di Roy Harper.
I took out all the seats and away I went
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/4/2015 - 09:52
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Ballade n° 1 en Sol Mineur, opus 23

Ballade n° 1 en Sol Mineur, opus 23
[1835/36]

Composta nel 1835/36 da Fryderyk Chopin a Parigi, la Ballata n° 1 in Sol Minore opus 23 è la prima delle sue quattro ballate per pianoforte solo. Dedicata à monsieur le baron de Stockhausen, la ballata -secondo quanto dichiarato dallo stesso Chopin- gli fu ispirata, come le altre tre, dall'opera del poeta Adam Mickiewicz, su particolare suggestione del Konrad Wallenrod. Il pezzo (considerato tra i più difficili come esecuzione dell'intera opera chopiniana) è costruito da due temi centrali, il primo introdotto nella settima battuta dopo la breve introduzione, e il secondo nella battuta 69. Entrambi i temi si ripresentano in diverse forme. La ballata è nel tempo composto di 6/4 ad eccezione dell'introduzione (in 4/4) e della coda (in 2/2). Sezioni del brano sono tecnicamente impegnative, e la sua complessa struttura combina idee dalla forme della sonata e della variazione.

La... (continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/4/2015 - 23:07
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Ten cholerny deszcz

Ten cholerny deszcz
[2004]
Testo di Kora
Musica di Maanam
Dall'album "Znaki szczególne" (Segni particolari)
Trovat cà http://www.tekstowo.pl/piosenka,maanam...
Bez sensu stoję tu od rana
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 21/4/2015 - 22:33
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The Immigrant

The Immigrant
[1974]
Scritta da Neil Sedaka e Phil Cody
Nell’album “Sedaka's Back”

“At that time we were starting to see immigration problems. I think I was watching a news report, and I remember thinking, That's not the way Americans treat people who come to our country. And I wanted to write about that. I was put off by the Vietnam War and how our stance in the world just didn't seem friendly and welcoming. And I wanted to write nostalgically about my father's period when he came, feeling such promise and hope.” (da un’intervista a Phil Cody riportata da Songfacts)

L’idea dell’altro autore del brano, Neil Sedaka, era invece quello di esprimere la propria solidarietà a John Lennon, che proprio in quel periodo se la stava passando brutta con il governo USA, intenzionato a deportarlo per via della sua attività politica. Lennon rimase soggetto a decreto di espulsione dalla primavera del 1973 fino al 1975.
Harbours open their arms to the young searching foreigner
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2015 - 15:37
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För alla namn vi inte får använda

För alla namn vi inte får använda
[2014]
Lyrics: Nasim Aghili
Music: The Knife
Uno degli ultimi lavori del due elettronico svedese The Knife (Karin Dreijer Andersson ed il fratello Olof Dreijer), composto per l’“anti-national cabaret” intitolato “Europa Europa”, realizzato insieme all’art group FUL, uno spettacolo incentrato sulle “politiche” europee sull’immigrazione i cui esiti nefasti sono sotto gli occhi di tutti proprio in queste ore.

“To praise all those hundreds of thousands of people who defy the cameras, the deadly waters, the barbed wire, the violence and the compact political resistance, and make it across the external and internal borders of Europe every year.”
Du har kallat mig
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2015 - 14:35
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El Coyote

El Coyote
[2013]
Scritta da Guy Clark e Noel McKay
Nell’album intitolato “My Favorite Picture of You”

Coyote: A person who smuggles immigrants into America and they come from any given country for a small fee to cross into the United States. They make very good money doing it: average per person $1200 (Urbandictionary.com)
In the town of Reynosa, there's a beautiful river
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2015 - 14:04
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Mr. Block

Mr. Block
[1913]
Parole di Joe Hill
Sulla melodia di una canzone di successo del 1908, “It Looks Like A Big Night Tonight” di Egbert Van Alstyne ed Harry Williams.
Testo trovato su Folk Archive
Nell’edizione del 1913 del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW)
Trovo la canzone interpretata da Joe Glazer, Mats Paulson, Utah Phillips e, in lingua svedese, da Finn Zetterholm ‎nel suo “Joe Hill På Svenska” del 1969.




