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1894

1894
[2015]
Scritta e interpretata da Davide Giromini
Seconda voce: Lavinia Mancini
Libro/album: Rivoluzioni Sequestrate
Written and performed by Lavinia Mancini
Second voice: Lavinia Mancini
Book/album: Rivoluzioni Sequestrate


RIVOLUZIONI SEQUESTRATE
...e fu così che diventai un robot


La primitiva grafica dell'album/libro (2013)



La grafica definitiva (di Lavinia Mancini). Da tenere conto che Fragole e sangue non è effettivamente presente nell'album.



Matteo Fiorino Torre e Davide Giromini mentre eseguono per la prima volta le canzoni di Rivoluzioni Sequestrate in pubblico. Carrara, Palco 38, 18 gennaio 2013.



”È molto semplice. Un giorno vidi uno spettacolo teatrale sulla guerra di Spagna. Il teatro era molto piccolo, gli attori attempati e novecenteschi. Eravamo in cinque o sei in platea. Uno magro e brizzolato, che si vedeva essere stato un bell'uomo da giovane, ma ormai canuto... (continuer)
Precario sul miraggio precedente, puoi ancora camminare,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 20/4/2015 - 23:36
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Dodi Moscati: Stai attento

Dodi Moscati: Stai attento
[1997]
Da una poesia di Piero Ciampi
Musica di Dodi Moscati

Album: "Bacio di cane Bacio di gatto"

Poesia di Piero Ciampi musicata e cantata da Dodi Moscati, presente in "Bacio Di Cane Bacio Di Gatto" - Dodi Moscati e Mazapegul, 1997 e in "Inciampando" - tributo di più artisti a Piero Ciampi, registrato dal vivo al Teatro Brancaccio di Roma il 18 dicembre 1995, interpretata assieme a Marco Ongaro.

Sacrosanto è il tuo diritto
(continuer)
envoyé par Lela Mee 20/4/2015 - 22:15
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We Are the People

We Are the People
1972
Album: 'Twice Around The Houses'
Lyrics from the official website

This great protest song covering all forms of injustice, the lyric "we're locking up people without a trial hailed for their beliefs" gives a flavour of the song written not only at the time of the Vietnam war but also the height of the troubles in Northern Ireland

Jonathan can be seen singing a live version of the song which first appeared on his most famous album 'Twice Around The Houses'
Well once I was a pretty Boy Blue,
(continuer)
envoyé par Gerald Sables 20/4/2015 - 18:11
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That Grand Old Uniform of Mine

That Grand Old Uniform of Mine
[1970]
A superb antiwar song written at the time of the Vietnam war
Appearing on Jonathan first self titled album on the Parlophone label
I never knew how young I was, to live became a soldier
(continuer)
envoyé par Gerald Sables 20/4/2015 - 18:07
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Mrs. Gilbert

Mrs. Gilbert
The story of an officer writing to a mother to thank her for sending her son to fight, this is a very sharp cutting antiwar protest song.
the song can be viewed on Youtube. The BBC censored the song when it was shown on Spike Milligans Q show.
(continuer)
20/4/2015 - 18:01

Joe Hill in Jail

Joe Hill in Jail
[1914]
Versi di Ralph Chaplin
Sulla melodia di The Red Flag
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org.
Dalla “Joe Hill Edition” del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW), edizione speciale dedicata al bardo del movimento operaio, arrestato e detenuto dal gennaio 1914 per un duplice omicidio avvenuto durante una rapina a Salt Lake City alla fine dell’anno precedente.

Una canzone che è una richiesta di mobilitazione in favore di Joel Emmanuel Hägglund, il compagno Joe Hill, accusato ingiustamente di un delitto commesso invece da un immigrato norvegese, tal Magnus Olson, conosciuto nell’ambiente criminale come Frank Z. Wilson, uno dei killer al servizio del famoso gangster Al Capone. Joe Hill fu incriminato perché la sera successiva a quell’episodio si fece curare per un colpo d’arma da fuoco ricevuto – disse - da un rivale in amore.

Eppure già nella seconda... (continuer)
A rebel we have know far long,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 20/4/2015 - 15:13
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Lapsuuden sankarille

Lapsuuden sankarille
[1986]
Lyrics and music by Heikki Salo
Testo e musica di Heikki Salo

Heikki Salo (born Nov. 9, 1957) is a Finnish singer-songwriter and co-founder of Miljoonasade, a band popular in Finland in the 80s and 90s. His best known song is this one of the Russian cosmonaut Yuri Gagarin, the first human to journey into outer space in 1961.

A tribute to Yuri Gagarin (1934 - 1968), the first man in outer space and a celebrated hero who suffered a tragic death in a training jet crash. [JR]

Un tributo a Jurij Gagarin che accogliamo volentieri dopo quelli, già presenti, di Claudio Baglioni (Gagarin, da una poesia di Evgenij Evtušenko) e della Banda Bassotti(Juri Gagarin). [CCG/AWS Staff]
Miltä tähdet tuoksuu?
(continuer)
envoyé par Juha Rämo / CCG-AWS Staff 20/4/2015 - 15:08
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Ystävyyden marssi

Ystävyyden marssi
[1976]
Lyrics and Music: Veikko Lavi
Testo e musica: Veikko Lavi
Sanat ja musiikki: Veikko Lavi
Album: Jokainen ihminen on laulun arvoinen
Then in: Punaiset ja valkoiset (1980)


Toivo Veikko Vepa Lavi (23 April 1912 Kotka - 22 May 1996 in Hamina) was a Finnish singer, songwriter and author. Lavi made his first album in the early 1950s and became popular again in the late 1960s. His best known hit was perhaps Jokainen ihminen on laulun arvoinen (1976). Lavi was a prolific songwriter, renowned performer and socially active until his death. - en.wikipedia
Puolesta ihmisyyden
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 20/4/2015 - 15:01
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Mario

Mario
1994
Lorenzo 1994

Inserisco questa canzone di Jovanotti, non la conoscevo e l'ho sentita in occasione della notizia della morte del padre, cui era dedicata e di cui porta il nome. E' una CCG? Sì e per 2 motivi, per il riferimento all'omicidio alla scorta di Moro (che può essere inserito a pieno titolo nel periodo buio della strategia della tensione e dei servizi segreti deviati) e per la conclusione, che rimanda ad altre due frasi famose all' "I care" di Don Milani e al "Soprattutto, siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo." di Che Guevara

15 aprile 2015: Il padre di Jovanotti, Mario Cherubini, è morto questa mattina a Cortona (Arezzo), all’età di 81 anni. Mario Cherubini è deceduto all’ospedale della Fratta, a Cortona, dove era ricoverato da qualche tempo. I funerali si svolgeranno lunedì, a Cortona, dove... (continuer)
Mi ricordo da bambino che mio padre
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 20/4/2015 - 10:01
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Juba

Juba
Un canto degli schiavi neri adattato da Bessie Jones (1902-1984), una cantante afroamericana scoperta da Alan Lomax - l’etnomusicologo ed antropologo cui si deve quasi per intero la conservazione dell’inestimabile patrimonio musicale folk americano - in un suo viaggio di studio nel 1959 in Georgia. Lomax la definì coma la “Madre Coraggio della tradizione afroamericana”.
Nel disco di Candie e Guy Carawan intitolato “Freedom Now - Songs For A New America” publicato nel 1968.





