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Chief Aderholt

Chief Aderholt
[1929]
Parole di Ella May Wiggins (1900-1929), cantautrice, attivista sindacale e membro dell’International Labor Defense (IDL, il “Soccorso Rosso” americano), uccisa proprio nel 1929 durante lo sciopero alla Loray Mill, fabbrica tessile del gruppo Manville-Jenckes, a Gastonia, North Carolina

Canzone dedicata - ma giusto nel titolo - ad Orville Aderholt, uno sceriffo della contea di Gaston, il quale nel giugno del 1929, nel bel mezzo di uno sciopero piuttosto duro che si protraeva già da qualche settimana, decise di fare una spedizione notturna all’accampamento degli scioperanti con l’intento di requisirne le armi. L’idea non fu ben accolta dai manifestanti, tanto più che i poliziotti non potevano esibire un mandato del giudice... Beh, successe che qualcuno sparò e ci scapparono un morto - chief Aderholt, per l’appunto - e diversi feriti, tra poliziotti e lavoratori.

Naturalmente l’incidente... (continua)
Come all of you good people, and listen while I tell,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/4/2015 - 19:27

The Big Fat Boss and the Workers

The Big Fat Boss and the Workers
[1920s]
Parole di Ella Mae Wiggins (1900-1929), sulla melodia di “Polly Wolly Doodle”, canzoncina popolare risalente al 1880.
Testo trovato sul sito del Ella May Wiggins Memorial Committee

Ella Mae Wiggins, cantautrice, giovane sindacalista e militante dell’International Labor Defense (ILD, il “Soccorso Rosso” americano), fu assassinata il 14 settembre 1929 durante lo sciopero alla Loray Mill di Gastonia, North Carolina.
The boss man wants our labor, and money to packaway,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/4/2015 - 16:32
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Overalls and Snuff

anonimo
Overalls and Snuff
[1913]
Canzone di autore anonimo, sull’aria di The Wearing Of The Green, ballata irlandese risalente alla ribellione del 1798.
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org

Dalla ribellione settecentesca degli United Irishmen a quella dei braccianti californiani all’inizio del 900 il passo è breve…

Wheatland, Yuba County, California, torrida estate del 1913.
Il ranch di Ralph H. Durst era il più grande dello Stato ed ogni anno il raccolto impegnava centinaia di braccianti stagionali. Quell’anno si prevedeva una produzione eccezionale e il latifondista e miliardario Durst ebbe l’iniziativa di stampare migliaia di volantini in cui si prometteva lavoro per tutti (ma solo per i bianchi, no job for niggers) e buona paga. La voce si diffuse e a Wheatland arrivarono quasi 3.000 aspiranti, mentre il realtà c’era lavoro solo per la metà di loro. Conseguenze: la paga non fu più tanto buona, causa... (continua)
One day as I was walking along the railroad track,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/4/2015 - 15:15
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Itinerant Child

Itinerant Child
[1998]
Scritta da Ian Dury e Chas Jankel
In “Mr. Love Pants”, l’ultimo album in studio di Ian Dury prima della sua prematura scomparsa nel 2000. Con la sua formazione di allora, The Blockheads.

Una canzone che rievoca la cosiddetta “Battle Of The Beanfield”, la brutale repressione poliziesca che colpì il Peace Convoy dei New Age Travellers mentre, il 1 giugno 1985, cercava di recarsi a Stonehenge per celebrare l'annuale "Stonehenge Free Festival".
Si veda al proposito anche la canzone Back To The Stones di Roy Harper.
I took out all the seats and away I went
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/4/2015 - 09:52
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Ballade n° 1 en Sol Mineur, opus 23

Ballade n° 1 en Sol Mineur, opus 23
[1835/36]