“Mr. Block” è il lavoratore comune, quello che crede, contro ogni evidenza, alle verità ufficiali, ai sindacati ufficiali, alla propaganda ufficiale, ai giornali ufficiali e, in definitiva, all’ “American Way of Life, al grande Sogno americano. Il suo risveglio è sempre brutto: sfruttato dai padroni, buggerato dalle banche, infinocchiato dai sindacati, mandato a morire per la patria…

“Mr. Block” fu anche il protagonista di una famosa striscia dell’IWW, creata... (continua)
Please give me your attention, I'll introduce to you
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2015 - 08:42
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Convoy

Convoy
Yeah, breaker one-nine
(continua)
21/4/2015 - 06:03
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Jeśli nie wrócę

Jeśli nie wrócę
[2012]
Testo di Anita Lipnicka
Musica di Anita Lipnicka e John Porter
Dall'album "Morowe panny" realizzato per l'iniziativa del Warsaw Uprising Museum nel 68 anniversario della Rivolta di Varsavia

Testo ripresto da Tekstowo

Per la serie “Intervento del soprannaturale”, proprio mentre ieri sera cercavo canzoni sulla Rivolta di Varsavia, il buon Krzysiek Wrona se ne viene con una (bella) canzone sulla Rivolta di Varsavia. A questo punto, è stato praticamente d'obbligo cimentarmi con una delle mie rare traduzioni dal polacco, lingua che continua lentamente a sedimentarmi dentro. La canzone è stata scritta da Anita Lipnicka e dal suo compagno gallese John Porter, che vive in Polonia dal 1976; fa parte di un album collettivo, un progetto musicale ideato dal musicista Dariusz Malejonek nel 2012 e dedicato all'Insurrezione di Varsavia in occasione del suo 68° anniversario; progetto finanziato... (continua)
A jeśli nie wrócę przed świtem
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 21/4/2015 - 02:03
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1894

1894
[2015]
Scritta e interpretata da Davide Giromini
Seconda voce: Lavinia Mancini
Libro/album: Rivoluzioni Sequestrate
Written and performed by Lavinia Mancini
Second voice: Lavinia Mancini
Book/album: Rivoluzioni Sequestrate


RIVOLUZIONI SEQUESTRATE
...e fu così che diventai un robot


La primitiva grafica dell'album/libro (2013)



La grafica definitiva (di Lavinia Mancini). Da tenere conto che Fragole e sangue non è effettivamente presente nell'album.



Matteo Fiorino Torre e Davide Giromini mentre eseguono per la prima volta le canzoni di Rivoluzioni Sequestrate in pubblico. Carrara, Palco 38, 18 gennaio 2013.



”È molto semplice. Un giorno vidi uno spettacolo teatrale sulla guerra di Spagna. Il teatro era molto piccolo, gli attori attempati e novecenteschi. Eravamo in cinque o sei in platea. Uno magro e brizzolato, che si vedeva essere stato un bell'uomo da giovane, ma ormai canuto... (continua)
Precario sul miraggio precedente, puoi ancora camminare,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/4/2015 - 23:36
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Dodi Moscati: Stai attento

Dodi Moscati: Stai attento
[1997]
Da una poesia di Piero Ciampi
Musica di Dodi Moscati

Album: "Bacio di cane Bacio di gatto"

Poesia di Piero Ciampi musicata e cantata da Dodi Moscati, presente in "Bacio Di Cane Bacio Di Gatto" - Dodi Moscati e Mazapegul, 1997 e in "Inciampando" - tributo di più artisti a Piero Ciampi, registrato dal vivo al Teatro Brancaccio di Roma il 18 dicembre 1995, interpretata assieme a Marco Ongaro.