Poi anche nel disco di Bessie Jones “Step It Down: Games For Children By Bessie Jones” del 1979.

“Juba”, o “Pattin’ Juba” (“Djouba” ad Haiti) era prima di tutto una danza di antica origine africana che gli schiavi neri nella Guyana olandese, nei Caraibi e nel sud degli States ripresero ed adattarono forse già nel XVII secolo, quando l’uso di strumenti, in particolare a percussione, era severamente vietato e punito... (continuer)
Juba, Juba,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/4/2015 - 21:21
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Białe róże (Rozkwitały pąki białych róż)

Białe róże (Rozkwitały pąki białych róż)
1918 (1914 – 1918)
Musica di Mieczysław Kozar-Słobódzki ispirata da una canzone popolare polacca
Testo di Jan Lankau, Kazimierz Wroczyński e autori anonimi

La canzone nata nei tempi della prima grande guerra e le lotte per l'idipendenza della Polonia in poco tempo è diventata uno dei canti patriotici più amati. Veniva cantata sui fronti della guerra polacco-bolscevica (1919-1921) e, più tardi ovvunque si trovassero i soldati polacchi durante secondo conflitto mondiale.
Le diverse versioni di questo canto e la storia delle sue origini si possono trovare qui http://bibliotekapiosenki.pl/Biale_roze
Rozkwitały pąki białych róż,
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 19/4/2015 - 17:55
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The Popular Wobbly

The Popular Wobbly
[1920]
Parole di T-Bone Slim
Sulla melodia dell’allora molto popolare ragtime “They Go Wild, Simply Wild Over Me” (1917), di Joseph McCarthy e Fred Fisher.
Nell’edizione del 1920 del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’Industrial Workers of The World (IWW), i cui membri erano appunto noti come “Wobblies”

Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Interpretata, tra gli altri, da Pete Seeger, Utah Phillips, David Rovics e Joe Glazer.





Come mai “tutti si scagliavano selvaggiamente” contro i militanti dell’IWW?
Perchè il suo cantore, lo svedese Joe Hill, fu assassinato dal Governo dell’Utah nel 1915?
Come mai nel 1916 la polizia di Everett, Washington, sparò sui wobblies in sciopero uccidendone 5?
Perchè il wobbly Frank Little fu barbaramente linciato in Montana nel 1917?
Come mai il wobbly Wesley Everest, veterano decorato della Grande Guerra, fu linciato a Centralia,... (continuer)
I’m a mild mannered man as can be,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/4/2015 - 14:52
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Μαδάρα [Κρητικό κανάλι]

Μαδάρα [Κρητικό κανάλι]
Madára [Kritikó kanáli]
Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Στη κρητική λύρα: Νίκος Ξυλούρης
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Esecuzione alla lira cretese: Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]


PIZITIKA [1971]
Yannis Markopoulos
Nikos Xylouris



Nel 1971 il genio di Yannis Markopoulos incontrò Nikos Xylouris, che del rizitiko, il canto tradizionale cretese delle “pendici” (ρίζες) delle alte montagne, era il massimo interprete vivente con la sua lira. Ne nacque un album storico, e non solo a Creta o in Grecia.


L'intero album

01. Πότε θα κάνει ξαστεριά
02. Ίντα ’χετε γύρου γύρου
03. Αγρίμια κι αγριμάκια μου
04. Μάνα κι αν έρθουν οι φίλοι μου
05. Ο χορός του Σήφακα
06. Από την άκρη των ακριώ
07. Κόσμε χρυσέ
08. Σε ψηλό βουνό (O αητός)
09. Ο Διγενής
10. Τον πλούσιο... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικó Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 19/4/2015 - 00:04
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Nein, nein, nein

Nein, nein, nein
[2011]
Nel disco intitolato “Brot Und Rosen”
Nein, nein
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 18/4/2015 - 21:59
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Le micro es romput

Le micro es romput
Canzone che, come molte dei Massilia sound system, parla delle difficili condizioni di chi, in Francia, cerca di diffondere una cultura e un intrattenimento etnicamente alternativi a quello dominante.

La canzone termina con una versione reggae e ritmata della Varšavjanka.
Non lo cantarem plus
(continuer)
envoyé par leoskini 18/4/2015 - 20:33
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A Place in the Country

A Place in the Country
For thirty some odd years he faced a grind here in the city
(continuer)
17/4/2015 - 21:21
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Τον πλούσιο Γιώργη ήβρηκα [Ο Πλουσιογιώργης]

anonyme
Τον πλούσιο Γιώργη ήβρηκα [Ο Πλουσιογιώργης]
Ton ploúsio Giórgi ívrika [O Plousiogiórgis]
Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Ερμηνεία του Νίκου Ξυλούρη
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Interpretazione di Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]

Non mi ero sbagliato “di pancia” quando, nell'ascoltare questo rizitiko, lo avevo subito riportato a Sfakià. Il territorio di Sfakià (Σφακιά), nella parte sudoccidentale di Creta, è considerata la contrada più inaccessibile e selvaggia di tutta l'isola, assai montagnosa com'è e un'immensa pietraia (come dice il suo stesso nome, dal greco classico σφάξ “pietraia, ravaneto”). E' una zona non soltanto celebre per il suo paesaggio assolutamente unico, ma anche per il carattere storico degli abitanti, considerati allo stesso tempo come dei fierissimi combattenti senza compromessi, sia come... (continuer)
Τον πλούσιο Γιώργη ήβρηκα
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμἠμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 17/4/2015 - 20:54
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Fuego y libertad

Fuego y libertad
Fuego de los Altos Hornos
(continuer)
envoyé par adriana 17/4/2015 - 15:16
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A la huelga

A la huelga
[1963]

interpretata anche da Rolando Alarcón
A la huelga, compañeros;
(continuer)
envoyé par adriana 17/4/2015 - 14:55

Big Question

Big Question
[1921]
Parole di Matti Valentinpoika Huhta (1880-1942), figlio di immigrati finlandesi, nato ad Ashtabula, Ohio, e morto a New York. Con il nome d’arte di T-Bone Slim fu scrittore, cantautore, hobo, attivista sindacale, militante dell’Industrial Workers of the World (IWW).
Sull’aria della patriottica “My Country, 'Tis of Thee” (o “America”)
Testo trovato sull’ edizione del 1923 del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’IWW, Industrial Workers of the World.