Composta nel 1835/36 da Fryderyk Chopin a Parigi, la Ballata n° 1 in Sol Minore opus 23 è la prima delle sue quattro ballate per pianoforte solo. Dedicata à monsieur le baron de Stockhausen, la ballata -secondo quanto dichiarato dallo stesso Chopin- gli fu ispirata, come le altre tre, dall'opera del poeta Adam Mickiewicz, su particolare suggestione del Konrad Wallenrod. Il pezzo (considerato tra i più difficili come esecuzione dell'intera opera chopiniana) è costruito da due temi centrali, il primo introdotto nella settima battuta dopo la breve introduzione, e il secondo nella battuta 69. Entrambi i temi si ripresentano in diverse forme. La ballata è nel tempo composto di 6/4 ad eccezione dell'introduzione (in 4/4) e della coda (in 2/2). Sezioni del brano sono tecnicamente impegnative, e la sua complessa struttura combina idee dalla forme della sonata e della variazione.

La... (continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/4/2015 - 23:07
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Ten cholerny deszcz

Ten cholerny deszcz
[2004]
Testo di Kora
Musica di Maanam
Dall'album "Znaki szczególne" (Segni particolari)
Trovat cà http://www.tekstowo.pl/piosenka,maanam...
Bez sensu stoję tu od rana
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 21/4/2015 - 22:33
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The Immigrant

The Immigrant
[1974]
Scritta da Neil Sedaka e Phil Cody
Nell’album “Sedaka's Back”

“At that time we were starting to see immigration problems. I think I was watching a news report, and I remember thinking, That's not the way Americans treat people who come to our country. And I wanted to write about that. I was put off by the Vietnam War and how our stance in the world just didn't seem friendly and welcoming. And I wanted to write nostalgically about my father's period when he came, feeling such promise and hope.” (da un’intervista a Phil Cody riportata da Songfacts)

L’idea dell’altro autore del brano, Neil Sedaka, era invece quello di esprimere la propria solidarietà a John Lennon, che proprio in quel periodo se la stava passando brutta con il governo USA, intenzionato a deportarlo per via della sua attività politica. Lennon rimase soggetto a decreto di espulsione dalla primavera del 1973 fino al 1975.
Harbours open their arms to the young searching foreigner
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2015 - 15:37
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För alla namn vi inte får använda

För alla namn vi inte får använda
[2014]
Lyrics: Nasim Aghili
Music: The Knife
Uno degli ultimi lavori del due elettronico svedese The Knife (Karin Dreijer Andersson ed il fratello Olof Dreijer), composto per l’“anti-national cabaret” intitolato “Europa Europa”, realizzato insieme all’art group FUL, uno spettacolo incentrato sulle “politiche” europee sull’immigrazione i cui esiti nefasti sono sotto gli occhi di tutti proprio in queste ore.

“To praise all those hundreds of thousands of people who defy the cameras, the deadly waters, the barbed wire, the violence and the compact political resistance, and make it across the external and internal borders of Europe every year.”
Du har kallat mig
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2015 - 14:35
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El Coyote

El Coyote
[2013]
Scritta da Guy Clark e Noel McKay
Nell’album intitolato “My Favorite Picture of You”

Coyote: A person who smuggles immigrants into America and they come from any given country for a small fee to cross into the United States. They make very good money doing it: average per person $1200 (Urbandictionary.com)
In the town of Reynosa, there's a beautiful river
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2015 - 14:04
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Mr. Block

Mr. Block
[1913]
Parole di Joe Hill
Sulla melodia di una canzone di successo del 1908, “It Looks Like A Big Night Tonight” di Egbert Van Alstyne ed Harry Williams.
Testo trovato su Folk Archive
Nell’edizione del 1913 del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW)
Trovo la canzone interpretata da Joe Glazer, Mats Paulson, Utah Phillips e, in lingua svedese, da Finn Zetterholm ‎nel suo “Joe Hill På Svenska” del 1969.