Sacrosanto è il tuo diritto
(continua)
inviata da Lela Mee 20/4/2015 - 22:15
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We Are the People

We Are the People
1972
Album: 'Twice Around The Houses'
Lyrics from the official website

This great protest song covering all forms of injustice, the lyric "we're locking up people without a trial hailed for their beliefs" gives a flavour of the song written not only at the time of the Vietnam war but also the height of the troubles in Northern Ireland

Jonathan can be seen singing a live version of the song which first appeared on his most famous album 'Twice Around The Houses'
Well once I was a pretty Boy Blue,
(continua)
inviata da Gerald Sables 20/4/2015 - 18:11
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That Grand Old Uniform of Mine

That Grand Old Uniform of Mine
[1970]
A superb antiwar song written at the time of the Vietnam war
Appearing on Jonathan first self titled album on the Parlophone label
I never knew how young I was, to live became a soldier
(continua)
inviata da Gerald Sables 20/4/2015 - 18:07
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Mrs. Gilbert

Mrs. Gilbert
The story of an officer writing to a mother to thank her for sending her son to fight, this is a very sharp cutting antiwar protest song.
the song can be viewed on Youtube. The BBC censored the song when it was shown on Spike Milligans Q show.
(continua)
20/4/2015 - 18:01

Joe Hill in Jail

Joe Hill in Jail
[1914]
Versi di Ralph Chaplin
Sulla melodia di The Red Flag
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org.
Dalla “Joe Hill Edition” del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW), edizione speciale dedicata al bardo del movimento operaio, arrestato e detenuto dal gennaio 1914 per un duplice omicidio avvenuto durante una rapina a Salt Lake City alla fine dell’anno precedente.

Una canzone che è una richiesta di mobilitazione in favore di Joel Emmanuel Hägglund, il compagno Joe Hill, accusato ingiustamente di un delitto commesso invece da un immigrato norvegese, tal Magnus Olson, conosciuto nell’ambiente criminale come Frank Z. Wilson, uno dei killer al servizio del famoso gangster Al Capone. Joe Hill fu incriminato perché la sera successiva a quell’episodio si fece curare per un colpo d’arma da fuoco ricevuto – disse - da un rivale in amore.

Eppure già nella seconda... (continua)
A rebel we have know far long,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/4/2015 - 15:13
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Song for Ginger Goodwin

Song for Ginger Goodwin
Penso che la storia di Albert "Ginger" Goodwin meriti qualcosa di più di un breve copia/incolla.

Immigrato dal Yorkshire, dove già lavorava nelle miniere di carbone, Ginger Goodwin finì nelle miniere del Cumberland canadese, vicino a Vancouver. Appena arrivato, disgustato dalle pessime condizioni di lavoro, si diede subito da fare per organizzare i suoi compagni e nel 1912 fu certamente tra coloro che parteciparono al lungo sciopero dei minatori del Cumberland durato fino all’inizio della guerra in Europa, nel 1914. Perso il lavoro per via del suo impegno sindacale, Ginger Goodwin si trasferì a Trail, British Columbia, dove fu assunto come addetto agli altoforni. Ben presto lì divenne un esponente sindacale e dirigente del Partito socialista.

Quando gli USA entrarono in guerra nel 1917, Ginger Goodwin si proclamò obiettore di coscienza, perché riteneva che la classe operaia non dovesse... (continua)
Bernart Bartleby 20/4/2015 - 13:06
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The Colliers March

The Colliers March
Testo modernizzato, con suddivisione in quartine, trovato su questo sito dedicato al Little Red Songbook, il libretto di canti dell’Industrial Workers of the World (IWW).
THE COLLIER'S MARCH
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/4/2015 - 11:36
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Mario

Mario
1994
Lorenzo 1994

Inserisco questa canzone di Jovanotti, non la conoscevo e l'ho sentita in occasione della notizia della morte del padre, cui era dedicata e di cui porta il nome. E' una CCG? Sì e per 2 motivi, per il riferimento all'omicidio alla scorta di Moro (che può essere inserito a pieno titolo nel periodo buio della strategia della tensione e dei servizi segreti deviati) e per la conclusione, che rimanda ad altre due frasi famose all' "I care" di Don Milani e al "Soprattutto, siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo." di Che Guevara