Una canzone espressamente “dedicated to the Open Shop drive”.
L’“Open Shop” – particolarmente perseguita negli USA degli anni 20, e a suon di ingiunzioni giudiziarie – è la strategia padronale di negare gli accordi collettivi di lavoro e siglare accordi azienda per azienda con qualsiasi gruppo maggioritario di dipendenti. Una pratica che torna periodicamente in voga, specie nei momenti di crisi, e che serve spesso ed eludere... (continuer)
My job now is no more;
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/4/2015 - 13:44

I Want to Free Miss Liberty

I Want to Free Miss Liberty
[1920s]
Parole di Matti Valentinpoika Huhta (1880-1942), figlio di immigrati finlandesi, nato ad Ashtabula, Ohio, e morto a New York. Con il nome d’arte di T-Bone Slim fu scrittore, cantautore, hobo, attivista sindacale, militante dell’Industrial Workers of the World (IWW).
La musica viene accreditata a tali Bert Kalmar, Harry ed Herman Ruby, ma potrebbe invece trattarsi della melodia dell’ottocentesca “The Girl I Loved in Sunny Tennessee” (verificherò all’ascolto quanto prima)
Il testo – che ho trovato su Political Folk Music Dot Org - è contenuto in qualche edizione del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’IWW.

Credo che questa prima canzone attribuita al finlandese T-Bone Slim possa fare piacere al nostro collaboratore Juha Rämö, che saluto.
In realtà già un’altra sua canzone è presente sul sito, Mysteries of a Hobo's Life (the Job I Left Behind Me)‎, ma fu attribuita... (continuer)
While the moon was softly shining,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/4/2015 - 11:34
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Himno de Riego (versión satírica)

anonyme
Himno de Riego <em>(versión satírica)</em>
[1930s]
Versione satirica repubblicana e anticlericale, molto popolare soprattutto in Catalogna, dell’inno della monarchia costituzionale spagnola, risalente all’epoca della guerra d’indipendenza e del cosiddetto “Trienio Liberal”.
La terza strofa è in catalano.




Il re Alfonso XIII - che fa da carta da culo all’ultima strofa - è Alfonso León Fernando María Jaime Isidro Pascual Antonio de Borbón y Habsburgo-Lorena, deposto nel 1931 all’avvento della Seconda Repubblica.
Si los curas y frailes supieran,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/4/2015 - 10:38

Hinky Dinky Parlez-Vous

anonyme
Hinky Dinky Parlez-Vous
[Tra le due guerre mondiali]
Canzone di “picket line” sulla melodia e la falsariga di “Mademoiselle from Armentières”, celebre “rake song”, o “risqué song” (canzone soldatesca da caserma, taverna, bordello), dalle trincee della Grande Guerra in Europa.
Il ritornello veniva spesso trascritto in modo volutamente scorretto, “Hinky dinky parlay voo”.
The bosses are taking it on the chin, parlez-vous;
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/4/2015 - 10:02
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Hard Times in the Mill

anonyme
Hard Times in the Mill
[inizio 900]
Canzone composta dai lavoratori della Columbia Duck Mill, Columbia, South Carolina, sull’aria della tradizionale “Hard Times in Cryderville Jail”
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Il brano era ancora ben ricordato e cantato dagli operai tessili negli anni 40.

La canzone fa parte del repertorio di Pete Seeger (in “American Industrial Ballads”, Folkways Records 1956) e Joe Glazer (in “Sings Labor Songs”, Collector Records, 1971).

Si veda anche Hard Times in a Cotton Mill (Cotton Mill Blues)
Every morning at half-past four,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/4/2015 - 08:49
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Σε ψηλό βουνό (O αητός)

Σε ψηλό βουνό (O αητός)
Se psiló vounó (O aïtós)
Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Ερμηνεία του Νίκου Ξυλούρη
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Interpretazione di Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]




rizzitica


Nel 1971 il genio di Yannis Markopoulos incontrò Nikos Xylouris, che del rizitiko, il canto tradizionale cretese delle “pendici” (ρίζες) delle alte montagne, era il massimo interprete vivente con la sua lira. Ne nacque un album storico, e non solo a Creta o in Grecia.




Σε ψηλό βουνό,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 17/4/2015 - 00:08
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Κόσμε χρυσέ

Κόσμε χρυσέ
Kósme hrysé
Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Ερμηνεία του Νίκου Ξυλούρη
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Interpretazione di Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]




rizzitica


Nel 1971 il genio di Yannis Markopoulos incontrò Nikos Xylouris, che del rizitiko, il canto tradizionale cretese delle “pendici” (ρίζες) delle alte montagne, era il massimo interprete vivente con la sua lira. Ne nacque un album storico, e non solo a Creta o in Grecia.


Κόσμε χρυσέ, κόσμ’ αργυρέ, κόσμε μαλαματένιε,
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικὀ Τμἠμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 16/4/2015 - 23:30
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The Dead Will Walk the Earth

The Dead Will Walk the Earth
2009
Our secret ceremony
Down since the minute
(continuer)
envoyé par dq82 16/4/2015 - 21:00

The Ballad of the Deputies

anonyme
The Ballad of the Deputies
[1897]
Versi di autore anonimo pubblicati su The Hazelton Daily Standard, il 17 settembre 1897.
Testo trovato sul blog Being But Men, We Walked Into the Trees

Ballata satirica dedicata allo sceriffo James F. Martin e ai “coraggiosi” poliziotti della contea di Luzerne, Pennsylvania, che il 10 settembre 1897 spararono all’impazzata sui minatori – quasi tutti immigrati polacchi, lituani, slovacchi e tedeschi – che a Lattimer erano scesi in sciopero contro le condizioni di sfruttamento in cui erano costretti a lavorare.

In quegli anni di fine 800 la situazione nei bacini minerari americani era tesissima: una massa enorme di immigrati si era riversata negli USA dall’Europa in piena crisi demografica e produttiva; tutta quella manodopera disintegrata e ricattabile aveva fatto scendere le paghe e aumentato l’odio verso i nuovi venuti da parte dei lavoratori nativi; i lavoratori immigrati non... (continuer)
How proud the deputies must feel
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/4/2015 - 15:50
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Farewell, Frank Little

Farewell, Frank Little
[1917]
Parole di Gerard Lively
Sull’aria della Barcarola nell’opera “Les contes d'Hoffmann” (1880) del compositore tedesco, naturalizzato francese, Jacques (Jacob) Offenbach.
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org

Canzone funebre in memoria di Frank Little (1879-1917), leader sindacale dell’Industrial Workers of The World ed attivista contro il coinvolgimento USA nella Grande Guerra, barbaramente trucidato a Butte, Montana, il 1 agosto del 1917.