“Mr. Block” è il lavoratore comune, quello che crede, contro ogni evidenza, alle verità ufficiali, ai sindacati ufficiali, alla propaganda ufficiale, ai giornali ufficiali e, in definitiva, all’ “American Way of Life, al grande Sogno americano. Il suo risveglio è sempre brutto: sfruttato dai padroni, buggerato dalle banche, infinocchiato dai sindacati, mandato a morire per la patria…

“Mr. Block” fu anche il protagonista di una famosa striscia dell’IWW, creata... (continua)
Please give me your attention, I'll introduce to you
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/4/2015 - 08:42
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Convoy

Convoy
Yeah, breaker one-nine
(continua)
21/4/2015 - 06:03
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Jeśli nie wrócę

Jeśli nie wrócę
[2012]
Testo di Anita Lipnicka
Musica di Anita Lipnicka e John Porter
Dall'album "Morowe panny" realizzato per l'iniziativa del Warsaw Uprising Museum nel 68 anniversario della Rivolta di Varsavia

Testo ripresto da Tekstowo

Per la serie “Intervento del soprannaturale”, proprio mentre ieri sera cercavo canzoni sulla Rivolta di Varsavia, il buon Krzysiek Wrona se ne viene con una (bella) canzone sulla Rivolta di Varsavia. A questo punto, è stato praticamente d'obbligo cimentarmi con una delle mie rare traduzioni dal polacco, lingua che continua lentamente a sedimentarmi dentro. La canzone è stata scritta da Anita Lipnicka e dal suo compagno gallese John Porter, che vive in Polonia dal 1976; fa parte di un album collettivo, un progetto musicale ideato dal musicista Dariusz Malejonek nel 2012 e dedicato all'Insurrezione di Varsavia in occasione del suo 68° anniversario; progetto finanziato... (continua)
A jeśli nie wrócę przed świtem
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 21/4/2015 - 02:03
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1894

1894
[2015]
Scritta e interpretata da Davide Giromini
Seconda voce: Lavinia Mancini
Libro/album: Rivoluzioni Sequestrate
Written and performed by Lavinia Mancini
Second voice: Lavinia Mancini
Book/album: Rivoluzioni Sequestrate


RIVOLUZIONI SEQUESTRATE
...e fu così che diventai un robot


La primitiva grafica dell'album/libro (2013)



La grafica definitiva (di Lavinia Mancini). Da tenere conto che Fragole e sangue non è effettivamente presente nell'album.



Matteo Fiorino Torre e Davide Giromini mentre eseguono per la prima volta le canzoni di Rivoluzioni Sequestrate in pubblico. Carrara, Palco 38, 18 gennaio 2013.



”È molto semplice. Un giorno vidi uno spettacolo teatrale sulla guerra di Spagna. Il teatro era molto piccolo, gli attori attempati e novecenteschi. Eravamo in cinque o sei in platea. Uno magro e brizzolato, che si vedeva essere stato un bell'uomo da giovane, ma ormai canuto... (continua)
Precario sul miraggio precedente, puoi ancora camminare,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/4/2015 - 23:36
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Dodi Moscati: Stai attento

Dodi Moscati: Stai attento
[1997]
Da una poesia di Piero Ciampi
Musica di Dodi Moscati

Album: "Bacio di cane Bacio di gatto"

Poesia di Piero Ciampi musicata e cantata da Dodi Moscati, presente in "Bacio Di Cane Bacio Di Gatto" - Dodi Moscati e Mazapegul, 1997 e in "Inciampando" - tributo di più artisti a Piero Ciampi, registrato dal vivo al Teatro Brancaccio di Roma il 18 dicembre 1995, interpretata assieme a Marco Ongaro.

Sacrosanto è il tuo diritto
(continua)
inviata da Lela Mee 20/4/2015 - 22:15
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We Are the People

We Are the People
1972
Album: 'Twice Around The Houses'
Lyrics from the official website

This great protest song covering all forms of injustice, the lyric "we're locking up people without a trial hailed for their beliefs" gives a flavour of the song written not only at the time of the Vietnam war but also the height of the troubles in Northern Ireland

Jonathan can be seen singing a live version of the song which first appeared on his most famous album 'Twice Around The Houses'
Well once I was a pretty Boy Blue,
(continua)
inviata da Gerald Sables 20/4/2015 - 18:11
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That Grand Old Uniform of Mine