15 aprile 2015: Il padre di Jovanotti, Mario Cherubini, è morto questa mattina a Cortona (Arezzo), all’età di 81 anni. Mario Cherubini è deceduto all’ospedale della Fratta, a Cortona, dove era ricoverato da qualche tempo. I funerali si svolgeranno lunedì, a Cortona, dove... (continua)
Mi ricordo da bambino che mio padre
(continua)
inviata da DoNQuijote82 20/4/2015 - 10:01
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Juba

Juba
Un canto degli schiavi neri adattato da Bessie Jones (1902-1984), una cantante afroamericana scoperta da Alan Lomax - l’etnomusicologo ed antropologo cui si deve quasi per intero la conservazione dell’inestimabile patrimonio musicale folk americano - in un suo viaggio di studio nel 1959 in Georgia. Lomax la definì coma la “Madre Coraggio della tradizione afroamericana”.
Nel disco di Candie e Guy Carawan intitolato “Freedom Now - Songs For A New America” publicato nel 1968.





Poi anche nel disco di Bessie Jones “Step It Down: Games For Children By Bessie Jones” del 1979.

“Juba”, o “Pattin’ Juba” (“Djouba” ad Haiti) era prima di tutto una danza di antica origine africana che gli schiavi neri nella Guyana olandese, nei Caraibi e nel sud degli States ripresero ed adattarono forse già nel XVII secolo, quando l’uso di strumenti, in particolare a percussione, era severamente vietato e punito... (continua)
Juba, Juba,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/4/2015 - 21:21
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
io sono un appassionato dei dialetti Campani, quindi complimenti x il sito
Stefano Acierno 19/4/2015 - 20:11
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Mετανάστες

Mετανάστες

ΕΙΣ ΤΑ ΒΕΛΤΙΟΝΑ ΠΡΑΤΤΟΜΕΝ 









Questa pagina, costruita originariamente da Gian Piero Testa il 20 febbraio 2014, è stata integralmente restaurata e integrata il 19 aprile 2015.






This page, originally built by Gian Piero Testa on February 20, 2014, has been integrally restored and implemented on April 19, 2015.
CCG/AWS Staff 19/4/2015 - 19:18

Rizitika

Antiwar Songs Blog
Rizitika
Nel 1971 il genio del musicista Yannis Markopoulos incontrò Nikos Xylouris, che del rizitiko, il canto tradizionale cretese delle “pendici” (ρίζες) delle alte montagne, era il massimo interprete vivente con la sua lira. Ne nacque un album storico, e non solo a Creta o in Grecia: Rizitika. Era un album contenente undici brani (nove canti […]
Antiwar Songs Staff 2015-04-19 15:35:00
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Strina d'u judeo

Strina d'u judeo
Bellissima, grandissimo messaggio! Se devo proprio trovare il pelo nell'uovo dico solo che il testo differisce dal dialetto "Vachitanu" .
Non voglio essere purista, ma......

Bellissimo l'arrangiamento del maestro Ferrante.
FS 19/4/2015 - 13:22
I Ριζίτικα [Rizitika] cretesi tradizionali proposti nel 1971 in uno storico album da Yannis Markopoulos e Nikos Xylouris sono stati inseriti integralmente nel sito. La più arcaica e profonda tradizione greca come metafora resistenziale per la lotta contro l'oppressione in ogni tempo; Xylouris, con la sua lira, andò a cantarli anche agli studenti del Politecnico ateniese in rivolta nel novembre del 1973; ma alcuni di essi erano stati anche canti della Resistenza antinazista.
Riccardo Venturi 19/4/2015 - 00:54
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Μαδάρα [Κρητικό κανάλι]

Μαδάρα [Κρητικό κανάλι]
Madára [Kritikó kanáli]
Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Στη κρητική λύρα: Νίκος Ξυλούρης
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Esecuzione alla lira cretese: Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]


PIZITIKA [1971]
Yannis Markopoulos
Nikos Xylouris



Nel 1971 il genio di Yannis Markopoulos incontrò Nikos Xylouris, che del rizitiko, il canto tradizionale cretese delle “pendici” (ρίζες) delle alte montagne, era il massimo interprete vivente con la sua lira. Ne nacque un album storico, e non solo a Creta o in Grecia.