Frank Little iniziò la sua militanza sindacale durante le “Colorado Labor Wars” del 1903-04 e nel 1906 raggiunse l’IWW. Da quel momento guidò di persona le lotte sindacali in molti stati degli USA. Nel 1916 fu eletto tra i dirigenti federali dell’IWW. Il 1917 vide l’America scendere in campo nella guerra in Europa. Il dibattito sull’intervento accese l’opinione pubblica e anche l’IWW si spaccò in due tra quelli che ritenevano che l’impegno... (continuer)
You’ve fought your fight
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/4/2015 - 13:25

Ancient Jewish Lullaby

[1920]
Da un’antica ninna nanna yiddish
Adattamento in inglese di Mary Eleanora Gallagher (1883-1966), probabilmente un’ebrea americana e militante socialista.
Armonizzazione di Rudolph Liebich
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Una canzone inclusa in una qualche edizione del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’Industrial Workers of the World (IWW)

Chissà se nell’era Netanyahu sopravvive ancora qualche ebreo socialista…
Sleep my child, sleep my darling.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/4/2015 - 11:22
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The Planter and the Sharecropper

The Planter and the Sharecropper
[1936]
Parole e musica di John Handcox (1904-1992), cantautore e bracciante afroamericano dell’Arkansas, che negli anni della Grande Depressione fu militante del combattivo sindacato Southern Tenant Farmers’ Union.

Nella raccolta intitolata “John L. Handcox: Songs, Poems, And Stories of the Southern Tenant Farmers Union”, WVU Press, 2005.
The planter lives off the sweat of the sharecropper brow
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 16/4/2015 - 10:41
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Από την άκρη των ακριώ

Από την άκρη των ακριώ
Apó tin ákri ton akrió
Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Ερμηνεία του Νίκου Ξυλούρη
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Interpretazione di Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]




rizzitica


Nel 1971 il genio di Yannis Markopoulos incontrò Nikos Xylouris, che del rizitiko, il canto tradizionale cretese delle “pendici” (ρίζες) delle alte montagne, era il massimo interprete vivente con la sua lira. Ne nacque un album storico, e non solo a Creta o in Grecia.


Από την άκρη των ακριώ
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 16/4/2015 - 06:13
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Ο χορός του Σήφακα

anonyme
Ο χορός του Σήφακα
O horós tou Sífaka
Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Στη κρητική λύρα: Νίκος Ξυλούρης
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Esecuzione alla lira cretese: Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]

E' il secondo Sifis che incontriamo in questo sito: il primo è stato un indimenticabile ragazzino dodicenne, forse il più giovane autore presente in questo sito. Il secondo è un grande eroe dell'indipendenza cretese e greca: Sifis Konstandoudakis, detto “Sifakas”, nato a Melidoni nel 1770 e morto nel 1823. La sua danza è qui suonata alla lira da Nikos Xylouris; uno Xylouris che forse per la prima volta in questo sito incontriamo nella sua versione originale, quella di massimo interprete e virtuoso dello strumento tradizionale cretese. Una danza per un combattente per la libertà, che -naturalmente-... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμἠμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 16/4/2015 - 01:55
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Ίντα ’χετε γύρου γύρου

anonyme
Ίντα ’χετε γύρου γύρου
Índa 'hete gýrou gýrou
Κρητικό παραδοσιακό
Tradizionale cretese
Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Ερμηνεία του Νίκου Ξυλούρη
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Interpretazione di Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]

In questo canto, la parola άρματα riporta indissolubilmente alla guerra d'indipendenza del 1821. E' la sua parola-chiave: se uno storico greco, parlando di “armi” in qualsiasi altra epoca usa il classico όπλα, quando arriva al 1821 passa e deve passare a άρματα -parola, tra l'altro, di chiara origine veneziana. E' un canto semplice e terribile, questo rizitiko; semplice e universale, di qualsiasi epoca. Che succede in giro, ragazzi? Perché siete tanto tristi e non bevete né mangiate? Perché domani si va a morire. C'è un invasore, un oppressore, e noi lo combattiamo per la nostra libertà; però siamo giovani... (continuer)
Ίντα ’χετε γύρου γύρου
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 16/4/2015 - 01:09
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No More Mournin’

No More Mournin’
[1930s]
Versi di John Handcox (1904-1992), contadino, militante sindacale e cantautore originario dell’Arkansas.
Sulla melodia dello spiritual "Oh, Freedom!" composto da ignoto autore afro-americano subito dopo la Guerra Civile (1861-1865).
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Il brano è incluso nella raccolta intitolata “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” pubblicata nel 1996 dall’etichetta tedesca Bear Family Records.
No more mournin’, no more mournin’,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/4/2015 - 17:14

No, John, No!

anonyme
No, John, No!
[1940s]
Testo di autore anonimo, sulla melodia di una canzone tradizionale inglese risalente alla fine del 600 (“No, Sir, No”, o “No, John, No!”, o “The Spanish Merchant's Daughter”), raccolto da Joe Glazer e Bill Friedland.
Testo trovato su Folk Archive
Trovo la canzone (in mezzo a molte altre che nei prossimi giorni con piacere andrò a spulciare) nel “Socialist Song Book” pubblicato dalla Young People's Socialist League nel 1959.
Now John worked in an open shop,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/4/2015 - 16:36
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Non era un animale

Non era un animale
(L. Giovanardi)

Scritto, prodotto e realizzato da Luca Giovanardi @ Toxic tape, reggio Emilia
Francesco Moneti: violino registrato da Massimo Ghiacci @ Igloo Studio, RE
Voce: Gino Beer, campionamento da un'intervista fatta da Matteo Incerti per il libro "Il bracciale di Sterline. cento bastardi senza gloria, una storia vera di guerra e di passioni" di Matteo Incerti e Valentina Ruozi

(Modena City Ramblers)

Poco più di un anno fa ebbi l'opportunità di comporre la colonna sonora per un documentario per i fratelli Cervi. Fu un'esperienza per me formativa, ben aldilà del semplice aspetto musicale. Un'occasione di ricerca su ciò che l'antifascismo è stato e, cosa ben più importante, sul significato che ancora oggi può avere per noi. Oggi sono contento di proseguire in qualche modo quel discorso rubando impunemente la voce di un diretto protagonista dell'antifascismo come Gino Beer.
Se si doveva uccidere un tedesco e ci si poteva avvicinare a lui, senza che quello si mettesse.. si fosse allarmato e si poteva quindi avere un attimo per saltargli addosso e passargli la mano sul collo, mi avevano insegnato a mettere una lametta da barba tra le dita e per non permettergli d scivolare mettere dei fiammiferi nell'intaglio della lametta da barba in modo che praticamente la lametta da barba non poteva scivolare e poi con questo con questa lametta da barba tenuta praticamente tra pollice e indice con la mano chiusa ci si avvicinava ai tedeschi e poi rapidissimamente passargli la mano sul collo con questa lametta e praticamente strappargli le carotidi. Le prime volte ne riportai un'impressione spaventosa, perché c'è questo fiotto di sangue che esce mi sentii veramente un assassino... (continuer)
envoyé par dq82 15/4/2015 - 15:09
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Old Southern Town

Old Southern Town
[1930s]
Parole e musica di Sarah Ogan Gunning (1910-1983), cantautrice del Kentucky.
Testo trovato su Folk Archive
Nel disco intitolato “I Am a Girl of Constant Sorrow” pubblicato nel 1965 dalla Folk-Legacy Records