That Grand Old Uniform of Mine
[1970]
A superb antiwar song written at the time of the Vietnam war
Appearing on Jonathan first self titled album on the Parlophone label
I never knew how young I was, to live became a soldier
(continua)
inviata da Gerald Sables 20/4/2015 - 18:07
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Mrs. Gilbert

Mrs. Gilbert
The story of an officer writing to a mother to thank her for sending her son to fight, this is a very sharp cutting antiwar protest song.
the song can be viewed on Youtube. The BBC censored the song when it was shown on Spike Milligans Q show.
(continua)
20/4/2015 - 18:01

Joe Hill in Jail

Joe Hill in Jail
[1914]
Versi di Ralph Chaplin
Sulla melodia di The Red Flag
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org.
Dalla “Joe Hill Edition” del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW), edizione speciale dedicata al bardo del movimento operaio, arrestato e detenuto dal gennaio 1914 per un duplice omicidio avvenuto durante una rapina a Salt Lake City alla fine dell’anno precedente.

Una canzone che è una richiesta di mobilitazione in favore di Joel Emmanuel Hägglund, il compagno Joe Hill, accusato ingiustamente di un delitto commesso invece da un immigrato norvegese, tal Magnus Olson, conosciuto nell’ambiente criminale come Frank Z. Wilson, uno dei killer al servizio del famoso gangster Al Capone. Joe Hill fu incriminato perché la sera successiva a quell’episodio si fece curare per un colpo d’arma da fuoco ricevuto – disse - da un rivale in amore.

Eppure già nella seconda... (continua)
A rebel we have know far long,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/4/2015 - 15:13
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Lapsuuden sankarille

Lapsuuden sankarille
[1986]
Lyrics and music by Heikki Salo
Testo e musica di Heikki Salo

Heikki Salo (born Nov. 9, 1957) is a Finnish singer-songwriter and co-founder of Miljoonasade, a band popular in Finland in the 80s and 90s. His best known song is this one of the Russian cosmonaut Yuri Gagarin, the first human to journey into outer space in 1961.

A tribute to Yuri Gagarin (1934 - 1968), the first man in outer space and a celebrated hero who suffered a tragic death in a training jet crash. [JR]

Un tributo a Jurij Gagarin che accogliamo volentieri dopo quelli, già presenti, di Claudio Baglioni (Gagarin, da una poesia di Evgenij Evtušenko) e della Banda Bassotti(Juri Gagarin). [CCG/AWS Staff]
Miltä tähdet tuoksuu?
(continua)
inviata da Juha Rämo / CCG-AWS Staff 20/4/2015 - 15:08
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Ystävyyden marssi

Ystävyyden marssi
[1976]
Lyrics and Music: Veikko Lavi
Testo e musica: Veikko Lavi
Sanat ja musiikki: Veikko Lavi
Album: Jokainen ihminen on laulun arvoinen
Then in: Punaiset ja valkoiset (1980)


Toivo Veikko Vepa Lavi (23 April 1912 Kotka - 22 May 1996 in Hamina) was a Finnish singer, songwriter and author. Lavi made his first album in the early 1950s and became popular again in the late 1960s. His best known hit was perhaps Jokainen ihminen on laulun arvoinen (1976). Lavi was a prolific songwriter, renowned performer and socially active until his death. - en.wikipedia
Puolesta ihmisyyden
(continua)
inviata da Juha Rämö 20/4/2015 - 15:01
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Mario

Mario
1994
Lorenzo 1994

Inserisco questa canzone di Jovanotti, non la conoscevo e l'ho sentita in occasione della notizia della morte del padre, cui era dedicata e di cui porta il nome. E' una CCG? Sì e per 2 motivi, per il riferimento all'omicidio alla scorta di Moro (che può essere inserito a pieno titolo nel periodo buio della strategia della tensione e dei servizi segreti deviati) e per la conclusione, che rimanda ad altre due frasi famose all' "I care" di Don Milani e al "Soprattutto, siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo." di Che Guevara