L'intero album

01. Πότε θα κάνει ξαστεριά
02. Ίντα ’χετε γύρου γύρου
03. Αγρίμια κι αγριμάκια μου
04. Μάνα κι αν έρθουν οι φίλοι μου
05. Ο χορός του Σήφακα
06. Από την άκρη των ακριώ
07. Κόσμε χρυσέ
08. Σε ψηλό βουνό (O αητός)
09. Ο Διγενής
10. Τον πλούσιο... (continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικó Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 19/4/2015 - 00:04
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Nein, nein, nein

Nein, nein, nein
[2011]
Nel disco intitolato “Brot Und Rosen”
Nein, nein
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/4/2015 - 21:59
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Le micro es romput

Le micro es romput
Canzone che, come molte dei Massilia sound system, parla delle difficili condizioni di chi, in Francia, cerca di diffondere una cultura e un intrattenimento etnicamente alternativi a quello dominante.

La canzone termina con una versione reggae e ritmata della Varšavjanka.
Non lo cantarem plus
(continua)
inviata da leoskini 18/4/2015 - 20:33
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Roda viva

Roda viva
Lindo conteúdo!
Marcelo Amorim 18/4/2015 - 00:03
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Eine Frage

Eine Frage
Chanson allemande – Eine Frage – Kurt Tucholsky – 1931

Texte de Kurt Tucholsky, publié sous le pseudonyme de Theobald Tiger dans Die Weltbühne du 27 janvier 1931
Musique de Leon Boden et Bernd Klinzmann dans “Tucholsky in Rock” - 1984
Elle a été aussi mise en musique et chantée par l'artiste néerlandais Robert Kreis.

Une chanson écrite à la veille de l’avènement du nazisme, dans la phase plus aiguë de la crise de 29 et de l'agonie de la République de Weimar, mais je crois qu'il parle un peu même de nos temps…

Mon ami Lucien l'âne, je suis toujours étonné, stupéfait et parfois même, pantois de constater la lucidité de certaines chansons et évidemment, de leurs auteurs.

Voilà bien une étrange déclaration que tu aurais pu faire depuis longtemps et à propos de nombreuses chansons et dès lors, de nombreux auteurs, spécialement dans les Chansons contre la Guerre.

Oui et non. De façon globale,... (continua)
UNE QUESTION
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/4/2015 - 22:53
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A Place in the Country

A Place in the Country
For thirty some odd years he faced a grind here in the city
(continua)
17/4/2015 - 21:21
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Apesar de você

Apesar de você
Grazie, non conoscevo questa canzone e l'importanza che ha avuto per i brasiliani. Grazie della traduzione.
Giovanni 17/4/2015 - 16:31
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Fuego y libertad

Fuego y libertad
Fuego de los Altos Hornos
(continua)
inviata da adriana 17/4/2015 - 15:16
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A la huelga

A la huelga
[1963]

interpretata anche da Rolando Alarcón
A la huelga, compañeros;
(continua)
inviata da adriana 17/4/2015 - 14:55

Big Question

Big Question
[1921]
Parole di Matti Valentinpoika Huhta (1880-1942), figlio di immigrati finlandesi, nato ad Ashtabula, Ohio, e morto a New York. Con il nome d’arte di T-Bone Slim fu scrittore, cantautore, hobo, attivista sindacale, militante dell’Industrial Workers of the World (IWW).
Sull’aria della patriottica “My Country, 'Tis of Thee” (o “America”)
Testo trovato sull’ edizione del 1923 del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’IWW, Industrial Workers of the World.

Una canzone espressamente “dedicated to the Open Shop drive”.
L’“Open Shop” – particolarmente perseguita negli USA degli anni 20, e a suon di ingiunzioni giudiziarie – è la strategia padronale di negare gli accordi collettivi di lavoro e siglare accordi azienda per azienda con qualsiasi gruppo maggioritario di dipendenti. Una pratica che torna periodicamente in voga, specie nei momenti di crisi, e che serve spesso ed eludere... (continua)
My job now is no more;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/4/2015 - 13:44




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