Una canzone che Sarah Ogan Gunning compose a New York, dove si era trasferita con la famiglia per sfuggire alla miseria e alla violenza politica allora imperanti in Kentucky.
C’è la nostalgia per la sua terra natale e, in particolare, per i familiari e gli amici lasciati laggiù ma soprattutto c’è tutta la rabbia e l’odio verso i padroni sfruttatori, affamatori ed assassini: “Se avessi quei fottuti padroni tra le mani, per tutto quello che mi hanno fatto, quello che farei io a quei bastardi non sarebbe per niente bello da vedere.”
I'm thinkin' tonight of my old southern town
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/4/2015 - 14:41
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Roy Acuff: The Old Age Pension Check

Roy Acuff: The Old Age Pension Check
[1939]
Versi di autore anonimo
Musica di Roy Acuff & His Smoky Mountain Boys
Roy Claxton Acuff (1903-1992) è stato un importante violinista, cantante e produttore di country music.
Testo trovato su Folk Archive

Il primo sistema pensionistico per i lavoratori dipendenti fu introdotto in Germania nel 1889 dal cancelliere Otto Von Bismark. Molti paesi europei si accodarono negli anni successivi, Italia compresa. Ma, al solito, con mooolta calma: l’iscrizione alla cassa di previdenza divenne da noi obbligatoria solo nel 1919. Negli USA pensione e indennità di disoccupazione furono introdotte da Roosevelt nel 1935, ma il sistema andò a regime solo nel 1939-40, tra il macello della Grande Depressione ed il massacro mondiale che si andava preparando.

Sulla pagina di Wikipedia Italia dedicata alla Pensione un redattore burlone ha significativamente scritto: “Figura mitologica, che i nostri avi videro ma che le generazioni attuali difficilmente riusciranno a vedere.”
When our old age pension check comes to our door,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/4/2015 - 14:20
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Allendelle

Allendelle
Testo / Lyrics / Sanat: Pentti Saaritsa
Mitä ne mahtoivat oudolle linnulle,
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 15/4/2015 - 14:11
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My Children Are Seven in Number

My Children Are Seven in Number
[1933]
Versi di Eleonor Kellogg risalenti al 1932-33, anno di un grande sciopero dei minatori del distretto di Davidson-Wilder, Tennessee.
Sulla melodia della strafamosa settecentesca scozzese “My Bonnie Lies Over The Ocean”.
Interpretata da Pete Seeger in “American Industrial Ballads” (Folkways Records, 1956)

Un’altra canzone che ci parla di Barney Graham, minatore e sindacalista fatto uccidere dai padroni (per mano di un paio di gangster della mafia fatti venire appositamente da Chicago) nel 1933. A differenza della complainte scritta da Della Mae Graham per il padre assassinato, questa descrive meglio il contesto in cui in quegli anni si produssero in tutti gli USA, e specialmente nei bacini minerari, proteste e scioperi frequenti e violenti.
My children are seven in number,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/4/2015 - 12:09
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Αλβανικό

Αλβανικό
Alvanikó
[1997]
Στίχοι: Ωχρά Σπειροχαίτη
Μουσική: Ωχρά Σπειροχαίτη
'Αλμπουμ: Ωχρά Σπειροχαίτη (Πρώτος Δίσκος)

Testo: Ohra Speirohaiti
Musica: Ohra Speirohaiti
Album: Ohra Speirohaiti (Primo Disco)

Canzone del 1997, e l'anno è importante. Dovrebbe dire qualcosa, parlando di Albania: l'anno in cui, per le condizioni economiche terribili, le lotte politiche in corso tra le fazioni (vi ricordate il presidente Sali Berisha?) e l'emigrazione di massa, l'Albania sembrò sul punto di dissolversi proprio mentre infuriava, dal 1996, la guerra nel Kosovo nella quale l'Albania era per forza di cose coinvolta tra miseria nera e sogni di “grande Albania” (quando al nome di un paese si premette l'aggettivo “grande” -grande Albania, grande Grecia, grande ogni cosa-, la guerra sta per arrivare). Nazionalismi armati, guerre, miseria totale, emigrazione di massa, falsi “comunismi” autoritari che hanno... (continuer)
Χαράματα φευγάτο τοπίο
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 15/4/2015 - 11:41
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I Am a Girl of Constant Sorrow

I Am a Girl of Constant Sorrow
[1936]
Parole di Sarah Ogan Gunning
Sulla melodia di “Man Of Constant Sorrow”, canzone di origine ottocentesca, irlandese, registrata per la prima volta nel 1913 da Richard “Dick” Burnett (1883-1977) violinista e cantautore del Kentucky. “Man Of Constant Sorrow” è tornata in auge negli ultimi anni per via della sua inclusione nella colonna sonora del bellissimo film “O Brother, Where Art Thou?” diretto nel 2000 dai fratelli Cohen.
Testo trovato su Folk Archive
E’ la canzone che dà il titolo al disco dell’autrice pubblicato nel 1965 dalla Folk-Legacy Records





La descrizione della dura vita di una donna che proprio in quegli anni era costretta, dalla miseria (due dei suoi quattro figli morirono durante la Grande Depressione) e dalla violenza politica (come sappiamo il Kentucky, di cui la Ogan Gunning era originaria, è stato per decenni teatro di feroci scontri tra padroni e lavoratori),... (continuer)
I am a girl of constant sorrow,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/4/2015 - 11:05
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The Rich Man and the Poor Man

The Rich Man and the Poor Man
[1932]
Parole e musica di Bob Miller (1895-1955), cantautore country originario di Memphis, Tennessee.
Testo trovato su Folk Archive
Trovo il brano, interpretato dall’autore stesso, nella raccolta “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” pubblicata nel 1996 dalla tedesca Bear Family Records






Nell’interpretazione del duo Bob and Louise DeCormier nella raccolta “Hootenanny Tonight!” edita nel 1959 dalla Folkways Records.

Infine, ancora Bob Miller nella recente raccolta “Protest Songs - Stark Songs Of Struggle And Strife” pubblicata nel 2012 dalla inglese Not Now Music.

Molto interessante ed attuale questa canzone, che credo piacerà molto sia al Venturi che a Marco Valdo M.I.
E nell’ultima strofa la stessa magra, magrissima, ormai inutile consolazione de 'A livella di Totò.
There's just two kind of people, the sinner and the saint;
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/4/2015 - 09:46
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Eleven Cent Cotton, Forty Cent Meat

Eleven Cent Cotton, Forty Cent Meat
[1932]
Parole e musica di Bob Miller (1895-1955), cantautore country originario di Memphis, Tennessee.
Testo trovato su Folk Archive
Trovo il brano, interpretato dalla band di Bob Miller, nella raccolta “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” pubblicata nel 1996 dalla tedesca Bear Family Records

Sta anche nel repertorio di Carson Jay Robison (1890-1957), importante country singer e songwriter.