15 aprile 2015: Il padre di Jovanotti, Mario Cherubini, è morto questa mattina a Cortona (Arezzo), all’età di 81 anni. Mario Cherubini è deceduto all’ospedale della Fratta, a Cortona, dove era ricoverato da qualche tempo. I funerali si svolgeranno lunedì, a Cortona, dove... (continua)
Mi ricordo da bambino che mio padre
(continua)
inviata da DoNQuijote82 20/4/2015 - 10:01
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Juba

Juba
Un canto degli schiavi neri adattato da Bessie Jones (1902-1984), una cantante afroamericana scoperta da Alan Lomax - l’etnomusicologo ed antropologo cui si deve quasi per intero la conservazione dell’inestimabile patrimonio musicale folk americano - in un suo viaggio di studio nel 1959 in Georgia. Lomax la definì coma la “Madre Coraggio della tradizione afroamericana”.
Nel disco di Candie e Guy Carawan intitolato “Freedom Now - Songs For A New America” publicato nel 1968.





Poi anche nel disco di Bessie Jones “Step It Down: Games For Children By Bessie Jones” del 1979.

“Juba”, o “Pattin’ Juba” (“Djouba” ad Haiti) era prima di tutto una danza di antica origine africana che gli schiavi neri nella Guyana olandese, nei Caraibi e nel sud degli States ripresero ed adattarono forse già nel XVII secolo, quando l’uso di strumenti, in particolare a percussione, era severamente vietato e punito... (continua)
Juba, Juba,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/4/2015 - 21:21
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Białe róże (Rozkwitały pąki białych róż)

Białe róże (Rozkwitały pąki białych róż)
1918 (1914 – 1918)
Musica di Mieczysław Kozar-Słobódzki ispirata da una canzone popolare polacca
Testo di Jan Lankau, Kazimierz Wroczyński e autori anonimi

La canzone nata nei tempi della prima grande guerra e le lotte per l'idipendenza della Polonia in poco tempo è diventata uno dei canti patriotici più amati. Veniva cantata sui fronti della guerra polacco-bolscevica (1919-1921) e, più tardi ovvunque si trovassero i soldati polacchi durante secondo conflitto mondiale.
Le diverse versioni di questo canto e la storia delle sue origini si possono trovare qui http://bibliotekapiosenki.pl/Biale_roze
Rozkwitały pąki białych róż,
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 19/4/2015 - 17:55

Rizitika

Antiwar Songs Blog
Rizitika
Nel 1971 il genio del musicista Yannis Markopoulos incontrò Nikos Xylouris, che del rizitiko, il canto tradizionale cretese delle “pendici” (ρίζες) delle alte montagne, era il massimo interprete vivente con la sua lira. Ne nacque un album storico, e non solo a Creta o in Grecia: Rizitika. Era un album contenente undici brani (nove canti […]
Antiwar Songs Staff 2015-04-19 15:35:00
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The Popular Wobbly

The Popular Wobbly
[1920]
Parole di T-Bone Slim
Sulla melodia dell’allora molto popolare ragtime “They Go Wild, Simply Wild Over Me” (1917), di Joseph McCarthy e Fred Fisher.
Nell’edizione del 1920 del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’Industrial Workers of The World (IWW), i cui membri erano appunto noti come “Wobblies”

Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Interpretata, tra gli altri, da Pete Seeger, Utah Phillips, David Rovics e Joe Glazer.





Come mai “tutti si scagliavano selvaggiamente” contro i militanti dell’IWW?
Perchè il suo cantore, lo svedese Joe Hill, fu assassinato dal Governo dell’Utah nel 1915?
Come mai nel 1916 la polizia di Everett, Washington, sparò sui wobblies in sciopero uccidendone 5?
Perchè il wobbly Frank Little fu barbaramente linciato in Montana nel 1917?
Come mai il wobbly Wesley Everest, veterano decorato della Grande Guerra, fu linciato a Centralia,... (continua)
I’m a mild mannered man as can be,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/4/2015 - 14:52
I Ριζίτικα [Rizitika] cretesi tradizionali proposti nel 1971 in uno storico album da Yannis Markopoulos e Nikos Xylouris sono stati inseriti integralmente nel sito. La più arcaica e profonda tradizione greca come metafora resistenziale per la lotta contro l'oppressione in ogni tempo; Xylouris, con la sua lira, andò a cantarli anche agli studenti del Politecnico ateniese in rivolta nel novembre del 1973; ma alcuni di essi erano stati anche canti della Resistenza antinazista.
Riccardo Venturi 19/4/2015 - 00:54
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Μαδάρα [Κρητικό κανάλι]

Μαδάρα [Κρητικό κανάλι]
Madára [Kritikó kanáli]
Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Στη κρητική λύρα: Νίκος Ξυλούρης
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Esecuzione alla lira cretese: Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]


PIZITIKA [1971]
Yannis Markopoulos
Nikos Xylouris



Nel 1971 il genio di Yannis Markopoulos incontrò Nikos Xylouris, che del rizitiko, il canto tradizionale cretese delle “pendici” (ρίζες) delle alte montagne, era il massimo interprete vivente con la sua lira. Ne nacque un album storico, e non solo a Creta o in Grecia.


L'intero album

01. Πότε θα κάνει ξαστεριά
02. Ίντα ’χετε γύρου γύρου
03. Αγρίμια κι αγριμάκια μου
04. Μάνα κι αν έρθουν οι φίλοι μου
05. Ο χορός του Σήφακα
06. Από την άκρη των ακριώ
07. Κόσμε χρυσέ
08. Σε ψηλό βουνό (O αητός)
09. Ο Διγενής
10. Τον πλούσιο... (continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικó Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 19/4/2015 - 00:04
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Nein, nein, nein

Nein, nein, nein
[2011]
Nel disco intitolato “Brot Und Rosen”
Nein, nein
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/4/2015 - 21:59
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Le micro es romput

Le micro es romput
Canzone che, come molte dei Massilia sound system, parla delle difficili condizioni di chi, in Francia, cerca di diffondere una cultura e un intrattenimento etnicamente alternativi a quello dominante.

La canzone termina con una versione reggae e ritmata della Varšavjanka.
Non lo cantarem plus
(continua)
inviata da leoskini 18/4/2015 - 20:33
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A Place in the Country

A Place in the Country
For thirty some odd years he faced a grind here in the city
(continua)
17/4/2015 - 21:21
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Τον πλούσιο Γιώργη ήβρηκα [Ο Πλουσιογιώργης]

anonimo
Τον πλούσιο Γιώργη ήβρηκα [Ο Πλουσιογιώργης]
Ton ploúsio Giórgi ívrika [O Plousiogiórgis]
Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Ερμηνεία του Νίκου Ξυλούρη
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Interpretazione di Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]

Non mi ero sbagliato “di pancia” quando, nell'ascoltare questo rizitiko, lo avevo subito riportato a Sfakià. Il territorio di Sfakià (Σφακιά), nella parte sudoccidentale di Creta, è considerata la contrada più inaccessibile e selvaggia di tutta l'isola, assai montagnosa com'è e un'immensa pietraia (come dice il suo stesso nome, dal greco classico σφάξ “pietraia, ravaneto”). E' una zona non soltanto celebre per il suo paesaggio assolutamente unico, ma anche per il carattere storico degli abitanti, considerati allo stesso tempo come dei fierissimi combattenti senza compromessi, sia come... (continua)
Τον πλούσιο Γιώργη ήβρηκα
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμἠμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 17/4/2015 - 20:54
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Fuego y libertad

Fuego y libertad
Fuego de los Altos Hornos
(continua)
inviata da adriana 17/4/2015 - 15:16
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A la huelga

A la huelga
[1963]

interpretata anche da Rolando Alarcón
A la huelga, compañeros;
(continua)
inviata da adriana 17/4/2015 - 14:55

Big Question

Big Question
[1921]
Parole di Matti Valentinpoika Huhta (1880-1942), figlio di immigrati finlandesi, nato ad Ashtabula, Ohio, e morto a New York. Con il nome d’arte di T-Bone Slim fu scrittore, cantautore, hobo, attivista sindacale, militante dell’Industrial Workers of the World (IWW).
Sull’aria della patriottica “My Country, 'Tis of Thee” (o “America”)
Testo trovato sull’ edizione del 1923 del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’IWW, Industrial Workers of the World.