Ancora una canzone composta negli anni più duri della Grande Depressione: “A cinque centesimi si vende il cotone e quaranta costa la carne: come diavolo può mangiare un pover’uomo? A Washington sono grassi e sazi, mentre noi qui stiamo morendo affamati dalle loro promesse e dalle loro balle. E l’unica cosa piena è la prigione della contea…”
'leven cent cotton used to wrinkle my brow,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/4/2015 - 09:18

L'Aveu théâtral

L'Aveu théâtral
L'Aveu théâtral

Chanson française – L'Aveu théâtral– Marco Valdo M.I. – 2015

ARLEQUIN AMOUREUX – 4

Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.



Voici donc la suite de cette longue fuite de l'Arlequin déserteur. On le suit quasiment pas à pas. L'été, souvenez-vous, il était à Marengo. Les régiments vainqueurs à midi, vaincus à une heure, décimés, étrillés, remontaient vers Vienne et la haute protection de l'Empereur François, qui dit-on n'était pas une lumière et tenait les Tchèques et la Bohême sous son auguste botte. Comme on sait aussi, notre Arlecchino est... (continuer)
Jiří Joseph, comte de Wallenstein
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 14/4/2015 - 23:49

L'ultimo giorno di Santa

L'ultimo giorno di Santa
Canzone dedicata all'ultimo capitolo de "La luna e i falò" di Cesare Pavese. Beppe Giampà descrive il personaggio di Santa.
Santa fumava sigarette costose, mai viste a Canelli
(continuer)
envoyé par Valerio 14/4/2015 - 22:00
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The American Dream

The American Dream
Too many lawyers in football
(continuer)
14/4/2015 - 21:01
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Non ho che te

Non ho che te
2015
Giro del mondo

Si tratta, come ha spiegato lo stesso Ligabue sul proprio profilo Facebook, di una canzone sulla disoccupazione, ma non solo: parla di "una persona che viene licenziata e della crisi, non solo economica, ma d'identità, che tutto questo comporta".

Il rocker di Correggio ha poi aggiunto che è un brano con un arrangiamento musicale tra il rock e il punk: evidentemente ha risentito dell'influenza dello studio in cui è stato registrato, il Sound City di Los Angeles, dove sono passati Nirvana, Rage Against The Machine, Rancid e tanti altri.
L’inferno è solamente una questione temporale
(continuer)
envoyé par Donquijote82 14/4/2015 - 19:01
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I campi in aprile

I campi in aprile
2015
Giro del mondo

Luciano Tondelli. E' il nome di un ventenne scomparso durante la Resistenza, il 15 aprile 1945, a dieci giorni dalla Liberazione. Il suo sacrificio è ricordato in un cippo a Correggio. E' questa la genesi di "I campi in aprile", uno dei quattro inediti di Luciano Ligabue incluso in Giro del Mondo.

Una canzone che ho scritto tempo fa -  racconta Ligabue - stavo passeggiando per Correggio e ho visto in un cippo un nome: Luciano Tondelli. Come qualcuno di voi saprà, Tondelli è stato uno scrittore importante negli anni ’80. Era di Correggio e anche per questo motivo è stato parto particolarmente importante per me. Ho visto questa strana coincidenza. Mi soffermo e vedo di fianco la data di nascita e di morte. E’ morto a meno di vent'anni a dieci giorni dalla Liberazione, il 15 aprile 1945. Mi è venuta voglia di scrivere una canzone che provasse a raccontare il suo punto... (continuer)
Se fossi lì in mezzo
(continuer)
envoyé par dq82 14/4/2015 - 16:20
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Down on the Picket Line

Down on the Picket Line
[1932]
Parole e musica di Sarah Ogan Gunning
Nel suo disco intitolato “Girl Of Constant Sorrow” pubblicato nel 1965 dalla Folk-Legacy Records







Una delle prime canzoni scritte da Sarah Ogan Gunning (1910-1983), cantautrice e militante sindacale originaria del Kentucky.

Il brano si riferisce ad uno sciopero, cui la Gunning partecipò, avvenuto nel 1932 a Straight Creek, una cittadina mineraria nel distretto carbonifero della contea di Carter. Le aspre condizioni di vita, rese ancora più difficili dalla Grande Crisi, gli scontri tra le diverse organizzazioni sindacali, l’abitudine dei padroni ad assoldare provocatori, sicari e crumiri, rendevano gli scioperi sempre molto violenti e, in definitiva, eroici per i lavoratori che li sostenevano. Nulla a che vedere con le passeggiate/pagliacciate odierne…
Come on, friends, an' let's go down,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/4/2015 - 16:13
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Ballad of Barney Graham

Ballad of Barney Graham
[1933]
Canzone composta dalla giovanissima Della Mae Graham in morte di suo padre, il leader sindacale Barney Graham, assassinato a colpi di pistola.
Testo trovato su Folk Archive
Brano interpretato da Pete Seeger e presente in diverse sue raccolte, a cominciare da “American Industrial Ballads” pubblicata dalla Folkways Records nel 1956.





Nel 1932 Barney Graham, militante dell’United Mineworkers, il sindacato dei minatori, era stato tra i leader di uno sciopero nel distretto di Davidson-Wilder, Tennessee. Una domenica mattina del 1933 Graham stava passeggiando per la via princiapale di Wilder quando due individui gli spararono alle spalle, proprio davanti allo spaccio della compagnia mineria.

Si trattava di sicari che la compagnia stessa aveva fatto venire da Chicago per “dare una lezione” al sindacalista. Siccome a Wilder non si muoveva foglia che i boss della miniera non volessero,... (continuer)
On April the thirtieth,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/4/2015 - 15:09
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I'm Going to Organize, Baby Mine (or Babe O' Mine)

I'm Going to Organize, Baby Mine (<em>or</Em> Babe O' Mine)
[1930s]
Lyrics and music by Sarah Ogan Gunning
Parole e musica di Sarah Ogan Gunning






Canzone ripresa nel 1941 da Woody Guthrie con The Almanac Singers
Testo trovato su Folk Archive
Nell’interpretazione originaria dell’autrice il brano si trova in una raccolta edita dalla Library of Congress nel 1937 e, più recentemente, in quella intitolata “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” pubblicata nel 1996 dall’etichetta tedesca Bear Family Records.
Oh, you're goin' to be surprised, baby mine.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/4/2015 - 14:29
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We Will Sing One Song

We Will Sing One Song
[1913]
Versi di Joe Hill
Sulla melodia di “My Old Kentucky Home” di Stephen Collins Foster
Testo trovato su Folk Archive
Pubblicata nell’edizione 1913 del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’IWW, Industrial Workers of the World.
Interpretata da Joe Glazer nel suo disco “Songs Of Joe Hill Sung By Joe Glazer” pubblicato nel 1954 dalla Folkways Records
We will sing one song of the meek and humble slave,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/4/2015 - 13:29
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Weavery Life

Weavery Life
[1940s]
Parole e musica di Woody Guthrie
Un brano originale di Guthire ma basato su “The Weavers Song”, una canzone di autore anonimo risalente alla fine 800 / inizio 900 (sulla melodia dell’inno sacro “Life's Railway to Heaven”) che il “menestrello dell’Oklahoma” aveva già inciso nel 1941 con gli Almanac Singers per i tipi della General Records.
Testo trovato su Folk Archive
A weavery life is like an engine,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/4/2015 - 13:10
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John Golden and the Lawrence Strike

John Golden and the Lawrence Strike
[1912]
Versi di Joe Hill
Sull’aria dello spiritual “A Little Talk With Jesus”
Nell’edizione 1912 del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’IWW, Industrial Workers of the World.