Una canzone espressamente “dedicated to the Open Shop drive”.
L’“Open Shop” – particolarmente perseguita negli USA degli anni 20, e a suon di ingiunzioni giudiziarie – è la strategia padronale di negare gli accordi collettivi di lavoro e siglare accordi azienda per azienda con qualsiasi gruppo maggioritario di dipendenti. Una pratica che torna periodicamente in voga, specie nei momenti di crisi, e che serve spesso ed eludere... (continua)
My job now is no more;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/4/2015 - 13:44

I Want to Free Miss Liberty

I Want to Free Miss Liberty
[1920s]
Parole di Matti Valentinpoika Huhta (1880-1942), figlio di immigrati finlandesi, nato ad Ashtabula, Ohio, e morto a New York. Con il nome d’arte di T-Bone Slim fu scrittore, cantautore, hobo, attivista sindacale, militante dell’Industrial Workers of the World (IWW).
La musica viene accreditata a tali Bert Kalmar, Harry ed Herman Ruby, ma potrebbe invece trattarsi della melodia dell’ottocentesca “The Girl I Loved in Sunny Tennessee” (verificherò all’ascolto quanto prima)
Il testo – che ho trovato su Political Folk Music Dot Org - è contenuto in qualche edizione del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’IWW.

Credo che questa prima canzone attribuita al finlandese T-Bone Slim possa fare piacere al nostro collaboratore Juha Rämö, che saluto.
In realtà già un’altra sua canzone è presente sul sito, Mysteries of a Hobo's Life (the Job I Left Behind Me)‎, ma fu attribuita... (continua)
While the moon was softly shining,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/4/2015 - 11:34
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Himno de Riego (versión satírica)

anonimo
Himno de Riego <em>(versión satírica)</em>
[1930s]
Versione satirica repubblicana e anticlericale, molto popolare soprattutto in Catalogna, dell’inno della monarchia costituzionale spagnola, risalente all’epoca della guerra d’indipendenza e del cosiddetto “Trienio Liberal”.
La terza strofa è in catalano.




Il re Alfonso XIII - che fa da carta da culo all’ultima strofa - è Alfonso León Fernando María Jaime Isidro Pascual Antonio de Borbón y Habsburgo-Lorena, deposto nel 1931 all’avvento della Seconda Repubblica.
Si los curas y frailes supieran,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/4/2015 - 10:38

Hinky Dinky Parlez-Vous

anonimo
Hinky Dinky Parlez-Vous
[Tra le due guerre mondiali]
Canzone di “picket line” sulla melodia e la falsariga di “Mademoiselle from Armentières”, celebre “rake song”, o “risqué song” (canzone soldatesca da caserma, taverna, bordello), dalle trincee della Grande Guerra in Europa.
Il ritornello veniva spesso trascritto in modo volutamente scorretto, “Hinky dinky parlay voo”.
The bosses are taking it on the chin, parlez-vous;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/4/2015 - 10:02
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Hard Times in the Mill

anonimo
Hard Times in the Mill
[inizio 900]
Canzone composta dai lavoratori della Columbia Duck Mill, Columbia, South Carolina, sull’aria della tradizionale “Hard Times in Cryderville Jail”
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Il brano era ancora ben ricordato e cantato dagli operai tessili negli anni 40.

La canzone fa parte del repertorio di Pete Seeger (in “American Industrial Ballads”, Folkways Records 1956) e Joe Glazer (in “Sings Labor Songs”, Collector Records, 1971).