Nell’ormai immenso database delle CCG/AWS ci sono già almeno due canzoni, Bread and Roses e Bread and Roses, sul grande sciopero di cui furono protagonisti nel 1912 gli operai tessili – uomini, donne e bambini – di Lawrence, Massachusetts…

Nel 1912 la metà degli 85.000 abitanti di Lawrence sopra i 14 anni lavorava nelle fabbriche della città, in particolare la Wood Mill di William M. Wood, presidente dell’American Woolen Company. La paga era bassissima e le condizioni di lavoro terribili, tanto che un medico del posto rese pubblico un rapporto in cui sosteneva che 35 su 100 dei lavoratori di Lawrence non arrivava ai 25 anni.
Lo sciopero scoppiò spontaneamente quando i padroni, dovendosi adeguare ad... (continuer)
In Lawrence, when the starving masses struck for more to eat
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/4/2015 - 11:48
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Serves Them Fine (Cotton Mill Colic No. 3)

Serves Them Fine (Cotton Mill Colic No. 3)
[1931]
Parole e musica di David “Dave” McCarn (1905-1964), chitarrista, armonicista e songwriter originario di Gaston County, North Carolina
Testo trovato su Folk Archive

Conclusione della trilogia sullo sfruttamento operaio e sulla Grande Depressione iniziata nel 1926 con Cotton Mill Colic e proseguita nel 1930 con Poor Man, Rich Man (Cotton Mill Colic No. 2). Poi Dave McCarn, dopo il fugace successo, tornò nell’ombra a fare l’operaio tessile e il riparatore di radio. Morì ancora giovane nel 1964 di una cirrosi.

Trovo il brano interpretato dai The New Lost City Ramblers (Mike Seeger, John Cohen, Tom Paley) nel disco “Songs From The Depression” edito dalla Folkways Records nel 1959.

Poi anche nella raccolta “Gastonia Gallop. Cotton Mill Songs & Hillbilly Blues. Piedmont Textile Workers on Record, Gaston County, North Carolina 1927-1931” pubblicata nel 2009 dalla Old Hat Records.
Now, people, in the year nineteen and twenty
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 14/4/2015 - 10:28
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Ο Διγενής

anonyme
Ο Διγενής
O Digenís
Origini: XII secolo (Creta)
Ρίζες στο ΧΙΙ αιώνα (Κρήτη)
Rizitiko cretese / Κρητικό ριζίτικο
Canto della Resistenza cretese
Τραγούδι της κρητικής Αντιστάσεως

Προσαρμογή και ενορχέστρωση του Γιάννη Μαρκόπουλου
Ερμηνεία του Νίκου Ξυλούρη
'Αλμπουμ: Ριζίτικα [1971]
Arrangiamento e orchestrazione di Yannis Markopoulos
Interpretazione di Nikos Xylouris
Album: Rizitika [1971]



Terminati i probabili bordoni che vi saranno presi ascoltando questo brano dal video (bordoni aumentati a dismisura dall'interpretazione di Nikos Xylouris, chi altri?), la sua storia non ne provoca di meno.

Le sue origini risalgono con tutta probabilità agli albori del greco vernacolare, nel XII secolo. Ancor prima che il grande poema epico della Grecia medievale, il Digenis Akritas (Διγενής Ακρίτας), fosse composto e messo per iscritto (l'inizio riconosciuto della letteratura neogreca), i cosiddetti... (continuer)
Ο Διγενής ψυχομαχεί
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 14/4/2015 - 01:14
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The Whirlwind

The Whirlwind
From zero to sixty, and wanted two life times,
(continuer)
envoyé par leo 13/4/2015 - 23:09
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Eduardo Galeano: Escribo

Eduardo Galeano: Escribo
Versi di Eduardo Galeano, da “Días y noches de amor y de guerra” (1978)
Musica di Javier Vegas
Nell’album de La Gran Orquesta Republicana intitolato “Optimista” (2001)
Han pasado diez años o un instante, de cuantos siglos está hecho este momento que ahora vivo, de cuantos aires el aire que respiro, años idos aires idos, años y aires guardados en mí, y desde mí multiplicados cuando me siento y me pongo la capa de mago, o la gorra de capitán, o la nariz de payaso, aprieto la lapicera y escribo, o sea, adivino, navego, convoco... ¿Vienen?
envoyé par Bernart Bartleby 13/4/2015 - 19:29
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Shut Up in Coal Creek Mine

anonyme
Shut Up in Coal Creek Mine
[1902]
Parole e musica di autore anonimo, presumibilmente un minatore di Coal Creek (l’antico nome di Lake City, oggi nuovamente cambiato in Rocky Top), Tennessee.
Incisa per la prima volta nel 1929 ad opera di un cantante e violinista del Kentucky, tal Green Bailey.
Testo trovato in quest’articolo di Lyle Lofgren originariamente pubblicato su “Inside Bluegrass”, marzo 2006.
Trovo il brano interpretato dai The New Lost City Ramblers nel disco “Modern Times” edito dalla Folkways Records nel 1968.

Poi anche, nell’interpretazione originaria di Green Bailey, nella raccolta intitolata “Poor Man, Rich Man - American Country Songs Of Protest” della Rounder Records, 1989.

Qualche anno dopo i Coal Creek Troubles del 1890-91, nella miniera di carbone di Fraterville, sempre nella Coal Creek Valley, si verificò un gravissimo incidente. Era il 19 maggio del 1902 e una galleria adiacente i pozzi... (continuer)
Shut up in the mine of Coal Creek,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/4/2015 - 16:43
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Poor Man, Rich Man (Cotton Mill Colic No. 2)

Poor Man, Rich Man (Cotton Mill Colic No. 2)
[1930]
Parole e musica di David “Dave” McCarn (1905-1964), chitarrista, armonicista e songwriter originario di Gaston County, North Carolina
Si tratta del seguito della più famosa Cotton Mill Colic
Testo trovato su Folk Archive

“Cenere alla cenere, polvere alla polvere / che il povero possa vivere e che il ricco possa andare in malora…”

Trovo la canzone in alcune raccolte, a partire da “Songs Of Complaint And Protest” edita nel 1977 dalla Libreria del Congresso statunitense.






Poi in “Poor Man, Rich Man - American Country Songs Of Protest” dela Rounder Records, 1989.

Poi anche nella raccolta “Gastonia Gallop. Cotton Mill Songs & Hillbilly Blues. Piedmont Textile Workers on Record, Gaston County, North Carolina 1927-1931” pubblicata nel 2009 dalla Old Hat Records.