Si veda anche Hard Times in a Cotton Mill (Cotton Mill Blues)
Every morning at half-past four,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/4/2015 - 08:49
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The Apple

The Apple
Allora chi erano Hugo Steinhaus http://it.wikipedia.org/wiki/Hugo_Steinhaus, Stanisław Ulam http://it.wikipedia.org/wiki/Stanislaw_Ulam o un Konstantin Ciołkowski http://pl.wikipedia.org/wiki/Konstanti.... Forse erano froci, come certo Leonardo Da Vini, Collodi, Fermi e compania bella. Ma che discorsi sono, cazzo...
Era gente di cui la nostra generazione non riesce neanche avvicinarsi minimamente... gente che ancora riusciva a pensare liberamente. Tutto qua.
Krzysiek 17/4/2015 - 01:13
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Partigiani di Castellino

anonimo
Partigiani di Castellino
Confermo il comandante della Brigata Castellino era Renzo Cesale. La Brigata era composta da militari sbandati dal fronte francese,da partigiani locali di Castellino Ceva Carrù e paesi limitrofi. Della Brigata facevano parte mio padre e due miei zii deceduti in combattimento.
roberto odello 16/4/2015 - 23:04
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Cuba

Cuba
Chissà se nell’era Renzi sopravvive ancora qualche italiano comunista non americanista(tizzato)... ma per favore...

krzyś 16/4/2015 - 22:59
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Avanti ragazzi di Budapest

Avanti ragazzi di Budapest
FORWARD, PEOPLE OF BUDAPEST
(continua)
inviata da ZugNachPankow 16/4/2015 - 22:32

L'ultimo giorno di Santa

L'ultimo giorno di Santa
Vorrei segnalare che l'amico Beppe Giampà di Asti, ha realizzato un intero cd in cui ha musicato e interpretato alcune poesie dell'amato Cesare Pavese tratte da "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi".
Flavio Poltronieri 16/4/2015 - 21:01
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The Dead Will Walk the Earth

The Dead Will Walk the Earth
2009
Our secret ceremony
Down since the minute
(continua)
inviata da dq82 16/4/2015 - 21:00

The Ballad of the Deputies

anonimo
The Ballad of the Deputies
[1897]
Versi di autore anonimo pubblicati su The Hazelton Daily Standard, il 17 settembre 1897.
Testo trovato sul blog Being But Men, We Walked Into the Trees

Ballata satirica dedicata allo sceriffo James F. Martin e ai “coraggiosi” poliziotti della contea di Luzerne, Pennsylvania, che il 10 settembre 1897 spararono all’impazzata sui minatori – quasi tutti immigrati polacchi, lituani, slovacchi e tedeschi – che a Lattimer erano scesi in sciopero contro le condizioni di sfruttamento in cui erano costretti a lavorare.

In quegli anni di fine 800 la situazione nei bacini minerari americani era tesissima: una massa enorme di immigrati si era riversata negli USA dall’Europa in piena crisi demografica e produttiva; tutta quella manodopera disintegrata e ricattabile aveva fatto scendere le paghe e aumentato l’odio verso i nuovi venuti da parte dei lavoratori nativi; i lavoratori immigrati non... (continua)
How proud the deputies must feel
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/4/2015 - 15:50
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This Land Is Your Land

This Land Is Your Land
Finlandizzazione di Juha Rämö
Finlandization by Juha Rämö
Suomettanut Juha Rämö
TÄMÄ MAA ON MEIDÄN
(continua)
inviata da Juha Rämö 16/4/2015 - 13:47

Ancient Jewish Lullaby

[1920]
Da un’antica ninna nanna yiddish
Adattamento in inglese di Mary Eleanora Gallagher (1883-1966), probabilmente un’ebrea americana e militante socialista.
Armonizzazione di Rudolph Liebich
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Una canzone inclusa in una qualche edizione del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’Industrial Workers of the World (IWW)

Chissà se nell’era Netanyahu sopravvive ancora qualche ebreo socialista…
Sleep my child, sleep my darling.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/4/2015 - 11:22




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