Infine in “Work Hard, Play Hard, Pray Hard”, Tompkins Square Records, 2012
Let me tell you people something that's true,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/4/2015 - 15:31
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Cotton Mill Colic

Cotton Mill Colic
[1926]
Parole e musica di David “Dave” McCarn (1905-1964), chitarrista, armonicista e songwriter originario di Gaston County, North Carolina.
Testo trovato su Folk Archive
La più celebre delle canzoni di Dave McCarn, interpretata in seguito da Pete Seeger, Mike Seeger e Joe Glazer.





Più recentemente nella raccolta “Gastonia Gallop. Cotton Mill Songs & Hillbilly Blues. Piedmont Textile Workers on Record, Gaston County, North Carolina 1927-1931” pubblicata dalla Old Hat Records.

Il brano fu raccolto e trascritto per la prima volta nel 1939 dal solito Alan Lomax (ricercatore senza il quale sarebbe molto più difficile conoscere oggi le roots della musica nordamericana), che lo incluse nel suo fondamentale volume “The Folksongs Of North America”

Dave McCarn lavorò come operaio tessile fin da bambino. Altrettanto presto imparò a suonare la chitarra e l’armonica, esibendosi frequentemente... (continuer)
When you buy clothes on easy terms,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/4/2015 - 14:04
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Σχόλιο

Σχόλιο
Shólio
[1976]
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Από την ηχητική επένδυση της ταινίας
Happy Day / Χαρούμενη ημέρα (1977)
του Παντελή Βούλγαρη

Testo: Dionysis Savvopoulos
Musica: Dionysis Savvopoulos
Dalla colonna sonora del film
Happy Day / Χαρούμενη ημέρα (1977)
di Pandelis Voulgaris

Un campo di concentramento su un'isola arida è l'inferno per i prigionieri che vi sono stati deportati. La vita quotidiana delle persone che vi sono rinchiuse consiste in interrogatori, violenza psicofisica, punizioni arbitrarie e altre torture. Un prigioniero rifiuta di sottomersi e viene torturato; mentre tenta di scappare, cade in mare. Quando la Regina visita l'isola, i guardiani trovano il fuggitivo e lo uccidono senza pensarci un attimo, dato che ufficialmente è già morto. Questa, riassunta per capi più che sommi, è la trama del film Happy Day, girato nel 1976 dal regista... (continuer)
Δεν έχει τι, δεν έχει πώς
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 13/4/2015 - 11:55
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Union Burying Ground

Union Burying Ground
[1944?]
Parole e musica di Woody Guthrie
Si trova anche con il titolo “Union Burial Ground”
Nel disco intitolato “Struggle”, pubblicato dalla Folkways Records nel 1976
Ne uscì pure un’edizione italiana intitolata “Woody Guthrie Vol.8 – Struggle” a cura della Albatros Records.






Una canzone dedicata da Guthrie a tutti i lavoratori, leader e organizzatori sindacali assassinati negli USA durante i 100 anni precedenti, a partire dalla metà dell’800 quando cominciarono a formarsi le prime organizzazioni per la difesa dei diritti e della dignità dei lavoraratori.
I see they're low'ring a right new coffin,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 13/4/2015 - 11:33
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Kenen joukoissa seisot

Kenen joukoissa seisot
Testo / Lyrics / Sanat: Aulikki Oksanen
Ei, ystäväni, ei synny
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 13/4/2015 - 09:45
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Caltanissetta fa quattru quarteri

Caltanissetta fa quattru quarteri
Parole e musica tradizionali
Testo trovato su Cultura Siciliana, sito curato da Nicolò La Perna, autore della biografia “Rosa Balistreri - Rusidda... a Licatisa”.
Nel disco “La voce della Sicilia" del 1967, riedito nel 1973 con il titolo "La cantatrice del Sud”.



“Questa canzone fa parte dei canti di protesta dei lavoratori. Il lavoro in miniera, un tempo comune in Sicilia, per l’estrazione dello zolfo, (miniera di Pasquasia a Enna, miniera di Passarello a Licata e miniere ad Agrigento) e del sale (Realmonte, Racalmuto) impiegava molti lavoratori che conducevano una triste esistenza alla luce delle lucerne per l’estrazione dei minerali che venivano convogliati nel porto di Licata o di Porto Empedocle da dove venivano esportati in tutto il mondo.
La disagiata vita dei minatori, pirriaturi, dalla parola siciliana “pirrera” miniera, ha dato spunto a molte poesie e canzoni su questo tema.

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Caltanissetta fa quattru quarteri,
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envoyé par Bernart Bartleby 13/4/2015 - 08:46
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Casualties of War / Vittime di guerra

Casualties of War / Vittime di guerra
[1989]
Composta da Ennio Morricone
Composed by Ennio Morricone
Colonna originale del film
Vittime di Guerra
Regia di Brian De Palma
Original soundtrack of the motion picture
Casualties of War
Directed by Brian De Palma




Vittime di guerra (Casualties of War) è un film del 1989 diretto da Brian De Palma, con Michael J. Fox, Sean Penn e Ving Rhames. La pellicola si basa su di un fatto realmente accaduto durante la guerra del Vietnam nel 1966, nominato "l'incidente della collina 192". Il film fu un cambio di registro sia per il regista che per l'attore protagonista, Michael J. Fox, che sino a quel momento aveva recitato in svariate commedie e nel primo film della trilogia di Ritorno al futuro; nel film, egli mostrò di essere adatto anche a ruoli drammatici. Venne affiancato da John C. Reilly e John Leguizamo. Il film uscì il 18 agosto 1989.

Una squadra di soldati statunitensi dell'LRRP... (continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 13/4/2015 - 02:35

L'aria è vuota di ogni grido

L'aria è vuota di ogni grido
[2007]
Ai caduti di Piazza della Loggia
di Franco Loi
Sul tema musicale "Vittime di guerra" di Ennio Morricone [1989]

Livia Bottardi Milani
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envoyé par Riccardo Venturi 13/4/2015 - 02:29
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Know Your Rights

Know Your Rights
(1982)
Album: "Combat Rock"

La canzone esordisce con la frase «This is a public service announcement...with guitar!» [trad. «Questo è un servizio di pubblica informazione... (eseguito) con la chitarra!»]. Dunque prosegue elencando ironicamente "i tre diritti" attualmente che sarebbero concessi ai poveri e ai diseredati. Lo speaker dell'annuncio ( che si evince essere come un funzionario malvagio ed che è "interpretato" da Joe Strummer ), sul finire della canzone specifica che non sono ammessi altri diritti oltre quelli elencati.

I diritti sono i seguenti:

Il diritto di non essere uccisi. ( L'omicidio è un reato - a meno che non sia commesso da un poliziotto o da un aristocratico ).
Il diritto di procurarsi i soldi per sfamarsi. ( Purché non ti dispiaccia l'essere investigati, umiliati e - magari - riabilitati ).
Il diritto alla libertà di parola ( Finché non ti viene tappata la bocca mentre stai provando a farlo ).
This is a public service announcement with guitar
(continuer)
envoyé par Andrea 12/4/2015 - 19:45




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